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1- WOJTYLA, IL PAPA PIÙ DETESTATO DALLA SINISTRA RADICAL E DAL FIGHETTISMO CHIC-CHOC 2- NO AL SACERDOZIO FEMMINILE, NO AL MATRIMONIO DEI PRETI, NO ALL’OMOSESSUALITÀ, NO AL DIVORZIO, NO ALL’ABORTO, NO ALLO SCIENTISMO, NO ALLE GUERRE (NO A BUSH IN IRAQ) 3- DAL \"NEW YORK TIMES\" UN ATTACCO DURISSIMO ALLA CHIESA: \"SANTO NON SUBITO. COME FAI A ESSERE SANTO SE NON SEI RIUSCITO A PROTEGGERE DEI BAMBINI INNOCENTI?\" 4- PER IL QUOTIDIANO FILO-EBRAICO LA BEATIFICAZIONE DI PAPA WOJTYLA SAREBBE INCOMPATIBILE CON \"LA SUA INCAPACITÀ DI ALLONTANARE I PEDOFILI VOLTANDO LO SGUARDO DALL´ALTRA PARTE PER MOLTI ANNI\" PROTEGGENDO ALCUNI DEGLI ALTI PRELATI COINVOLTI 5- DI PIù: LA BEATIFICAZIONE DI KAROL SARÀ \"UNO SHOW DUE GIORNI DOPO IL MATRIMONIO DI KATE E WILLIAM\" IN CUI BENEDETTO XVI \"OTTERRÀ UN BOOM MEDIATICO FACENDO RIVIVERE LA MAGIA DI GIOVANNI PAOLO, MOTIVO PER CUI HA ACCELERATO IL PROCESSO\"

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1- L´ATTACCO SUL NEW YORK TIMES "COPRÌ LO SCANDALO DEI PEDOFILI"
da Repubblica

Maureen Dowd

"Un papa tanto progressista" sul versante della lotta al totalitarismo "quanto terribilmente conservatore nelle questioni sociali come contraccezione, sacerdozio femminile, celibato dei preti, divorzio e nuove nozze". Ma quel che è peggio, scrive sul New York Times l´editorialista e premio Pulitzer Maureen Dowd, Karol Wojtyla avrebbe insabbiato lo scandalo della pedofilia nella Chiesa, proteggendo alcuni degli alti prelati coinvolti.

Per questa grave ombra la Dowd - una delle editorialiste americane più graffianti e influenti, laureatasi all´Università Cattolica di Washington - chiede a Benedetto XVI di rinunciare alla beatificazione e scrive: "Santo non subito. Come fai a essere santo se non sei riuscito a proteggere dei bambini innocenti?".

Secondo Maureen Dowd non bastano "gli occhi allegri e la fermezza temprata dalle battaglie contro nazismo e comunismo, o l´appeal di un ex attore e di un ex operaio, di un cardinale sciatore e un poeta alpinista" a cancellare "la macchia indelebile di uno scandalo sessuale globale che non smette di ribollire neanche in questi giorni di Pasqua".

WOJTYLA

Per la Dowd, la beatificazione di Giovanni Paolo sarà "uno show due giorni dopo il matrimonio di Kate e William" in cui Benedetto XVI "otterrà un boom mediatico facendo rivivere la magia di Giovanni Paolo, motivo per cui ha accelerato il processo ".

Ma la beatificazione di papa Wojtyla sarebbe incompatibile con "la sua incapacità di allontanare i pedofili voltando lo sguardo dall´altra parte per molti anni".

Manifesto per la beatificazione di Wojtyla

2- GIOVANNI PAOLO POP
LA SANTITÀ DI UN PAPA POPOLARE MA INVISO AI PROGRESSISTI.
di Bruno Giurato per Lettera43.it

«Se sei frocio ti saluto/ Dio non t'ama sei perduto» cantavano qualche anno fa i Phrophilax in risposta a una delle dichiarazioni di Giovanni Paolo II sull'omosessualità. Critica a Wojtyla (la cui beatificazione ufficiale è fissata per il primo maggio 2011) più o meno allo stesso livello dell'ultimo numero di Micromega, che definisce il Papa polacco un «Oscurantista».

2005-Muore Giovanni Paolo II

DA MICROMEGA A O' CONNOR. Il parterre dei malanimi è una buona chiave per capire un personaggio. Oltre che dai Prophilax e da Micromega, Wojtyla è stato criticato dalla cantante Sinead O'Connor, che sul palco fece a pezzi una sua fotografia dichiarando: «Lui è il vero nemico», dal teologo Hans Kung, che contro di lui ha sollevato le famose Undici contraddizioni.

UN ROMANTICO, QUINDI UN VERO REAZIONARIO
Ovviamente il coro degli oppositori è molto più vasto, quasi una legione. Ma tutte le critiche hanno in comune un concetto: «Wojtylaccio» (copyright Roberto Benigni) non era molto "progressivo", liberale, aperto. Anzi non lo era per niente. Il Papa polacco era un localista convinto, un anticomunista e anticapitalista, un ambientalista teologico, un romantico (forse il più grande nel suo Paese dopo Fryderyk Chopin), e come ogni vero romantico un reazionario. Uno che non piace alla gente che piace. Basterebbe già solo questo miracolo per farlo santo subito.

FUNERALI DI WOJTYLA

C'È CHI DICE NO
A differenza dei papi che l'hanno preceduto, imbevuti di tolleranza e apertura "aristotelica" tutta italiana, e poco dopo il Concilio Vaticano II (che ha introdotto le sociologiche preghiere dei fedeli, le chitarre scordate in Chiesa, l'officiante con i fedeli di fronte tipo conferenza stampa, la gente che svita lampadine all'Alleluia) Wojtila ha detto tanti no e ha fatto arrabbiare tanti progressisti.

gorbaciov e wojtyla

I NO E LA RABBIA DEI PROGRESSISTI.
No al sacerdozio femminile, no al matrimonio dei preti, no all'omosessualità, no alla modernizzazione indiscriminata, no al divorzio, no all'aborto (sua la formula: «strage legalizzata», suo il criticatissimo paragone tra aborto e Auschwitz (per il quale dovette intervenire in angolo l'allora cardinale Ratzinger), no allo scientismo, no al mercato autocivilizzantesi, no alle guerre (quindi no a Bush in Iraq).

Karol Wojtyla

Oriana Fallaci se la prese con lui in diverse occasioni. Negli anni Settanta Wojtyla fece pubblicare in Polonia, di nascosto, sulla sua rivista diocesana, Lettera a un bambino mai nato, libro proibito dal regime. La Fallaci gli scrisse una lettera denunciando la violazione del diritto d'autore.

IL SANTO DEI GRANDI NUMERI
Tanti no che vengono da un papa operaio (altro che «presidente operaio») che dal 1940 al 1944 lavorò in una cava di calcare a Cracovia, da un arcivescovo sempre in giro per la Polonia con la sua auto privata, una Ford Escort celestina del 1975 che al momento dell'elezione al Soglio nel 1978 aveva circa 100.000 chilometri, da un prelato che rischiò di non presentarsi al Conclave che lo avrebbe eletto perché impegnato nelle ricerche del gatto di un'anziana signora.

karol wojtyla lech walesa

IL PIÙ GRANDE RADUNO UMANO.
I no vengono anche dall'uomo che ha organizzato la Giornata mondiale della gioventù di Manila nel 2005, seguita da quattro/cinque milioni di partecipanti. Il più grande raduno umano della storia.
Dall'autore di 14 encicliche, dal Papa che ha proclamato 482 santi (più di tutti gli altri papi messi insieme, anche grazie all'abolizione della figura del defensor fidei, il leggendario "avvocato del diavolo", che rallentava le cause), dei 104 viaggi apostolici e delle 146 visite pastorali.

Karol Wojtyla in bandana

LE SCUSE PER GALILEO.
No che vengono dal Papa che, per la prima volta nella storia della Chiesa, ha chiesto scusa. Per la persecuzione di Galileo, per la tratta degli schiavi africani, per i roghi a eretici e streghe, alle donne «per gli enormi condizionamenti...che hanno reso difficile il loro cammino», per l'esecuzione di Jan Hus, per i massacri e le mancanze di rispetto ai gruppi etnici, per i torti alle popolazioni indigene del Pacifico meridionale, per i peccati commessi dai crociati in occasione della quarta crociata (1204).

E dal primo Papa che ha pregato con gli ortodossi, nel 2001, ad Atene, con l'arcivescovo Christodoulos, che ha incontrato il Dalai Lama otto volte, che nel 2000 ha firmato la campagna per la cancellazione del debito ai Paesi poveri, insieme a Bono Vox degli U2 e a Bob Geldof.

WOJTYLA DOPO L ATTENTATO (SOPRA LA SUA TESTA LA SPIA DELLA STASI ESTERMANN)

QUELLO CHE GLI AVVOCATI (DEL DIAVOLO) NON DICONO
A riguardarla la vita di quest'uomo è un'avventura gigantesca già in termini di quello che Kant chiamava sublime matematico: grandezza di numeri. Il papa più mediatico della storia ha fatto più viaggi di Moby Dick, è stato più famoso di Pinocchio (citiamo Forrest Gump). È diventato un personaggio pop con le opere d'arte di Cattelan (che l'ha fatto colpire da un meteorite) e con le vignette di Andrea Pazienza. E tutto questo è naturalmente un gioco, un riflesso, una sostanza mediatica che corre col tempo che viviamo.

Giovanni Paolo II e l'allora Cardinale Joseph Ratzinger

UN PAPA "DECISIONISTA".
Non è stato un papa neotomista, come ha sostenuto con evidente mossa politica (e malafede) Gianni Vattimo sul numero di Micromega che abbiamo citato. È stato un papa molto consapevole di certi temi dell'esistenzialismo, invece. Dire no. Decidere. Tagliare. Solo un vero e forte reazionario può contaminarsi con il postmoderno senza finire a pezzi.
Dal suo punto di vista: contaminarsi con le tenebre senza finirci inghiottito. Lo faranno santo precisamente per questo motivo. Che i fedeli di qualsiasi livello culturale percepiscono perfettamente. Ma il fighettismo radical, la gente che piace, gli avvocati del diavolo no.

 


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