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BELLA LEGA! IN GALERA EX DELLA ‘’PADANIA’’ BORIANI

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Leonardo Boriani

1. MAIL
Caro Dago,
in cella Leonardo Boriani, per corruzione e scandali sanità in Lombardia. E' un'indagine antimafia, con altri 6 arresti. L'ex direttore de La Padania, non tutti lo sanno, ma verrà ricordato anche per un'altra storia non tanto felice: la testata on-line Il Vostro. Un bellissimo esperimento, iniziato con i fiocchi e contro fiocchi e poi finito con 40 collaboratori non pagati che ancora aspettano di essere liquidati. Tra questi molti, moltissimi giovani presi in giro e sfruttati. Questa è l'editoria di oggi? Questi sono i "vecchi" che si spacciano di tutelare i giovani, dargli lavoro, e poi li prendo per i fondelli. Solo così si fanno i giornali?

2. LOMBAR-DIA: RETATA DELL'ANTIMAFIA NELLA SANITA'
Davide Carlucci per Repubblica.it

ROBERTO FORMIGONI AL PIRELLONE CON UNA DELLE SUE DIVISE

Tangenti in cambio di forniture per gli ospedali. Sono sette gli arresti eccellenti - eseguiti su richiesta del pm della Dda Claudio Gittardi - e venti gli indagati nell'operazione della Direzione investigativa antimafia di Milano scattata all'alba. Un blitz che colpisce al cuore il sistema della sanità lombarda.

In manette finiscono Massimo Guarischi, ex consigliere regionale di Forza Italia vicino all'ex governatore Roberto Formigoni, già condannato in via definitiva nel 2009 per corruzione negli appalti per il dopo alluvione; Leonardo Boriani, giornalista, ex direttore della Padania; tre imprenditori della famiglia Lo Presti di Cinisello Balsamo, titolari della società Hermex Italia, e Pierluigi Sbardolini, direttore amministrativo dell'ospedale Mellino Mellini di Chiari nonché ex direttore del San Paolo di Milano.

CARLO LUCCHINA

Ed è proprio da qui, dalle indagini per la morte sospetta di Pasquale Libri - il genero del boss della 'ndrangheta Rocco Musolino, funzionario del settore appalti intercettato con l'ex direttore della Asl di Pavia, Carlo Chiriaco, e poi precipitato dall'ottavo piano del nosocomio milanese per un suicidio dai contorni mai del tutto chiariti - che sono partite le indagini su un sistema di corruzione che va oltre la sfera di influenza delle cosche ed è tutto interno al mondo dei colletti bianchi e della politica lombarda.

La retata è stata coordinata dal colonnello della Dia Alfonso Di Vito. Tra gli indagati ci sono, oltre al direttore generale della Sanità Carlo Lucchina, numerosi altri manager pubblici degli ospedali di Chiari, di Cremona, di Valtellina e Valchiavenna (Sondrio) e dell'Istituto nazionale tumori. L'operazione comprende una cinquantina di perquisizioni, tra le quali una presso una finziaria con sede in Svizzera e che avviene tramite rogatoria internazionale.

 


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