Luca Mastrantonio per "Il Riformista"
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Tempi duri per Fabio Fazio. Alle incognite contrattuali si aggiunge un'insofferenza sempre più diffusa anche tra gli intellettuali di sinistra. Anche quella radical chic, girotondina, post-veltroniana. Una specie di intolleranza agli eccessi di zucchero filati dal presentatore di Che tempo che fa? (ha spesso grandi ospiti, spesso sempre gli stessi, glassati con melassa). Domenica scorsa il caso più clamoroso: la decostruzione in diretta della liturgica chierica di Fazio da parte dell' ateo (non) devoto Nanni Moretti che ha messo alla berlina la «macchina del miele» con cui Fazio si spalma sui suoi ospiti: «Dici sei il mio mito a tutti, sei giorni a settimana!».
fabio fazio
Finora le critiche erano state tutte su carta, o a voce, ma all'esterno della «macchina del miele» con cui Fabio Fazio, in tv, guarnisce ogni sua intervista. Aldo Grasso sul Corriere della sera ha spesso decostruito questo metodo, Andrea Scanzi "il criminoso" (così il suo blog), su MicroMega, l'ha addirittura paragonato ad Emilio Fede per la tendenza e edulcorare le domande, Marco Lodoli, scrittore caro a Veltroni, non perde occasione di attaccare il «fighettismo» degli autori che vanno da Fazio. Molte critiche, da sinistra, anche per l'intervista comodissima a Marchionne. Ma Moretti è andato «oltre», non bersanianamente però, perché è andato oltre «da dentro», smontando la «macchina del miele» mentre era in moto.
lI regista non ha resistito alla sdolcinata coazione mitizzante dell'ospite operata da Fazio. Che ha, per altro, rivelato praticamente tutto di Habemus Papam, film che nel suo primo week end è andato bene, non benissimo. Con 1.298.524 euro e una media a copia di 2.905 euro è comunque dietro Rio, cartoon brasiliano in 3D di Carlos Saldanha (1.674.289 euro). Per Fazio, ovviamente, è comunque «campione d'incassi».
NANNI MORETTI A CHE TEMPO CHE FA
A metà dell'intervista, Fazio vuole fugare il dubbio di aver fatto una domanda-trabocchetto (che burlone) e dice: «Sei il mio mito...». Qui Moretti scatta, modulando il suo tono nasale/palatale da predicatore: «Ma lo dici a tutti "sei il mio mito"... a chiunque viene qui dici "guarda c'ho i brividi, m'hai fatto emozionare", mannaggia... "se ci fossi tu la televisione sarebbe diversa..." lo dici sei volte a settimana!». Mentre Moretti ride, Fazio abbozza una difesa prima ammiccante, «non l'ho mai detto a te», poi filologica, «l'ultima volta era il '97, all'Incredibile Hulk».
Ma tutta l'intervista è stata un piccolo dramma della «serenità» d'animo, tema che ad una trasmissione nominalmente incentrata sul tempo sarebbe anche giusto. Fazio prima si dice convinto che Moretti appaia più sereno, «non te lo permetto... - ribatte Moretti - ma sto meglio di qualche settimana fa...».
Alla fine dell'intervista, nella quale Moretti ha dato del «burlone» a Fazio, il conduttore torna a chiedere, al regista, se è sereno. E Moretti sbotta: «No, sereno è la seconda volta che me lo dici... ti sei, come si dice a Roma, intoppato con questa storia della serenità!».
E Fazio: «Mi dispiace vederti sereno... adesso provo ad agitarti». Moretti, allora, cede: «Sì, tranquillo non sono». Fazio chiude, un po' bruscamente. «Molte grazie e complimenti». La gag è già cult nella blogosfera (parole che probabilmente farebbero venire l'orticaria a Moretti). Appartiene al ricco filone di presa in giro dei tic linguistici dei giornalisti. Sembra rubata al film che Moretti potrebbe regalarci sulla sinistra o i suoi surrogati odierni.