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MAI DIRE PD! - E ALLA FINE BERSANI RESTÒ SOLO - DISTRATTI DALLA TRANSUMANZA DEI TIPINI FINI, IN POCHI SI ACCORGONO DELLA GRANDE FUGA IN ATTO NEL PARTITO DEMOCRATICO - GIÀ 10 SENATORI SONO ANDATI VIA, MA IL VERO CHOC ARRIVEREBBE CON L’ADDIO IN MASSA DEI POPOLARI DI FIORONI – GLI UOMINI DI CULATELLO ALL’ATTACCO DI RENZI: CONTRO I ROTTAMATORI ARRIVANO I “CARROZZIERI” (E GIANNI LETTA INCORONA L’ARCORINO SINDACO DI FIRENZE) – IL DEPUTATO PIDDINO BUCCHINO: MI HANNO OFFERTO 150MILA EURO PER PASSARE CON I RESPONSABILI (VERDINI PRONTO ALLA QUERELA)…

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PIERLUIGI BERSANI

1. IL VERO TERRORE DI BERSANI: LA FUGA DEI POPOLARI IN MASSA...
Scrive "Il Foglio":
Ciò che di tutta la storia impensierisce di più il gruppo dirigente del Pd riguarda un punto molto delicato: un conto sono le scappatelle dal partito, sì, un altro conto sarebbero invece le fughe di massa dal Pd. Ipotesi che potrebbe concretizzarsi qualora la legislatura dovesse andare avanti con questa inerzia. Perché il quel caso, si dice così a Largo del Nazareno, un bel gruppetto dei popolari guidati da Giuseppe Fioroni (circa venti) potrebbe decidere di andare a ingrossare il già robustissimo listone Exodus.

2. FUGA DAL PD: SONO GIA' DIECI I SENATORI CHE SE NE SONO ANDATI...
Ettore Colombo per "Il Riformista"
- Continua l'emorragia di senatori del Pd dal gruppo parlamentare del Senato. Dopo l'uscita di Emanuela Baio Dossi che, la scorsa settimana, è passata all'Api di Francesco Rutelli e quella del senatore trentino Claudio Molinari (anche lui proveniente dalle fila degli ex-popolari, ora MoDem), che ha fatto `pace' con il suo rivale regionale, il presidente della Provincia di Trento Lorenzo Dellai (fedelissimo di Rutelli) ed è passato anche lui all'Api, il senatore Maurizio Fistarol ha annunciato il suo passaggio dal gruppo Misto (dove era andato una volta uscito dal Pd) all'Udc, ora a quota sette, mentre i senatori dell'Api sono diventati sei.

democ42 bersani fioroni

Potrebbero crescere ancora entrambi e costituire un gruppo unico (magari anche con i senatori rimasti in Fli). Ci sarebbero altri nomi in fuga dal Pd: si parla dei senatori Daniele Bosone (di Pavia) e Flavio Pertoldi (friuliano), entrambi di area popolare. Il Pd conta, sul sito del Senato, 108 membri, ma Pertoldi e Nicola Rossi, che ha annunciato all'aula le sue dimissioni dall'incarico (respinte) e che potrebbe anche lui andare nell'Udc, come Achille Serra, risultano ancora in elenco: in realtà sono 106. Se ne sono già andati in dieci: non sono pochi.

3. DOPO I ROTTAMATORI DI RENZI, ECCO I CARROZZIERI DI MAURI...
(DIRE) -
"Nel Pd arrivano i rottamatori? Meglio i carrozzieri". Questa la risposta di Matteo Mauri, responsabile Infrastrutture del Pd, a Matteo Renzi. Intervistato da Vanity Fair, il quarantenne bersaniano membro della segreteria del Nazareno, prova ad ammorbidire la critica radicale del sindaco di Firenze, spiegando: "Renzi ha molte cose buone da dire, ma per ogni cosa giusta che dice, almeno un'altra la sbaglia".

nicola rossi lap

Insomma, nei democrats e' il momento dei carrozzieri. Potrebbero definirsi cosi' i nuovi quarantenni del partito democratico. Giovani che chiedono facce nuove, ma che non ci stanno a buttare tutto alle ortiche. Al Pd ci credono e pensano "sia indispensabile per costruire un'Italia migliore".

"Ha ragione Renzi - ha detto Mauri al settimanale Vanity Fair - quando chiede facce nuove, a me piace dirla cosi', se le idee nuove sono in bocca solo a facce vecchie, non sono le facce a diventare giovani ma le idee a diventare vecchie. Sbaglia invece se pensa che il Pd non si sia fortemente rinnovato, vuol dire che non lo conosce. Il Pd e' il partito con i dirigenti piu' giovani di tutti gli altri, giovani che se la Tv fosse meno pigra si accorgerebbe di quante storie affascinanti hanno da raccontare".

renzi matteo

"Ma Renzi sbaglia quando spara alla cieca", attacca ancora il capogruppo democratico al Consiglio Provinciale di Milano "perche' io al Pd ci credo, e credo che non se ne possa fare a meno per costruire un'Italia migliore, evitiamo di far diventare il renzismo una malattia giovanile del tafazzismo. Io, per carattere, non sono un rottamatore, ma piuttosto un carrozziere del mio partito, le cose mi piace provare a farle funzionare, perche' buttare via tutto puo' essere esaltante una volta, ma se diventa l'unica risposta poi rimangono solo macerie".

4. G. LETTA, APPREZZO RENZI SINDACO GIOVANE E DINAMICO...
(ASCA) -
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta esprime apprezzamento per il sindaco di Firenze Matteo Renzi (Pd), definendolo ''giovane e dinamico''. L'occasione e' un messaggio inviato da Letta in occasione della presentazione del progetto 'Teatro italiano nel mondo' che vedra' una serie di eventi al Teatro della Pergola di Firenze in occasione del 150* anniversario dell'unita' d'Italia. Letta ringrazia Renzi, ''sindaco giovane e dinamico, che come voi ho imparato a conoscere ed apprezzare anche per l'entusiasmo con cui raccoglie e rilancia idee e progetti sperimentali come questo''.

GIANNI LETTA

A proposito del progetto, Letta rileva che ''a volte, anche tra mille difficolta' e pochi soldi, si riescono a realizzare iniziative che restituiscono a vite interamente dedicate all'amore per la cultura, per il teatro, per il proprio Paese, il senso vero della fatica e della determinazione con cui si sono inseguiti i propri ideali''.

5. BUCCHINO (PD): OFFERTI 150MILA EURO PER ENTARE NEI RESPONSABILI...
(Il Velino)
- "Circa tre settimane fa sono stato contattato per telefono da un esponente di Rifondazione socialista che voleva parlarmi di un progetto che riguardava la sinistra. Ci siamo incontrati in Piazza San Silvestro e mi e' stato proposto di entrare a far parte del gruppo di Iniziativa responsabile. Mi e' stata garantita la rielezione e un contributo spese di 150 mila euro. Ho risposto di no, dopo poche ore, con un sms". Il deputato del Partito democratico Gino Bucchino (eletto nella circoscrizione estero C, America settentrionale e centrale) convoca una conferenza stampa a Montecitorio per denunciare un tentativo di compravendita da parte della maggioranza nei suoi confronti.

Gino Bucchino

Bucchino non fa il nome dell'interlocutore (ma sul sito di Rifondazione socialista compare quello di Filippo Fiandrotti) ma riferisce che nel corso dell'incontro il suo interlocutore gli avrebbe fatto quello del coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini in relazione a una riunione "durata fino alle due del mattino" in cui sarebbe stato deciso di avanzare la proposta. "Non mi e' stato chiesto di abbandonare le mie idee - precisa Bucchino - ma anzi che dentro il gruppo dei responsabili c'era bisogno di persone di sinistra perche' presto nascera' una componente di sinistra".

6. VERDINI, BUCCHINO? NON SO CHI SIA, PRONTO A DENUNCE...
(ANSA) -
Denis Verdini e' pronto a denunciare chiunque parli di offerte di denaro per 'cambiare casacca' e sostiene di non conoscere Gino Bucchino, il deputato del Pd che ha dichiarato di essere stato avvicinato con una offerta che comprendeva la rielezione e 150.000 euro in cambio del passaggio alla maggioranza.

Denis Verdini

'Ancora una volta - si legge in una nota del coordinatore del Pdl - si cerca di trasformare quello che dal 14 dicembre scorso e' un problema politico per l'opposizione in un inesistente caso di compravendita di parlamentari. Prima ha tentato Fini, seguito a ruota dalla sinistra, oggi l'on. Gino Bucchino, cui ha subito fatto seguito Casini.

Ebbene: io non so chi sia l'on. Bucchino, non so quindi chi possa averlo contattato e avvicinato a mio nome. Di certo la notizia di denaro offerto in cambio di adesioni a gruppi che sostengono la maggioranza di governo e' totalmente destituita di fondamento. E avverto fin d'ora che denuncero' chiunque propaghi certe menzogne. Quanto all'on. Casini, faccia i 20 nomi che dice. Sono qui che aspetto di leggerli'.

 


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