Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all 319174 articles
Browse latest View live

PRONTO MINZO? PARLA SILVIO! - IL CAVALIERE TELEFOMANE INVADE LE APERTURE DEL TG1 DELLE 20 - GENTILONI INDAGA: DA NOVEMBRE 2010 al marzo 2011 PER BEN 26 VOLTE LE TELEFONATE DEL CAINANO SONO FINITE NEI TITOLI - Quelle fatte dai tinelli delle varie residenze hanno occupato il tg per 16 minuti, invece i tre videomessaggi teletrasmessi nella seconda parte di gennaio sono durati cinque...

$
0
0

Denise Pardo per "L'Espresso" in edicola domani

Il telefono, la sua voce, il Tg1. L'ultima incredibile frontiera o diabolica invenzione, o spudorato escamotage della comunicazione unica, nel senso del senso (unico), del presidente del Consiglio è il martellante inserimento delle sue telefonate nell'edizione delle 20 del tg più importante della Rai.

SILVIO BERLUSCONI GABRIELLA GIANMANCO AUGUSTO MINZOLIN

Secondo la ricerca curata dall'onorevole Pd Paolo Gentiloni, ex ministro per le Comunicazioni, e dal suo staff, negli ultimi cinque mesi, nel giornale firmato da Augusto Minzolini, le chiamate di Silvio Berlusconi vengono considerate avvenimento così clamoroso da diventare addirittura l'apertura. Ora, che il premier sia un utilizzatore smodato, imprudente e intercettato della cornetta è noto. Quindi le sue telefonate non sarebbero nemmeno una notizia. Figuriamoci poi quando non sono affatto indirizzate al Tg1 ma sono solo la messa in onda, una volta a settimana se non di più, di quelle che hanno rallegrato convegni e siti Pdl e para Pdl dove non va e non andrebbe nemmeno dipinto. No, dipinto ci è andato.

rep48 berlusconi augusto minzolini

Intanto dal novembre 2010 al marzo 2011, sempre secondo il monitoraggio di Gentiloni, il Tg1 ha inserito nei titoli di testa le conversazioni di Berlusconi per ben 26 volte. Quelle fatte dai tinelli delle varie residenze hanno occupato il tg per 16 minuti, invece i tre videomessaggi teletrasmessi nella seconda parte di gennaio sono durati cinque: pochissimo per la logorrea da cui è afflitto, un'enormità per i tempi televisivi. Un incubo. Un fenomeno fuori dai canoni dell'informazione e sconosciuto nel resto del mondo democratico.

TG1

E soprattutto il sorpasso più spregiudicato del contraddittorio: interviste con botta e risposta, non se ne parla, tranne che in poltrone molto fidate, una solo al Tg1 piuttosto sospetta (domande inserite dopo?) e quasi mai, ragguagli sull'attività del governo (sarà perché ce ne sono ben pochi?). In compenso, fiato alle trombe, anzi al ricevitore, contro la magistratura, che novità, l'acerrimo presidente della Camera, i maledetti finiani.

PAOLO GENTILONI

Ogni tanto ci scappa l'attacco a Pier Ferdinando Casini e le saette verso il paventato Terzo Polo e l'opposizione criminale, ovviamente. Destinatari primari - quello finale è il Tg1 che trasmette tout court - di tale dovizia di scoop e rivelazioni esclusive, i pregevoli convegni delle correnti Pdl, l'imperdibile sito dei Promotori della Libertà del ministro Michela Vittoria Brambilla, la comunità di Don Gelmini (una telefonata), la riunione dei Riformatori azzurri (una anche a loro), quella dei Popolari di Italia Domani di Francesco Saverio Romano, ora ministro. E perfino il programma "Mattino 5" di Mediaset!

MICHELA VITTORIA BRAMBILLA

Tutti appuntamenti di grande interesse nazionale. Anche se il più gettonato dal premier, il telefono del desiderio è quello dell'onorevole Francesco Pionati, ex volto del Tg1 che ha mandato in onda le quattro chiamate presidenziali durante quattro convegni della sua Alleanza di centro. Ma, è lapalissiano, la tv ha bisogno di immagini, e Minzolini è più che coscienzioso: via all'abbinamento di filmati con platee in muta adorazione e folle in delirio.

MARIASTELLA GELMINI

Il 31 marzo, durante la convention dei Cristiano Popolari di Mario Baccini con solita telefonata - andata in onda, ovvio - è successo qualcosa di più. Mentre il premier parlava, veniva esibito un vivido ritratto del suddetto (opera, è stato detto, del maestro Sciacca). Berlusconi deve aver saputo che nel Rinascimento i principi mandavano una loro raffigurazione quando non potevano presenziare, come a dire, l'ubiquità del potere divino.

E allora, senza addentrarci nei meandri del culto della personalità e dell'idolatria, non sarà che il successivo passo tv sarà l'effigie del Cavaliere - su una poltrona di "Porta a Porta" - a cui Bruno Vespa si rivolgerà con soave deferenza?

 


MICHAEL JACKSON: SUICIDA PER PROBLEMI FINANZIARI? - MR. BIG CI FA VEDERE LE PALLE (IL KILT NON PERDONA) - GISELE, ESSERE GNOCCA PAGA - 9MILA $ DI COCAINA PER SCAPPARE DI PRIGIONE - GWEN STEFANI: “RIHANNA E KATY PERRY, RIMETTETEVI I PANTALONI”- PENELOPE CRUZ E WOODY ALLEN DI NUOVO SUL SET - TUTTO ESAURITO PER IL CINEMA PORNO IN 3D - LA SEXY SPIA RUSSA ORA FA LA MODELLA - SODERBERG, REGISTA DI ‘TRAFFIC’ OBBLIGATO A RICONOSCERE LA FIGLIA ILLEGITTIMA - I PROFUMI DIABOLICI DEL 2011: SANGUE, SPERMA E…BACON - IRINA SHAYK SPOSA: NOZZE O SPOT?…

$
0
0

MICHAEL JACKSON: "SI E' SUICIDATO PER I SUOI PROBLEMI FINANZIARI" ...
Pop Eater http://aol.it/gvWt3F

La fortuna potrebbe cambiare per Dr. Conrad Murray, il dottore accusato di aver aiutato a causare la morte di Michael Jackson, o forse no. Secondo l'avvocato di Murray, Edward Chernoff, il re del pop si sarebbe suicidato per colpa dei suoi problemi finanziari. L'avvocato aveva richiesto al giudice di esaminare i documenti finanziari di Jackson, ma il giudice ha considerato la richiesta non necessaria.

PORNO 3D

PORNO 3D "MILIAIA DI BIGLIETTI VENDUTI"...
Digital Spy

Migliaia di cinesi a Hong Kong hanno prenotato un posto al cinema per andare a vedere un anticipatissimo film porno in 3D: "Sex and Zen: Extreme Ecstasy". "Farà sentire il pubblico come se stesse a bordo letto. "Non credo nessuna abbia mai visto una cosa del genere!", racconta Shiu Jr, il produttore del film. Anche Tinto Brass ha annunciato di voler realizzare un porno in 3D.

GWEN STEFANI, RIHANNA E KATY PERRY

MAMMA GWEN STEFANI: "RIHANNA, KATY PERRY, RIMETTETEVI I PANTALONI...SUBITO!
Hollywood Life http://bit.ly/ik1FDi

Gwen Stefani, 41 anni, nella sua intervista con "Elle" ha ammesso di essere vanitosa ma pensa anche che Rihanna e Katy Perry stiano esagerando per essere sexy. "Io di solito indosso i pantaloni Vedo che queste ragazze stanno puntando ad essere sex symbols. Io ero in una band, più maschiaccio", racconta di quando da giovane era nel gruppo "No Doubt".

ANNA CHAPMAN

L'EX SPIA RUSSA PRENDE IL MONDO PER I FONDELLI...
Coco Perz http://bit.ly/h9znN2

Anna Chapman, l'ex spia russa beccata negli USA, ha allungato i suoi quindici minuti di fama, camminando sulla passerella del fashion show di "Shiyan & Rudkovskaya", al Fashion Week di Mosca. La ragazza indossava leggings neri plastificati e in mano teneva una pistola puntata alla testa di un modello maschio; proprio un look alla ‘russian spy'. Certo come modella è pure carina, ma come spia non doveva essere un granché, d'altronde è stata tanata!

CASA DI GISELE

MOSTRARE I CULO PAGA ALLA GRANDE: LA CASA DA 20 MILIONI DI GISELE...
X17

Guarda la casa da paura della supermodel Gisele e suo marito Tom Brady, giocatore professionista di Football americano. La villa a Los Angeles, da venti milioni di doillari è grande quasi 8.000 metri quadrati: ha 8 camere da letto, una piscina a laguna, un garage per 6 macchine e una palestra.
Guarda anche il video della casa gigantesca: http://bit.ly/hjy0Md

CHRIS NOTH

GUARDA! LE PALLE DI MR. BIG!...
The Superficial http://bit.ly/ihOTBJ

Chris Noth, l'attore che recita il ruolo di Mr. Big in "Sex and the City", è proprio partito! Durante la passerella per la sfilata di beneficienza, "9th Annual ‘Walk the Kilt' Charity Fashion show", ha mostrato a tutti più di quanto si aspettassero: piegandosi in due ha mostrato il di dietro, e qualcos'altro, al pubblico attonito di New York. Questo dimostra che sotto il kilt, non va niente!

PADRE SNATURATO! FA TATUARE SUO FIGLIO DI 3 ANNI...
Gawker http://gaw.kr/hlRhdE

Eugene Ashley si è dichiarato colpevole di aver tatuato il figlio di tre anni con le iniziali "D. B.", per "Daddy's Boy". Ashley è il terzo padre dello stato della Georgia, USA, a tatuare il figlio. Ma che sta succedendo al mondo....

PENELOPE CRUZ E WOODY ALLEN

PENELOPE' CRUZ E WOODY ALLEN DI NUOVO UNA COPPIA...
Perez Hilton http://bit.ly/f7XAHi

Penelope Cruz può in parte ringraziare Woody Allen per la vincita dell'Oscar. Infatti era grazie al film "Vicky Cristina Barcelona" che l'attrice e' stata nominata. Sarà anche per questo che la bella attrice spagnola ha deciso di lavorare di nuovo con Woody Allen nel prossimo film. "Non posso dirvi niente, né sulla storia né sui personaggi", ha dichiarato Penèlope...Chissà chissà chissà!

PROFUMO AL SANGUE

PROFUMI CATTIVI: GRUPPI SANGUIGNI, SPERMA E...BACON...
Coco Perez http://bit.ly/g98wP6

Lady Gaga non sarà l'unica ad avere dei profumi ispirati all'odore del sangue sul mercato...La settimana scorsa la marca "Blood Concept" ha presentato la nuova collezione di fragranze alla fiera di profumi a Milano, la Esxence. I quattro profumi unisex hanno i nomi dei quattro gruppi sanguigni: A, B, O, AB, ognuna dall'aroma diverso...

http://bit.ly/hRn7zT
Il bacon va di moda! La Fargginay ha presentato ciò che loro descrivono come "l'aroma mandato dagli dei", il profumo per uomo al...bacon! I creatori del profumo hanno detto di essere stati ispirati dal macellaio parigino, Fargginay, che metteva i clienti di buon umore, mischiando undici aromi con quello della pancetta.
Guarda la pubblicità del profumo che ha fatto impazzire youtube: http://bit.ly/iiD28o

STEPHEN SODERBERG

IL REGISTA STEVEN SODERBERG FA LA FIGURA DEL PORCONE: "EBBENE SI, MI SONO FATTO QUELL'AUSTRALIANA E IL BEBE' E' MIO!"...
Perez Hilton http://bit.ly/gsjFsk

Il regista di "Traffic" ha ammesso, in stile Bill Clinton, di avere avuto relazioni sessuali con una donna australiana, Francis Laurencina Anderson. La relazione avrebbe portato alla nascita di una bambina, nel 2010. Il regista ha acconsentito, finalmente, a pagare il mantenimento della piccola Pearl Anderson.

DROGA

QUANTO VUOI PER FARMI EVADERE DI PRIGIONE? 90.000 DOLLARI IN COCAINA...
Gothamist http://bit.ly/hTBLGp

Vi siete mai chiesti quanto dovreste pagare una guardia per farvi aiutare a scappare da una prigione? La risposta è 90.000 dollari in cocaina! Questo sarebbe il prezzo pagato da un galeotto della prigione di Rikers, New York, alla guardia Robert Whitfield, che è stato poi arrestato dalla polizia. Il complice di Whitfield, Islime Duvivier, aveva già ricevuto i tre chili di cocaina quando la polizia lo ha arrestato. La DEA, "Drug Enforcement Administration", è riuscita a bloccare il tentativo di evasione, bloccando i secondini corrotti, grazie ad una soffiata.

TWILIGHT

IL VIDEO DI UN FAN NASCOSTO SUL SET DI "TWILIGHT"...
Hollywood Life

Un fan di "Twilight", e' riuscito ad entrare sul set di "Breaking Dawn" scattando alcune foto e realizzando un video della scena del matrimonio fra Edward e Bella.
Guarda i due video qui: http://bit.ly/h4ooQq

IRINA SHAYK

IRINA SHAYK FINALMENTE SPOSA...
Coco Perez http://bit.ly/gu5zvH

La splendida Irina Shayk fa sognare molti uomini vestita da sposa...certo che poi, quando guardano la loro moglie....La modella russa e' stata scelta da Dany Mizrachi per indossare i vestiti da sposa della loro linea, Brida Haute Couture 2011.
Tutte le foto in fondo alla pagina...

DOLCE & GABBANA MEGA FESTA PER MINI STAR, JUSTIN BIEBER...
Radaronline http://bit.ly/eAhQOF

La giovane pop star Justin Bieber, 17 anni, sarà il testimonial per "D&G"? Sabato prossimo Dolce e Gabbana daranno una mega festa (alla discoteca Gold) in onore del cantante pop, che e' già arrivato a Milano.

JUSTIN BIEBER E SELENA GOMEZ

 

1- RETROSCENA: GERONZI AVEVA SENTITO PUZZA DI BRUCIATO FIN DAL GIORNO PRIMA QUANDO IL DUPLEX PERISSINOTTO-AGRUSTI AVEVA DECLINATO L’INVITO PER UN COLLOQUIO 3- I DUE CAPORALMAGGIORI DI TRIESTE ERANO AL CORRENTE DELLE INTENZIONI DI MEDIOBANCA DI PORRE LA CACCIATA SUL TAVOLO DI TREMONTI, E PER NON ESPORSI A UN CONFRONTO IMBARAZZANTE SI SONO NASCOSTI IN ATTESA DELLA RIUNIONE SERALE (FINITA ALL’1,30 DI NOTTE) DOVE NAGEL, DIEGUITO E PELLICCIOLI HANNO DECISO IL REGICIDIO 4- AVVISO AL \"PRESIDENTE DI CAMPANELLO\" GALATERI DI GENOLA: SE NELLA SUA INCOSCIENZA VORRA’ TOCCARE IL TEMA DELLA REDDITIVITA’ DEL LEONE ALLORA SARANNO DOLORI. E LA STORIA RICOMINCERA’ DA CAPO, CON ALTRE VITTIME E GLI STESSI CONGIURATI

$
0
0

Per sapere che aria tira dopo la congiura dei soci di Generali che ieri hanno mandato a casa Cesarone Geronzi bisogna parlare con i falsi centurioni romani che sostano con i turisti davanti al Foro e all'Altare della Patria. Dalla loro bocca si puo' sentire una versione con dettagli inediti e privi di quella retorica che ieri intorno alle 12 ha annunciato la fine di un'Era e dell'ultimo sopravvissuto alla prima Repubblica.

Petr Kellner

Tanto per cominciare potrebbero rivelare che l'ex-banchiere di Marino aveva sentito puzza di bruciato fin dal giorno prima quando il tandem Perssinotto-Agrusti aveva declinato l'invito di Geronzi per un colloquio preliminare alla seduta del Consiglio.

I due caporalmaggiori di Trieste erano perfettamente al corrente delle intenzioni di Mediobanca di porre la questione sul tavolo di Giulietto Tremonti, e per non esporsi a un confronto imbarazzante si sono nascosti dietro le quinte in attesa della riunione serale (finita all'1,30 di notte) dove Nagel, Dieguito e Pelliccioli hanno deciso il regicidio.

perissinotto giovanni

I falsi centurioni del Colosseo, il monumento appaltato allo scarparo marchigiano, non fanno paragoni storici; ricordano soltanto che Giulio Cesare fu finito con 23 pugnalate a due passi dal palazzo delle Generali in piazza Venezia, e che i congiurati del 44 avanti Cristo erano almeno 60 contro gli 11 che mercoledi' hanno preparato il "piattino" al Cesarone de Noantri.Le analogie finiscono qui, ma se vi piace la storia (quella con la S maiuscola) allora si puo' aggiungere che anche Geronzi ha visto il suo Bruto nella faccina rosea di Giulietto Tremonti.

DIEGO DELLA VALLE

E questa deve essere stata la sorpresa piu' amara perche' nessuno aveva percepito che tra i due il rapporto si fosse deteriorato; anzi, sembrava che le parole avventate di Geronzi al "Financial Times "sulle Generali pronte a intervenire perfino nella folle idea del Ponte sullo Stretto, fossero una specie di polizza da regalare all'ex-tributarista di Sondrio. Un errore incredibile per una vecchia volpe del potere, dettato da una presunzione smisurata e fatale che si era gia' intravista a Piazzetta Cuccia e che e' calata nel mondo triste e provinciale di Trieste come un peccato mortale.

bollore article

L'uomo di Roma, il corpo estraneo spoglio dei rubinetti del credito, il re della Capitale dove tutto si intreccia da secoli in una miscela di stampo andreottiano e papalino, ha sottovalutato il prezzo dell'orgoglio e del pregiudizio. A batterlo sono state la sua infinita presunzione e un'alleanza delle "province" di un nuovo Impero che parte dalle Marche laboriose e poliglotte, arriva a Trieste, e si rinsalda intorno a Piazzetta Cuccia con la benedizione di un ministro che si sta costruendo il "proprio" impero sotto gli occhi della Lega e di Palazzo Chigi.

cesare GERONZI

Da questa roccaforte , distratta e preoccupata, sono arrivati ieri mattina a Geronzi gli inviti piu' caldi a ritirare la sua decisione, ma non c'e' stato nulla da fare. Difronte allo spettro di un licenziamento ai voti l'orgoglio si e' messo sottobraccio alla presunzione ed e' iniziata una trattative di cinque ore che ricorda quella di quell' Alessandro il Grande (al secolo Profumo) quando in una calda notte di settembre dell'anno scorso fu "dimissionato" da Unicredit.

ALBERTO NAGEL

Anche allora i congiurati dovettero aspettare che le parole lasciassero il posto ai soldi (40 milioni al primo,16,6 all'ex-banchiere di Marino secondo un calcolo matematico che mette in fila ciqnue anni di stipendio e di mancati benefits). A questa liberalita' i falsi centurioni del Colosseo aggiungono la presidenza della Fondazione culturale e la disponibilita' dell'ufficio romano al terzo piano del palazzo di piazza Venezia.

Francesco gaetano Caltagirone

Adesso nelle stanze imbiancate del palazzo le tracce del sangue sono sparite e i frammenti della collezione archeologica di Generali ,che ieri sono stati scagliati dagli 11 congiurati, hanno ripreso il loro posto davanti alla porta principale .

Il movimento si e' spostato in altre stanze del potere; in quella del Ministero dell'Economia dove alle 10 si e' precipitato Massimo Ponzellini per candidarsi alla nuova presidenza, e sopratutto a Piazzetta Cuccia dove una "gioventù anziana" e secondo alcuni mediocre, sta scegliendo il "presidente di campanello", un uomo elegante e docile, privo di presunzioni fatali e di orgogli romanocentrici, possibilmente abbronzato e con un leggero trucco da manager.

A Trieste (dove ieri sera era corsa voce che Perissi-Rotto si fosse candidato) lo aspettano con ansia e sperano che non abbia voglia di perder tempo a scartabellare nelle operazioni del passato. Se poi nella sua incoscienza vorra' toccare il tema della redditivita' del Leone allora saranno dolori. E la storia ricomincera' da capo, con altre vittime e gli stessi congiurati.


BAD NEWS PER IL RE DELLE NEWS - ORA CI SI METTE PURE HUGH GRANT A SMERDARE MURDOCH, MA SOPRATTUTTO CAMERON! - L’ATTORE HA REGISTRATO IL REPORTER DI “NEWS OF THE WORLD” MENTRE AFFERMAVA “CAMERON E IL DIRETTORE NON POSSONO NON SAPERE QUELLO CHE FA IL GIORNALE” - DUE GIORNALISTI DEL SETTIMANALE DEL TYCON AUSTRALIANO SONO FINITI AL FRESCO PER LO SCANDALO “HACKERAGGIO TELEFONICO” E IL MEGA-AFFARE SU BSKYB È STATO SOSPESO. SE NE RIPARLA A FINE INCHIESTA…

$
0
0

1 - DAGOREPORT
http://bit.ly/h0bgj9

gra32 hugh grant

Lo scandalo "News of the world" (NoW) si ingrossa di brutto. L'attore Hugh Grant, una delle vittime dell'hackeraggio telefonico di cui il settimanale di Murdoch è accusato, ha in mano una registrazione in cui un ex reporter (tale Paul McMullan) dichiara non solo che l'ex editore Rebekah Brooks era a conoscenza di tutto, ma che pure il primo ministro inglese David Cameron doveva sapere di ciò che faceva il NoW.

Grant, in un articolo sul "New Statement" di questa settimana, racconta di aver incontrato McMullan due volte. La seconda si è portato dietro un registratore e ha fatto il colpaccio. L'ex reporter inguaia Brooks (editore dal 2000 al 2003), inguaia Cameron ("questo è lo scandalo più grande" dice a Hugh Grant, aggiungendo che "il primo ministro inglese doveva saltare nel letto con Murdoch come hanno sempre fatto tutti, a partire dalla Tatcher negli anni 70"), ma scagiona Murdoch, affermando di non credere che il tycon sapesse qualcosa.

MURDOCH


2 - NON C'È PACE PER RUPERT MURDOCH...
Mauro Bottarelli per "il Riformista"

Non c'è pace per Rupert Murdoch. Dopo aver ottenuto il via libera sia dalla Commissione Ue che dal ministero della Cultura per la scalata al 61 per cento di BSkyB da parte della sua News Corporation, l'ennesimo colpo di coda della vicenda News of the World ha ridato voce alle opposizioni interne che, attraverso l'ex deputy prime minister, Lord Prescott, hanno chiesto la sospensione dell'operazione di acquisto fino a quando l'inchiesta non sarà terminata. L'ultima novità è emersa martedì pomeriggio quando l'ex capo reporter del settimanale controllato dal tycoon australiano, Neville Thurlbeck e il suo ex assistente, Ian Edmondson, sono stati arrestati per sospetta cospirazione finalizzata all'intercettazione di messaggi telefonici.

David Cameron

L'arresto è giunto al termine della volontaria comparizione dei due in altrettante caserme della zona sud-ovest di Londra: rilasciati, dovranno presentarsi il prossimo settembre mentre le loro case così come gli uffici e i computer sono stati perquisiti. Il sospetto è che Edmondson, licenziato a gennaio da News of the World, e Thurlbeck fossero implicati nello scandalo intercettazioni scatenato dai documenti sequestrati all'investigatore privato Glenn Mulcaire, per anni ingaggiato a tempo pieno dal News of the World.

I due hanno negato qualsiasi addebito ma il caso sembra destinato a montare come panna per gli scones del tè alle cinque. In contemporanea ai due arresti, infatti, si è registrato l'attacco frontale del procuratore capo, Keir Starmer, contro John Yates, l'ex vice-commissario capo della polizia londinese che riferì sul caso in Parlamento. Quest'ultimo, infatti, parlò di 10-12 vittime al massimo mentre prove emerse in seguito hanno dimostrato come già nel 2006 la polizia fosse a conoscenza di un vasto numero di persone coinvolte nell'attività di intercettazione illegale.

Il deputato laburista, Chris Bryant, ha dichiarato che alla luce degli sviluppi «Yates dovrebbe considerare la propria posizione all'interno della polizia». Ciò che è certo è che da oggi la vecchia versione fornita a sua difesa da News of the World, ovvero che l'attività spionistica era dovuta unicamente a una mela marcia, il reporter di Casa Reale Clive Goodman è poco credibile. Ad oggi sono sei tra giornalisti e dirigenti del gruppo editoriale ad essere direttamente collegati alle attività di intercettazione illegale, anche grazie all'inchiesta fatta partire nel luglio del 2009 dal quotidiano The Guardian mentre tra le vittime acclarate compaiono l'attrice Sienna Miller e l'ex calciatore Paul Gascoigne.

Glenn Mulcaire

Gli ultimi due arresti, insomma, sembrano confermare la nuova lena presa dalle indagini, che ora sono condotte da un team di 45 detective a tempo pieno, più del triplo di quelli impiegati per lo scandalo dei rimborsi dorati dei deputati: in un comunicato, News International (la casa editrice del tabloid domenicale), ha ribadito che «continua la sua piena collaborazione con le forze di polizia».

Siena Miller

Ma, come anticipato, la nuova svolta ha rinfocolato le polemiche e portato Lord Prescott a chiedere, di fronte ai Lords, la sospensione del via libera all'acquisizione di BSkyB fino a quando l'inchiesta non sarà conclusa e non avrà fatto piena luce sulle responsabilità di News of the World e, quindi, del gruppo editoriale che fa capo a Rupert Murdoch. Certo, il fatto che John Prescott sia stato vittima dell'attività spionistica del tabloid potrebbe aver influenzato l'attacco dell'ex deputy prime minister ma in molti in casa Labour, cominciano a chiedersi quanto paghi in effetti la politica di totale appeseament garantista verso Rupert Murdoch a fronte di uno scandalo che potrebbe rivelarsi molto più grave ed esteso di quanto si pensasse.

 

 

MEDIOEVO, MASSIME CAZZATE - CESARE SEGRE FA PELO E CONTROPELO AI TRE VOLUMONI CURATI DA UMBERTO ECO SULL’età di mezzo - SVISTE E REFUSI A GO-GO; OPERE DIVISE TRA L’ATTENZIONE AD UN PUBBLICO SPROVVEDUTO ED UNO PIÙ COLTO - PER CHIUDERE CON LO SFOTTÒ ETILICO: “OCCORREREBBE UNA REVISIONE, COSÌ DA NON CONFONDERE, PER ESEMPIO, LA POETESSA MARIA DI FRANCIA CON LA CONTESSA MARIA DI CHAMPAGNE. PROSIT”...

$
0
0

Cesare Segre per il "Corriere della Sera"

eco07 umberto eco

Presso il grande pubblico, del Medioevo si parla, più o meno a proposito, ormai da decenni. Ora Umberto Eco ci fornisce una trattazione sistematica su quel periodo, in tre volumi di cui due appena pubblicati (rispettivamente sull'alto Medioevo e sul periodo tra XI e XIII secolo), aggiungendo al titolo generico (Medioevo, appunto) dei sottotitoli trinitari, e abbastanza discutibili («Barbari Cristiani Musulmani», «Cattedrali Cavalieri Città», e per il terzo, imminente, sul Tre e Quattrocento, «Castelli Mercanti Poeti»).

Cesare Segre

I due volumi pubblicati (presso EncycloMedia, € 42 per volume) sono di circa settecento pagine l'uno. Come prevedibile per un'opera promossa da Eco, si notano almeno due caratteristiche qualificanti: primo, l'ampiezza della visuale che comprende tutta la storia europea del periodo, andando oltre i confini quando opportuno (per l'Islam, tra l'altro; e c'è persino un capitolo, molto isolato, sulla Cina), e presta massima attenzione all'articolarsi della società civile o religiosa; secondo, un impianto che non mette al centro dell'analisi la storia politica o la letteratura o la filosofia ma lo sviluppo dei vari saperi, anche pratici, con particolare attenzione alle scienze e alle tecniche, nonché alle arti visive.

Medioevo

Insomma, la lezione degli storici francesi, specialmente di quelli formati sulle Annales, è ben utilizzata. Certo, muoversi in un quadro così vario tenendo anche conto, com'è inevitabile, dello sviluppo storico, non è tanto semplice; in complesso mi pare che l'abbozzo stia in piedi.

Medioevo

Va poi segnalato con particolari lodi il corredo illustrativo, con belle tricromie di opere non tutte di repertorio. Sulla periodizzazione non ci sono prese di posizione nette. Tipica l'introduzione di Eco (ideatore e organizzatore, che poi appare raramente come collaboratore), più attenta a criticare posizioni tradizionali che a motivarne il rinnovamento; eppure motivare le periodizzazioni, anche se contestabili, resta un'utile presa di posizione metodologica.

Medioevo

Se in Italia si fa terminare il Medioevo con il tracollo demografico della peste nera (1348) o con gl'inizi dell'Umanesimo, in sostanza con Petrarca (e per la nostra storia culturale va benissimo), nel resto dell'Europa si arriva sino alla caduta di Costantinopoli (1453) o alla scoperta dell'America (1492), e va altrettanto bene per quei Paesi (data la scelta europea, Eco non poteva discostarsi dal secondo modello). Ma poi ci mette in confusione quando cita l'ottava dell'Ariosto contro gli archibugi e la polvere da sparo (Furioso, XI, 26).

Scrive: «18 anni prima della fine "ufficiale" del Medioevo Ludovico Ariosto canterà» ecc. Dato che la terza redazione del Furioso, che presenta per la prima volta l'ottava, è del 1532, il Medioevo finirebbe nel 1550. Data esageratamente e inaccettabilmente avanzata né, mi pare, proposta nel resto del volume.

Ci dev'essere stato un corto circuito che ci sfugge. È consuetudine saggia domandarsi a quale pubblico si rivolga un prodotto. Nel volume s'intravvedono due diverse impostazioni. L'Introduzione guarda a un lettore piuttosto sprovveduto, quello che crederebbe ancora ai «secoli bui» o al Medioevo dominato da una «visione cupa della vita».

Medioevo

Naturalmente questo dà a Eco lo spunto per un godibile disegno del periodo, in cui sono valorizzate tutte le anticipazioni di un futuro che saprà rinnovare le arti e le scienze. Un disegno rafforzato dalla menzione di progressi tecnici e artistici che in parte preannunciano la rivoluzione rinascimentale.

I collaboratori, varie decine e di qualità ineguali, nelle loro brevi sintesi, che si succedono affannosamente, sembrano pensare invece a lettori di una certa cultura. Ma peccano forse di sopravvalutazione, se credono che sia chiara la definizione di tipologia come «corrispondenza fra tipo, solitamente nell'Antico Testamento, e antitipo, nel Nuovo» a chi non abbia letto l'articolo di Auerbach su «figura» ; oppure parlano di fueros, senza spiegare che cosa siano.

I capitoli su letteratura e teatro appaiono comunque come dei riassunti di storia letteraria (e si riconoscono spesso le fonti). Forse, dato che sono rivolti a non specialisti, avrebbero dovuto illustrare più ampiamente la creazione di nuovi generi, le tematiche, le innovazioni formali e contenutistiche, piuttosto che ambire a una completezza inventariale inutile per il non specialista, che non può intuire tutto ciò che sta dietro a qualunque informazione.

Medioevo

Guai poi se il riassunto non è preciso, come quando, per esempio, per il Roman de la Rose, si parla di «due versioni di Guillaume de Lorris e Jean de Meung», mentre i due poeti sono autori di due parti successive e non alternative del poema.

Che cosa sia poi questo Roman de la Rose, non si capisce bene. E meno si capiscono le proporzioni quantitative: i pur deliziosi lais di Maria di Francia occupano quattro pagine, la metà dell'epica, che vanta decine e decine di testi, rapporti con la storia e con la crociate, diffusione e sviluppi europei, ecc. Ci permettiamo di aggiungere qualche osservazione di tipo redazionale (riferendoci, in prevalenza, alle pp. 343-439 del secondo volume).

Medioevo

Pare che all'opera sia mancata una attenta revisione, della forma e dei contenuti. Disturba trovare refusi come poetrae per poetriae, artes dictamins per dictaminis; disturbano gli errori di francese antico e moderno, come Évangile aux femme invece che femmes oppure querelle des Anciennes (invece che Anciens) et des Modernes; oppure sainte Foy che, miracolosamente sdoppiata, diventa Saintes Foy. Non si può dire se la responsabilità sia redazionale o d'autore, come nel caso del titolo Comments d'amours, che pare alludere a un «commento» , mentre si tratta di un commens, «inizio» ; o di Li livres dou Tresor («Il libro», non «I libri» del Tesoro).

Insomma, i volumi diventeranno molto più pregevoli dopo una revisione attenta; ancora meglio se si aggiungerà un lessico dei tecnicismi e magari qualche informazione bibliografica. Chi vuole approfondire dove deve rivolgersi? I capitoli, forzatamente sintetici, sono poco più che degli aide-mémoire. E l'Indice si gioverebbe molto di riferimenti alle innumerevoli opere anonime, da citare per titolo, senza le quali l'elenco è dimezzato. Anche qui naturalmente occorrerebbe una revisione, così da non confondere, per esempio, la poetessa Maria di Francia con la contessa Maria di Champagne. Prosit.

 

LA CASSAZIONE INDAGA SUL PREMIER INTERCETTATO SENZA AUTORIZZAZIONE - L’ANTI-MIGRANTI MANTOVANO RITIRA LE DIMISSIONI - VOTO AL PROCESSO BREVE SLITTA ALLA PROSSIMA SETTIMANA - LA SFIDA DI RIVELLINI A BOCCHINO A CHI CE L’HA PIÙ GROSSO (IL CONSENSO) - LUCHINO SI FA INTERVISTARE DAI SOCI FRANCESI DEI SUOI TRENINI IMMAGINARI: “IN POLITICA NO, MA AIUTO IL PAESE” - STORACE MINACCIA: LETAME SU CASA ZAVOLI - CASTELLI: NEL 2004 RIFIUTAI LA TRATTATIVA CON LA MAFIA…

$
0
0

1. INDAGINE PG CASSAZIONE SU INTERCETTAZIONI PREMIER...
(ANSA)
- Sono in corso "accertamenti conoscitivi" da parte del procuratore generale della Cassazione dopo la pubblicazione sulla stampa di stralci di intercettazioni telefoniche del Presidente del Consiglio relativi al procedimento Ruby. Lo rende noto un comunicato del Csm che ha perciò disposto la trasmissione di un fascicolo sul caso al Pg Vitaliano Esposito.

Berlusconi e Ghedini

2. MANTOVANO RITIRA DIMISSIONI DA SOTTOSEGRETARIO INTERNO. VENUTE MENO LE RAGIONI CHE LE HANNO MOTIVATE...
(Adnkronos)
- Alfredo mantovano ha ritirato le dimissioni da sottosegretario all'Interno. 'Ringrazio il presidente del Consiglio per la fiducia, per i delicati e impegnativi incarichi oggi conferitimi ai fini della gestione dell'emergenza immigrazione, e anche per l'affetto piu' volte manifestato in questi giorni, per me politicamente difficili. Alla stregua delle recenti decisioni del Governo e della conferma degli impegni che ero stato autorizzato ad assumere -spiega Mantovano- ritiro le dimissioni da sottosegretario all'Interno, essendo venute meno le ragioni che le hanno motivate'.

alfredo mantovano - Valerio Lo Mauro

3. VOTO FINALE CAMERA SU PROCESSO BREVE SLITTA A PROSSIMA SETTIMANA
(Adnkronos)
- Slitta alla prossima settimana il voto finale sul processo breve alla Camera. E' stato il presidente Gianfranco Fini, "sentiti i gruppi parlamentari", ad annunciare le decisioni all'aula. Fini ha fatto il punto sul programma dei lavori, che dopo la "pausa tecnica", slittata di mezz'ora per l'ostruzionismo dell'opposizione, riprenderanno alle 15.30 per andare avandi fino alle 18.

"Il seguito dell'esame del provvedimento si avra' nella seduta di martedi' 12 aprile dalle ore 15 con eventuale prosecuzione notturna e proseguira' mercoledi' 13 con le dichiarazioni di voto finali dalle ore 18", ha spiegato il presidente della Camera.

4. FRANCESCHINI, PD CONTRARIO A FAR SLITTARE VOTO FINALE...
(Adnkronos)
- "La responsabilita' di non votare oggi e di rinviare alla settimana prossima e' tutta della presidenza, evidentemente su richiesta di altri gruppi". Dario Franceschini, prendendo la parola in aula, ha criticato la scelta di far slittare il voto finale alla Camera sul processo breve.

DARIO FRANCESCHINI

Il capogruppo del Pd ha sottolineato la formula usata dal presidente della Camera annunciando la decisione: "Sentiti i gruppi parlamentari". Una formula "comprensibilmente ambigua", ha detto Franceschini evidenziando il dissenso del Pd. "E' la seconda settimana che non si vota, proveremo a fare in modo che la prossima sia la terza", ha detto l'esponente del Pd.

5. RIVELLINI SFIDA BOCCHINO, OGNUNO MISURI PROPRIO CONSENSO...
(ANSA)
- 'Propongo ad Italo Bocchino la candidatura nella lista Fli a sostegno di Gianni Lettieri: lui al numero uno, io al numero due. Dopodiche' il popolo napoletano scegliera' chi meglio rappresenta il partito a Napoli. Sono pronto a farlo, e se prendo un voto in meno di Italo Bocchino, mi ritiro dalla politica, non dal partito, ma sottolineo dalla politica'. Cosi' Enzo Rivellini, coordinatore regionale Fli, alla trasmissione 'Napoli al Voto', in onda su Italiamia e gia' disponibile su You Tube. Il riferimento e' alle polemiche sul sostegno di Rivellini al candidato sindaco di Napoli del Pdl, Lettieri, in contrapposizione con la linea del partito che ha presentato, con Udc e Api, la candidatura di Raimondo Pasquino.

GIANFRANCO FINI

6. MONTEZEMOLO, IO PREMIER? AIUTO IL MIO PAESE, MA MAI DIRE MAI A 'SNCF CONNECTIONS', HO DIRITTO E DOVERE DI DARE CONSIGLI...
(ANSA)
- Luca Cordero di Montezemolo rivendica 'il diritto e il dovere' di contribuire al progresso del Paese 'senza per questo imbarcarmi necessariamente in una carriera politica, anche se, nella vita, non si dovrebbe mai dire mai'. E lo fa in una intervista sulla rivista delle ferrovie francesi 'Sncf Connections' rilasciata lo scorso febbraio ma pubblicata solo ora.

Alla domanda se possa immaginare un futuro da Presidente del Consiglio italiano, Montezemolo risponde: 'Il mio coinvolgimento della fondazione Italia Futura e' un dovere civile. Uno come me, che ha avuto cosi' tanto dal suo Paese, ha il dovere di restituire qualcosa. Questo e' quello che voglio fare partecipando al dibattito pubblico, il che non e' prerogativa esclusiva dei membri di un governo'. 'Questa e' la convinzione che mi spinge a presentare idee - continua - analisi e proposte, un modo per contribuire al progresso dell'Italia. Io ho il diritto e il dovere di fare questo, senza imbarcarmi necessariamente in una carriera politica. Anche se, nella vita, non si dovrebbe mai dire mai'

ITALO BOCCHINO

7. CASTELLI, NEL 2004 RIFIUTAMMO TRATTATIVA CON LA MAFIA...
(ANSA)
- Nel 2003-2004, quando si trovava al vertice del ministero di Grazia e Giustizia, Roberto Castelli rifiuto' una sorta di trattativa con esponenti mafiosi che promettevano una pubblica dichiarazione di dissociazione in cambio di alcune contropartite. L'allora ministro disse di no 'da solo ma non in assoluta solitudine perche' vi era l'accordo con importantissimi magistrati dell'epoca'. Castelli ha fatto quella che definito una 'rivelazione' nel corso di una conferenza stampa organizzata dal Pdl per denunciare l'atteggiamento 'disponibile' del centrosinistra rispetto alla revoca del 41 bis tra il '92-'93.

8. ZINGARETTI TELEFONA A OPERAI SU GASOMETRO, 'MO' COMINCIAMO A FA' CASINO'...
(Adnkronos)
- 'Mo' cominciamo a fa' casino tutti'. Con questa espressione, il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, parlando al telefono con uno dei quattro dipendenti della Conus saliti sul gazometro da lunedi' scorso per protestare contro il rischio di licenziamento, ha assicurato il suo sostegno alla causa per la quale si stanno battendo i manifestanti. 'Ci stiamo tutti e ci lavoriamo -ha spiegato Zingaretti al telefono- certo che vi siamo vicini'.

MONTEZEMOLO

Il presidente della Provincia ha poi proseguito la conversazione telefonica annunciando ai manifestanti che 'l'Eni ha dato disponibilita' all'apertura di un tavolo ufficiale. Oggi incontrero' il prefetto. Noi non molliamo'. Dal canto loro, i manifestanti hanno ringraziato Zingaretti per l'impegno dimostrato sottolineando al presidente che la situazione e' pesante.

9. SU TEDESCO IN AULA LEGA ASSICURERA' SOLO NUMERO LEGALE...
(Adnkronos)
- Nel day after della seduta fiume con cui la Giunta delle immunita' del Senato ha visto bocciare, con 10 voti contrari e 9 favorevoli la relazione di Alberto Balboni (Pdl) che negava l'autorizzazione all'arresto del senatore Alberto Tedesco nell'ambito dell'inchiesta sulla sanita' pugliese, a palazzo Madama ci si interroga sul ruolo decisivo giocato dalla Lega.

I senatori Sandro Mazzatorta e Giovanni Torri non hanno partecipato alla votazione, e cosi' la maggioranza e' venuta meno. Non e' stato un incidente di percorso, tanto piu' che le consultazioni sono state fitte nella maggioranza con una serie di incontri per fare il punto della situazione anche con Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello per il Pdl e Federico Bricolo per il Carroccio.

UMBERTO BOSSI CON FEDELISSINI ROBERTO CALDEROLI ROBERTO CASTELLI

Fonti della Lega, interpellate dall'ADNKRONOS a palazzo Madama, spiegano cosi' le ragioni della scelta: "Il testo di Balboni per noi poteva anche essere votato, ma da parte di alcuni senatori del Pd sono cominciate ad arrivare dichiarazioni strumentali per cui avrebbero votato di fatto per l'arresto di un loro senatore. Allora, la Lega ha svolto un ragionamento semplice: se loro, che conoscono la situazione meglio di noi, sbandierano il si' all'arresto, perche' la responsabilita' di negarlo sarebbe dovuta ricadere su di noi"? Ecco spiegata la mancata partecipazione al voto, che si ripetera' in aula, dove i leghisti si limiteranno a garantire il numero legale.

Zavoli Moizzi

10. CONSULTA BOCCIA NORME SU AMPI POTERI SINDACI...
(ANSA)
- Sono illegittimi gli ampli poteri di ordinanza dei sindaci previsti dal 'pacchetto sicurezza' del governo Berlusconi che dal 2008 ad oggi si sono tradotti in divieti anti-accattonaggio o anti-lucciole in numerose città d'Italia. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che ha bocciato la legge 125 del 2008 nella parte in cui consente che il sindaco adotti provvedimenti "a contenuto normativo ed efficacia a tempo indeterminato" per prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano la sicurezza urbana, anche al di fuori dai casi di "contingibilità e urgenza".

FRANCESCO STORACE

11. STORACE, STANOTTE LETAME SU CASA ZAVOLI...
(ANSA)
- "L'informazione italiana, pronta a insorgere appena da sinistra si alza un lamento, tace sul regolamento della Vigilanza Rai che imbavaglia chi ha i voti ma non i gruppi parlamentari e premia chi ha i gruppi parlamentari ma non i voti. Vorrà dire che ne parleranno domani quando saranno avvisati del bombardamento di letame che stanotte alle 2 sommergerà l'abitazione di Zavoli il muto". Lo ha dichiarato in una nota Francesco Storace Segretario Nazionale della "La Destra".

 

E POI CI LAMENTIAMO dei \"vaffa\" DI ’gnazio LARISSA! - dalle parti di washington, stando alla dotta ricerca di un professore di Harvard che analizzato i comportamenti di quella che definisce la \"tribu’ dei legislatori\", Senatori e deputati passano il 27% del loro tempo non ad occuparsi dei problemi sempre piu’ urgenti del paese ma ad attaccarsi e insultarsi tra di loro...

$
0
0

USA: POLITICI PASSANO IL 27% DEL LORO TEMPO A INSULTARSI
(Adnkronos/Washington Post)
- Senatori e deputati passano il 27% del loro tempo non ad occuparsi dei problemi sempre piu' urgenti del paese ma ad attaccarsi e insultarsi tra di loro. Ma questa volta non si parla del Parlamento italiano ma di Capitol Hill, stando alla dotta ricerca di un professore di Harvard che analizzato i comportamenti di quella che definisce la "tribu' dei legislatori".

washington

Una tribu' che un suo linguaggio - in cui il 'morning business' inizia nel primo pomeriggio e i 'chimps' non sono i primati ma i tagli ai finanziamenti - che emerge in tutta la sua complessita' nelle decine e decine di comunicati stampa che escono ogni giorno dagli uffici di Capitol Hill. Che mostrano come oltre un quarto delle dichiarazioni abbiano l'unico obiettivo di attaccare un avversario.

"E' sorprendente, il governo sta per andare in bancarotta, credo proprio questa settimana, e probabilmente noi vorremmo vedere i nostri rappresentarti negoziare tra loro piuttosto che insultarsi", ha spiegato il professor Gary King, riferendosi alla grande crisi che si sta vivendo in queste ore a Washington dopo un mancato accordo sulla finanziaria potrebbe portare da sabato allo shutdown, la serrata degli uffici governativi.

Insieme ai suoi studenti, King ha analizzato 64.033 comunicati stampa emessi da tutti i senatori americani tra il 2005 e il 2007, tramite un programma del computer che permette di dividerli in catergorie diverse in base al loro contenuto.

casa bianca

Le prime tre categorie sono ben note ai politologi americani che negli anni hanno formulato quella che viene definita la "Grand Unified Theory of Congress", la grande teoria unificata del Congresso creata da David Mayhew, docente di Yale, che afferma che vi sono tre modi principali in cui il legislatore di esprime. La prima e' il "credit-claiming" quando un politico rivendica il fatto che un ponte, una diga o una strada e' stata fatta grazie al suo impegno.

La seconda e' "position-taking", che nelle classi di scienze politiche viene definita la comunicazione politica classica in un cui si esprime una presa di posizione ideologica.

La terza e' l'"advertising", in cui il deputato si fa pubblicita' dicendo "guardatemi! sono un membro del Congresso", spiega King che sottolinea pero' che con i suoi ragazzi ha trovato delle comunicazioni che non rientrano in queste categorie.

obama

"Sono diverse, il politico non rivendica quello che ha fatto, quello che pensa o quello che e' ma parla solo per attaccare ed insultare un collega", prosegue notando che questo tipo di esternazioni sono direttamente proporzionali alla sicurezza dei distretti dei senatori. Vale a dire piu' il politico e' sicuro di essere rieletto piu' attacca gli avversari, fenomeno ribasce l'importanza cruciale che ha il voto degli indipendenti.

Con l'avvicinarsi di quello che a Washington chiamano con un gioco di parole lo 'showdown dello shutdown', non ci sono state variazioni nel livello di conflittualita' delle dichiarazioni, ha detto ancora il professore che ha analizzato quelle rilasciate nell'ultima settimana da tre importanti esponenti democratici e tre colleghi dello stesso livello del Gop. Il 20% delle comunicazioni, per esempio, dei repubblicani ha avuto come obiettivo polemico Harry Reid, il leader deemocratico del Senato.

 

IL GIORNALE DI FELTRI-BELPIETRO è \"LIBERO\" DI PUBBLICARE IL NUMERO DEL TELEFONINO DI SANTORO? - NELLA CITAZIONE MICHELE CHIEDE UN RISARCIMENTO DI 150MILA € per avergli procurato \"48 ore di comprensibile turbamento dello stato d’animo in quanto il suo telefono squillava ininterrottamente per ricoprirlo di ingiurie e minacce\" - la replica: “NON CI È NOTO SE SANTORO SI SIA SCUSATO PER AVER SPIATTELLATO, IN DUE SERVIZI AD ’’ANNOZERO’’, IL NUMERO DI BERLUSCONI”…

$
0
0

Pietro Senaldi per "Libero"

SANTORO

Quando, come Michele Santoro, si guadagnano 650mila euro l'anno è automatico avere una considerazione di se stessi molto alta, spesso forse eccessiva. Così capita per il proprio tempo che, come recita il detto, è denaro. Se poi la ricetta per accumulare tanti soldi consiste nella rielaborazione capziosa dei fatti, nell'esasperazione dei toni e nell'abbandono delle virtù della moderazione e dell'equilibrio, il soggetto corre decisamente il rischio di perdere il contatto con la realtà.

È il primo pensiero che ci è venuto in redazione quando ci è stata recapitata la richiesta del giornalista di 150mila euro a titolo di risarcimento danni per aver pubblicato su «Libero» il numero del suo cellulare aziendale. Una "marachella" che abbiamo confezionato l'indomani della puntata di Annozero dedicata al caso Ruby in cui, associando le immagini di due servizi diversi, veniva di fatto reso pubblico in tv il numero di telefono privato di Silvio Berlusconi.

Belpietro Feltri Libero

Ma Santoro non ha gradito il nostro modo di intendere la par condicio. Nella citazione in cui per lesa maestà ci chiede l'equivalente di sei anni di stipendio lordo di un operaio, si lamenta con noi per avergli procurato «48 ore di comprensibile turbamento dello stato d'animo in quanto il suo telefono squillava ininterrottamente per ricoprirlo di ingiurie e minacce».

Il costoso collega ci mette in conto anche lo sforzo fatto per «richiedere alla Rai l'attribuzione di una nuova utenza» e ci addebita «i due giorni spesi per rendersi nuovamente reperibile alle persone con cui voleva rimanere in rapporto e per individuare il numero di persone che avevano lecitamente il precedente numero e informarle dell'accaduto». Non ci resta che ammirarlo. Ecco uno che sa farsi pagare: 150mila euro per chiedere all'azienda di cambiargli utenza e inviare poi ad amici, colleghi, ospiti e "fonti" un sms con su scritto "Signori, il mio nuovo numero è questo: 335...". A molti di noi è toccato farlo, magari anche a spese nostre, e non ne abbiamo fatto un dramma.

Altrettanto ammirevoli sono la freddezza e il cinismo del collega, caratteristiche tipiche del giornalista di razza. Ogni settimana il conduttore di Annozero mette in scena a rotazione il dramma delle famiglie operaie in cassa integrazione che vivono in quattro con mille euro al mese, quello dei precari che a quarant'anni ne guadagnano 800 senza nessuna prospettiva per il futuro o quello degli immigrati clandestini che si riversano sulle nostre coste senza una lira in cerca di libertà e trovano solo porte chiuse.

cellulare berlusconi

Ma è il primo a non farsi turbare dai collegamenti sul campo dei suoi inviati e dai diseredati che convoca in studio. Nessun racconto, nessuna tragedia è riuscita a impressionare l'uomo d'oro della Rai, a persuaderlo che i soldi non si trovano sugli alberi e fargli pensare che forse ne guadagna già abbastanza. Lui è una star, e come tale si comporta. Pagarlo dev'essere un onore.

Non ci è noto se Santoro si sia scusato per aver spiattellato in tv il numero del presidente del Consiglio. Magari lo avrà fatto in privato. Dubitiamo comunque che qualcuno gliene abbia chiesto conto in giudizio. Per parte nostra, ci battiamo il petto per i contrattempi che gli abbiamo procurato ma restiamo sbigottiti dalla richiesta. Nemmeno le Olgettine, la cui situazione economica forse interessa e colpisce Santoro più di quella delle tute blu, pretendono tanto. E comunque, a quanto ci è dato sapere dai resoconti dei Bunga Bunga sui quali Annozero ha fatto le sue fortune quest'anno, Ruby e compagne sembrano sudarsi il contante un po' di più di lui. Almeno in questa circostanza.

 

 


A CHI IL CORRIERE? A NOI! - LA CADUTA DI GERONZI INNESCA UN EFFETTO DOMINO NEI POTERI MARCI - CALTARICCONE, LO SCARPARO E PALENZONA IN PISTA PER LA STANZA DEI BOTTONI - IN VISTA DEL PATTO DI SINDACATO DI VIA SOLFERINO, DIEGUITO EDITORE DOVRà VEDERSELA PERò CON L’ALTRO \"ARZILLO VECCHIETTO\", ABRAMO BAZOLI, supremo (e ormai solitario) garante degli equilibri del primo quotidiano italiano...

$
0
0

Nino Sunseri per "Libero"

BAZOLI

I prossimi campi di battaglia saranno Mediobanca e, soprattutto, il Corriere della Sera. Né potrebbe essere altrimenti. Non si è mai visto terremoto nella grande finanza che non abbia lambito via Solferino e Piazzetta Cuccia. A maggior ragione adesso che il primo fuoco è stato acceso proprio con la carta del quotidiano.

Ad appiccarlo Diego Della Valle definendo Geronzi «un arzillo vecchietto» che comandava in via Solferino pur non possedendo azioni. Aveva chiesto, perciò, che Generali vendesse la quota del 3,5%. Ufficialmente perchè estranea al business delle polizze. In realtà per togliere potere a Geronzi. Per dimostrare che non erano parole al vento il patron della Tod's si era dichiarato disponibile all'acquisto.

DIEGO DELLA VALLE

Il blitz di Della Valle ha raggiunto un primo obiettivo. Geronzi si è dimesso dal patto di sindacato del Corriere così come da quello di Telco (Telecom) e Pirelli. Tuttavia da qui a dire che uno tsunami sta per devastare il parlamentino dei grandi soci di via Solferino ce ne corre. Giovanni Bazoli, supremo (e ormai solitario) garante degli equilibri del Corriere ha detto che per il momento non cambia nulla.

L'accordo che regge le sorti del quotidiano è stato rinnovato per tre anni. Dunque mente fredda e bocce ferme. Che però la tregua regga fino al 2014 non è credibile. Fin dai tempi di Luigi Albertini tutti i cambi politici importanti nel Paese hanno avuto dei riflessi sul Corriere della Sera. Non sarebbe un'eccezione oggi che la proprietà del giornale (come tanti nel Paese) si interroga sul futuro di Berlusconi.

Tanto più che il terremoto in Generali farà emergere nuovi protagonisti e annebbierà altri. A cominciare da Vincent Bollorè che appare l'altro grande sconfitto di questa operazione. Ha sponsorizzato la nomina di Geronzi, mettendo fuori gara il vecchio Bernheim che lo considerava un figlio.

6c42 azzurra casini francesco gaetano caltagirone

Ha condotto l'offensiva contro l'amministratore delegato Giovanni Perissinotto certamente interpetrando il desiderio più profondo del presidente. Ora con un sorriso tirato afferma: «Si, sono ancora vice presidente di Generali» ben sapendo di essere il prossimo obiettivo dell'offensiva di Della valle spalleggiato da Lorenzo Pelliccioli, rappresentante della De Agostini.

Fabrizio Palenzona

Certo Bollorè venderà cara la pelle. Sia in Generali sia soprattutto in Mediobanca di cui, insieme a Groupama è azionista al 10%. La missione in Italia si può considerare conclusa. Dal punto di vista operativo non ha avuto molto successo: la partita su Generali è persa. Quella di Groupama su Fonsai morta, l'avanzata di Lactalis su Parmalat impantanata. Non resta che un'onorevole ritirata. Agevolata da una ricca plusvalenza sugli investimenti. La liquidità è una magnifica medicina per rimarginare le ferite rimediate nelle battaglie di potere nei consigli d'amministrazione.

geronzi

Dalla ritirata dei francesi ci sono diversi personaggi che potrebbero trarre vantaggio in termini di visibilità e di capacità di influenza. Uno è certamente Della Valle soprattutto se riuscirà a vincere la battaglia di via Solferino. Poi Francesco Getano Caltagirone in Generali e Fabrizio Palenzona in Mediobanca. Il costruttore-editore romano, che da anni rastrellava azioni del colosso assicurativo, ha raggiunto l'obiettivo. In questo momento è seduto sulla poltrona presidenziale.

VINCENT BOLLORE

È vero che si tratta di un incarico temporaneo in sostituzione di Geronzi. Già si parla di una possibile presidenza affidata a Gabriele Galateri. Tuttavia Caltagirone è arrivato dove voleva. Ora toccherà agli altri farlo scendere. È facile immaginare che il suocero di Pierferdinando Casini, cercherà di restare o comunque di consolidarsi come l'ago della bilancia.

Cuccia Geronzi e Romiti

Infine Fabrizio Palenzona. Il corpulento vice presidente di Mediobanca sta diventando uno dei più accreditati power broker della finanza italiana. Ha favorito il passaggio di Geronzi in Generali. Ha lavorato per la caduta di Profumo in Unicredit. Ha costruito la ciambella di salvataggio per Ligresti.

Ora si prepara per la partita più impegnativa. In autunno scade il patto di sindacato di Mediobanca. Dall'accordo per il rinnovo dipendono le sorti della finanza. Altrimenti prepariamoci alla guerra nucleare nei consigli d'amministrazione delle principali aziende italiane.

 

 

CAFONALINO ARTE-SCLEROTICO - LA GALLERIA CA’ D’ORO rende omaggio a Gino Marotta, 76 anni, tra i più titolati e poliedrici maestri dell’arte italiana - QUANDO POI DEVE ORGANIZZARE una \"Biennale della scultura di Roma\" CARRUOLA Dekaia, Slis, Ancillotto - Non li avete mai sentiti? Neanche noi. Sono autori assenti dalLe grandi mostre e delle collezioni pubbliche internazionali. Hanno però esposto alla Ca’ D’Oro...

$
0
0

Foto di Mario Pizzi da Zagarolo

TONY PORCELLA E GINO MAROTTA

1 - MAROTTA, L'ARTE CHE NON HA ETÀ
Danilo Maestosi per "Il Messaggero"

Sul bancone, appena varcato l'ingresso, un campionario di multipli che declinano in una tavolozza di colori squillanti, verde, rosso, blu, giallo, le sagome, intagliate nella trasparenza del perspex, di una jungla fantastica: rinoceronti, struzzi, cammelli, palme, altri alberi. È il biglietto da visita della mostra «Repertori», curata da Gloria e Tony Porcella, con cui la Galleria Ca' d'Oro di piazza di Spagna, riaperta dopo un intervento di restyling, rende omaggio a Gino Marotta, 76 anni, molisano trapiantato a Roma, tra i più titolati e poliedrici maestri dell'arte italiana.


2 - BIENNALE PORCELLA: UNO SPETTRO SI AGGIRA PER LE PIAZZE DEL CENTRO...
Carlo Alberto Bucci per "la Repubblica - Roma"

TONY PORCELLA CON LAURA TANSINI E LAURA CHERUBINI

Uno spettro si aggira per le piazze del centro. È lo spauracchio di una "Biennale della scultura di Roma" di basso livello. L'ha organizzata per giugno Gloria Porcella, gallerista, ex consigliere municipale di Forza Italia, offrendo, ad esempio, via dei Fori imperiali a Serkan Dekaia, le aiuole del Colosseo a Pierluigi Slis, piazza San Lorenzo in Lucina a Camilla Ancillotto.

TONY PORCELLA E DANY DEL SECCO DARAGONA

Non li avete mai sentiti? Neanche noi. Sono autori assenti dal panorama delle grandi mostre e delle collezioni pubbliche internazionali. Hanno però esposto alla Ca' D'Oro: una galleria assente dalle grandi fiere mondiali e nazionali dell'arte ma pronta a sfornare il piano per una kermesse nella Città Eterna da farsi in concomitanza con la Biennale di Venezia e Documenta a Kassel, le più antiche e blasonate rassegne del contemporaneo, che apriranno i battenti proprio questa estate.

STELLARIO BACILLIERI

Più noto è J. Seward Johnson Jr ma solo perché alla Ca' D'Oro è di casa da annie perché è sua la scultura in alluminio, che mima il "Risveglio" di un gigante, collocata nel novembre 2009 davanti all'obelisco di Marconi all'Eur. La piazza era stata concessa dalla Soprintendenza statale ai beni architettonici solo «per alcuni giorni» per il ventennale della caduta del Muro di Berlino «e ora tocca a Eur spa rimuoverla», precisano dal San Michele. Il gigante sta invece ancora lì: ostacolo alla visione del paesaggio razionalista ed elemento di disturbo rispetto alla qualità dei rilievi in marmo scolpiti a partire dal 1937 da Arturo Dazzi.

SALVATORE DAGOSTINO E MOGLIE CECILIA

I curatori di Artribune non vorrebbero che il caso del Risveglio si ripetesse con uno dei pingui personaggi in bronzo di Fernando Botero che Gloria Porcella e Lamberto Petrecca della Ca' D'oro propongono di installare in piazza di Pietra. E per questo sul sito hanno lanciato l'appello: "Chi salverà Roma da questa mostra?". L'ha raccolto, tra gli altri, l'ex assessore della Cultura della giunta Alemanno, Umberto Croppi che, formata l'associazione "Una città", si prepara a scrivere una lettera aperta al sindaco «affinché - sostiene - per il bene di una capitale dell'arte contemporanea qual è diventata Roma con il Macro, il Maxxi, la fiera The Road, le gallerie e le fondazioni, dica no a questa Biennale».

RODOLFO LOCATELLI E ROBERTA CALO

Dotata di un suo logo (l'abusatissimo Colosseo), di un dominio web che rimanda ai telefoni della Ca' D'oro e di una lista di 30 autori da piazzare in altrettanti luoghi tra i più belli di Roma (il portico d'Ottavia per Mira Maylor, piazza Farnese nelle mani di Mauro Perucchetti, tra gli altri), la "Biennale di scultura" non ha ricevuto ancora il via libera dalla Sovrintendenza comunale né dall'assessorato alla Cultura capitolino. «A noi non è stato presentato nemmeno il progetto» precisa l'assessore Dino Gasperini. «È vero che - aggiunge - siamo pronti a prendere in considerazione proposte per mostre e installazioni d'arte contemporanea nel centro storico.

PAULI MAKELA E GLORIA PORCELLA

Ma solo a patto che si tratti di opere di straordinaria qualità e di assoluto rispetto del contesto urbano, davvero straordinario, che le dovrà accogliere. Vaglieremo le eventuali proposte in accordo con il ministero Beni culturali e avvalendoci della consulenza di direttori dei musei e critici internazionali».

OPERE DI GINO MAROTTA

Il pdl Gasperini, già delegato al Centro storico, cestina insomma l'idea della compagna di partito e l'invasione della città da parte degli artisti della Ca' D'Oro. Nipote del critico Amadore, erede della galleria del padre, Antonio, Gloria Porcella si fregia di essersi laureata in storia dell'arte negli Usa e di essere responsabile - si legge nel suo sito - del "Dipartimento cultura della Regione Lazio" (nonché, negli anni di Fi, "dirigente romana di Azzurro Donna"). Alla Regione negano però di averle mai dato un incarico alla Cultura.

 

 

FORZA GHEDDAFI! - IL MAESTRO DI SCI FRATTINI PROCEDE NELLA SUA ELABORATA STRATEGIA DIPLOMATICA: ANDARE A TASTONI - L’ULTIMA è IL “DIBATTITO SULL’AUTODIFESA DELLE OPPOSIZIONI” - INTANTO GLI USA AVVERTONO CHE I RIBELLI NON SONO IN GRADO DI SCACCIARE IL RAIS DA SOLI - E MENTRE LA NATO PER SBAGLIO AMMAZZA ANCHE GLI INSORTI A BENGASI GRIDANO VIVA L’ITALIA (CHISSà PERCHé) - LONDRA ACCELERA: NUOVI CACCIA PER I RAID E L’INVITO AI PAESI ARABI A SOSTENERE LA RIVOLTA…

$
0
0
GHEDDAFI dog b

1. FRATTINI, APRIRE DIBATTITO SU AUTODIFESA OPPOSIZIONI...
(ANSA)
- "Si deve aprire un dibattito sull'autodifesa delle opposizioni" in Libia dove "alcuni Paesi hanno detto di sì e stanno fornendo le armi, altri hanno dei dubbi". Lo dice il Ministro degli Esteri, Franco Frattini, conversando con i giornalisti in Transatlantico. "Io stesso credo che sia un tema da affrontare tutti insieme ma che, come estrema ratio, non si può escluderé, ha aggiunto il ministro, sottolineando l'assurdità di dover assistere ai carri armati che sparano sui civili "perché questo non vuol dire proteggere i civili". "Però - ha concluso - non possiamo neanche bombardare i carri nelle città perché c'é il rischio di colpire i civili".

FRANCO FRATTINI

2. USA, FORZE RIBELLI NON IN GRADO DI CACCIARE GHEDDAFI
(ANSA)
- Le forze ribelli in Libia non hanno molte probabilità di togliere il potere a Muammar Gheddafi. Lo ha detto oggi al Congresso il generale Carter Ham. comandante dello US Africa Command. Secondo il generale in Libia "si è delineata una situazione di stallo tra le due forze opposte".


3. FRANCIA, QUESTIONE E' 'CONDIZIONI PARTENZA GHEDDAFI'
(ANSA)
- Il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé, ha dichiarato oggi durante un'audizione in Senato che la questione che si pone oggi in Libia è "sapere a quali condizioni Gheddafi se ne andrà".

libia r

"La questione che si pone oggi - ha detto Juppé - è sapere in quali condizioni Gheddafi se ne andrà e non in che modo potrà tenere il potere". Quanto ai risultati dell'operazione internazionale in Libia, il ministro degli Esteri ha affermato che "oltre alla protezione delle popolazioni civili, su Bengasi in particolare, abbiamo già destabilizzato Gheddafi". Il leader libico "é screditato - aggiunge il capo del Quai d'Orsay - l'uso della forza contro il suo popolo esige che se ne vada", ma ci sono divergenze con altri paesi europei sulle modalità per ottenere questo obiettivo: "Alcuni fra i nostri partner - dice Juppé - ritengono che la sanzioni siano sufficienti. E su questo punto c'é una divergenza".

4. RSF, SCOMPARSI QUATTRO GIORNALISTI STRANIERI
(ANSA-AFP)
- Quattro giornalisti stranieri (due statunitensi, un sudafricano e uno spagnolo, si è corretta l'agenzia Afp) sono scomparsi in Libia: lo denuncia l'associazione Reporters Sans Frontieres (Rsf).

Guerra in Libiae

"L'organizzazione (Rsf) ha appreso da fonte sicura della sparizione di quattro giornalisti nell'est del Paese dal 4 aprile scorso. Si tratterebbe di un giornalista sudafricano, di due colleghi americani e di uno spagnolo" La preoccupazione è forte per la sorte di questi quattro giornalisti", ha scritto l'organizzazione in un comunicato diffuso a Parigi. Rsf ha anche protestato contro il mancato rinnovo dei visti libici per 26 giornalisti stranieri che erano stati "invitati" dal regime di Muammar Gheddafi. Mancato rinnovo che l'associazione internazionale per la difesa della libertà di stampa assimila a una "espulsione".

5. BBC, ALMENO 13 INSORTI UCCISI IN RAID NATO...
(ANSA)
- Almeno 13 insorti sono rimasti uccisi in raid Nato che hanno colpito la periferia di Ajdabiya. Lo riferiscono fonti ospedaliere citate dalla Bbc.

Guerra in Libiac

L'inviato della Bbc Wyre Davies ha raccontato di caos alla periferia di Ajdabiya, con gli insorti che battevano in ritirata e raccontavano di essere stati colpiti dai raid della Nato. Uno dei ribelli ha detto di aver visto almeno quattro missili atterrare nei pressi di postazioni di insorti. Molte persone sono rimaste uccise e molte altre sono rimaste ferite, ha aggiunto.

6. NATO APRE INCHIESTA SU VITTIME FUOCO AMICO A BREGA...
(ANSA)
- La Nato ha aperto un'inchiesta per accertare le modalità del raid condotto nei pressi della città portuale petrolifera di Brega, nell'est della Libia, dove sono morte almeno cinque persone, fra cui due insorti. Secondo un comunicato dell'Alleanza, l'inchiesta punta a chiarire i dettagli specifici dell'incidente, per verificare le responsabilità. E' la seconda volta in meno di una settimana che i ribelli lamentano caduti da parte del "fuoco amico" dei raid della Nato.

Guerra in Libia e

7. EUFOR POTREBBE ATTIVARSI PER EMERGENZA MISURATA...
(ANSA)
- Eufor-Libia, la missione militare europea a carattere umanitario, la cui guida è stata affidata all'Italia, potrebbe essere attivata per fare fronte all'emergenza umanitaria a Misurata, la città libica sotto assedio da oltre 40 giorni. Lo hanno indicato a Bruxelles fonti diplomatiche, precisando che l'avvio della missione è "condizionato" alla richiesta dell'Ocha, l'ufficio per il coordinamento degli affari umanitari dell'Onu.

8. LONDRA ACCELERA, NUOVI CACCIA PER RAID. AI PAESI ARABI, ASSUMETE PRIVATI PER ADDESTRARE RIBELLI...
Mattia Bernardo Bagnoli per l'ANSA
- La Gran Bretagna di David Cameron va in pressing, sia dal punto di vista militare che da quello diplomatico. La Raf, infatti, sta convertendo quattro caccia Typhoon alle operazioni aria-terra, così da poter aumentare la propria capacità di fuoco sugli obiettivi militari del rais, mentre, allo stesso tempo, il governo chiederà alle nazioni arabe che sostengono la coalizione di occuparsi dell'addestramento degli insorti.

Guerra in Libia

Magari delegando il compito ad agenzie private che si avvalgono dei servigi di ex Sas o di altre forze speciali occidentali - tutto insomma pur di evitare lo stallo fra lealisti e ribelli. Secondo fonti interne al Gabinetto, citate dal Guardian, uno dei paesi che potrebbe rendersi disponibile ad addestrare i ribelli in prima persona è la Giordania. "Hanno i migliori ufficiali e probabilmente il miglior esercito della regione", ha spiegato la fonte. L'operazione non sarà però breve: ci potrebbe volere infatti almeno un mese per portare gli insorti al punto di saper gestire una manovra offensiva capace di scalfire le truppe fedeli a Gheddafi.

Guerra in Libia

"I ribelli - ha proseguito la fonte - non stanno avanzando. Si limitano a guidare i mezzi in fondo alla strada poi, quando vedono le armi, fanno inversione e tornano indietro". Il senso è chiaro: finché i rivoluzionari non mostreranno di saper fare meglio la guerra è molto difficile che i raid aerei da soli potranno essere sufficienti a scalzare da Tripoli la famiglia Gheddafi. Ecco quindi l'idea delle società di sicurezza private ingaggiate da paesi arabi - in questo caso Qatar o Emirati Arabi Uniti - come metodo per non violare la risoluzione Onu e allo stesso tempo non urtare la sensibilità delle popolazioni mediorientali. Il tempo però stringe. Secondo Londra, infatti, il cessate il fuoco presto si renderà inevitabile: a quel punto si guarderà alla cartina della Libia e si tireranno le somme.

Guerra in Libia b

E i ribelli non sembrano capaci di far pendere l'ago della bilancia molto oltre. Eppure anche a Bengasi i nervi iniziano a farsi tesi. Abdel-Fattah Younis, capo delle operazioni militari degli insorti, ha ad esempio criticato la lentezza a intervenire della Nato e i pochi progressi fatti a Misurata. Che la dipartita degli Usa dal fronte inizi a farsi sentire? Sia come sia - e la Nato su questo punto respinge le critiche al mittente - la Gran Bretagna ha di fatto raccolto il testimone dei cugini d'oltre oceano.

Guerra in Libia

Coi quattro Typhoon convertiti all'azione diretta la Raf ha infatti a Gioia del Colle 16 velivoli pronti alla guerra su 20 - i restanti hanno ora compiti di polizia dei cieli, ovvero far rispettare la no-fly zone. Che poi è esattamente ciò che fanno la maggior parte dei 'volenterosi'. Oltre a Francia e Regno Unito, sostiene il Guardian, solo Danimarca, Canada e Norvegia hanno deciso di prendere parte ai bombardamenti. Le operazioni belliche si stanno per altro complicando. "I nostri avversari stanno imparando", ha detto un'altra gola profonda del governo. "Il regime ora sta usando camion simili a quelli dei ribelli e posiziona i suoi tank vicino a edifici civili: distruggerli significa correre un grosso rischio".

Guerra in Libia

9. MANIFESTAZIONE A BENGASI,'GRAZIE ITALIA'...
Stefano de Paolis per l'ANSA
- "Grazie Italia", e ancora, come in uno stadio: "Italia, olé": decine di persone a Bengasi hanno espresso oggi così, a gran voce e ripetutamente, la loro riconoscenza a Roma per aver deciso di riconoscere quale interlocutore politico il Consiglio Nazionale provvisorio libico, ovvero il braccio politico della Rivoluzione del 17 febbraio 2011.

obama clinton

E hanno deciso di farlo davanti ad un luogo altamente simbolico: il consolato italiano nel centro della città, devastato il 17 febbraio 2006 nel corso di una manifestazione per protestare contro l'allora ministro Roberto Calderoli che aveva mostrato in diretta tv una maglietta con le vignette che raffiguravano il Profeta Maometto. In quei giorni, quelle vignette avevano già infiammato l'intero mondo islamico, innescando proteste e violenze in molte capitali e città. Anche nella stessa Bengasi, quel giorno morirono 14 persone, quando le forze di sicurezza aprirono il fuoco per disperdere i manifestanti.

"Sono vittime del regime criminale di Gheddafi", ha detto oggi Mohammad Saleh, 65 anni, padre di una di quelle vittime, Murad, che aveva 22 anni. Ora Mohammad non ha alcun senso di rancore verso l'Italia, anzi: "A Roma c'é il miglior governo del mondo, assieme a quello di Parigi, perché hanno riconosciuto il Consiglio Nazionale", afferma parlando con calma quasi a voce bassa, mentre alle sue spalle i manifestanti si accalcano nello sventolare bandiere italiane e libiche dell'era pre-Gheddafi.

L'avvocato Ali Awad, portavoce del comitato delle vittime di quella sciagurata giornata, afferma che "l'Italia ha preso la decisione giusta, nel sostenere la nostra rivoluzione, e siamo certi che in futuro avrà relazioni con la Libia di certo migliori di quelle che ha avuto con Gheddafi".

cameron big

Ed è anche per esprimere questa convinzione in modo concreto, che il suo comitato, dice, ha deciso di promuovere un'iniziativa popolare di raccolta di fondi per restaurare il consolato italiano, che da allora è stato chiuso e abbandonato. Guido de Sanctis, un funzionario della Farnesina a Bengasi, si dice sorpreso e felice di questa iniziativa, e di questo calore, ma realisticamente nota che per restaurare l'edificio - due piani, in pietra, costruito negli anni '30 - sono necessarie almeno diverse centinaia di migliaia di euro. Ma in fondo questo e' un fattore secondario, perché, nota, "quello che conta è che noi vogliamo continuare a lavorare al meglio in Libia e loro dimostrano di essere felici di accoglierci".

 

QUEL CHE NON POTRONO IL POPOLO LIBICO E LE FORZE DELL’OCCIDENTE, RIUSCÌ A TREMONTI: CACCIARE IL RAISS GERONZI DOPO 40 ANNI - BERLUSCONI GODE DI PIÙ CON RUBY NEL SUO LETTO O CON LEONARDO SULLA PANCHINA DELL’INTER? - “LE IENE” E LE PROSTITUTE MINORENNI - LA CAMUSSO TASSA: MA I TAGLI? - ESAME DI CULTURA PER IL PARLAMENTO - TACOPINA STA BENE E LOTTA INSIEME A NOI - LE FRASI DI DE MATTEI: CHE SIANO UN MONITO AL VATICANO? - NUOVA IDEA DEL CAINANO: PIANTAGIONI DI CAPELLI OGM A LAMPEDUSA…

$
0
0

Riceviamo e pubblichiamo:


Lettera 1

Caro Dago,quel che non potè il popolo libico con Gheddafi riuscì a Tremonti che è riuscito ad abbattere Geronzi, rais dei poteri forti e dei salotti buoni, dopo 40 anni di onorata carriera.
Giorgio

GERONZI

Lettera 2
Caro Dago, non pensi anche tu che tra i "madoff" dei parioli ci sia qualcuno più uguale degli altri? Insomma, gli arrestati sono 5, ma le foto sui giornali riguardano sempre Gianfranco Lande, guarda caso l'unico che viene dalla Tiburtina !!!! Ma una foto in archivio di Roberto Torregiani, Gaimpiero Castellacci de Villanova, Andrea e Raffaella Raspi non la trova nessuno?Ma si sa, sono solo comparse....la mente non può che essere quello che viene dalla "periferia".....gli altri sono solo vittime.....o fessi......Niente di nuovo sotto i ponti!
max

Lettera 3
Esimio Dago, c'è poco da fare, il cosiddetto scarparo ha tirato al tuo idolo Geronzi (e anche a te) una memorabile pedata nel sedere. Cerca almeno di rosicare con dignità.
MAX RIGHI

Lettera 4
Mai che qualcuno del sindacato venga a proporre più risparmio ed efficenza. Sento solo dire che i tagli fanno male. Ma fatemi il piacere! Solo tagliando i trasferimenti si crea efficenza nella pubbica amministrazione e si evitano gli sprechi.

Gheddafi arringa i fedeli a Tripoli dopo i bombardamenti

Ma di che tasse parliamo? Siamo già i più tartassati d'Europa; al nord paghiamo e nn abbiamo i trasferimenti dallo Stato; al sud paghiamo meno e riceviamo di più, a motivo di un'economia totalmente permeata dal lavoro pubblico.

Io sono un povero cristo e la tassa proposta dalla Camusso non mi colpirebbe; ma preferirei sentire dal sindacato parole nuove quali: risparmio nella scuola e nel settore pubblico e nella sanità, produttività nella pubblica amministrazione, controllo etico nel comportamento degli iscritti. Tutte parole che fan fuggire gli iscritti (dipendenti pubblici, grandi imprese e pensionati), ma che potrebbero portare i giovani ad iscriversi.

Altrimenti la Camusso e la CGIL mica arrivano al 2050. Perchè i pensionati muoiono mentre i precari di oggi nn si iscrivono. Saluti.
BB.

Lettera 5
Nella notturna di ieri, Di Pietro, non commettendo strafalcioni, ha imposto una sorta di magistero culturale sul gruppo del Pd.
Dalla parte dei Bersani e dei Franceschini, l'ignoranza, come condizione dello spirito, rispetta pure le pari opportunità: una deputata si è riferita alle «Anse" - plurale dell'agenzia Ansa-, mentre un maschio vibrante s'è sdegnato perché «i migranti sono stati scesi».
Insomma, l'Italia è fatta, ora, a sinistra, bisogna fare l'italiano, scritto ed orale.
Comunque, alla luce dell'onorevole somarello, che ha attribuito ad Alberto Sordi la nota e cruda espressione di un sonetto del Belli, sembra ormai ineludibile un severo test linguistico-culturale per l'accesso al Parlamento.
Giancarlo Lehner, I.R.

TREMONTIi

Lettera 6
ma non è strano che...ieri alle iene ci sia stato un servizio per dire che la maggioranza degli italiani andrebbe senza problemi con una prostituta minorenne? caro dago...ciao,
stefano

Lettera 7
Caro Dago, ma come si fa a proporre alla Camera il "processo Breve", e al Senato il "Processo Lungo" ? Tra poco vedremo i parlamentari saltellare e fare i versi come Lino Banfi in "Vieni avanti cretino"... Vediamo che fa il nonnino. Prendo già i popcorn.
UnCaffèConHumorNoConSimpatia

Lettera 8
Qualcuno avvisi l'imprenditore sputtanato che grazie alla sua querela ora il suo nome è noto a tutti. Per eliminare la censura dal suo nome nel pdf con la sentenza basta un copia e incolla sul suo nome evidenziato in nero. Vedi qui: http://www.italiasw.com/news/google-autocompletamento-puo-essere-diffamatorio.html Digitando il nome dell'imprenditore su Google, non appare più il suggerimento "truffatore". Però i primi risultati, dopo il sito ufficiale, sono Yahoo Answer e Aduc, con dei suggerimenti sui corsi dell'imprenditore che vi lascio immaginare...
Maurizio

Lettera 9
SARKÒ-SPIA ("intelligence economica"). Non preoccupatevi della presenza in Italia di spioni transalpini: da noi non ce n'è bisogno perché abbiamo già in piena attività il "Partito del Cavallo di Troia" che si applica diligentemente a non fare gli interessi nazionali ma eventualmente solo, i loro personali, di intermediazione degli interessi francesi.
alfredo mandolfo (StC)

camusso

Lettera 10
Caro Dago, secondo te Berlusconi gode di più con Ruby nel suo letto o con Leonardo sulla panchina dell'Inter?
Paolo M.

Lettera 11
Carissimo Dago, ti ho scritto tante volte che tu e i tuoi collaboratori sulla vendita della AsRoma state toppando, ma non mi dai ascolto. Comunque ti comunico che l'avvocato Joe Tacopina gode di ottima salute.
Asdrubale

Lettera 12
Caro Dago, la chicca sul principe Umberto anelante a salvar la patria (o meglio il trono) non è esplosiva, è arcinota. La trovi tra l'altro in M. Patricelli, "Settembre 1943", Bari 2009. Durante la grottesca fuga a Pescara Umberto prova fino all'ultimo a convincere il babbo, affinché gli sia permesso di tornare a Roma. Sciaboletta risponde che è un soldato e deve obbedire a Badoglio, e che "in casa nostra si regna uno alla volta".

Mettici pure il corruccio della mamma ansiosa ('ti ammazzeranno'). Umberto obbedisce, e sulla nave 'Baionetta' che scappa a Brindisi nessuno deve trascinarlo in manette. Pare che V.E. Terzo abbia detto del figlio: "Facile sembrare intelligenti quando si è belli". E comunque la storia non la fanno i re, e non si fa coi 'se'. con stima,
francesco

antonio di pietro idv

Lettera 13
CARO DAGO, volevo ricordarti le parole del mitologico GATTOSARDO: "Fintanto che un francese rimarrà presidente delle Generali, nulla ci sarà da temere sulla loro italianità".
IL LANCIANESE

Lettera 14
Da bambino, al tempo di guerra, mi capitava d'incontrare uomini privi di una gamba o di un braccio, e bastava questo per turbarmi. La visione m'immalinconiva e mi restava a lungo impressa nella mente. Oggi i tempi sono cambiati, i bambini sono abituati a vedere un po' di tutto in Tv, e non so se restano turbati da ciò che vedono. Però, nel dubbio, cercherei di evitare loro la visione non di persone mutilate, ovviamente, bensì di scene raccapriccianti, o di crudeltà efferate compiute da uomini su altri uomini. Anche perché gli adulti danno un peso diverso alla finzione, e alla realtà, ma accade la stessa cosa ai bambini?

Da diversi giorni La7 trasmette la pubblicità del film di Mel Gibson, "La passione di Cristo", in ore in cui bambini e ragazzi possono trovarsi davanti al televisore. E quale scena mostra? Quella del Cristo ridotto in condizioni orribili dopo la flagellazione. Ce n'è proprio bisogno? Tra l'altro, la scena è forse realistica, ma si allontana dal Vangelo, giacché il messaggio del sacrificio del Cristo per gli uomini, è stato trasmesso tramite l'amore di coloro che lo conobbero, e che non indugiarono mai nella descrizione minuziosa insistente gratuita delle sue sofferenze.
Attilio Doni - Genova

SILVIO BERLUSCONI

Lettera 15
Ciao Dago, Da Repubblica: Sul web circola un nuovo intervento radiofonico del vicepresidente del Cnr, Roberto De Mattei: l'impero romano, sostiene lo studioso, sarebbe caduto per colpa degli "invertiti" che infestavano Cartagine. La Provvidenza, infatti, si sarebbe servita dei barbari per liberare l'impero romano dagli omosessuali.
Che sia un monito di De Mattei al Vaticano ?

Lettera 16
Carissimo e stimato Dago, tempo fa i produttori di giocattoli per bambini misero in commercio un'automobilina di plastica, a quattro posti, due davanti e due dietro, che non si muoveva ma che rispondeva ad una necessaria esigenza: ogni bambino voleva guidarla e se i fratellini erano due e magari c'erano anche i cuginetti bisognava attendere il proprio turno. Quale fu l'idea dei produttori? Costruirono in vera plastica una macchinetta che non andava da nessuna parte ma che era dotata in ogni suo posto di un volante.

La macchina con quattro volanti per bambini sembra proprio la macchinetta di Fini (che non è la Bmw) e del Fli. Fini, Bocchino, Urso e Ronchi a bordo con Pennacchi, Rivellini, la Perina e Granata ad attendere il loro turno per guidare... Chi glielo dice che anche se tutti hanno il volante per andare dove dicono loro la macchinetta non si muove? Con un ringraziamento per il tuo lavoro...
p.

ruby

Lettera 17
Cari Dagostiniani, invece di aiutare quelli di Repubblica (gente quantomeno confusa nella mente guidata da valori intorno allo zero) a prendere per i fondelli Roberto De Mattei, Vicepresidente CNR, e quindi magari leggermente più intelligente del botolo Donadi, ex Collega del piè veloce Scilipoti, perchè non vi limitate a riportare le cose senza infierire? Proprio Voi che dite di essere per la libertà di espressione e di opinione, lasciate attaccare un uomo perchè esprime le sue idee. E che idee: sono pilastri del cattolicesimo.

Non quello fondamentalista,come dice lo Zunino, perchè non esiste. O si è cattolici o non si è. Dunque oggi uno non può esprimere il suo pensiero, perchè disturba la maggioranza di pecore belanti dell'ideologia anticattolica? E invece io sostengo De Mattei che,a parte qualche eccesso forse, dice la Verità, quella di Cristo. Femminismo, omosessualità, aborto sono gravi devianze per noi cattolici. Non vi piace. Ma è così. E Voi cari nazicomunisti perchè ci impedite di dirlo? Avete paura della Verità? E' proprio così, avete paura della Verità, perchè chi è nelle tenebre odia la luce.
Amore per la Verità.

Lettera 18
Caro Dago, ho sentito che la proposta originaria del cainano per Lampedusa era di installare una piantagione di capelli OGM..."un'idea brillante", ne sai qualcosa?
Cesare R.

Joseph Tacopina

Lettera 19
Caro Dago, ho letto le considerazioni obbrobriose che Roberto De Mattei, presidente della Fondazione Lepanto, ci ha fornito sulle varie cadute di imperi e furie di Dio contro l'omosessualità causa intrinseca di dannazione eterna. C'è da rimanere allibiti di fronte a tanta cattiveria, ignoranza ed integralismo che meriterebbe di essere additato, LUI, a pubblico ludibrio e non coloro che lui disprezza grufolando nel suo letamaio di oscurantismi e fanatismi più biechi.

Nel 2000 e passa dobbiamo ancora ascoltare questi personaggi in preda al delirio mistico? Ma quando mai il Cristo del vangelo ha condannato l'omosessualità? Lo dica, citi le sue parole, dove quando, perché... Non ne troverà alcuna. Solo Paolo di Tarso (altro personaggio esaltato) può andare a braccetto con lui! Che Dio ci liberi da questi "santi" predicatori!
Florio di Valgioconda

Lettera 20
Caro Dago, quei giovani libici ben piazzati e sorridenti, che spavaldamente mostrano con la mano il segno di vittoria, qualcuno si è mai chiesto chi sono veramente? Non sono ribelli perchè dovrebbero essere al loro posto a combattere in Libia per la libertà, non sono miliziani di Gheddafi perchè sarebbero al loro posto a difendere il raìs, non sono capi famiglia o figli di famiglie perchè dovrebbero essere vicino ai loro cari per difenderli ( da che?) e accudirli. Chi sono dunque? In altri tempi li si sarebbe definiti vigliacchi o codardi. Io direi sbandati, delinquenti che con la scusa del caos regnante nel loro paese, cercano di svignarsela dalla loro giustizia e di sfruttare l'ingenuità del popolo italiano. Si, perchè tutti lo pensano, ma nessun politico lo ammetterà mai per non perdere la poltrona.Renor

Lettera 21
Signor Geronzi, andandosene dalle Generali Lei ha fatto crescere il titolo in Borsa. Mi piacerebbe che ci dicesse quali altri dati positivi si possono ascrivere al suo ben remunerato anno di presidenza.
Vittorio PoveroLeone InFeltrito ImBelpietrito

FRANCESCO COSSIGA

Lettera 22
Mi scuso per la franchezza che mi induce a certe easpressioni non certo da Oxford ,ma vorrei capire ( e eventualmente essere corretto se sbaglio) se è possibie che:Si indaga una persona per concussione e l`unico problema `e che non esiste il concusso,Si indaga una persona per avere indotto alla prostituzione una ragazza minorenne e l`unico problema è che nessuna minorenne dice di essere stata indotta alla prostituzione.Ma tutto questo casino ha permesso lo sputtanemento dell`Italia in tutto il mondo e ha dato modo ai vari Di Pietro ,Bersani e compagnia brutta ,di abbaiare sia in parlamento che fuori( a poposito ci sarebbero dei corsi per imparare a parlare senza abbaiare).

L`unico conforto è sapere che ora la signora Boccassini rimborserà tutte le spese e chiederà scusa a tutte le ragazze indicate come delle puttane.Se ciò non accadesse significa che siamo un paese di merda e poichè sicuramente questo non accadrà ,la soluzione la capisce chiunque. Cordiali saluti
Sebastiano

 

ALFONSINA LA PAZZA BIRTHDAY PARTY DA GIANNINO, MA PRIMA C’È IL CHARITY COCKTAIL shoes DELLA MONA - Incredibile ma vero! LE PIE DONNE ASCOLTANO PINO INSEGNO SU MONSIGNOR ROMERO - LA GIEFFINA SUI TRAMPOLI SI LANCIA NEL FIRMAMENTO DELLA ROMA GODONA - LE TETTE LEVITATE DI ILARY BLASI - IL RITARDO PROVERBIALE DI MARINA RIPA - SKY CELEBRA VIVIENNE WESTWOOD - Ma che ha fatto la bella Ilary Blasi alle tette?…

$
0
0

Gabriella Sassone per Dagospia

1- Curiosità: che ci faceva l'attore comico Pino Insegno nella Chiesa di Santa Maria della Vittoria, nel cuore di Roma? Recitava con voce impostata e seriosa, accompagnato dalle note di un'arpa, incantando una platea di pie donne e di frati Carmelitani Scalzi, gli scritti di Padre Antonio Maria Sicari su Oscar Romero, vescovo di El Salvador, trucidato 30 anni fa dal regime mentre celebrava la Messa.

Alfonso Signorini

Chi l'avrebbe mai detto che Insegno, separato da Roberta Lanfranchi e in attesa di divorzio, fosse un attore tutto casa, chiesa (doppiaggio e tv)? Proprio come i religiosissimi Giulio Base e Vincenzo Bocciarelli, che leggeranno nella stessa chiesa le prossime biografie di Santi scritte da Padre Sicari.l'ardua sentenza.

2- Incredibile ma vero! Un reality-trash ti cambia la vita e ti proietta nel firmamento delle star. Non ci credete? Chiedete alla verace coattella Guendalina Tavassi, appena uscita dalla Casa-bunker di Cinecittà. All'opening romana della boutique Loriblu di Annarita Pilotti, organizzata dalla pierre col turbo Tiziana Rocca, Guenda ha oscurato attrici e dive tv.

Trampoli vertiginosi, il suo neo agente Luca Di Nardo al braccio, la gieffina ha scatenato il panico: paparazzi impazziti, folla urlante che per vederla, salutarla e immortalarla ha rovesciato persino le fioriere che abbellivano Piazza di Spagna, traffico in tilt. Chissà come ci saranno rimaste le altre celebri bellezze presenti passate quasi inosservate: Manuela Arcuri, Luisa Corna, Paola Perego, Stefania Orlando, Manila Nazzaro, Pamela Camassa, Tosca d'Aquino, Matilde Brandi e Valeria Marini, arrivata per ultima.

Da Giannino

La stessa Guenda si è impaurita davanti a tanto caos e si è chiesta finalmente: "Ma che ho fatto io per scatenare tutto questo?". Niente cara, è il potere della tv urlata dei reality-strazio!

3- Ma che ha fatto la bella Ilary Blasi alle tette? Da qualche settimana sembrano magicamente lievitate, tanto che sere fa ci hanno scherzato su anche le colleghe Jene Luca e Paolo. Sarà merito di qualche push-up delle meraviglie o la signora Totti è ricorsa ancora una volta al chirurgo plastico? C'è chi è pronto a giurare di averla vista entrare nella clinica privata Villa Benedetta, proprio nella settimana di Sanremo, quando il duo Luca e Paolo era impegnato con Morandi... Ilary confesserà prima o poi la verità? Ma poi, contenta lei e contento il Pupone, a noi che ce frega?????

Simona Ventura

4- Milano godona e scatenata. Due gli happening da non bucare stasera. Da Giannino, solo per pochi happy few ricchi e famosi, festa di compleanno del megadirettore galattico Alfonso Signorini. Silvio e Marina si saranno ricordati di fargli gli auguri? E soprattutto lo raggiungeranno stasera al party magnereccio?

Alle 19, invece, nella boutique di Francesco Moreschi in piazza San Babila, cocktail-charity "WithDeepest Regards". Il bel Francesco e Simona Ventura invitano gli amici dello showbiz e della Milano da bere a gustare in anteprima le opere dell'artista newyorkese Jay C Lohmann, che ha scelto di rappresentare la fragilità della comunicazione ai nostri tempi con una insolita performance.

Pino Insegno

Jay scriverà a mano delle lettere in inglese su delicatissime uova di struzzo, lisce e perfette. Le uova saranno poi vendute con un'asta benefica, il cui ricavato sarà donato da Moreschi all'Associazione Segno ONLUS, di cui è testimonial la Ventura,che si occupa di accogliere e educare i minori da oltre 15 anni.

Roberta Lanfranchi

La performance artistica vuol essere il regalo del buon Moreschi alla città e a tutti gli appassionati di arte e design, che in quei giorni invaderanno le strade di Milano alla ricerca delle novità più interessanti. Le uova resteranno in mostra dal 13 al 15 aprile, in contemporanea con il Salone del Mobile.

5 - Lo spirito più creativo e provocatorio della moda sbarca su Diva Universal (SKY - Canale 128): il Canale festeggia l'eclettica stilista britannica Vivienne Westwood (70 anni l'8 aprile) dedicandole lo Speciale "Donne nel mito" del mese. Attraverso immagini e appassionanti interviste, il Canale racconta un'icona di stile intramontabile che ha vestito dive del calibro di Helen Mirren, Anne Hathaway, Helena Bonham Carter e Sarah Jessica Parker ed ha shoccato e impressionato il mondo con il suo anticonformismo.

ILARY BLASI E FRANCESCO TOTTI - Copyright Pizzi

L'appuntamento con il tradizionale spazio riservato alle figure femminili chiave del Secolo è per venerdì 8 aprile alle ore 21. "Donne nel mito" è la serie di brevi episodi prodotti da NBC Universal Global Networks Italia per svelare l'altra parte della storia, quella scritta dalle donne, rivelata dalle sue protagoniste: da Lady Diana a Maria Callas, da Jacqueline Kennedy a Margaret Thatcher. Vite straordinarie ed intense di figure femminili del ‘900 che hanno saputo toccare i cuori e suscitare l'ammirazione del mondo. Un compendio dedicato alle donne di sempre e raccontato con l'eleganza che contraddistingue il Canale.

MARINA RIPA DI MEANA CHRISTIAN MARETTI

6- Nessuno l'ha scritto ma Marina Ripa di Meana ieri è arrivata con un'ora di ritardo al St. Regis Grand alla presentazione del suo libro "Cocaina a colazione", scritto tra l'altro qualche anno fa. Che le sarà successo?

 

IO RUBY, TU TROMBI (ARCORE PAX) - “OGGI” PIZZICA RUBY CON L’EX NEMICA CATERINA PASQUINO - PASSEGGIATA IN ARMONIA CON LA DONNA LA CUI DENUNCIA SCATENÒ LA FAMOSA NOTTE IN QUESTURA - QUAL È STATO IL PREZZO DELLA PACE? SECONDO “L’ESPRESSO” MOLTO PIÙ DEI 3MILA € IL CUI FURTO FU DENUNCIATO QUELLA SERA - D’ALTRA PARTE LA MAROCCHINA HA IMPARATO DA SUBITO CHE I SOLDI, USATI BENE, POSSONO RISOLVERE TANTI GUAI…

$
0
0

Giuseppe Fumagalli per "Oggi"

Ruby Rubacuori e Caterina Pasquino

Ruby, nonostante la giovane età, del mondo dei grandi ha capito una cosa. Che i soldi, usati bene e al momento giusto, possono risolvere tanti guai. Anche le grane peggiori. Le sono bastati meno di 500 euro per tacitare Fabrizio Croce, il tassista genovese che l'aveva denunciata per l'odissea notturna iniziata sul lungomare del capoluogo ligure e conclusa in una strada a fondo chiuso della periferia di Milano, con un gruppo di immigrati che lo aveva minacciato e costretto ad allontanarsi senza ricevere uno solo dei 350 euro segnati sul tassametro. Ora, il metodo scacciaguai deve aver funzionato anche con Caterina Pasquino, la ragazza che senza saperlo ha dato fuoco alle polveri dello scandalo bunga bunga.

È stata lei a trascinare Ruby in Questura il 27 maggio scorso accusandola di averle rubato 3 mila euro. Ed è la sua denuncia che ha innescato la reazione a catena conclusa dall'ormai celebre intervento di Silvio Berlusconi, che invocando la parentela di Ruby con l'allora presidente egiziano Hosni Mubarak, chiese di affidarla alla consigliera regionale Nicole Minetti. Con un precedente del genere, Ruby e Caterina dovrebbero guardarsi in cagnesco. Invece no.

Ruby Rubacuori e Caterina Pasquino a Milano

I fotografi le hanno sorprese a spasso per Milano, una a fianco all'altra, mentre chiacchierano, ridono e si sorridono come due vecchie amiche. Cosa è successo? Il sospetto è che a ricomporre la frattura sia stata una consistente dose di denaro.

Ruby e Caterina Pasquino a Milano

IL PREZZO DELLA PACE
Ma quanto? I 3 mila euro che la Pasquino aveva indicato nella sua denuncia del 27 maggio 2010? Oppure di più? Il settimanale L'espresso sostiene che sarebbero di più, molti di più. La pacificazione, raggiunta alla vigilia del processo, secondo il settimanale, avrebbe infatti un duplice fine. Servirebbe a chiudere la grana di Ruby, ma potrebbe essere un modo elegante per far arrivare del denaro a una testimone chiave del processo per concussione e prostituzione minorile aperto questa settimana contro Berlusconi.

Ruby nega di aver avuto rapporti sessuali col premier, ma Caterina la smentisce: «Mi diceva di essere molto amica del presidente del Consiglio», ha dichiarato la Pasquino ai magistrati, «a suo dire, è stata spesso a casa del premier dove ha cenato, ballato e fatto sesso con lui, il quale le dava molto denaro».

Caterina Pasquino mostra la denuncia contro Ruby

L'ipotesi che certe dichiarazioni possano essere corrette o addirittura ritrattate nel corso del processo fa insorgere Roberto Tropenscovino, avvocato della ragazza. «Illazioni, prive di qualsiasi fondamento», dichiara il legale.

«È vero, siamo disposti a ritirare la denuncia contro Ruby in cambio di un risarcimento del danno. Abbiamo aperto una trattativa ma l'accordo non è stato ancora raggiunto. Per quanto riguarda il processo certe interpretazioni suggestive si squaglieranno come neve al sole, quando la mia cliente si presenterà in aula, risponderà alle domande dell'accusa e della difesa e confermerà tutto quello che ha dichiarato in precedenza».

 

SANTADECHé FA 50 - SADO-MASI TAPPATO IN ASCENSORE - \"Sfiorerai il mio intestino\" - Tommaso buti e Jonella Ligresti attovagliati - Busto Arsizio film festival - lapo 500 - \"Urban Style Area\" con pulsoni-lapo - Antonella Clerici, pace acclarata con eddie (presta ci cova) - C’È YOUCAT IL NUOVO CATECHISMO NELLA RETE - questo matrimonio s’ha proprio da fare....

$
0
0

1- Oggi festeggia anche Daniela Santanché, compie 50 anni. Ieri è rientrata a Milano e stasera farà cin-cin con gli amici.

santanche

2- Ieri pomeriggio Mauro Masi è restato chiuso in un ascensore mentre andava a trovare nel, suo ufficio di piazza Montecitorio, il sottosegretario Daniela Santadeche'. Tirato fuori dai pompieri dopo la rottura di un vetro lo hanno trovato senza cravatta e sbottonato, mentre la Santa lo consolava da fuori, piano per piano, finche l'ascensore non è stato portato a terra. Alta claustrofobia.

3- La performance ad alto tassi di provocazione, scritta e diretta da Raffaele Curi, "Sfiorerai il mio destino come una farfalla", viene presentata alla Fondazione Alda Fendi per gli "Esperimenti di Quaresima". La prima è prevista per il 14 aprile (e dopo, un ristretto numero di invitati sarà ospite a casa di Alda Fendi), repliche a seguire fino al 19.

MAURO MASI E INGRID NUCCITELLI

4- Se lunedì 11 aprile sarete a Milano, non perdetevi la presentazione in anteprima della nuova 500 Design Collection by Lapo e Meritalia. Appuntamento alle 19 a via Pestalozzi.

5- Sempre a proposito del ram-pollo Elkann, l'ex stabilimento Bugatti a Campogalliano (MO) rinasce come area commerciale "Urban Style Area". Il proprietario Stefano Pulsoni ha affidato a Lapo e a Giugiaro la promozione che si è concretizzata con un evento nello spazio milanese di via Pestallozzi lo scorso 5 aprile.

6- Nell'ambito della IX edizione del BA Film Festival (dove BA sta per Busto Arsizio), che si sta tenendo in questi giorni, tra il 2 e il 9 aprile, viene presentato il neonato Istituto Cinematografio Michelangelo Antonioni. Una vera e propria accademia del cinema per imparare regia, recitazione cinematografica e tecniche cinetelevisive. Auguri.

ALDA FENDI RAFFAELE CURI

7- Ieri, ore 13.30, attovagliati al Bolognese di Milano il playboy che fa orologi Tommaso buti e Jonella Ligresti....

8- Umberto Veronesi a "Vanity Fair" - "Se andassi in coma, ho scritto di ‘anticipare la conclusione naturale' della mia vita"

Lapo

9- Da "Vanity Fair" - Dicono che questo matrimonio s'ha proprio da fare. Dicono che lo sposo sia più preoccupato di celare un suo nato nascosto che dei pettegolezzi sui tradimenti sulla futura sposa. Dicono.

10- Carlo Rossella per "Il Foglio" - Philip Somerville ha fatto indossare alla Regina alcuni cappelli per il Royal Wedding. Ma lei non ha ancora scelto. E il tempo stringe.

11- Maurizio Crippa per "Il Foglio" - Anche Geronzi ha rinunciato a costituirsi parte civile.

jonella ligresti

12- Alessandra Menzani per "Libero"- Strani incontri a Dublino. Cristiano Malgioglio e Riccardo Cocciante si sono incrociati in un supermercato nella capitale irlandese.
- Il commento di Bonolis sull'11,90% ottenuto dal "Senso della vita": «Ascolti eccellenti».
- Belen: «Simona Ventura mercifica sul dolore», dice. Ma non era Corona, il suo fidanzato, quello che proponeva ai vip di ritirare le foto compromettenti?

Tommaso Buti

- Il chirurgo plastico Roy De Vita, marito di Nancy Brilli. Appena ha saputo che non sarebbe stato il protagonista di "Plastik", un nuovo programma di Italia 1, si è dissociato dalla trasmissione, schifato.
- Emanuele Filiberto, ospite a "Verissimo", parla delle sue relazioni ma inciampa nell'italiano: «Tutte le storie che hanno durato dai tre ai cinque mesi le ho amate molto».

13- Dal "Corriere della Sera" - È pronto «YouCat» , il Catechismo della Chiesa cattolica per i giovani, anche su web, preparato per i partecipanti alla XXVI Giornata mondiale della gioventù (Gmg), che si svolgerà a Madrid dal 16 al 21 agosto prossimi. La nuova versione di catechismo cattolico, pensata per i ragazzi, vanta una prefazione d'eccezione: Benedetto XVI, spiega senso, storia e motivi di questa iniziativa, e invita a farne un'occasione di studio e dialogo tra i giovani, anche su Internet. Il testo, verrà presentato il 13 aprile. «Studiate il catechismo con passione e perseveranza - dice il Papa ai ragazzi -. Studiatelo nel silenzio della vostra camera, leggetelo in due se siete amici, scambiatevi idee su Internet» .

GERONZI

14- Dal "Corriere della Sera" - I pm di Milano Eugenio Fusco e Massimiliano Carducci hanno chiesto una condanna a quattro anni di reclusione per il fotografo Fabrizio Corona e il rinvio a giudizio per l'agente di spettacolo Lele Mora, entrambi accusati, assieme ad altre quattro persone, di una maxi evasione fiscale realizzata attraverso un sistema di false fatture per circa 17 milioni di euro.

15- Da "la Repubblica" - Il soggiorno inglese di Mario Balotelli si arricchisce di un nuovo episodio. Ancora extracalcistico. Lo racconta il "Sun", secondo cui l´attaccante del City e i suoi amici sarebbero stati cacciati da un locale di lap-dance di Liverpool per aver violato la regola del "non toccare".

belen kika

Una volta fuori dal locale Balotelli avrebbe discusso faccia a faccia con i buttafuori: «È stato incredibile vederlo affrontare cinque di quei buttafuori, è pazzo» dice di uno dei testimoni. Dopo il breve battibecco, il giocatore è salito sulla sua Maserati, la stessa presa a sprangate da uno sconosciuto qualche giorno fa, ed è tornato dai buttafuori, che hanno colpito l´auto con una torcia elettrica. A quel punto Balotelli se n´è andato.

16- Da un'email: "Ma come siete teneri con Antonella Clerici, la longa manus di Presta è arrivata fino a voi? Ricapitoliamo: escono le foto, il giorno dopo in studio si presenta l'assistente di Presta (ex fidanzata del maresciallo già guardaspalle di Guardì), mai vista prima; per una decina di giorni sarà sempre presente. Si studia una exit strategy, intanto la stampa gossipara mette la sordina.

Simona Ventura

Eddie e Antonella si incontrano a Barcellona, a nessuno sembra strano che ci sia un fotografo pronto a riprenderli. Antonella dovrebbe partire per il Canada per la tournée con i bambini di "Ti lascio la canzone". Studio impegnato a registrare fino a tre puntate al giorno ma Antonella è indecisa, non vorrebbe partire, come scusa utilizza la fuga radiattiva di Fukushima ma la Rai le impone di andare per non offendere gli emigranti che l'aspettano.

ANTONELLA CLERICI EDDY MARTENS

Ieri si ricomincia con la Prova del Cuoco, Eddie non c'è, ma ormai la pace è acclarata e certificata da tutti, infatti non si vede più l'assistente di Presta. Antonella si presenta con gli occhiali da sole, dice che Maelle l'ha ferita all'occhio la sera prima di partire per il Canada e per questo ha dovuto rinunciare. Tutto a posto, beviamoci su anche questa e st'estate tutti a casa (o barca?) di Lucio".

 


La Francia pronta a bloccare l’ingresso dei tunisini. Maroni: Parigi esca da Schengen - Prescrizione breve, allarme del Csm: saltano 15 mila processi - Generali, oggi la scelta del cda. Galateri verso la presidenza” - Allarme inflazione. La Bce alza i tassi - Per salvare le banche francesi e tedesche, l’Ue cura male il Portogallo - Il Giappone trema ancora - Se chiude per crisi la Statua della Libertà...

$
0
0

Il Velino.it

Sarkozy

CORRIERE DELLA SERA - In apertura: "Migranti, crisi Italia-Francia" e a sinistra: "Il denaro costa di più: primo rialzo dal 2008". Editoriale di Francesco Giavazzi: "I veri nemici dell'Euro". Di spalla: "Una strana guerra, declassata in fretta". Al centro foto-notizia: "Il Giappone trema ancora" e "Prescrizione per i banchieri dello scandalo Parmalat. Beffati 80 mila risparmiatori". In un box: "L'effetto domino della svolta di Trieste". In taglio basso: "La Consulta boccia i sindaci sceriffi".

Roberto Maroni

LA REPUBBLICA - In apertura: "Immigrati, guerra Parigi-Roma". Editoriale di Chiara Saraceno: "L'Internazionale del cinismo". A sinistra: "Prescrizione breve, allarme del Csm: saltano 15 mila processi" e "Tra i delitti impuniti truffe e omicidi colposi". Di spalla: "La terra trema ancora torna la paura a Tokyo" e "La faccia oscura del progresso". Al centro: "Generali, Galateri verso la presidenza" e "La Bce alza i tassi dopo tre anni. Mutui più cari". In taglio basso: "Il sì di William e Kate l'ultimo show del reame" e "Se chiude per crisi la Statua della Libertà".

BERLUSCONI E GERONZI

LA STAMPA - In apertura: "" e in taglio alto: "Rinviato il voto sul processo breve" e "Allarme inflazione. La Bce alza i tassi". Editoriale di Cesare Martinetti: "Soffia il vento di Le Pen". In un box: "Dopo-Geronzi, oggi la scelta" e "Ma Trieste non l'ha amato". Di spalla: "Leadership è un futuro migliore" e "Quei cattolici con la sindrome del Concilio". Al centro foto-notizia: "Caldo record, in montagna è già estate". A fondo pagina: "Diversamente giovani".

GALATERI

IL SOLE 24 ORE - In apertura: "Il piano di Mediobanca", con il commento "La doppia sfida del Leone" e in taglio alto: "Romano: 500 milioni di euro per l'export dei vini di qualità". Editoriali di Carlo Bastasin: "Lezioni europee per l'Italia" e Daniel Gros: "Lezioni Usa per l'Europa". Al centro la foto-notizia: "Costo del denaro. Tassi Bce all'1,25 per cento" e "UniCredit archivia la gara Pioneer: offerte troppo basse". Di spalla: "La Francia pronta a bloccare l'ingresso dei tunisini. Maroni: Parigi esca da Schengen". In taglio basso: "I bruchi, la leadership e la foglia di Zorba il greco".

statua della liberta

IL MESSAGGERO - In apertura: "Profughi, lite con la Francia" e "Frattini: il problema Le Pen dietro la linea dura di Sarkozy". E in un box: "D'Alema: Italia screditata la classe dirigente reagisca". Editoriale: "Il deficit di unità europea". Di spalla: "Denaro più caro. ‘Un freno all'inflazione' ". Al centro foto-notizia: "Ancora una scossa, ritorna l'incubo" e "Sicurezza, stop ai poteri dei sindaci". In un box: "Generali, oggi la scelta del cda. Galateri verso la presidenza". In taglio basso: "Broker dei Parioli, nuove accuse" e "L'addio di Roma alla rosetta".

La Padania 08-10-09

IL GIORNALE - In apertura: "Boccassini sotto inchiesta". Editoriale di Alessandro Sallusti: "Il Corriere, Geronzi e Berlusconi". Al centro la foto-notizia: "Immigrati, Sarkozy ci fa la guerra". Di spalla: "Chi ha ribaltato sesso e ideali ora raccolga i frutti". A fondo pagina: "Panico, l'America rischia di chiudere per debiti".

LIBERO - In apertura: "La Francia abbaia e l'Italia non morde". Editoriale di Vittorio Feltri: "Così i padroni vogliono prendersi la politica". Al centro la foto-notizia: "Questo prete prega perché Silvio muoia" e "Fini è di parte: lo dice il Colle". Di spalla: "Sinistra al ridicolo: ‘Affogano, governo ladro' " e "La grande balla del Nord razzista". A fondo pagina: "Quanti scemi di guerra" e "Non si tifa per il mullah".

IL TEMPO - In apertura: "Liberté senza Fraternité".

IL FOGLIO - In apertura a sinistra: "I capricci francesi fanno traballare anche i patti del governo sui migranti". In apertura a destra: "Per salvare le banche francesi e tedesche, l'Ue cura male il Portogallo". Al centro: "In Mediobanca stat virtus".

L'UNITÀ - In apertura foto-notizia a tutta pagina: "Vu' scappa'"

 

LE PRIME PAGINE DEI QUOTIDIANI INTERNAZIONALI - LA COSTA D’AVORIO, UN INFERNO!: ABIDJAN IN MANO A GANG ARMATE. LA FRANCIA TRA DUE FUOCHI - LA GOMMA ARABICA È PREZIOSA, ECCO PERCHÉ GLI USA ROMPONO L’EMBARGO IN SUDAN - LIBIA, MISURATA SENZA ACQUA NÉ LUCE. E LA NATO BOMBARDA I RIBELLI - WIKILEAKS, MIGLIAIA DI NUOVI CABLOGRAMMI SU ISRAELE - ANCORA PROTESTE IN EGITTO: SVOLTA AUTORITARIA DEL REGIME MILITARE - ELISEO 2012, IL NANO sarkò scaricato DAL MINISTRO GUÉANT…

Next: 1- L´IRA DEL BANANA, UN PREMIER SPREMUTO CHE DEVE LEGGERE SUI GIORNALI LA CACCIATA DEL \"SUO\" POWER-BROKER: \"IO NON VORREI ESSERE NEI PANNI DI CHI HA VINTO MERCOLEDÌ SCORSO. LA VITTORIA SI VEDE ALLA FINE E I VINCITORI ANCORA NON CI SONO\" 2- A CHE GIOCO GIOCA TREMONTI? SI CHIEDE (PLEONASTICAMENTE) IL CAVALIERE FURIOSO DI ESSERE STATO INFORMATO SOLO QUANDO I GIOCHI ERANO FATTI E PROVA A ORGANIZZARE LA CONTROFFENSIVA - LUNGO COLLOQUIO CON LETTA, GERONZI E MARCEGAGLIA 3- A PALAZZO GRAZIOLI SI ACCENDE L’ALLARME ROSSO SUL MINISTRO DELL’ECONOMIA: S’AVANZA UN TERZO POLO GUIDATO DA GIULIETTO, MONTEZEMOLO, DELLA VALLE, CASINI, FINI? 4- SECONDO AMBIENTI VICINI A VIA XX SETTEMBRE \"NON SI PUÒ ARRIVARE A GENERALI CON DAGOSPIA E DE MATTIA. GERONZI VOLEVA FARE DI GENERALI LA BASE PER MEDIOBANCA\" (HA RAGIONE LO SCARPARO, CON DAGOSPIA NON ARRIVI NEMMENO ALLA BANCA DEL FUCINO)
$
0
0

DAGOREPORT

WSJ-EUROPE

1- THE NEW YORK TIMES - In apertura, "Dopo tre mesi, Bloomberg sostituisce il provveditore alla scuola di New York" - "Le proteste in Egitto proseguono, alla ricerca di un nuovo inizio" - "La politica prende il centro della scena, mentre lo shutdown si avvicina"

THE TIMES

2 - THE WALL STREET JOURNAL - "Gli Stati Uniti pesano le nuove regole sul capitale" - "Shutdown, la ricerca di un accordo sulla legge di bilancio va avanti fino all'ultimo" - "L'innalzamento europeo dei tassi di interesse segna la fine dei prestiti facili"

3 - THE WALL STREET JOURNAL - EUROPE - In apertura, "Trichet manda segnali di prudenza dopo l'innalzamento dei tassi di interesse da parte della Bce"

4 - THE GUARDIAN - In apertura, "Osborne, l'euro-crisi dimostra che dobbiamo tagliare. Il cancelliere fa allarmismo sul salvataggio portoghese, attacca il Labour" - Brasile, "È arrivato dicendo che aveva un appuntamento. Poi ha ucciso 12 ragazzini"

5 - THE INDEPENDENT - A tutta pagina, "Cala la notte su Abidjan. Gli ultimi occidentali rimasti stanno per lasciare il paese. La gente comune rimane, terrorizzata e affamata, prigioniera nella più grande città della Costa d'Avorio, mentre gang armate e saccheggiatori imperversano"

NYT

6 - FINANCIAL TIMES - In apertura, "Trichet difende l'aumento dei tassi di interesse" - In basso, l'intervista a Madoff in carcere: "La colpa è delle banche"

LIBERATION

7 - THE TIMES - In apertura, "L'Inghilterra in Kenya: "Se dobbiamo andare a compiere un peccato, facciamolo in maniera discreta". Sul colonialismo, Il Foreign Office ha continuato ad insabbiare tutto fino al gennaio scorso" - Fotonotizia, "Un'altra sorpresa ancora da Bob Dylan: il suo assordante silenzio"

8 - THE DAILY TELEGRAPH - In apertura, "Cameron rivede i tagli alla Difesa" - Al centro, "Scandalo rimborsi, l'ex ministro all'Ambiente Morley va incontro alla sentenza più dura emessa finora"

9 - LIBÉRATION - A tutta pagina, "Guéant, a destra per conto proprio. Il ministro dell'Interno si smarca sull'immigrazione e si candida come alternativa a Sarkozy per il 2012" - In alto, "Costa d'Avorio, la Francia tra due fuochi"

10 - LE FIGARO - In apertura, "Francia e Germania, confermata la ripresa economica. Segni di miglioramento, la Bce ha reso noti i suoi tassi d'interesse" - Al centro, "Édouard Balladur per la creazione di una cassa di ammortizzazione del debito" - Fotonotizia, "Barloo lascia l'Ump e prende posizione per il 2012"

LE MONDE

11 - LE MONDE - In apertura, "Il Portogallo reclama con urgenza un aiuto finanziario" - Fotonotizia, "Giappone, un rientro particolare. Il debutto dell'anno scolastico e fiscale è stato caratterizzato dall'omaggio alle vittime dell'11 marzo"

INDEPENDENT

12 - EL PAÍS - In apertura, "La Bce rende più difficile la ripresa dei paesi periferici europei. I tassi di interesse salgono per la prima volta dal 2008 al 1,25 %" - Di spalla, "Un nuovo sisma mette in allarme il Giappone e costringe all'evacuazione di Fukushima - Un ex alunno spara e uccide 11 ragazzini in una scuola di Rio" - "I ribelli libici denunciano un altro caso di fuoco amico da parte della Nato"

13 - EL MUNDO - In apertura, "Chaves cambio le leggi per favorire le imprese di suo figlio" - In basso, "La crescita dei tassi di interesse costerà agli spagnoli altri 8000 milioni"

14 - FRANKFURTER ALLGEMEINE - In apertura, "Il Portogallo sollecita Bruxelles a fare in fretta" - "Nuova pesante scossa in Giappone"

HAARETZ

15 - DIE TAGESZEITUNG - In apertura, "Accerchiati dalle truppe di Gheddafi: i prigionieri di Misurata. Senza corrente, senza acqua e sotto il fuoco dei lealisti: il reportage dalla terza più grande città libica dove i civili vivono nell'emergenza" - In alto, "Perché gli Usa rompono l'embargo in Sudan. La gomma arabica è un prodotto insostituibile per Coca cola, pillole e carta"

16 - HAARETZ - In apertura, "Hamas colpisce uno scuolabus nel Sud. Il sistema di difesa Iron Dome abbatte il primo missile" - "Wikileaks: il file israeliano. La punta di un iceberg? Haaretz alza il coperchio su migliaia di nuovi cablogrammi"

GUARDIAN

 

1- L´IRA DEL BANANA, UN PREMIER SPREMUTO CHE DEVE LEGGERE SUI GIORNALI LA CACCIATA DEL \"SUO\" POWER-BROKER: \"IO NON VORREI ESSERE NEI PANNI DI CHI HA VINTO MERCOLEDÌ SCORSO. LA VITTORIA SI VEDE ALLA FINE E I VINCITORI ANCORA NON CI SONO\" 2- A CHE GIOCO GIOCA TREMONTI? SI CHIEDE (PLEONASTICAMENTE) IL CAVALIERE FURIOSO DI ESSERE STATO INFORMATO SOLO QUANDO I GIOCHI ERANO FATTI E PROVA A ORGANIZZARE LA CONTROFFENSIVA - LUNGO COLLOQUIO CON LETTA, GERONZI E MARCEGAGLIA 3- A PALAZZO GRAZIOLI SI ACCENDE L’ALLARME ROSSO SUL MINISTRO DELL’ECONOMIA: S’AVANZA UN TERZO POLO GUIDATO DA GIULIETTO, MONTEZEMOLO, DELLA VALLE, CASINI, FINI? 4- SECONDO AMBIENTI VICINI A VIA XX SETTEMBRE \"NON SI PUÒ ARRIVARE A GENERALI CON DAGOSPIA E DE MATTIA. GERONZI VOLEVA FARE DI GENERALI LA BASE PER MEDIOBANCA\" (HA RAGIONE LO SCARPARO, CON DAGOSPIA NON ARRIVI NEMMENO ALLA BANCA DEL FUCINO)

$
0
0

Claudio Tito per "la Repubblica"

berlusca papa

"Io non vorrei essere nei panni di chi ha vinto mercoledì scorso. La vittoria si vede alla fine e i vincitori ancora non ci sono». Anche Silvio Berlusconi è consapevole che si tratta di una svolta epocale.

Anche Silvio Berlusconi è consapevole che si tratta di una svolta epocale. L´uscita di Cesare Geronzi dalla scena delle Generali stravolge gli assetti della finanza italiana. Ma intacca anche il sistema di potere che negli ultimi anni il Cavaliere ha costruito tessera dopo tessera insieme al banchiere di Marino.

Copertina Tedesca Berlusca

Una «svolta» che il premier non può accettare. Almeno per come si sta presentando in queste ore. Tant´è che la galassia Mediaset si è già messa in movimento. E il Cavaliere sta studiando le contromosse. Perché è convinto che questa partita non ha solo in palio il controllo sulle assicurazioni triestine.

Ma c´è qualcosa di più. È in gioco un blocco di potere che può determinare anche gli equilibri politico-istituzionali dei prossimi due lustri. Basti pensare che tra le prime riflessioni fatte a Palazzo Chigi non mancano le ripercussioni sulla "corsa" per il 2013: quella che potrebbe vedere la scelta per il nuovo governo e per il nuovo presidente della Repubblica. Temono insomma che possa essere una sponda per piazzare in pole position il Terzo Polo. Per assegnare una "wild card" a Luca Cordero di Montezemolo.

berlusca manifesti2004 jonhdoe07

Non è un caso che ieri, di primissimo mattino, sia scattata la prima dislocazione delle truppe. Il premier e lo stesso Geronzi (che ha visto pure il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia) si sono parlati a lungo. I due, negli ultimi giorni, avevano evitato di scambiarsi telefonicamente le loro impressioni. Ieri - dopo aver concordato l´appuntamento attraverso un "ambasciatore" - hanno cercato di capire cosa davvero può cambiare ai piani alti dell´establishment industriale e finanziario italiano, chi ha determinato il nuovo schema e come reagire.

CESARE GERONZI

Di sicuro il capo del governo non ha gradito la «svolta». E suoi fulmini sono stati scagliati in diverse direzioni: verso il ministro dell´Economia, Giulio Tremonti, e verso i vertici di Mediobanca. A cominciare dall´ad Alberto Nagel. Il Cavaliere si è infatti infuriato per essere stato tenuto all´oscuro e di essere stato informato solo quando i giochi erano fatti.

Eppure, è la sua protesta, nel consiglio di amministrazione di Piazzetta Cuccia siedono la figlia Marina, e gli amici fidatissimi Ennio Doris e Tarak Ben Ammar. Anche loro esclusi dalle consultazioni che hanno portato al siluramento di Geronzi. «Marina - si è sfogato Berlusconi - non sapeva niente fino al giorno prima». Senza contare che la presenza azionaria della "galassia" berlusconiana nell´Istituto non è secondaria: Mediolanum supera il 3% e Fininvest l´1%.

Insomma, l´inquilino di Palazzo Chigi scorge nell´operazione la mano di chi vuole ridurre il suo peso. In politica e nella finanza. È sicuro che nel braccio di ferro tra Tremonti e Letta, in qualche modo sia stato colpito l´asse di amicizie e potere che ruota intorno al sottosegretario per «colpire me». Del resto, osservano in effetti ambienti vicini al Tesoro, «Gianni si considerava un pezzo del "geronzismo"».

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO

Proprio per questo, il Cavaliere non vuole rimanere fermo. È consapevole del fatto che "l´amico Cesare" in questo momento può essere anche «sacrificato». È pronto a iniettare dosi massicce di realpolitik e a sorvolare sulle posizioni individuali. Ma senza lasciare campo libero a «quegli altri». E nella lista di «quegli altri», allora, figura in primo luogo Mediobanca. E già, perché se i vertici dell´Istituto hanno fatto pesare il loro 13,46% dentro Generali per "licenziare" Geronzi «senza avvertire», allora - è la tattica abbozzata ieri mattina - i conti devono essere fatti in primo luogo in quella sede. E in particolare con Nagel.

Emma Marcegaglia

Secondo gli uomini del Cavaliere, insomma, la partita ora va trasferita dentro Piazzetta Cuccia. Un disegno concordato con l´ex numero uno del Leone. Per arrivare ad un regolamento di conti in tempi non troppo lunghi. Anche se molto dipenderà dalle scelte sulla successione alle Generali. La candidatura di Galateri viene avallata da tutto il governo. Per il premier è anzi il nome che «per ora» può lasciare inalterati i rapporti di forza per arrivare successivamente al redde rationem.

ALBERTO NAGEL

Nei calcoli di Berlusconi, comunque, i risvolti "politici" non sono affatto secondari. Tant´è che in extremis, quando ormai la manovra era stata concordata e realizzata, un suo fidatissimo collaboratore ha fatto pervenire attraverso i consueti "canali diplomatici" alcuni dubbi a Nagel: «Questa è una cosa che serve al Terzo Polo». Un incubo per il capo del governo. A suo giudizio, il profilo di Montezemolo si è stagliato nell´orizzonte che interseca politica ed economia attraverso l´attivismo di Diego Della Valle che - osserva qualche spettatore interessato nell´esecutivo - è stato utilizzato come un «buldozer». E dalle parti di Palazzo Grazioli è diventato un fantasma che incute paura.

Marina Berlusconi

Non solo. La vicenda ha decisamente peggiorato i rapporti - già non idilliaci - tra il Cavaliere e Tremonti. L´inquilino di Palazzo Chigi è consapevole della battaglia che si è consumata sulle nomine nelle società pubbliche tra il ministro (con il sostegno della Lega) e Letta. Una lotta che solo in parte ha ridisegnato la geografia del potere "statale". Ma che ora viene illuminata da un´altra luce se si sovrappongono le «novità» di quelle designazioni con la «novità» determinata dall´eclissi di Geronzi.

Ennio Doris PIZ

Che, secondo ambienti vicini a Via XX Settembre, ha pagato la crisi del rapporto con «il corpo delle Generali». Due entità che non si sono mai avvicinate e comprese. Segnate dalla differenza «tra un "Quirite" romano e i cittadini di Innsbruck». Secondo gli stessi ambienti, l´ex presidente del Leone triestino ha cercato di usare «i medesimi metodi da quirite utilizzati in Mediobanca: ma non si può arrivare a Generali con Dagospia e De Mattia. Voleva fare di Generali la base per Mediobanca».

Tarak Ben Ammar si volta

Così invece di andare in «surplace, è andato di corsa. E che abbia sbagliato lo dimostra che si è messo tutti contro: da Pelliccioli a Caltagirone. Non ha capito che quel mondo non vuole finire sui giornali se non per i bilanci». Ma per Berlusconi, quegli errori contano molto meno di quel che può accadere d´ora in avanti.

 

RIALZI IN ASIA E EUROPA, A TOKYO VOLA LA TEPCO di fukushima! (+23%) - N GRAN BRETAGNA REDDITO IN CALO PRIMA VOLTA DAL 1981 - L’AIUTO AL PORTOGALLO TRA 80 E 85 MLN € - USA: ACCORDO PONTE SUL BUDGET - ISTAT: CRESCE IL REDDITO MA CALA IL POTERE D’ACQUISTO (BENZINA DA RECORD) - SIDNEY BLOCCA LA FUSIONE CON LA BORSA DI SINGAPORE - BNL VITA A BNP PARIBAS PER 352,2 MILIONI - IL DILEMMA GROUPAMA SU FONSAI - TARANTINI (A2A) COME GERONZI SFIDUCIATO DALLA LEGA - IL PD VUOLE FONDERE SNAM CON TERNA (“TRA 5 ANNI” RISPONDE IL GOVERNO)…

Previous: 1- L´IRA DEL BANANA, UN PREMIER SPREMUTO CHE DEVE LEGGERE SUI GIORNALI LA CACCIATA DEL \"SUO\" POWER-BROKER: \"IO NON VORREI ESSERE NEI PANNI DI CHI HA VINTO MERCOLEDÌ SCORSO. LA VITTORIA SI VEDE ALLA FINE E I VINCITORI ANCORA NON CI SONO\" 2- A CHE GIOCO GIOCA TREMONTI? SI CHIEDE (PLEONASTICAMENTE) IL CAVALIERE FURIOSO DI ESSERE STATO INFORMATO SOLO QUANDO I GIOCHI ERANO FATTI E PROVA A ORGANIZZARE LA CONTROFFENSIVA - LUNGO COLLOQUIO CON LETTA, GERONZI E MARCEGAGLIA 3- A PALAZZO GRAZIOLI SI ACCENDE L’ALLARME ROSSO SUL MINISTRO DELL’ECONOMIA: S’AVANZA UN TERZO POLO GUIDATO DA GIULIETTO, MONTEZEMOLO, DELLA VALLE, CASINI, FINI? 4- SECONDO AMBIENTI VICINI A VIA XX SETTEMBRE \"NON SI PUÒ ARRIVARE A GENERALI CON DAGOSPIA E DE MATTIA. GERONZI VOLEVA FARE DI GENERALI LA BASE PER MEDIOBANCA\" (HA RAGIONE LO SCARPARO, CON DAGOSPIA NON ARRIVI NEMMENO ALLA BANCA DEL FUCINO)
$
0
0

1. BORSA: EUROPA IN RIALZO SI RIPRENDE DA TIMORI SU NUOVO SISMA...
(ANSA) -
Hanno ripreso fiato le principali borse Europee dopo i timori per la nuova scossa di terremoto registrata ieri in Giappone, che di fatto non ha avuto gli effetti temuti, in particolare sulla centrale di Fukushima. Londra guadagna lo 0,7%, Parigi lo 0,9% e Milano lo 0,75%.

borsa di milano

Positivi i future su Wall Street, mentre dagli Usa è previsto dolo il dato sulle scorte all'ingrosso per le 16 di oggi. Brillano le materie prime, gli assicurativi e le banche, mentre si muovono con più cautela i titoli dei costruttori d'automobili. Grazie ai rialzi segnati dalle quotazioni dei metalli all'asta di Londra, guadagnano terreno gli estrattivo-minerari Xstrata (+1,83%), Anglo American (+1,88%) e Bhp Billiton (+1,69%).

Ingresso Borsa

Acquisti sugli assicurativi Old Mutual (+1,89%), Axa (+1,74%) e Prudential (+1,57%), mentre in campo bancario si evidenziano Bnp (+1,9%), Barclays (+1,91%), National Bank of Greece (+1,41%) e Bank of Ireland (+1,67%). Contrastati gli automobilistici, con rialzi per le francesi Peugeot (+1,11%) e Renault (+0,71%) a differenza di Porsche (-0,71%), Michelin (-0,43%) e Volkswagen (-0,26%).

borsa londra

2. BORSA: RIALZI IN ASIA; BALZO A TOKYO DI TEPCO (+23%)...
(ANSA) -
Chiusura positiva per le principali borse di Asia e Pacifico. Ha brillato Tokyo, cresciuta dell'1,8%, con in prima linea Tepco (Tokyo Electric Power), gestore dell'impianto di Fukushima, con un progresso del 23,53%, che ha annunciato di non aver riportato danni aggiuntivi dalla nuova forte scossa sismica registrata in Giappone ieri pomeriggio. Occhi puntati a Seul sui cantieri navali di Daewoo Shipbuilding (+6,58%) e Hyundai Heavy Industries (+3,6%), mentre ad Hong Kong gli acquisti si sono concentrati sul petrolifero Cnooc (+1,21%). Rialzi a Sidney per Roc Oil (+4,6%) e Alumina (+3,85%).

BORSA SHANGAY

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali borse di Asia e Pacifico. - Tokyo +1,85% - Hong Kong +0,74% (seduta in corso) - Shanghai +0,49% (seduta in corso) - Taiwan -0,08% - Seul +0,27% - Sidney +0,66% - Mumbai -0,21% (seduta in corso) - Singapore +0,17% - Bangkok -0,17% - Giakarta +0,26% (seduta in corso).

3. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor - BCE:
inverte rotta sui tassi. Aumenta il costo del denaro per la prima volta dal 2008 portandolo all'1,25% (dai giornali) Per le famiglie un rincaro di almeno 144 euro all'anno. Sulle imprese extra costi per 2,5 miliardi (Il Sole 24 Ore, pag. 9).'Se il Paese arranca, non puo' dare la colpa a Trichet'. Intervista all'economista Giacomo Vaciago (Il Secolo XIX pag.13)

La borsa di Londra

PORTOGALLO: chiesto aiuto Ue (dai giornali) 'L'Italia ha controllato le finanze, non vediamo rischi di contagio'. Intervista a Moritz Kraemer, responsabile rating sovrani Europa di Standard & Poor's (La Stampa, pag. 26)

BORSA tokyo

GENERALI: il piano di Mediobanca. Si tratta nella notte. Favorito Galateri, ma in corsa anche Roland Berger e Mario Monti (dai giornali) La doppia sfida del Leone (Il Sole 24 Ore, pag. 1-2) 'Il Leone di Trieste merita una svolta'. Intervista all'economista Marco Vitale (Il Sole 24 Ore, pag. 2). L'ira del premier Silvio Berlusconi che prova a organizzare la controffensiva (La Repubblica, pag. 1-11). 'Geronzi non poteva rimanere, ma il Patto Mediobanca ora va rivisto'. Intervista al presidente di Unicredit, Dieter Rampl (La Repubblica, pag. 13). Il finanziere Vincent Bollore' cerca vendetta in Mediobanca. Pronto a uscire se pagato bene. Il retroscena (Il Secolo XIX pag.14). Tremonti prepara il dopo-Geronzi (Il Fatto Quotidiano pag.12). La pace del Leone ora alla prova di Mediobanca. Retroscena (La Stampa pag.11). Le nozze mai consumate tra Trieste e il banchiere. Reportage (La Stampa, pag. 13) Generali, romanzo a puntate (Il Foglio pag.3)

BORSA TOKYO

MEDIOBANCA: allenta il patto. Il nuovo corso dell'istituto ridurra' l'accordo intorno al 30% (Il Sole 24 Ore, pag. 5). Piazzetta Cuccia, il coro conformista e la via stretta alla nuova stabilita' (Il Corriere della Sera, pag. 15)

UNICREDIT: archivia la gara per Pioneer. Offerte troppo basse (dai giornali)

fukushima

BPM: faro su costi e governance. L'esito dell'ispezione di Bankitalia approda mercoledi' al board (Il Sole 24 Ore, pag. 37)

FIAT: al 30% di Chrysler in 1-2 mesi (dai giornali).

SINERGIA: i Ligresti chiedono tempo alle banche per rimettere in equilibrio la holding (Il Sole 24 Ore, pag. 35)

La centrale di Fukushima prima del disastro

FONSAI: Groupama afferma di non avere intenzioni ostili (Il Sole 24 Ore, pag. 35). 'Groupama ancora pronta a giocare la partita Fonsai'. Intervista a Jean Azema, a.d. del gruppo assicurativo francese, di 'le Monde' (La Repubblica, pag. 34)

PARMALAT: e' battaglia legale. Il ricorso di Lactalis, se accolto, potrebbe riaprire i giochi a favore dei francesi, mentre la cordata italiana e' ferma (Il Sole 24 Ore, pag. 39). L'ultima beffa del caso Parmalat, la prescrizione blocca i risarcimenti (Il Corriere della Sera, pag. 28) Il piano italiano alla Cdp. Oggi summit tra le banche, Gorno Tempini e Granarolo per scegliere il percorso (Il Messaggero, pag. 22)

La centrale nucleare di Fukushima dopo lo tsunami

TELCO: Consob chiede chiarimenti su lettera inviata da Findim a Telecom (Il Messaggero, pag. 23)

SAN RAFFAELE: conti in rosso e i debiti salgono a 760 milioni (La Repubblica, pag. 35)

CASSA DEPOSITI E PRESTITI: lunedi' nuovo statuto, potra' comprare quote strategiche (dai giornali)

TERNA/SNAM: si surriscalda la partita delle reti (Il Corriere della Sera, pag. 37)

JOSE SOCRATES

ENERGIA: sale il pressing sulle rinnovabili. Le imprese chiedono un intervento rapido del Governo con un nuovo meccanismo di incentivi a costi sostenibili (Il Sole 24 Ore, pag. 21). 'Bonus eccessivi, cosi il mercato non puo' funzionare'. Intervista a Giuliano Zuccoli, presidente di Assoelettrica (Il Sole 24 Ore, pag. 21)

TV: Ocse chiede a Italia piu' concorrenza (dai giornali)

IMMOBILIARE: mattone d'oro per chi investe. Via agli sgravi della cedolare secca. Il dossier (La Repubblica, pag. 33)

4. MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 8 APRILE...
Radiocor -
Rozzano (Mi) - assemblea ordinaria e straordinaria Telecom Italia Media. Parte ordinaria: bilancio al 31/12/10, nomina Cda. Parte straordinaria: modifiche statutarie.

jose socrates primo ministro portghese

Milano - 2da convention del Distretto Aerospaziale Lombardo 'Un anno di attivita': risultati, prospettive e scenari'. Partecipa, tra gli altri, Giuseppe Orsi, presidente del Distretto.

Budapest - riunione eurogruppo informale dei ministri finanziari. Segue riunione Ecofin informale.

Roma - cerimonia di premiazione delle giovani eccellenze del progetto 'Campus Mentis', promosso dal ministero della Gioventu' con la partecipazione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e del ministro Giorgia Meloni

Roma - si riunisce il consiglio di amministrazione di Generali

5. ISTAT: IN 2010 RIPRESA REDDITO FAMIGLIE (+0,9%), CALA IL POTERE D'ACQUISTO...
(ANSA) -
Il reddito delle famiglie nel 2010 ha registrato un aumento dello 0,9% su base annua dopo la caduta segnata nell'anno precedente. E' quanto rileva l'Istat precisando che si tratta del reddito lordo disponibile, ovvero l'ammontare di risorse correnti destinate al consumo e al risparmio.

OBAMA

Nel 2010 il potere d'acquisto delle famiglie, cioé il reddito disponibile delle famiglie in termini reali, è calato dello 0,6% su base annua. Lo comunica l'Istat. L'attuale riduzione segue la forte contrazione registrata nel 2009: -3,1% di potere d'acquisto

6. PORTOGALLO: REHN, COMMISSIONE UE HA RICEVUTO DOMANDA FORMALE AIUTO...
Radiocor -
La Commissione europea ha ricevuto la domanda formale da par te del Governo portoghese 'per un sostegno finanziario da parte dell'Ue e del Fmi'. Lo ha dichiarato oggi il commissario europeo agli affari economici, Olli Rehn. Un importo tra 80 e 85 miliardi di euro per il piano di aiuti del Portogallo e' 'un ordine di grandezza ragionevole', ha detto venerdi' il ministro delle Finanze belga, Didier Reynders, arrivando a un incontro con i suoi omologhi dell'Eurozona.

Salvatore e Jonella Ligresti

7. BENZINA: PROSEGUONO RIALZI, NUOVO RECORD A 1,584...
(ANSA) -
Ancora record per la benzina: i prezzi hanno toccato oggi fino a 1,584 euro al litro. Proseguono infatti - riferisce Quotidiano Energia - le "code di rialzi sulla rete carburanti dopo i maxi-aumenti degli ultimi giorni frutto del caro-accise e delle tensioni sulle quotazioni dei prodotti petroliferi in mediterraneo". Questa mattina si registrano ritocchi ai prezzi raccomandati da parte di Shell (+1 centesimo su benzina e diesel) e Tamoil (+0,5 centesimi sul solo diesel).

PASSERA

8. BORSE: FUSIONE SINGAPORE/SYDNEY, L'AUSTRALIA BLOCCA IL PROGETTO...
Radiocor -
Il ministro del Tesoro Wayne Swan ha ufficialmente respinto venerdi' la proposta di fusione tra le borse di Singapore e di Sydney, ribadendo che l'operazione avrebbe nuociuto agli interessi nazionali australiani. Le borse Asx australiana e Sgx di Singapore avevano annunciato la loro fusione in ottobre proponendosi di creare uno dei centri finanziari piu' importanti e piu' vari del mondo. L'operazione avrebbe creato il quinto polo borsistico mondiale, con l'obiettivo di competere con le piazze di Hong Kong e Shanghai. 'Cerchiamo di essere chiari - ha detto Swan - Questa non e' una fusione. Si tratta di una acquisizione che vedrebbe il settore finanziario australiano diventare la filiale asiatica di un concorrente'.

CORRADO PASSERA

9. USA: CAMERA APPROVA MISURA PONTE SU BUDGET, PALLA AL SENATO..
Radiocor -
La Camera americana, a maggioranza repubblicana, ha come previsto dato il via libera con 247 voti favorevoli e 181 contrari alla misura provv isoria che darebbe una settimana di tempo in piu' per trovare un accordo sulla finanziaria 2011, evitando al paralisi del Governo e la sospensione dei servizi di base.

Il provvedimento ponte dovra' ora passare al vaglio del Senato a maggioranza democratica (il leader di maggioranza Harry Reid aveva definito 'una fantasia' la misura di breve termine) e, qualora superasse lo sbarramento, essere ratificato dal presidente americano Barack Obama, che ha pero' si e' gia' detto intenzionato a esercitare il proprio diritto di veto. Senza un accordo di lungo termine entro la mezzanotte di domani, la paralisi federale resta un'opzione possibile.

gba 01 marco turrina graziano tarantini

10. UNIPOL: CESSIONE 51% BNL VITA A BNP PARIBAS PER 352,2 MILIONI...
Radiocor -
Unipol Gruppo Finanziario e Bnp Paribas hanno concluso, in data odierna, un accordo integrativo del contratto di opzione, sottoscritto il 22 dicembre 2009, avente ad oggetto la partecipazione detenuta da Unipol Gruppo Finanziario in Bnl Vita, pari al 51% del capitale sociale. In virtu' di detto accordo, Bnp Paribas acquistera' la partecipazione, per il tramite della controllata Cardif Assicurazioni, a un prezzo di 325,2 milioni di euro, da regolarsi in contanti.

La vendita della Partecipazione consentira' a Unipol Gruppo Finanziario di realizzare una plusvalenza netta di oltre 50 milioni di euro sul bilancio individuale e non determinera' effetti significativi sul conto economico consolidato del corrente esercizio. La menzionata cessione determinera', altresi', un miglioramento di 7 punti percentuali del margine di solvibilita' consolidato di Unipol Gruppo Finanziario rispetto al 31 dicembre 2010. Il trasferimento della partecipazione verra' eseguito nei prossimi mesi, subordi natamente all'ottenimento, da parte del Gruppo Bnp Paribas, di tutte le necessarie autorizzazioni di legge.

cameron

11. COMPRO O NON COMPRO È IL DILEMMA GROUPAMA...
R. Sa. per "Il Sole 24 Ore" -
L'Isvap - stabilisce l'art.68 del Testo Unico delle Assicurazioni - «autorizza preventivamente l'acquisizione» di una compagnia (oltre il 10%), non l'eventuale intenzione di acquistarla. È un po' questo il dubbio che si ricava leggendo lo stringato comunicato di Groupama con il quale l'assicuratore francese ha confermato di aver presentato la richiesta autorizzativa al regulator per rilevare almeno il 10% di Fondiaria Sai.

Ma al tempo stesso precisando di voler «preservare ogni flessibilità» e che, al momento «non esiste alcuna certezza sul fatto che Gruopama procederà a tali acquisti». Insomma, se la compagnia vuole preservare la sua flessibilità perchè non compra prima il 3, il 5 , il 7 per cento dell'oggetto dei suoi desideri e non richiede il via libera soltanto quando è arrivata in prossimità della soglia fatidica? Se alla fine non farà nulla, quanti stanno comprando Fonsai per quell'aspettativa potrebbero aversene a male.

NICK CLEGG E DAVID CAMERON

12. OLIDATA: COSÌ SI PREMIA LA CHIAREZZA DI BILANCIO...
W. R. per "Il Sole 24 Ore" -
Non si capisce quale motivo avessero per festeggiare i piccoli azionisti di Olidata che ieri hanno fatto volare il titolo di quasi il 10%. Festeggiavano la certificazione del bilancio 2010 da parte dei revisori, spiegava una nota d'agenzia. Il bilancio è «redatto con chiarezza» e «rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria», scrivono i revisori di Baker Tilly Consulaudit, facendo, peraltro, osservare che la continuità aziendale di Olidata «dipende dal verificarsi delle ipotesi e delle condizioni previste dal piano industriale» 2010-2018. Un piano che «presenta elementi d'incertezza», aggiungono.

Ma per i piccoli azionisti la «chiarezza» del bilancio è parsa già una promozione. Per questo hanno festeggiato una società, che negli ultimi 7 anni ha solo bruciato denaro (41 milioni), valutandola ben 20 milioni di euro: ossia quanto il suo fatturato e 5,5 volte il suo patrimonio netto. Quasi ci si scordava di dire che Olidata ha anche debiti netti per oltre 25 milioni.

David CAmeron corre sul lungomare di Blackpool

13. NEOS FINANCE E QUEI VECCHI CREDITI AVARIATI...
Fa. P. per "Il Sole 24 Ore" -
Sarà anche "nuova" quell'attività, ma le svalutazioni evidentemente non hanno età per Neos Finance, la controllata di IntesaSanpaolo attiva nel credito al consumo. Nell'ultimo trimestre del 2010, su un totale di 845 milioni di rettifiche nette sui crediti dell'intero gruppo guidato da Corrado Passera, ben 100 milioni sono stati di pertinenza della piccola controllata. Che ha subìto «rettifiche non ricorrenti su crediti acquisiti da società terze», così recita il comunicato. Che vuol dire? Più prosaicamente che si è deciso di pulire il bilancio da acquisti di prestiti rivelatisi non recuperabili.

Del resto, basta andare indietro nel tempo e si scopre che era dal 2009 che qualcosa non girava per il verso giusto nei bilanci di Neos Finance. Già allora era evidente il balzo dei prestiti incagliati, saliti a 288 milioni dai soli 128 milioni del 2008. Un aumento del 125% che aveva portato il livello totale dei crediti deteriorati a un valore di 620 milioni, ben l'11% dell'intero portafoglio prestiti di Neos. Ora 12 mesi dopo pulizia è fatta. Meglio tardi che mai.

14. TARANTINI COME GERONZI SFIDUCIATO DALLA LEGA...
L. G. per "Il Sole 24 Ore" -
Ha accettato che la politica entrasse nel board di alcune controllate a patto che stesse fuori dal vertice di Edison. E in quella stessa occasione A2A ha lanciato anche un segnale piuttosto chiaro ai soci: i dividendi ci saranno ma non a scapito della crescita dell'azienda. Un cambio di rotta che, stando a quanto riferito da Radiocor, gli azionisti, Comune di Milano e di Brescia, sembrano però non aver digerito.

David Cameron

In sede di Commissione sulle società partecipate del Comune di Brescia, Nicola Gallizioli, capogruppo della Lega in consiglio e molto vicino a Umberto Bossi, ha contestato duramente il presidente del consiglio di sorveglianza Graziano Tarantini: «Se non si vogliono più dare cedole è inutile che il Comune tenga le azioni». Non pago, mutuando un'espressione infelicemente "celebre" di Bossi, ha intimato: «Allora fora di ...». Aggiungendo: il futuro di Tarantini? «Come quello di Cesare Geronzi: sfiduciato». Quando si dice una politica lungimirante.

15. IN GRAN BRETAGNA REDDITO IN CALO PRIMA VOLTA DAL 1981...
Enrico Franceschini per "la Repubblica" -
Per la prima volta in trent´anni, in Gran Bretagna cala il reddito medio. La crescita dei prezzi combinata con i più pesanti tagli alla spesa pubblica dalla seconda guerra mondiale producono così un altro duro colpo alle speranze di ripresa economica del governo di David Cameron. Le statistiche pubblicate nei giorni scorsi rivelano che il salario reale portato a casa dal cittadino medio, ossia dopo le tasse e aggiustato in base all´inflazione, è calato dello 0,8 per cento nel 2010.

Flavio Cattaneo

I dati dell´Office for National Statistics indicano che il declino dovrebbe accelerare quest´anno fino al 2 per cento, per stabilizzarsi su una crescita zero nel 2012: non una buona prospettiva per un´economia uscita dalla recessione 2008-2009 con il peggior deficit pubblico della sua storia e tuttora in pericolo di ricadere in una seconda flessione. «L´inflazione è alta e supera il normale livello di crescita dei salari», commenta Vicky Redwood della società di analisi finanziarie Capital Economic.

Il declino del reddito reale nel 2010 è il primo sofferto dal 1981, quando nel Regno Unito i salari calarono dello 0,2 per cento sulle ali della recessione causata dalle severe misure finanziarie introdotte da Margaret Thatcher, che appaiono tuttavia come modesti tagli in confronto a quelli varati oggi da Cameron. In assoluto, il declino dello 0,8 per cento registrato lo scorso anno è il più pesante dal 1977, quando il reddito diminuì del 2,2 per cento. Nel 2009 era cresciuto dell´1,1.

Ma il ministro del Tesoro George Osborne non fa, per ora, marcia indietro: «La manovra finanziaria che abbiamo approvato contiene dure misure, ma restiamo convinti che siano inevitabili nel breve termine per aprire la strada a una solida ripresa nel prossimo futuro».

Flavio Cattaneo

16. IL PD: "FONDERE SNAM CON TERNA" SAGLIA: "NE RIPARLIAMO FRA 5 ANNI"...
Da "la Repubblica" -
«Il governo sbaglia a non volere la creazione di un "campione europeo delle reti" con Snam Rete Gas e Terna». Lo ha detto Enrico Letta, vice-segretario del Pd che ha presentato un´interpellanza urgente al governo per chiedere la separazione societaria di Snam da Eni.

«Il governo conferma di voler navigare a vista senza un´idea di politica industriale», ha detto Letta. Per il governo ha risposto il sottosegretario allo Sviluppo economico, Stefano Saglia: «Il modello scelto dal governo per lo scorporo della rete del gas prevede una verifica dopo 5 anni» e allora sarà «possibile la separazione proprietaria».

 

OPA A CHI? - IL VELENO DI Jean Azéma di Groupama, La compagnia assicurativa francese CHE ha dovuto rinunciare ad entrare nel capitale della Fondiaria-Sai PER OBBLIGO DI OPA IMPOSTO DALLA CONSOB DEL TREMONTINO VEGAS, \"Sarei curioso di sapere quale sarà la risposta della Consob per Unicredit. La banca italiana ha preso il nostro posto nei confronti della famiglia Ligresti e fa una richiesta analoga\"....

$
0
0

Dominique Gallois e Stephane Lauer per "la Repubblica"

Jean Azéma, amministratore delegato di Groupama, torna a parlare della sconfitta subita dal suo gruppo in Italia a metà marzo. La compagnia assicurativa francese ha dovuto rinunciare ad entrare nel capitale della Fondiaria-Sai.

Jean Azéma

Come analizza lo stop che avete subito?
«L´approccio preliminare è stato fatto in accordo con l´azionista principale. Nell´ottobre del 2010, avevamo proposto alla famiglia Ligresti di acquisire il 17% del capitale della loro holding, la Premafin, che controlla FonSai. L´accordo prevedeva anche di entrare eventualmente nel capitale della FonSai, precisando, in entrambi in casi, che non eravamo intenzionati a lanciare un´Opa e a modificare la struttura di controllo delle società. Questo dossier è stato trasmesso per approvazione all´autorità di controllo della Borsa italiana, la Consob, che ci ha chiesto di lanciare un´Opa, cosa che noi non volevamo fare. A questo punto ci siamo tirati indietro».

Non era prevedibile la richiesta della Consob?
«No. Nessuno, nemmeno i nostri avvocati, aveva preso in considerazione una simile eventualità, tanto più che la famiglia Ligresti non voleva cedere il controllo. Sarei curioso di sapere quale sarà la risposta della Consob per Unicredit. La banca italiana ha preso il nostro posto nei confronti della famiglia Ligresti e fa una richiesta analoga».

FONSAI

La decisione della Consob quindi potrebbe avere un risvolto politico. Che giudizio dà di questa nuova fiammata di patriottismo economico in Italia?
«È qualcosa che va in senso contrario alla globalizzazione dell´economia. La crisi favorisce il ritorno di modelli superati e controproducenti. È normale che certe industrie strategiche siano protette dallo Stato, ma non bisogna proteggere qualsiasi cosa. Non è così che si potrà costruire l´Europa. L´Italia e la Francia sono nella zona euro e hanno forti legami culturali».

Salvatore Ligresti

Gli italiani si lamentano della mancanza di reciprocità nelle operazioni di investimento azionario. È vero?
«Non è vero nel settore delle assicurazioni. Nel 1996, quando le Agf sono state privatizzate, una parte delle loro attività è stata ceduta alle Generali».

Il dossier FonSai è chiuso?
«L´Italia è il nostro secondo mercato dopo la Francia, con più di 800 agenti che realizzano un fatturato di 1,5 miliardi di euro, e abbiamo la volontà di svilupparci ancora. Anche se l´operazione non è andata a buon fine, restiamo in contatto con i protagonisti, con cui peraltro abbiamo ottimi rapporti. Non penso che una banca abbia la vocazione di restare in eterno nel capitale di una compagnia assicurativa. In quel caso potremmo rientrare in gioco».

angi35 gius vegas giu tremonti

Ci sono altre opportunità di acquisizioni in Europa?
«Nel 2001, quando abbiamo avviato questa strategia di sviluppo attraverso le acquisizioni, ci hanno spiegato che non c´era nulla da vendere, non solo in Francia, ma anche in Italia. Da allora, il nostro fatturato all´estero ha superato il 25%, mentre prima era al 15%. Abbiamo colto delle opportunità anche in Spagna e nell´Europa dell´est. La storia cambia. Si presenteranno altre occasioni».

Federico Ghizzoni UNICREDIT

A che punto è l´ingresso in Borsa di Groupama, annunciato da anni?
«Usciamo da due anni difficili per le assicurazioni, perciò non è il momento propizio per quotare il gruppo in Borsa. Inoltre, preferiamo aspettare che si chiarisca la situazione relativa alle nuove norme di solvibilità delle assicurazioni, dette «solvibilità 2».

La mancata quotazione in Borsa non rappresenta un problema nell´ottica di finanziare eventuali acquisizioni?
«La quotazione in Borsa ci garantisce una maggiore flessibilità per finanziare la nostra crescita esterna. Ma per quanto concerne il nostro investimento in Italia, ne avevamo chiaramente i mezzi».

 

Viewing all 319174 articles
Browse latest View live




Latest Images