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IL CULO DI BELEN NON FUNZIONA SU RAIUNO, TROPPI TELE-MORENTI CHE PREFERISCONI LA fiction “Squadra antimafia 3 – Palermo Oggi” su Canale 5 - BOOM PER LE REPLICHE DI ’’NON È LA RAI’’ SU MEDIASET EXTRA - SPUTE-RAI IL ROSPO: VESPA E LE LITI CON BAUDO: NON TROVAVO AMMISSIBILE SANTORO COME \"SIMBOLO\" - IL DECLINO DELLA \"tv bonolizzata\": il peccato di presunzione nel \"gonfiare\" un programma di seconda serata in uno show di prime time....

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1- PARTENZA MOSCIA PER BELEN E FACCHINETTI
Donatella Aragozzini per Libero

Facchinetti e Belen

Non ha funzionato, l'esperimento di "ringiovanire" il varietà di Raiuno "Ciak... si canta". La prima puntata della nuova edizione, condotta stavolta dall'inedita coppia composta da Francesco Facchinetti e Belen Rodriguez, ha infatti ottenuto venerdì un misero 16,5% di share, con poco più di quattro milioni di spettatori, superato di oltre sei punti percentuali dall'esordio della fiction "Squadra antimafia 3 - Palermo Oggi", che su Canale 5 è stato seguito invece da oltre 5.200.000 persone, pari al 22,5% della platea televisiva.

Gianni Boncompagni

Un risultato tutt'altro che inaspettato, a dirla tutta: conoscendo il target dell'ammi - raglia Rai, che ha un pubblico principalmente over 55, la scelta di affidare a conduttori giovani il timone del programma è sembrata azzardata fin da quando sono uscite le prime indiscrezioni in proposito.

2- BOOM PER LE REPLICHE DI ''NON È LA RAI'' SU MEDIASET EXTRA.
Da un primo 0,27%, equivalente a un ascolto di 24.197 telespettatori, il programma di Gianni Boncompagni ha visto una crescita costante di attenzione da parte del pubblico; sarà il passaparola, oppure il tam tam su Internet, alimentato dai nostalgici.

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La seconda puntata, il 9 aprile, ha registrato lo 0,40% di share, con 36.312 spettatori, passati a 52.193 nella terza, con share 0,59%. Dopo un leggero calo durante la quarta puntata, l'ultima ha subito un decisivo rialzo, con 98.891 spettatori e il 1,10% di share, numeretti che non è difficile vedere in un prime time de La7.

In cinque giorni Non è la Rai ha incrementato i contatti di 74.694 spettatori, con 0,83% punti di share in più rispetto alla puntata d'esordio. Inoltre, rispetto ai valori medi registrati nel mese di marzo dal canale DTT, equivalenti a 44.264 spettatori e a uno share dello 0,42%, Non è la Rai si posiziona come programma di punta, confermando la bontà della scelta.

La riesumazione del programma da parte del Biscione potrebbe anche avere una funzione sperimentale, volta a riproporre il format secondo canoni moderni (quali?) o mettere su una serata celebrativa per il ventennale....

italiani baudo vespa


3- VESPA E LE LITI CON BAUDO: NON TROVAVO AMMISSIBILE SANTORO COME «SIMBOLO»
Maria Volpe per Corriere della Sera

Le tensioni non si placano. Il dopo Vespa-Baudo continua. Il programma «Centocinquanta» è stato sospeso per ascolti-flop e sono venute allo scoperto liti, risse, insulti che hanno contraddistinto il dietro le quinte delle quattro puntate dello show. Fino a giungere a mercoledì sera: ultima puntata, e Vespa che decide di andarsene prima della fine.

Il conduttore di «Porta a porta» spiega nel dettaglio l'accaduto: «Non ero stato informato dei volti storici della Rai che sarebbero stati proiettati. Quando ho visto che la storia del giornalismo Rai era incarnata dal solo Santoro l'ho considerato un gravissimo errore prima che una stupida provocazione, non nei miei confronti, quanto degli assenti e della stessa Rai.

La storia del giornalismo in Rai è fatta anche da Zavoli, Angela, Stagno, Frajese. Se Santoro fosse stato inserito in quel gruppo, non avrei avuto nulla da obiettare. Per questo mi sono infuriato» .

Quanto al suo addio repentino, mentre il programma andava avanti, tiene a spiegare: «Avevamo già largamente sforato e trovavo ridicolo che dopo la conclusione prevista con la banda del Carabinieri fosse stato inserito a mia insaputa un pezzo di Bennato. Così ho deciso di chiudere la trasmissione» .

Fatto sta che Baudo ha proseguito il programma da solo. E ieri è stata la giornata della ricerca del colpevole, in viale Mazzini. Chi è stato a fare inserire la foto di Santoro a insaputa di Vespa (non c'era neppure in scaletta)? Un autore zelante? Una vendetta di Baudo verso Vespa?

michele santoro anno zero

Sì perché la tensione è stratificata: tre settimane fa l'autore di Vespa aveva dato del mafioso a Pippo che gli aveva replicato con uno sputo. I giorni a seguire c'era stato un duro scontro tra i due a causa di un balletto con ragazze in camicia nera, per parlare di fascismo. Vespa si era opposto all'idea, Baudo lottò per averlo, ma vinse Vespa. E forse Baudo non ha voluto dimenticare questi screzi...

4- «IL SENSO DELLA VITA» SCIVOLA IN BASSO
Aldo Grasso per il "
Corriere della Sera" - In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca Italia su dati Auditel.

Sarà stato un peccato di presunzione o, piuttosto, semplice mancanza di idee (migliori). Fatto sta che la notizia televisiva della settimana scorsa è senz'altro quella del clamoroso tonfo di Paolo Bonolis, tornato nell'agone del prime time su Canale 5.

Nel «ranking» , ovvero nella classifica, delle «emissioni» di prima serata della settimana «Il senso della vita» di Bonolis &Laurenti scivola verso il fondo, superato non solo dai «campioni» della stagione («Montalbano» , «Il grande fratello» , «Un medico in famiglia» , «Lo show dei record» , «Annozero» , «Squadra Antimafia» , «Ballando con le stelle» ), ma anche da programmi delle reti generaliste «minori» («Ballarò» , «Le Iene» , «Chi l'ha visto?» , «Report» , persino il terribile «Centocinquanta» ...).

il-senso-della-vita-bonolis

Alle interviste «impegnate» alla Bonolis sono andati, alla seconda messa in onda, domenica 3 aprile, solo 2.486.000 spettatori, per uno share dell' 11,9%. L'esordio era stato migliore, con 3.704.000 spettatori, e il 16,6%di share. Quasi due milioni e mezzo di spettatori otteneva Bonolis, sempre la domenica, nella precedente messa in onda: peccato si trattasse di seconda serata. Insomma, il peccato di presunzione consiste nel pretendere di «gonfiare» un programma di seconda serata (tutto giocato su interviste, sguardi, ammiccamenti) in uno show di prime time.

A seguire l'edizione odierna il pubblico più affezionato alla «tv bonolizzata» : donne (16%di share medio), fasce d'età intermedie (ventenni, trentenni, quarantenni), con una netta prevalenza nel Centro-Sud (picchi in Abruzzo, Calabria, Molise, Sicilia). A ridare vigore alla floscia partenza del programma, ieri sera, c'era Simona Ventura, per intercessione del comune amico Lucio Presta. Stamattina alle dieci vedremo se l'effetto Ventura s'è materializzato.

 


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