Da "Italia Oggi"
1 - GALAN SALVA ALAIN ELKANN...
A Giancarlo Galan i consigli non mancheranno: in qualità di ministro per i beni culturali si gioverà, come i suoi predecessori, di Alain Elkann, che è riuscito a conquistare anche questa volta un cadreghino. Tra le new entry c'è Rodrigo Cipriani, manager che Galan aveva nominato alla guida di Buonitalia, e Massimo De Caro, di provata fede berlusconiana. Come il nuovo capo ufficio stampa, Silvio Mellara. E lo staff è pieno di veneti: dal capo della segreteria, Amedeo Gerolimetto, al segretario particolare Laura Lazzarin.
Si nota la presenza di Francesca Chiocchetti, già addetta stampa della scuola di formazione politica di Gubbio promossa da Sandro Bondi. Confermato il capo di gabinetto Salvo Nastasi e nel ruolo di «uomo forte» del ministero il segretario generale Roberto Cecchi. (Pierre de Nolac)
2 - CONSULENZE PER I FIGLI DI PAPÀ. I RAMPOLLI DI MATTARELLA E MARTONE FANNO INCETTA DI INCARICHI...
Sono giovani e vantano curricula che definire poderosi sarebbe quasi un eufemismo. In più hanno dalla loro una serie di ricche consulenze presso ministeri ed enti pubblici. Certo, a voler scavare sono contraddistinti anche da un altro elemento in comune: sono figli di padri famosi.
Queste caratteristiche si ritrovano per esempio in Bernardo Giorgio Mattarella, figlio di Sergio Mattarella, già esponente di spicco della Dc e del Ppi, più volte ministro della repubblica e padre negli anni '90 della legge elettorale passata alla storia come Mattarellum.
Classe 1968, professore di diritto amministrativo all'Università di Siena e alla Luiss di Roma, Mattarella jr ha da poco tempo incassato una consulenza da 50 mila euro dalla Civit, la Commissione incaricata di valutare la pubblica amministrazione, fortemente voluta dal ministro dell'innovazione Renato Brunetta. L'incarico (annuale) consiste in un'attività di studio che il figlio di Sergio Mattarella dovrà svolgere per aiutare la commissione proprio nella sua attività di valutazione degli uffici pubblici.
Che poi nella famiglia Mattarella la consuetudine con incarichi pubblici è datata. Un altro Bernardo Mattarella, cugino di Bernardo Giorgio (come confermato telefonicamente da quest'ultimo) e quindi nipote di Sergio, qualche anno fa assurse agli onori della cronaca per aver prima incassato una consulenza dalla società pubblica Sviluppo Italia (oggi Invitalia), poi per esservi stato assunto come responsabile della divisione finanza (vedi ItaliaOggi del 4 gennaio 2008). Ma torniamo alla Civit.
MASSIMO DALEMAL'organismo voluto da Brunetta per valutare le performance della Pa e quindi per valorizzare il merito, è presieduta dall'ex magistrato Antonio Martone, il cui nome è spuntato nell'inchiesta sulla cosiddetta P3 per aver partecipato a una cena a casa del coordinatore del Pdl, Denis Verdini. Il figlio di Martone, che si chiama Michel Martone ed è nato nel 1974, fra il 2009 e il 2010 è stato premiato dallo stesso ministero dell'innovazione con due consulenze: quella del 2009, quattro mesi di durata e un compenso di 13.500 euro, aveva a oggetto una valutazione degli aspetti giuridici inerenti i processi di digitalizzazione; quella del 2010, durata annuale e compenso di 40 mila euro, per un'attività simile alla precedente.
Tra l'altro questa consulenza è finita anche nel mirino di un'interrogazione parlamentare di Pietro Ichino (Pd), che ha chiesto conto a Brunetta dell'opportunità dell'incarico (vedi ItaliaOggi del 27 novembre 2010). Curriculum denso, in ogni caso, quello di Martone jr. Il quale condivide con Bernardo Giorgio Mattarella l'insegnamento alla Luiss, in questo caso di diritto del lavoro, e l'insegnamento alla Sspa, ovvero alla Scuola superiore della pubblica amministrazione. (Stefano Sansonetti)
Gianni Alemanno3 - GIRO D'ITALIA PER D'ALEMA...
Massimo D'Alema è impegnato in un personale giro d'Italia: quello che punta a far vincere i candidati del Partito democratico che appartengono al suo gruppo di fedelissimi. Per loro si spenderà, e molto. Così oggi l'ex presidente del consiglio sarà a Castiglion Fiorentino (candidato sindaco è Enrico Cesarini, che sarà scortato dal coordinatore provinciale Pd Marco Meacci), Montevarchi (per Francesco Maria Grasso) e Bologna (per Virginio Merola), domani 30 aprile si recherà a Siena (per Franco Ceccuzzi) e Grosseto (per Emilio Bonifazi), e dopo aver festeggiato i lavoratori nella giornata del primo maggio, il due andrà a Pioltello (per Antonello Concas) e Milano.
Qui D'Alema non sarà accanto a Giuliano Pisapia, ma a Stefano Boeri, Maurizio Martina e Filippo Penati, per un dibattito dedicato alla politica. (Stefano Di Giovanni)
4 - SFIDA BEATA NELLA CAPITALE...
Gianni Alemanno e Nicola Zingaretti si contendono l'immagine di papa Wojtyla. Una guerra senza esclusioni di colpi: ieri il sindaco della capitale e il presidente della provincia di Roma hanno inaugurato alla stessa ora, il primo nei musei Capitolini e il secondo a palazzo Valentini, due esposizioni ideate per raccontare con le fotografie la vita di papa Giovanni Paolo II.
Con i centocinquanta scatti del fotografo Vittoriano Rastelli, raccolti nella mostra «All'altare di Dio» e proposti fino al 25 settembre, Alemanno racconta la popolarità di Giovanni Paolo II in Italia e nel mondo, immortalato in mezzo alla gente, vicino alla sofferenza dei più deboli, durante i suoi cento viaggi apostolici, e nel contatto con i giovani.
Bernardo Giorgio MattarellaImmagini corredate da descrizioni in italiano, inglese e polacco, e dai video che raccontano Papa Wojtyla i viaggi, i discorsi, gli incontri istituzionali e con i fedeli. Con il sindaco impegnato a «trasmettere a tutti, anche a chi non crede, l'immagine di Giovanni Paolo II. Vogliamo evocarlo nella sua umanità, nel modo in cui sorrideva o si rapportava con le altre persone: chi verrà a Roma nei prossimi giorni deve sentire la presenza di Giovanni Paolo II».
michel-martoneA pochi metri di distanza, a palazzo Valentini, ecco l'altra mostra, intitolata "Beatus!", curata da Anna Lisa Secchi. Con centotrentadue fotografie messe a disposizione dall'archivio dell'Osservatore Romano, immagini che permettono di presentare i momenti salienti del pontificato di Giovanni Paolo II, dagli anni vissuti in Polonia fino alla morte del 2 aprile 2005 in Vaticano.
E uno dei momenti più salienti di quei 27 anni è stato senza dubbio la visita che papa Wojtyla fece al suo attentatore nel carcere di Rebibbia la vigilia di Natale del 1983. Ma la battaglia non finisce qui: oggi Zingaretti inaugurerà, a palazzo Incontro, una mostra dedicata al film di Nanni Moretti "Habemus Papam". Curata da Philippe Antonello, presenterà le immagini del set morettiano: un'operazione che non farà mancare un appunto vaticano. (Pierre de Nolac)