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GIANNI ALEMANNO 
NICOLA ZINGARETTI 1 - NUOVI VERTICI ATAC...
Ernesto Menicucci e Redazione Online per "Corriere.it"
Arrivano le nuove nomine all'Atac. Dopo le dimissioni dell'ad Basile e del presidente Legnani, l'azienda municipalizzata cambia squadra: il nuovo presidente Francesco Carbonetti, ex Consob. Nuovo Ad Carlo Tosti, manager che viene dalla Bombardier, multinazionale francese. Ereditano il difficile compito di far quadrare i conti nella società che gestisce i trasporti pubblici della Capitale. Una società da 13 mila dipendenti che rischia la bancarotta con debiti per centinaia di migliaia di euro. Per questo, adesso, nessuno si sente più di escludere il tanto contestato (e temuto) aumento dei biglietti.
«PRIMA IL PIANO INDUSTRIALE» - Lo stesso sindaco di Roma non è più così fermo nel negare lipotesi di aumenti (un argomento sul quale aveva avuto un duro confronto con l'ex ad Basile): «Faremo di tutto - dice Alemanno - per evitare di scaricare sui cittadini il costo del risanamento di Atac». Nel presentare i nuovi vertici Atac, in merito al possibile aumento del prezzo del biglietto dell'autobus per risanare l'azienda, il primo cittadino ha poi fatto presente che «prima si deve fare il Piano industriale, poi si parlerà del biglietto» in ogni caso l'aumento «è stato deliberato dal consiglio comunale nel 2005 e finora non è entrato in vigore».
LA SQUADRA «DIALOGANTE» - Il nuovo Cda, designerà Antonio Cassano a direttore generale. Una triade di nomi, definita martedì in un vertice Pdl, che deriva da un accordo politico tra l'anima dialogante del centrodestra in Comune (l'assessore Antonello Aurigemma, il capogruppo Luca Gramazio) e la parte del Pd che fa riferimento al gruppo Bersani-D'Alema-Zingaretti: Cassano, infatti, è vicino all'ex ad Gioacchino Gabbuti ed è entrato in Atac sotto le giunte di centrosinistra.
Più avanti, poi, ci sarà l'entrata in Cda di Franco Cioffarelli dell'Udc al posto di Marco Coletti (vicino agli ex di Forza Italia ma anche al deputato ex An Francesco Aracri) che dovrebbe andare alla presidenza di Cotral.
BANCHE GARANTITE - Ma l'accordo riguarda anche gli aspetti interni dell'Atac. Carbonetti viene da Bankitalia e rappresenta una garanzia per le banche verso le quali la municipalizzata è esposta. Tosti, nella società, viene visto come espressione del «partito dei fornitori», l'altra categoria che batte cassa: è stato responsabile marketing strategico della Project Automation, che ha una quota nel raggruppamento di imprese che ha in appalto da Atac la semaforica. Alcuni osservatori leggono nell'operazione un tentativo molto chiaro: Alemanno, dopo Parentopoli, cerca di garantirsi la pace sociale e politica sull'Atac, dove pesa la responsabilità dei 13 mila posti di lavori che sono a rischio in caso di fallimento. Anche perché, per il 2012, l'aumento del biglietto è sempre dietro l'angolo.
2 - ATAC, STORACE: CON SOCCORSO ROSSO AMMINISTRAZIONE AL TRAMONTO...
(Il Velino) - "Per far dimenticare Parentopoli, Alemanno ottiene il soccorso rosso dal Pd in cambio del direttore generale dell'Atac. E un'amministrazione al tramonto". Lo ha scritto Francesco Storace sulla sua pagina di Facebook.
3 - ATAC, COMPENSO AD: TETTO MASSIMO 350MILA EURO ANNUI...
(LaPresse)- Il tetto massimo dello stipendio dell'amministratore delegato di Atac, Carlo Tosti, sarà di 350mila euro lordi annui. "Allo stipendio verranno aggiunto premi di produzione", ha detto l'assessore al Bilancio del Comune di Roma Carmine Lamanda.