Cristiana Mangani per "Il Messaggero"
La villa dell OlgiataWinston Manuel cambia strategia e avvocati. Con un colpo di scena inaspettato, il domestico filippino finito in carcere per l'omicidio di Alberica Filo della Torre, sceglie di farsi assistere dai penalisti perugini Walter Biscotti e Nicodemo Gentile, già difensori dell'ivoriano Rudy Guede, della famiglia dell'agente della Polfer ucciso dalle br, Emanuele Petri, della mamma di Sarah Scazzi e di quella di Brenda, il trans brasiliano coinvolto nella vicenda dell'ex governatore del Lazio, Piero Marrazzo.
Alberica Filo della TorreUna scelta per alcuni versi misteriosa, che lascia presagire un cambiamento di rotta e forse anche una ritrattazione della confessione. Sebbene non ci sia una conferma ufficiale, i nuovi difensori potrebbero aver deciso di contestare la conservazione dei reperti e, quindi, di sollevare il problema di un'eventuale contaminazione. Da qui anche la decisione di far cambiare versione al domestico.
IL DELITTO DELL'OLGIATAProprio per questo, ieri pomeriggio, il pm Francesca Loy e il colonnello Bruno Bellini, hanno interrogato tutti i parenti di Winston. Dopo aver rintracciato e ascoltato la prima moglie, sono stati sentiti anche Rowena, la moglie attuale, il cognato e la sorella Revelyn. A tutti è stato chiesto se sapevano di quello che Manuel aveva fatto, e qualcosa Rowena l'avrebbe anche ammessa. «Tanti anni fa mi sembra di ricordare che mi abbia detto di questa cosa - ha dichiarato agli investigatori - ma non l'ho preso sul serio».
Manuel WinstonIl suo racconto servirà a confermare le accuse, qualora mai Winston decidesse di smentire la versione resa agli inquirenti, e cioè che è stato lui a uccidere Alberica Filo della Torre.
Filo della Torre, Mattei e i figli all OlgiataNella giornata di ieri, poi, Rowena e il marito si sono incontrati in carcere. È stato un momento di grande commozione, i due si sono abbracciati e hanno parlato a lungo. Lui piangeva, sembrava disperato, come se cominciasse solo ora a metabolizzare quanto sta accadendo. Le ha raccontato degli ultimi giorni trascorsi in isolamento nel carcere di via della Lungara e in particolare della decisione di confessare l'omicidio.
Alberica Filo della TorreHa chiesto nuovamente di poter incontrare il cappellano, ed è assistito da un "educatore" che lo sta aiutando dal punto di vista psicologico. A breve incontrerà la sorella Revelyn che, in merito alla decisione del fratello di confessare, si era limitata a dire di sentirsi «serena». «Se questa era la sua volontà siamo tranquilli», ha replicato la donna.
Incontrerà, poi, i suoi nuovi difensori. Nel frattempo, loro hanno parlato a lungo con la moglie, le hanno spiegato quali saranno le strategie difensive da adottare. Winston è stato arrestato perché i carabinieri sospettavano che potesse fuggire se la notizia del suo Dna trovato sul lenzuolo che ha ucciso la contessa, fosse diventata pubblica. Un'esigenza cautelare che, però, poggiava solo su sospetti e non su fatti certi.
Gli avvocati Gentile e BiscottiTanto che il gip, dopo l'interrogatorio di garanzia, ha deciso di non convalidare il fermo della procura, anche se, davanti alla confessione, ha emesso contestualmente una ordinanza di custodia cautelare. Anche su questo e sulla restrizione in carcere è facile che Biscotti e Gentile decidano di fare istanza al Tribunale del riesame per chiedere la scarcerazione.
Oggi gli investigatori andranno avanti con gli interrogatori. C'è da sentire Violeta Apaga, la filippina che era presente nella villa dell'Olgiata la mattina del delitto, e Remedios Ancheta, l'altra domestica di casa Mattei. I loro racconti sono considerati importanti perché erano in casa e potrebbero decidere di ricordare qualche particolare utile per chiudere le indagini.