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1- MEGLIO GIACOBINI CHE BURINI! A PARIGI STA PER TORNARE LA SINISTRA AL CAVIALE, I TRUCIDI SARKO & CARLA PRONTI A FARE LE VALIGIE, IN GRANDE SPOLVERO LA COPPIA FIGHETTA STRAUSS KAHN-KAHN & ANNE SINCLAIR, IL T(R)OMBEUR DE FEMMES DELL’FMI E LA LILLI GRUBER DI FRANCIA (MA NON BOTOXATA). IN PANCHINA SI PREPARA ANCHE IL CUGINETTO DI CDB, IL NOBILE (PER FINTA) DE VILLEPIN, CON PROGRAMMA MARXISTA ACCLUSO 2- BLING BLING! IL NANO DELL’ELISEO CORRE AI RIPARI “INFIASCHETTANDO” LA SUA DOMINATRIX ITALIENNE CARLÀ. SE LA NOTIZIA VERRà CONFERMATA, L’EREDE ARRIVERÀ COME IL CACIO SUI MACCHERONI: SOLO QUALCHE MESE PRIMA DELLE ELEZIONI PRESIDENZIALI

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1- MEGLIO GIACOBINI CHE BURINI!
Michele Masneri per Rivista Studio - http://www.rivistastudio.com


Torna la gauche caviar. Nonostante qualche glamour torinese e la corte di intello imposti da Carla Bruni al marito riluttante (dalla nomina a ministro della cultura dello scapigliato Frédéric Mitterrand, al ruolo da consigliori di Bernard Henri Lévy, che pare abbia convinto Sarkozy a intervenire in Libia), la sinistra bling bling in questi quasi sette anni di gestione Sarko-Bruni ha probabilmente registrato un deficit d'accudimento a causa di certe politiche e di certi toni trash della première couple (troppi Ray Ban, troppi pantaloncini sudati da jogging, troppe americanate), ma adesso i salotti bobo possono tirare un sospiro di sollievo, perché forse alle prossime presidenziali del 2012 arriverà una coppia tutta diversa: l'attuale direttore generale del Fondo monetario internazionale, Dominique Strauss-Kahn e soprattutto la moglie, Marianne Sinclair.

Giornalista televisiva celebre, già Marianna di Francia nel 1988 prima di Inès de la Fressange e Letitia Casta, donna di potere e di curriculum, Anne Sinclair è nata nel 1948 a New York da genitori industriali ebrei dei cosmetici, nipote di quel Paul Rosenberg che fu agente di Picasso e Matisse e uno dei più importanti mercanti d'arte del Novecento.

Marianne ha già vinto la sua battaglia: a gennaio i sondaggi francesi la davano al 65 per cento delle preferenze come prossima première dame, contro il 31 per cento dell'italienne Carla Bruni. E adesso DSK è favorito tra i candidati socialisti, battendo nei sondaggi Martine Aubry e François Hollande.

Madame Strauss-Kahn, bellezza molto francese, non botoxata, chioma corvina, faccia che sembra uscita da un film di François Ozon, negli anni ottanta era celebre per il suo programma 7 sur 7, in onda ogni domenica sera sul primo canale dopo il telegiornale, appuntamento obbligato per tutti gli uomini politici dal presidente François Mitterrand in giù (tranne Jean Marie Le Pen, alla cui stretta di mano si sottrasse mettendosi per una sera in malattia).

Poi nel 1991 ha sposato il playboy DSK, al suo terzo matrimonio, e la coppia ha resistito anche allo scandalo di tre anni fa in cui il direttore generale del Fmi fu accusato di avere una relazione con una sottoposta. Dal 1997 la Sinclair ha abbandonato lo schermo (ma ha avuto importanti incarichi direttivi a Tf1), ha scritto una decina di libri tra cui una galleria di ritratti sui politici di Francia, Due o tre cose che so di loro, e dal 2007, anno in cui DSK è diventato il numero uno del Fmi, si è trasferita a Washington insieme al marito.

Da lì tiene un blog che si chiama Deux ou trois choses vues d'Amerique che è insieme il diario di una expat annoiata ("conoscete Donald Trump? No? Non vi siete persi niente") ma soprattutto il sito ufficioso di DSK, che per carica istituzionale non può parlare di politica. Da lì è arrivata la candidatura del marito alle presidenziali ("non credo accetterà un secondo mandato a Washington", ha scritto lei in un post), e da lì partono le bordate quotidiane a Sarkozy, che la odia, ricambiato (lui la chiama "la dame et ses bagouses", la signora coi suoi anelli, per sfottere il suo côté alto borghese, lei ridicolizza le sue politiche e le sue e aspirazioni cafone di grandeur ("la stampa francese ha parlato molto della visita in America di Sarkozy: ma qui non si è notata molto").

Intanto la coppia "gauche Marrakesh" o "gauche ipercaviar", come viene chiamata, che ha un giro ristretto di amici che Madame chiama "il mio piccolo gruppo" esattamente come M.me Verdurin -composto tra gli altri da Pierre Arditi, Guy Bedos, Bernard Kouchner, l'immancabile BHL, e di cui in passato facevano parte anche Yves Montand e Simone Signoret - è pronta a tornare dall'esilio americano dove era finita proprio per volere di Sarkozy.

A meno che non si metta di mezzo un altro Dominique, ancor più blasonato e molto amato dall'intellighenzia. In panchina è pronto infatti Dominique de Villepin, aristocratico signore già primo ministro, altro arcirivale di Sarkozy, che ha lasciato l'Ump (il partito di centrodestra in cui militavano insieme) e nel 2007 e ha costituito una nuova formazione, France Solidale, che inopinatamente si presenta con un programma i cui punti forti sono un assegno di cittadinanza garantito da 850 euro a mese per tutti, finanziato tramite un aumento della tassazione ai più ricchi, con aliquote fino al 60 per cento.

Imparentato con la famiglia De Benedetti, già diplomatico di lungo corso, Villepin ha dovuto vendersi la collezione di cimeli napoleonici di famiglia per pagarsi le spese legali dell'affare Clearstream che lo vedeva accusato di tangenti (complotto probabilmente ordito dallo stesso Sarkozy), da cui poi è stato assolto.

Di fronte a questi sfidanti e a questi sondaggi, Sarkozy dovrà forse rivedere la sua immagine, magari rispolverando le sue origini, nascoste nella tornata elettorale del 2007 per apparire piccoloborghese e uomo della strada. Lui in realtà si chiamerebbe Sarkozy de Nagy-Borca, importante famiglia ungherese nobilitata dall'Imperatore nel 1658 e imparentata con le grandi case di Francia come i Rochefoucauld e i Castelbajac; mentre un'associazione araldica negli anni scorsi aveva stabilito che i Villepin il titolo se lo sono comprato, nemmeno tanto tempo fa.

2- CARLÀ (FORSE) IN DOLCE ATTESA PRONTA A FAR RINASCERE NICOLAS
Nino Materi per Il Giornale

Avvincente quanto un cineforum dopo la visione di un film di Claude Chabrol, ecco il nuovo «dibattito» che appassiona la Francia: la «Carlà» è incinta?

La premier dame, si sa, non fa nulla a caso e le malelingue d'oltralpe giurano che la signora Bruni in Sarkozy questa dolce attesa l'abbia messa in cantiere anche (se non soprattutto) per rilanciare le quotazioni in calo del suo poco slanciato consorte. Ma si sa che i parigini guardano alla madame italienne con la stessa simpatia con cui le fan di George Clooney guardano la Canalis.

Fatto sta che - com'è, come non è - «Carla Bruni sarebbe in attesa di un secondo figlio da Nicolas Sarkozy»; e se la notizia si confermerà vera, l'erede arriverà solo qualche mese prima delle elezioni presidenziali. Lo «scoop» (di questi tempi bisogna accontentarsi) è stato pubblicato ieri dal settimanale femminile Closer, rivista che sta alla Francia come Novella sta all'Italia: come dire, stampa autorevolissima.

Già madre di bambino di 9 anni (Aurelien), avuto con il filosofo Raphael Enthoven, Carla Bruni non aveva mai fatto segreto di voler diventare nuovamente mamma, nonostante i suoi 44 anni; più volte la notizia di una sua gravidanza era circolata sulla stampa francese, sempre però smentita.

Secondo il magazine, che cita «fonti vicine alla coppia» (insomma, roba sicura), i due avrebbero anche chiesto la più assoluta riservatezza, almeno fino al terzo mese, viste le «condizioni di rischio di una gravidanza tardiva» (ma non ditelo a Carla, se no si offende).

Sarebbe inoltre questo il motivo - sempre secondo le dettagliate informazioni di Closer - per cui Carla avrebbe annullato il suo passaggio al Festival di Cannes e spostato di un anno l'uscita del suo nuovo album musicale (circostanza, quest'ultima, di cui però non si è lamentato nessuno).

Il 56enne presidente francese - padre di tre figli: Pierre, Jean e Louis - da vero macho in faccende tutt'altro affaccendato, non vuol affrontare l'argomento neppure di striscio. Tuttavia agli esperti di cronaca rosa non sarebbe sfuggito un particolare significativo: dall'Eliseo non è ancora arrivata nessuna smentita, forse in attesa che Closer vada a ruba nelle edicole durante il weekend pasquale.

Insomma, questa della possibile maternità-bis della premier dame è una chicca da leggere su due fronti: il primo di notizia leggera, il secondo di notizia dagli imprevedibili «ritorni» politici. Se l'indiscrezione venisse confermata, c'è infatti già chi assicura che «sarebbe un regalo dal cielo» per Nicolas Sarkozy, «un presidente in grande difficoltà nei sondaggi alla vigilia della campagna per le presidenziali del 2012».

Un momento «no» che Oltralpe (e non solo) accomuna l'impopolarità del presidente all'antipatia verso la moglie ex modella. Un successo che - secondo il sito pourfemmegossip - i francesi non hanno mai perdonato alla Bruni. Motivo? Tutta colpa della sua innegabile bellezza (che il botox sta però tragicamente deformando).

A svelare la ragione di tanta epidermica avversione è stato lo stesso Nicolas Sarkozy, cercando di dare una giusta risposta all'imbarazzante quesito. Ciò almeno a quanto riportato da Le Nouvel Observateur, secondo cui il presidente Sarkozy avrebbe dichiarato: «Ho un super lavoro, una moglie bellissima, allora è ovvio che i francesi vogliono farmela pagare».

Aggiungendo subito dopo, quasi a voler limitare i danni: «In questa fase non sarò particolarmente amato dai francesi, tuttavia non posso credere di essere così impopolare come dimostrano i sondaggi». Ma del resto, la stessa Carla ostenta tranquillità nonostante i continui pettegolezzi sul suo conto: «Su di me, quante stupidaggini. C'è chi mi definisce perfino una cattiva cantante. Ma non me la prendo, non ne vale la pena». Brava Carla, fai sempre la superiore. Ti riesce benissimo. Sicuramente meglio che cantare...

 

 


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