DAGOREPORT
GIULIO TREMONTI CLAUDIO SCAJOLAStavolta, complice la stagione migliore, si sono piazzati nel cortile esterno della Camera dei Deputati, quello che confina a destra e a sinistra con i due grandi corridoi di accesso al Transatlantico e in fondo con lo stesso contenitore dei passi perduti. Insomma, era impossibile non essere visti dai colleghi in attesa delle votazioni.
Claudio Scajola e Giulio TremontiE se la prima volta, in aula, non era stata casuale, meno che mai lo è stata la seconda, anche perché il colloquio è durato tantissimo, ben più dei 22 minuti precedenti, mentre i pesci-peones facevano a turno a sbirciare nel cortile acquario e riferire ai capannelli a ridosso della buvette. Giulio Tremonti e Claudio Scajola ci hanno preso gusto e hanno rifatto il punto della situazione poche settimane dopo la prima volta.
GIULIO TREMONTI CLAUDIO SCAJOLASiccome non c'è due senza tre, si sono lasciati con una sola certezza: rivedersi, magari non in pubblico, dopo le elezioni amministrative visto che fino ad allora la situazione resta congelata. Anzi, prevale un clima di stanchezza sia rispetto alle iniziative individuali, sia rispetto agli stessi scenari del dopo Silvio B.
BERLUSCONI TREMONTILa Lega ottiene tutto sommato modesti risultati d'immagine che servono a cercare di compensare i timori dei suoi stessi sindaci sul federalismo equivalente a più tasse locali; i Responsabili in attesa eterna di rimpasto sono sull'orlo di una crisi di nervi, ed è solo in omaggio al nome che avevano malauguratamente scelto che saranno ancora tali sino alle elezioni; molti altri all'interno del Pdl guardano con curiosità e qualche speranza agli incontri tra Giulio T. e Claudio S., perché in fondo una possibile convergenza tra l'uomo dell'organizzazione e il garante in carica della tenuta dei conti pubblici sa di progresso (lo stretto necessario) senza avventure (quelle sono tutte di Silvio B.), come una polizza assicurativa Generali senza Geronzi.