1 - «D'ACCORDO SU LEI, MA NON SIA OSTAGGIO DI PALAZZO GRAZIOLI»...
Paolo Conti per il "Corriere della Sera"
Da martedì 3 maggio potrebbe cominciare virtualmente l'era di Lorenza Lei alla Rai. Nel pomeriggio di quel giorno dovrebbe riunirsi il Consiglio di amministrazione a viale Mazzini e designarla al posto del dimissionario Mauro Masi. Potrebbe trattarsi di una candidatura secca o di una rosa di nomi, come avvenne per esempio il 21 giugno 2006 quando il Consiglio presieduto da Claudio Petruccioli assegnò 8 voti su 9 a Claudio Cappon, candidato dal presidente, e 7 sì e 2 no proprio a Lorenza Lei, indicata dalla leghista Giovanna Bianchi Clerici.
masi GetContent asp jpegPoi mercoledì si dovrebbe raggiungere il «concerto» (ovvero l'intesa prevista dalla legge) con il dicastero del Tesoro (azionista di maggioranza assoluta della Rai) e sempre mercoledì il Cda Rai dovrebbe ratificare la nomina. Lorenza Lei resta saldamente la candidata più forte, sicuramente da parte del centrodestra. E il centrosinistra? Si potrebbe davvero arrivare a una votazione unanime, come qualcuno diceva già ieri?
L'apertura c'è, molto chiara, ma a precise condizioni. Dice Nino Rizzo Nervo (foto sotto), consigliere di area Pd: «Non c'è dubbio che Lorenza Lei, dirigente che stimo e ha ben operato negli incarichi ricoperti, può immediatamente mettere mano all'urgente riordino dell'azienda.
RIZZO NERVOSi tratta di una scelta che può ottenere un'ampia condivisione e magari anche l'unanimità. Ma a condizione che non venga considerata una scelta della maggioranza, quindi con gli stessi vincoli politici e di debole autonomia che aveva Mauro Masi» . Ovvero, Rizzo Nervo? «Se Lorenza Lei rimanesse prigioniera delle decisioni prese da Berlusconi a palazzo Grazioli, è ovvio che non potrà esserci alcuna condivisione. Spero dunque che possa dare un chiaro segnale di discontinuità rispetto a Masi, sia dal punto di vista dei rapporti con la politica che nella gestione aziendale, in relazione al prodotto, all'offerta, alla autonomia di linea editoriale».
SILVIO BERLUSCONIL'immediata cartina di tornasole saranno le nomine. Prima tra tutte la direzione del Tg2, ora affidata ad interim a Mario de Scalzi dopo le dimissioni di Mario Orfeo approdato a Il Messaggero. Il primo di aprile Masi tentò di proporre Susanna Petruni, ma dovette ritirare la candidatura perché capì che non avrebbe avuto la maggioranza in Consiglio per l'opposizione del centrosinistra e di Rodolfo de Laurentiis dell'Udc e anche del consigliere Angelo Maria Petroni, designato dal Tesoro. Ora il centrosinistra chiede una nomina «condivisa» . Masi lascia scoperti anche altri incarichi. Rai Parlamento (interim a Alberto Maccari), Gr Parlamento (interim a Antonio Preziosi).
Vittorio SgarbiNei canali digitali è senza responsabile Rai Educational, così come Rai Gold (che comprende Rai Movie e Rai Premium), Rai 4 e Rai 5 sono di fatto già diretti da Carlo Freccero e da Pasquale D'Alessandro ma senza nomina formale, lo stesso vale per Gianfranco Noferi con Rai Gulp e Rai Yoyo. Manca dal 2004 un titolare all'importante Direzione centrale Amministrazione finanza e controllo. In quanto alla vicedirezione generale che lascerà Lorenza Lei, il candidato più forte alla successione sembra ora Guido Paglia, attuale capo delle Relazioni esterne.
2 - MASI OSPITE FISSO NEL PROGRAMMA DI SGARBI...
Da "la Repubblica" - L´ormai ex direttore generale della Rai, Mauro Masi, anche se lascerà la poltrona di manager di viale Mazzini avrà ancora un rapporto con la tv di Stato: sarà infatti opinionista nel prossimo programma "Il mio canto libero" di Vittorio Sgarbi in programma su Raiuno dal 18 maggio. Ad annunciarlo è stato proprio Sgarbi. «Avrà un suo spazio fisso di alcuni minuti». Al momento, intanto, si attendono le dimissioni ufficiali di Masi (entro martedì), prossimo ad assumere l´incarico di amministratore delegato della Consap.