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CAFONALINO ROSA - MA LO SAPEVATE CHE ISABELLA RAUTI, FIGLIA DEL SUPER FASCIO PINO RAUTI, NONCHÉ MOGLIE DEL SINDACO (POST) FASCIO ALE-DANNO È SUPER-AMICONA DELLA COMPAGNA RITANNA ARMENI? - È LA FIRST LADY DE NOANTRI A PRESENTARE IL LIBRO “PAROLA DI DONNA” DELL’EX PORTAVOCE BERTINOTTIANA (PER IL QUALE HA SCRITTO IL CAPITOLO SUL PREGIUDIZIO) - LA RAPPRESENTANZA MASCHILE RIDOTTA ALLA PRESENZA DI MARCELLO SORGI…

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Brunella Bolloli per "Libero"
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

MARCELLO SORGI E RITANNA ARMENI

Abito, abnegazione, aborto, ambiente, amore, autocoscienza, autostima. Bambine, bellezza, bioetica e poi casa, conflitto, contraccezione, convivenza, corpo, cura, emancipazione, erotismo, infibulazione. Invidia, Islam, lavoro, mamma, padre, parto, potere, quote, sapere, sentimento e da ultimo vita, welfare, zitella.

PUBBLICO

Sono solo alcune delle cento parole che hanno cambiato il mondo, scrive Ritanna Armeni, autrice di un libro intitolato appunto "Parola di donna" (Ponte delle Grazie editore, 335 pp. Euro 16,80). Un libro corale, perché Armeni ha riunito, con la sua idea, cento protagoniste italiane del giornalismo, della politica, del costume, dell'arte, della sociologia contemporanei.

MARCELLO SORGI E RITANNA ARMENI

Cento voci per raccontare il cambiamento provocato e portato dalle donne attraverso la testimonianza delle parole, ma anche dell'azione, che si è risvegliata nel nostro Paese solo negli ultimi mesi, con la spinta dei fatti di cronaca, delle inchieste giudiziarie, del caso Ruby. Eppure, "Parola di donna" non è un libro a senso unico, non nasce per dividere, ma per unire il mondo femminile. Non c'è la parola berlusconismo tra le cento analizzate, non giudica e racconta l'universo femminile in modo trasversale.

ISABELLA RAUTI

Lunedì, alla libreria Arion di Roma, si è parlato di questo testo con l'autrice e con Isabella Rauti, consigliera regionale esperta di Pari Opportunità, non certo una donna di sinistra, eppure così vicina alle tematiche femminili e non necessariamente femministe, che animano il dibattito politico e sociale. Rauti, oltretutto, ha il merito di esserne sempre stata portatrice e divulgatrice in tutta la sua attività: prima come capo Dipartimento al ministero delle Pari Opportunità, oggi in Consiglio regionale, senza seguire la scia dei movimenti rinati attorno all'8 marzo, o al 13 febbraio, in apparenza per le donne, in realtà anche e soprattutto per un'ideologia politica.

ISABELLA RAUTI E RITANNA ARMENI

Due donne con radici e storie così diverse, Ritanna Armeni e Isabella Rauti, però così vicine nell'essere fini conoscitrici di quel mondo che sta cambiando proprio grazie all'impegno e alla tenacia delle ragazze. Una, Ritanna, è andata in piazza per la dignità femminile, insieme a tante altre amiche ed esponenti del comitato "Se non ora quando". L'altra, Isabella, non ha partecipato alla sfilata dell'orgoglio femminile, il 13 febbraio, riconoscendo e rifiutando così la strumentalizzazione di una parte politica tutta anti-berlusconiana.

GRAZIELLA MASCIA E RITANNA ARMENI

Non per questo, ovviamente, l'esponente del PdL ritiene che la scorciatoia, l'esibire il proprio corpo o il vendersi per uno strapuntino in tv sia giustificabile. "Assolutamente no. Deve prevalere sempre e comunque il merito". Rauti ha scritto un suo capitolo per il libro della Armeni. Ha sviscerato il termine "pregiudizio". "Un giudizio preventivo: non coincide con lo stereotipo, ma gli è molto vicino".

"Nelle pagine di Ritanna", ha detto, "si percepiscono le voci di cento donne, appunto, che fanno capire come gli stereotipi abbiano rappresentato e rappresentano ancora oggi costruzioni mentali per comprendere la realtà".

FABIO E DANIELE CICCAGLIONI

Isabella Rauti conosce il pregiudizio perché ne è stata vittima. Lo racconta lei stessa nel libro corale sulle parole delle donne. Era il 1972 e suo padre, Pino Rauti, fondatore e poi segretario dell'Msi, viene arrestato con l'accusa infamante di essere legato alla strage di piazza Fontana. Lei aveva dieci anni. Una bambina come tante. E quel pomeriggio terribile era con le amichette più strette di scuola: decidono di andare a giocare a casa di una di loro, vicino a via Trionfale. Ma quando la madre dell'amichetta è sulla soglia fa entrare solo le altre tre: "Tu no", le dice, "sei la figlia di un fascista".

ESTHER CRIMI

E chiude la porta. Ma non è finita. Prima era "figlia di", poi "moglie di". Magari prima che suo marito, Gianni Alemanno, diventasse sindaco, perché il pregiudizio, chissà come mai, di fronte al potere ha un certo timore e diventa ipocrisia, forse è perfino peggio. Non distingue più il merito (o il demerito) della persona, ma pensa solo alla convenienza. E spesso le donne sono vittime anche di questi meccanismi: pregiudizio all'incontrario. Non mi piaci, però mi servi. Sei moglie o figlia di uno che conta, quindi ti devo considerare per forza. Sempre troppo pochi, purtroppo, guardano al valore della donna in sé.

DANIELE CICCAGLIONI

Naturalmente, sia Ritanna Armeni che Isabella Rauti sono modelli femminili vincenti. Hanno superato il pregiudizio lavorando sodo, ognuna nel suo settore, ognuna con la propria idea politica. A moderare l'incontro, nella libreria del Palazzo delle Esposizioni, c'era Marcello Sorgi, editorialista della Stampa. In sala, anche molti uomini a sentire le parole delle donne.

 


SGARBI QUOTIDIANI - “ALLA MOSTRA SUL CARAVAGGIO A MILANO CURATA DA SGARBI, DI QUADRI DEL GRANDE ARTISTA, UNO SOLO! MA NON DOVEVA incentrarsi su opere di Caravaggio? MEGLIO UN’ONESTA IGNORANZA CHE UN’ERUDITA INARRIVABILE CIALTRONERIA” - NONOSTANTE LE 6 (DICASI SEI) BOCCIATURE DELLA CORTE DEI CONTI, IL CAINANO VUOLE ANCORA IL VECCHIO SGARBONE A CAPO DEI MUSEI VENEZIANI...

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1 - LETTERA
Riceviamo e pubblichiamo:

Caro DAGO,

Gli occhi di Caravaggio by Sgarbi

premetto che non sono neanche lontanamente somigliante a un intellettuale, così sgombero il terreno da illazioni sulla mia ignoranza, già riconosciuta da me medesimo a prescindere. Ho avuto la bella idea, quindici giorni fa, di visitare la mostra sul Caravaggio presso il Museo Diocesano di Milano. Mostra che secondo il senso comune di noi poveri comuni mortali dovrebbe incentrarsi su opere di Caravaggio. Entrando ho visto che la mostra era curata da Sgarbi, ma non ho avuto la prontezza di girare i tacchi.

Appena pagato, ho scoperto un biglietto malamente appiccicato alla cassa che lamentava con rammarico l'assenza di un'opera del Caravaggio di cui era stata promessa l'esposizione.

L'odore di "pacco" sgarbesco/pretesco si è fatto altissimo. Di opere del Caravaggio ce ne erano DUE dico DUE, sommerse da una valanga di opere - pregevolissime per carità - di noncaravaggi suoi coevi, sommerse a loro volta da dotte ripeto dotte spiegazioni del clima in cui si formo' il sommo pittore milanese, svelto di coltello quanto di pennello. Il quale purtroppo non puo' reincarnarsi e trattare Sgarbi come si merita per averlo così trattato in codesta mostra (femminile di mostro).

SGARBI SABRINA COLLE E VITTORIA RISI

Ora leggo pure che una delle due-opere-due del supposto oggetto della mostra è stata ritirata anzitempo, quindi chi entra vede non dico tre e nemmeno due ma UNA opera del Caravaggio nella mostra curata da Sgarbi. E se ritirano pure quella, cazzo? Conclusione: meglio un'onesta ignoranza che una erudita inarrivabile cialtroneria. Cari Dagonauti, fate come non ho fatto io, state alla larga da sgarbi diocesani e derivati.
BLUE NOTE


2 - "SGARBI AL POLO VENEZIANO"...
Paolo Festuccia per "la Stampa"

Ci pensa da giorni. Ma venerdì, quando scadrà il bando per la scelta del nuovo soprintendente del polo museale veneziano, il ministro Giancarlo Galan dovrà prendere una decisione. E al ministero non è mistero che la scelta, nonostante le pronunce della Corte dei conti della stagione Bondi, potrebbe ricadere ancora su Vittorio Sgarbi, curatore del padiglione «Italia» alla Biennale.

Una voce insomma, che suona però come un campanello d'allarme per il sindacalista della Uil Gianfranco Cerasoli, che minaccia fulmini e saette contro Galan ed eventualmente un «ennesimo ricorso amministrativo». Eppure, in molti rilanciano l'indiscrezione e tanti altri la condiscono con appunti e incontri. «Ma per carità - spiega Carasoli - Bondi ha perduto tre volte con la Corte. Galan, rischia così di annullare il credito conquistato dopo il suo insediamento».

VITTORIO SGARBI

Prima grazie al ripristino dei fondi del Fus, poi con altri 12 milioni ottenuti dal ministero del Tesoro per gli Uffizi. Quindi, la partita veneziana, che entro l'anno, potrebbe beneficiare di altri 3,5 milioni indispensabili per i lavori delle gallerie dell'accademia di Venezia.

Insomma, Galan si gioca la sua credibilità. Sostiene Cerasoli che «il ministro non può nominare Sgarbi soprintendente perché non ha i titoli», ma potrebbe farlo nel caso mancassero altri pretendenti dirigenti. «Allo stato attuale - spiega il sindacalista - ci sono tre domande ed entro il 15 ne potrebbero arrivare altre».

GIANCARLO GALAN E BERLUSCONI

E già, ma nel passato andò diversamente. Perché almeno due pretendenti, Fabrizio Magani e Lapi Ballerini, ottennero altri incarichi regionali, liberando la strada a Sgarbi. Galan, dal canto suo, ha fatto sapere «di voler rispettare le indicazioni della Corte», ma le pressioni non mancano. E la nomina appare assai gradita al presidente del Consiglio.

Di certo, se Sgarbi ottenesse l'incarico prima che la Corte dei Conti entri nel merito passerebbe qualche mese. «Il tempo necessario», notano i più maliziosi, per «consentire a Sgarbi di inaugurare le gallerie di Venezia con le sue mostre». A quel punto, insomma, sarebbe il soprintendente Sgarbi a chiedere al curatore Sgarbi del padiglione «Italia» di allestire le sue mostre a Venezia».

 

IL BANANA PASSA ANCHE STAVOLTA, LA PRESCRIZIONE BREVE VOTATA A SCRUTINIO SEGRETO (306 A 288) E CICCHITTO GODE: “OPPOSIZIONE RIDICOLIZZATA” - SANTADECHÈ INSULTATA DAI MANIFESTANTI: “FAI IL BUNGA BUNGA!” - TOH!, LE ARCORINE PENTITE SONO DIFESE DA UNA DELL’IDV - PER SILVIO I PERMESSI AI MIGRANTI SONO ORO COLATO (ASPETTI DI PARLARE CON SARKÒ) - BRIGANDÌ DECADUTO DAL CSM - UN PROIETTILE PER ALE-DANNO - TREGUA URSO-FLI (FINO ALLE AMMINISTRATIVE)…

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1. CAMERA, AULA APPROVA ART. 3, 'CUORE' TESTO. CONTIENE TAGLIO PRESCRIZIONE PER INCENSURATI...
(ANSA)
- Via libera dell'Aula della Camera all'articolo 3 del testo sulla prescrizione breve. L'articolo, considerato il "cuore" del provvedimento in quanto accorcia i tempi della prescrizione per gli incensurati, é passato con 306 sì e 288 no.

2. CICCHITTO, OPPOSIZIONE RIDICOLIZZATA...
(ANSA)
- "In tutte queste sedute la maggioranza ha tenuto, e il risultato di quest'ultima votazione a scrutinio segreto ridicolizza l'opposizione". Così Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, commenta così il successo della maggioranza che ha raggiunto i 316 voti sull'articolo 3 del processo breve.

3. INSULTI A SANTANCHE' DAVANTI MONTECITORIO...
(ANSA)
- 'Venduta, vergogna, fai il bunga bunga'. E poi insulti pesanti con l'offerta di dieci euro corredata dalla frase 'prenditi pure queste'. Daniela Santanche' e' stata oggetto di aggressioni verbali davanti Montecitorio dove il Popolo Viola sta manifestando contro il processo breve.

GIANFRANCO FINI ANGELINO ALFANO

4. CASCINI: (ANM), CON PRESCRIZIONE BREVE BONUS A CORRUTTORI ED EVASORI...
(Adnkronos)
- Davanti all'Europa che accusa l'Italia di 'non sanzionare abbastanza la corruzione soprattutto perche' i reati di corruzione si prescrivono' la risposta del Parlamento e del governo 'e' dare maggiore possibilita' ai corruttori e agli evasori di farla franca'. Il segretario dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Cascini, sottolinea cosi, ospite della trasmissione di paola Saluzzi su Sky Tg24, il paradosso che l'abbreviamento dei termini di prescrizione provocherebbe sui processi per corruzione ed evasione fiscale.

'Tra i reati puniti con pena inferiore a sei anni ci sono in particolare l'evasione fiscale e la corruzione - ricorda infatti Cascini - che sono i reati piu' insidiosi e piu' diffusi in questo Paese e quelli che hanno minore sanzione'.

BERLUSCONI ALFANOe

I corrotti e gli evasori, sottolinea poi il segretario Anm, 'gia' oggi la fanno franca. Ma inverce di intervenire per punire di piu' questi reati, noi gli diamo un bonus ulteriore'.

5. ALFANO, NESSUNA LEGGE SU REFERENDUM LEGITTIMO IMPEDIMENTO...
(Adnkronos)
- "Escludo categoricamente ogni inziativa di carattere normativo, volta a sottrarre al popolo una delle sue prerogative costituzionali: quella di esprimere il proprio voto". A dichiararlo e' il ministro della Giustizia Angelino Alfano, rispondendo nell'aula della Camera all'interrogazione parlamentare del leader dell'Idv Antonio Di Pietro, relativa alla legge sul legittimo impedimento, sulla quale Italia dei valori ha raccolto le firme per il referendum.

6. VIA BRIGANDI' DA CSM, DECADUTO PER INCOMPATIBILITA'...
(ANSA) - Da oggi non è più consigliere del Csm il laico della Lega, Matteo Brigandì. Con una decisione senza precedenti - passata con 19 sì, tre no e due astenuti - il Plenum del Csm ha dichiarato la sua decadenza. La ragione: non essersi dimesso per tempo da ruolo di amministratore della Fin Group, mentre la legge stabilisce l'incompatibilità tra l'essere componente di un consiglio di amministrazione di una società commerciale e l'incarico di consigliere del Csm.

7. CASOLI (PDL), 'RIVELAZIONI' CON AVVOCATO IDV PROVANO C'E' REGIA...
(AGI)
- "La macchina del fango esiste e si trova nell'Idv, un partitino che ha troppe collusioni con certe toghe e alcuni affaristi delle intercettazioni telefoniche", dice Francesco Casoli, vicecapogruppo Pdl a palazzo Madama, che commenta le nuove testimonianze sui quotidiani circa il caso Ruby affermando che "l'uscita ad orologeria di oggi su alcuni quotidiani delle dichiarazioni di queste due nuove ragazze sulle cene di Arcore, e la difesa assunta dall'avvocato e senatrice dipietrista Patrizia Bugnano, sono la prova che esiste una regia politica per infangare Berlusconi".

CICCHITTO

"A questo punto - conclude - intervenga quella parte di magistratura sana per fermare e far luce sulle toghe corrotte al servizio dei politici che hanno un solo interesse, rovinare l' immagine dell'Italia per il solo tornaconto personale".

8. BUGNANO, IDV ALL'OSCURO DELLA VICENDA DI AMBRA E CHIARA...
(Adnkronos) - "Il mio partito non l'ho avvertito ne' interpellato. In questa vicenda la politica non c'entra assolutamente nulla e se qualcuno della maggioranza spinge per dargli una connotazione politica, vuol dire che ha argomenti molto deboli". Patrizia Bugnano, parla da avvocato di Ambra Battilana, una delle due ragazze invitate alle serate di Arcore il cui racconto e' stato pubblicato oggi dai quotidiani.

Ma Patrizia Bugnano e' anche senatrice dell'Idv e la cosa ha sollevato un vespaio perche', secondo alcuni esponenti del Pdl, dietro alle due testimoni ci sarebbe l'ombra del partito di Di Pietro e le deposizioni sarebbero una sorta di 'confessione a orologeria', attivata mentre la Camera si appresta a votare il processo breve. "Le critiche -afferma Bugnano- mi lasciano totalmente indifferente. Sono un avvocato e continuo a fare la mia professione, anche se sono stata eletta al Senato".

"Cerco di svolgere la mia professione con serieta' e non mi piace il clamore che si e' scatenato intorno alla vicenda. Posso solo dire che Ambra e Chiara si sono rivolte a me e al mio collega Stefano Castrale -continua l'avvocato e senatore dell'Idv- chiedendoci un parere e poi un aiuto. Stanno vivendo questa storia con un disagio enorme, poiche' ormai vengono etichettate come due escort. Anche la famiglia, come loro, sta attraversano un momento di grande travaglio".

IL CONSIGLIERE LEGHISTA DEL CSM MATTEO BRIGANDi

9. BERLUSCONI, AMBRA E CHIARA? FALSITA', SONO DISGUSTATO E' UNA VERGOGNA MA ANDIAMO SU RIFORME; SAPPIAMO CHI C'E' DIETRO...
(ANSA)
- Deluso e disgustato per quanto letto a proposito delle deposizioni delle due ragazze, Ambra Battilana e Chiara Danese, che hanno testimoniato di aver partecipato ad una festa nella residenza del premier, a Villa San Martino, ad Arcore lo scorso agosto. Cosi' viene descritto Silvio Berlusconi da chi ha avuto modo di fermarsi con lui per poche battute a margine del Consiglio dei ministri a Montecitorio.

E' una vergogna quello che ci stanno facendo ma noi andiamo avanti sulla strada delle riforme, avrebbe confidato il Cavaliere ad alcuni suoi fedelissimi. Sappiamo tutti chi c'e' dietro ed ha orchestrato questa messinscena, e' ovvio che si tratta soltanto di falsita', avrebbe ancora aggiunto, in base a quanto si apprende, il premier con amarezza. Berlusconi, secondo quanto riportato, avrebbe comunque rassicurato di non temere in alcun modo il processo Ruby ma di volersi concentrare sulle riforme e di volerle portare a termine senza piu' alcun indugio.

10. BERLUSCONI, MIA RICANDIDATURA NEL 2013? PRIMA VOGLIO VEDERE SONDAGGI...
(Adnkronos)
- Vediamo prima i sondaggi... Ieri sera, durante la cena con alcuni corrispondenti della stampa estera, Silvio Berlusconi avrebbe ribadito che completera' la legislatura, mentre per un'eventuale candidatura come premier alle elezioni nel 2013 tutto dipendera' dal 'responso' dei sondaggi. In caso contrario, avrebbe spiegato il premier, restera' a fare il 'padre nobile' del Pdl.

santanche

Il Cavaliere, raccontano, avrebbe parlato anche dello stato di salute del partito, attraversato in questi mesi da fibrillazioni legate alle varie 'correnti' interne. E' fisiologico, in un grande partito e' normale che ci sia una forte dialettica interna, avrebbe detto in sostanza il presidente del Consiglio, garantendo che alla fine ogni malumore rientrera', perche' lui e' leale e viene incontro alle richieste di tutti.

Berlusconi ha confermato che allarghera' la squadra di governo con una seconda tranche di nomine ( tre viceministri e oltre una decina di sottosegretari). Il 'rimpastino', riferiscono fonti parlamentari della maggioranza, potrebbe arrivare la prossima settimana, come confermano anche in ambienti vicini al gruppo dei 'responsabili'.

Il premier, riferiscono alcuni presenti all'incontro con i giornalisti stranieri, avrebbe parlato del sottosegretario Gianni Letta come possibile candidato al Colle. Avrebbe poi fatto il nome del Guardasigilli Angelino Alfano come papabile alla guida del Popolo della liberta'.

11. BERLUSCONI,PERMESSI FUNZIONANO, POTRANNO GIRARE IN UE...
(ANSA)
- C'é una "collaborazione assolutamente piena da parte europea, la Commissione ha certificato che il permesso di soggiorno temporaneo funziona, identifichiamo le persone e se non ci sembrano pericolose potranno girare in Europa". Lo ha detto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nel corso di una conferenza stampa congiunta con il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, a palazzo Chigi.

12. RIUNIONE URSO CON I SUOI, TREGUA FINO AMMINISTRATIVE...
(ANSA)
- Non entreranno in polemica fino alla conclusione della campagna elettorale per le amministrative, perché non intendono farsi addossare quella che reputano una probabile sconfitta per il partito di Gianfranco Fini. E' questa la linea concordata dall'area dei moderati di Futuro e Libertà, vicini ad Adolfo Urso ed Andrea Ronchi, che si sono incontrati questa mattina, verso l'ora di pranzo, nella sede di FareFuturo a Roma.

URSO-BOCCHINO-GRANATA

All'incontro, convocato da Urso, erano presenti una ventina di persone tra deputati, senatori ed europarlamentari. Secondo quanto si apprende da chi era presente, la decisione è quella di confermare la permanenza nel partito ma di "portare avanti le battaglie interne necessarie per evitare le fughe in avanti di chi propone un anti-berlusconismo viscerale".

No a chi come Briguglio o Granata "sta facendo prevalere la linea di andare semplicemente oltre il centrodestra". Ma no anche alla decisione di Gianfranco Fini di "lasciare tutto il partito in mano a Bocchino". La componente vicina ad Urso ha tutta l'intenzione di "contarsi" nei congressi con una mozione, dopo le amministrative ("nelle urne non prevediamo un brillante risultato"). "Nessuno consentirà - sottolinea uno dei parlamentari - che Fli sia il partito di Bocchino e nessuno dia per scontato che il suo consenso dentro Fli sia maggioritario".

13. PROIETTILE AD ALEMANNO, SULLA BUSTA BANDIERA PARTIGIANA BRIGATE GARIBALDI...
(Adnkronos)
- Era datata 17 marzo 2011 e firmata dai 'Gruppi di azione patriottica - Nucleo appenninico Balilla', la lettera con proiettile recapitata in Campidoglio e indirizzata al sindaco di Roma Gianni Alemanno.

Gianni Alemanno

Sulla busta gialla, con su scritto a mano con una biro blu 'Dest. Gianni Alemanno', era stato messo un francobollo. A fianco all'intestazione della lettera anche un disegno che sembra rappresentare un tricolore stilizzato con nella parte bianca una stella, un'immagine che ricorda la bandiera partigiana delle Brigate Garibaldi, da cui alla fine del 1943 su iniziativa del Pci nacquero appunto i Gap, i Gruppi d'Azione Patriottica, piccoli gruppi di partigiani con compiti di sabotaggio e azioni armate.

14. BARI; ORDINE DEI GIORNALISTI, GIORNALISTI INTERCETTATI E ALFANO TACE...
(ANSA)
- 'Dagli atti relativi ad un'inchiesta, emerge che la magistratura di Bari ha disposto intercettazioni telefoniche a carico di giornalisti che si occupano di una delicata indagine'. Lo sottolinea Enzo Iacopino, presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Giornalisti che rileva: 'C'e' una strana graduatoria nelle intercettazioni. Meglio, negli intercettati. Ci sono gli intoccabili nei confronti dei quali nulla deve essere fatto. E poi c'e' il lungo elenco degli altri, tra i quali vanno compresi i giornalisti. Noi non abbiamo ne' rivendichiamo maggiori diritti degli altri cittadini.

Semmai sappiamo di avere maggiori doveri, compreso quello di garantire una informazione corretta e completa che puo' essere tale solo se e' libera da ogni condizionamento'. E aggiunge Iacopino 'lo si puo' fare se la magistratura, al fine di accertare la responsabilita' di reati non commessi da giornalisti, dispone a loro carico intercettazioni e usa le conversazioni di lavoro come elemento per una inchiesta? La magistratura di Bari non si e' posta questo quesito ignorando il dovere, che i giornalisti hanno, di tutelare le fonti per rispettare il diritto costituzionale dei cittadini ad essere informati'. E chiede in conclusione il presidente del Cnog: 'Perche' tace il ministro Angelino Alfano? Perche' non protesta per queste intercettazioni?

 

CASA, TRUCE CASA - mentre milano, col salone del mobile, si trasforma in un Mercato immenso del lusso e del bizzarro, del creativo e dell´horror, del visto e del rivisto, dell´utile e dell´inservibile, della casa antipatica e inabitabile, la divina natalia aspesi ci consegna un mirabile e spassoso racconto su due eccentriche e fortunate arredatrici del secolo scorso...

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Natalia Aspesi per "la Repubblica"

ASPESI

C´è un gran tumulto in questi giorni a Milano, invasa da tanti più arredi di quanti il mondo intero possa assorbire; a causa dell´unico vero evento cosmopolita della città, se non del Paese, il Salone Internazionale del Mobile, arrivano da tutto il mondo, a fare lo struscio in un festoso e immenso labirinto del design, migliaia di specialisti e adepti del ramo.

Interi quartieri-buffet offrono spumante e mojto e stuzzichini, come fossero un roboante paese dei balocchi in cui ogni lampada di architetto cinese, ogni pentola di showgirl bulgara, ogni letto di stilista italiana, ogni poltrona di matematico uzbeko, ogni cucina di ingegnere nucleare iraniano, ogni oggetto di marmo o pelliccia, ghiaccio o spazzatura, specchio o sale grosso, ha attorno il suo capannello di ammiratori col bicchiere di plastica in mano.

maugham somerset

Mercato immenso del lusso e del bizzarro, del creativo e dell´horror, del visto e del rivisto, dell´utile e dell´inservibile, la città offre lo spettacolo esaltante e opprimente della casa instabile e nevrotica, che accumula e invecchia, che ieri era un nido confortevole e domani sarà antipatica e inabitabile.

Mutevole e inquieta, vissuta da single scontenti, da coppie precarie, da famiglie allargate, amata fino a quando conterrà amore, detestata quando l´amore si disperderà: oppure svuotata, perduta, dalla fine dell´abbondanza, dalla nuova improvvisa penuria. Quindi: potrà una serie di sedie d´artista di cartapesta a forma di pesce, rinvigorire l´amore? Oppure: sarà un servizio di piatti di pietra ollaria del celebre scultore, a rimpiazzare l´amore fuggito da casa? O passando da cinque a un locale, avrà senso il costosissimo monoblocco del giovane brioso designer, cucinalettodivanobagno, tutto insieme, viola ed arancione?

Immagini dal salone del mobile di milano

Chissà se per puro capriccio, nel più arabeggiante dei padiglioni del Salone, o magari in un ex-macello diventato galleria d´arte nel cosiddetto Fuori Salone, ci potrebbe ancora essere posto, a causa dei corsi e ricorsi, per il gusto che furoreggiò ricchissimo nei primi decenni del secolo scorso, solennemente antidesign ai suoi albori, a causa di due eccentriche e fortunate arredatrici, una inglese che lavorò negli Stati Uniti e una americana che lavorò in Europa: e di cui non si sono ancora perse le tracce nelle case altoborghesi dell´Italia di oggi, (vedi i servizi sulle magioni di signore di varia celebrità e talvolta, nobiltà) se non addirittura negli studi di design contemporanei molto alla moda e molto collegati alla moda.

Immagini dal salone del mobile di milano

A una e all´altra di queste signore ´900, risale per esempio la fine del deplorevole addobbo vittoriano, e la conquista della luce con le stanze tinte a colori pastello, dei neri mobili vecchi fuori epoca laccati di bianco, dei tessuti di chinz come tappezzeria delle camere da letto di campagna, dei bagni sontuosi arredati con quadri d´autore e divani Luigi XV.

Immagini dal salone del mobile di milano

E per esempio l´inglese, Syrie Maugham, usò per le sue case una versione bianca, che porta il suo nome, del famoso telefono "afrodisiaco" di Dalí su disegno di Edward James, con cornetta a forma di aragosta; mentre l´americana, Elsie de Wolfe, riuscì a placare lo scandalo quando nelle nobili magioni francesi accostò alle venerabili boiserie delle grandi famiglie, le sedie di plastica trasparente da lei disegnate, con sedile di tessuto leopardato, che usava ovunque: gli stilisti di oggi che tanto furono lodati e imitati per i loro divani maculati, non sono stati altro che dei diligenti imitatori.

Immagini dal salone del mobile di milano

Di colpo le signore, che sino a quel momento al massimo avevano ricamato dei cuscini, si inventarono la professione di arredatrice, talune diventando famose. Come Syrie Maugham, che allestiva le sue abitazioni acquistando mobili rari o facendoli fare da abili artigiani: la sua idea, fortunata, fu di lasciare attaccato ad ogni oggetto il cartellino del prezzo.

Immagini dal salone del mobile di milano

Gli ospiti delle sue celebri cene, celebrità, reali, star della café society, magnati internazionali, incantati dal suo gusto, dopo l´ultimo liquorino, finivano per comprare, svuotandole la casa e consentendole di riempirla di nuove meraviglie. Con gran fastidio del padrone di casa, il marito di Syrie, che era l´allora celebre e ricco scrittore Somerset Maugham, che conquistò anche gli italiani con i suoi tanti romanzi, diventati anche film (Il velo dipinto, La diva Giulia, Schiavo d´amore, ecc).

Diverso era il metodo commerciale di Elsie de Wolfe. E per esempio al risveglio dei suoi ospiti nelle tante camere delle sue dimore, domandava se avevano dormito bene, se erano stati caldi, se avevano apprezzato per questo la migliore delle coperte, se avrebbe fatto loro piacere portarla a casa: se sì, la sapiente mercantessa rispondeva, «è tua, dammi pure 800 dollari».

Immagini dal salone del mobile di milano

Dunque ci sono donne nate nell´era vittoriana che hanno avuto vite molto più avventurose e impegnative delle più impegnate e turbolente donne contemporanee. Come, appunto, Gwendoline Maud Syrie Barnardo, nata nel 1879, nel 1901 sposa un ricco industriale chimico americano, di 27 anni più vecchio di lei, viaggia ovunque con lui, ne ha un figlio, se ne va con un seducente finanziere americano, si mette con un maggiore australiano, passa a un altro americano fondatore a Londra dei grandi magazzini Selfridges; per poi incantare il commediografo più in voga del momento, Somerset Maugham, che pur preferendo i giovanotti, fu ben lieto di procreare con lei una amatissima piccina, nata a Roma nel 1915, sposando Syrie nel 1917, senza peraltro cambiare le sue abitudini.

Immagini dal salone del mobile di milano

Maugham abitava nella villa Moresque di Cap Ferrat, appartenuta a Re Leopoldo II del Belgio, lei tra Londra, Parigi e Hollywood, diventando la più ardita degli arredatori di sontuose case per milionari simili a quelle dei film con Jean Harlow, con immensi saloni accecanti di luce per le pareti di specchio, camere da letto avvolte in bianchi tendaggi di velo, e scalinate di marmo ispirate ai palazzi barocchi italiani.

Immagini dal salone del mobile di milano

Anche la sua rivale Elsie de Wolfe, americana nata nel 1865, ebbe una vita delle più brillanti, malgrado fosse bruttina: presentata alla regina Vittoria giovinetta, diventata attrice, eroina in Francia della prima guerra mondiale, si sistemò ventenne con Bessie Marbury, una scapolona americana ricchissima, sino a quando nel 1926, a 61 anni, senza avvertire la disperata compagna, sposò il di lei più giovane (e un po´ meno ricco) Sir Charles Mendl, che pur inseguendo un nugolo di donne giovani, fu un compagno di massimo prestigio ed affetto.

Immagini dal salone del mobile di milano

A lei era rimasta la meravigliosa villa Trianon acquistata dalla sua Bessie: era una palazzina che aveva fatto parte del palazzo di Versailles, ed era stata lasciata andare in rovina, ma che Elsie aveva restaurato e arredato immaginandosi Maria Antonietta. Tutti i ricchi europei e i californiani, e newyorchesi volevano i suoi saloni bianchi, e le pareti di legno intrecciato, e i tendaggi di chinz, e i divani di tessuti a righe, e quei bagni sontuosi in cui far salotto.

Immagini dal salone del mobile di milano

Nel luglio del 1950, mentre l´avvocato le rileggeva il testamento da lei appena dettato, Lady Mendl si assopì, e risvegliandosi confusa chiese da buona mercante, cosa le toccava: "niente", le rispose l´avvocato; «e perché?» «Perché lei è morta», concluse l´uomo.

 

RASSEGNA INTERNAZIONALE - CONSEGNATA AL VATICANO LA CITAZIONE IN GIUDIZIO PER GLI ABUSI DEL PRETE PEDOFILO AMERICANO - ONU: 500MILA HANNO ABBANDONATO LA LIBIA -INSEGNANTE USA SEPARA NERI E BIANCHI E METTE IN SCENA UN’ASTA DI SCHIAVI - FUKUSHIMA NON È COME CHERNOBYL - IL MOLESKINE DIVENTA DIGITALE - I RIBELLI ROMPONO IL BLOCCO DI GHEDDAFI E RIPRISTINANO INTERNET - RIPRODOTTO IL BIG BANG IN UNA SCATOLA - TROPPA MUSICA FA VENIRE LA DEPRESSIONE? - FUKUSHIMA NON È COME CHERNOBYL - COSTA D’AVORIO, IL VIDEO DELL’ARRESTO DI GBAGBO…

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DAGOREPORT

MOLESKINE DIGITALE

1 - TIME
INSEGNANTE USA FA UNA FINTA ASTA DI SCHIAVI CON GLI ALLIEVI NERI
http://ti.me/hrVwYu

- Jessica Boyle, insegnante in una scuola elementare di Norfolk, Virginia, lo scorso primo aprile ha diviso i suoi studenti in base all'etnia e ha improvvisato una finta asta di schiavi, come appendice a una lezione sulla Guerra Civile. Neri e misti da una parte, bianchi dall'altra.

La vicenda è saltata fuori solo qualche giorno fa, dopo che i genitori dei bambini, ascoltati i loro racconti, hanno scritto una lettera al dirigente scolastico. Poi le scuse.

ASCOLTARE TROPPA MUSICA PUÒ RENDE DEPRESSI?
http://ti.me/gF0jnS


- Avere un iPod sempre con sé è un segno distintivo degli adolescenti di oggi. Un nuovo studio, però, sostiene che passare troppo tempo ascoltando musica può aumentare il rischio di depressione.

GANJA

IL MOLESKINE DIVENTA DIGITALE E FINISCE SULL'IPHONE
http://ti.me/ejXKWb

- Chissà cosa direbbero Van Gogh, Hemingway, Picasso e tutti gli altri artisti che hanno contribuito a fare del Moleskine un oggetto cult, se sapessero che il celebre taccuino nero è in procinto di sbarcare sull'iPhone. Ovviamente in forma digitale.

2 - THE WALL STREET JOURNAL
LIBIA, RIBELLI RIPRISTINANO LE TELECOMUNICAZIONI
http://on.wsj.com/e2ABmz

- Un team guidato da un dirigente della Libyan-American telecom ha aiutato i ribelli libici a ripristinare le telecomunicazioni nel paese, superando il blocco che aveva imposto Gheddafi circa un mese fa. Grazie all'operazione, più di due milioni di persone ora possono tornare a comunicare con internet e cellulari.

3 - FINANCIAL TIMES
ONU: OLTRE 500MILA PERSONE HANNO GIÀ LASCIATO LA LIBIA
http://on.ft.com/i8skp1

FUKUSHIMA

- Negli ultimi due mesi, da quando è cominciata la guerra, più di mezzo milione di persone ha lasciato la Libia. Si tratta per la maggior parte di residenti nel paese per ragioni di lavoro. Ma almeno 100mila profughi sono libici. Moltissimi sono fuggiti in Egitto, ma anche in Tunisia, Nigeria, Algeria, Chad e Sudan.

4 - WIRED.COM
RIPRODOTTO IL BIG BANG ALL'INTERNO DI UNA SCATOLA
http://bit.ly/hGM8nA

- Smolyaninov and Yu-Ju Hung, entrambi ingegneri elettronici alla University of Maryland, sono riusciti a riprodurre il Big Bang all'interno di una scatola di metallo.

5 - ASSOCIATED PRESS
SCANDALO PEDOFILIA, IL VATICANO RICEVE LA CITAZIONE IN GIUDIZIO
http://nyti.ms/dNrUoW

BIG BANG IN SCATOLA

- La scorsa settimana il Vaticano ha ricevuto le carte giudiziarie relative allo scandalo pedofilia che ha coinvolto il prete Lawrence C. Murphy, ormai deceduto, e la scuola di Milwaukee, Usa, in cui prestava servizio. Lo ha confermato il Dipartimento di Stato americano (equivalente al nostro ministero degli esteri) che ha inviato i documenti.

La causa è stata aperta quasi un anno fa. Papa Benedetto XVI e altri due alti prelati vengono citati in quanto avrebbero saputo delle accuse di abusi sessuali e avrebbero sospeso la procedura canonica contro il prete.

6 - EL MUNDO
FUKUSHIMA E I MITI DA SFATARE, DA CHERNOBYL AL SUSHI RADIOATTIVO
http://bit.ly/dZhmUF

Padre Lawrence Murphy al centro sacerdote pedofilo

- A un mese dallo tsunami che ha sconvolto il Giappone, generando una crisi nucleare, la disinformazione galoppa, scrive "El mundo". Il quotidiano spagnolo mette in fila una serie di miti "da sfatare", a partire dal paragone con il disastro nucleare di Chernobyl.

"Non importa se la maggior parte dei media continuano a ripetere il contrario: Fukushima non è come Chernobyl. La centrale giapponese ha liberato una decima parte delle radiazioni rispetto a quanto fece l'impianto ucraino nel 1986. L'innalzamento della gravità fino al livello di sette, non è basata su alcuna novità degli ultimi giorni".

Ratzinger e gli acrobati

7 - BBC
COSTA D'AVORIO, IL VIDEO DEGLI ULTIMI MOMENTI DI GBAGBO PRIMA DELL'ARRESTO
http://bbc.in/fhsJRh

8 - CNN
FUKUSHIMA: IL LIVELLO DI GRAVITÀ SALE, LA TEPCO CHIEDE DI NUOVO SCUSA
http://bit.ly/g2JmKT

fukushima

- La Tepco torna a chiedere scusa dopo che il livello di gravità dell'incidente alla centrale di fukushima è stato innalzato a sette. Il presidente della società che gestisce l'impianto giapponese ha detto inoltre di essere al lavoro insieme al governo per distribuire dei risarcimenti in tempi brevi alle tante persone colpite dalla crisi nucleare.

9 - GAWKER.COM
STATEN ISLAND, LA PIANTAGIONE DI MARIJUANA DI NEW YORK
http://gaw.kr/eeGWIY

- Nell'arco di un mese, a Staten Island, la polizia americana ha messo a segno due grosse operazioni di contrasto alla coltivazione della marijuana. Nel corso dell'ultima sono state sequestrate 450 piante. Il giro di affari legato alla cannabis, nell'isola a sud-ovest di New York, è stato stimato in circa un milione di dollari l'anno.

Gbagbo

 

Chi é quel famoso uomo politico la cui fronte è spianata dal botox? - Dov’è finita Federica Guidi? - MONTEZEMOLO-CACCIARI, PROVE A TAVOLA - un futuro per la MINETTI: sciampista-parrucchiera - a cena dalla necci - ale-danno attovaglia la stampa (scelta) - maria sensi: \"Franco adorava la pajata prima della partita\" - La REGINa GINEVRA ELKANN - attus vince - LA SPAAK PORTA \"HAREM\" ONLINE....

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pzcort14 federica guidi

1- Chi é quel famoso uomo politico la cui fronte é sempre più serena e più spianata non perché senza problemi ma per abuso di botox?


2- Chi é quel famoso uomo politico che deve a tutti i costi tenere nascosto il cognato che ama tacchi a spillo e mini?

3- Dov'è finita Federica Guidi sempre presente a Convegni e Conferenza del settore e meno visibile da un mese e piu? Dicono che sia in gravidanza.. dicono.

4- Cena da Alessandra Necci (figlia di Lorenzo il magnifico), ieri sera a Roma. Tutti parlavano delle nozze Mezzaroma-Carfagna, sotto gli occhi attenti della privacy-coppia formata da Francesco Pizzetti e Maria Criscuolo...

5- Dite a Silvio Berlusconi che domani sera a Salerno, nel teatro Verdi, andrà in scena l'opera giusta per lui: "I puritani", di Vincenzo Bellini...

Natalia Bush

6- Stasera il sindaco Ale-danno attovaglierà alcuni scelti amici giornalisti...

7- Cosa facevano lunedì 11 aprile all' aeroporto di Malpensa alle 23.30, in coda al check in business del volo Meridiana per Mombasa (Kenia), l'armatore dei megayacht Wally Luca Bassani e Natalia Bush insieme ad una coppia di amici svizzeri? Ah saperlo !

8- Carlo Rossella per "Il Foglio" - Cena all'ambasciata tedesca in onore di Frau Springer.

Da "il Giornale" - Siccome poi finisce che l'opposizione resta sempre a digiuno, ecco allora che per organizzare un terzo polo è meglio trovarsi a tavola. Così, in attesa di presenziare alla Gazzetta dello Sport a un'evento dedicato alla Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo è passato lunedì in Galleria Vittorio Emanuele a Milano e si è fermato a pranzare da Savini.

Luca Bassani

Qualcuno l'ha visto entrare, pochi, anzi pochissimi, l'hanno invece visto a tavola, anche perché l'aspirante politico ha ottenuto la saletta privata per poter avere un colloquio - appunto - privato con l'amico Massimo Cacciari. Difficile, fa notare qualcuno, che i due abbiamo parlato di filosofia. Più facile invece che il pranzo sia il primo di una lunga serie in vista della discesa in campo del (presidente del) cavallino rampante: se poi dovesse andare male, almeno loro non saranno rimasti a pancia vuota.

FRANCESCO PIZZETTI

9- Dal "Corriere della Sera" - «Franco adorava la pajata prima della partita». Maria Sensi, vedova di Franco, il grande presidente della Roma, ha presentato ieri al Quirino il suo libro «Ricetta dal cuore giallorosso. La cucina di Casa mia» edito da Sitcom. Nel libro i riti domenicali della famiglia Sensi.

«Mio marito aveva due o tre piatti che amava gustare la domenica, prima di andare allo stadio, la coda alla vaccinara, che mangiava insieme ai rigatoni, e la paiata, che adesso non si può più prendere: gli piaceva mangiare poco, ma quel poco doveva essere buono». «Era tradizione della nostra famiglia -le fa eco la figlia Rosella -legare una ricetta in particolare gli esiti positivi delle partite della Roma: la ricetta della vittoria? La coda alla vaccinara con il classico sugo, è il ricordo dell'anno dello scudetto» .

Alemanno

10- Da "Libero" - Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione che invita la giunta a regolamentare la professione degli acconciatori, in modo da evitare fenomeni di abusivismo e lavoro nero, soprattutto legato ai cinesi. Tra i firmatari c'è anche Nicole Minetti, consigliere regionale Pdl indagata nell'ambito del caso Ruby. La notizia ha fatto il giro del web: parecchi i commenti ironici, molte le prese in giro, numerosi i doppi sensi. Per dire c'è chi ha associato la proposta di Nicole al vecchio lavoro di Lele Mora: il parrucchiere, appunto. In realtà bisognerebbe rallegrarsi di questa iniziativa. Finalmente ha fatto politica. Finalmente ha fatto quello per cui è pagata. E tanto.

Montezemolo e Cacciari

11-Dal "Corriere della Sera" - Ieri, sul quotidiano online Dazebaonews. it, Catherine Spaak ha inaugurato la rubrica «Harem» , dal nome del suo noto talk-show. L'intento è migliorare la qualità della vita e sottrarsi al lavaggio del cervello cui sarebbe sottoposta la società. L'attrice ha scritto: «Riprendiamoci la vita. Ci siamo adeguati senza rendercene conto alla bruttezza, alla volgarità rannicchiandoci in una bolla di egocentrismo».

n rom06 franco sensi

12 - Da "la Stampa" - Le Regine sono le donne di oggi: impegnate nel mondo dell'arte, della moda o dell'imprenditoria, ma attente al sociale e agli aspetti umanitari. Le Regine è il programma di Antonello Aglioti su Rai5 da stasera alle 22.30. La prima puntata è dedicata a Ginevra Elkann, vicepresidente della Pinacoteca Agnelli di Torino.

Nicole Minetti nella cabina del telefono

13 - Standing ovation per l'ottimo art director del Sole 24 Ore, Adriano Attus: la Society of Publication Designers ha segnalato l'ultima copertina del Domenicale come Best Cover of the Day sul loro sito www.spd.org.

 

BORSE POSITIVE, DEBOLI LE BANCHE - LA CINA PADRONA RICAPITALIZZERÀ LE CASSE DI RISPARMIO SPAGNOLE - TRONCHETTI: “NO COMMENT, SIAMO SERI” E SNOBBA LE RICHIESTE DI BERNABÈ - LE PILLOLE PER LA CRISI DI DRAGHIE E TREMONTI - FMI: SERVONO SOLDI PER LE BANCHE TEDESCHE - LO SCARPARO SE LA CANTA E SE LA SUONA: LA VICENDA GERONZI “È UN BUON SEGNALE ANCHE IN CHIAVE POLITICA” - DE BENEDETTI VENDERà SORGENIA A EDF? - PARMALAT E LA SÒLA GRANAROLO - IL GARGANO NON VUOLE LE TRIVELLAZIONI PETROLIFERE: “RISCHIO MESSICO” - RIPARTE IL MERCATO DEL LAVORO USA - VENTURE CAPITAL SOCIALE PER BALBO, SPOSITO E MICHELI…

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1 - BORSA, LA GIORNATA: BENE MERCATI EUROPEI, PIRELLI GUIDA MIB...
(LaPresse) - Chiusura positiva per Piazza Affari, con il Ftse Mib che guadagna lo 0,36% a 22.096,96 punti e il Ftse All-Share che guadagna lo 0,38% a 22.797,99 punti. Negli Stati Uniti JP Morgan ha diffuso la sua trimestrale con conti mostrando un'ottima forma, con un utile pari a 5,6 miliardi di dollari, o 1,28 dollari all'azione, nei primi tre mesi dell'anno, in netto aumento rispetto al profitto di 3,3 miliardi di dollari del primo trimestre 2010. Tra i dati macro, le vendite al dettaglio Usa sono aumentate dello 0,4% a marzo, per il nono mese consecutivo, ma sotto le attese, e le scorte delle industrie sono cresciute dello 0,5% a febbraio, in rialzo per il 14esimo mese consecutivo. In Portogallo sono in corso le trattative per capire il prezzo che dovrà pagare Lisbona per il prestito da 80 miliardi di euro.

CDA ENEL

In questo contesto, chiusura positiva per le principali Borse europee. Il Ftse 100 di Londra guadagna lo 0,77% a 6.010,44 punti, il Cac 40 di Parigi sale dello 0,75% 4.006,23 e il Dax di Francoforte mostra un rialzo dell'1,06% a 7.177,97 punti. A Milano, in luce il titolo Pirelli, maglia rosa del paniere principale con un rialzo del 2,6% a 6,505 euro. Sopra la parità anche Eni, che sale dello 0,12% a 17,33 euro, e la controllata Snam Rete Gas, che guadagna lo 0,79% a 8,31 euro. Oggi l'assemblea dei soci della società del Cane a sei zampe si è riunita e ha approvato il bilancio 2010.

Debole il settore bancario del Mib. Secondo il Fondo monetario internazionale in Europa ci sono alcune banche che sono ancora poco capitalizzate. Perdono Banco Popolare (-1,11%), Banca Montepaschi (-1,35%), Unicredit (-0,51%) e Ubi Banca (-0,57%), Tiene sulla parità Intesa Sanpaolo, a 2,25 euro. Vendite anche su Popolare Milano, alle prese oggi con il consiglio di amministrazione del gruppo per discutere a seguito dell'ispezione della Banca d'Italia sulla governance. Piazza Meda lascia l'1,55% a 2,788 euro. Il vicepresidente di Bpm, Graziano Tarantini, ha spiegato al Corsera che non c'è solo la via dell'aumento di capitale per un rafforzamento patrimoniale.

Zapatero e Wen Jiabao

Tra gli altri titoli, acquisti su Enel, che balza dell'1,94% a 4,63 euro. Sale la scuderia Agnelli, con Fiat che registra un incremento dello 0,16% a 6,445, Industrial che guadagna l'1,03% a 9,775 euro e l'azionista Exor, che guida il gruppo con un più 0,83% a 21,97%. Scendono Autogrill (-0,36%), Fondiaria-Sai (-1,73%), Generali (-0,19%), Mediaset (-0,9%) e Telecom (-0,28%). Il ministero dello Sviluppo economico e i sindacati si sono incontrati oggi per stabilire i criteri per valutare i piani industriali che saranno presentati per l'acquisizione di Parmalat, tra cui figurano il mantenimento delle funzioni strategiche in Italia e il rafforzamanto della filiera lattiero-casearia italiana. Il gruppo di Collecchio registra un rialzo dello 0,7% a 2,298 euro.

2 - SPAGNA, CINA STUDIA PIANO DA 9,3 MLD EURO PER RICAPITALIZZARE CAJAS...
(LaPresse/AP) - La Cina sta studiando un piano per iniettare 9,3 miliardi di euro di aiuti per ristrutturare il sistema delle casse di risparmio in Spagna, le Cajas. Lo ha reso noto una fonte ufficiale del governo spagnolo che preferisce però rimanere anonima. Il vice presidente della compagnia di Stato cinese 'China Investment Corporation', Xie Ping, ha discusso del piano durante un incontro con il premier spagnolo, José Luis Rodriguez Zapatero, tenutosi oggi a Pechino. Il progetto di ristrutturazione delle casse di risparmio in Spagna è cruciale per gli sforzi di riemergere da due anni di recessione. La Banca di Spagna stima che il settore abbia bisogno di circa 15 miliardi di euro totali in fondi di ricapitalizzazione.

MARCO TRONCHETTI

3 - TRONCHETTI : NO COMMENT SU RICHIESTA BERNABÈ...
(LaPresse) - Il presidente di Pirelli Marco Tronchetti Provera non vuole commentare la richiesta avanzata ieri da Franco Bernabè, neo presidente di Telecom, che ieri davanti all'assemblea degli azionisti aveva chiesto che Pirelli restituisse al gruppo telefonico le spese, stimate attorno a 1,2 milioni, sostenute nell'interesse del gruppo guidato da Tronchetti Provera. "Non commento. Siamo seri", ha detto Tronchetti a margine di un incontro sul capitalismo italiano all'Università Bocconi.

FRANCO BERNABE

4 - BANCHE: FMI, 3.600 MLD$ DI DEBITO DA RIFINANZIARE IN DUE ANNI...
Radiocor - Le banche in tutto il mondo 'dovranno rifinanziare nei prossimi due anni debito in scadenza per 3.600 miliardi di dollari'. Lo scrive l'Fmi nell'ultimo Rapporto sulla stabilita' finanziaria globale, spiegando che il fabbisogno di rifinanziamento 'e' particolarmente acuto' per gli istituti in Irlanda e in Germania che devono rifinanziare, nello stesso arco di tempo, tra il 40 e il 50% di tutto il debito di loro competenza. Politiche ancora incomplete e riforme inadeguate del settore bancario, scrive il Fondo, 'hanno lasciato fuori intere parti del sistema bancario che restano vulnerabili a ulteriori shock'. Molti istituti di credito, soprattutto le banche europee piu' fragili, sono 'in balia di pressioni di diverso tipo e collegate tra loro che stanno facendo aumentare i rischi per l'intero sistema'.

5 - BANCHE: DRAGHI, SODDISFATTO PER AUMENTI CAPITALE REALIZZATI FINORA...
Radiocor - Torino, 13 apr - 'Sono soddisfatto degli aumenti di capitali realizzati sino ad ora dalle banche italiane'. Lo ha detto il governatore della banca d'Ital ia Mario Draghi parlando a Torino a margine dei lavori del biennale della democrazia.

6 - CRISI: DRAGHI, NECESSARIO UNO STOP AI SOSTEGNI STRAORDINARI...
Radiocor - 'In tutto il mondo si delinea ora chiaramente la necessita' di far cessare il sostegno straordinario fornito nell'ultimo triennio alle economie dai bilanci pubblici e dalle politiche monetarie' e in particolare nella zona dell'euro stiamo valutando tempi e modi del rientro dall'impostazione eccezionalmente espansiva che ha caratterizzato la politica monetaria nell'area dopo la crisi; essa rimane, anche dopo il rialzo dei tassi d'interesse di riferimento deciso la scorsa settimana, molto accomodante'.

MARIO DRAGHI

Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, partecipando a Torino alla Biennale della democrazia. 'L'incidenza sul prodotto dei debiti pubblici nei paesi avanzati e' aumentata di quasi un quarto - ha osservato Draghi - e i programmi di medio termine di molti governi sono gia' orientati, con varia intensita', alla riduzione degli squilibri. Le politiche monetarie devono tenere conto dell'emergere di tensioni inflazionistiche, sospinte dal rincaro dei prodotti alim entari ed energetici.Nell'area dell'euro, dove l'inflazione e' dall'inizio dell'anno al di sopra del 2 per cento, occorre prevenire il deterioramento delle aspettative sulla dinamica dei prezzi interni'.

GIULIO TREMONTI CLAUDIO SCAJOLA

7 - TREMONTI: POLITICA DEL RIGORE SENZA ALTERNATIVE PER UE E PER MERCATI...
Radiocor - 'Una crescita duratura ed equa non e' raggiungibile, se non in un contesto di stabilita' finanziaria'. Lo scrive il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, nella premessa al Piano nazionale delle riforme, segnalando che la crisi ha avviato 'processi di riforma della governance tutti allineati sul principio della prudenza e del rigore fiscale. E' chiaro che non vi sono piu' spazi per incertezze: la politica di rigore fiscale non e' temporanea, non e' la conseguenza imposta da una congiuntura economica negativa, ma e' invece la politica necessaria e senza alternative per gli anni a venire.

TREMONTI profilo

Anche in assenza di una regola europea, i mercati non pretenderebbero nulla di sostanzialmente diverso. Devono essere quindi logica ed impegno comune, tanto della politica quanto di tutte le parti sociali, non avere e/o dare illusioni, attraverso messaggi contradditori, supponendo una presunta alternativa tra rigore e crescita. L'unico messaggio responsabile e nell'interesse del Paese e' che non esistono i presupposti per una crescita duratura ed equa senza stabilita' dei conti pubblici. La crescita non si fa piu' con i deficit pubblici. E' questa l'impostazione della politica italiana di finanza pubblica, iniziata nel 2008 con la Legge finanziaria triennale e da allora proseguita'.

8 - PIANO RIFORME: TESORO, IMPATTO SU PIL 0,2-0,4 PUNTI PERCENTUALI ANNO...
Radiocor - Le misure indicate dal Piano delle riforme che il Governo si appresta a varare 'determina nel periodo 2011-2014 un impatto positivo sul tasso di variazione del Pil rispetto allo scenario di base pari in media a 0,4 punti percentuali all'anno'. Lo prevede lo stesso documento, anche se uno scenario piu' prudenziale indica uno sprint alla crescita di 0,2 punti percentuali l'anno

9 - L'ECONOMISTA MARCO FORTIS: SENZA SPESA PUBBLICA, IL PIL ITALIANO SUPERATO SOLO DA QUELLO TEDESCO...
Da "Panorama Economy" in edicola domani - Secondo i dati Eurostat, lo scorso anno l'Italia ha ridotto la spesa pubblica in volume dello 0,6%, Tra i maggiori Paesi UE è stata l'unica a farlo, assieme alla Spagna (-0,7%). Tutte le altre grandi economie UE hanno invece spinto a fondo sull'acceleratore della spesa pubblica, dalla Francia (+1,5%) all'Olanda (+1,5%), dalla Germania (+2,3%) alla Gran Bretagna (+0,8%). Che cosa sarebbe successo al PIL degli altri Paesi se essi avessero ridotto la spesa pubblica dello 0,6% come ha fatto l'Italia anziché aumentarla?

La risposta, scrive l'economista Marco Fortis nel numero di Panorama Economy in edicola domani, «è piuttosto scioccante». Infatti, il PIL italiano nel 2010 sarebbe risultato quello più "dinamico" (+1,3%) dietro l'irraggiungibile Germania (la cui crescita si sarebbe ridotta però anch'essa da un +3,6% a un 3% con una spesa pubblica "all'italiana"). Mentre l'aumento del PIL olandese si sarebbe ridotto dall'1,8% all'1,2%, quello francese dall'1,6% all'1,1% e quello inglese dall'1,3% all'1%. Olanda, Francia e Gran Bretagna, dunque, senza la "stampella" della spesa pubblica nel 2010 sarebbero cresciute meno dell'Italia.

10 - GENERALI: DELLA VALLE, VICENDA E' BUON SEGNALE ANCHE IN CHIAVE POLITICA...
(Adnkronos) - 'I cambiamenti ai vertici della finanza in Italia, come quello delle Generali, sono un buon segnale, anche in chiave politica'. Ad affermarlo in una nota e' il patron di Tod's, Diego Della Valle ai microfoni di Exit, in onda questa sera su La7 alle 21.10 e condotto da Ilaria D'amico.

geronzi-della valle

'Credo sia il momento -continua il patron di Tod's- che gli imprenditori si facciano vivi, si facciano sentire e che tentino di far capire che occuparsi della societa' civile non vuol dire far politica, ma vuol dire occuparsi del bene del Paese'.

Tutto il mondo del lavoro, conclude Della Valle, 'ha bisogno adesso di prendere in mano la situazione per far capire di cosa abbiamo bisogno e tentare di farlo, se possibile, con la politica, la politica migliore, quella che ha voglia di fare le cose. Quindi farla con e non contro'.

11 - PIAGGIO: COLANINNO, 2011 IN LINEA O MIGLIORE RISPETTO AL 2010...
(Adnkronos) - "Le nostre proiezioni, sulla base dei primi tre mesi, sono in linea o migliori del 2010". Ad affermarlo e' Roberto Colannino, presidente di Piaggio, durante l'assemblea per l'approvazione del bilancio 2010. Colannino e' ottimista, ma resta cauto: "mancano 9 mesi e potrebbe succedere tutto", aggiunge.

12 - ENI, DA COMMISSIONE EUROPEA OK AD ACQUISIZIONE IRIS CON ACEGASAPS...
(LaPresse) - AcegasAps e Eni hanno ricevuto dalla Commissione europea il nulla osta al progetto di acquisizione delle attività energetiche di Iris, multiutility operante nel territorio della provincia di Gorizia. Lo comunica AcegasAps in una nota. Con la sottoscrizione dell'accordo quadro, Eni e AcegasAps hanno convenuto di costituire una società per azioni (la Newco holding), sottoscrivendone rispettivamente il 70% e il 30% del capitale sociale, mediante la quale procedere all'esecuzione dell'acquisizione.

ROBERTO COLANINNO

13 - PETROLIO: 'SIAMO A RISCHIO MESSICO', PARCO GARGANO CHIEDE MORATORIA SU TRIVELLAZIONI...
(Adnkronos) - 'Una ulteriore moratoria sulle trivellazioni'. E' una delle richieste che la Comunita' del Parco Nazionale del Gargano fa in una lettera che verra' inviata al ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo dopo la decisione del suo dicastero di autorizzare le ricerche di tipo sismico nel Mare Adriatico vicino alle Isole Tremiti che prelude alla costruzione di impianti per l'estrazione di petrolio. Lo riferisce all'ADNKRONOS il commissario straordinario dell'Area Protetta del foggiano Stefano Pecorella.

Ieri a Monte Sant'Angelo, sede dell'Ente, si sono riuniti i sindaci del territorio e gli altri rappresentanti degli enti locali che fanno parte dell'organo consultivo e propositivo del Parco deliberando, tra le altre cose, l'invio di alcune lettere. Nei giorni scorsi il Ministero dell'Ambiente, unitamente a quello dei Beni culturali, ha autorizzato la societa' irlandese Petroceltic Elsa a effettuare le prospezioni sismiche in zone di mare molto vicine alle Isole Tremiti ma di competenza delle Regioni Abruzzo e Molise.

Aeroporto Fiumicino

Nella lettera alla Prestigiacomo si chiede anche un incontro al ministro 'per esporre, al di la' della questione dei confini e della competenza - spiega Pecorella - le ragioni per cui pensiamo che le trivellazioni costituirebbero un potenziale danno all'ecosistema: qualsiasi incidente simile a quello verificatosi l'anno scorso nel Golfo del Messico, vicino alla Lousiana, provocherebbe, a causa delle correnti, un pericolo per l'Area marina protetta delle Tremiti'.

14 - ADR (GEMINA), UTILE A 22 MILIONI NEL 2010, TRAFFICO PASSEGGERI +5,9%...
(LaPresse) - L'assemblea degli azionisti di Aeroporti di Roma (Adr) ha approvato il bilancio dell'esercizio 2010. I ricavi di gruppo hanno raggiunto i 599,7 milioni di euro con un incremento del 6,7% rispetto al 2009 sia nel settore 'aviation' (+5,4%) che nel settore commerciale (+8,2%), mentre il traffico di passeggeri è aumentato del 5,9% a 40,9 milioni di passeggeri. Lo comunica la società controllata da Gemina in una nota. Il risultato netto di Adr è stato, come da proposta del consiglio d'amministrazione, interamente riportato a nuovo. L'utile di gruppo, interamente riportato a nuovo, è pari a 22,3 milioni di euro contro 5,2 milioni di euro del 2009, spiega la società.

15 - USA, A FEBBRAIO 3,1 MLN OFFERTE LAVORO,DATO PIÙ ALTO DA SETTEMBRE 2008...
(LaPresse/AP) - A febbraio le imprese americane hanno presentato 3,1 milioni di offerte di lavoro, il numero più alto da settembre del 2008. Lo ha reso noto il dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti e questo dato è la prova del fatto che le assunzioni stanno aumentando di pari passo con la crescita economica. Da luglio del 2009, un mese dopo la fine della recessione, il totale delle offerte di lavoro è aumentato di circa 900mila, ma è un dato ancora al di sotto della soglia dei 4,4 milioni registrati a dicembre 2007 quando la recessione iniziò.

CLAUDIO SPOSITO

16 - VENTURE CAPITAL SOCIALE - SPOSITO CON BALBO E MICHELI...
Da "il Giornale" - Claudio Sposito, numero uno di Clessidra, fa il suo esordio nel venture capitale sociale. L'ex uomo Fininvest ha sottoscritto una quota di Oltre Venture, primo fondo italiano specializzato nel settore. Il suo nome si unisce a un folto gruppo di soci (tra gli altri Roger Abravanel, Carlo Micheli, le famiglie Seragnoli e Zambon, ma anche la Fondazione Crt e la De Agostini). A guidare il fondo (dotazione iniziale 8 milioni) è il suo creatore Luciano Balbo, considerato uno dei padri del venture capital in Italia. Oltre Venture investe in aziende attive in campo sociale (dal microcredito all'housing) con un criterio:quello della sostenibilità economica dell'iniziativa.

17 - XOOM: IL TABLET DI MOTOROLA LO VENDE TIM...
Da "il Giornale" - Google sta diventando peggio di Apple quando si tratta di approvare la catena di distribuzione di prodotti che impiegano il suo sistema operativo Android. Ieri a Milano è stato infatti presentato il nuovo tablet Motorola pronto a far concorrenza all'Ipad di Apple. Si tratta dello Xoom con schermo a 10 pollici che sarà distribuito in Italia in esclusiva da Tim di Telecom. Questo particolare, però, non è stato comunicato in maniera ufficiale proprio perché Motorola deve ancora perfezionare tutti i termini di utilizzo di Android con Google, diventata pignola come i rivali di Apple per quan­to riguarda l'uso del suo sistema operativo. Xoom uscirà con Android in versione 3.0 Honeycomb.

CARLO DE BENEDETTI

18 - SE EDF GUARDA ALLA SORGENIA DI DE BENEDETTI...
Dal "Corriere della Sera" - Dopo la tempesta delle settimane passate, culminata con la presentazione delle liste e l'avvicendamento di Umberto Quadrino alla guida di Edison, su Foro Buonaparte è calata una calma apparente. La tregua concordata tra italiani e francesi per il momento regge, e si vedrà di prima mano all'assemblea del 26 aprile quali sono i rapporti che intercorrono tra i due azionisti transalpini. Proprio nello stesso giorno, ironia della sorte, si terrà a Roma un altro test delle relazioni Roma-Parigi con il previsto summit italo-francese con Berlusconi e Sarkozy.

In questo clima di attesa, comunque, non si è perso tempo, e sono spuntati diversi scenari di «assestamento» più o meno fantasiosi. Da quello secondo cui l'Eni avrebbe prospettato al Tesoro l'acquisto della quota Edison di A2A per poi sedersi al tavolo con i francesi di Edf, fino a quello per il quale che punta sull'Enel, che avrebbe anticipato ai suoi consiglieri di amministrazione di avere aperto un dossier al proposito.

Un'altra versione dell'Edison-game, meno passibile di fulmini antitrust, vede anche la partecipazione di altri soggetti. Come il gruppo De Benedetti, che potrebbe coronare il progetto (sempre presente e spesso smentito) di vendere Sorgenia proprio ai francesi di Edf. Che una volta accontentati sul fronte italiano con una posizione di rilievo (Sorgenia ha anche interessanti posizioni nello shale gas in Polonia) lascerebbero campo libero a Foro Buonaparte.

19 - PARMALAT E LA «GRANA» GRANAROLO...
Dal "Corriere della Sera" - Riassumiamo i fatti: tutti vogliono la Parmalat. L'affermazione è certificabile non solo alla luce della scalata francese o delle mosse del governo a protezione del «gioiellino» . Ma anche della presenza a Milano in questi giorni di importanti manager e azionisti di società come la messicana Ala, l'olandese Friesland Campina o la brasiliana Lacteos, proprietaria del marchio Parmalat in Brasile.

Corrado Passera

Nessuno li ha visti. Ma c'è chi giura che siano già venuti non si capisce bene se per entrare nella Parmalat o aspettare l'eventuale «spezzatino» . Poi c'è Intesa Sanpaolo, capocordata dell'italianità. Mediobanca, Unicredit e Bnl-Bnp Paribas. Clessidra e Palladio. Gli unici che possono dire di non essere interessati al gruppo di Collecchio, senza tema di smentite, sono i Ferrero. Ed è proprio qui il punto. Gli unici industriali che servivano non ci sono. Da qui la soluzione Granarolo: rispunta come ai tempi di Sita l'idea di una fusione fatta peraltro con la cassa della Parmalat.

Peccato che non si possano prendere decisioni sull'uso della cassa di una società senza prima controllarla. Gran Latte, la società che detiene l' 80%della società, non vedrebbe l'ora di «valorizzare» il tutto con una bella fusione. Ma gli altri soci sarebbero molto più prudenti. Anche perché il secondo step sarebbe allora giocoforza la vendita degli asset esteri di Collecchio, gli unici che portano ricchezza. Una mossa che rischierebbe di minare lo sviluppo della società, mettendo il difficoltà la Cdp. Oggi sarà tutto sul tavolo della «cordata» . E si vedrà chi riuscirà a risolvere questo enigma degno di Kubrik.

Oprah Winfrey

20 - LA MAGIA DI OPRAH E LA PUBBLICITÀ...
Dal "Corriere della Sera" - Un milione di dollari per uno spot di trenta secondi. E' il costo di mezzo minuto di pubblicità nella finale del 25 maggio di «The Oprah Winfrey Show» , la trasmissione della superpresentatrice americana sul canale televisivo Cbs. I numeri sono stati riportati dalla rivista «Brandweek» , rimbalzati poi su «Bloomberg» e non ancora commentati, confermati o smentiti dalla Cbs. Ma se il prezzo a sette cifre sarà quello che alla fine si troverà sui contratti con gli inserzionisti, si tratterebbe di valori record per una trasmissione non sportiva durante il giorno, secondo le stime di Horizon.

E per la pubblicità sarebbe indubbiamente un bel colpo. Più da «ripresa del mercato» che da «crisi nera» . Più da «nuova fiducia» da parte degli inserzionisti che da «navigazione a vista» dei mezzi di comunicazione che ogni giorno vendono ore e ore di spazi per «ads» e «commercials» , come si dice negli Stati Uniti. Dove oggi il valore del Pil complessivo è tornato ai livelli precrisi.

 

 

I 48MILA € AL GIORNO DI GERONZI, MILLE EURO A DIPENDENTE - LA NORMA SALVA PREMIER È UNA POLPETTA AVVELENATA PER NAPOLITANO? - CARO POMPETTA, PROPRIO LEI DOVEVA SAPERE CHE IL PRIVATO SAREBBE DIVENTATO PUBBLICO - ROSPY BINDI L’OSTRUZIONISTA NON PUÒ DIRIGERE LA CAMERA - i gay non possono donare ma gli ETEROSESSUALI CHE VANNO A PROSTITUTE sì - SE SONO PANZANE, PERCHÉ GHEDINI NON QUERELA LE MISS?...

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Riceviamo e pubblichiamo:

Massa, Domenicali, Alonso, Montezemolo, Botìn, Marchionne e Arrivabene


Lettera 1
Caro Dago Divertente e subluminale il titolo odierno in prima pagina della Gazzetta dello Sport. -Montezemolo "Alonso subito nel mio governo" Putroppo per fare un governo servono i voti,tanti!!!!! Certo se votassero solo quelli che calzano Tod's,che fanno le vacanze a St Barth o ad Aspen,che dormono su un letto Flou,che girano in Ferrari forse,ma non e' detto,l'ex convivente di Edvige Fenech vincerebbe le elezioni.
Piero C.

GESARE GERONZI E GABRIELE GALATERI

Lettera 2
SE POTESSI AVERE ... 48.000 € AL GIORNO !!!!!
Tutta la stampa, nazionale ed internazionale, ha riportato la notizia delle dimissioni anticipate del Presidente dott. Cesare Geronzi. Ampio risalto è stato dato alla sua "buona uscita" ammontante, ricordiamo, ad oltre 16 milioni di EURO !!!!! pari a 48 mila Euro per giorno di mandato (meno di un anno). Considerato che i lavoratori del Gruppo sono circa 17.000 parliamo di un contributo pro-capite di MILLE EURO. Abbiamo richiesto un aumento medio a regime in tre anni di 170 Euro. L'ANIA ha giudicato tale richiesta incompatibile con gli scenari attuali ... ... qualsiasi commento ci sembra superfluo. Siamo certi che il Gruppo Generali, prima realtà assicurativa in Italia, saprà far valere il proprio peso per un proficuo e celere rinnovo contrattuale.
Le RSA di Mogliano Veneto - FIBA CISL FISAC CGIL F.N.A SNFIA UILCA

acqua waterloo luca luciani BD

Lettera 3
Il CdA di Telecom deve pronunciarsi in merito al futuro professionale di "Napoletone" Luca Luciani. Vogliono premiarlo per gli ottimi risultati in Brasile (ma forse anche per il suo silenzio in relazione al periodo Tronchetti ?). Certo peccato non poter attendere un paio di anni per verificare le modalità attraverso le quali sono stati ottenuti i risultati in Brasile. Se tanto mi dà tanto in relazione alla sua gestione Telecom in Italia...SIM gonfiate, sistemi di incentivazione molto discutibili, convention dove vengono stravolti gli esiti di battaglie, ecc. ecc..

ROSY BINDI

Lettera 4
Quando l'arbitro si mette gli scarpini e la maglia di una delle due squadre, allora la terzietà assurge a spettacolo apocalittico. Ieri notte, Rosy Bindi, presidente di turno a Monte Citorio, ha giocato con l'opposizione, marcando, dribblando, segnando dei goal decisivi, sino a vincere la classifica dell'ostruzionismo.
S'è, così, dimostrato che, Rosy Consule, la Camera può rimanere paralizzata sine die.
Per il magistrale colpo alla credibilità ed all'utilità delle istituzioni liberaldemocratiche, la Bindi s'inserisce di diritto tra i cultori dell'escatologismo parlamentare.
Giancarlo Lehner, I.R.

Lettera 5
Caro Dago, anche se qui tu sei chiaro e didascalico, il giornalismo economico dà veramente alla testa. E figurati che in Italia ci sono al limite solo quattro o cinque "Gruppi" (Generali, Telecom, Fiat, Mediobanca, Finmeccanica...) da seguire. Ci fosse un Dagospia americano saremmo tutti da ricovero!
Viper

Roberto De Mattei

Lettera 6
carissimo, se seguiamo le "tesi" del vicepresidente del CNR per il giappone so cazzi amari ....ossequi
venticello

Lettera 7
Potrei sbagliarmi ma la norma "salva Premier" che accorcia i termini di prescrizione per gli incensurati e gli ultrasessantacinquenni, passata in tutta scioltezza, mi sembra la classica polpetta avvelenata.
Essendo la suddetta palesamente anticostituzionale in quanto contraria alla norma costituzionale che ci vede tutti uguali di fronte alla legge, consentirà al Presidente di non firmare l'intera procata.
Complimenti agli esperti consulenti del Tappo di Arcore.

Lettera 8
Mozione Minetti: "Basta parrucchieri abusivi". Parola di shampista.
Emanuela Iorio

BERLUSCONI E NAPOLITANO

Lettera 9
Egregio Direttore, una volta giudici e prefetti erano conosciuti solo come carica professionale ed istituzionale: e chi sapeva il loro nome e cognome? Si diceva Sua Eccellenza il Prefetto, il Giudice della Corte d'appello, oggi non solo nome e cognome, ma di peggio. Carlo Ferrigno, ex Prefetto di Napoli ed ex altri incarichi di prestigio, è in galera per reati comuni ( Repubblica, quasi facendosi forte del "ex Prefetto" gli ha dedicato colonne intere, riportando sue intercettazioni nel caso Ruby): alla faccia della credibilità del soggetto, che si scandalizzava infatti delle cene di Berlusconi ed ora ha capi d'imputazione che vanno da " sesso in cambio di favori" a "millantato credito e prostituzione minorile". Dulcis in fundo: sembra sia testimone citato dai pm di Milano contro Berlusconi. Se vero, credo forse in qualità di esperto, che altro potrebbe dire di credibile?
Leopoldo Chiappini Guerrieri - Roseto Degli Abruzzi (Te)

Lettera 10
Cavaliere, sono stufo. Quasi fisicamente stanco. Ogni giorno Berlusconi, Arcore, Berlusconi, Arcore... E ogni giorno spuntano ragazze nuove. Uno stillicidio-bombardamento di maggiorenni-minorenni-maggiorate ...minorate. E' davvero troppo. Basta. E chi è stanco, ma è anche contrario ai ribaltoni, e a certi ribaltoni ex-rossi o ex-neri, le può soltanto dire e chiedere quanto segue. Un esperto di comunicazione come lei doveva sapere che il suo privato prima o poi sarebbe diventato pubblico e che cancellare dai media, dalla cronaca, dalla storia ciò che ha fatto, o comunque, ciò che di lei è stato scritto, è impossibile. Se, invece, un perseguitato come lei da certa magistratura lo sapeva ma ha contato sulla propria onnipotenza, beh, si è sopravvalutato ed è stato anche peggio.

Ambra Battilana e Chiara Danese Bunga Bunga con B Nonleggerlo

Ciò che lei (pur spalleggiato da ...famosi giocatori semi-professionisti!) ha messo sul piatto era una posta troppo alta ed invitante per essere ignorata dagli avversari. Troppe ...fiches sul banco; e troppa gente intorno: con o senza intercettazioni sarebbe saltato, creda. Ora, quel che è fatto è fatto. E non se la può cavare ancora con storielle e balle varie; nè con barzellette scelte appositamente tra le più oseè nel tentativo di normalizzare tutto. Lei dovrebbe sapere (lo sa, vero?) che chi l'ha votata magari è costretto ad arrivare dopo dei suoi avversari, ma arriva. Ci arriva. Presidente: è riuscito a rattoppare una maggioranza politica; qualche buona testa nel governo c'è: ce la può ancora fare.

A fare cosa? A LASCIAR PERDERE PROTESTE E PREDELLINI, A DARSI UNA CALMATA, A SFRUTTARE I PROSSIMI DUE ANNI PER MIGLIORARE L'ITALIA E LA SUA (DI ENTRAMBI!) IMMAGINE; A FAR SI' CHE CHI L'AVEVA VOTATA POSSA ALLA FINE DIRE: POTEVA ESSERE UN GRANDE, PAZIENZA; MA NEGLI ULTIMI DUE ANNI, CAPITI GLI ERRORI, NONOSTANTE TUTTO, SI E' RIPRESO FACENDO DAVVERO BUONE COSE CONCRETE PER IL NOSTRO PAESE. E, Presidente, mi consenta: ringrazi TANTO quelli che, turandosi il naso, ancora ci sperano.
Vittorio Stanco Accorato Nasoturato InFeltrito ImBelpietrito

ALFANO E BERLUSCON

Lettera 11
Caro Dago, come mai il corriere della sera scrive 'fetecchie'? Leggo che in Italia quelli che vivono più a lungo sono i toscani grazie ad una molteplicità di fattori e soprattutto alla dieta, ricca di olio d'oliva "poco calorico". Ed io non lo sapevo! Potresti segnalarmi, per favore, condimenti più calorici, perché io avrei bisogno di ingrassare?.Grazie.
Luciano Venturini Autieri

Lettera 12
Caro Roberto, i gay potranno donare il sangue solo dopo dieci anni di astinenza mentre milioni di eterosessuali - affezionati clienti delle prostitute - possono donare impunemente il sangue .
Margherita - Venezia

Lettera 13
Caro Dago è propio vero che tutto cambia.Una volta ( quando c`era la genta perbene) li chiamavano STRONZI ora invece si dice che fanno ostruzionismo.Ad maiora! salutissimi
Sebastiano

Lettera 14
La riforma costituzionale della giustizia (separazione delle carriere, doppio Csm, obbligatorietà dell'azione penale, corte di disciplina per i magistrati, inappellabilità delle sentenze di assoluzione, rapporto Pm e polizia giudiziaria, eleggibilità delle toghe ordinarie) approvato in tutta fretta dal Consiglio dei Ministri, più che tendere all'approvazione del testo per il quale occorre una procedura rinforzata (doppia lettura, maggioranza dei due terzi per evitare il referendum), serve a creare la giustificazione mediatica dello scontro tra l'attuale Presidente del Consiglio e la Magistratura.

In sospetta coincidenza con i processi primaverili che lo vedono imputato per reati disonorevoli si è voluto creare il pretesto (la prevedibile reazione dei vertici della magistratura e delle opposizioni) per rappresentare agli occhi del pubblico televisivo una nuova puntata della fiction in onda da anni a canali riuniti. Non dunque un illustre imputato per reati commessi al di fuori delle proprie pubbliche mansioni, ma il paladino della riforma, il fustigatore degli eccessi, assalito dai poteri che si vogliono sottoporre a controllo. Non il potere personale che da quasi venti anni piega le istituzioni a privati interessi, ma l'uomo nuovo che sconfiggerà l'eterno suo nemico.

I FAN DI BERLUSCONI FUORI DA PALAZZO DI GIUSTIZIA

Ma le fiction per essere rappresentate non hanno solo bisogno di un protagonista. Ci sono autori ma soprattutto narratori che si incaricano giorno dopo giorno di manipolare la realtà come la trama di un romanzo a puntate. Agiscono solo su comando, ordine preciso o nella quotidiana demolizione di ogni verità e di ogni percezione reale dei problemi c'è il compiacimento dell'artista che vede materializzarsi il suo capolavoro?

Gli uomini e le donne, professionisti raffinati, che diffondono il veleno della menzogna
sono soltanto esecutori o colpevoli a loro volta? Chi tra le opposizioni ha fatto da sponda godendo di inimmaginabili ritorni mediatici è vittima o complice della perfetta macchina di propaganda in azione in questi anni? Il Sultano è lontano, dentro i suoi palazzi, esce per strada tra gli osanna di un pubblico plaudente, è nudo ma nessuno osa dirlo.
Aldo Penna

Lettera 15
Dago, oggi leggiamo che due nuove fanciulle spiegano gli accadimenti by night in Arcore. Ghedini si affretta a dire che sono panzanate. Ma , a questo punto, una cosa mi sfugge: perchè Ghedini non le querela per un milone di euro???? Bye
Luigi A

DENIS VERDINI NICOLO GHEDINI

Lettera 16
Si dice, ma non si sa chi lo ha detto per primo, che il giovane sindaco di una bella città del centro Italia abbia finalmente trovato la squadra giusta per scendere in campo nelle prossime Fantaelezioni. Pare che il giovanotto trovi il tempo di alternare, al compulsivo presenzialismo televisivo e all'occasionale impegno come primo cittadino, assidue frequentazioni con banchieri di alto lignaggio e noti imprenditori illuminati tanto ambiziosi quanto poco propensi a gonfiare il proprio petto davanti al plotone d'esecuzione mediatico/giudiziario.

Appassionatamente, insieme, stanno progettando l'Italia Futura e lavorando sodo per creare un consenso trasversale intorno alla figura di un leader nuovo, dinamico, pulito e rassicurante. Magari un ex boy scout democristiano svelto nell'apprendere e straordinario nel comunicare urbi et orbi. Sarà vero? Ah, saperlo...

Lettera 17
Caro Dago, non riesco a concepire l'idea che tutti,dico tutti,i parlamentari della maggioranza possano dormire in pace con se stessi dopo aver votato un provvedimento, che nega giustizia a migliaia di vittime di reati gravi ,al solo scopo di sottrarre alla giustizia un solo soggetto,guarda caso il loro capo-padrone.

BRUNO VESPA

Per molto meno la maggior parte dei comuni mortali non chiuderebbe occhio.
Se i cittadini avessero potuto scegliere i loro rappresentanti,certamente la coscienza di qualcuno degli eletti si sarebbe ribellata a questo scempio della residua legalità nel nostro Paese. Cordiali saluti
Michele Ianne

Lettera 18
Sarebbe interessante confrontare il numero di trasmissioni che il bravo conduttore Bruno Vespa ha dedicato alle morticine che non possono risuscitare, con il numero di trasmissioni dedicate ad una morta che potrebbe risuscitare. Eppure piangeva per la sua Aquila distrutta dal terremoto. Evidentemente lo spettacolo di una città distrutta della quale neppure è iniziato lo sgombero delle macerie, non fa ascolti televisivi. Ma forse un motivo più nobile spinge il simpatico giornalista a trascurare la sua città morta che potrebbe risuscitare: non vuole dare ulteriori preoccupazioni a chi è già sin troppo angosciato per le persone che perdono la vita in mare fuggendo dall'Africa, per l'emigrazione dei giovani italiani, per la disoccupazione, i morti sul lavoro, per la sempre maggiore povertà di tante famiglie italiane, e via di seguito.

Questo lo spinge a trascurare la sua amata città natale. Ed ovviamente per lui il dramma interiore è profondo. A proposito di spettacolo: nell'ultima trasmissione dedicata alla sventurata ragazzina di Brembate di Sopra, il giornalista non ha resistito alla tentazione, e si è presentato con in mano un guanto simile a quello trovato in tasca alla vittima.
Veronica Tussi

Lettera 19
Caro Dago, Chiaramente, i "se" lasciano il tempo che trovano, ma penso che se Fini non avesse sfanculato il Cavaliere per FLI...rtare con gli antiberluscones, verosimilmente, avremmo avuto il seguente scenario : Santoro avrebbe inviato Ruotolo a Montecarlo e Formigli a Santa Lucia; lo stesso avrebbero fatto i Repubblicones e i Travagliones con D'avanzoni e Gomez. Marcio Travaglio avrebbe fatto parecchi pistolotti e Vauro parecchie vignette, sulla casa di Montecarlo e gli inciuci Rai, con Paglia & Mazza, pro suocera di Fini e moglie di Bocchino;

FINI ELISABETTA TULLIANI

certi PM avrebbero ordinato di intercettare i Tullianos fino alla settima generazione e tutti i parenti e gli af...Fini di Pontone e Lamorte e col cavolo che il Gip avrebbe archiviato il Colleonigate. Infine, Elio e le Storie Tese, chez Iena Ridens Dandini, e/o Luca e Paolo a Sanremo, avrebbero cantafrasato la famosa canzone della Vanoni, sostituendo l'Appuntamento con l'Appartamento. Ciao
Natalino Russo Seminara

Berlusconi e Bertone

Lettera 20
Dago, un mio conoscente vorrebbe convincere Silvio patrono di tutti i protettori buoni, a sganciare una certa sommetta per redimere e riportare sulla eretta via la bambola gonfiabile che da sempre si presta a giochetti zozzi (una volta addirittura di gruppo).
Secondo me a causa delle sue dichiarazioni spontanee sta storia prende una brutta piega!! Lo avverti tu!?
Paolo da lontano

Lettera 21
caro Dago, per forza ritardano a coprire i posti mancanti nel Governo: stanno pensando come fare per poter nominare anche il Cardinal Bertone...
Recondite Armonie

Lettera 22
Stimato D'Agostino, precisa l'On. avv. Ghedini che gli importi pro Ruby contestati a Berlusconi furono sì effettivamente versati ma, proprio in ragione della minore età del beneficiario, disposti a mezzo bonifico via Il Cairo (appunto per tramite di zio Hosni, Mubarak). Viva cordialità

 


1- FIUTATA L’ARIA BRUTTA CHE TIRA, BERLUSCONI HA ANNUNCIATO IERI SERA, DURANTE LA CENA CON LA STAMPA ESTERA, DI NON VOLERSI RICANDIDARE AL GOVERNO AL TERMINE DEL SUO ATTUALE MANDATO E INDICA IN ANGELINO ALFANO IL SUO ’’SUCCESSORE’’ ALLA GUIDA DEL PDL E QUINDI ALLA PREMIERSHIP PER IL CENTRODESTRA 2- E HA AGGIUNTO, UMILMENTE: ’’SE CI SARA’ BISOGNO DI ME COME PADRE NOBILE, SONO DISPONIBILE. POTREI ESSERE CAPOLISTA DEL PDL, MA NON VOGLIO UN RUOLO OPERATIVO’’ 3- PWER EVITARE CASINI SULLA PREMIERSHIP DI ALFANO DENTRO IL POLLAIO PDL, IL PORTASILENZI BONAIUTI DICHIARA: \"LE FRASI DEL \"WALL STREET JOURNAL\" SONO SOLO RAGIONAMENTI CHE SPESSO SULLA STAMPA ESTERA VENGONO PRESI COME APODITTICI\"

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Ansa.it

Berlusconi con il suo entourage Alle sue spalle il sottosegretario Bonaiuti Omnimi rep22 silvio berlusconi paolo bonaiuti

Silvio Berlusconi esclude di volersi ricandidare al governo al termine del suo attuale mandato e indica in Angelino Alfano il suo ''successore'' alla guida del Pdl e quindi alla premiership per il centrodestra. Nella cena di ieri con la stampa estera, riporta sul suo sito l'autorevole Wall Street Journal il cui corrispondente a Roma ha partecipato all'incontro, Berlusconi si e' soffermato sulle prossime elezioni politiche: ''Se ci sara' bisogno di me come padre nobile, sono disponibile. Potrei essere capolista del Pdl, ma non voglio un ruolo operativo'', ha puntualizzato il premier.

BONAIUTI, FRASI WSJ SONO SOLO RAGIONAMENTI - Le frasi del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, riportate dal Wall Street Journal "sono solo ragionamenti che spesso sulla stampa estera vengono presi come apodittici". Così Paolo Bonaiuti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, conversando con i cronisti a Montecitorio, precisa il senso delle dichiarazioni attribuite a Silvio Berlusconi dal quotidiano statunitense dopo l'incontro del premier ieri con la stampa estera.

gll12 silvio berlusconi paolino bonaiuti

"Penso che siano cose che Berlusconi ha detto ma sono estrapolate da un discorso più ampio e gli viene data un'enfasi che le fa apparire come affermazioni inequivocabili e non come ragionamenti", spiega il coordinatore del Pdl, Denis Verdini, aggiungendo di aver ricevuto "una marea di fax e mail da parte dei sostenitori di Berlusconi" dopo che questa mattina le agenzie avevano dato anticipazione dell'incontro del premier con i media stranieri. "E' bene spiegare che queste dichiarazioni non vanno prese come una certezza ma come un ragionamento", sottolinea ancora Bonaiuti.

 

Sì alla nuova legge salva-premier - Berlusconi: non mi ricandido - Profughi, tragico sbarco a Pantelleria. Maroni: via ai permessi o salta Schengen - Attenti, c’è una sinistra che incoraggia il golpe - Ruby, l’ultima bufala dei pm - L’Italia alla Ue: deficit zero nel 2014 - Tagli e tasse sui ricchi. Il bivio di Obama - La mossa Fiat: balzo al 46 per cento di Chrysler entro giugno - Benigni scatenato: ‘L’Italia fa piangere’...

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Il Velino.it

PANIZ DI PIETRO

CORRIERE DELLA SERA - In apertura: "La Camera approva il processo breve". Editoriale di Massimo Franco: "Pagina oscura". Di spalla: "Tagli e tasse sui ricchi. Il bivio di Obama". Al centro foto-notizia: "Il sogno delle donne spezzato sugli scogli" e "Il governo presenta il piano per la crescita. Non c'è il nucleare". In taglio basso: "Palermo teme una nuova guerra di mafia" e in un box: "La mossa Fiat: balzo al 46 per cento di Chrysler entro giugno".

TREMONTI

LA REPUBBLICA - In apertura: "Sì alla nuova legge salva-premier". Editoriali di Carlo Galli: "Il nichilismo al potere" e Guido Crainz: "Agonia di regime". Di spalla: "Perché gli insegnanti tornano a fare paura". Al centro foto-notizia: "Profughi, tragico sbarco a Pantelleria. Maroni: via ai permessi o salta Schengen" e "Tremonti: ‘Conti a posto'. Ma il debito non si ferma". In un box: "Piano di Obama per ridurre il deficit. ‘Una stangata da 4 mila miliardi' ". In taglio basso: "E ‘Madoff' copriva i vip con i nomi dei loro cani" e "Il basket si fa nero per dire no al razzismo".

CONTROLLI A VENTIMIGLIA

LA STAMPA - In apertura: "Berlusconi: non mi ricandido" e in un box: "Tremonti: avanti con il rigore. Nessuna manovra aggiuntiva". In taglio alto: "Obama taglia 4 mila miliardi". Editoriali di Ugo Magri: "Il doppio messaggio del premier" e Carlo Federico Grosso: "La riforma aiuterà i corrotti". Di spalla: "Benigni scatenato: ‘L'Italia fa piangere' ", "Il folletto manda Silvio in Purgatorio" e "Possiamo progredire solo nella Ue". Al centro foto-notizia: "Annegano a pochi metri dalla libertà". A fondo pagina: "Facciamoci neri".

Ambra Battilana e Chiara Danese Bunga Bunga con B Nonleggerlo

IL SOLE 24 ORE - In apertura: "L'Italia alla Ue: deficit zero nel 2014" e in taglio alto: "Ai top manager italiani un assegno da 300 milioni". Editoriale di Guido Gentili: "La crescita e le risposte che il Paese esige". Al centro la foto-notizia: "Giustizia. Dalla Camera sì al processo breve", con il commento di Stefano Folli: "Una vittoria degna di miglior causa" e "Definite le regole per le pensioni dei lavori usuranti". In un box: "La politica faccia di più per lo sviluppo". Di spalla: "Affari americani di Finmeccanica" e "Berlusconi: non mi ricandido e Alfano è il mio successore".

Berlusconi in tribunale al processo Mediatrade

IL GIORNALE - In apertura: "Silvio vince e saluta (forse)", con editoriale di Alessandro Sallusti. Al centro: "Ruby, l'ultima bufala dei pm" e "Quella nostalgia canaglia per la Prima Repubblica". Di spalla: "Attenti, c'è una sinistra che incoraggia il golpe". A fondo pagina: "La Menzogna Organizzata e l'industria culturale".

OBAMA

LIBERO - In apertura: "Silvio mezzo salvato", con editoriale di Maurizio Belpietro. Al centro la foto-notizia: "Sputtanamento brevissimo" e "E la sinistra pensa al golpe". Di spalla: "Chi brucia libri è talebano". In due box: "Spari sui barconi e boicottaggi: Lega senza freni" e "L'illusione è finita: ora dobbiamo diventare egoisti". A fondo pagina: "Ora è la Marcegaglia a lasciare sola l'Italia".

BENIGNI

IL TEMPO - In apertura: "Basta Champagne". Al centro la foto-notizia: "Imbattibile. Passa alla Camera il processo breve".

La Padania 14 Aprile

IL FOGLIO - In apertura: "Tecnica di un colpo si Stato". Editoriale di Giuliano Ferrara: "Storia di una persecuzione politica istigata dall'antidemocrazia puritana".

L'UNITÀ - In apertura foto-notizia a tutta pagina: "La morte della giustizia". In taglio alto: "Migranti, sbarco tragico a Pantelleria". Di spalla: "Vergogna senza fine".

 

LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI INTERNAZIONALI - CAMERON CON VISTA: la migrazione di massa ha diviso la nostra società, GLI IMMIGRATI DOVREBBERO IMPARARE L’INGLESE - OBAMA-purga: TAGLI E TASSE pari a 4000 miliardi di dollari in 12 anni - DEUTSCHE BANK E GOLDMAN SOTTO ATTACCO NEI RAPPORTI USA - STOP ALLE TRATTATIVE BP IN RUSSIA - IL FIGLIO DI MUBARAK DIETRO GLI ATTENTATI A SHARM (90 MORTI)? - FRANCIA, LA CANDIDATURA DI NICOLAS HULUT DISTURBA LA SINISTRA - ZETA-JONES IN OSPEDALE PER DEPRESSIONE…

Next: 1- IL PROFESSOR ASOR ROSA È MATTO O C’È UN MATTO CHE SI SPACCIA PER ASOR ROSA? 2- LA SPARATA SUL \"MANIFESTO\": \"PER EVITARE CHE CON BERLUSCONI L´ITALIA TORNI ALLE CONDIZIONI DEL 1922 (ALBA DEL FASCISMO) O PRECIPITI NELLA DERIVA DELLA GERMANIA DEL ‘33 (AVVENTO DI HITLER), OCCORRE DICHIARARE UN NORMALE “STATO DI EMERGENZA”, CHE SI AVVALE PIÙ CHE DI MANIFESTANTI GENEROSI, DEI CARABINIERI E DELLA POLIZIA DI STATO, CONGELA LE CAMERE, SOSPENDE TUTTE LE IMMUNITÀ PARLAMENTARI...\" 3- FERRARA AZZANNA IL VECCHIETTO: \"C´È CHI PROPONE IL COLPO DI STATO CONTRO IL GOVERNO ELETTO DAI CITTADINI. ASOR ROSA SPIEGA CON CHIAREZZA UN PROGETTO POLITICO CHE È DI REPUBBLICA. DEL RESTO IL PROFESSORE FA PARTE DELLA CRICCA DI SCALFARI\" 4- LA REPLICA: \"È EVERSIVO INVOCARE L´INTERVENTO DI POLIZIA E CARABINIERI? LO SAREI SE INVOCASSI LA RIVOLTA. CERTO, È UNA FORZATURA. SERVE A FARSI CAPIRE MEGLIO\"
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DAGOREPORT

WASHINGTON POST

1 - THE NEW YORK TIMES - In apertura, "Sfidando i Repubblicani, Obama svela il suo piano di riduzione del debito" - Al centro, "Una crisi finanziaria senza colpevoli. La scarsità di procedimenti giudiziari desta preoccupazione"

NYT

2 - THE WASHINGTON POST - In apertura, "Il piano di Obama combina tagli e innalzamento delle tasse" - "Costa del golfo: i bonificatori arricchiti dal disastro della Bp" - "Mubarak sotto interrogatorio, una nuova speranza per l'Egitto"

3 - THE WALL STREET JOURNAL - In apertura, "Obama accoppia tagli e tasse per frenare il deficit" - In basso, "Bp preme per prendere tempo mentre Rosneft butta lo sguardo su un nuovo partner" - In alto, "Berlusconi nomina il suo possibile successore"

4 - LE FIGARO - In apertura, "La candidatura di Nicolas Hulot disturba la sinistra. Parteciperà alla corsa presidenziale, ma la sua posizione al momento resta vaga" - Al centro, "Riforma fiscale, cosa cambia il progetto del governo" - In alto, "Volo AF 447, spedizione per recuperare le scatole nere" - "Sei mesi dopo, la grande morale dei minatori cileni"

LIBERATION

5 - LIBÉRATION - A tutta pagina, "Violenza a scuola, i professori correggono Darcos. Il mondo degli insegnanti reagisce con scetticismo al piano di misure presentato ieri dal ministro dell'Educazione" - In alto, "Partito socialista, Aubry e Royal mano nella mano"

LE MONDE

6 - LE MONDE - In apertura, "Addio allo scudo fiscale, fine di un simbolo del sarkosismo. L'imposta sul patrimonio verrà alleggerita, mentre aumenteranno le tasse su donazioni e successioni" - Al centro, "Nicolas Hulot si lancia nella corsa per le presidenziali - "Libia, per Londra e Parigi Washington non sta facendo abbastanza"

7 - THE GUARDIAN - In apertura, "Gli immigrati dovrebbero imparare l'inglese. Cameron incolpa i laburisti per il rinvigorimento del Partito nazionale britannico (Bnp) e la disgregazione delle comunità"

8 - THE INDEPENDENT - A tutta pagina, "Osborne nella tempesta di "affari sporchi" che incombe sul referendum elettorale. Il cancelliere attacca il fronte del Si e parla di finanziamenti sospetti"

INDEPENDENT

9 - FINANCIAL TIMES - In apertura, "I colloqui russi della Bp si bloccano. Baruffa sul piano di acquisto Tnk-Bp. "Richieste surreali" da parte dei miliardari" - Di spalla, "Deutsche Bank e Goldman sotto attacco nei rapporti Usa" - In basso, "Obama fa accettare al Congresso un piano di tagli pari a 4000 miliardi di dollari in 12 anni"

FT

10 - THE TIMES - In apertura, "Cameron alza la posta nel dibattito sull'immigrazione. Feroce attacco sui fallimenti di un sistema di welfare "penoso"" - Fotonotizia, "Zeta-Jones in clinica per problemi di salute mentale" -

11 - DAILY TELEGRAPH - In apertura, "Cameron: Inghilterra disgregata dall'immigrazione di massa" - Fotonotizia, "Zeta-Jones: la mia battaglia contro la depressione" - Di spalla, "Gli Stati Uniti vengono esortati a tornare in prima linea nel conflitto libico"

12 - DAILY MAIL - In apertura, "Cameron: Come la migrazione di massa ha diviso la nostra società" - Fotonotizia, "Zeta-Jones in ospedale per depressione"

FIGARO

13 - EL PAÍS - In apertura, "Il militante dell'Eta Troitiño uscirà prima di prigione grazie a un cavillo legale. Condannato per 22 omicidi, tornerà libero nel 2017" - In basso, "I ribelli libici avranno aiuti finanziari. Gli alleati riconoscono il Governo di Bengasi come legittimo interlocutore" - In alto, "La sanità catalana sul lastrico"

LA RAZON

14 - LA RAZON - In apertura, "Terroristi dell'Eta a piede libero" - In basso, "Il figlio di Mubarak dietro gli attentati a Sharm dove morirono 90 persone"

15 - FRANKFURTER ALLGEMEINE - In apertura, "Lukaschenko: Abbiamo preso il colpevole" - Al centro, "Mubarak e i suoi figli in attesa di giudizio"

16 - TAZ.DIE TAGESZEITUNG - In apertura, "Mubarak e figli in attesa di giudizio"

 

1- IL PROFESSOR ASOR ROSA È MATTO O C’È UN MATTO CHE SI SPACCIA PER ASOR ROSA? 2- LA SPARATA SUL \"MANIFESTO\": \"PER EVITARE CHE CON BERLUSCONI L´ITALIA TORNI ALLE CONDIZIONI DEL 1922 (ALBA DEL FASCISMO) O PRECIPITI NELLA DERIVA DELLA GERMANIA DEL ‘33 (AVVENTO DI HITLER), OCCORRE DICHIARARE UN NORMALE “STATO DI EMERGENZA”, CHE SI AVVALE PIÙ CHE DI MANIFESTANTI GENEROSI, DEI CARABINIERI E DELLA POLIZIA DI STATO, CONGELA LE CAMERE, SOSPENDE TUTTE LE IMMUNITÀ PARLAMENTARI...\" 3- FERRARA AZZANNA IL VECCHIETTO: \"C´È CHI PROPONE IL COLPO DI STATO CONTRO IL GOVERNO ELETTO DAI CITTADINI. ASOR ROSA SPIEGA CON CHIAREZZA UN PROGETTO POLITICO CHE È DI REPUBBLICA. DEL RESTO IL PROFESSORE FA PARTE DELLA CRICCA DI SCALFARI\" 4- LA REPLICA: \"È EVERSIVO INVOCARE L´INTERVENTO DI POLIZIA E CARABINIERI? LO SAREI SE INVOCASSI LA RIVOLTA. CERTO, È UNA FORZATURA. SERVE A FARSI CAPIRE MEGLIO\"

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1- UN NORMALE "STATO DI EMERGENZA"
Goffredo De Marchis per "la Repubblica"

EUGENIO SCALFARI ALBERTO ASOR ROSA

Per evitare che la storia si ripeta, che l´Italia torni alle condizioni del 1922 (alba del fascismo) o precipiti nella deriva della Germania del ‘33 (avvento di Hitler) Alberto Asor Rosa propone una strada: dichiarare lo stato di emergenza, congelare le Camere, chiamare al governo Carabinieri, Polizia di stato e magistratura.

Il professore, ex parlamentare del Pci, descrive il suo progetto in un editoriale sul manifesto di ieri. La democrazia è già collassata, scrive Asor Rosa citando i precedenti del Novecento. Per colpa «di Berlusconi e dei suoi più accaniti seguaci».

L´articolo scatena, com´era prevedibile, Giuliano Ferrara che a Qui Radio Londra attacca a testa bassa accostando impropriamente Eugenio Scalfari e la Repubblica ad Asor Rosa e alla sua tesi: «C´è chi propone il colpo di Stato contro il governo eletto dai cittadini. Asor Rosa spiega con chiarezza un progetto politico che è di Repubblica. Del resto il professore fa parte della cricca di Scalfari».

ALBERTO ASOR ROSA - copyright Pizzi

Ribatte a muso duro Asor Rosa: «C´è un´unica cricca lobbistica ed è quella notoriamente guidata dal presidente del Consiglio, ed i pericoli che ha provocato per la democrazia italiana sono pesantissimi». Asor Rosa però conferma la sua assurda exit strategy al berlusconismo. Lui stesso la definisce paradossale: «Pensavo mi chiamasse uno psichiatra, non un giornalista», dice rispondendo al telefono.

Se anche lei sa che il paradosso ha aspetti eversivi perché lo ha scritto? Propone di reagire alle regole calpestate violando tutte le regole. E gli amici del Cavaliere, come Ferrara, ci sguazzano. Bel risultato.
«Da tempo immemorabile Ferrara non rappresenta più nulla. Ma l´alternativa quale sarebbe? Tacere? Il mio ragionamento è chiaro, soprattutto nelle premesse. C´è un´obiettiva frantumazione delle regole ed è opera del capo del governo. L´atteggiamento etico politico di Berlusconi mette in discussione l´assetto democratico e repubblicano. Se tutto questo è vero, e secondo me è vero, bisogna porsi il problema di come se ne esce».

GIULIANO FERRARA

Ma lei immagina una «prova di forza» che è l´opposto della democrazia.
«La mia proposta è una forzatura e le forzature servono a farsi capire meglio. A focalizzare l´attenzione sulle premesse».

Poteva fermarsi a quelle.
«No, anche perché non credo che lo stato d´eccezione sia contro la nostra Costituzione».

Congelare le Camere, affidare i poteri alle forze dell´ordine. Dove ha letto queste cose nella Carta?
«Non sono un costituzionalista ma invito tutti a valutare bene gli articoli 87 e 88 della Costituzione. E a vedere cosa se ne ricava in un momento di rischio della democrazia. Se qualcuno mi dimostra che la democrazia in Italia non è a rischio accetto la confutazione. Altrimenti dobbiamo fare tutto il possibile per evitare il peggio».

FERRARA

Quegli articoli riguardano i poteri del presidente della Repubblica. Napolitano non sta già facendo moltissimo per respingere leggi inaccettabili e comportamenti fuori controllo?
«Non ho nessuna critica da muovere a Napolitano. Ma tutti abbiamo di fronte una responsabilità storica: accettare o meno la fatalità di quello che accade come avvenne nel ‘22 e nel ‘33. La prospettiva politica si è enormemente aggravata. E chiede un impegno che va oltre il semplice accettare o respingere leggi».

Lei soffia sul fuoco, non è anche questo pericolo? Per fortuna sono parole isolate.
«È eversivo, è soffiare sul fuoco invocare l´intervento di Polizia e Carabinieri? Sono organi dello Stato. Sarei eversivo se invocassi la rivolta popolare. Ma non lo faccio. Chiedo solo che la democrazia e lo Stato si autodifendano».

Un uomo con la sua storia di sinistra che invoca i generali. Non è in imbarazzo?
«L´apprezzamento per la polizia e i carabinieri fa parte della maturazione quasi secolare di cui sono portatore».

2- I DELIRI DI ASOR ROSA - ATTENTI, C'È UNA SINISTRA CHE INCORAGGIA IL GOLPE
Giuliano Ferrara per "il Giornale"

GIULIANONE FERRARA

C'è chi propone di fare un colpo di Stato contro il governo eletto, il governo eletto dagli italiani, il governo Berlusconi. Si chiama Alberto Asor Rosa, è stato deputato della sinistra e professore universitario. Negli anni Settanta militava, diciamo, in quelle tendenze di pensiero alla Toni Negri contigue culturalmente al terrorismo italiano.

Ecco che cosa ha scritto sul quotidiano comunista il manifesto di oggi, perché non vorrei che poi si dicesse che io mi invento le cose che dico: «Ciò cui io penso è una prova di forza che, con l'autorevolezza e le ragioni... eccetera, scenda dall'alto, instaura quello che io definirei un normale "stato di emergenza", si avvale più che di manifestanti generosi, dei carabinieri e della polizia di Stato, congela le Camere, sospende tutte le immunità parlamentari...» eccetera eccetera eccetera. Insomma, un colpo di Stato in piena regola contro il governo eletto dagli italiani.

Berlusconi in tribunale al processo Mediatrade

Siamo finalmente alla piena, diciamo dispiegata chiarezza di un progetto politico che molti altri editorialisti, questa volta di Repubblica, avevano già definito anche nella famosa assemblea del Palasharp, dove un ragazzino di tredici anni fu convocato a recitare la litania dell'odio contro l'arcinemico.

Che cosa dicono costoro? Dicono che siccome lui, Berlusconi, ha rimbecillito gli italiani con le televisioni, siccome con i voti non credono di essere in grado di batterlo alle elezioni, siccome in Parlamento non c'è una maggioranza alternativa e invece di lavorare per trovare una maggioranza alternativa nel Paese e nel Parlamento e varare un governo come sono stati i due governi Prodi - Prodi ha battuto due volte Berlusconi, no? - , bisogna fare qualcosa di extra istituzionale.

E Asor Rosa, il professor Asor Rosa, quest'uomo con questi baffi sicuri di sé e questa prosa non proprio elegantissima, dice che cosa bisogna fare: un golpe con i carabinieri e la polizia di Stato,che venga dall'alto contro il basso popolo incapace di capire come stanno le cose.

Berlusconi arriva al tribunale con il suo medico Zangrillo

Un golpe delle élite , un golpe favorito dagli intellettuali e dalle loro idee. Un golpe che, diciamo, sarebbe un esproprio di sovranità ai danni del popolo italiano. Guardate che non sto scherzando, Asor Rosa non è un passante, ripeto, è stato un dirigente politico della sinistra, fa parte diciamo di quella che potremmo definire la cricca Scalfari, cioè il gruppo di potere editoriale e, se posso consentirmi, lobbistico che in simbiosi con i magistrati cerca, non di portare Berlusconi ai processi, ma di abbattere Berlusconi in quanto capo politico del governo.L'Italia è una democrazia regolare, tra poco vedremo una partita e vogliamo stare tutti tranquilli e andare a dormire tranquilli, però c'è chi lavora per un colpo di Stato.

 

ASSALTO ALLA MUMMIA - L’ARRESTO DI MUBARAK & FIGLI SODDISFA (PER ORA) I MANIFESTANTI DI PIAZZA TAHRIR - IL PAESE VUOLE UNA PUNIZIONE ESEMPLARE PER IL RAISS (COLPITO DA DUE INFARTI DURANTE GLI INTERROGATORI) E RIMETTERE LE MANI SUL TESORO STIMATO IN 50 MLD € - IN BALLO C’È LA PRIMAVERA ARABA: SE IL PROCESSO ANDRÀ AVANTI IL SEGNALE PER GLI ALTRI DITTATORI SARÀ CHIARISSIMO: NON ESISTE ALCUNA POSSIBILITÀ DI RICICLARSI…

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Francesca Paci per "la Stampa"

mubarak

Piazza soddisfatta I giovani revocano il previsto sit-in in Tahrir Square: «Devono pagare per i martiri della rivoluzione» Tesoro in ballo Interrogata la moglie Suzanne. I giudici vogliono risalire ai 50 miliardi che sarebbero spariti all'estero
Manifestazione anti Mubarak sulla piazza Tahrir al Cairo: bandiere e slogan accanto a una caricatura dell'ex presidente


A venti giorni dal suo 83esimo compleanno l'Egitto presenta a Mubarak il conto di trent'anni di potere assoluto: l'ex presidente è ricoverato in «condizioni stabili» all'ospedale internazionale di Sharm el Sheik mentre i due figli Gamal e Alaa sono rinchiusi da ieri mattina nel carcere di Tora con l'accusa di corruzione e violenza.

mubarak

Anche il Faraone doveva rispondere dei medesimi capi d'imputazione ed era stato posto in custodia cautelare per due settimane, ma pare che lunedì sera, durante il primo interrogatorio nella città di elTor, nel sud del Sinai, abbia avuto un infarto e che nel giro di poche ore ne sia sopraggiunto un secondo.

L'Egitto trattiene il respiro come solo forse nell'attesa delle dimissioni del raiss, annunciate più volte a vuoto prima d'essere ufficializzate l'11 febbraio. Molte cose sono cambiate da allora, a cominciare dalla fiducia dei ragazzi di piazza Tahrir nei militari, inizialmente applauditi come paladini dei dimostranti e poi via via sempre più sospettati di doppiogiochismo.

«Il processo è un buon segno ma siamo ancora a metà del guado, il popolo non vuole essere accompagnato alle elezioni dal generale Tantawi, che fino a gennaio era il fedele collaboratore dell'ex presidente», commenta il ventisettenne Said Habib, uno dei militanti irriducibili che lo scorso fine settimana erano accampati in piazza Tahrir quando le forze dell'ordine hanno aperto il fuoco uccidendo un manifestante e ferendone una settantina. Ora la coalizione dei giovani della rivoluzione si dice soddisfatta del procedimento contro la famiglia Mubarak e annuncia d'aver sospeso il sit-in indetto per venerdì, ma la guardia resta alta e i tank presidiano il centro del Cairo.

MANIFESTAZIONE ANTI MUBARAK PIAZZA TAHIR

Qualcosa si muove. Anche la ex first lady Suzanne è stata ascoltata dai giudici, deve rispondere della gestione dei fondi della biblioteca di Alessandria. Che sia sete di giustizia o di fisiologica vendetta giacobina, il Paese vuole indietro i circa 50 miliardi di euro dello stimato patrimoni Mubarak e le madri dei «martiri» di piazza Tahrir si aspettano una punizione «esemplare» al limite della pena di morte.

«Quanto sta accadendo è la prova del potere popolare emerso dalla rivoluzione: se pure i militari non volevano portare in tribunale il raiss e sono stati tentati dalla repressione, alla fine non hanno avuto scelta», osserva Fawaz A. Gerges, esperto di politica mediorientale contemporanea alla London School of Economics.

Era l'impunità dei Mubarak l'ostacolo sulla via della democrazia egiziana? Ne sembrano convinti i Fratelli Musulmani che attraverso uno dei portavoce, Galal Taggeddine, lodano la decisione «audace e coraggiosa» dell'esercito e della procura. Peccato che i compagni di rivoluzione meno ispirati dal Corano dubitino anche di loro da quando, dimentichi della leggendaria piazza Tahrir senza etichette religiose, hanno vinto il referendum sulle riforme istituzionali propagandando il sì come desiderio di Allah.

egitto pp

«Ora che Mubarak sta morendo non c'è neppure più il capro espiatorio, chissà dove saremo tra sei mesi», si chiede il giornalista Khalil Zaki. La domanda tormenta da settimane gli analisti che interrogano la sfinge egiziana per capire l'esito del terremoto mediorientale.

Ci sono i mercati in agitazione, considerando che le banche americane, europee, giapponesi e britanniche sono esposte verso le grandi economie dell'area per circa 330 miliardi di dollari. E c'è il riposizionamento dell'Egitto che ha intenzione di rivedere tutti i contratti per la fornitura di gas, a partire da quelli con Israele e la Giordania.

EGITTO

La partita si gioca adesso in tre luoghi chiave: l'ospedale internazionale di Sharm davanti al quale stazionano da ieri alcune decine di manifestanti, il carcere di Tora che oltre ai due rampolli Mubarak ospita altri pezzi grossi del regime come anche l'ex capo di gabinetto presidenziale Zakarya Azmi e l'ex premier Ahmed Nazif, la procura del Cairo che ha appena sottoposto a custodia cautelare per quindici giorni anche l'ex presidente dell'assemblea del popolo Fathi Sourur, accusato di guadagni illeciti.

In ballo, sostiene il professor Gerges, c'è la primavera araba: «C'è una grande fluidità, ma se il processo contro i Mubarak va avanti il segnale per gli altri dittatori regionali sarà chiarissimo: non esiste alcuna possibilità di riciclarsi».

 

MILANO APRE IN CALO (-0,7%), IPOTESI SOCI ESTERI PER PARMALAT - DRAGHI DÀ RAGIONE A PONZELLINI: BPM DEVE FARE UN AUMENTO DI CAPITALE ENTRO GIUGNO - FERRAGAMO VUOLE LA BORSA - LE RICETTE DEGLI EX PAESI POVERI PER L’ECONOMIA - LIGRESTI SVALUTA FONSAI (MA PER FINTA) - IL FUTURO DEL NUCLEARE ITALIANO - CGIL VUOLE ENTRARE NEL CDA INTESA - PROROGATO L’ACCORDO BP-ROSNEFT - ERIDANIA IN SUDAN - PIRELLI ALZA I PREZZI…

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1 - BORSA: TORNANO GLI ORDINI IN VENDITA, -0,7% MILANO...
Radiocor -
Avvio debole per le Borse europee, che sono tornate a interrogarsi sul futuro andamento dell'economia, con il prezzo delle materie prime che continua a salire. Il Ftse Mib scende dello 0,66% e il Ftse All Share dello 0,76%. Occhi puntati sulle Parmalat (-0,17%), sulle ipotesi di soci esteri in arrivo. Telecom arretra dello 0,5% all'indomani della ratifica delle nomine da parte del cda. Deboli le banche.

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2 - BORSA: EUROPA SCENDE CON BANCHE E AUTO, MALE MILANO E MADRID...
(ANSA) -
Avvio di seduta negativo per le principali borse europee, appesantite dall'andamento dei titoli bancari e automobilistici. L'indice paneuropeo Dj Stoxx 600, che sintetizza l'andamento dei maggiori titoli quotati nel Vecchio Continente, cede lo 0,2%. Tutti in rosso i listini, con Londra che cede lo 0,56%, Francoforte lo 0,60% e Parigi lo 0,33%. Negativi anche i future su New York dopo che ieri Alcoa ha aperto la stagione delle trimestrali (oggi sono attesi i dati di Google) con risultati sotto le attese. Maglia nera in Europa sono Madrid e Milano (-1,%), con Piazza Affari che risente delle vendite sui bancari.

Tra gli automobilistici scivola Daimler (-2,6%), seguita da Fiat (-0,5%) mentre nel credito è la Popolare di Milano (-2,65%) a guidare i ribassi in Europa, davanti alla spagnola Bankinter (-2,3%) il cui utile trimestrale è sceso a 48 milioni dai 65 di un anno fa. Pesante il produttore di detergenti Reckitt Benckiser (-6,5%) dopo l'annuncio che l'amministratore delegato Bart Becht lascerà l'incarico. Bene Danone (+1,4%) le cui vendite trimestrali sono cresciute dell'8,5%. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse del Vecchio Continente: - Londra -0,56% - Francoforte -0,60% - Parigi -0,33% - Milano -1,03% - Madrid -1,02% - Amsterdam -0,55% - Stoccolma -0,48% - Zurigo -0,01%

3 - BORSA: IN ASIA SEDUTA POCO MOSSA, BENE TITOLI EXPORT...
(ANSA) -
Seduta poco mossa per le principali borse asiatiche che si avviano a terminare le contrattazioni attorno alla parità e in ordine sparso. Tokyo ha chiuso in leggero progresso (+0,13%) mentre Hong Kong sta cedendo lo 0,38%.Ieri la Fed ha rilevato una crescita "moderata" dell'economia Usa negli ultimi due mesi in quasi tutti gli Stati dell'Unione, accompagnata da un miglioramento del mercato del lavoro mentre il presidente Barack Obama, per sistemare il deficit di bilancio, ha annunciato tagli alla spesa pubblica e maggiori tasse per i cittadini ricchi.

P.zza Affari

Sui listini asiatici si sono messi in luce i titoli degli esportatori, guidati dal produttore di camion Isuzu (+6,9%), che ha anche negato indiscrezioni su un ingresso nel suo capitale della tedesca Volkswagen. La produzione di due nuovi modelli in India ha spinto Hunday mentre Sanrio, la società che sforna i prodotti di Hello Kitty, ha preso il volo (+11%) grazie a utili oltre le attese degli analisti. Di seguito gli indici dei titoli guida delle principali borse del Vecchio Continente: - Tokyo +0,13% - Hong Kong -0,38% (in corso) - Shanghai -0,12% (in corso) - Taiwan +0,26% - Seul +0,90% - Sydney -0,55% - Mumbai (chiusa) - Singapore -0,28% (in corso) - Bangkok (chiusa) - Giakarta -0,45% (in corso)

4 - MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor -
ITALIA: il Governo si impegna con la Ue per il pareggio di bilancio entro il 2014. Dalle riforme +1,6% di Pil in 4 anni. Via agli sgravi fiscali sulle re ti d'impresa. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti afferma che 'la solitudine di Confindustria e' durata pochi giorni' ed Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria, replica: finira' quando ci sara' un piano di crescita. Il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi chiede 'di fare di piu' per la crescita'. Definite le regole per le pensioni dei lavori usuranti. (dai giornali) 'Bene fisco, ricerca, grandi opere, ma dopo le parole servono i fatti'. Intervista a Federica Guidi, presidente dei Giovani Imprenditori e direttore generale di Ducati Energia (QN Il Resto del Carlino pag.8)

IMMIGRAZIONE: 'L'egoismo Ue e' contro Lisbona'. Intervista al ministro degli Esteri, Franco Frattini (Il Sole 24 Ore, pag. 15)

Bini Smaghi

EURO: 'non e' troppo forte. C'e' una crescita mondiale sostenuta che si trasmette all'Eurozona'. Intervista a Lorenzo Bini Smaghi, membro del Comitato esecutivo della Bce (Il Sole 24 Ore, pag. 7)

BRICS: da emergenti a mercati della crescita. 5 big insieme per contare nel mondo (Il Sole 24 Ore, pag. 8)

IMPRESE: ai top manager italiani un assegno anti-crisi da 300 milioni di euro. 2010 anno d'oro per 100 dirigenti (Il Sole 24 Ore, pag. 41)

SINERGIA: in utile grazie alle cessioni (dai giornali)

SEA: pronta alla quotazione. Ora abbiamo tariffe certe (Il Sole 24 Ore, pag. 42)

TELECOM: tandem Bernabe'-Patuano per il nuovo corso del gruppo (dai giornali) Rischio svalutazioni sulla cedola a Telco. Analisi (Il Sole 24 Ore, pag. 43)

FIAT: intesa tra Chrysler e Magneti Marelli. Fornira' ricambi alle concessionarie Usa (dai giornali)

PIAGGIO: il presidente Roberto Colaninno si aspetta un 2011 in crescita (dai giornali)

MOTO MORINI: asta va deserta. Nessun acquirente per lo storico marco bolognese (dai giornali) 'Cosi' e saltata la mia cordata'. Intervista all'ex campione di motociclismo Giacomo Agostini (Il Sole 24 Ore, pag. 27)

PARMALAT: arriva il socio estero. Pronte, con quote di minoranza, Lacteos, Friesland-Campina e Lala (Il Sole 24 Ore, pag.45)

BARILLA: tratta con le banche un prestito da 700-800 milioni (Il Messaggero, pag. 23)

BANCHE: gli istituti di credito italiani vogliono riprendere a pagare dividendi agli stessi livelli, o anche piu' alti, rispetto a prima della crisi finanziaria (Financial Times pag.13)

BPM: strigliata da Bankitalia, aumento necessario entro giugno (dai giornali)

SALONE DEL MOBILE: ordini boom per il Made in Italy. In crescita del 30% la domanda dall'area del Golfo (Il Sole 24 Ore, pag. 19)

FERRAGAMO: annuncia lo sbarco sul listino entro l'estate (dai giornali)

SNAM-TERNA: spunta il progetto 'societa' delle reti' (dai giornali)

SAN RAFFAELE: il salvataggio probabilmente partira' da un prestito ponte di Intesa Sanpaolo, Unicredit e Banca Popolare di Milano (Il Foglio pag.IV)

BARILLA

ERIDANIA: accordo con Ksc per la costruzione di una raffineria da 90 milioni (dai giornali). 'L'impianto entrera' a regime tra 2 anni e produrra' fino a un milione di tonnellate'. Intervista al presidente Massimo Maccaferri (QN Il Resto del carlino pag.32)

PUBBLICITA': allarme Fieg, salgono gli investimenti ma fa il pieno la tv (dai giornali)

WIND: scala il mercato. 'Siamo al 25% e cresceremo ancora'. Intervista a Maximo Ibarra, direttore Business Unit Mobile (QN Il Resto del carlino pag. 31)

5 - MORNING NOTE: L'AGENDA DI GIOVEDI' 14 APRILE...
Radiocor -
Milano: assemblea ordinaria (2da conv.) e straordinaria (3za conv.) Prysmian. Parte ordinaria: bilancio al 31/12/10. Parte straordinaria: proposta aumento capitale sociale, modifiche statutarie.

Milano: 2do Forum Banca & Impresa 'Sinergie e prospettive verso un nuovo dialogo tra il sistema bancario e imprenditoriale'. Organizzato da Il Sole 24 Ore. Partecipano, tra gli altri, Fiorenzo Dalu, d.g. Bpm; Sergio Dompe', presidente Dompe' Farmaceutici; Giovanni Sabatini, d.g. Abi; Federico Signorini, capo Servizio di Supervisione Gruppi Bancari Banca d'Italia e membro Comitato di Basilea3; Marco Vitale, presidente Fondo Italiano di Investimento; Raffaele Jerusalmi, a.d. Borsa Italiana; Roberto Mazzotta, presidente Mediocredito Italiano; Alberto Meomartini, presidente Assolombarda; Samuele Sorato, d.g. Banca Popolare Vicenza; Stefano Micossi, d.g. Assonime; Maria Pierdicchi, managing director S&P Italia.

- Milano: incontro organizzato da Assolombarda 'Conferenza Rischio Paese 2011'.

Torino: prosegue 'Biennale Democrazia', manifestazione culturale internazionale promossa e realizzata dalla Citta' di Torino in collaborazione con Provincia di Torino e Regione Piemonte nell'ambito di Esperienza Italia. Alle ore 16,30 'Discorsi della Biennale'. Partecipa, tra gli altri, Giuseppe Guzzetti.

MARIO DRAGHI

- Roma: si aprono i lavori del convegno 'Dimensione cliente 2011 - La banca al servizio delle persone', promosso dall'Abi. Partecipano, tra gli altri, Giuseppe Mussari, Mario Moretti Polegato, Giovanni Calabro'

- Roma: conferenza stampa, promossa da Roma Capitale ed Enel, per firmare il Protocollo d'intesa per la centrale fotovoltaica 'Diamante' nella Capitale. Partecipano, tra gli altri, Fulvio Conti e Gianni Alemanno

- Roma: in asta BTp a 5 e 15 anni tra 4,5 e 6 miliardi di euro

6 - BPM: DRAGHI INVITA AD AUMENTARE CAPITALE ENTRO GIUGNO...
Radiocor -
Il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, invita per iscritto la Banca Popolare di Milano a valutare l'opportunita' di varare un aumento di capitale entro la fine di giugno. L'auspicio, secondo quanto risulta a Radiocor, e' contenuto nella lettera del governatore al cda di Bpm, che accompagna il verbale dell'ispezione presentato nel pomeriggio al board dell'istituto milanese.

MASSIMO PONZELLINI

L'esame dei tecnici di palazzo Koch invita Bpm a effettuare alcune ponderazioni nel valore degli asset, che provocherebbero una contrazione del patrimonio di base dell'istituto. Bankitalia, come ha fatto piu' volte nelle ultime settimane anche nei confronti della altre banche, consiglia quindi di rafforzare il patrimonio, magari valutando anche la sospensione della distribuzione del dividendo.

Bpm ha comunicato che il cda esaminera' l'esito dell'ispezione nel consiglio di martedi' prossimo, 19 aprile. Se il board, che soltanto due settimane fa aveva bocciato a maggioranza il progetto di un aumento di capitale da 600 milioni, a questo punto decidera' di varare la ricapitalizzazione, si prospetta la convocazione di un'assemblea straordinaria dopo quella ordinaria che sabato 30 aprile approvera' il bilancio 2010. Tra le altre cose infine il verbale dell'ispezione torna a sottolineare alcune criticita' della governance di Bpm, come la commistione tra attivita' sindacale e direzione dell'azienda.

ferragamo 5thavenue666

7 - FERRAGAMO: PRESENTA DOMANDA DI AMMISSIONE IN BORSA...
Radiocor -
Salvatore Ferragamo, capogruppo del gruppo del lusso Salvatore Ferragamo, informa di aver presentato oggi a Borsa Italiana la domanda di ammissione a quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mta e formale richiesta a Consob di autorizzazione alla pubblicazione del prospetto informativo relativo all'Opv. Mediobanca e JP Morgan saranno coordinatori dell'Offerta globale di vendita e joint bookrunner.

WEN Jiabao

8 - CINA, DA BRICS MISURE CONTRO INSTABILITÀ FINANZIARIA E SUPPORTO AI DSP...
(LaPresse/AP) -
Severe misure per tutelarsi contro l'instabilità finanziaria e studi per espandere l'utilizzo dei Diritti speciali di prelievo nel sistema monetario internazionale. Sono questi i principali obiettivi del Brics, elaborati nel summit odierno in Cina e presentati in una dichiarazione successiva. La linea generale è la riforma dell'ordine finanziario internazionale per renderlo più vario e rappresentativo. I Diritti speciali di prelievo sono quasi una valuta creata dal Fondo monetario internazionale e vengono utilizzati nei rapporti con e tra i governi degli Stati membri.

9 - RISERVE CINESI IN VALUTA ESTERA OLTRE I 3MILA MILIARDI...
(LaPresse/AP) -
Le riserve in valuta estera della Cina hanno superato i 3mila miliardi di dollari, tra le tensioni con Washington e altri partner commerciali sui suoi controlli della moneta. La Banca centrale cinese ha detto che le riserve in valuta estera sono pari a 3.040 miliardi di dollari alla fine di marzo, in crescita del 24,4% rispetto all'anno precedente. Gran parte dell'incremento è dovuto ai massicci acquisti cinesi di dollari e altre valute estere per controllare il tasso di cambio dello yuan. Washington e altri governi stanno facendo pressioni affinché Pechino allenti questi controlli, che dicono mantengano lo yuan sottovalutato gonfiando il surplus commerciale della Cina.

Salvatore e Jonella Ligresti

10 - SVALUTAZIONE SIMBOLICA DI LIGRESTI SU FONSAI...
Da "
Il Sole 24 Ore" - La chiamano svalutazione, ma in realtà è stato solo un ritocchino. Piccolo piccolo. Premafin, la holding quotata della famiglia Ligresti, ha abbassato di un solo euro - da 19,2 a 18,2 - il valore delle FonSai in portafoglio. Quell'euro vale una perdita di 62 milioni, non poca cosa, e lascia in ogni caso il valore dato alle FonSai più alto di quasi tre volte i prezzi di mercato. Il film è sempre quello (leggi Telco e altri): la partecipazione è strategica e la perdita di valore non è ritenuta duratura.

Ma c'è un motivo di sostanza a giustificare tanta ritrosìa da parte dei Ligresti. Se solo Premafin avesse portato le FonSai a un più realistico 12 euro (il doppio comunque del prezzo di mercato) la svalutazione di 360 milioni dell'attivo avrebbe finito per mangiarsi un bel pezzo del patrimonio netto, alzando così il rapporto tra debito e mezzi propri. Con l'aria che tira dalle parti della galassia Ligresti, meglio lasciar perdere. (Fa.P.)

LOGO ANSALDO

11 - SPERANZE ATOMICHE PER ANSALDO NUCLEARE...
Da "Il Sole 24 Ore"
- Alla luce sinistra del disastro di Fukushima suonano perlomeno intempestive le considerazioni sulle prospettive di Ansaldo Nucleare tratte dalla relazione al bilancio 2010, fresco di stampa, della controllante Ansaldo Energia. Per la società guidata da Roberto Adinolfi, scorporata dalla casa madre nel 2005, il capitolo dedicato agli eventi di rilievo del 2010 e a quelli intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio rileva importanti novità che «consentono, per la prima volta dopo molti anni, di guardare con rinnovato interesse anche al mercato nazionale sia per quanto riguarda il settore del decommissioning che quello dei nuovi impianti». Facile desumere che lo sguardo dei 200 addetti di Ansaldo Nucleare, 45 milioni di ricavi e un risultato di 1,9 milioni al 31 dicembre scorso, sia già rivolto ben al di là dei ristretti confini del mercato domestico. (D.Ra.)

CORRADO PASSERA


12 - CGIL PREME SU INTESA PER UN POSTO NEL BOARD...
Da "Il Sole 24 Ore" -
«Chiediamo di valutare che il sindacato possa entrare nel consiglio di sorveglianza». A sorpresa, la richiesta di un seggio nell'organismo di controllo di Intesa Sanpaolo è di Giuliano Calcagni, segretario nazionale della Fisac. Svolta notevole, perché sino a oggi il sindacato dei bancari Cgil non aveva mostrato di credere nella "codecisione" alla tedesca.

Ma la Fisac non fa sconti al piano d'impresa della prima banca nazionale e chiama col loro nome (esuberi) la riduzione di 3mila dipendenti italiani nei prossimi tre anni che si aggiungono ad altri 5mila da riconvertire a mansioni commerciali. Ben più morbida la nota unitaria dei sindacati di gruppo: «Il progetto non prevede esuberi, ma un efficientamento di circa 5mila dipendenti "full time equivalent" da riconvertire... su una platea complessiva di 8mila Fte in meno». La divaricazione delle posizioni tra sindacati nazionali e aziendali apre interrogativi: cui prodest? (N. B.)

british petroleum Logo

13 - PROROGATO AL 16 MAGGIO TERMINE ACCORDO CONCAMBIO BP-ROSNEFT...
(LaPresse/AP) -
La Bp ha deciso con la società petrolifera russa Rosneft di prorogare il termine per l'accordo di concambio, che è stato bloccato da un'altra azienda russa. Bp ha detto oggi che la scadenza passa dal 14 aprile al 16 maggio. La società sta aspettando che un collegio svedese giudichi la disputa con Alfa Petroleum Holdings, partner dell'azienda britannica nella joint venture Tnk-Bp. Alfa sostiene l'affare Rosneft viola l'accordo di joint venture. Bp e Rosneft hanno annunciato a gennaio l'intenzione di unirsi per la ricerca del petrolio sotto l'Oceano Artico. Oggi, alle 11.30 italiane, inizierà l'assemblea degli azionisti Bp.

14 - JOINT VENTURE IN SUDAN PER ERIDANIA SADAM...
Da "la Repubblica"
- Eridania Sadam (Gruppo Maccaferri di Bologna) e Kenana Sugar Company (Ksc), corporation partecipata dal governo del Sudan, hanno siglato una joint venture paritetica per la realizzazione di una raffineria di zucchero grezzo da 500.000 tonnellate annue.

15 - PIT STOP AL LISTINO PREZZI...
Andrea Greco per "la Repubblica" -
Più che cambiare le gomme, Pirelli cambia i prezzi. Il produttore è al terzo aumento dei listini nel 2011. Gli operatori credono solo in parte alle spiegazioni («rincaro delle materie prime»). E la gomma naturale, pur salita molto in due anni, dal picco di 800 dollari a quintale è tornata a 350, salvo risalire sui 500 dollari attuali. Forse, invece, Pirelli cerca di rubare redditività ai rivali, specie il leader Michelin.

TRONCHETTI PROVERA

A gennaio l´aumento Pirelli è stato il 3% per auto e moto e 7% per i commerciali in Europa Asia e Africa, a febbraio +3% moto e +5% l´auto negli Usa, ieri (da giugno) +6% le gomme estive e +12% le invernali in Europa, +10% l´Africa. Chi ha visto Marco Tronchetti Provera lo ha trovato molto ottimista, perché i suoi impianti lavorano al 100% della capacità. Forse i clienti non rideranno, ma gli azionisti sì, specie nel secondo semestre.

 

TELECOM DELLE MIE BRAME - CONGELATO CON AVVISO DI GARANZIA IL CANDIDATO DI PERISSINOTTO LUCA LUCIANI, GENERALI INFILA SOTTO BERNABé COME VICEPRESIDENTE il vice-direttore generale della compagnia triestina Aldo Minucci - \"DECLASSATO\" A PRESIDENTE, BEBÈ RECUPERA IL POTERE PRENDENDO LE DELEGHE FORTI - incassato anche i consensi dei piccoli azionisti dell’Asati E DI FOSSATI - TRONCHETTI NON REPLICA A BERNABé: \"SIAMO SERI\"...

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ALDO MINUCCI

1 - IL GIOCO DEI RUOLI FRA MINUCCI E GALATERI...
Da "Il Sole 24 Ore"
- Aldo Minucci diventa vice-presidente del suo presidente. A sorpresa, il vice-direttore generale della compagnia triestina è stato infatti nominato ieri vice-presidente di Telecom Italia. Un gradino sopra il neo-presidente di Generali, Gabriele Galateri, che è stato presidente del gruppo di telecomunicazioni nel precedente triennio ed è rimasto come consigliere nel board rinnovato su proposta Telco, che riunisce la compagine Telefonica, Mediobanca, Generali e Intesa-Sanpaolo.

GABRIELE GALATERIv

Prima del "dimissionamento" di Cesare Geronzi dalle Generali, a Galateri, che avrebbe lasciato la poltrona più alta di Telecom a Franco Bernabè, era stata prospettata l'ipotesi di assumere la presidenza di Telco. Presidenza che, per gli strani giochi del destino, è affidata almeno fino alla scadenza, vale a dire aprile dell'anno prossimo, proprio a Minucci. (A.Ol.)


2- IL CDA ELEGGE PATUANO AD. CONGELATA LA NOMINA DEL DIRETTORE GENERALE LUCIANI PRESIDENTE ESECUTIVO L'EX AD FRANCO BERNABÈ HA RICEVUTO DELEGHE FORTI
Luca Fornovo per "la Stampa"

Via libera ai nuovi vertici di Telecom Italia. Ieri il consiglio d'amministrazione del gruppo telefonico, eletto martedì dall'assemblea dei soci, ha nominato presidente esecutivo Franco Bernabè, che finora ricopriva la carica di amministratore delegato.

FRANCO BERNABE

Poi sono stati nominati vice presidente Aldo Minucci e ad Marco Patuano. Nel Cda non era in agenda, ma resta per ora congelata la nomina di Luca Luciani, indicato come direttore generale, anche in attesa degli sviluppi dell'inchiesta della magistratura che ha indagato il manager per truffa aggravata per il caso delle sim false. Il consiglio si è già dato un'agenda di lavoro, aggiornandosi per una nuova riunione all'inizio di maggio. Entro quella data potrebbe essere già varata una parziale riorganizzazione della seconda linea dei manager del gruppo e non sono esclusi nuovi innesti.

Marco Patuano - Telecom Italia

Bernabè incassa deleghe che di fatto ne fanno il capo azienda, un presidente con poteri molto forti. Avrà la responsabilità delle operazioni straordinarie e di finanza straordinaria da proporre al Cda. Si occuperà della «rappresentanza della società» ma soprattutto del «governo complessivo del gruppo, compreso il coordinamento dell'attività dell'ad e la definizione delle linee di indirizzo strategico dell'impresa».

Luca Luciani

Al neo ad Patuano, invece, sono di competenza «la rappresentanza della società e tutti i poteri necessari per compiere gli atti pertinenti all'attività sociale nelle sue diverse esplicazioni» e «il governo complessivo delle operazioni nazionali». Da registrare, poi, i forti segnali che sono arrivati ieri dalla Findim, la holding della famiglia Fossati che pur avendo il 4,98% di Telecom non è riuscita ad avere in Cda neppure un consigliere.

La nomina di Franco Bernabè, afferma Findim in una nota «è segno di un nuovo indirizzo verso l'indipendenza di Telecom e rappresenta per Findim un motivo di serenità, dal momento che il presidente sarà l'interlocutore privilegiato con cui dialogare sullo sviluppo della società per creare valore per tutti gli azionisti».

MARCO FOSSATI

Findim si dice dispiaciuta per il fatto che «i professionisti di elevato standing imprenditoriale che avevamo indicato non potranno dare il proprio contributo alla società e che siano invece state nominate persone con competenze più indirizzate verso gli obiettivi di governance. Pertanto, non avendo la possibilità di esprimerci in sede di consiglio, dialogheremo con il presidente e in assemblea».

Luigi Zingales

Bernabè ha incassato anche i consensi dei piccoli azionisti dell'Asati che augurano «buon lavoro» al nuovo presidente esecutivo ma lo invitano a «non rimanere ostaggio del passato» e «a liberare la società da ogni condizionamento esterno».

Il cda, riunitosi ieri, ha anche rinnovato i comitati interni: Gabriele Galateri, ex presidente Telecom e futuro presidente di Generali, entra a far parte del comitato nomine e remunerazione, insieme a Francesco Profumo, neo consigliere in quota Assogestioni, Elio Cosimo Catania e Jean Paul Fitoussi. Profumo, Catania e Fitoussi sono anche nel comitato per il controllo interno e la corporate governance, insieme a Mauro Sentinelli e Luigi Zingales, tutti amministratori indipendenti.

MARCO TRONCHETTI PROVERA

L'esecutivo è composto da Bernabè, Minucci, Patuano, Ferdinando Beccalli Falco (neo consigliere espresso da Assogestioni), Catania, Julio Linares Lopez (Telefonica), Renato Pagliaro (Mediobanca), Sentinelli. Il ruolo di coordinatore degli amministratori indipendenti, è stato affidato a Zingales. Riguardo il rimborso per alcune fatture da 1,2 milioni chiesto da Telecom a Pirelli, il presidente della Bicocca, Marco Tronchetti Provera taglia corto: «Non commento, siamo seri».

 


BUNGA BUNGA O BUFALA BUFALA? - NON TUTTO TORNA NELLE RIVELAZIONI AD OROLOGERIA (IL GIORNO DEL VOTO SUL PROCESSO BREVE), DELLE DUE RAGAZZE - \"IL GIORNALE\": NE USCIRONO COSì DISGUSTATE, DA MANDARE SMS AFFETTUOSI A FEDE (“UN BACIO”) E UN MESE DOPO RINGRAZIARLO PER IL PASSAGGIO SUL TG4 DI AMBRA, IN LIZZA PER MISS ITALIA - LA DIFESA: “QUEI MESSAGGI NON LI SCRIVEVO IO, MA DANIELE SALEMI”, L’ONNIPRESENTE CONTATTO TORINESE DI LELE MORA - IL RUOLO DELL’AVVOCATESSA DELL’IDV…

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Stefano Zurlo per "il Giornale"

Ambra Battilana e Chiara Danese Bunga Bunga con B Nonleggerlo

Qualcosa non torna. Qualcosa non quadra nel racconto delle due ragazze, due diciottenni piemontesi, precipitate come meteoriti nell'inchiesta milanese sul bunga bunga. E protagoniste involontarie, a sentire i loro racconti, di una notte choc ad Arcore. Sono gli stessi pm, Piero Forno e Antonio Sangermano, a farlo notare ad una delle due bellezze, Chiara Danese.

«All'ufficio - le chiedono nel corso dell'interrogatorio l'11 aprile, ovvero lunedì scorso- risulta che in data 23 agosto 2010, ovvero la notte stessa dei fatti sin qui descritti, lei abbia inviato un messaggio sms ad Emilio Fede dal seguente, testuale tenore: «Un bacio, Buonanotte!!».

Nicole Minetti nella cabina del telefono

Strano. Strano che la ragazza, dopo aver seguito ingenuamente Emilio Fede a villa San Martino, e dopo aver vissuto ore di incubo dentro la cornice di un festino lussurioso con scene da Basso impero, abbia poi mandato un messaggino così affettuoso al direttore del Tg4 .

Testo e contesto. Sono molte le anomalie di questa storia dai ritmi sincopati: prima lentissimi, poi velocissimi. Il 22 agosto Chiara Danese e Ambra Battilana entrano a villa San Martino. Ne escono schifate qualche ora dopo, ma tacciono. Anzi, gli sms di Chiara sembrano parlare un'altra lingua.

Caricatura-Silvio-Berlusconi-e-Nicole-Minetti-

Poi improvvisamente ad aprile ecco l'accelerazione forsennata. Il 4 le due depositano una memoria acuminata in cui rievocano quelle ore in cui alla corte di Silvio Berlusconi e assicurano di aver visto di tutto: palpeggiamenti, apprezzamenti volgari, balli sfrenati di ragazze seminude, anzi completamente nude come Nicole Minetti, ammiccamenti, frustini e altro ciarpame da sexy shop. L'11 aprile, a razzo, vengono interrogate alla procura di Milano. Il 13, solo 48 ore dopo, sono già la nuova rivelazione giudiziaria di questa stagione: riempiono pagina 2 e 3 di uno sterminato articolo di Repubblica .

LONGO E GHEDINI big

Ormai, i verbali escono a tempo record. Anzi, in tempo reale. In coincidenza con il controverso voto sul processo breve. Ieri, la procura, davanti al dilagare delle polemiche si affida ad un breve comunicato per fugare i dubbi espressi sottoforma di domande dagli stessi pm nel corso delle deposizioni: Chiara e Ambra «sono importanti per chiarire il contesto ».

Emilio Fede

Rieccoci al contesto. Che non è un reato, ma è quel che sarebbe accaduto ad Arcore. Racconta Chiara: «È in quel momento che la serata prende una direzione molto diversa da come l'ho immaginata. Le ragazze, visibilmente allegre, cominciano ad avvicinarsi al presidente, si fanno baciare i seni, lo toccano. È una specie di girotondo, le ragazze si dimenano di nuovo, lo toccano di nuovo, lo stesso fanno con Emilio Fede. Ad un certo punto il presidente, visibilmente contento, chiede: "Siete pronte per il bunga bunga?". Le ragazze, in coro urlano. "Siiii'". Sono agitata, mi sento male».

BOCCASSINI

Chiara e Ambra se ne vanno distrutte. Umiliate. Dilaniate. Eppure sms e intercettazioni sembrano incrinare questa versione. Intercettazioni e sms che sono coerenti con il silenzio tenuto fino a pochi a giorni fa. Strano, dunque, quel messaggio alle 3.31 di quella notte di agosto: «Un bacio. Buonanotte!!» indirizzato ad Emilio Fede. Chiara, a verbale, se la cava così: «Io non ho assolutamente mandato questi sms. Che ha materialmente scritto ed inviato Daniele Salemi, usando il mio cellulare».

Sì, perché ce n'è un secondo di sms, ancora più netto del precedente: «Salve, direttore, sono Chiara, volevo ringraziarla per la fantastica serata, se non le causa disturbo quando sarò a Salsomaggiore mi farà piacere sentirla». Anche questo, ci spiega Chiara Danese, non è farina del suo sacco. L'ha scritto, l'avrebbe scritto, in macchina, mentre tornavano a casa, Daniele.

Daniele Salemi, l'agente, ventottenne, promotore finanziario e «contatto» torinese di Lele Mora. Daniele che a sua volta, intervistato dall'edizione torinese di Repubblica il 18 gennaio, quindi a scandalo già scoppiato, dice che è stato lui e non Fede a organizzare la cena ad Arcore e aggiunge che quella notte non c'è stato alcun bunga bunga: «Assolutamente no. Siamo stati un paio d'ore e poi ce ne siamo andati ».

patrizia bugnano

Nulla di nulla. Salemi mente? «Nessuno - insiste lui - ha preso niente, né soldi né regali. Solo delle rose. Ma le pare che uno, anche se è molto ricco, faccia un regalo a una persona che vede per la prima volta?». Strano. L'11 settembre è Ambra, in corsa per le selezioni di Miss Italia, a mandare un sms a Fede: «È un onore per me sapere che una persona come lei mi sostiene» E ancora: «È un piacere dopo essere uscita di qui ringraziarla di persona». Alle 13.56, dopo essere apparsa al Tg4, Ambra fa partire un terzo sms: «Servizio al tg... un bacio Ambra».

Il giorno prima, conversando con il solito Daniele Ambra - come annota la polizia giudiziaria - dice cha ha saputo di essere finita sul Tg4 , Daniele dice che dovrà ringraziare Emilio Fede e le suggerisce di scrivergli un sms dicendo che Fede è per lei una persona speciale e che quando finirà Miss Italia lo vedrà a cena, magari tutti insieme».

Ambra scrive e non s'indigna. L'indignazione se la riserva per aprile quando contatterà la procura, altro dettaglio curioso, attraverso la senatrice Patrizia Bugnano, deputato dell'Italia dei valori. E dirà che il clamore, le telefonate anonime, le insinuazioni in rete le hanno rovinato la vita. E che è giunto il momento di dire tutto. Fede annuncia querela per diffamazione e calunnia, il premier si dice «disgustato». I suoi avvocati, Piero Longo e Niccolò Ghedini spendono qualche parola in più: «La genesi delle dichiarazioni e i tempi appaiono davvero indicativi e ne dimostrano l'assoluta inconsistenza».

 

1- GIULIETTO TREMENDINO, IL MINISTRO ADDETTO ALLA CRESCITA (DI SE STESSO) TRIONFA IN PRIMA PAGINA SUL CORRIERE E POI GODE PER LA PAGINATA SUL SOLE 24 ORE, TUTTA DEDICATA ALLE INCHIESTE SULLA FINMECCANICA DEL DUO GROSSI-GUARGUAGLIONE. QUID NOVI? NIENTE, MA IL SEGNALE È CHIARISSIMO. MENO LETTA, PIÙ GIULIETTO! 2- NELLA FAMOSA INCHIESTA “BARI E PATTA” SUI VERBALI DI TARANTINI AL CORRIERE, QUELLA SCATENATA DALLA TOGA (SENZA COLORE, PER CARITÀ!) ANTONIO LAUDATI PER FOTTERE LA \"TOGA ROSSA\" PINO SCELSI, SONO STATI INTERCETTATI A CAZZO UN BEL PO’ DI GIORNALISTI. E’ L’ULTIMA MODA NELLA REPUBBLICHETTA DELLE BANANE CHE STIAMO DIVENTANDO. SE CONTINUIAMO COSÌ, PRESTO, I GIORNALISTI DOVRANNO ANDARE DAI PROCURATORI CAPO A FARSI VIDIMARE LA LISTA DELLE FONTI ABILITATE A RILASCIARE NOTIZIE

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a cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota (special guest: Dj Wise!)

roberta bonasia miss torino 2010-01

1 - IL CAVALIER PALPEGGIONI, NESSUNO LO PUO' GIUDICARE (IL SUO GIUDICE NATURALE SONO LE MINORENNI)...
Escono sempre nuove meraviglie sulle sobrie ed eleganti festicciole di Hardcore. "Questi bignè domani ad Arcore, e Silvio si dimenticherà la Bonasia. Il dietro le quinte per abbindolare le vittime che volevano entrare nello show business. L'sms del manager: "Uno degli uomini più potenti del mondo ti muore dietro".

La replica di Emilio Fede che annuncia querele: "Mai toccato nessuno in vita mia, quelle due si sono inventate tutto" (Repubblica, p. 9). Ma lo attacca perfino il comitato di redazione del Tg4, che chiede "chiarezza" al signor Padrone. La notizia è questa: anche al Tg4 c'è il sindacato, e non è giallo. Al massimo, un po' rosso di vergogna.

Berlusconi Fede

Per quanto riguarda il voto di Monteclitorio, alla fine, come recita il famoso articolo quinto, "chi mette più soldi ha vinto". Sintesi perfetta sul Corriere: "Cicchitto e Verdini si godono il trionfo. Resa di Pd e Udc: sconfitta segnata". Sì, segnata dalle vostre coscienze sporche e dalle vostre fedine penali opache (p. 3). Come insegna, buon'ultima la sanitopoli pugliese alla quale si dedicano anche oggi con profitto sul Giornale (p. 1).

DENIS VERDINI FABRIZIO CICCHITTO

2 - STATISTI DI PROFILO. FACCE DI CULO DA DAVANTI...
Il Secolo di Genova lega profughi e leggi ad personam in prima pagina, pubblicando la foto di un barcone accostata a quella del Cav che si beve un cafferino. Titolo unico: "I sommersi e il salvato". Non fa una piega. Solo la stanchezza di una giornata convulsa può invece spiegare questo incredibile titolo della Stampa, giornale altrimenti sensibile: "Tragico sbarco, muoiono a pochi metri dalla libertà" (p. 13). Dalla libertà? Ok, tutto è relativo in effetti. Anche il senso del ridicolo.

Immigrati scappano dal CIE di Manduria

3 - CARO, PERCHE' FAI COSI'?...
Giulietto Tremendino, il ministro addetto alla crescita (di sé stesso) trionfa in prima pagina sul Corriere delle Elite corrucciate. Nonostante il severo monito di Dario Di Vico, che davvero non gliene fa passare una che è una: "La sintesi più efficace è proprio del ministro Tremonti che ha definito il Piano nazionale delle riforme "un esperimento europeo". L'imprinting comunitario è evidente e reca con sé il nobile obiettivo di costruire nel tempo una politica economica integrata tra i Paesi dell'Ue. Ma anche il carattere pionieristico dell'operazione emerge in maniera lampante, senza alibi" ("87 misure cercando la scossa all'economia", p. 1).

Tremonti e Gianni Letta Dal Riformista

Ma il ministro del Tesoruccio gode anche per la paginata del ritrovato Claudio Gatti sul Sole 24 Ore di oggi, tutta dedicata alle inchieste sulla Finmeccanica del duo Grossi-Guarguaglione. Quid novi? Niente, ma il segnale è chiarissimo. Meno Letta, più Giulietto!

Poi prendi il Cetriolo Quotidiano, e Stefano Feltri ti spiega con infinita pazienza, e numeri alla mano, perché "Tremonti ha ammesso il flop di una crescita più bassa del previsto" (p. 11).

4 - NELLE MANI GIUSTE...
A proposito, Stampa di Mariopio oggi è in festa per l'annuncio del CaiNano, con titolo a tutta prima nel giorno della massima vergogna parlamentare: "Berlusconi: non mi ricandido. Il Cavaliere alla Stampa straniera: Alfano al mio posto". Sì, ma nel 2013. Mentre i Maya l'avevano prevista nel 2012.

PIERFRANCESCO GUARGUAGLINI E MOGLIE MARINA GROSSI

5 - ULTIME DAL VENTENNIO A COLORI...
Nella famosa inchiesta "Bari e patta", quella scatenata dalla toga (senza colore, per carità!) Antonio Laudati per fottere la toga rossa Pino Scelsi, sono stati intercettati a cazzo un bel po' di giornalisti. E' l'ultima moda nella repubblichetta delle banane che stiamo diventando, e il per altro inutile Ordine sta protestando (Corriere, p. 27). Anche il sindacato unico Fnsi è inkazzatissimo (Repubblica, p. 23).

Se continuiamo così, presto, anche su impulso delle spettabili procure di Roma e Napoli, i giornalisti dovranno andare dai procuratori capo a farsi vidimare la lista delle fonti abilitate a rilasciare notizie.

ANGELINO ALFANO

6 - SU IL CAPPUCCIO E IN ALTO I LABARI!...
Carlo Tecce ci riempie di gaudio per da prova di leggere i pissi-pissi di Dagospia e racconta un grande ritorno di fiamma: "Informazione capitale. Alemanno pensa a una free press per anticipare la campagna elettorale. E Maurizio Costanzo scrive il progetto. Il portavoce del sindaco dice che sarà pronto per settembre. Ora dovranno trovare gli imprenditori" (Cetriolo Quotidiano, p. 6). Da uno a dieci, quanto sarà incazzato Calta-riccone?

Il sostituto procuratore barese Giuseppe Scelsi Da Panorama

7 - ANCHE AL VIMINALE I RICCHI PIANGONO (ED EVADONO GIUSTO UN PO')...
Scatta la caccia a grand commis e grandes madames "truffati" dal duo Lande-Torregiani. E la Repubblica dà un buco colossale al Corriere dei Maroniti: "Nell'elenco del Madoff dei Parioli spuntano nuovi nomi, come quello di Mara Carluccio, nello staff del ministro Maroni come consigliere sulle politiche di genere comunitarie e internazionali" (p. 25, Federica Angeli e Maria Elena Vincenzi). Toh, la povera Mara Carluccio, guarda come investiva il frutto della sua imperdibile consulenza! Non ditelo a Isabella Votino, portavoce del signor ministro di Polizia.

8 - DIMENTICARE GERONZONE...
"Bankitalia striglia la Pop Milano: aumento necessario entro giugno". Il verbale degli ispettori mandati da Drago Draghi "contiene molti rilievi sulla governance della banca" guidata da Paraponzo Ponzellini. Pezzo da manuale di giornalismo finanziario di donna Vittoria Puledda (Repubblica, p. 32).

antonio laudati

9 - FREE MARCHETT...
Ultime dal Salone del Truciolato Brianzolo e del Plastichino d'autore: "Starck (da Zegna) "mixa" la lampada con l'iPad. L'ultima provocazione del francese". Bel colpo di Matteo Persivale sul Corriere della Sera (p. 37). Due ditte e un creativo in un solo titolo. Ma quando leggiamo la parola "provocazione" applicata a queste nobili faccende ci chiediamo: Iva compresa?

 

 

CAFONALINO PRO-CESSO (BREVE) - FOTOCRONACA DELLA MARATONA DI DUE GIORNI CHE HA SALVATO IL BANAN (COMPRESO L’INCIUCIO TREMONTI-SCAJOLA) - LA CAMERA APPROVA E L’OPPOSIZIONE GRIDA “PI-DUE, PI-DUE, PI-DUE” A CICCHITTO CHE SE LA RIDE: “ALCUNI DEI VOSTRI HANNO VOTATO CON NOI” - E INFATTI SUI TRADITORI INFURIA LA POLEMICA TRA I TIPINI FINI: URSO E RONCHI SUL BANCO DEGLI IMPUTATI SMENTISCONO INDIGNATI, MA CON IL BOCCHINO INCARFAGNATO LA RESA DEI CONTI È SOLO RIMANDATA ALLE AMMINISTRATIVE…

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Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

PRESTIGIACOMO BRAMBILLA ALFANO GELMINI


1 - IL VOLERE DEL RE È STATO ESAUDITO
Fabrizio D'Esposito per "il Fatto quotidiano"

Alle otto e venti di sera l'ultima immagine sono i cartelli alzati dai deputati dipietristi. Indicano i processi ammazzati dalla legge ad personam voluta dal Caimano. Su uno giallo c'è scritto: "Strage di Viareggio, nessuna giustizia". Il processo breve, anzi la prescrizione breve come precisa il democrat Fassino, già guardasigilli, è stato appena approvata.

RENATO BRUNETTA GIULIO TREMONTI

Alla votazione nominale numero 138 della maratona di due giorni imposta dal centrodestra. In aula i presenti sono 610. Votano a favore 314, contro 296. Fine. Dopo qualche minuto il Cavaliere tronfio e trionfante annuncia: "Adesso, avanti come i treni".

RENATO BRUNETTA GIULIO TREMONTI

Un film tragico che ha nei titoli di coda l'intervento grottesco e un po' stantio di Fabrizio Cicchitto. Il capogruppo del Pdl, già socialista, fa la dichiarazione di voto e ritira fuori la solita solfa dei due pesi e delle due misure di Tangentopoli, dei pm che hanno salvato il Pci (cita Di Pietro, Occhetto e la famosa storia del miliardo portato da Gardini a Botteghe Oscure ma non si sa a chi). Imita pure, sfondando il muro del ridicolo, il Moro democristiano che nel pieno dello scandalo Lockheed gridò: "Non ci faremo processare nelle piazze".

RIZZOLI E BETULLA

Né nelle "aule giudiziarie", aggiunge Cicchitto qualora non si fosse ancora capito. A quel punto dai banchi del Pd parte un coro perentorio. Al falco berlusconiano viene ricordata la sua provenienza piduista, tessera numero 2232: "Pi-due, Pi-due, Pi-due". Cicchitto reagisce sbattendo in faccia all'intera opposizione l'esito di uno scrutinio segreto su un emendamento dell'Italia dei valori, di tre ore prima: "Alcuni voti vostri sono venuti a noi". È accaduto alla votazione numero 91 delle 17 e 15.

PANIZ ALFANO LA RUSSA

La maggioranza che da due ore oscilla tra 307 e 310 s'impenna d'improvviso: 316 recitano i due tabelloni luminosi. Sono sei franchi tiratori che mandano segnali rassicuranti al premier, che due settimane fa circa parlò di nuovi sette arrivi. I sospetti si addensano tutti verso i banchi di centro tendenti a destra di Futuro e Libertà, il partito del presidente della Camera, dove il gruppetto delle colombe di Urso e Ronchi è da tempo in sofferenza e cerca il pretesto per la rottura definitiva. Ma forse qualche mal di pancia a rischio c'è anche nel Pd.

MINISTRE ATTENTE AL IPAD

La tappa finale della prescrizione breve, dopo la "notturna" di lunedì, comincia alle 9 e 40. Il processo verbale offre una lunga sequenza di epiteti e aggettivi che l'opposizione adopera per il Caimano: "criminale", "delinquente", "eversivo e dannoso". Viene evocata "la suburra triviale" delle sue residenze private. Qualcuno motteggia: "Berlusconi non è fortunato in amore ma con la giustizia sì". Il premier è il Grande Assente che incombe su Montecitorio.

MASSIMO DALEMA HORIGAMI

La sua sedia ai banchi del governo rimarrà quasi sempre vuota (occupata simbolicamente da Tremonti per un'ora), a conferma del "conflitto d'interessi" generato dalla prescrizione breve (parole di un La Malfa di nuovo all'opposizione applaudito finanche da Di Pietro). Il mattatore della mattinata è l'ormai famoso Domenico Scilipoti detto Mimmo, l'ex Idv passato con i Responsabili filoberlusconiani. Scilipoti sgambetta avanti e indietro per l'aula, poi accelera per votare.

MARIAROSARIA ROSSI SI AGGIUSTA

Ma l'imprevisto è in agguato. Il suo congegno elettronico non funziona. Rosy Bindi è la presidente di turno. Segnala col microfono i deputati in difficoltà, che non riescono a esprimere il voto. Nomina "Scilipoti" tre volte e partono gli sfottò. Poi un coro a due dei dipietristi Barbato e Borghesi. Un grido alto e nitido: "Muunnezza".

LA RUSSA DA BATTAGLIA

Spazzatura in dialetto napoletano. Il finiano Menia infierisce: "Signor presidente, Scilipoti è la terza volta che non riesce a votare. Suggerisco di trasferire lui e la Siliquini (ex di Fli ricompensata con una poltrona nel cda delle Poste, ndr) direttamente ai banchi del governo. Così otterranno un pagamento anticipato".

LA RUSSA PRESTIGIACOMO PAOLO BONAIUTI

Alle tredici e trenta la seduta viene sospesa per la farsesca pausa pranzo che consente ai ministri impegnati nel voto di fare una riunione di governo. Si riprende alle tre del pomeriggio. Ancora un grido di Barbato e Borghesi a Scilipoti: "Munnezza". Il centrodestra procede blindato una votazione dopo l'altra e boccia tutti gli emendamenti, compresi quelli per salvare i processi dell'Aquila e di Viareggio. Alle sette di sera comincia il giro finale delle dichiarazioni di voto. Antonio Di Pietro conia la figura del "delinquente del terzo tipo": "Ai tempi di Tangentopoli o facevi il latitante ad Hammamet oppure venivi da me e confessavi.

JOLE SANTELLI

Adesso invece prevale la logica del ‘me ne vado in Parlamento e mi faccio la legge'". Casini e Fassino prevedono che la legge non reggerà all'esame della Corte Costituzionale. Per la Lega parla la Lussana, moglie di un futuro sottosegretario centrista, il calabrese Galati. Poi Cicchitto, che ammette il vero intento della legge contro la "persecuzione ad personam" del Caimano.

GIULIO TREMONTI CLAUDIO SCAJOLA

Il centrodestra fischia anche i morti, quando la finiana Chiara Moroni, figlia del socialista Sergio, suicidatosi nel ‘92, invita a non strumentalizzare le vicende di Tangentopoli. Si vota e i deputati del Pd alzano le copie della Costituzione.

2- IL GIALLO DEI NUMERI - SOTTO ACCUSA URSO E RONCHI: NOI INNOCENTI...
Monica Guerzoni per il "Corriere della Sera"

UN PO DI RIPOSO

«Noi i franchi tiratori? Impossibile» . Andrea Ronchi esce dall'Aula e si infila alla buvette, inseguito dal sospetto di essere uno dei sei che, dai banchi delle opposizioni, hanno regalato a Berlusconi il brivido dei 316 voti, la maggioranza assoluta: «Ho votato col partito, io sono uno che ci mette la faccia» . Ma dentro Fli si è riaperta la caccia ai filoberlusconiani e poco importa che lo stesso presidente dei deputati finiani, Benedetto Della Vedova, scagioni i leader della minoranza: «Abbiamo votato compatti a favore dell'emendamento sottoposto a voto segreto.

VERDINI DI GIROLAMO

Come ho detto a Franceschini, il Pd ha sbagliato a chiederlo. Mandiamo sotto la maggioranza e andiamo a votare a giugno? Ma lo sanno o no che in Parlamento non ne trovi uno che vuole andare a votare?». Eppure basta percorrere pochi metri di tappeto rosso e scambiare due battute con Italo Bocchino, per capire quanto poco compatta sia la compagine del presidente della Camera. A pranzo Adolfo Urso ha riunito i suoi nella sede di Fare Futuro e, presenti una ventina fra deputati, senatori ed europarlamentari, ha fatto rullare i tamburi: «Tregua fino alle amministrative» .

ROSY BINDI

Un avviso che il vicepresidente di Fli interpreta come la più bellicosa delle dichiarazioni. «Cosa vuol dire tregua? Io proprio non l'ho capito - raccoglie la sfida Bocchino -. Dopo le elezioni si faranno i congressi e la tregua finirà per forza. Chi ha i numeri, vince» . La componente di Urso e Ronchi prevede per Gianfranco Fini una secca sconfitta alle Amministrative e alle assise di Futuro e libertà presenterà una sua mozione, con la speranza di sfilare il partito a Bocchino e riportarlo nell'alveo del centrodestra.

PAOLO ROMANI

E il vicepresidente attacca: «Non condivido le dichiarazioni che hanno fatto oggi dall'ala berlusconiana. Se parlano di tregua vuol dire che hanno fatto una guerra non utile al partito e che intendono continuare a farla» . E i franchi tiratori? Sono roba vostra, o no? «Uno può anche essere nostro- ammette Bocchino -. Ma non penso a una cosa strutturata. Da noi chi dissente lo fa fin troppo apertamente. E poi anche nel Pd ci sono gli ipergarantisti e i tacchini che non vogliono finire sulla tavola del Natale...» .

OVERSIZED

Il giallo è dunque svelato. Non finiani, ma tacchini. Cioè i deputati che, pur di scongiurare la fine prematura della legislatura e salvare la poltrona, sono disposti a votare con la maggioranza. «Sono convinto che Urso e Ronchi non si siano nascosti dietro il voto segreto - li difende Alessandro Ruben, uno dei deputati più vicini a Fini -. Se avranno qualcosa da dire lo faranno alla luce del sole» .

MARIANNA MADIA

Resta il fatto che il voto sul processo breve ha risvegliato i tormenti del Fli. Roberto Menia, solitamente moderato, è durissimo: «Chiunque ha votato col governo deve vergognarsi. Mi auguro che non si tratti di deputati del Fli e lo dico per la loro dignità. Qualcuno di noi ha paura e vuole tornare indietro? Lo faccia, va bene lo stesso» .

Flavia Perina getta acqua sul fuoco e spera che i franchi tiratori siano peones che hanno ceduto «allo spirito di autoconservazione» . Ma Fabio Granata è furioso: «Certezze non ne abbiamo, però ho paura che qualcuno dei nostri abbia voluto mandare un segnale. Ormai lo dicono apertamente, che aspettano solo le Amministrative per tornare con Berlusconi...»

 

LA LINGUA BATTE DOVE L’INGLESE DUOLE - ALTRO CHE CEDERE IL PASSO: ALL’INCONTRO CON LA STAMPA ESTERA IL CAINANO GIOCA DI PRESTIGIO E SI RICANDIDA UFFICIALMENTE ALLE PROSSIME “PRIMARIE” PDL, DA SVOLGERSI RIGOROSAMENTE ATTRAVERSO GLI ADORATI “POLLS” - LA TRADUZIONE ESATTA DELLA FRASE CHE DOVREBBE “INCORONARE” ALFANO È QUESTA, TRATTA PARI PARI DAL PEZZO DEL WALL STREET JOURNAL...

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http://online.wsj.com/article/SB10001424052748703730104576260710217582504.html

ALFANO E BERLUSCON

Carlo Tarallo per Dagospia

L'ultima barzelletta del Cainano: altro che cedere il passo, gioca di prestigio e si ricandida ufficialmente alle prossime "primarie" del Pdl, da svolgersi rigorosamente attraverso gli adorati "polls". La traduzione esatta della frase che dovrebbe "incoronare" Alfano è questa, tratta pari pari dal pezzo di Stacy Meichtry e Alessandra Galloni del Wall Street Journal. "I could be the name at the top of the electoral lists for my party, but I don't want an operative role," Mr. Berlusconi said, noting that he would consult polls before making any final decisions".

Wall Street Journal

Il Cavalier Pompetta "consulterà i sondaggi prima di prendere qualsiasi decisione finale", riportano i due cronisti del Wsj. E allora andrà più o meno così: la Ghisleri chiederà agli elettori del pdl "preferite come candidato premier Berlusconi, Alfano o chiunque altro?" e lui vincerà con circa il 99,98 per cento dei voti e si candiderà di nuovo, a meno che stremati tutti gli altri non lo spediscano al Quirinale a riposarsi un po' coi corazzieri a rincorrere le veline (cit. Marino Bartoletti). "The political consensus revolves around Berlusconi, not the People of Freedom Party," dice Renato Mannheimer, al Wsj, tanto per mettere bene in chiaro le cose....

 

GALLI LEGA-TI NEL POLLAIO (DELLA FINANZA) - IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA PROVINCIA MARONITA DI VARESE, DARIO GALLI, DA DUE ANNI SI è APPOLLAIATO SULLA POLTRONA DI AMMINISTRATORE DELLA ‘FINANCIÈRE FIDEURAM’ DEL GRUPPO INTESA (SOCIETA’ CON DUE DIPENDENTI E 5 PERSONE NEL CDA!) - DECLASSATO DA ONOREVOLE AD AMMINISTRATORE LOCALE, GALLI È INGEGNERE MA SI RITROVA A FARE IL BANCHIERE-STAGISTA (10 MILA EURO PER POCHE RIUNIONI ALL’ANNO): \"IL MIO POSTO? GRAZIE AD ALCUNI CONTATTI PERSONALI. COSÌ CAPISCO COME FUNZIONA IL MONDO DEL CREDITO\"…

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Vittorio Malagutti per "il Fatto quotidiano"

DARIO GALLI

Dario Galli, presidente leghista della provincia di Varese, è un banchiere per caso. Se gli chiedete come mai sieda da un paio di anni sulla poltrona di amministratore della Financière Fideuram del gruppo Intesa, il diretto interessato risponde che "grazie ad alcuni contatti personali ho avuto la possibilità di capire come funziona il mondo del credito". Un uomo fortunato.

Quanti altri come lui, privi di competenze specifiche nel settore bancario, vorrebbero avere un'occasione simile. E a pagamento, perfino. Il posto di consigliere vale 10 mila euro per partecipare ogni anno a quattro o cinque riunioni del consiglio di amministrazione. Senza contare che Financière Fideuram ha sede a Parigi nella magnifica Place Vendome.

Fideuram

Niente male davvero. Galli, 57 anni, ingegnere, piccolo imprenditore, è anche consigliere di Finmeccanica, la holding a controllo pubblico che produce aerei, armi, treni e sistemi di comunicazione. Quella nomina, però, si può spiegare con la logica della lottizzazione partitica: una poltrona a un leghista, per di più espressione di un territorio dove Finmeccanica è presente con numerosi e importanti impianti. Ma che dire della banca? Financière Fideuram è una piccola società con due soli dipendenti e cinque consiglieri d'amministrazione. Quattro di loro però sono funzionari del gruppo Intesa, a cominciare dal presidente Massimo Brocca.

Marco-Reguzzoni

L'unico esterno è proprio Galli, che dopo una lunga esperienza da parlamentare (deputato e poi senatore tra il 1997 e il 2008) è infine diventato presidente della provincia più leghista d'Italia. Un padano doc, un tipo con le idee chiare. Giorni fa, per dire, commentò così l'emergenza sbarchi a Lampedusa: i profughi se li prendano quei "privati che votano centrosinistra e che hanno case di grandi dimensioni".

Parole che non grondano umanità ma sono già un passo avanti rispetto alle pallottole evocate da altri leghisti come Francesco Speroni da Busto Arsizio, eurodeputato a Bruxelles. Si racconta che Galli consideri la poltrona in Finmeccanica (60 mila euro di compensi annui) come una sorta di risarcimento per essere stato declassato dal rango di parlamentare a quello di semplice amministratore locale.

BOSSI

Il suo predecessore in provincia, Marco Reguzzoni, uno dei rampanti della scuderia leghista, è invece approdato alla Camera dove è diventato capogruppo del partito bossiano. Reguzzoni viene descritto come il rivale più accreditato del potente Giancarlo Giorgetti, presidente della commissione bilancio della Camera, che invece sarebbe lo sponsor di Galli.

giancarlo giorgetti lega nord

Questi però sono giochi di corrente nel complesso arcipelago leghista. Che c'entra la banca? Galli dichiara a Il Fatto Quotidiano di "non voler spiegare esattamente" quali sarebbero i contatti che lo hanno portato fino al consiglio di amministrazione della società parigina. Niente gite sugli Champs Élysée, assicura.

"Macchè, vado e torno in giornata", dice. Per quanto piccola e marginale la Financiere Fideuram assomiglia molto a una scatola gonfia di perdite. In bilancio ci sono oltre 130 milioni di passività ereditate dagli esercizi precedenti. Il fatto è che negli anni della bufera finanziaria la società di Place Vendome è stata costretta a svalutare titoli in portafoglio per decine di milioni.

Francesco Speroni

Risultato: i conti 2007 si sono chiusi in rosso per 47 milioni e nell'esercizio successivo sono arrivare altri 27 milioni di perdite. E così, nel 2008, la capogruppo Banca Fideuram ha dovuto svalutare di 72 milioni la propria partecipazione nella controllata con sede a Parigi.

Adesso, in base alla legge francese, Financière Fideuram ha tempo fino alla fine di quest'anno per riportare il valore dei mezzi propri, a suo tempo falcidiati dalle perdite, al di sopra del 50 per cento del capitale sociale. Altrimenti Banca Fideuram sarà costretta a far fronte alle vecchie perdite della controllata. Missione impossibile? Vedremo. Gli ultimi due esercizi si sono chiusi praticamente in pareggio. Nel frattempo però Galli si sta facendo la sua bella esperienza da banchiere.


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