DAGOREPORT
La sua panchina è sempre stata considerata blindata e nel toto-allenatori non c'è mai finito. Neanche per gioco. E invece Antonio Conte e la sua folta criniera a fine stagione lasceranno la Juventus. Sono in stato avanzato, infatti, le trattative che dovrebbero portarlo alla guida del Chelsea. Roman Abramovich vuole a tutti i costi l'allenatore bianconero per avviare un nuovo ciclo vincente con i "blues".
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Andrea Agnelli, che gioca a fare il presidente con i soldi di Yaki Elkann, è a conoscenza delle intenzioni del magnate russo e non hanno posto alcun veto all'addio. Anzi. I rapporti tra Conte e la dirigenza juventina sono ai minimi termini già da tempo. Azzerati anche i contatti con il "pontiere" Claudio Albanese - responsabile della comunicazione della società e uomo-relazioni di Andrea Agnelli.
Alla base della frattura, i contrasti sulle modalità di gestione della squadra.
La dirigenza (che ha bisogno di maggiori incassi dopo gli maxi-investimento sullo stadio) vorrebbe sfruttare al massimo i diritti d'immagine dei calciatori, monetizzando su ogni occasione di marketing (spot, amichevoli all'etero, promozioni) mentre il tecnico salentino reclama una gestione più disciplinata e senza fronzoli.
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