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LA DIFESA DI MINZO E SADO-MASI: “SPENDEVA UN SACCO DI SOLDI PURE RIOTTA” - L’INVIDIA DI BERSANI PER IL “SINDACO” FASSINO - I GABBIANI DI RAMPELLI CONTRO ALE-DANNO - BRUNETTA ORDINA AUTO BLU “SOBRIE” MA POI SCENDE DA UNA MASERATI - ALTRO CHE EXPO, UNA DISNEYLAND PER L’IDROSCALO - ORFEO SUPERSTIZIOSO POSTICIPA IL SALUTO - DA LUXURIA A FOLENA, GLI EX PARLAMENTARI CHE MANGIANO CON LA CULTURA - SE LA PECORA HA MENO DI 18 ANNI…

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A cura di Enrico Arosio e Primo De Nicola per "L'espresso"

AUGUSTO MINZOLINI

1. LE SPESE DI MINZOLINI - E RIOTTA, ALLORA?
Curioso retroscena nello scambio di lettere tra il direttore generale della Rai e Augusto Minzolini per risolvere la grana delle spese fatte dal direttore del Tg1 con la carta di credito aziendale. Nell'accordarsi per la restituzione all'azienda di circa 70 mila euro, sia Masi che Minzolini sembrano avere un'unica preoccupazione: prendersela con Gianni Riotta, il predecessore dell'attuale direttore. Scrive Masi a Minzolini: "All'atto della stipula del tuo contratto convenimmo sull'idea di assegnarti la carta di credito unitamente all'impegno di esclusiva da te concesso".

Un occhio di riguardo che la Rai usa quando c'è da assumere "figure giornalistiche di rilievo". E qui parte la prima frecciata a Riotta. "Ricordo", scrive Masi, "il pagamento per tre mesi di una stanza di prima categoria in un hotel di lusso in Roma per il tuo predecessore". Poi la palla passa a Minzolini. È paradossale che tanta attenzione come sulla carta di credito, scrive, non ci sia stata in passato "su questioni ben più concrete".

Riotta

E siamo alla seconda stoccata per Riotta: "Ad esempio", attacca Minzolini, "resto perplesso se penso che negli studi del Tg ho trovato un macchinario (ledwall passo 20) noleggiato a circa 100 mila euro annui e tenuto lì per due anni inutilizzato e ricoperto di polvere".

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O, ancora, "se penso alla struttura messa in piedi nell'ambito del Tg con contratti ad hoc per studiare, parliamo sempre del mio predecessore, una trasmissione d'informazione di prima serata che non è mai andata in onda. Misteri inspiegabili". Appunto. P. D. N.

2. TAFFERUGLI ALLA CAMERA - BARBATO CHIEDE I DANNI...
Quel destro gli era costato 15 giorni di prognosi e due giorni di sospensione dalle sedute della Camera. Ora Franco Barbato vuol farla pagare ai deputati del Pdl che, lo scorso 7 luglio, nell'aula di Montecitorio lo hanno a suo dire aggredito durante un dibattito. Il deputato dell'Idv ha citato in giudizio vari colleghi, tra i quali Giovanni Dima, Barbara Saltamartini e Carlo Nola (è lui che ha sferrato il pugno e per questo si è già preso 15 giorni di sospensione dall'aula). La Procura di Roma ha chiesto di acquisire le registrazioni (ottenendole dai vertici della Camera) delle immagini effettuate quel giorno con le telecamere interne all'emiciclo. Serviranno forse per la prova-moviola. B. C.

3. QUEL BEATO DI FASSINO...
Cortile di palazzo Montecitorio, scenetta che fa ipotizzare un certo stato depressivo tra i vertici del Pd. Il segretario Pier Luigi Bersani vede Piero Fassino, candidato alle comunali di Torino, parlare allegramente al cellulare. Commento di Bersani: "Beato lui. Andrà a fare il sindaco e potrà dare un senso alla sua vita...". S. AN.

4. GABBIANI CONTRO ALEMANNO...
Fronda interna nel Pdl contro Gianni Alemanno. Il deputato berlusconiano Fabio Rampelli, amico storico del sindaco (andavano assieme al liceo) e uno dei fautori della sua vittoria di tre anni fa, non ha digerito la brutale esclusione dalla giunta di Laura Marsilio, ex assessore alla Scuola. Il suo gruppo, i Gabbiani, sono ormai all'opposizione. Organizzano convegni di critica all'azione amministrativa capitolina, soprattutto sul fronte dell'urbanistica. Silenziosamente stanno addirittura preparando una candidatura di centrodestra alternativa a quella del sindaco uscente per le elezioni comunali che si dovrebbero tenere nel 2013. Quella del ministro della Gioventù Giorgia Meloni. V. D.

PIERO FASSINO

5. COMMISSIONE ANTIMAFIA, DIAVOLO D'UN VIOLANTE...
Un'occasione sprecata, forse per scarsa preparazione. Erano mesi che i commissari del Pdl aspettavano al varco il democratico Luciano Violante a Palazzo San Macuto, per interrogarlo sulla famosa trattativa Stato-mafia che avrebbe messo fine alla stagione delle stragi del 1992-93.

GIANNI ALEMANNO

Così, martedì 29, nelle seduta a porte chiuse della commissione Antimafia, Amedeo Laboccetta e Antonino Caruso hanno chiesto all'ex presidente Violante perché nel 1992 la commissione rifiutò di sentire l'ex sindaco andreottiano di Palermo Vito Ciancimino. Violante ha spiegato che don Vito era stato appena arrestato e non era il caso di interferire con le indagini. Ma i membri del Pdl hanno insistito, con domande martellanti, su come avesse fatto lui ad avere la lettera in cui Ciancimino si offriva di parlare. Ma non era questo il gran mistero: la lettera era uscita su "La Stampa" due giorni prima che Violante decidesse di non ascoltare il boss mafioso. Scoop azzerato. F. B.

6. PARLAMENTO IN CIFRE: 4.406 - Sono gli atti parlamentari sulla giustizia presentati in questa legislatura. Così tanti da impegnare costantemente la Camera e il Senato, poco importa se poi sono state approvate solo il 5 per cento delle proposte di legge o se hanno ricevuto risposta solo il 12 per cento delle interrogazioni rivolte al governo. I temi che la fanno da padrone sono lodo Alfano, processo breve e intercettazioni.

COMMESSI FUORI CONCORSO - Alla Camera commessi sul piede di guerra. Il piano di assunzioni dell'ufficio di presidenza prevede entro il 2013 un concorso per assumere nuovi consiglieri parlamentari (non se ne facevano da dieci anni), mentre non sono alle viste selezioni per assistenti parlamentari, che a fine 2010 erano 462 rispetto agli oltre 1.600 dipendenti di Montecitorio.

Luciano Violante

"L'organico degli assistenti è diminuito del 23 per cento", si legge in un bellicoso comunicato dell'Aspa, uno dei sindacati dei dipendenti della Camera, che invita ad "alzare il livello dell'iniziativa" per non "ritrovarsi sospinti verso il basso da una esternalizzazione" dei servizi svolti dai commessi: prevalentemente presidiare ingressi e portare buste da un ufficio all'altro, per una retribuzione iniziale netta di euro 1.663 che, negli anni, sale pure di parecchio. B. C.

7. QUESTE MINORENNI...
In un vecchio film di Woody Allen, lo ricorda Alberto Arbasino in "America amore" (Adelphi), appena sbarcato in libreria, un medico newyorkese va in crisi perché innamorato di una pecora, Daisy. Scoperto dalla moglie in flagrante adulterio sodomita, finisce sotto processo e condannato. Perché si scopre che la pecora ha meno di 18 anni.

8. MILANO, IDROSCALO DISNEYLAND...
Mentre si litiga sul progetto Expo 2015 (quanto verde, quante nuove costruzioni), a est di Milano crescono ipotesi suggestive sull'Idroscalo. Nel 2015, infatti, nel bacino artificiale si svolgeranno i Mondiali di canoa. Da qui parte il progetto di Regione e Provincia, che hanno già stanziato 3 milioni ciascuna per sistemare alberi, aree verdi e cancelli. Ma è solo l'inizio.

ALBERTO ARBASINO

Un piano ambizioso prevede l'annessione di un'area di 31,5 ettari, attigua alle sedi Ibm e Mondadori, che diverrebbe l'epicentro di una sorta di Disneyland dello sportivo, con un grande impianto dedicato al nuoto. All'Idroscalo, sopra il rinnovato parco giochi d'acqua, sfreccerà una monorotaia destinata a collegare la futura linea 4 del metrò con la stazione del Passante ferroviario di Segrate. E non mancherà una colata di cemento: nell'area più vicina al lago artificiale della Sea, che gestisce il vicino aeroporto di Linate, sorgerà un grande albergo. A prova, si spera, di zanzara. VI. P.

9. PAROLA DI MINISTRO: SOBRIA COME UNA MASERATI...
"Finalmente, bravo ministro, non se ne poteva più di macchinoni". La sera di martedì 29 marzo i pochi funzionari del ministero dell'Economia rimasti al lavoro in via XX Settembre non hanno ancora esaurito le lodi in onore del ministro Brunetta, protagonista di un duro giro di vite contro le auto blu. "Siano più sobrie e di bassa cilindrata", il succo della severa direttiva inviata a tutte le amministrazioni proprio quel giorno.

Ruby su BILD

Ma l'aria di festa è turbata da una robusta frenata nel piazzale interno del ministero. Sorpresa: da una Maserati blu scuro scende Brunetta atteso da Tremonti per una riunione. Furtivi telefonini di funzionari delusi immortalano la vistosa vettura: "È la prima volta", commenta uno di loro, "che scende da una Maserati. Forse la solita auto di servizio è guasta". M. D. B.

10. PREMIATO L'ESPRESSO...
Con l'inchiesta "Il volo di Massimo" sui morti sul lavoro nei cantieri in Campania, pubblicata su "l'Espresso" lo scorso febbraio, Claudio Pappaianni ha vinto il premio giornalistico Di Donato, di Taranta Peligna. Tra i giurati, Fausto Bertinotti, Tiziano Treu e Lucia Annunziata.

11. ORFEO ANTI MALOCCHIO...
Perché il neodirettore del "Messaggero", Mario Orfeo, ha pubblicato il suo primo editoriale mercoledì 30 marzo con un giorno di ritardo, visto che al vertice della redazione romana di via del Tritone si è insediato lunedì 28? Perché, da buon napoletano, è assai superstizioso.

RENATO BRUNETTA

E quindi sa bene che "di venere e di marte non si sposa, non si parte e non si dà principio ad arte". Va ricordato che Orfeo si comportò allo stesso modo nel 2002, quando assunse la direzione del giornale della sua città "Il Mattino" (proprietà dei Caltagirone come "Il Messaggero"). Anche allora, seguendo il principio del non-è-vero-ma-ci credo, evitò il giorno potenzialmente infausto. V. D.

12. SUB CUSTODI E SUB LOBBISTI...
O i subacquei italiani hanno buoni lobbisti o è merito del deputato Fabio Granata, così legato a Gianfranco Fini da averlo preso a riferimento anche nella sua attività legislativa. Il parlamentare di Fli ha presentato una proposta di legge per istituire una soprintendenza marina che tuteli il patrimonio archeologico sommerso e i relitti delle guerre mondiali. Il testo, ora in commissione Cultura a Montecitorio, prevede la possibilità di svolgere il ruolo di "custodi" per i sub che, previa iscrizione a un albo, potranno impegnarsi in attività di ricerca e vigilanza. Il presidente della Camera, noto appassionato di immersioni, non potrà non apprezzare. P. FA.

13. PACE CON LE STELLINE...
Un regalo elettorale da Letizia Moratti che vale 4 milioni di euro (400 mila l'anno per dieci anni). Il sindaco di Milano chiude una doppia vertenza con la Fondazione Stelline che gestisce lo storico palazzo di corso Magenta vicino al Cenacolo, prestigioso centro congressi. Nell'atto di costituzione dell'ente, il Comune, donatore del bene, si impegnava a sostenere le spese straordinarie. Che negli anni ci sono state, eccome. Eppure la Fondazione ha visto solo spiccioli e una tantum.

FAUSTO BERTINOTTI SINDACO LETIZIA MORATTI

L'anno scorso ha trascinato Palazzo Marino in tribunale e incassato una sentenza favorevole. Il giudizio pende ora presso la Corte d'Appello, l'udienza è fissata nel 2013. Ma le Stelline hanno i conti in rosso, meglio evitare rischi inutili : ed ecco l'accordo di conciliazione. T. MAC.

14. CON LA CULTURA SI MANGIA LO STESSO...
Cambio di vita per alcuni ex parlamentari di sinistra della commissione Cultura della Camera non rieletti nel 2008. Vladimir Luxuria è tornata all'attività artistica, in tv, alla radio e soprattutto in teatro. Titti De Simone, giornalista, è rientrata nella sua Palermo per fondare l'associazione Nzocchè, un circolo Arci da cui è nato un progetto editoriale, prima opera un libro intervista con la regista Emma Dante. Anche Pietro Folena, che della commissione è stato presidente, ha fondato un'associazione culturale, MetaMorfosi, con cui ha già realizzato sette mostre su Michelangelo. Chi diceva che con la cultura non si mangia? C. Co.

 


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