Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

senza vergogna - Un moralizzatore in pen¬sione a 44 anni? di pietro (circa 2mila euro al mese) - La moglie di Bossi? a 39 anni - Il banchiere d’oro: Rainer Masera in pen¬sione a 44 anni (prende 18mila euro) - Marrazzo a 52 anni: solo 2000 euro al me¬se - il pasdaran dei fi¬niani Fabio Granata in pen¬sione a 50 anni. E che ha subito unito il baby vitalizio (8.000 eu¬ro) al maxistipendio da onore¬vole...

$
0
0

Mario Giordano per il Giornale

Qualche anno fa scrisse su Oggi, che bisogna «disboscare il sistema previden¬ziale di tutte le rendite parassitarie e esa¬gerate ». E chissà se fra le rendite parassi¬tarie ed esagerate considerava anche quella di chi va in pensione a solo 44 an¬ni, prende circa 2mila euro al mese e poi cumula quell'assegno con uno stipendio da parlamentare. Perché se fosse così Antonio Di Pietro, l'eroe di Mani pulite, il moralizzatore d'Italia, l'uomo che tuona contro ogni privilegio, dovrebbe cominciare a disboscare la sua, di rendita.

MARIO GIORDANO - copyright Pizzi

In effetti: che c'azzecca, per dirla in diepietre¬se, un 44enne con la pensione? Eppure eccolo lì: 1 settembre 1995, decorrenza originaria, numero iscrizione 03167..., co¬dice fiscale DPTNTN50etc, il cedolino «in carico alla provin¬cia di Bergamo » che ogni mese fa transitare sul conto corrente dell'onorevole Di Pietro la pen¬sione da magistrato: 2.644,57 euro lordi al mese, 1956 euro netti.

Sanguisughe di Mario Giordano

Che forse non saranno molti, ma sono sempre quasi cinque volte più della minima. E che si vanno a cumulare sen¬za alcuna decurtazione al ricco stipendio da parlamentare. Non male per chi passa le sue giornate a tuonare contro i pri¬vilegi altrui, non è vero?

La coerenza per l'uomo ve¬nuto da Montenero di Bisaccia è sempre stato un optional, un po' come la grammatica. E così succede che l'uomo che tuona contro le rendite della casta, il moralizzatore d'Italia, il censo¬re di ogni malcostume, ebbe¬ne, proprio lui, è andato in pen¬sione a 44 anni. E oggi, che è ap¬pena sessantenne, può vantar¬si ( ah, la moralizzazione!) di ri¬cevere un vitalizio previdenzia¬le dal 1995, cioè da 15 anni, cioè da quando c'era ancora la Jugoslavia e Toto Cutugno a Sanremo cantava «Voglio an¬dare a vivere in campagna».

Se la sua esistenza dovesse durare quanto quella media di un italiano (lunga vita!), finirà per incassare il vitalizio alme¬no per altri 20 anni. E dunque è evidente che il magistrato Di Pietro ha versato all'ente previ¬denziale solo una minima par¬te di quello che il pensionato Di Pietro dall'ente previdenzia¬le ha preso e prenderà. È così che nascono i buchi nei conti, ma che importa? «Tanto alla fi¬ne è sempre il cittadino che pa¬ga ». Lo sapete di chi sono que¬ste parole? Di Tonino, natural¬mente. Un moralizzatore baby pensionato. Un uomo sempre molto attento ai valori. Così at¬tento che ha cominciato a in¬cassarli già a 44 anni...
La moglie di Bossi? In pen¬sione a 39 anni.

DIPIETRO

Del resto quel¬lo dei baby pensionati in Italia è un vero esercito, all'interno del quale si nascondono molte sorprese. Per esempio Manue¬la Marrone, la moglie di Bossi, che oggi ha 57 anni, prende la pensione dal 1º settembre 1992, cioè da quando ne aveva 39. L'assegno non è molto so¬stanzioso (766,37 euro), ma lo riceve regolarmente da 18 anni e mezzo: non male per la com¬pagna di vita dell'uomo che ha dichiarato guerra a tutti gli spre¬chi, no?

Granata nella rissa

Il banchiere d'oro: in pen¬sione a 44 anni (prende 18mila euro). Assai più ricco l'assegno del professor Rainer Stefano Masera, oggi preside della facoltà di economia del¬l'Università Marconi di Roma. Nel '95 come ministro del Bi¬lancio nel governo Dini, quello del ribaltone, partecipò alla ri¬forma che ha reso più severe le norme per i pensionati: severi¬tà di cui, per altro, non si trova traccia nell'assegno che l'Inps versa ogni mese al super baby pensionato Masera: 18.413 eu¬ro lordi al mese.

Ma il fatto sin¬golare è che il professor Mase¬ra, che oggi ha 66 anni, prende il vitalizio da quando ne aveva 44, cioè da 22 anni: correva l'an¬no 1988, il Muro di Berlino era ancora in piedi, Massimo Ra¬nieri vinceva il festival di Sanre¬mo. E Masera, dal canto suo, la¬sciava la Banca d'Italia per as¬sumere una serie infinita di al¬tri incarichi privati e pubblici (ministero compreso). Del re¬sto uno che ha 44 anni può mi¬ca fare il pensionato anche se ha una pensione che arriva a 18mila euro al mese?

BANCHIERI A RIPOSO SARCINELLI E MASERA

Marrazzo in pensione a 52 anni. Deve accontentarsi di una cifra inferiore, invece Piero Marrazzo: solo 2000 euro al me¬se. Che ci volete fare? Troppo breve la sua permanenza in Re¬gione, causa transessuali e coca¬ina. Ricordate? Dopo le dimis¬sioni da governatore, Marrazzo è tornato a fare quello che face¬va prima di diventare governa¬tore del Lazio: il giornalista in Rai. Ma appena timbrato il car¬tellino di viale Mazzini, come al¬¬tri trenta ex consiglieri laziali, ha presentato apposita domanda per ottenere il vitalizio che gli spetta per legge. Si badi bene: Marrazzo ha appena 52 anni.

Marrazzo in spiaggia

I baby pensionati Fabio Gra¬nata e Leoluca Orlando. An¬cor meglio è riuscito a fare la nuova stella del moralismo un tanto al chilo, il pasdaran dei fi¬niani Fabio Granata, l'uomo che sventola la bandiera del fu¬turo ma nel fr¬attempo si crogio¬la nei privilegi del passato: infat¬ti è st¬ato uno degli ultimi politi¬ci viventi a poter andare in pen¬sione a 50 anni.

E che ha subito unito il baby vitalizio (8.000 eu¬ro) al maxistipendio da onore¬vole, oltre che a qualche altro gettone, come quello di vice¬presidente di un ente regiona¬le ( Cinesicilia srl). Fabio Grana¬ta, come l'ex sindaco di Paler¬mo, esponente di spicco del¬¬l'Idv, Leoluca Orlando, figura nell'elenco di 13 fortunati, ex consiglieri regionali che som¬mano la pensione da ex consi¬glieri regionali all'indennità parlamentare, un privilegio che non è previsto in nessun al¬tro posto del mondo e che ha suscitato l'indignazione anche del medesimo presidente del¬l'Assemblea siciliana, France¬sco Cascio: «Come possiamo chiedere sacrifici ai cittadini se poi lasciamo passare simili sciali?»,si è chiesto.Nessuna ri¬sposta, naturalmente.

LEOLUCA ORLANDO

Frisullo e i baby pensionati pugliesi. Vi ricordate Sandro Frisullo, l'ex vicepresidente della Regione Puglia indagato e arrestato nello scandalo della sanità? Ebbene: riceve regolarmente la baby pensione. A 55 anni prende 10.071 euro lordi al mese (circa 7mila netti) e li prenderà per il resto della sua vita in virtù di 15 anni passati in Regione. Quindici anni di con¬¬tributi, 10mila euro al mese: non male no?

Sono 19 i consi¬glieri pugliesi che dopo le ele¬zioni regionali della primavera 2010 hanno usufruito della via agevolata alla previdenza: eb¬bene solo 3 di loro hanno 65 an¬ni, 9 ne hanno meno di 59, uno addirittura ne ha 52. Gli asse¬gni vanno dai 4mila ai 10mila euro al mese.

frisullo vendola

Nel luglio 2010 la Regione Puglia, fra l'altro, ha aumentato i vitalizi a tutti gli ex consiglieri a riposo (152): la spesa è stata piuttosto rilevan¬te, 2 milioni e 600mila euro. Ed è stata finanziata tagliando i sol¬di destinati agli studenti. 7 anni con 10.980 euro al mese.

A volte si pensa che le ba¬by pensioni d'oro siano un re¬taggio del passato. O che riguar¬dino solo gli onorevoli. Mac¬ché: nel luglio 2009 il funziona¬rio della Regione Sicilia, Pier Carmelo Russo, è andato in pensione con un assegno men¬sile pari a 10.980 euro lordi, pa¬ri a 6.462 netti.

Questo accade in virtù di una legge siciliana per cui con appena 25 anni di contributi (uomini) o 20 (don¬ne) si può avere diritto al vitali¬zio, se si ha un malato da accu¬dire. E chi non ha un padre che dev'essere accompagnato in ospedale? Chi non ha una zia che necessita assistenza?

In ef¬fetti: fra il 2003 e il 2010 le baby pensioni concesse grazie a que¬s¬ta leggina sono state oltre mil¬le. Età media delle persone a ri¬poso: 53 anni. Chi non aveva un malato a disposizione,se l'è inventato come una donna ge¬niale che si è fatta adottare da un'anziana non autosufficien¬te.

E così zac, appena adottata, ha presentato richiesta per an¬dare in pensione. Esattamente come ha fatto il 47enne funzio¬nario Pier Carmelo Russo: «De¬vo accudire mio padre», ha di¬chiarato con una lettera strap¬palacrime. Subito dopo s'è fat¬ta nominare assessore, aggiun¬gendo così alla baby pensione (10.980 euro al mese) un'in¬dennità da 300mila euro. E la¬sciando tutti con un dubbio: ora che lui fa l'assessore, il po¬vero babbo chi lo cura?

 

 


Viewing all articles
Browse latest Browse all 340557

Trending Articles