Malcom Pagani per il "Fatto quotidiano"
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L'unica cosa che mi dà fastidio di Grillo è il turpiloquio. Tremendo".
Troppi vaffanculo, Oliviero Toscani?
Se parlasse sotto voce e senza parolacce sarebbe ancora più efficace.
La politica non è per educande. Farsi ascoltare è difficile. L'avvelenata permanente di Grillo non somiglia a un percorso obbligato?
Dia retta, è un freno. Non è l'insulto a fargli conquistare il voto. Se argomentasse con meno aggressività conquisterebbe anche le preferenza di chi diffida. Grillo è un tardo sessantottino. Uno che forse nel '68 andava bene. Siamo in ritardo di 45 anni. Questo è il Paese.
Ma lei si fida?
Guardi, meglio tardi che mai. Un pezzo di Italia è scettica, forse preferiva andare avanti con le mummie. Casini, Monti, Berlusconi.
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La sua provocazione, Toscani, invitare Bersani a cedere la guida del governo a Grillo
rimarrà lettera morta.
Mi dispiace. Dimettersi come il Papa, dopo la vittoria. Pensi che meraviglia. È chiaro che se Napolitano fosse Obama o semplicemente svizzero o scandinavo, darebbe l'incarico a Grillo . Se fosse più energico e coraggioso non dubiterebbe.
Per metterlo alla prova?
Visto che non gli va bene nulla e che butta tutto all'aria bisognerebbe dirgli "vai e facci vedere cosa sai fare. Dacci la ragione per averti votato o per non farlo più".
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E Bersani?
È come i cardinali nel conclave, dovrebbe prendere la cittadinanza vaticana, starebbe meglio. In lui credevo. Vent'anni anni fa rompevo le palle a chiunque: "Ci salverà Pier Luigi". Mi sono sbagliato e gli ho scritto una lettera aperta: "Che ti è successo? Ti ha rovinato il partito".
Dobbiamo fare l'analisi del mètalinguaggio di Grillo o attenerci ai soli propositi bellicosi?
Per quale politico ci si deve attenere all'enunciazione? Pensi alle palle che ha raccontato Berlusconi, a Monti che mentendo si è sputtanato. Madonna! Siamo circondati da palle.
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Le piace l'idea dei neofiti in Transatlantico?
Sono certo che la base dei parlamentari sia più forte e autonoma di quanto non si pensi e che alla lunga, Grillo e Casaleggio non potranno né arginarla né contenerla.
Quindi?
Sarà interessante. Sono giovani e vedremo cosa faranno. Ma non possono pagare il pregiudizio sull'inesperienza. Non si può equiparare l'età acerba all'incompetenza. Impareranno in fretta. Speriamo non a rubare.
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Parte della stampa, ricambiata, demonizza Grillo.
Un percorso sterile, un processo identico a quello diretto verso l'altro showman di casa nostra, Berlusconi. Siamo vecchi, bacucchi e conservatori. Quando D'Alema dà del vecchio a Grillo ha anche ragione. Però, madonna, c'è un problema.
Quale, Toscani?
Che D'Alema era vecchio anche a 20 anni. Il '68 gli è passato sopra la testa. Si immagina un nostro politico giovane? Provi a figurarsi Andreotti a 24 anni. Se penso che Monti ha la stessa età di certe antiche rock star vi-venti, mi dico che forse la droga fa bene.
Almeno i suoi odiati bocconiani hanno perso.
A Milano sono due le sedi in cui viene gestita l'ingiustizia. San Vittore che la condanna e la Bocconi che la insegna.
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Torniamo a Grillo. Sostiene che il M5s sia argine alla violenza.
La rabbia e la mancanza di pazienza sono trasversali. E anche se è inutile dividere l'istinto di rivolta in destra e sinistra, una parte di sovversione nel Movimento esiste. Negarlo sarebbe sciocco.
Lei l'ha votato.
A 71 anni e per la prima volta voto qualcosa che ha un enorme successo. Incontrai Grillo anni fa. Era rappresentante di una linea di confezioni. Poi lo invitai in Rai. Davano un premio alle eccellenze. Volevo che salisse sul palco e sparigliasse le carte dandomi del collaborazionista e del figlio di puttana. Lui accettò e mi avvertì. "Ti diranno di no". Lo bloccò la burocratzjia. Mi incazzai. "Questa è squallida censura da Kgb, tenetevi il vostro premio". Così dissi. Così feci.
Grillo è ancora un duce?
Grillo è un po' ducetto ed è un punto dolente, ma la strada alla democrazia non può essere sempre democratica. Adagio adagio, ci civilizzeremo anche noi.