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1- \"MA SI PUÒ RESTAURARE IL COLOSSEO SENZA I RESTAURATORI? LO SCARPARO PUÒ!\" 2- IL 14 FEBBRAIO, PRIMA ANCORA CHE SCOPPIASSE LO SCANDALO SUI DIRITTI DI IMMAGINE IN ESCLUSIVA PER 15 ANNI, \"LA REPUBBLICA\" (EDIZIONE DI ROMA) SCODELLA LA DENUNCIA CONTRO DELLA VALLE DELL’ARI, L’ASSOCIAZIONE DEI RESTAURATORI ITALIANI: \"GLI INTERVENTI SULL’ANFITEATRO FLAVIO SARANNO APPANNAGGIO DI GRANDI E MEDIE IMPRESE EDILI E NON DI CHI IL RESTAURO HA STUDIATO E SPERIMENTATO IN TANTI ANNI\" 3- MA IL 10 APRILE SU \"REPUBBLICA\" ARRIVA UN PEZZO (di \"restauro\") IN GLORIA DEL RESTAURO 4- IL 12 PARTE LA LETTERA DEI RESTAURATORI DELL’ARI A \"REPUBBLICA\" PER SOTTOLINEARE ANCORA CHE: “I DELICATI LAVORI SUL PIÙ IMPORTANTE MONUMENTO ROMANO ANDRANNO A GROSSE IMPRESE EDILI CHE IMPIEGANO OPERAI NON SPECIALIZZATI”

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1- 14 FEBBRAIO 2011: IL PRIMO ARTICOLO DI "REPUBBLICA" CHE STRONCAVA IL MECENATE DELLA VALLE: "NEL NUOVO COLOSSEO NON C'È POSTO PER I RESTAURATORI"
Francesco Erbani per "la Repubblica - Roma" del 14 febbraio 2011

Colosseo in vendita - Alemanno e Della Valle dal Fatto Quotidiano

Ma si può restaurare il Colosseo senza i restauratori? Il plauso per l'accordo fra Diego Della Valle, il ministero dei Beni culturali e il Comune di Roma che rimetterà in sesto il monumento, cela il profondo malcontento dell'Ari, l'associazione che raggruppa i principali restauratori italiani. Che denuncia: gli interventi sull'Anfiteatro Flavio saranno appannaggio di grandi e medie imprese edili e non di chi il restauro ha studiato e sperimentato in tanti anni.

La protesta dei restauratori contro il progetto di Della Valle

DALL'ARENA AL TERZO ANELLO
L'Ari si è rivolto al Tar del Lazio per una vicenda analoga, il lavoro sul tempio di Antonino e Faustina nel Foro romano, ma il ricorso è stato rigettato e ora si aspetta la sentenza del Consiglio di Stato. Ai giudici i restauratori chiedono di annullare i bandi di gara emessi da Roberto Cecchi, segretario generale del ministero ma anche commissario straordinario per l'area archeologica romana.

Il punto è delicatissimo e le scelte sul Colosseo, temono i restauratori, rischiano di diffondere una pratica che di fatto li esclude dagli interventi su un patrimonio architettonico che va dall'antichità classica agli edifici novecenteschi. Un altro duro colpo a una categoria in fortissima sofferenza e per la quale l'Italia ha menato vanto nei decenni scorsi. E che proprio a Roma, dove questa sofferenza è più acuta, ha dato ottime prove negli interventi degli anni Ottanta sulle colonne Traiana e Antonina, per esempio. Ma il clima ora sta cambiando in peggio.

DELLA VALLE-COLOSSEO

Per quattro anni l'Istituto superiore per la conservazione e il restauro, fondato da Cesare Brandi nel 1938, è rimasto senza scuola, e da lì non sono usciti diplomati. I fondi a disposizione sono diminuiti drasticamente. E un anno fa è arrivato anche lo sfratto dalla storica sede di via San Francesco di Paola a Roma.

"Dei 7 milioni di euro, sui 25 totali, destinati ai lavori per i prospetti del Colosseo solo meno di un decimo verrà eseguito da restauratori", sostengono all'Ari. Ma allora chi pulirà le superfici decorate del monumento? "Nel bando emesso nell'agosto scorso per la ricerca degli sponsor si legge che più di nove decimi del lavoro sulle decorazioni verrà realizzato da operai edili, non qualificati come restauratori. E lo stesso accadrà per le parti interne dell'edificio".

DELLA VALLE-COLOSSEO

Secondo i restauratori esistono una serie di interventi su un monumento che vanno certamente affidati a imprese edili, in particolare tutti quelli che incidono sulla struttura o che investono la statica dell'edificio. Ma per le decorazioni esterne, i capitelli e le trabeazioni, per esempio, è necessaria l'esperienza di chi ha specificamente studiato come si rimuove accuratamente il terriccio o il guano, come si puliscono incrostazioni o concrezioni con acqua demineralizzata, come si strappa la vegetazione o come si fanno impacchi per togliere il calcare dai marmi.

Questi lavori sono previsti per il Colosseo, ma, così com'è accaduto per il tempio di Antonino e Faustina, sono assegnati quasi esclusivamente alle imprese edili. Sono considerate operazioni generiche, anche se, aggiungono all'Ari, i costi indicati sono quelli ricavati dal prezziario della stessa Ari. Quindi lo Stato non risparmia niente, scansa soltanto gli specialisti e si affida a manodopera più generica. Mettendo in ginocchio una categoria già molto penalizzata.

COLOSSEO

Soldi ce ne sono sempre meno, ma quei pochi che vanno per restauri sfuggono alle ditte di restauratori: stando ai dati dell'Osservatorio sui lavori pubblici, su 644 restauri compiuti nel 2009 appena 26 li hanno realizzati in prevalenza i restauratori, 618 le imprese edili. I restauratori si sono anche rivolti ai tre istituti di formazione, l'Iscr, l'Opificio per le pietre dure di Firenze e la Scuola di Venaria Reale. Sui quei banchi hanno imparato metodologie e pratiche di lavoro e ci tenevano a sapere se questo genere di interventi è proprio dei restauratori o se lo possono attuare anche operai edili. Gisella Capponi, direttrice dell'Iscr, non ha voluto esprimere valutazioni perché è in corso un giudizio amministrativo, ha detto.

L'Opificio fiorentino non ha neanche risposto, mentre la direttrice di Venaria, Lidia Rissotto, ha scritto un articolo in cui si chiede, per paradosso, se valga la pena "inseguire l'alta formazione del restauratore" e se ha senso far nascere l'elenco ufficiale dei restauratori se si deve poi sostenere che il Colosseo non è decorato e quindi può essere affidato alle cure di personale edile non specializzato.

COLOSSEO BY LUTZ

2 - IL PEZZO "DI RESTAURO" DEL 10 APRILE 2011: OCRA E ROSSO AL POSTO DEL NEROFUMO - ECCO IL VERO COLORE DEL COLOSSEO
Carlo Alberto Bucci per "la Repubblica" (edizione nazionale)

Il piccone demolitore del ventennio fascista che si abbatté sulla collina Velia per fare strada alla via dell'Impero di Mussolini, sollevò un polverone che si andò ad imprimere nel travertino del Colosseo, colorandolo di terra. Poi ci ha pensato lo smog delle auto e dei termosifoni.

mussolini colosseo

In settant'anni di emissioni inquinanti, lo smog ha cementato la pozzolana di Roma alle superfici lapidee e agli intonaci, sporcandoli di nero. Fortunatamente, non per sempre. Solo tre mesi di interventi di semplici getti d'acqua nebulizzata e di colpi di spazzole in naylon, hanno infatti liberato 14 pilastri dell'anfiteatro Flavio dalla crosta nera di sporco che li ricopriva dal Novecento. E offrono adesso, come il tassello di pulitura su un dipinto antico bisognoso di cure, uno squarcio di luce su come sarà il Colosseo quando verranno portati a termine, tra un paio di anni, i restauri che eseguirà la Soprintendenza statale, utilizzando i 25 milioni della sponsorizzazione di Diego Della Valle, sulla quale però la Uil la settimana scorsa ha presentato un esposto alla procura e alla Corte dei Conti.

Le ultime analisi scientifiche sul monumento più amato e visitato d'Italia lanciano anche un allarme sul carosello di auto che lo assedia (punte di 3.400 macchine l'ora, secondo i rilevamenti di Legambiente): nel lato in cui il traffico arriva a lambire il Colosso, verso Colle Oppio, la patina nera prodotta dai tubi di scappamento è infatti più densa e spessa rispetto allo strato che si riscontra sul fronte opposto, affacciato sul Foro romano e sull'area pedonalizzata.

Restauratori al Colosseo

E' insomma un problema culturale e ambientale quello del restauro che attende il Colosseo. Riguarda la salute del simbolo di Roma ma anche quella dei suoi cittadini, dei lavoratori che lo gestiscono e dei 5 milioni di turisti che ogni anno lo visitano.

Sotto la patina inquinante è riapparso, a tratti intatto, il tono caldo della pietra romana. Ma spesso anche il colore ocraceo dell'ossalato di calcio o i residui di combustione della legna bruciata nel Medioevo per portare via le graffe in ferro e bronzo (da qui le migliaia di buchi nel travertino). "E' la patina del tempo e non è nostra intenzione rimuoverla, almeno per adesso.

Restauratori al Colosseo

Vetustà significa anche venustà. Questo degli ambulacri al secondo ordine è un intervento di pulitura: in un secondo momento si potrà discutere se riportare il travertino al colore originario" spiega Giovanna Bandini, la restauratrice nominata responsabile operativa per questo intervento di pulitura che interessa la zona ora destinata alle mostre, nel cantiere progettato dall'architetto Piero Meogrossi; funzionari della Soprintendenza archeologica di Roma, i due coordinano e seguono i lavori eseguiti dagli uomini della ditta di restauro Remi srl.

Con un budget di 400mila euro, la pietra annerita degli ambulacri è stata sottoposta a "bagni" della durata di 6 ore nel corso delle quali gli operai sono intervenuti a spazzolare via il particellato inquinante prodotto dagli idrocarburi, mentre il restauratore Emiliano Africano si occupava, tra l'altro, di accordare cromaticamente la superficie pulita ai giunti di malta messi in opera nell'Ottocento per rafforzare i pilastri.

Sotto la crosta nera, ecco riapparire altri colori: "In alcuni punti abbiamo ritrovato tracce di vernice rossa, forse i segni usati per collocare nei punti esatti i blocchi di travertino in vista dell'inaugurazione dell'80 dopo Cristo" rivela l'archeologa Rossella Rea, direttrice del monumento. "Ma ci sono anche le strisce trasversali color terra, sono i segni stratigrafici del piano di calpestio medievale". Nella nuova tavolozza del Colosseo sono riapparsi anche i toni della campagna romana che ricopriva fino al Settecento le rovine dell'arena dei gladiatori.

Scarpette al Colosseo - Vignetta di El Pais

3- LA POSIZIONE DELL'ARI (ASSOCIAZIONI RESTAURATORI ITALIANI) SUL COLOSSEO...
Lettera dell'ARI a "
la Repubblica" del 12 aprile 2011
In merito all'articolo di Carlo Alberto Bucci sui restauri del Colosseo (del 10 aprile), l'Ari precisa che un'articolata serie di studi ha condotto al primo saggio di restauro, 13 anni fa, i cui risultati furono resi noti alla comunità scientifica. L'articolo dunque si riferisce a un altro saggio di intervento eseguito da un'impresa edile sotto la direzione della Soprintendenza archeologica che, su indirizzo del commissario Cecchi, sta cercando di adattare le metodologie di intervento del restauro specialistico a una pratica "edile", in vista dei finanziamenti di Diego Della Valle alle imprese edili invece che alle imprese di restauratori specializzati. Senza preoccuparsi del rischio conservativo per il monumento affidato a mani inesperte e non qualificate.
Associazione restauratori Italiani - Roma

Risposta di Carlo Alberto Bucci
Della posizione dell'Ari Repubblica ha dato ampiamente conto il 14 febbraio. Domenica abbiamo descritto il più recente intervento eseguito sotto la cura scientifica della Soprintendenza e l'avallo dell'Iscr; affidato alla ditta di restauro Remi srl; ed eseguito, tra gli altri, da Emilio Africano, diplomato all'Iscr.

 

 


GOLDMAN ALLA SBARRA - MICIDIALE ATTO D’ACCUSA DELLA COMMISSIONE DEL SENATO AMERICANO CONTRO LA SPECTRE DELLE BANCHE D’AFFARI.: “HANNO APPROFITTATO DELLA CRISI, INGANNATO LA CLIENTELA E MENTITO AL CONGRESSO, DUNQUE MERITANO L’INCRIMINAZIONE” - IL RAPPORTO DI 639 PAGINE TRASMESSO AL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA: “QUANDO ABBIAMO CHIAMATO A DEPORRE IL CEO LLOYD BLANKFEIN HA TENTATO DI INGANNARE IL CONGRESSO, CONTINUANDO A MENTIRE ANCHE SOTTO GIURAMENTO”…

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Maurizio Molinari per "la Stampa"

lloyd Blankfein DI GOLDMAN SACHS

I vertici della banca d'affari Goldman Sachs hanno ingannato la clientela e mentito al Congresso, dunque meritano l'incriminazione: è duro l'atto d'accusa contenuto nelle 639 pagine del rapporto redatto dal Senato di Washington al termine dell'inchiesta condotta sulle cause della crisi finanziaria del 2008. A firmarlo è il senatore democratico del Michigan Carl Levin, titolare della sottocommissione che ha guidato le audizioni nonché stretto alleato politico del presidente Barack Obama.

«I manager di Goldman Sachs hanno mentito alla clientela per trarre profitto dalla crisi finanziaria», scrive senza girare intorno alla questione Levin, secondo il quale «quando abbiamo chiamato a deporre il ceo Lloyd Blankfein ha tentato di ingannare il Congresso» continuando a mentire anche sotto giuramento.

La banca replica con i portavoce secondo cui «tutte le testimonianze rese sono basate su fatti reali» e «le conclusioni del rapporto non ci trovano d'accordo» ma l'affondo di Carl Levin ora è sulla scrivania del ministro della Giustizia, Eric Holder, accompagnato dal suggerimento di una possibile incriminazione per fare piena luce sul «serpente di ingordigia, conflitti di interessi e malagestione» che ha portato alla polverizzazioni di miliardi di dollari in investimenti e risparmi dei cittadini.

GOLDMAN SACHS

La tesi di Levin è che Goldman Sachs era al centro di una rete di complicità molto estese a Wall Street che coinvolgono anche Washington Mutual, Moody's, Standard & Poor's, Investor Service e le autorità di supervisione. Sono quattro i tipi di istituzioni sotto accusa per aver causato la crisi finanziaria più grave dalla Grande Depressione: le società che assegnano mutui misero sul mercato prestiti-trappola, gli enti di sorveglianza cooperarono nel celare le truffe, le agenzie di rating avallarono la credibilità di prodotti finanziari ad alto rischio e le banche ingannarono gli investitori spingendo ad acquistare tali prodotti finanziari, di cui ben sapevano l'origine e la pericolosità.

OBAMA

Se dunque «la responsabilità per quanto avvenuto è multipla», come spiega il senatore repubblicano dell'Oklahoma Tom Coburn che ha affiancato Levin nelle audizioni, Goldman Sachs è stata la più esposta nell'inganno ai cittadini.

Il Senatore americano Carl Levin

Nei milioni di pagine di documenti interni della banca d'affari, Levin e Coburn hanno trovato le prove della genesi di tali truffe in un periodo di tre mesi fra fine 2006 e inizio 2007. «In almeno 3400 occasioni nei documenti si adoperano espressioni che lasciano intendere la carenza di coperture finanziarie» assicura Levin secondo il quale la prova del dolo sta nel fatto che se nel dicembre 2006 Goldman Sachs aveva 6 miliardi di investimenti sulle previsioni di crescita del mercato immobiliare nel febbraio 2007 ne aveva 10 miliardi sul suo collasso: fu una brusca inversione di tendenza frutto della consapevolezza di quanto stava maturando da parte di top manager che evitarono di informare la loro clientela.

Da alcuni dei documenti di Goldman Sachs trapela anche la convinzione dei manager di poter ignorare il rischio di azioni legali da parte della clientela perché «impossibilitata a competere con i nostri mezzi». La parola ora passa al Dipartimento di Giustizia.

 

ODISSEA NELL’EXPO - MOLTE OPERE SONO ANCORA AL PALO - LA GUIDA DELLE OPERAZIONI È DIVISA TRA MESTIZIA MORATTI, FORMIGONI E UNA MIRIADE DI DIRIGENTI - DA CHIARIRE IL RUOLO DELLA POLITICA SULLA PROPRIETÀ DELLE AREE (LA VERA POLPA DEL BUSINESS) OGGI AGRICOLE (VALORE SOTTO I 30 MILIONI), DOMANI EDIFICABILI (OLTRE 100); CHIEDERE INFO A PODESTA’ - VIA IL PARCO ECOLOGICO (POCO ECONOMICO) - PRONTA UNA REVISIONE CHE PERMETTERA’ DI EDIFICARE MOLTO PIÙ (CON IL PLAUSO DEI COSTRUTTORI) - IL DESTINO DELLE STRUTTURE NEL DOPO-EXPO È UN MISTERO…

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Enrico Arosio per "l'Espresso"

SINDACO LETIZIA MORATTI

Nell'ultimo capitolo di "America" di Kafka, il giovane Karl, sguardo ingenuo e cuore in tumulto, viaggia in treno giorno e notte attraverso gole oscure. La sua meta è il misterioso Teatro Naturale dell'Oklahoma, da cui si ripromette lavoro, futuro, nuova vita, in un parola: la salvezza; ma di cui noi lettori non sapremo mai nulla, perché "America" rimase frammento, la storia non ebbe fine, l'utopia morì sulla pagina.

Ecco, l'Oklahoma di Kafka fa pensare all'Expo 2015: un evento salvifico per il rilancio di Milano e dell'Italia (così viene promesso) immaginato in un luogo che non esiste (una squallida landa a ovest di Milano, tra la ferrovia per Torino e le stradone di Rho-Pero) e diretto da un potente impresario che si credeva fosse l'elegante Letizia Moratti, commissario Expo, dietro la quale si staglia sempre più sornione l'ambiziosissimo Roberto Formigoni presidente della Lombardia.

Dell'Expo 2015 il milanese medio non riesce a distinguere nulla, se non una nebulosa di chiacchiere e litigi, e una serie di rendering di computer già obsoleti. Finora s'è capito questo: che da tre anni i leader e i partiti dibattono su chi deve guidare l'operazione e chi deve pagare; che i contenuti strategici, a parte lo slogan "Nutrire il pianeta, energia per la vita", sono spariti dalla discussione; e che il progetto approvato dal Bie (Bureau international des expositions) ne uscirà stravolto. Questo è ciò che s'intuisce. "L'espresso" vuol provare a diradare la nebbia.

ROBERTO FORMIGONI

CHI COMANDA.
In teoria, Letizia Moratti, commissario Expo 2015 a prescindere dalla carica di sindaco. In realtà se ne discute con furia dal 2008. Sono stati fatti fuori due top manager, Paolo Glisenti e Lucio Stanca, e due master plan, uno preliminare dello studio 5+1, e quello presentato ufficialmente al Bie nell'aprile 2010, in via di profonda revisione. Ora la Expo Spa, la società di gestione, ha una presidente, l'industriale Diana Bracco, un consiglio, uno stimato amministratore delegato, Giuseppe Sala, una squadra di dirigenti.

Ma sopra le loro teste impazza ancora in questi giorni la sarabanda politica sulla governance, legata alla polpa vera di tutto, la proprietà delle aree. Oggi agricole (valore sotto i 30 milioni), domani edificabili (oltre 100). Partita cruciale, anche per i proprietari delle aree adiacenti.

Secondo le ultimissime, che son sempre le penultime, una società di trasformazione urbana (Stu) a maggioranza di capitale pubblico acquisirà le aree. Sono quasi un milione di metri quadri, che appartengono per metà a Fondazione Fiera Milano, per un quarto al gruppo Cabassi, per il resto ai Comuni di Milano, Rho, alle Poste e altri. La Moratti preferiva il comodato d'uso, Formigoni l'acquisto; la soluzione Stu darà ragione più a lui. Entreranno Regione e Comune, la Fondazione Fiera (che comprerebbe la quota Cabassi), la Provincia con quote minime, come i restanti.

Guido Podestà e la seconda moglie Noevia Zanella

L'ennesima sorpresina è che Guido Podestà presidente della Provincia è in conflitto d'interessi perché attraverso la moglie risulta socio dei costruttori Cabassi. Chi resterà fuori? Il ministero dell'Economia e la Camera di commercio. Letizia Moratti negozierà un maggior peso per il Comune di Milano, ma il modello Formigoni prevarrà; perché Fondazione Fiera è controllata dalla Regione e dall'establishment formigoniano consolidatosi negli anni con la tenacia degli opliti spartani.

QUALE PROGETTO.
Lo scorso autunno ancora vigeva il masterplan approvato a Parigi. Ispirato, in principio, dal visionario agroimprenditore Carlo Petrini di Slow Food e dalla consulta di architetti, nomi di rilievo tra cui il londinese Richard Burdett, lo svizzero Jacques Herzog, il milanese Stefano Boeri. Un anno dopo, molto è cambiato. Il concetto iniziale, l'Orto planetario, impostato sulla esibizione delle biodiversità e delle culture alimentari del mondo, con grandi ambienti artificiali per divulgare i temi della "energy for life" nella chiave di un parco tematico per il dopo Expo, verrà radicalmente modificato.

Expo Spa lo considera troppo audace, troppo ecologista e poco economico. Prepara una profonda revisione, darà più autonomia ai Paesi, si costruirà di più. Con il plauso dei costruttori. Boeri denuncia questa "delegittimazione" con Claudia Sorlini e Stefano Bocchi dell'Università Statale. Citano Eden Project in Cornovaglia, Floriade in Olanda nel 2012, Kew Gardens a Londra, il Botanical Garden a New York, tutti con molti visitatori l'anno. Cambiare il masterplan, dicono, è una scorrettezza: si facciano gli stati generali a giugno per rimettere a fuoco il progetto. Boeri, nel frattempo, si è dimesso da consulente perché è entrato in politica con la squadra di Pisapia.

Progetto dell Expo di Milano

RAPPORTI CON ROMA.
Paradosso. Quando il 31 marzo 2008 Milano sconfisse Smirne a Parigi, c'erano dietro mesi di lavorìo diplomatico e leale appoggio del governo Prodi, di centrosinistra, a una Milano di centrodestra. Da quando al governo è tornato Berlusconi, e l'asse politico Roma-Milano-Lombardia è diventato il più lineare di sempre, lo zelo di Roma è scemato. Berlusconi di Expo parla molto poco, e Giulio Tremonti è stato freddo fin dal principio (è sua l'indimenticata battuta: "Letizia, il governo non è tuo marito").

In tempi grami e di debito pubblico stellare, il governo dovrebbe versare oltre 800 milioni di euro. Ora il clima sembra migliorato, e tra l'ad Giuseppe Sala, Tremonti e Vittorio Grilli direttore generale del Tesoro si è creato un buon rapporto che autorizza a un cauto ottimismo.

DIANA BRACCO

IL DOPO EXPO.
Si può parlare di un conflitto tra culture. Gli ideatori iniziali, Petrini e gli architetti (Moratti e il Comune erano privi, nel 2008, di un'idea strategica) immaginavano un parco tematico agroalimentare con elevato valore di entertainment. In due parole: un'attrazione turistico-culturale innovativa, con una piccola quota di sviluppo edilizio. Expo Spa, invece, è in pieno rethinking economicista, su un asse Fiera-Bocconi-Politecnico. Punta a una Expo più tradizionale, in cui i singoli Paesi dispongano del proprio lotto con maggior libertà. E a un dopo Expo dove si abbatteranno gran parte dei padiglioni.

GIUSEPPE SALA

Con l'idea di accogliere alcune istituzioni. Per esempio: la nuova sede Rai, un centro di sviluppo sostenibile, magari il nuovo Palazzo di Giustizia. Più una quota di edilizia (commerciale? uffici? residenze?) di cui si tace con discrezione. Una cosa è certa come il panettone è giallo: il giovane Karl dello struggente romanzo "America" non troverà l'Oklahoma dei suoi sogni a Pero-Rho.

LA KERMESSE IN CIFRE

L'AREA

È di 970 mila mq al margine nord-ovest di Milano, vicino ai comuni di Pero e Rho. L'area confina con la Nuova Fiera.

Stefano Boeri

LA PROPRIETÀ
È per metà di Fondazione Fiera, per un quarto del gruppo Cabassi, per il resto dei Comuni di Rho e Milano, di Poste e altri. Le aree andranno a una società di trasformazione urbana, a maggioranza di capitale pubblico.

IL BUDGET
1,7 miliardi di euro per il sito (di cui 800 dal governo) e 1,3 miliardi per la realizzazione dell'evento, nel 2015.

expo 2015

I VISITATORI
Previsti 20 milioni di visitatori, di cui 30 per cento dall'estero. A Hannover 2000 furono 18 milioni, a Siviglia 2008 solo 5,6.

I PAESI OSPITI
Sono 130 i Paesi partecipanti, 60 gli enti nazionali e sovranazionali.

 

1- FORSE LA GUERRA PER LE DELEGHE \"PESANTI\" CON IL NEO AD GIUSEPPE ORSI, NON CI SARÀ. DOPO IL NUOVO ARRESTO DI COLA E LA DEVASTANTE INCHIESTA DEL \"SOLE 24 ORE\", SI FA PIÙ INSISTENTE LA VOCE DI UN DEFENESTRAMENTO DEL RAIS DI FINMECCANICA ANCHE DALLA POLTRONA DI PRESIDENTE PER ESSERE SOSTITUITO DALL’EX AMBASCIATORE GIANNI CASTELLANETA, CARO A LETTA MA SOPRATTUTTO A WASHINGTON 2- NON FINISCONO QUI I BOATOS: ANCHE IL DIRETTORE GENERALE DI FINMECCANICA E PRESIDENTE DI ALENIA AERONAUTICA GIORGIO ZAPPA, FERITO DALLA MANCATA PROMOZIONE A AD (HA VINTO LA LEGA DI BOBO MARONI CHE HA PIAZZATO GIUSEPPE ORSI), SAREBBE SULLA VIA DI USCITA, PRONTO A TOGLIERSI QUALCHE SASSOLINO DALLE SCARPE 3- TRA LE CARTE SPUNTA UNA FATTURA DI LAVITOLA ALLA FINMECCANICA PER 21 MILA EURO

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PIER FRANCESCO GUARGUAGLINI

1- DAGOREPORT
Ultimi giorni per Guarguaglini? Forse la guerra per le deleghe "pesanti", vedi articolo di "Finanza & Mercati" a seguire, non avrà luogo. Dopo il nuovo arresto di Lorenzo Cola e la devastante inchiesta di Claudio Gatti sul "Sole 24 Ore", si fa più insistente la voce di un defenestramento del raiss di Finmeccanica anche dalla poltrona di presidente per essere sostituito da un altro personaggio caro a Letta e Berlusconi ma soprattutto a Washington: l'ex ambasciatore Gianni Castellaneta.

LORENZO COLA

Non finiscono qui i boatos: anche il direttore generale di Finmeccanica e presidente di Alenia Aeronautica Giorgio Zappa, ferito dalla mancata promozione ad amministratore delegato (ha vinto la Lega di Bobo Maroni che ha piazzato Giuseppe Orsi), sarebbe sulla via di uscita, pronto a svelare golosi retroscena, dicono.

2- GUARGUAGLINI NON MOLLA LO SCETTRO - IL MANAGER NON CI STA A CONSEGNARE FINMECCANICA NELLE MANI DI ORSI E PUNTA A DELEGHE DI PESO COME QUELLA SULLE
Sibilla Di Renzo per "Finanza & Mercati"

Gianni Castellaneta

Il ciclone giudiziario che ha travolto Finmeccanica avrà pure costretto Pier Francesco Guarguaglini a fare un significativo passo indietro nella gestione del gruppo, ma da qui a ritagliare per lui un ruolo di semplice presidente di rappresentanza ce ne vuole. E infatti il settantaquattrenne manager toscano che ha portato Finmeccanica a concludere affari direttamente con la Casa Bianca e il Cremlino e che tutti oramai davano per spacciato dopo le indagini a tappeto che hanno travolto i maggiori manager del gruppo, non ci pensa minimamente a deporre le armi.

Letta e Berlusconi

Anzi è più attivo che mai: dall'interno dell'azienda molti assicurano che il braccio di ferro con Giuseppe Orsi, nuovo ad Finmeccanica, è già partito, anche se per ora è sotto traccia. Il primo caso si sta aprendo su una questione più spinosa, il rinnovo dei vertici in scadenza di Selex Sistemi Integrati, società attualmente guidata dalla moglie di Guarguaglini, Marina Grossi.

Sulla carta spetta al nuovo cda della capogruppo Finmeccanica, guidato da Orsi, che si insedierà dopo l'assemblea di fine aprile, decidere sulla questione. Invece Guarguaglini avrebbe già iniziato a tessere una trattativa lungo l'asse Roma-Parigi. Con un gioco a incastro in cui Guarguaglini è maestro di lungo corso, starebbe barattando la guida di Selex Sistemi Integrati con quella di Thales Alenia Space.

PIERFRANCESCO GUARGUAGLINI Giorgio Zappa - copyright Pizzi

In pratica, Grossi approderebbe come ad nella società mista franco- italiana (70% Thales e 30% Finmeccanica) mentre il numero uno di quest'ultima, Luigi Pasquali, sbarcherebbe in Selex. Una manovra che a Orsi, come ovvio, non va giù. E che, al di là di questo, lascia perplessi: tutti, dentro e fuori Finmeccanica, si aspettavano un passo indietro della signora Grossi-Guarguaglini, visto che è indagata dalla magistratura nella questione riguardante gli appalti Enav.

Anzi, secondo alcuni rumor, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, avrebbe dato il suo benestare alla riconferma di Guarguaglini in Finmeccanica, anche se solo come presidente, a patto che la moglie facesse appunto un passo indietro. Il passo lo sta invece facendo di fianco: Grossi, se la manovra va in porto, trasloca dal civico 1231 al 1210 di via Tiburtina a Roma. Questo episodio fa capire che gli appoggi politici su cui può fare affidamento Guarguaglini sono ancora forti; di conseguenza il confronto-scontro con Orsi è destinato a salire di intensità.

nvgvn24 bobo maroni

Del resto, in casa Finmeccanica la convivenza al vertice ha dimostrato di funzionare assai male come nel caso Bono-Lina e Guarguaglini- Testore. Adesso le tensioni con Orsi, sarebbero legate anche a un altro fronte, quello della nomina del nuovo ad di AgustaWestland. Poltrona rimasta vacante con lo sbarco dello stesso Orsi a Piazza Monte Grappa.

Guarguaglini punterebbe su Bruno Spagnolini, già uomo di sua fiducia essendo da tempo amministratore delegato di Agusta spa, il ramo di AgustaWestland che opera in Italia. Con questa mossa, il manager toscano continuerebbe a mantenere un suo presidio nella controllata elicotteristica che di più di ogni altra ha una valenza internazionale e fa affari direttamente con Sua Maestà britannica. Di diverso avviso Orsi che vorrebbe alla guida di AgustaWestland un manager di maggiore spessore vista la mission aziendale del gruppo. Si vedrà.

GIUSEPPE ORSI

Ma il vero banco di prova dei rapporti fra i due manager sarà la questione deleghe. Qui si capirà se Guarguaglini, l'uomo che tra stipendi, bonus e incentivi ha portato a casa in sette anni circa 25 milioni, sarà in grado di far sentire il peso della sua esperienza. Dalla sua ha il fatto che sotto la sua gestione Finmeccanica è diventata uno dei maggiori gruppi aerospaziali al mondo con acquisizioni strategiche come l'americana Drs e AgustaWestland; ha ristrutturato tutto il settore civile che ora macina utili a ritmo sostenuto e che, prima che esplodesse la rivolta in Libia, si apprestava a conquistare il mondo arabo. Oltre a questo conta anche sull'appoggio di uomini che finora gli sono stati vicini come il condirettore e cfo di Finmeccanica, Alessandro Pansa.

PIER FRANCESCO GUARGUAGLINI E MARINA GROSSI

Orsi, vanta a sua volta, un curriculum di tutto rispetto, ma non sarebbe mai sbarcato in Piazza Monte Grappa, senza l'appoggio decisivo della Lega. La questione deleghe sarà risolta ufficialmente il 29 aprile, quando dovrebbe tenersi il primo cda. E Guarguaglini ha già fatto sapere di volere almeno quelle sulle strategie e i rapporti con gli enti. Il 29 ci sarà una prima riorganizzazione all'insegna della verticalizzazione, con la probabile nomina di un direttore generale che dipenderà da Orsi. Ci sono alcuni nomi in lizza, tutti interni, mentre l'attuale dg, Giorgio Zappa, è dato in uscita.

ROBERTO TESTORE

3- SPUNTA LAVITOLA
Questa è la fattura emessa dalla VL Consulting srl alla Finmeccanica per 21.000 euro. E a chi fa capo la società? A Valter Lavitola, editore e direttore dell'Avanti. Quello del documento del governo di Santa Lucia che attribuiva a Giancarlo Tulliani, genero di Fini, la proprietà dell'appartamento di Montecarlo.

 

ALEMANNO? ATTACCATI ALL’ATAC! - il sindaco RIGETTA I TAGLI DI BASILE e poi dal Campidoglio fanno trapelare che, in realtà, Basile si sarebbe dimesso perché il suo stipendio sta per essere tagliato (stranamente, però, non quello di Panzironi, Ad dell’Ama - la società che si occupa dei rifiuti - e fedelissimo di Ale-danno) - A quel punto, dopo un rapido consulto con Letta, Basile prende la decisione di andarsene - INTANTO LASCIA ANCHE MANTICI, VICECAPO DI GABINETTO DEL SINDACO…

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Maurizio Basile

1 - DAGOREPORT -
Le dimissioni dell' Ad dell'Atac Maurizio Basile avranno anche risvolti governativi. Con un'azienda ai limiti del fallimento dopo lo scandalo Parentopoli e con circa 150 milioni di euro di debito, Basile chiedeva di aumentare il prezzo del biglietto, di poter licenziare qualche dirigente neoassunto (e molto pagato) e di poter scegliere - senza ingerenze della politica - anche i dirigenti da sistemare nei posti chiave di secondo livello. Alemanno si è opposto.

GIANNI ALEMANNO

E da qui la rottura, che è stata esplosiva quando dal Campidoglio hanno fatto trapelare che, in realtà, Basile si sarebbe dimesso perché il suo stipendio sta per essere tagliato (stranamente, però, non quello di Franco Panzironi, Ad dell'Ama - la società che si occupa dei rifiuti - e fedelissimo del sindaco Alemanno).

A quel punto, dopo un rapido consulto con Gianni Letta, Basile prende la decisione di andarsene dall'Atac ma con la quasi certezza di rientrare entro breve in qualche giro di nomine a livello governativo. Intanto oggi, Alemanno ha dovuto incassare le dimissioni anche del suo vicecapo di gabinetto Alfredo Mantici, un uomo che arrivava dai servizi segreti. Sembra quasi un "fuggi fuggi" dal Campidoglio di Alemanno.

franco panzironi

2 - SI E' GIA' ARRESO IL COMMISSARIO RISANATORE...
Da "il Fatto quotidiano"
- Il sindaco di Roma Gianni Alemanno adesso manifesta " profondo stupore". Ieri, infatti, l'amministratore delegato dell'Atac Maurizio Basile ha presentato le dimissioni dal consiglio di amministrazione della società di trasporto pubblico della capitale finita al centro dello scandalo parentopoli. Basile era arrivato a ottobre per mettere ordine per risanare i conti, ma poco dopo il suo insediamento è scoppiata la grana delle assunzioni facili e degli stipendi regalati ad amici (e soprattutto amiche) degli amici.

GIANNI LETTA

Lascia anche il presidente Luigi Legnani. Ma è Basile il caso rilevante, perché era uomo di fiducia di Alemanno, già suo capo di gabinetto. Nei prossimi giorni si capirà meglio se l'abbandono di Basile è un'esplicita ammissione di fallimento nella missione di risanare i conti dell'Atac oppure una mera conseguenza della decisione della Corte dei conti che ieri ha ridotto lo stipendio dell'amministratore delegato da 350mila euro a soli 75mila. E nei conti dell'Atac, nel bilancio che sta per essere approvato resta un buco di almeno 130 milioni.

 

RANIA DI GIORDANIA E LETIZIA DI SPAGNA: SEPARATE ALLA NASCITA - AUTOCOMBUSTIONE UMANA IN UN PORNO SHOP - LA NUOVA PUBBLICITA’ INSAPONATA DI TOM FORD - KATY PERRY FA LA SUA PORCA FIGURA NEI SUOI VIDEO PIU’ SEXY - MARILYN MANSON E LINDSAY LOHAN IN COPPIA PER CHARLIE MANSON - HORROR PSICHIATRICO DI CATHERINE ZETA-JONES - LA FORMOSA JENNIFER LAWRENCE SI SPOGLIA PER GQ - HEIDI KLUM CONTRO IL CANCRO - IL VERO ‘PADRINO’ DI NEW YORK, FRA CONTANTI E LINGOTTI D’ORO - E’ ARRIVATO IL WEEKEND: BALLA COL NUOVO VIDEO DI BRUNO MARS…

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1 - RANIA DI GIORDANIA E LETIZIA DI SPAGNA: SEPARATE ALLA NASCITA...
Hello Magazine http://bit.ly/hCM3HW

Rania di Giordania e Letizia di Spagna sembrano essere state separate alla nascita. Anche il loro look è molto simile...Rania e suo marito, Re Abdullah, hanno dato il benvenuto alla coppia spagnola, Letizia e suo marito il principe Filippo, nel loro palazzo.

RANIA DI GIORDANIA E LETIZIA DI SPAGNA

2 - MARILYN MANSON E LINDSAY LOHAN CO-PROTAGONISTI PER CHARLIE MANSON...
TMZ http://bit.ly/fUgSnl

Marylin Manson ha contattato il regista Tyler Shields per interpretare il braccio destro di Charlie Manson, Tex Watson. Come già menzionato, Lindsay Lohan sta trattando con la casa di produzione per interpretare Sharon Tate, una delle vittime della setta omicida, allora moglie di Roman Polanski e incinta di suo figlio.

MARILYN MANSON E LINDSAY LOHAN

3 - LA NUOVA PUBBLICITA' DI TOM FORD: UNA COPPIA INSAPONATA NELLA DOCCIA...
Fashionista http://bit.ly/ifQaMQ

Tom Ford ha recentemente lanciato una linea di prodotti per la doccia all'aroma del suo profumo più popolare: Neroli Portofino. Ecco la campagna pubblicitaria che ovviamente dimostra l'utilità dei suoi prodotti quando vuoi insaponarti con il tuo partner...
Guarda il resto delle foto in galleria...

PUBBLICITA' DI TOM FORD

4 - KATY PERRY FA LA SUA PORCA FIGURA NEI SUOI VIDEO PIU' SEXY...
Celeb Jihad

I soliti ignoti del sito Celeb Jihad hanno compilato una Top 5 dei video più sexy di Katy Perry.
Guarda le clip qui: http://bit.ly/gYTlZO

KATY PERRY

5 - ECCO L'OSPEDALE DA FILM HORROR IN CUI SI E' RICOVERATA CATHERINE ZETA JONES...
Celebslam http://bit.ly/fnpuTG

Ecco il Silver Hill Hospital, l'ospedale psichiatrico di New Canaan, Connecticut, in cui si sarebbe ricoverata Catherine Zeta Jones per curare la sua depressione. Visto così fa veramente paura, sembra l'hotel di "Shining".

SILVER HILL HOSPITAL

6 - LA FORMOSA JENNIFER LAWRENCE SI SPOGLIA PER GQ...
Just Jared http://bit.ly/e2N96J

Jennifer Lawrence, l'attrice 20enne di "Un Gelido Inverno" sta scoprendo cos'è il successo: si è assicurata il ruolo da lei bramato di Katniss Everdeen in "Hunger Games", e le e' stato chiesto di posare per la rivista GQ, ovviamente quasi nuda.
Guarda il resto delle foto in galleria...

JENNIFER LAWRENCE

7 - HEIDI KLUM E' BELLA E BUONA...
Coco Perez http://bit.ly/eehPxE

Heidi Klum sta usando la sua popolarità per portare l'attenzione globale sul cancro. La modella tedesca ha posato per la campagna "Stand Up to Cancer", per la lotta contro il cancro.; indossando solo una felpa, riesce persino ad essere sexy, per una buona causa. Dite "Auf Wiedersehen" al cancro con lei!
Aiuta anche tu, compra una felpa su www.standup2cancer.org

HEIDI KLUM

8 - AUTOCOMBUSTIONE UMANA IN UN PORNO SHOP...
Perez Hilton

Guardate il video di un uomo di San Francisco, che misteriosamente prende fuoco mentre guardava un video XXX in un porno shop, per poi correre in strada completamente avvolto dalle fiamme. Che storia incredibile.
Guarda il video qui: http://bit.ly/hPU4gU

SOPHIE HORN

9 - ITALIA, ECCO SOPHIE HORN: LA CAMPIONESSA DI GOLF PIU' SEXY DEL MONDO...
The Smoking Jacket http://bit.ly/gJ70H9

I Masters Tournament di Golf quest'anno hanno confermato che in generale non ci sono donne sexy e golfiste, a parte le mogli dei giocatori. L'unica a passare la prova, alla grande, e' Sophie Horn: la professionista di golf più sexy del mondo.
Guarda le altre foto a fondo pagina...

BONO, SWIZZ BEATZ E KANYE WEST

10 - UN TRIO PARTICOLARE: U2, KANYE WEST E SWIZZ BEATZ...
Perez Hilton http://bit.ly/gR9FtC

In una recente intervista, Swizz Beatz ha annunciato che ha registrato una canzone con Bono degli U2 e Kanye West, per il suo album "Haute Living". Che strano trio...

JOSEPH MASSINO

11 - IL VERO ‘PADRINO' DI NEW YORK: 7 MILIONI $ IN CONTANTI E LINGOTTI D'ORO IN CANTINA...
The Gothamist http://bit.ly/gpl5eJ

Joseph Massino, era il ‘boss' della famiglia mafiosa Bonanno, è stato condannato all'ergastolo ma per garantire la sicurezza finanziaria della moglie deve parlare con il governo e spifferare i segreti delle famiglie mafiose di New York. L'ultimo ‘padrino' ha ammesso di aver avuto sette milioni di dollari in contanti nella soffitta, e lingotti d'oro nella cantina. Ha raccontato che sua moglie una volta ha ricevuto 50.000 dollari in bottiglie Dom Perignon da Vincent Basciano, ‘Vinny Gorgeous', dopo l'arresto del marito.

GATTO 'ROCKY'

12 - GATTO PEGGIO DI ‘ROCKY' SCHIAFFEGGIA UN CANE 3 VOLTE LUI...
Funny or Die

Guarda il video divertentissimo di questo gatto, stra-umano, che preferisce schiaffeggiare il cane invece che azzannarlo!
Guarda il video qui: http://bit.ly/gRRJtP

13 - ARRESTATO IL RABBINO POLIPONE...
The Smoking Gun http://bit.ly/e0k5m0

Il Rabbino Gavriel Bidany, 47, è stato arrestato dal FBI dopo che, durante il volo da Tel Aviv a New York, ha toccato in una maniera impropria, per ben due volte, la donna che dormiva accanto a lui nell'aereo. Quando la donna l'ha confrontato, lui ha risposto: "Non ero io, stavo dormendo". Polipone e pure bugiardo!

RABBINO POLIPONE

14 - IL GATTO PELATO AMA I CAPELLI...
Funny or Die

Guarda il video del gatto pelatissimo che invece impazzisce per i capelli altrui.
Guarda il video qui: http://bit.ly/gVaLCp

BRUNO MARS

15 - FINALMENTE È VENERDÌ! GUARDA IL NUOVO VIDEO DI BRUNO MARS E LIBERATI DAL PESO DELLA SETTIMANA...
Just Jared

Ecco il nuovo video musicale di Bruno Mars, per la canzone "Lazy Song". Dalla foto già promette svago spensierato...Godetevi il weekend!
Guarda il video qui: http://bit.ly/gKtJUd

 

 

GIOCHE-RAI (A TENNIS) - PANCHO VILLARI E IL MISTERO DEI “RAI OPEN”: PERCHÉ VIALE MAZZINI ORGANIZZA UN TORNEO DI TENNIS NEL SUO CIRCOLO, MA VIETATO AI DIPENDENTI, MANDANDOLO IN ONDA SOLO SU RAI SPORT? QUANTO COSTANO SETTIMANE DI RIPRESE? A QUALI ALTRE EMITTENTI VENGONO CEDUTE LE IMMAGINI? IL TORNEO VA IN ONDA ANCHE SU SUPERTENNIS, IL CANALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA TENNIS (GRATIS?)…

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Riccardo Villari gnam - Copyright Pizzi

(Adnkronos) - ''Quanto costa alla Rai, e quindi ai contribuenti, il torneo di tennis 'Rai Open'?''. Lo chiede il senatore Riccardo Villari, vicepresidente di Coesione Nazionale - Io Sud, annunciando una interrogazione parlamentare al ministro del Tesoro. ''In un momento di crisi, di bilanci in passivo, di evasione del canone Tv, di richiami della Corte dei Conti sulla necessita' di contenere le spese, di grandi sacrifici per i dipendenti Rai, viene da chiedersi -afferma Villari- che senso abbia per la tv di Stato aver organizzato un torneo di tennis, presso il circolo riservato ai dipendenti Rai, a cui possono partecipare pero' solo esterni''.

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''A questo proposito - sottolinea l'ex presidente della Commissione di Vigilanza - e' necessario chiarire per quale motivo sia stato organizzato e quanto sia costato, non solo in termini di logistica ma anche di operatori per le riprese e personale vario che da giorni lavorano al torneo e quale sia il ritorno economico per l'azienda. Perche', per esempio, le partite non vengono trasmesse sulle reti principali ma solo su Rai Sport? Le immagini vengono cedute ad altre emittenti e a quale costo?

il circolo sportivo della rai

"Perche' scegliere proprio il circolo tennis riservato ai dipendenti Rai, che quindi non possono giocare dove gli spetterebbe di diritto, e non una qualunque altra struttura di cui e' piena una citta' come Roma?'', chiede ancora Villari, affermando infine che ''la Rai non puo' chiedere ai dipendenti sacrifici economici e poi spendere soldi pubblici per una iniziativa di cui francamente si poteva fare a meno''.

la piscina del circolo sportivo della Rai

 

DOPO CHANEL TOTTI, SASHA DEL PIERO, CHRISTOPHER CASSANO: L’ANAGRAFE DEI FIGLI DEI CALCIATORI ASSOMIGLIA ALL´INTER, DOVE IN PRATICA NON ESISTONO NOMI ITALIANI - ALLA BIENNALE DELLA DEMOCRAZIA. MAI UNA ZOCCOLA, MAI UN PRIAPO, NIENTE LADRI, VERO CONCIME DELLA DEMOCRAZIA - LA STESSA ITALIA CHE FA PIANGERE TANTI POVERI ITALIANI ALL’INTERNO, FA RIDERE ALL’ESTERO - GENERALI BUNGA BUNGA…

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1 - LE CICOGNE PORTANO STRANIERI ARRIVA CHRISTOPHER CASSANO
Maurizio Crosetti per "la Repubblica"

5m05 cassano panorama

Siccome l´anagrafe dei figli dei calciatori assomiglia incredibilmente all´Inter, dove in pratica non esistono nomi italiani, ecco l´ultimo "straniero" in ordine di apparizione: si tratta di Christopher Cassano, auguri. Un battesimo esotico, ma neppure troppo, viste le invenzioni onomastiche dei nostri giocatori, sempre più attratti dal "fàmolo strano".

Totti foto GMT

Insuperabile nei secoli resterà Chanel Totti, primo caso di figlia griffata, e anche Swami Miccoli non scherza: in lingua indù significa amore, però che c´entra la lingua indù? Tuttavia è l´aria di Torino ad avere qualcosa di particolare, di frizzante, se Buffon e Del Piero hanno scelto, insieme alle rispettive consorti, nomi creativi. Ecco la tripletta del capitano: Tobias, Dorotea e Sasha Del Piero. E Buffon ha parato i colpi sfoderando queste due coraggiosissime uscite: Louis Thomas, ma soprattutto David Lee. Pare che persino Beckham, orgoglioso padre di Brooklyn, abbia accusato il colpo.

delpiero

Poi, certo, ognuno con i figli fa quello che vuole, e il calcio non è mica diverso dal resto di una società esterofila e televisiva, quella che nei decenni scorsi aveva riempito le scuole di Sue Ellen e Kevin. Poi si è tornati a scelte più classiche, nel calcio invece no: domina sempre lo straniero (e infatti usciamo dalle Coppe).

Nell´attesa di scoprire quante "acca" abbia Christopher Cassano (forse la prima non c´è, la seconda certamente sì: non si capisce un´acca), consentiteci un po´ di nostalgia per i magnifici nomi dei loro genitori, e per l´antica saggezza dei loro nonni che li chiamarono Alessandro (non Alex!), Gianluigi, Francesco, Antonio. Dentro un´Italia più povera, ma non certo di gusto.

SILVIO BERLUSCONI

2 - DIO CI SCAMPI DALLA BIENNALE DELLA DEMOCRAZIA...
Pietrangelo Buttafuoco per "Il Foglio"

Dio ce ne scampi. Chissà cosa deve essere stata questa Biennale della Democrazia. Il solito comico, i soliti costituzionalisti, i soliti banchieri, la solita legalità e il solito ammaestramento civico impartito dai soliti giornali del giro bene. Mai una zoccola, mai un priapo, niente ladri e nessuna cricca che, alla fine, sono il vero concime della democrazia. Peggio ancora deve essere stato il festival del giornalismo. Mai che si facessero spiegare, questi biechi onestissimi, il mestiere dal grandissimo Massimo Fini. Possa l'Inviolato concederci la venuta del Mullah Omar.

RUBY mq

3 - UN'ITALIA DA PIANGERE...
Alberto Arbasino per "la Repubblica"

Chissà perché ronza e arronza proprio adesso, nella memoria dei vecchietti, un vecchio inno già popolarissimo fra i ragazzini paraculetti di un secolo fa: «A caval, a caval, a caval, sull'apposito destriero! La strada del maniero! Il viale, quando piov!»... E chissà come mai, da secoli e secoli, la stessa povera Italia che fa piangere tanti poveri italiani all'interno, «gnente gnente» fa ridere tanti prestigiosi stranieri all'estero.

4 - LA NOTTE DEI GUFI...
Da "
la Repubblica"

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Generali bunga bunga. Anche alle caste e smagrite bifore adagiate sul balcone a spettegolar il viavai di Piazza Venezia toccò sentir vampare la passione dei consiglieri di corte tremontiana alle prese con i riti a loro affidati da quest'era berlusconiana. Tu quoque, Alberte. Ma come Nagel, fecero Caltagirone e Giulietto. Perchè da Della Valle te l'aspetti, non certo dai figli e compari di una vita. E invece sottovalutò le ambizioni, perchè velate dall'aria frettolosa, di Giulietto. E l'allineamento astrale quasi perfetto con le Idi di marzo.

TREMONTI

Di differenza solo una manciata di giorni d'aprile e pochi metri dalla vera caduta dell'altro Cesare: Giulio venne pugnalato (non 10 consiglieri ma 23 volte) davanti all'attuale ingresso del Teatro Argentina. Slealtà impensabili per le Generali d'un tempo, non tanto quelle di Kafka (addetto agli infortuni a Praga nel 1907) che non lo lasciavano scrivere, quanto quelle galanti e rigorose del Padoa-Schioppa senior. Ma non è tempo per signorine e ancor prima di Mediobanca si risponde, come diceva Montanelli, a Corriere, Corriere e mezzo.

 


DIN-DON-DANDINI! (PARLA CON ALDO GRASSO) - SECONDO ACIDISSIMO ROUND TRA LA CONDUTTRICE DI RAI3 DA SEMPRE IN LOTTA CON IL CRITICO DEL CORRIERE - \"tralascio le sue affermazioni più colorite che, come sa, mi hanno sempre portato fortuna durante tutta la mia carriera\" - \"francamente mi sfugge il senso di questa sua lettera. Lieto di portarle fortuna\"...

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1- SERENA DANDINI: LE BATTUTE DI VERGASSOLA SONO ORIGINALI
Lettera di Serena Dandini al "Corriere della Sera"

Serena Dandini

Carissimo Grasso, mi prendo l'onere di risponderle a nome di tutto il gruppo di lavoro di «Parla con me» , come sa non le ho mai scritto neanche in seguito alle sue critiche più folkloristiche che nel tempo hanno riguardato ogni dettaglio della mia persona compreso le scarpe tacco dodici (per altro molto apprezzate da altri fruitori del mezzo televisivo).

ALDO GRASSO CRITICO TV

Il mondo è bello perché è vario e ognuno la può vedere come gli pare, specialmente la tv che, tra tutti i media, capisco che sia il più noioso da seguire specialmente per lei che è costretto a vederci quotidianamente per lavoro. Quindi tralascio le sue affermazioni più colorite che, come sa, mi hanno sempre portato fortuna durante tutta la mia carriera ma le segnalo solo alcune imprecisioni in cui casualmente è incappato.

Come lei sicuramente saprà «Parla con me» solitamente è registrato il pomeriggio verso le 17 e trenta e quindi anche volendo è molto difficile per il collega Vergassola copiare battute che vanno in onda più di tre ore dopo. Né tantomeno Crozza può copiare da noi visto che non assiste alle nostre registrazioni(!).

VERGASSOLA GNAM

Riguardo alle fonti, lei sa meglio di me che oggi la realtà ci offre spunti irresistibili e può succedere che due autori ascoltando le affermazioni del nostro vulcanico premier se ne escano con battute molto simili, d'altronde anche Corriere e Repubblica spesso hanno titoli identici ma non penso che siano frutto di spionaggio. Nonostante l'assiduità con cui ci segue, vista la quantità di puntate, capisco che le saranno sfuggiti i miei complimenti alla serie «Boris» che da sempre seguo con passione, prima ancora che diventasse «cult» .

crozza

Mattia Torre è uno dei miei pregiati autori da tempo, prima che scrivesse «Boris» e non posso che esserne orgogliosa. Le ricordo infine che nel mio programma ho sempre «promozionato» quello che mi andava secondo gusti, passioni e curiosità di tutto il mio gruppo, senza curarmi se fossero Rai, La7, Mediaset o Sky e continuerò a farlo con allegria. Lo può constatare rivedendo tutte le puntate di «Parla con me» che avrà sicuramente registrato. La ringrazio per l'attenzione che continua a concederci. Sua Serena Dandini

RISPONDE ALDO GRASSO - Carissima Dandini, francamente mi sfugge il senso di questa sua lettera. Annotare che due comici di Raitre, nella stessa serata, fanno la stessa identica battuta mi sembrava una coincidenza su cui valesse la pena scherzarci un po'. Quanto alla serie tv «Boris» , da lei osannata come «cult» , resta indiscutibile un fatto: nella sua trasmissione non è mai stata direttamente «promozionata» . Lieto di portarle fortuna.

 

 

PISTOLINE FUMANTI (D’URANIO) - AL POLIGONO INTERFORZE DI QUIRRA, IN SARDEGNA, ESERCITI E AZIENDE DI MEZZO MONDO, INCLUSE QUELLE ITALIANE, HANNO SPERIMENTATO ARMI E MATERIALI SEGRETI - FATTI ESPLODERE GIGANTESCHI CUMULI DI ARMI E MUNIZIONI (DA SMALTIRE), COMPRESO QUELLE ALL’URANIO IMPOVERITO - NEI PRESSI DELLA BASE MOLTISSIMI PASTORI COLPITI DA TUMORE…

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Test a Quirra

Riccardo Bocca per "l'Espresso"

Mauro Artizzu non sospetta niente. È a Cagliari, in casa, e il 3 marzo scorso si sta confidando con la sua ragazza e un amico. Sapesse che c'è un registratore, nascosto nella stanza, tacerebbe subito. Invece ignora l'interesse che gli investigatori hanno per i suoi ricordi, e racconta ciò che ha visto e fatto nel 1997, quand'era militare di leva al Pisq: il Poligono sperimentale interforze Salto di Quirra. Dodicimila ettari di meraviglia naturale sulla costa sudorientale della Sardegna, convertiti nel 1956 in area per operazioni off limits. Un territorio dove nei decenni eserciti e aziende di mezzo mondo, incluse quelle italiane, hanno sperimentato armi e materiali segreti.

armi test a quirra

Ma dietro i cancelli del poligono, sarebbe successo anche altro: ed è appunto questo il retroscena che Artizzu, classe 1978, riferisce agli amici: "Ho fatto un giuramento per non dire niente!", frena all'inizio. Ma poi prevale la rabbia, la voglia di condividere quei pensieri. E ricostruisce quella che, a suo dire, era un'abitudine consolidata al poligono di Quirra: brillare giganteschi cumuli di armi e munizioni, con esplosioni avvolte dal silenzio dei militari.

"Lì hanno brillato tutte le armi di tutto, non solo della Sardegna: di tutta l'Italia", dice Artizzu. "Venivano da Milano, da ogni parte arrivavano i camion...". Entravano nella base e, a circa un chilometro e mezzo dagli uffici di Perdasdefogu, raggiungevano una buca profonda 80 metri: "un vulcano", lo definisce Artizzu, in cui scendevano mezzi articolati carichi di munizioni e armi. Dopodiché i militari piazzavano più cariche, certe volte senza neppure togliere i proiettili dai rimorchi, e procedevano con le esplosioni. Che avevano esiti indimenticabili, almeno per questo ex militare di leva: "Il posto intorno diventava bianco", dice Artizzu, "che ne so, nel mese di maggio, come se avesse nevicato!".

All'improvviso, continua, il terreno si copriva di una strana sostanza: "Ce l'hai presente un pezzo di gommapiuma? Però era pesante". E i militari "la raccoglievano... sì, la mettevano nei barili e la sotterravamo". Perché era tanta, tantissima, quella materia. Così parte dei fusti venivano trasferiti altrove, a bordo di camion, mentre la "gommapiuma" in eccesso finiva dentro contenitori seppelliti sotto al poligono: proprio dove passavano i pastori, che avevano terreni in concessione nella zona militare. Calpestavano quegli spazi con il bestiame, e le mucche "morivano perché mangiavano quell'erba...".

Agnelli deformi vicino quirra

Non ha dubbi, Mauro Artizzu: "L'esercito nasconde tutto!". E parlando con gli amici, sottolinea la ragione di tanta prudenza: il problema, "quello che frega" insomma, è "quando brillavano nell'aria", dice. Perché la sostanza sprigionata da quelle esplosioni, bianca e pesante, ricadeva sui paesi vicini: "Se era il vento che andava a Jerzu, se la prendeva Jerzu, se soffiava verso Villaputzu se la prendeva Villaputzu...". Così, quando "la settimana successiva pioveva", il manto bianco era assorbito dalla terra e "inquinava le falde acquifere".

Uno scenario che pone mille domande. Le stesse che muovono il 2 aprile Domenico Fiordalisi, capo della Procura di Lanusei, provincia dell'Ogliastra, il quale scrive alla Procura generale cagliaritana citando proprio, tra le testimonianze raccolte, quella sulle "gigantesche esplosioni a Perdasdefogu che avevano provocato nubi tossiche e disperso particelle altamente nocive". La premessa da cui parte per ipotizzare reati che vanno dall'omicidio plurimo di pastori all'omissione di atti d'ufficio "per ragioni di giustizia e sanità"; dall'omissione dei controlli nel demanio militare, all'omissione di provvedimenti amministrativi e sanitari.

Fino al capitolo più delicato e importante: il sospetto, sul quale Fiordalisi indaga da mesi, di "introduzione nello Stato, detenzione e porto illegale in Ogliastra di armi da guerra all'uranio impoverito". Che si lega, in un crescendo inquietante, all'ipotesi del disastro ambientale per "dispersione di materiali all'uranio impoverito e materiali radioattivi": sparsi in parte "da vari missili", e in parte dal brillare al Pisq "tutte le munizioni e bombe obsolete d'Italia, senza cautele per l'ambiente e la salute umana e animale".

Parole pesanti e sconcertanti assieme. Accuse che, in questa fase, agitano il ministero della Difesa. Anche perché Fiordalisi, nelle carte ufficiali, parla di lunghi anni marchiati da una "totale e generalizzata inerzia", con omissioni sia dei comandanti dei carabinieri, che al poligono avevano compiti di polizia giudiziaria e controllo territoriale, sia dei "generali dell'aeronautica che hanno comandato".

Non basta, che il 10 marzo il generale Sanzio Bonotto, attuale comandante del poligono, assicuri alla squadra mobile di Nuoro che "non sono mai state effettuate operazioni di distruzioni di munizioni e armi che, trasportate a bordo di camion, venivano sotterrate e fatte brillare". A contraddirlo, lo stesso giorno, è il tenente colonnello Antonino Bertino, il quale invece ricorda quelle esplosioni: "L'attività", spiega, "consisteva nell'arrivo di camion e Tir pieni di munizionamento e bombe di aereo, suppongo radiate dal servizio e forse risalenti al periodo della Seconda guerra mondiale". Si scavavano "fornelli abbastanza capienti", si infilava all'interno il materiale da brillare, e "successivamente (i cumuli) venivano fatti esplodere...".

Salto di Quirra

Una volta, racconta l'ufficiale, fu sbagliata la quantità di esplosivo e andarono a pezzi i vetri del paese di Perdasdefogu. Ma anche quanto tutto filava liscio, il risultato era impressionante: "Le esplosioni producevano fiamme e una colonna di fumo visibile da diversi chilometri", dice Bertino, tant'è che si fissava un'ampia zona di rispetto per "il quantitativo molto elevato di esplosivo da distruggere". E per chiarire ancor meglio il contesto globale, e l'approccio militare a simili operazioni, Bertino aggiunge che "tutte le attività del poligono sono, ed erano, programmate e regolarmente autorizzate dallo Stato maggiore della Difesa".

Da qui, derivano l'amarezza e la paura di chi abita a Quirra, Perdasdefogu, Escalaplano: tutti centri prossimi al poligono. "Vogliamo la verità, qualunque essa sia, sulle attività nel poligono", insiste dal 1997 Valentina Cao, portavoce del comitato Gettiamo le basi. Ed è una strada in salita, la sua: soprattutto quando afferma che "la dispersione di uranio impoverito, e altre sostanze tossico-radioattive, ha ucciso decine di persone e un numero incalcolabile di bestie".

Non è abbastanza, per le autorità italiane, che l'indagine affidata dal procuratore Fiordalisi a Maria Antonietta Gatti, responsabile del laboratorio dei biomateriali all'università di Modena, abbia certificato il 22 marzo "evidenze di profonda interazione tra le polveri generate dalle combustioni delle attività del poligono e la salute di uomini e animali". Non può bastare, alle autorità, che Gettiamo le basi abbia censito, con l'aiuto di medici ed esperti, almeno "27 militari e 43 civili morti o colpiti da tumori e leucemie varie, riconducibili in qualche misura al Pisq".

E neppure è sufficiente, che l'indagine di Fiordalisi sia partita dai dati shock di Giorgio Melis e Sandro Lorrai, veterinari alle Asl di Lanusei e Cagliari: anche se "nella loro relazione finale", spiegano fonti di polizia, "si illustra che entro 2,7 chilometri dalla base di capo San Lorenzo a Quirra, circa il 60, 65 per cento dei pastori è stato colpito da tumori, mentre tra gli animali sono emerse frequenti malformazioni".

Elementi al centro di infinite polemiche, nella provincia dell'Ogliastra. Certo, dicono i residenti, "lo Stato ha svolto vari monitoraggi, anche molto costosi e con risultati tranquillizzanti: ma nessuno garantisce certezze assolute". Al contrario, nell'ultimo periodo il giallo di Quirra si è fatto più cupo: "Di recente", ricordano a Gettiamo le basi, "il quotidiano "La nuova Sardegna" ha pubblicato le rivelazioni del capitano Giancarlo Carrusci, operativo al poligono di Quirra dal 1977 al 1992".

Castello di quirra

E dalle sue sette agende, consegnate agli inquirenti, risulta che nel 1988, durante un'esercitazione dell'Aeronautica della Repubblica federale tedesca, "un Tornado ha lanciato un missile Kormoran Due (a sentire il capitano) con uranio impoverito, il quale ha colpito un rimorchiatore ancorato in mare come bersaglio".

Circostanze, ha scritto il 17 marzo Fiordalisi ai capi di Stato maggiore della Difesa e dell'Aeronautica, che stridono con "le plurime dichiarazioni ufficiali fatte, nel corso degli anni, da autorevoli organi istituzionali italiani", i quali hanno sempre garantito "l'assenza di alcuna notizia e autorizzazione" all'uso "di armi all'uranio impoverito in tutte le basi militari della Sardegna", e in particolare "in quella del poligono di Quirra". Ma non è questo il punto, ormai. Il dettaglio spiazzante, piuttosto, è che l'11 marzo il capitano Carrusci dichiara alla polizia che fino al 1992 quella da lui descritta "è stata l'unica occasione che conosco in cui è stato usato l'uranio impoverito".

E sarà certamente vero, ma dalle ultime verifiche della Procura, esce la notizia che l'Aeronautica tedesca, d'accordo con i militari italiani, dopo aver sparato nel poligono un missile Kormoran Due il 30 novembre 1988, ne ha lanciato un altro (ancora non si sa se all'uranio impoverito) il 23 ottobre 1989, che ha mancato il bersaglio "ed è finito sui fondali di fronte al poligono".

Così parte il nuovo fronte dei riscontri investigativi: analizzando i filmati che riguardano i Kormoran. "Nel frattempo", informa un militare del Pisq, "l'attività del poligono è stata spesso interrotta dai sopralluoghi dei magistrati e del Corpo Forestale, che hanno sequestrato aree a terra e a mare con missili, proiettili e materiali radioattivi (vedi box accanto)". Mentre ulteriori novità, a breve, potrebbero arrivare anche dalle 18 salme di pastori che il procuratore riesumerà, il 20 aprile, per sottoporle al professor Marco Grandi, direttore della Scuola di specializzazione in medicina legale dell'Università di Milano.

"Cruciale", dice Valentina Cao, "è che in questa brutta storia i riscontri avvengano senza pressioni su testimoni e tecnici". Che dovrebbe essere scontato, come concetto: e invece non lo è affatto. Almeno a giudicare dall'sms che un sottufficiale della base di Teulada (anch'essa sotto accusa, in Sardegna, per il presunto nesso tra attività svolte e insorgere di tumori ) ha inviato il 5 aprile a un investigatore: "Oggi", scrive, "all'alzabandiera il comandante della caserma (...) ha comunicato che è pervenuto un dispaccio dal Comando delle forze di difesa (a) Verona, (con) il divieto assoluto di parlare di uranio impoverito. Soprattutto con i giornalisti. Siamo alle minacce e ostacolo alla giustizia".
Fino a quando, si chiedono i cittadini sardi, sarà questa la posizione dei militari?
ha collaborato Paolo Orofino

base militare quirra

SEGRETI RIADIOATTIVI

A febbraio, i quotidiani hanno pubblicato la notizia che gli investigatori avrebbero sequestrato nel poligono interforze Salto di Quirra cinque casse "altamente radioattive". Il dettaglio, importante, è stato smentito in Parlamento dal sottosegretario alla Ricerca Guido Viceconte, il quale ha spiegato che quelle casse "contengono componenti elettronici che equipaggiano i radar in servizio presso il poligono, e non già materiali altamente radioattivi".

Chi ha ragione? La risposta arriva dagli stessi investigatori che hanno partecipato ai sopralluoghi. I quali dichiarano, coperti da anonimato: "Nelle cinque casse, peraltro contenute in magazzini senza alcun segnale di pericolo, e abbinate a documenti che non coincidono né per quantità né per qualità con il contenuto, c'erano valvole radioattive di radar". Non solo: "Da ulteriori dieci casse", dicono gli investigatori, "sono usciti altrettanti metal detector, che avrebbero dovuto già essere smaltiti". Per un semplice motivo: "anch'essi sono risultati radioattivi...".

 

CACCIA AL COPIONE - ESCE IN LIBRERIA, “UMBERTO GALIMBERTI E LA MISTIFICAZIONE INTELLETTUALE”, ORMAI L’ATTIVITÀ DI PLAGIATORE DEL PROF. DI CA’ FOSCARI PUÒ VANTARE UNA VASTA LETTERATURA - MA DAL LIBRO DI BUCCI SCOPRIAMO ANCHE L’AMPIA ATTIVITÀ “AUTOCITAZIONISTA” DELL’INTELLETTUALE: TUTTI I SUOI LIBRI, E UN BEL PO’ DI ARTICOLI, SONO COSTRUITI ASSEMBLANDO MATERIALI TRATTI DA SCRITTI PRECEDENTI…

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Bruno Giurato per "Lettera 43"

Umberto Galimberti

Caccia al Galimba potrebbe essere il titolo di un nuovo reality show filosofico. Umberto Galimberti, 69 anni, di Monza, famosa firma di Repubblica e divulgatore appassionato di psicanalisi, esistenzialismo, umanesimo "caldo" ma soprattutto plagiatore di libri altrui (come ha rivelato anche Lettera43.it) è ormai la vittima di una splendida caccia alla volpe.

Il nuovo ibro di Francesco Bucci, "Umberto Galimberti e la mistificazione intellettuale" (Coniglio Editore, 14,50 euro) è un ulteriore capitolo della saga dello smascheramento galimbertiano. Nella prefazione del giornalista Luca Mastrantonio si parla di «plagi, déjà vu, ispirazioni, traspirazioni, cover e copioni», il tono divertito di Mastrantonio fa pensare che la copiatura e la falsificazione siano quasi nel dna del tempo.

UN'INCHIESTA ALLA CA' FOSCARI. Ma il fatto ha insospettito anche quelli dell'università Ca' Foscari di Venezia, dove Galimberti insegna Filosofia della storia, che hanno avviato un'inchiesta interna sul noto intellettuale.

Tra quelli de Il Giornale, che nel 2008 portarono in luce i plagi di Galimberti, fino al libro di Giulia Sissa, Francesco Bucci, quelli di Ca' Foscari e infine di Lettera43.it che, nella persona di Costica Bradatan, si è accorto dei furti ai danni di Costantin Noica, il manipolo degli inseguitori s'ingrossa. La caccia al Galimba è il nuovo sport nazionale.

RE DEL PLAGIO E DELL'AUTOPLAGIO
E la notizia in più che ci fornisce il bel libro di Bucci è che Galimberti non è solo un plagiatore di altri, ma anche di se stesso. Bucci, dotato di forbici e schedario superorganizzato (che definisce «la cassapanca del filosofo»), ha setacciato le opere dello scrittore, arrivando alla conclusione che tutti i suoi libri, e un bel po' di articoli, sono costruiti assemblando materiali tratti da scritti precedenti.

Umberto Galimberti

Un taglia-incolla furioso, compulsivo e, particolare non indifferente, molto redditizio in termini di palanche. Bucci fornisce le statistiche: in due tra i libri di maggior successo il "riuso" è stato totalizzante: oltre l'80% ne La casa di psiche (2005) e quasi il 100% ne L'ospite inquietante (2007).

ECOLOGIA FILOSOFICA. In quello straordinario spaccato di ecologia filosofica (nel senso di sprecare il meno possibile i frutti della propria, e quasi sempre dell'altrui, mente) che è l'opera omnia galimbertiana c'è un aspetto inaudito e vertiginoso: copiare e incollare un passo, ma cambiando il soggetto.

In pratica, adattare lo stesso identico discorso per argomenti diversi. Leggiamo a p.621 de Il tramonto dell'Occidente : «L'essere non è mai "questo" o "quello" nel senso in cui la metafisica connette un predicato a un soggetto. L'espressione "è", attribuita all'essere, ha sempre e solo un significato transitivo».

Alle pp. 682-683 dello stesso libro leggiamo: «Il simbolo, infatti, non è mai "questo" o "quello", nel senso in cui la logica connette un predicato a un soggetto. L'espressione "è", attribuita al simbolo, ha sempre e solo un significato transitivo». Insomma, secondo Galimberti l'essere e il simbolo sarebbero la stessa cosa. Una fantasmagoria concettuale in cui tutto si confonde con tutto, tutto riflette tutto, un po' come l'Aleph di Borges.

UN GRANDE DIVULGATORE BRACCATO DA UN DESTINO COPIONE
E non bastava Bucci. Adesso ci si mette anche Vincenzo Altieri, un artista multimediale che, dopo uno scambio di telefonate con Galimberti, ha individuato una notevole serie di plagi nell'opera del filosofo serial copier. È stato proprio Altieri, nel 2007, a segnalare a Giulia Sissa le copiature di Galimberti, secondo quanto ha raccontato a Lettera43.it.

Umberto Galimberti

Altieri ha anche scritto un libro nel 2009 sui plagi del monzese ma il testo non è arrivato a pubblicazione: l'ultimo editore a cui è stato mandato è Francoangeli. Altieri ha definito Galimberti «un copiatore selettivo e funzionale». Un altro pronto a stanare il filosofo dallo scanner facile e dal toner inesauribile, un altro partecipante al reality Caccia al Galimba.

RIUSARE PAROLE ALTRUI. A questo punto, ci sarebbero alcune considerazioni da fare sul personaggio e sul fenomeno. Un maligno potrebbe notare che la tentazione di copiare per uno come Galimberti è un destino, cioè che non avendo alcun concetto originale da esprimere è inevitabile che finisca per (ri)usare anche le parole di altri.

La cover del libro su galimberti di Francesco Bucci

Uno ancora più cattivo potrebbe sottolineare che copiare è indispensabile per produrre molto in termini di libri, articoli (e quindi di denaro). Un garantista, invece, direbbe che Umberto Galimberti semplicemente non è un filosofo, è un ottimo divulgatore, e gli regalerebbe uno scatolino (anzi, molti scatoloni) di virgolette tipografiche.

ILLUMINISTA, ANZI NO. Ed è inutile stupirsi, come ha fatto Matteo Sacchi sul Giornale del 13 aprile 2011, del fatto che Galimberti possa fare professione di fede anti-illuminista e poi solidarizzare con Eugenio Scalfari, illuminista straconvinto. Abbiamo visto come lo scrittore tratti concetti diversi applicandogli la stessa frase copincollata.

Figurasi che mai potrà combinare il lunapark galimbertiano con categorie molto ampie come quella di illuminismo. La vita del policromo genio del ready made filosofico Umberto Galimberti contempla tutto e il contrario. Se c'è un piccolo problema è tutto esterno: la caccia al Galimba è uno sport in crescita esponenziale.

 

GULP CHE GOLPE! - DOPO LA SPARATA, SCENDONO IN PISTA A DIFESA DI ASOR ROSA, LERNER (\"ORA CHE LA LEGGE NON È PIÙ UGUALE PER TUTTI\". ALLORA SI PUò) E FLORES D’ARCAIS (\"è in atto da anni un “golpe strisciante” DEI CAIMANO\") - DALL’ALTRA PARTE DELLA BARRICATA, FERRARA E MARCENARO (\"CHI PISCIA SUL PORTONE DI ASOR ROSA?\")...

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1- ORA CHE LA LEGGE NON È PIÙ UGUALE PER TUTTI
Dal blog di Gad Lerner: www.gadlerner.it

GIULIANONE FERRARA

La Camera dei deputati ha stabilito che un "eletto dal popolo" non possa essere sottoposto al giudizio della magistratura. Neppure per reati commessi prima di essere eletto. Neppure per reati economici inerenti la sua attività privata. Neppure per reati comuni come il favoreggiamento della prostituzione minorile.

Ma non basta. La Camera dei deputati ha votato altresì il sacrificio della buona reputazione personale in omaggio al primato della convenienza politica. Non importa che il Capo mi rappresenti con dignità purchè tuteli i miei interessi. Tutto ciò appare oggi formalizzato di fronte al paese, e ha ragione Alberto Asor Rosa quando rileva i problemi che ne derivano a tutti i pubblici tutori della legge. Non solo i magistrati. Anche i carabinieri, le altre forze di polizia, i militari sono chiamati a porsi domande sul senso del proprio lavoro: garantire l'osservanza delle norme da parte di tutti i cittadini? Ma proprio tutti?

2 - PROVOCAZIONE MOLTO BEN COMUNICATA
Paolo Flores d'Arcais per "il Fatto quotidiano"

"C'è del metodo in questa follia", e Asor Rosa conosce bene Shakespeare. C'è anzi un pizzico di genialità comunicativa: ormai è in atto da anni un "golpe strisciante", che nelle ultime settimane è diventato proclamato, sbandierato esibito. Ma se "Il Caimano" racconta con i mezzi dell'arte ciò che a centinaia di migliaia hanno svelato in piazza partecipando ai girotondi, i golpisti, grazie al monopolio totalitario della tv, berciano "eversore sarà lei!".

EUGENIO SCALFARI ALBERTO ASOR ROSA

Se a parlarne è Umberto Eco nella sua rubrica sull'Espresso fanno finta di nulla. Se lo spiega, dimostra e analizza questa testata ogni giorno, il giornalismo d'ordinanza (e senza lettori) di un pachiderma di regime organizza smutandate convenscion (va scritto proprio così, dato il clima ultraburino).

E allora, memore del suo nome, Asor usa il palindromo: contro il golpe strisciante invoca un golpe che vada nella direzione esattamente opposta, di modo che la lettura in senso inverso costringa a prendere atto anche di quella in senso proprio, che la menzogna orwelliana dei media di regime costantemente battezza nel suo opposto (persecuzione), grazia anche alla morta gora (civilmente e giornalisticamente parlando) dei finti liberali e ancor più finti "equidistanti" (tra crimine e giustizia, pensa te che bella equidistanza!).

3 - L'IMBECILLE E LA CRICCA SCALFARI - IL GOLPISMO DI REPUBBLICA E L'ANTICOSTITUZIONALE "PROGETTO SPINELLI"
Giuliano Ferrara per "Il Foglio"

GAD LERNER

Denunciare il pronunciamento golpista di Alberto Asor Rosa è stato ed è utile. La tribuna che prepara ogni giorno il terreno a simili sconcezze, il quotidiano la Repubblica, si è spaventata e si è affrettata a processarlo in una grassa pagina per la sua goffaggine impudente, chiamando "sparata" la sua uscita sul Manifesto e stimolandolo a un'autocritica pelosa, che non c'è stata salvo una mezza marcia indietro nello stile dell'uomo, dell'italianista e dell'ideologo combattente, che è uno stile obliquo.

Veltroni, Enrico Letta e altri capi del Pd, alcuni dei quali hanno lodevolmente firmato il nostro appello in difesa della democrazia liberale e costituzionale, si sono sbracciati a dire che quelle di Asor Rosa - una prova di forza contro la sovranità delle Camere con l'appoggio di Carabinieri e Polizia di stato - sono tesi inaccettabili. Il direttore di Repubblica ha castigato il suo collaboratore addirittura parlando di "imbecillità". Un passettino in avanti, ecco.

Ma l'apparenza non è tutto. C'è la sostanza. La sostanza è che Asor Rosa si difende così: il mio appello golpista sarà anche stato una forzatura, ma l'ho fatta per rendere più chiara la premessa, cioè che l'Italia è governata da un delinquente che esercita un dispotismo il cui esito è l'attuale affossamento della democrazia, che a questo punto deve difendersi con il pennacchio dei Carabinieri, scagliato contro le Camere e il p o p o l o elettore. La cricca Scalfari non è mai arrivata a invocare la forza pubblica per rimuovere l'ingombro delle Camere, conclusione forzante di Asor Rosa che ne fa parte (il solito compagno che sbaglia), ma in fatto di premesse, che quella conclusione mette in luce, è madre e maestra.

PAOLO FLORES DARCAIS E SIGNORA

Tutti i giorni da alcuni anni il presidente del Consiglio è descritto come un malato, un delinquente, un imbroglione, un caporione politico impegnato nello svuotamento della legalità e della democrazia. Insomma: un tiranno capriccioso che si fa beffe di ogni regola e calpesta la Costituzione. Chi volesse smentire questa nostra asserzione dovrebbe smentire che l'acqua disseta, il cibo sfama e l'amore senza preservativo di norma porta con la cicogna tanti bei bambini. Vaste programme, come diceva il generale De Gaulle, impresa piuttosto difficile. In un sillogismo non c'è conclusione senza una correlata premessa.

La cricca Scalfari scrive la premessa, e il professore tira la conclusione logica. Ma la premessa di una tirannia operante non basta. Repubblica, per la penna di Barbara Spinelli, editorialista che ha lasciato la Stampa di Torino per la sua presunta timidezza nella lotta, ha apertamente teorizzato un certo metodo per liberarsi dell'autocrate, quando sembrava che Fini avrebbe dato il colpo di grazia al governo Berlusconi, nel novembre del 2010: né un governo tecnico appoggiato da una maggioranza di ribaltone e incaricato di cambiare la legge elettorale in senso più vantaggioso per il centrosinistra né il voto potrebbero mai risolvere la questione dell'eliminazione del tycoon che ha rimbecillito gli italiani con le sue tv; ci vuole un governo di unità costituzionale che renda Berlusconi ineleggibile per legge, e solo dopo si può andare a votare.

facci13 andrea marcenaro

Mauro ieri nella riunione di redazione del suo giornale, lamentando rozzamente il nostro proditorio attacco alla sua linea di lotta, e castigando il suo collaboratore Asor Rosa come un "imbecille", ha detto che non c'è una riga di Repubblica che si possa citare per dimostrare una propensione al golpe. Ora io chiedo ai lettori se il "progetto Spinelli" non sia, come scrissi subito, "inconsapevolmente golpista", e l'avverbio "inconsapevolmente" era una timida concessione di buona fede a una scrittrice di politica che un tempo, quando rifletteva in modo sensato su giustizia e politica, mi capitò di stimare. Procurarsi una maggioranza, rinviare le elezioni dovute agli italiani che ne avevano eletta un'altra, dichiarare per legge l'eliminazione del competitore, e poi andare a votare: se questo non è letteralmente un golpe costituzionale, che cos'è un golpe costituzionale?

La novità, ferale per questi scombinati piagnoni e virtuisti della cricca, è che uno di loro è passato, per impudenza e per goffaggine, a illustrare la conclusione anticostituzionale che deriva dalla premessa di golpismo costituzionale da loro elaborata. Non so se il presidente del Consiglio e il suo partito abbiano voglia di continuare a fronteggiare la cricca Scalfari con le barzellette sul bunga bunga. Sono utili anch'esse, perché di una tragicommedia si tratta. Ma se non dovessero passare all'attacco in un caso come questo, se non fossero capaci di promuovere una ribellione di cultura e di coscienza contro simili posizioni, in difesa della democrazia e della Costituzione, meriterebbero alla fine l'arrivo dei Carabinieri e della Polizia di stato.

BERLUSCONI ALFANOe

2 - CHI PISCIA SUL PORTONE DI ASOR ROSA?
Andrea Marcenaro per "
Il Foglio"

Questo è un appello, o non esageriamo, una proposta, ma teniamoci più bassi ancora, un modesto invito rivolto ai milioni di fedeli in procinto di arrivare a Roma l'1 di maggio per la beatificazione di Giovanni Paolo II. Quando morì, furono anche allora milioni i fedeli che resero omaggio alla sua camera ardente. Erano i primi giorni di aprile del 2005 e Alberto Asor Rosa così ricordò, su Repubblica, l'immenso pellegrinaggio:

BARBARA SPINELLI

"Abito a Borgo Pio, in Roma, anzi, più esattamente abito all'incrocio tra Borgo Pio e via del Mascherino, il Borgo Pio Corner, il Little Cape Horn di tutti gli appuntamenti pellegrinari. Nei primi tre giorni dalla morte del Pontefice non è stato possibile uscire di casa, un fiume gigantesco di folla lo gremiva tutto stringendolo in una morsa, negozi chiusi, ristoranti sbarrati, urla, grida, canti, invocazioni e risate. Cumuli di immondizia ovunque. E un puzzo penetrante di orina in tutti i vicoli circostanti".

EZIO MAURO

Ora. E' comprensibilissimo che voi fedeli intendiate rinnovare quel fantastico ricordo recandovi a pisciare un'altra volta, a milioni, contro il portone di casa Asor Rosa. La prospettiva è assai stimolante. Però l'invito è questo. Avendo Gad Lerner comunicato ieri che Asor Rosa sul golpe ha ragione, non potreste imporvi il classico fioretto, deviare quel poco, e tenervela fino a Milano?

 

INTER, PUNTO E A CAPO - LA FRAGOROSA ELIMINAZIONE DALLA CHAMPIONS LEAGUE (DUE PARTITE, SETTE POLPETTE DAI MODESTI DELLO SCHALKE) HA CHIUSO IL CICLO DEI ‘TITULI’ - SUL FUTURO DI UNA SQUADRA DA RIFONDARE IN OGNI REPARTO PESANO LE INCOGNITE LEGATE AL PORTAFOGLI DI MORATTI (CHE HA VINTO TUTTO E DEVE BADARE AI DEBITI) E AI PARAMETRI UEFA LEGATI AL FAIR PLAY FINANZIARIO (CHE VIETA ALLE SOCIETA’ DI SPENDERE PIÙ DI QUANTO GUADAGNANO)…

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Andrea Sorrentino per "la Repubblica"

lapr massimo moratti 01

Dopo i titoli di coda, i ringraziamenti. E dissolvenza sulla grande Inter dell´ultimo quinquennio, che nel maggio 2010 ha toccato l´apice della sua epopea, col trionfo di Madrid nella finale di Champions. Due giorni fa a Gelsenkirchen, invece, con la triste sconfitta per 2-1 contro lo Schalke 04, si è come assistito all´uscita di scena di una grande star, ormai piegata dall´età e dalla sua stessa grandezza.

I titoli di coda del quinquennio stanno nella feroce sintesi del quarto di finale, offerta dai comunicati Uefa in lingua inglese: "Schalke win 7-3 on aggregate", perché è la nuda verità, in due partite l´Inter campione d´Europa si è fatta rifilare sette pappine a tre dai tedeschi (noni in Bundesliga), e non è esattamente un bel modo di congedarsi.

Però i ringraziamenti sono doverosi, alla fine di un bel film ci sono quasi sempre e spettano alla produzione, quindi a Massimo Moratti, che dirama un comunicato dal sapore vagamente nostalgico: «Vorrei oggi ringraziare la mia squadra e tutti i giocatori che negli ultimi anni, e anche nell´attuale, hanno portato a tutti i tifosi interisti, me compreso, tanta gioia e successi dei quali siamo e saremo sempre orgogliosi. Nella certezza di ritrovare la forza e la qualità che conosciamo per raggiungere i prestigiosi obiettivi che ci attendono anche quest´anno, sono convinto che l´allenatore e la squadra, insieme ai tifosi, sapranno regalarci ancora altre soddisfazioni». Ringraziamenti e buoni auspici: ci sono sei partite di campionato e una semifinale di Coppa Italia da giocare. Ma quale futuro attende l´Inter da giugno in poi?

INTER SCHALKE

I giocatori, ovvio, non prendono bene la vox populi secondo cui il ciclo sarebbe terminato: reazione umana. Ma è fin troppo chiaro che questa Inter ha bisogno di essere innervata, se non rifondata. Forze fresche, servono, ne sono consapevoli anche i tifosi che tra blog e chiacchiere da bar sottolineano il loro malumore, perché questa è una stagione che potrebbe finire con lo scudetto del Milan e si sa come procedono gli umori del popolo. Resta da capire se Moratti abbia voglia di mettere mano al tutto, ed è la questione principale.

E chissà se poi ne avrà davvero la possibilità, visti i paletti del fair play finanziario, che com´è noto danneggia soprattutto i club italiani, privi delle risorse cui altri possono attingere a piene mani: stadi e merchandising per prima cosa. Ma l´Inter ha bisogno ad esempio di centrocampisti giovani e vigorosi, in un reparto ormai allo stremo: vengono seguiti tra gli altri Modric, Montolivo, Poli e Kucka, e in fondo c´è ancora il sogno-Fabregas.

Inter Bayern Monaco

Servirà un attaccante come Tevez, che lascerà il City e in questi giorni frequenta spesso Milano per vicende personali (Pandev potrebbe salutare la compagnia). Interessa parecchio il diciannovenne argentino Lamela, del River Plate, sorta di nuovo Kakà, perché ad esempio non è chiaro il destino di Sneijder: qualcuno ritiene che l´olandesino sia stato straordinario nella stagione 2009-2010 ma la sua carriera racconta che non lo è stato affatto in tutte le altre annate, e allora se arrivasse una bella offerta dal Manchester United ci si potrebbe pensare.

JUVE-INTER

Come pure se ci fossero richieste per i vari Maicon, Milito e Julio Cesar, anche se nel ruolo di portiere ci sono poche alternative da Inter sul mercato. In difesa si cercano elementi per la panchina o giù di lì (Criscito?), perché si punterà ancora su Lucio, Samuel e Ranocchia.

Eto'

Infine, l´allenatore: Guardiola per ora non si libera e l´idea di Moratti, ufficialmente, è confermare Leonardo. Però vedremo come sarà gestito l´ultimo mese di impegni ufficiali, in ogni caso la situazione è in divenire. In bilico tra rinnovamento e rifondazione.

 

A MILANO I MANIFESTI “VIA LE BR DALLE PROCURE” FANNO INCAZZARE (GIUSTAMENTE) BRUTI LIBERATI: “IN QUESTA PROCURA CI SONO STATE PER AMMAZZARE MAGISTRATI” - IL DIPIETRISTA DONADI: “BERLUSCONI MANDANTE MORALE” - LA BINDI SFANCULA DEFINITIVAMENTE CICCHITTO: “HO DETTO LA VERITÀ, CASO CHIUSO” - PODESTÀ: FIRME FALSE? BALLA COLOSSALE - LA MELONI PROPONE I BABY DEPUTATI - FASSINO SFIORA LA LITE CON L’ALTRO PIDDINO PORTAS - L’ITALIA DEI LAVORI (IN NERO), EX ADDETTA STAMPA DENUNCIA IL PARTITO DI TONINO - SCATTA LA LIQUIDAZIONE DELL’EREDITÀ CRAXI…

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1. MILANO MANIFESTI 'VIA LE BR DALLE PROCURE'. BRUTI LIBERATI, IN PROCURA BR HANNO ASSASSINATO MAGISTRATI...
(ANSA)
- Oggi a Milano "negli spazi riservati alla propaganda elettorale, è stato affisso" un manifesto che dice 'Via le Br dalle Procure'. Lo ha comunicato con una nota il Procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati, che spiega, commentando queste affissioni "a firma 'Associazione dalla parte della democrazia' ", con queste parole: "Rammento che a Milano le Br in Procura ci sono state davvero: per assassinare magistrati".

VIA LE BR DALLE PROCURE

2. DONADI, MANIFESTI MILANO?BERLUSCONI MANDANTE MORALE...
(ANSA)
- "I manifesti con la scritta 'via le Br dalle procure' apparsi a Milano sono un oltraggio alla memoria dei giudici caduti sotto i colpi dei terroristi. Un atto infame che offende la nostra storia e la nostra memoria collettiva. Chi li ha affissi è stato influenzato dal clima d'odio seminato da Berlusconi nei confronti della magistratura, dalla sua guerra personale contro i giudici che sta portando allo sfascio delle istituzioni. Berlusconi, che aveva paragonato la loro azione a quella delle Brigate Rosse, è il mandante morale di questa vergogna". Lo afferma il presidente del gruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.

lapresse massimo donadi

3. BINDI, CICCHITTO? HO DETTO VERITA' E CASO E' CHIUSO
(ANSA)
- "Io ho detto la vertità" e poi "questa cosa la considero conclusa". Lo ha detto Rosy Bindi, presidente dell'assemblea del Pd, rispondendo ai giornalisti in merito alla richiesta di sue dimissioni avanzata da Fabrizio Cicchitto, capogruppo dei deputati del Pdl alla Camera, dopo il 'battibecco' in aula durante l'ultima seduta sul processo breve. "Cicchitto chiede le dimissioni di Fini, della Bindi..." ha detto Bindi, a margine dei lavori dell'assemblea regionale del Pd toscano. "Noi chiediamo le dimissioni di Berlusconi" ha poi aggiunto con un sorriso.

ROSY BINDI

"Nessuno - ha continuato - può togliere la possibilità ad un parlamentare, ancorché ad un vice presidente della Camera, di esprimere il proprio punto di vista. Ho parlato dalla sedia di vice presidente della Camera, perché non ho trovato nessuno che mi sostituisse, lo avrei fatto volentieri dai banchi". "Ho parlato assolutamente a titolo personale - ha detto ancora Bindi -, ho detto la verità, con molta attenzione nei confronti delle persone. L'onorevole Verdini temeva che avessi parlato di indegnità di qualcuno; non c'é traccia di questa parola, ma se ci fosse stata preventivamente avevo chiesto scusa". "Io questa cosa la considero conclusa - ha aggiunto -, anche perché la seduta si era chiusa con gli applausi del Pdl".

4. PODESTA',FIRME PER MINETTI E' BALLA STRATOSFERICA...
(ANSA)
- Che si siano raccolte in fretta e furia delle firme, presumibilmente false, per inserire all'ultimo Nicole Minetti nel listino di Formigoni per le regionali 2010 è una "balla stratosferica" secondo il presidente della Provincia di Milano Guido Podestà all'epoca coordinatore regionale del Pdl. Podestà ha rivelato ai cronisti che per l'ultima posizione del listino "concorreva una richiesta della Lega, una persona indicata dalla signora Moratti e una dal ministro Bondi e la questione è stata risolta in un incontro tra Bossi e Berlusconi con l'inserimento di un leghista".

FABRIZIO CICCHITTO

Più in generale riguardo al'inchiesta sulle firme false aperta dal procuratore aggiunto, Alfredo Robledo, Podestà ha aggiunto che in questo momento è importante "che la magistratura svolga il suo compito e che decida per eventuali rinvii a giudizio, ma fino ad allora è giusto non anticipare sentenze di alcun tipo". Podestà ha poi rilevato come "significativo quanto detto da Franceschini, che non è della nostra parte politica, ossia che ci deve essere una riflessione sulla norma legata alla presentazione delle liste".

5. DEPUTATI A 18 ANNI: MELONI, CI ADEGUIAMO A GRANDI NAZIONI UE
(ANSA)
- "Vogliamo adeguarci a tutte le grandi nazioni europee come la Germania, la Gran Bretagna, la Spagna, che richiedono i 18 anni per l'ingresso in Parlamento". Giorgia Meloni, ministro della Gioventù, ha motivato così la scelta di presentare un ddl costituzionale che fra le altre cose dovrebbe portare a un abbassamento dell'età dei membri delle Camere. "Solamente la Francia prevede 23 anni, ma sta lavorando perché si arrivi a 18 anni", ha aggiunto il ministro in conferenza stampa a palazzo Chigi. "Noi vorremmo dare un segnale di attenzione nei confronti dei giovani", ha sottolineato Meloni.

6. LITE ALLA BUVETTE DELLA CAMERA CON PORTAS - FASSINO SFIORA LA RISSA CON L'ALLEATO
Da "il Giornale" - Clima teso, tesissimo alla Camera, ma in questo caso l'approvazione del processo breve non c'entra nulla. Molto più locale il motivo che mercoledì sera ha messo uno di fronte all'altro fino a sfiorare la rissa alla buvette di Montecitorio, Piero Fassino e Giacomo Portas, entrambi deputati del Pd ma soprattutto alleati in quel di Torino.

Guido Podestà e la seconda moglie Noevia Zanella

L'ex segretario Ds è candidato sindaco, mentre il secondo è leader dei Moderati. «Non è la prima volta che litighiamo», ammette Portas, anche se i due adesso giurano di aver fatto subito pace. Eppure erano venuti quasi alle mani. Per una questione di poltrone torinesi, dicono i presenti...

7. L'EX ASSESSORE PONTICELLI PASSA CON LETTIERI - FUGGI FUGGI DA NAPOLI: ROSETTA ISOLATA
Da "
il Giornale" - Perde un altro pezzo la dissestata giunta di Rosa Russo Iervolino a Napoli. Alfredo Ponticelli, assessore allo Sport, ha rassegnato ieri mattina le dimissioni dal suo incarico dopo che la direzione cittadina del Pri ha deciso di appoggiare il candidato sindaco del centrodestra, Gianni Lettieri. Rosetta cerca di prenderla «sportivamente»: «L'atto di Ponticelli conferma ancora una volta la forte eticità del suo impegno politico; qualità delle quali in dieci anni di collaborazione con il sindaco e la giunta ha dato continua te¬stimonianza.

Per quest'ultimo mese di attività assumo ad interim le sue deleghe». Ponticelli invece parla già del nuovo candidato sindaco: «Lettieri ha in programma alcuni incontri con gli assessori della giunta Iervolino. Ha chiesto di vederci per conoscere meglio il lavoro svolto in questi anni». Notizia su cui s'è fiondato il terzo incomodo Idv-Sel Luigi De Magistris: «Che Lettieri copi il Pd non è una notizia, del resto lui e Morcone (che corre per il centrosinistra) sono il vecchio che avanza...».

GIORGIA MELONI

8. CAGLIARI, L'EX ADDETTA STAMPA FA CAUSA ALL'IDV - I DIPIETRISTI E L'ITALIA DEI LAVORI. IN NERO
Da "
il Giornale" - L'Italia dei lavori. In nero. «Non potevo più stare zitta. Dopo aver lavorato per quattro anni e mezzo soddisfacendo le continue richieste del partito a Cagliari, anche fino alle 5 del mattino. Poi scopro che m'hanno sostituita con un altro addetto stampa». Confessione della giornalista pubblicista Igina Campus, 59 anni, che fino a ottobre scorso curava le relazioni con la stampa dell'Idv sardo e che ha presentato ricorso al Tribunale del lavoro di Cagliari.

La donna prendeva 700 euro al mese, con viaggi e spese telefoniche a suo carico, e dice di aver chiesto con insistenza un regolare contratto ai vertici del partito senza ricevere alcuna risposta. Il legale che la rappresenta nella causa fa i conti: «Dal 2006 al 2010 la Campus avrebbe diritto al riconoscimento di 62.242 euro lordi». Quante grane per Tonino il padroncino...

9. MASI A RIZZO NERVO, PRUDENZA QUANDO SI PARLA DI BUDGET...
(ANSA)
- "Dopo aver giurato a me stesso di non farlo mai più , sono purtroppo costretto a replicare al consigliere Rai Nino Rizzo Nervo. Persona gradevole e che stimo ma che ,come a volte gli accade, si esercita con sprezzo del pericolo su temi per lui troppo ostici".

Lo sottolinea il direttore Generale della Rai Mauro Masi che aggiunge "In questo caso, ciò è particolarmente strano perché lui è, al tempo stesso, un sopravvissuto del precedente Consiglio di Amministrazione ( e quindi ben conosce il bilancio 2008) e in questa consiliatura ha votato il Piano Industriale 2010/2012 e il Bilancio Previsivo per il 2011 ( che porta, per la prima volta dal 2005, i conti aziendali in attivo) e pertanto ben sa come stanno in Rai le cose in materia di Bilancio".

FASSINOi

E argomenta ancora il direttore generale di viale Mazzini "capisco e comprendo che le logiche di schieramento implichino che una dichiarazione richiesta dagli amici non si possa mai negare, ma su temi di tanta delicatezza sarebbe meglio lasciare ad altri meno aziendalmente autorevoli la propaganda e usare una sana prudenza anche solo per ribadire quello che si é fatto , peraltro lodevolmente, in Consiglio di Amministrazione".

10. CRAXI: TRIBUNALE NOMINA CURATORE, SCATTA LIQUIDAZIONE EREDITA'...
Radiocor
- Scatta la liquidazione dell'eredita' di Bettino Craxi. Il Tribunale di Milano, secondo quanto apprende Radiocor, ha nominato Paola Grossini quale curatore che si occupera' di 'monetizzare' i lasciti dell'ex leader socialista (una collezione di oltre 170 cimeli garibaldini, tra cui alcune lettere autografe dell'Eroe dei Due Mondi, vari pezzi di arte antica e un paio di conti correnti bancari), stabilire uno stato di gradazione tra i creditori e infine ripartire il patrimonio.

PANIZ DI PIETRO

Gli eredi con beneficio di inventario, la moglie Annamaria Moncini e i figli Vittorio e Stefania, avevano due possibilita': monetizzare direttamente l'eredita' e soddisfare i creditori oppure affidare l'operazione a un curatore nominato dal Tribunale. Hanno optato per la seconda ipotesi anche, sostengono fonti qualificate, per 'eliminare eventuali dubbi su preferenze o valutazione dei beni ereditati'.

Dell'intero dossier si sta comunque occupando lo studio notarile Ajello-Sormani che, gia' in gennaio, aveva i nvitato formalmente tutti i creditori di Craxi a trasmettere le dichiarazioni dei propri crediti entro lo scorso 15 marzo. Il passo successivo, determinante per l'avvio delle operazioni, e' arrivato in questi giorni con la nomina del curatore da parte del Tribunale.

 

CHE COPPIA! - DOPO LAVIA E GUERRITORE, MONDAINI E VIANELLO, COSTANZO E DE FILIPPI, GINGER ROGERS E FRED ASTAIRE, UN’ALTRA COPPIA SALE SUL PALCOSCENICO: MARCO TRAVAGLIO & ISABELLA FERRARI - A TEATRO PER IMMAGINARE UN’ITALIA LIBERATA DA BERLUSCONI. COME PROFETIZZÒ MONTANELLI: \"Bisogna svegliarsi. Non essere più complici. \"Anestesia totale\" fotografa il vizio degli italiani, l’afflato verso i tiranni\"...

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Malcom Pagani per "l'Espresso"

MARCO TRAVAGLIO

Il patto è chiaro. Marco Travaglio parla, gli altri ascoltano. Fa tutto da solo per oltre tre ore. Entra, si siede, racconta l'Italia degli ultimi 15 anni, spegne le luci, chiude il sipario. L'ultimo periplo teatrale, Promemoria - centinaia di date, tre anni di tour - gli fece perdere gli ancoraggi. La prossima volta è domani. Un nuovo spettacolo, un titolo in bilico tra intenzione e metafora, un esorcismo che giocando tra Kubrick, Orwell e il futuro, risvegli il Paese dall'ipnosi del presente: "Anestesia totale" è un paso doble sulle nostre miserie.

Berlusconi non c'è più, ma con lui, eliminato ogni sincretismo, sono evaporate anche logica, solidarietà, verità e memoria. Tra maggioranze silenziose, finti diari di Mussolini, armi di "distrazione" di massa, protezioni incivili, locazioni inconsapevoli di camere con vista Colosseo e influenze aviarie, in "Anestesia totale" nuota il nostro passato prossimo.

Isabella Ferrari - Copyright Pizzi

Su un palco magro, con un'edicola in macerie, un violinista e due microfoni, Travaglio divide lo spazio con un'attrice. È la prima volta e la voce stupita di Isabella Ferrari impegnata a leggere Montanelli è uno straniamento inseguito per mesi. Proposta, rifiuto, apertura, abdicazione ed eccola, Isabella, precipitata al centro di un'alchimia che dirada i dubbi identitari: "Non sapevo decidermi, accettare l'invito di Marco è stato complicato".

Ridimensiona quelli della tribù che le balla intorno orientandone le rotte:"Sei matta? Chi te lo fa fare?". Ma lei ha scelto d'impeto: "La curiosità è stata più forte della paura" e adesso indaga, "con la passione dell'archeologa", tracce di un mondo che le è estraneo. A uno spettacolo che tramandasse la lezione di Montanelli, il direttore che assunse Travaglio prima al "Giornale" e poi alla "Voce", il suo ormai celebre allievo pensava da mesi. A Indro il compito di illuminare voltairianamente la scena.

montanelli1

Con frammenti atemporali che bruciano di attualità. Mussolini, Pinocchio, i carrarmati di Budapest, Giolitti, Montaigne. A Travaglio invece il lavoro sporco. L'impressionante casellario sulla mala información, la semiotica che cambia d'abito alla realtà, le notizie nascoste, la storia minima e paradigmatica di un incantesimo duale, perché per dirla con Arturo Graf: "Se non ci fossero tante pecore, non ci sarebbero tanti lupi".Travaglio è d'accordo. Montanelli lo sarebbe stato. Morì dieci anni fa, nell'estate che precedette l'editto bulgaro. Oggi sono le luci che sfumano nell'ombra di un teatro a definire meglio ciò che accadrà, forse, dopo Berlusconi.

Berlusconi BUNGA.jpg

Nella partecipazione attiva, Isabella Ferrari scorge una possibilità: "Bisogna svegliarsi. Non essere più complici. "Anestesia totale" ha una sceneggiatura impressionante, fotografa il vizio degli italiani, l'afflato verso i tiranni. Avevo visto Travaglio in "Promemoria". Ha un raro senso dell'umorismo". Anche questa volta, pensando a ciò che eravamo, si ride per non piangere.

L'occhio di Travaglio è clinicamente refrattario alle indulgenze, l'orizzonte di Ferrari è proiettato al riscatto. Sono diversi. Si completano: "Coltivo una pietà che non è e non potrebbe essere la cifra intellettuale di Marco". Tra pochi giorni, si ritroveranno a provare. Una settimana e niente più. Poi da Bologna, il 29 aprile, partiranno per una messa laica. "Anestesia totale". Difficile abituarsi al dolore.

 


1- CHE NE PENSATE DI UN PIRANDELLO (\"LA MORTE ADDOSSO\"), IN VERSIONE EN TRAVESTI? 2- VA IN SCENA AL TEATRO COLOSSEO DI ROMA IL SURREALE ADATTAMENTO DELLE MEJO DRAG-QUEEN, TRA PARRUCCHE E ABITUCCI DA CARNEVALE DI RIO, CON UNA PLATEA CHE SCODELLA L’ALTO (LO SCRITTORE VINCENZO CERAMI) E IL BASSO (GIOIA SCOLA), TRAPASSANDO IL PORNO (MILLY D’ABBRACCIO CON MUTANDINA IN VISTA)

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Da www.equilibriarte.net
Foto di Mario Pizzi da Zagarolo

VINCENZO CERAMI


Fino al 17 Aprile al Teatro Colosseo è in scena Pirandello Drag, uno spettacolo nato dall'adattamento de La morte addosso di Pirandello realizzata di Nino Spirlì e Anne Riitta Ciccone che l'hanno resa in versione drag queen.

VALERIA PANNUTI

Alla prima sono saliti sul palco Aldo Ferrara e Nino Spirlì, diretti da Gioia Scola, per una attesa recitazione che mostrasse l'originalità di una messa in scena non comune nella Capitale. L'adattamento non era facile ma l'impostazione è stata buona, votata ad un dialogo tra i due personaggi che premiasse la drammaticità di sentirsi solo di passaggio su questo mondo, con tutto quel sostrato filosofico bergsoniano che è l'humus di Pirandello.

MILLY CON LE MUTANDE

Su questo aspetto più alto l'adattamento ha preferito scegliere il surreale, una sorta di due dispersi umani in un mondo assente perché votato alla solitudine e all'isolamento: dividerà le opinioni, visto che Pirandello non è solo l'inventore di un teatro moderno, che sentiamo nostro, ma anche un analizzatore fine della nostra società, prima ancora degli scritti sulla società liquida di Bauman.

MILLY CON LE DRAG QUEEN

Tanti i VIP presenti, tra i quali Milly D'Abbraccio, Maria Grazia Nazzari e Claudio Pagliara per uno spettacolo prodotto dall'Associazione Culturale Gli Apprendisti Incantatori.

 

RASSEGNA INTERNAZIONALE - DIRIGENTI DI JP MORGAN DUBITARONO DI MADOFF MA NON FECERO NIENTE - VILLEPIN: FUORI LA FRANCIA DALLA NATO E FINO A 850 EURO A CHI HA BISOGNO - BANK OF AMERICA PERDE IL 37,5% - LIBIA, LA NATO È A CORTO DI AEREI - UTILI DI GOOGLE INFERIORI ALLE ATTESE, IL TITOLO CADE - FUKUSHIMA, RISARCIMENTI ENTRO FINE MESE - LONDRA OMOFOBA - SCOPERTO IL GENE CHE FA NASCERE PREMATURI - GALLIANO LICENZIA JOHN GALLIANO - SKYPE PER ANDROID È DIFETTOSO, PRIVACY A RISCHIO - LA TOP 100 DEI GADGET DI TUTTI I TEMPI…

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DAGOREPORT

YEMEN

1 - THE NEW YORK TIMES
TRE DIRIGENTI DI JP MORGAN DUBITARONO DI MADOFF MA NON FECERO NIENTE
http://nyti.ms/fEhaPo

- Tre alti dirigenti della "JPMorgan Chase" tuttora in carica, nel giugno 2007, discussero della possibilità che Robert Madoff, l'autore della più grande truffa della storia (50 miliardi di dollari), stesse frodando gli investitori. Ciò nonostante, non fecero nulla per fermarlo, né presero provvedimenti per proteggere i clienti o avvertirono le autorità.

2 - THE GUARDIAN
LA BRITISH PETROLEUM TENTAVA DI INFLUENZARE LE VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE E SULLA SALUTE DELL'ATTIVITÀ ESTRATTIVA NEL GOLFO DEL MESSICO
http://bit.ly/hWPPZz

VILLEPIN

- Una serie di comunicazioni interne della British Petroleum, pubblicate grazie al Freedom of Information Act degli Stati Uniti (Atto per la libertà di informazione), mostrano chiaramente i tentativi della compagnia petrolifera di influenzare le ricerche degli scienziati sull'impatto che l'attività estrattiva nel Golfo del Messico ha sulle persone e sull'ambiente.

3 - LE FIGARO
TEPCO, ENTRO FINE MESE RISARCIMENTI PER LE VITTIME DI FUKUSHIMA
http://bit.ly/h23IXi

- La Tepco, società che gestisce la centrale atomica di Fukushima, indennizzerà le vittime della crisi nucleare entro la fine del mese. Si parla di un minimo di 600 milioni di dollari. L'entità dei risarcimenti è stata stabilita dal governo.

FRANCIA, LA LISTA DEI CANDIDATI UMP AL SENATO SEMINA LA DISCORDIA
http://bit.ly/e6Ma0j

TORNADO

- Polemica all'interno del Movimento Popolare (Ump). Martedì sera, in una riunione all'Eliseo presieduta da Nicolas Sarkozy, è stata stilata la lista di candidati Ump al Senato. Capolista, Chantal Jouanno. A Parigi, sette degli otto sindaci di quartiere hanno denunciato una scelta fatta "senza alcuna consultazione".

VILLEPIN: FUORI LA FRANCIA DALLA NATO E FINO A 850 EURO A CHI HA BISOGNO
http://bit.ly/e1jOcd

- L'ex Primo ministro francese Dominique de Villepin propone una "rifondazione politica, economica e sociale" del Paese. Afferma di volerne essere il promotore, ma non si pronuncia riguardo a una sua possibile candidatura alle prossime elezioni presidenziali. Tra le sue proposte: l'uscita della Francia dalla Nato e fino a 850 euro a chi guadagna da 0 a 1500 euro al mese.

4 - THE WASHINGTON POST
TORNADO UCCIDE CINQUE PERSONE IN OKLAHOMA, ARKANSAS
http://wapo.st/fJsG9x

TOP

- Un insieme di tempeste sviluppatesi in Oklahoma hanno prodotto un Tornado che si è abbattuto su una piccola città nel sudest del paese, uccidendo cinque persone.

IL LINGUAGGIO UMANO È NATO IN SUDAFRICA
http://wapo.st/eOad6n

- Il linguaggio umano è nato in Sudafrica. È quanto risulta da uno studio effettuato dall'Università di Aukland, Australia. Partendo dal continente africano, la comunicazione verbale si sarebbe poi diffusa in tutto il pianeta, raggiungendo da ultimo l'Oceania.

5 - HUFFINGTON POST
SKYPE PER ANDROID È DIFETTOSO, PRIVACY A RISCHIO
http://huff.to/hkEvnD

- Gli utenti della versione di Skype per Android sono messi in guardia. Un'applicazione della stessa Android, infatti, se scaricata, permette di accedere alle informazioni personali degli utenti Skype.

MUGABE

BANK OF AMERICA PERDE IL 37,5%
http://huff.to/foQ3RC

- Rispetto all'anno scorso, nel primo quadrimestre dell'anno, Bank of America segna un crollo del 37,5 %. La più grande banca Usa ha registrato un "income" di due miliardi di dollari, contro i 3,2 dell'anno passato.

6 - TELEGRAPH
GALLIANO LICENZIATO DALLA MAISON CHE PORTA IL SUO STESSO NOME
http://bit.ly/hzZo0j

- Le cose vanno di male in peggio per John Galliano. Lo stilista inglese è stato licenziato dalla maison che porta il suo stesso nome.

LORSO MERCEDES

SOPPRESSO L'ORSO BIANCO DELLO ZOO DI EDIMBURGO
http://bit.ly/ezSEic

- A causa di problemi di salute, Mercedes, l'orso bianco, star dello zoo di Edimburgo, è stato soppresso.

7 - BBC
LA GRECIA RENDERÀ NOTO IL PIANO DI TAGLI DOPO PASQUA
http://bbc.in/eqsgn4

- "Passata la Pasqua, la Grecia renderà noto il piano di tagli e privatizzazioni". Lo ha detto stamani il Primo ministro greco, George Papandreou. La Grecia deve tagliare 23 miliardi di euro, per portare il deficit di bilancio dal 10% all'1% entro il 2015.

LIBIA, LA NATO È A CORTO DI AEREI
http://bbc.in/hHL6kJ

jouanno

- La Nato è a corto di aerei. Il segretario dell'organizzazione militare internazionale Anders Fogh Rasmussen ha detto ai ministri degli Esteri che ne servono "un po' di più".

LONDRA, COPPIA GAY BUTTATA FUORI DAL PUB PER ESSERSI BACIATA
http://bbc.in/hM1sGU

- Una coppia di ragazzi gay è stata buttata fuori da un pub di Londra per essersi data un bacio. L'episodio è avvenuto a Soho, quartiere assai frequentato dagli omosessuali. Anche per questo in città la notizia ha fatto molto scalpore.

SCOPERTO IL GENE CHE FA NASCERE PREMATURI
http://bbc.in/e9sbd8

GOLFO DEL MESSICO

- Una ricerca condotta da scienziati Usa e finlandesi ha portato alla scoperta di un gene considerato la causa, o una delle cause, delle nascite premature.

YEMEN, IL PRESIDENTE SALEH APRE AL DIALOGO CON L'OPPOSIZIONE
http://bit.ly/eyhOYn

- Il presidente yemenita Ali Abdullah Saleh ha aperto al dialogo con l'opposizione. L'obiettivo, ha detto, è quello di "raggiungere la sicurezza e la stabilità del paese". Da settimane lo Yemen è sconvolto da manifestazioni e proteste, quasi sempre represse nel sangue.

SIRIA, ASSAD FORMA IL NUOVO GOVERNO
http://bit.ly/hVi3B2

- Il presidente della Siria Bashar al-Assad ha formato un nuovo governo, dopo aver annunciato, due settimane fa, le dimissioni del vecchio, sulla scia delle proteste che infiammano il paese. Alla guida del nuovo esecutivo è stato messo Adel Safar, un ex ministro dell'Agricoltura.

GENE

8 - CNN
GIAPPONE, RIAPRE LA DISNEYLAND DI TOKYO CHIUSA DOPO IL TERREMOTO
http://bit.ly/eIFcb4

- Oggi, a poco più di un mese dal terremoto che messo in ginocchio il Giappone, ha riaperto il parco di divertimenti Disneyland di Tokyo.

FACEBOOK CERCA DI FARSI AMICI I GIORNALISTI
http://bit.ly/fgtaLB

GALLIANO

- Il social network Facebook sta cercando di farsi amici i giornalisti. La compagnia di Mark Zuckerberg sta lavorando per dare alle notizie di attualità maggiore spazio su Facebook.

9 - LE MONDE
UTILI DI GOOGLE INFERIORI ALLE ATTESE, IL TITOLO CADE
http://bit.ly/gXhC2Z

- Nonostante una crescita del 17,5% degli utili netti nel primo trimestre dell'anno, le azioni di Google sono scese del 5,22%. Il motivo sono le enormi aspettative che il motore di ricerca genera.

FACEBOOK

10 - EL MUNDO
JUDE LAW DENUNCIA IL NEWS OF THE WORLD PER HACKERAGGIO TELEFONICO
http://bit.ly/eLuK5j

- Dopo Sienna Miller, anche l'ex Jude Law denuncia la rivista di Rupert Murdoch, "News of the world" per hackeraggio telefonico. Lo scandalo che coinvolge il periodico britannico, accusato di intercettazioni illegali fatte per procacciarsi gli scoop, ha già portato all'arresto di tre giornalisti.

11 - TIME
LA TOP 100 DEI GADGET DI TUTTI I TEMPI, DALL'ACCENDINO BIC ALL'IPOD
http://ti.me/gVlSM1

 

IL FOSSATO TELECOM NEI CONTI DI FOSSATI - ESCLUSA DAL CDA E DECISA A DAR BATTAGLIA, LA FAMIGLIA DEGLI EX PROPRIETARI DI STAR (CHE HA IL 5% DEL CAPITALE DEL COLOSSO TELEFONICO) PENSA ANCHE A UN’USCITA DI SCENA DALLE TLC, MA IL COSTO È CARO: TRA SVALUTAZIONI PASSATE E L’ATTUALE QUOTAZIONE DEL TITOLO, LA PERDITA POTENZIALE DEL PACCHETTO È SUPERIORE AI 500 MILIONI. DICASI MEZZO MILIARDO DI EURO…

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Marigia Mangano per "Il Sole 24 Ore"

Marco Fossati di Findim

Fuori dal consiglio di amministrazione di Telecom Italia, ma pronti a dare battaglia in assemblea. La famiglia Fossati, socio di peso del gruppo telefonico con il 5% del capitale, ha già fatto capire che dopo l'esclusione dal board farà sentire la propria voce nelle sedi opportune. Intendendo, con queste ultime, l'assemblea di Telecom Italia che la famiglia può tecnicamente convocare come e quando vuole.

Tuttavia in molti, sul mercato, si interrogano su quale sarà poi nei fatti la linea d'azione che seguiranno gli ex proprietari di Star. Tanto che qualcuno, a Piazza Affari, azzarda perfino una possibile uscita di scena attraverso la vendita del pacchetto. Di certo alla famiglia l'avventura nel mondo delle tlc sta costando tanto. Tra svalutazioni passate e l'attuale quotazione del titolo, la perdita potenziale del pacchetto è superiore ai 500 milioni di euro. Mezzo miliardo.

marco fossati

TELECOM IN CARICO A 1,7 - La quota detenuta in Telecom Italia è infatti in carico nel bilancio della holding lussemburghese Findim, l'ultimo depositato e relativo all'esercizio 2009, a un valore di 1,705 euro. Valutazione che - si legge nel documento del Granducato - è stato ritenuto adeguato dal consiglio di amministrazione in considerazione di piani di sviluppo futuri». Attualmente la quota complessiva del 4,99% è iscritta nel bilancio a un valore di 1.140 milioni di euro contro un valore di Borsa di 702 milioni.

In pratica, per la famiglia Fossati la minusvalenza complessiva potenziale sull'intero pacchetto è pari a 438 milioni. A tale valore, peraltro, bisogna sommare il costo del «passato». Già perché solo un anno prima la famiglia Fossati aveva allineato il valore che esprimeva inizialmente un prezzo per azione intorno ai 2 euro. La svalutazione era stata pari a 85,3 milioni, con il risultato finale che in tutto la quota Telecom è costata 523 milioni di euro. Una montagna di soldi.

IL PORTAFOGLIO - Peraltro, quanto al portafoglio partecipazione complessivo della capogruppo Findim Group Sa, le cose non vanno certo meglio per gli altri investimenti, anche se in questo caso le cifre in ballo sono molto ridimensionate rispetto al capitole Telecom Italia. Il riferimento è alla partecipazione del 12,4% in Gas Plus.

BERNABE MARCO FOSSATI

La partecipazione, iscritta in bilancio per 44,6 milioni, esprime un prezzo per azione pari a 7,81 euro. Oggi il titolo Gas Plus non arriva a 4 euro: il prezzo di Borsa segnato ieri è di 3,83 euro. Il risultato è che la quota ha una minusvalenza potenziale di 23 milioni, praticamente la metà dell'investimento fatto. E difficilmente tale valutazione potrà essere mantenuta anche nel bilancio 2010.

Per il resto, spicca come nota positiva in tema di investimenti in Borsa, solo il trading sul colosso Usa Apple. La Findim Group era entrata con un pacchetto sotto l'1%, ma del valore di 390 milioni, nel 2008. L'anno dopo la famiglia ha deciso di vendere con una plusvalenza di 28,3 milioni. Nello stesso periodo sono stati ceduti anche una manciata di titoli Telecom, operazione che ha comportato una minusvalenza di 590mila.

Logo "Telecom"

Nell'insieme gli asset di Findim Group totalizzavano secondo l'ultimo rendiconto 1,40 miliardi di euro, di cui 1,18 in partecipazioni. Nel corso dell'esercizio, la finanziaria è rientrata di parte del debito verso imprese collegate, sceso a 240 milioni da 430 e verso persone collegate (333 milioni contro 658 milioni).

 

MILANO DEBOLE, MAGLIA NERA LIGRESTI (-3%) - E GROUPAMA FA SAPERE A NAGEL CHE MEDIOBANCA VUOL DIRE 205 MLN € DI MINUSVALENZE - EUROZONA: INFLAZIONE SALE AL 2,7% - IL BERLUSCONE ROTELLI STRONCA I SOGNI DI “CORRIERE” DELLO SCARPARO: “NON VENDIAMO, ANZI INCREMENTIAMO” - FIAT DRAMA: -20% VENDITE EUROPA, (MA SARà SPONSOR DELLA NAZIONALE) - LA FIOM PORTA L’ACCORDO MIRAFIORI IN TRIBUNALE - LE COOP TRATTANO PER UNA COORDATA PARMALAT - BANKITALIA: MODESTA ACCELERAZIONE ATTIVITà PRODUTTIVE - GRECIA NEL BARATRO DELLO SPREAD, “NESSUNA RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO”…

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1 - BORSA, LA GIORNATA: MACRO DA USA-CINA, GRECIA TIRA GIÙ BANCARI...
Milano, 15 apr. (LaPresse) -
Chiusura debole per Piazza Affari, con l'indice Ftse Mib che perde lo 0,06% a 21.821,26 punti e il Ftse All-Share che cede lo 0,04% a 22.545,97 punti. Oggi si incrociano dati macro da oriente e occidente. Secondo l'istituto nazionale di statistica della Cina, l'economia nazionale è cresciuta del 9,7% nei primi tre mesi del 2011. Negli Stati Uniti la produzione industriale è balzata dello 0,8% a marzo e l'inflazione è cresciuta nello stesso mese dello 0,5%, e del 2,7% su base annua. Ma in Grecia, lo spread con i bund tedeschi ha superato i mille punti base, mettendo paura agli istituti di credito.

Giulia Paolo Jonella e Salvatore Ligresti

In questo contesto, chiudono sopra la parità le principali Borse europee. L'indice Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,54% a 5.996,01 punti, il Cac 40 di Parigi mostra un lieve rialzo dello 0,l% a 3.974,48 punti e il Dax di Francoforte sale dello 0,44% a 7.178,29 punti. Milano non ce la fa e rimane negativa per le difficoltà del settore bancario del Mib. Guida i ribassi del comparto Popolare Milano, cui secondo quanto riportato dalla stampa, Bankitalia avrebbe chiesto la cancellazione del dividendo e un aumento di capitale intorno ai 600 milioni di euro. Piazza Meda crolla del 2,36% a 2,648 euro. Scendono anche Banco Popolare (-1,06%), Banca Montepaschi (-1,19%), Intesa Sanpaolo (-1,73%), Ubi Banca (-1,08%) e Unicredit (-0,29%).

ORO

La maglia nera del paniere principale è Fondiaria-Sai, con un ribasso del 3,05% a 6,35 euro. Volano invece Prysmian, tonica con un 2,9% di rialzo a 15,78 euro, e Fiat Industrial, che balza del 3,19% a 10,02 euro. Oggi dal consiglio di amministrazione di Granlatte è arrivato il via libera per proseguire nell'operazione per il controllo di Parmalat. Il cda ha dato mandato al presidente di Granarolo, Giampiero Calzolari, di proseguire la trattativa con le banche per una cordata concorrente ai francesi di Lactalis. Granlatte è azionista di controllo di Granarolo con l'80%. Il gruppo di Collecchio cede lo 0,61% a 2,284 euro.

Tra gli altri titoli, guadagnano Exor (+1,92%), Azimut (+1,04%) Enel Green Power (+1,1%), Finmeccanica (+0,17%), Enel (+0,87%) e Pirelli (+0,62%). Perdono Eni (-0,29%), Generali (-0,51%), Mediobanca (-0,97%), Saipem (-0,32%) e Impregilo (-1,32%). Fuori dal Mib, la Roma attende in Borsa con ottimismo la firma che, probabilmente stasera, chiuderà la partita per nuova la proprietà del club all'americano Thomas DiBenedetto. Il titolo guadagna lo 0,52% a 1,166 euro.

2 - ORO: BALZA ANCORA E FISSA NUOVO RECORD A 1.483 DOLLARI L'ONCIA...
Radiocor -
Nuovo record per l'oro che, nel pomeriggio, ha rotto quota 1.480 dollari arrampicandosi fino a 1483,38 dollari l'oncia. Gli esperti spiegano il rally con la crisi dei debiti sovrani europei e le preoccupazioni sull'inflazione, che sta lievitando oltre le attese in Cina e negli Stati Uniti.

ROTELLI

3 - E17: +2,7% INFLAZIONE ANNUA IN MARZO, IN NETTO RIALZO...
Radiocor -
Nel mese di marzo l'inflazione annuale nell'area euro e' salita al 2,7%, in forte crescita dal 2,4% di febbraio. Un anno prima il tasso era all'1, 6%. L'inflazione mensile e' stata pari all'1,4% nel marzo 2011. L'inflazione annuale nell'intera Ue e' stata del 3,1% a marzo, contro il 2,9% di febbraio. Un anno prima il tasso era al 2,0%. L'inflazione mensile in marzo e' stata dell'1,1%. Le cifre provengono da Eurostat, l'ufficio statistico dell'Unione europea.

DELLA VALLE

4 - RCS: ROTELLI, RIBADISCO INTERESSE A INCREMENTARE QUOTA...
Radiocor -
Giuseppe Rotelli, azionista di Rcs Mediagroup con circa l'11% del capitale, ribadisce il suo interesse 'ad incrementare la sua quota, avendo scelto da tempo di diversificare nell'editoria'. E' quanto comunica l'imprenditore della sanita' in una nota in cui smentisce categoricamente quanto affermato in un articolo di un settimanale in merito all'ipotesi di vendita della sua partecipazione in Rcs Mediagroup.

Marchionne e Mike Manley di Jeep

5 - FIAT: IHS STIMA -20% VENDITE EUROPA MARZO CON QUOTA AL 6,7%...
Radiocor -
Marzo si chiude con una decisa frenata delle immatricolazioni del gruppo Fiat in Europa occidentale (Ue15+Norvegia+Svezia). Secondo le stime anticipate a 'Radiocor' da Pierluigi Bellini, associate director di Ihs Global Insight, le vendite del costruttore nell'area sono infatti attese in calo del 20,5% rispetto ad un anno prima a quasi 103.200 unita' con una quota pari al 6,7% (da 8%) su un mercato previsto giu' del 5,1% a oltre 1,53 milioni. Nel primo trimestre il gruppo Fiat avrebbe segnato -19,3% a circa 255.170 con una quota del 7,3% (da 8,8%) su un mercato atteso in ribasso del 2,4% a piu' di 3,51 milioni.

marchionne saluta a pugno chiuso

6 - FIAT: EX BERTONE, CISL-UIL,URGE INCONTRO...
(ANSA) -
Un incontro ''urgente'' con l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, per trovare una soluzione definitiva sullo stabilimento ex Bertone e garantire l'investimento (500 milioni di euro) e l'occupazione (1.100 posti di lavoro). Lo hanno chiesto i segretari generali di Cisl, Uil e Ugl, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni Centrella.

Maurizio Landini

7 - FIAT: LANDINI,RICORSO MAGISTRATURA SU POMIGLIANO E MIRAFIORI...
(ANSA) -
''La Fiom fara' ricorso alla magistratura di Torino per rendere nulli gli effetti dell'accordo Fiat per gli stabilimenti di Pomigliano e Mirafiori''. A confermarlo e' stato questa mattina il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che e' intervenuto ad un'assemblea convocata in fabbrica a Pomigliano d'Arco (Napoli) dal sindacato con i lavoratori, in occasione dell'ultimo dei due giorni di ripresa produttiva al Giambattista Vico.

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8 - LA FIAT SARÀ SPONSOR PRINCIPALE DELLA NAZIONALE...
Da "la Repubblica" -
La Nazionale di Prandelli, risalita nella top ten mondiale, presto viaggerà in Fiat. La Fiat sarà "main sponsor", e andrà ad aggiungersi agli altri due marchi (Tim e Kompass), che confermeranno la loro sponsorizzazione. Un segnale di svolta per la Figc: avere come sponsor principale la Fiat significa rilanciare il marchio del Made in Italy, nel momento in cui la Casa torinese sta riprendendo quota in tutto il mondo e ha grandi interessi anche in Brasile, dove nel 2014 si disputeranno i Mondiali.

La Nazionale di Prandelli sta riportando entusiasmo: entro fine mese, la Figc dovrebbe concludere anche il contratto tv con la Rai (circa 125 mln per 4 anni). E´ saltata invece la tournée di fine campionato in Usa. Il 7 giugno l´Italia giocherà un´amichevole in Europa (Grecia o Irlanda). La sfida del 10 giugno con la Spagna campione del mondo invece si terrà in Italia. Al Sud: Palermo, Napoli o Bari. (f.bi.)

9 - PARMALAT: GRANLATTE, DA CDA MANDATO A PRESIDENTE PER TRATTARE...
Radiocor -
Le cooperative fanno un altro passo in avanti verso la cordata italiana per Parmalat. Questa mattina, secondo quanto risulta a Radiocor, un c da di Granlatte, azionista all'80% di Granarolo, ha dato mandato al presidente, Gianpiero Calzolari, per proseguire le trattative su Parmalat. Il gruppo alimentare legato al mondo Coop continuera' quindi a lavorare insieme alle banche, Intesa Sanpaolo, UniCredit, Mediobanca e Bnl per trovare una soluzione italiana, alternativa ai francesi di Lactalis.

JUNCKER

10 - GRECIA: JUNCKER, INFONDATE VOCI SU RISTRUTTURAZIONE DEBITO...
Radiocor -
'Tutte le voci di mercato su una possibile ristrutturazione del debito greco sono totalmente infondate. Non e' neanche un'opzione'. Lo ha detto Jean-Claude Juncker, presidente dell'Eurogruppo all'ingresso nell'edificio dell'Fmi dove si svolge oggi la riunione dei ministri finanziari e dei governatori del G20. 'I mercati sbagliano - ha continuato - se pensano che i programmi di sostegno non siano abbastanza solidi. I fondamentali dell'eurozona sono buoni: c'e' meno deficit e meno debito e, quindi, i mercati stanno sbagliando'. Secondo Juncker, 'ci sono alcuni paesi che hanno difficolta', non si tratta di speculazione contro l'eurozona. Ci sono dei problemi a livello di debito per Grecia, Portogallo e Irlanda. La situazione di Spagna e Italia e' molto diversa e non confrontabile'.

Il premier greco Papandreu

11 - GRECIA: RECORD SPREAD,SFONDA 1.000 PUNTI...
(ANSA) -
Impennata dello spread dei titoli di Stato ellenici rispetto al bund tedesco che ha raggiunto il nuovo record a 1.038 punti, il livello piu' alto dall'introduzione dell'euro. Contemporaneamente tocca un nuovo massimo storico il rischio default della Grecia percepito dagli investitori. I credit default swaps (cds) sono schizzati a 1.147 punti, indicando che c'e' un 63% di probabilita' che il Paese fallisca entro i prossimi cinque anni.

12 - PORTOGALLO RESTITUISCE 4,2 MLD, ALL'8,9% TASSO BOND A 10 ANNI...
(LaPresse/AP) -
Il Portogallo ha restituito 4,2 miliardi di dollari di bond, evitando il rischio default in attesa del prestito internazionale. Lo ha comunicato un funzionario del ministero delle Finanze di Lisbona. Le autorità portoghesi hanno ammesso di non avere abbastanza soldi in cassa per affrontare la scadenza di giugno, in cui dovranno restituire 7 miliardi di debito. I partner europei del Portogallo e il Fondo monetario internazionale stanno discutendo con il governo per un prestito che potrebbe raggiungere gli 80 miliardi di euro, negoziati che potrebbero durare settimane. Il Paese sta affrontando costi sul debito insostenibili, con il rendimento dei suoi bond a 10 anni salito oggi all'8,9%.

Portogallo_sciopero

13 - BANKITALIA: MODESTA ACCELERAZIONE ATTIVITA' PRODUTTIVA NEL I TRIMESTRE...
Radiocor -
Per il primo trimestre di quest'anno 'si prefigura una modesta accelerazione dell'attivita' produttiva'. Lo rileva Bankitalia, secondo cui restano improntati alla prudenza i comportamenti di spesa delle famiglie, influenzati dalle condizioni del mercato del lavoro e dall'andamento del reddito disponibile, nel 2010 ancora diminuito in termini reali. Inoltre, per Via Nazionale, 'livelli produttivi distanti da quelli precedenti l'avvio della recessione e un'incidenza ancora elevata degli occupati in Cassa integrazione ostacolano il ritorno alla crescita dell'occupazione'.

Il rialzo dell'inflazione, annota Bankitalia, 'riflette soprattutto il rincaro dei beni energetici e alimentari, gravando maggiormente sul potere d'acquisto delle famiglie meno abbienti, per le quali essi rappresentano oltre il 40% dei consumi.

groupama

14 - MEDIOBANCA: GROUPAMA, 205 MLN MINUSVALENZA LATENTE QUOTA NEL 2010...
Radiocor -
Ammonta a 205 milioni la minusvalenza latente di Groupama sulla quota detenuta in Mediobanca a fine 2010. Come emerge dal rapporto annual e della compagnia assicurativa, consultato da Radiocor, il costo di acquisizione al netto degli accantonamenti del 4,93% detenuto in Mediobanca e' di 493 milioni contro un 'fair value' al 31 dicembre 2010 di 288 milioni, con uno squilibrio di 205 milioni.

Nagel e Pelliccioli

Da inizio 2011 comunque il titolo Mediobanca ha guadagnato il 15,6% rispetto all'ultima quotazione del 2010. Nel 2009 la minusvalenza latente era peraltro inferiore a quella del 2010, situandosi di 143 milioni. Le principali partecipazioni non consolidate detenute da Groupama sono in Bollore' (4,31% per un valore di 130 milioni e una plusvalenza di 42 milioni), Societe' Generale (4,22% per un valore di 1,75 miliardi e una minusvalenza di 453 milioni), in Lagardere (1,97% del valore di 97 milioni), in Veolia Environnement (5,63%, per un valore di 788 milioni), in Saint Gobain (1,91%) e in Eiffage (6,71%). All'estero, oltre a Mediobanca, c'e' la quota dell'8,28% di Otp Bank (per un valore di 629 milioni, con una minusvalenza latente di 164 milioni).

Complessivamente le quote in societa' francesi sono in bilancio per 3,4 miliardi contro un fair value di 2,76 miliardi. Nel 2010 l'a.d Jean Azema ha percepito emolumenti per 1,54 milioni contro 1,31 milioni nel 2009. Sul fronte Premafin-Fondiaria, il bilancio 2010 di Groupama si limita a riportare l'accordo siglato nello scorso autunno con la famiglia Ligresti per l'entrata in Premafin con il 17%, intesa poi 'decaduta' per l'obbligo di doppia Opa indicato da Consob. La scorsa settimana il gruppo assicurativo francese ha peraltro reso noto di avere chiesto all'Isvap l'autorizzazione per superare la soglia del 10% di Fondiaria Sai 'al fine di preservare tutta la flessibilita'', precisando di 'non avere intenzioni ostili' e che 'non c'e' alcuna certezza che procedera' all'acquisto dei titoli'.

Banca Centrale Irlandese

15 - IRLANDA: UE-BCE-FMI, BUONI PROGRESSI, NUOVO GOVERNO E' DETERMINATO...
Radiocor -
L'attuazione del programma economico per uscire dalla crisi e' 'determinata' e il nuovo governo con le misure di ricapitalizzazione e di riforma delle banche e l'impegno a raggiungere un deficit/pil al 3% nel 2015 (quest'anno sara' al 10,5%) permette al paese di 'compiere buoni progressi verso il superamento della peggiore crisi economica della sua storia'. E' questo il giudizio di Commissione Ue, Bce e Fmi.

16 - IMPRESE: PROFUMO, POLITICA INDUSTRIALE NON SI FA CON ASSETTI PROPRIETARI...
(Adnkronos) -
Il Paese ha bisogno di una politica industriale ma per sviluppare una politica industriale non sono necessari gli assetti proprietari. E' l'opinione di Alessandro Profumo, ex a.d. di Unicredit, intervenuto sul tema questo pomeriggio nel corso di un incontro con i giovani organizzato in Confindustria da Isict (Istituto superiore di studi in tecnologie dell'informazione e della comunicazione). 'Un po' di politica industriale non guasta - ha detto Profumo - ma non credo che la politica industriale si faccia con gli assetti proprietari'.

MASSIMO GIANNINI ALESSANDRO PROFUMO

17 - BP, AZIONISTI RUSSI TNK-BP RIVENDICANO RUOLO IN ACCORDO CON ROSNEFT...
(LaPresse/AP) -
Gli azionisti russi della Tnk-Bp hanno proposto oggi che l'accordo della Bp con la società petrolifera russa Rosneft, che prevede la ricerca di petrolio sotto l'Oceano Artico, sia implementato attraverso la stessa joint venture russo-britannica. La Bp sta cercando di concludere un accordo con la Rosneft, ma gli azionisti russi della joint venture Tnk-Bp, riuniti nel consorzio Aar, sono riusciti a bloccarlo sostenendo che violasse un altro accordo secondo il quale tutte le attività della Bp in Russia possono essere svolte esclusivamente con la Tnk-Bp.

Ieri la società britannica e il gigante russo hanno deciso di prorogare il termine per l'accordo di concambio per un altro mese, sperando di risolvere l'impasse. Oggi il direttore generale dell'Aar Stan Polovets ha detto che il consorzio propone che l'accordo vada avanti, ma tramite la Tnk-Bp.

 

ORE 16, CINE SACHER, CODA ALLA CASSA E MORETTI INTRATTIENE LA PLATEA CON QUALCHE NOTIZIOLA SUL FILM. A UN CERTO PUNTO PARTE LA VOCE DI ROMA: \"E VEDEMOLO! - dispettucci avvelenati tra l’Ufficio stampa del PD e il Corriere - Palazzo Chigi battuto dalle escort: PalazzoGrazioli.com è il sito istituzionale più cliccato - INGLESI ALLA ROVESCIA: IL CONSERVATORE CAMERON VIAGGIA LOW COST, IL LABURISTA MILIBAND IN PRIMA CLASSE - Aznavour è partito CON UN rimpianto non aver cantato insieme al Cavaliere....

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1- Alla visione delle 16 di "Habemus Papam" al cinema Sacher, in sala è arrivato lo stesso proprietario, alias Nanni Moretti. Che ha cominciato a intrattenere gli spettatori ("scusate, c'è gente che sta facendo ancora il biglietto") con qualche pissi pissi sulla pellicola: il prete che dice messa è un vero sarcedote, durante la partita a volo dei cardinali un attore si è rotto il femore, la scenggiatura ha qualcosa di autobiografico, etc. Mentre continua col suo bla-bla, parte la solita voce de Roma "E vedemolo!"....

NANNI MORETTI - copyright Pizzi

2- Chi incontra il direttore di Radiodue, Flavio Mucciante, nei corridoi di via Asiago, lo vede ridere sotto i baffi (che non ha) dopo aver letto su Dagospia la notizia, ripresa da "Italia Oggi", che Fiorello avrebbe chiesto i registi e i collaboratori che aveva ai tempi di "Viva Radiodue", pur dovendo solo mandare in onda il suo show teatrale dal Sistina su Radiouno. E coi più stretti collaboratori non si lascia sfuggire una battuta maligna; "Abbiamo raccolto il suo SOS, è auspicabile che per il suo ritorno in radio abbia i più alti standard qualitativi..."

Flavio Mucciante

3- Le vecchie ruggini, si sa, sono difficile da grattare. E pare che tra l'Ufficio stampa del PD e il Corriere della Sera serpeggi, da tempo, una guerriglia fatta di stilettate, controbordate e dispettucci avvelenati. Qualcuno ricorderà le borsettate che si sono scambiati, un paio di mesi fa, Roberto Seghetti, capo ufficio stampa dei Democratici, e il professor Ernesto Galli Della Loggia. L'editorialista del Corriere, accusato di non conoscere il programma politico del partito, aveva rimproverato a Seghetti una campagna mediatica sul tema moscia e malgestita.

Per evitare così di essere nuovamente snobbati dal Corriere e bacchettati dai suoi editorialisti, pare che i democratici abbiano affidato a Stefano Fassina, responsabile economia e lavoro, il compito di inviare una roboante missiva preventiva a Flebuccio De Bortoli. Nella lettera si chiede al direttore di informare gli editorialisti "di evitare lo stanco ritornello del Pd privo di progetto, di Pd impegnato soltanto nell'anti-berlusconismo, di opposizione assente e priva di idee. L'anti-politica ha già tante frecce vere al suo arco". Pare che il Corriere abbia così apprezzato da cestinare la lettera senza neanche pubblicarla. Sarà vero?

la home page del sito di Escort PalazzoGrazioliERNESTO GALLI DELLA LOGGIA

4- Il potere del WEB, Palazzo Chigi battuto dalle escort: PalazzoGrazioli.com è il sito istituzionale più cliccato. Basta digitare Palazzo Grazioli su Google per scoprire che le url associate al palazzo romano noto per le vicende personali del Premier non rimandano alle classiche pagine istituzionali del Governo e i risultati lo dimostrano.

Pare infatti che gli utenti di internet non siano troppo interessati ai programmi del PDL ma alle giovani signorine in abiti succinti che compaiono digitando sui loro computer le url della residenza romana del Presidente Berlusconi www.palazzograzioli.com (anche .it e .org) .

ed miliband

5- Da "Nomfup.wordpress.com" - Autogol ferroviario per Ed Miliband. Andato in Lancashire per una iniziativa elettorale, il leader laburista è stato pizzicato dalle telecamere di SKY comodamente seduto sul treno in prima classe. Alla domanda diretta del giornalista della emittente televisiva, Miliband si è mostrato infastidito e imbarazzato. Tanto più che pochi giorni fa il premier David Cameron aveva sorpreso la stampa britannica con una fuga d'amore in Spagna assieme alla moglie, volando Ryanair. Una scelta low cost che, adesso, mette in crisi la campagna di Miliband, tutta votata alla sofferenza economica delle classi medie per i tagli voluti dai conservatori

6- Il sito DavideMaggio.it (www.davidemaggio.it) ha intercettato un sms autopromozionale che Alba Parietti, perseverante nel negare il suo naufragio sull'Isola dei Famosi in Honduras, martedi prossimo, ha mandato ad una cerchia di amici.

Alba-Parietti-topless

Eccolo: Se pensi che io mi sia comportata male con te è arrivato il momento in cui avrai soddisfazione. Vuoi vedermi soffrire in preda a crisi di panico? Guarda l'isola martedì prossimo su rai due mi lancerò dall'elicottero e farò un'incurisione dai naufraghi. In Honduras. Se vuoi vedermi in difficoltà ad espiare tutti i miei peccati non ti perdere la puntata del 21 (in realtà è il 20, ndDM)..... E' un'occasione unica per vedermi nella merda. Non ti capiterà più. Alba.

SARKO

7- Carlo Rossella per "Il Foglio" - Aeroporto di Fiumicino. Charles Aznavour è partito ieri mattina alle 10 e 15 per Parigi, dopo il trionfale concerto della sera prima all'Auditorium. Unico rimpianto non aver cantato insieme al Cavaliere.

8- Maurizio Crippa per "Il Foglio" - Sarkò e Carlà hanno messo la no fly zone sulla loro villa di campagna. Speriamo gli arrivino almeno i barconi.

9 - Luciano Verre per il settimanale "IO SPIO" -Chi è il giovane cantante del Sud che per Pasqua ha prenotato un motoryacht Aicon 85 Fly del gruppo messinese Aicon per la modica cifra di 30 mila euro a settimana? Crociera da Napoli a Porto Cervo e ritorno.

- Chi è il presentatore TV che ha fama di essere "molto dotato" e per questo raramente scende in piscina o in spiaggia in costume preferendo abbodanti bermuda plastificati al ginocchio adatti anche per il surf?

 

 

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