Quantcast
Channel: Articoli
Viewing all 319101 articles
Browse latest View live

LA BARCA AFFONDA E NAPOLITANO FA IL POMPIERE: “GARANTIRE STABILITÀ” - L’AUTUNNO ROVENTE DEI SINDACATI: SCIOPERO GENERALE CONTROI LICENZIAMENTI FACILI - CASINI PICCHIA IL GOVERNO: “PATTO SCELLERATO CONTRO IL LAVORO” - FASSINA (PD) A GAMBA TESA SU SACCONI - FRATTINI: “ANCHE PDL PUO' DECIDERE SE STACCARE SPINA” - ROTONDI ALFIERE CONTRO IL ‘TIMES’ - SANTORO-TRANI: LA PROCURA DI ROMA CHIEDE L’ARCHIVIAZIONE PER BERLUSCONI, MASI E INNOCENZI…

$
0
0

1 - NAPOLITANO, FASE COMPLESSA, GARANTIRE STABILITA'
(ANSA)
- "Per chi abbia la missione di garantire la stabilità monetaria e finanziaria in Italia e in Europa, anche al fine di sostenere nuove prospettive di crescita economica e sociale" è una "fase di particolare complessità e difficoltà". Lo ha detto Napolitano ricevendo al Quirinale Mario Draghi e Ignazio Visco. Il Capo dello Stato sottolinea che la stabilità monetaria e finanziaria è necessaria "anche al fine di sostenere nuove prospettive di crescita economica e sociale".

NAPOLITANO

"Su invito del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano - rende noto un comunicato della presidenza della Repubblica - si è tenuta in Quirinale una breve cerimonia augurale per il professor Mario Draghi, che si accinge ad assumere la funzione di Presidente della Banca Centrale Europea, e per il dottor Ignazio Visco, nominato Governatore della Banca d'Italia". "Il Capo dello Stato - prosegue la nota - ha espresso al prof. Draghi il più convinto riconoscimento per l'alto servizio reso al paese, e ha formulato fervidi voti per l'opera che attende entrambi in una fase di particolare complessità e difficoltà per chi abbia la missione di garantire la stabilità monetaria e finanziaria in Italia e in Europa, anche al fine di sostenere nuove prospettive di crescita economica e sociale".

Franco Frattini

2 - LETTERA UE: CISL-UIL-UGL, SU LICENZIAMENTI PRONTI A SCIOPERO
(ANSA)
- L'intenzione del Governo "é ancor più ingiustificata perché - scrivono insieme le tre organizzazioni sindacali - non ci risulta sia stata richiesta o concordata con le stesse associazioni imprenditoriali. Se tale provvedimento sui licenziamenti fosse davvero presentato dal Governo si romperebbe la coesione sociale nel nostro paese e si smentirebbe il notevole impegno profuso finora dal Governo e dalle parti sociali per evitare massicci ricorsi ai licenziamenti attraverso la proroga degli ammortizzatori in deroga".

Cisl, Uil e Ugl ricordano quindi "che finora si sono limitate per senso di responsabilità a forme di proteste di sabato e fuori dall'orario di lavoro". Tuttavia, avvertono, "qualora, il Governo intendesse intervenire sulle materie del lavoro senza il consenso delle parti sociali, Cisl, Uil e Ugl saranno costrette a ricorrere a scioperi , nonostante la nostra ferma volontà sinora di non ricorrere a forme di proteste estreme in un momento di crisi economica, proprio per non erodere ancora di più i salari e danneggiare le imprese".

GIANFRANCO ROTONDI

I tre sindacati, inoltre, "prendono atto che il Governo ha riconosciuto che il sistema previdenziale italiano è in equilibrio e non ha bisogno di ulteriori interventi di riforma. Mentre si rende sempre più indispensabile favorire la previdenza integrativa riducendo le tasse per incentivare l'adesione obbligatoria ai fondi integrativi. Così come è fondamentale approvare subito la delega per la riforma fiscale, introdurre una patrimoniale permanente sui beni immobiliari e mobiliari, escludendo la prima casa, abbattere i costi della politica, ridurre i livelli amministrativi, vendere il patrimonio immobiliare dello stato, procedere ad una liberalizzazione nel settore dei servizi pubblici".

3 - LETTERA UE: CASINI, PATTO SCELLERATO CONTRO LAVORO
(ANSA)
- La lettera del governo italiano alle istituzioni europee è "un patto scellerato sottoscritto tra Berlusconi e Bossi che in cambio della libertà di licenziamento non mette mano alle pensioni". Lo dice il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini.

4 - LETTERA UE: FASSINA, MINACCE LICENZIAMENTI SOGNO DI SACCONI
(ANSA)
- "Forse al nostro ministro del Lavoro, come al nostro ministro dell'Economia, la lettera del governo Italiano al Consiglio europeo non è stata fatta leggere. Se l'avesse letta, il ministro Sacconi si sarebbe accorto che il governo minaccia di approvare, entro maggio 2012, 'una nuova regolazione dei licenziamenti per motivi economici nei contratti di lavoro a tempo indeterminato'. Si sarebbe, inoltre, dovuto accorgere che tutti i sindacati, non solo la Cgil, sono contrari". Lo sottolinea Stefano Fassina, segreteria del Pd, responsabile Economia e Lavoro.

Mauro Masi

"Anzi, prima della Cgil, il Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni - spiega - ha previsto uno sciopero generale nel caso in cui il governo volesse davvero trasformare la minaccia in realtà e ne avesse davvero la possibilità. Caro Ministro, abbia almeno il coraggio delle sue azioni, non tenti di coprirsi con 'l'Europa". E' dall'avvio della legislatura che lei opera sistematicamente per ridurre i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, giovani e meno giovani, stabili e precari.

Dovrebbe ricordarsi che il suo primo atto di governo è stata la cancellazione delle norme per il contrasto delle dimissioni in bianco per le donne, poi il 'collegato lavoro' per costringere a deroghe peggiorative al contratto nazionale i neo-assunti, poi l'art. 8 del decreto di Ferragosto per favorire i licenziamenti scaricando la responsabilità su chi rappresenta un mondo del lavoro sempre più debole e ricattabile data la caduta dell'occupazione. Caro ministro, l'unica ideologia in campo è la sua e dei suoi colleghi conservatori.

E' l'ideologia di moda nell'ultimo quarto di secolo, clamorosamente fallita, come dimostra la situazione economica e sociale nella quale viviamo, ma ancora riproposta come ricetta per uscire dal tunnel. Continuare a colpire i lavoratori e a indebolire i sindacati non porta competitività e sviluppo, ma maggiore disuguaglianza, condizioni peggiori per padri e figli, recessione, aumento del debito pubblico e indebolimento della democrazia. Per ritornare allo sviluppo, è necessario imboccare la strada opposta: la strada della valorizzazione della persona che lavora", conclude.

GIANCARLO INNOCENZI

5 - GOVERNO: FRATTINI, ANCHE PDL PUO' DECIDERE SE STACCARE SPINA
(ANSA)
- "Tutte le forze di maggioranza sono decisive. Potremmo molto più facilmente dire che il Pdl decide quando staccare la spina". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini ha replicato alle parole del leader della Lega Umberto Bossi che nei giorni scorsi aveva detto che sarebbe stato il Carroccio a decidere quando far cadere il governo guidato da Silvio Berlusconi. Frattini sta partecipando ai lavori del primo meeting dei Paesi partecipanti a Expo 2015 organizzato a Cernobbio. (ANSA).La lettera inviata alle autorità europee dall'Italia non è "solo una risposta convincente all'Europa - secondo il ministro degli Esteri Franco Frattini - ma al sistema politico italiano". E il suo augurio é proprio che "parte dell'opposizione sappia tradurre il documento accettato dall'Europa in una proposta su cui lavorare insieme in Parlamento". L'apertura è all'Udc ma anche a parte del Pd.

6 - GOVERNO: ROTONDI,TIMES? SIAMO NAUSEATI DA GIUDIZI INGENEROSI
(ANSA)
- "Il Times? Non mi sembra che c'abbia mai capito tanto di cose italiane. E noi italiani siamo francamente nauseati da questi giudizi ingenerosi e strumentali". Così il ministro per l'Attuazione del Programma, Gianfranco Rotondi, commenta l'editoriale del 'Times'.

PIER FERDINANDO CASINI

7 - RAI-AGCOM: PM ROMA, ARCHIVIARE POSIZIONE BERLUSCONI ANALOGHE RICHIESTE PER MASI E INNOCENZI
(ANSA)
- La procura di Roma ha chiesto l'archiviazione della posizione di Silvio Berlusconi nell'ambito dell'inchiesta sulle presunte pressioni da lui esercitate nel 2009 per evitare la messa in onda del programma "Annozero". Analoga richiesta è stata fatta per Mauro Masi, ex dg della Rai, e Giancarlo Innocenzi, ex commissario Agcom. (ansa).

 


MILANO +5%, SPREAD IN CALO - S.RAFFAELE, SI VA VERSO CONCORDATO CON CLAUSOLE - LE FIRME DI PROFUMO

$
0
0

1 - BORSA MILANO EUFORICA, VOLANO FINANZIARI E INDUSTRIALI CICLICI...
reuters - Piazza Affari archivia una seduta in netto rialzo, conseguenza dell'accordo dei leader della zona euro, raggiunto ieri, sulle misure per affrontare la crisi del debito.

piazza affari

Innumerevoli i commenti di analisti e broker sulle decisioni adottate a Bruxelles. In un report dedicato al tema, Citi scrive che, "sebbene il pacchetto di misure copra diverse aree per rispondere alla crisi del debito sovrano, vari dettagli sono stati lasciati fuori dalla soluzione e potrebbero rappresentare ostacoli sostanziali più avanti". Secondo Citi, "le misure sulla Grecia difficilmente riporteranno il paese su un percorso di bilancio sostenibile". Insomma, "il pacchetto è un passo nella giusta direzione", ma Citi non si attende che "tranquillizzi i mercati in modo permanente". Nel documento si legge che, probabilmente, in una seconda fase, la Bce adotterà un ruolo più ampio", come traspare dalle parole di Mario Draghi, che "ha lasciato la porta aperta a futuri acquisti di bond".

FEDELE CONFALONIERI

In chiusura, l'indice FTSE MIb ha guadagnato il 5,49%, non riuscendo a scavalcare quota 17.000 punti (16.954,68 punti la chiusura, 16.977,59 punti il massimo intraday), soglia sotto la quale si trova dal 4 agosto scorso. L'Allshare è avanzato del 4,98% e il Mid Cap del 2,7%. Volumi per un controvalore di circa 2,7 miliardi di euro.

A beneficiare delle decisioni di Bruxelles sono stati soprattutto i titoli finanziari. In volo le banche: INTESA SANPAOLO +10,09%, UNICREDIT +7,49%, MONTEPASCHI +5,11% e UBI +6,71%. Sulla stessa linea il risparmio gestito, con MEDIOLANUM balzata del 10,95% e AZIMUT del 10,17%. Fuori dal paniere principale, BANCA GENERALI +4,97%.

In denaro gli assicurativi. GENERALI è salita del 6,04%: Mediobanca ha tagliato il target price del gruppo assicurativo di Trieste, come conseguenza del'impatto che le svalutazioni avranno sui risultati del terzo trimestre. FONDIARIA-SAI +3,65%.

GIOVANNI PERISSINOTTO

ENI ha salutato i risultati trimestrali con un rialzo del 3,86%. Meglio la controllata SAIPEM (+7,78%), che i conti li ha pubblicati ieri e oggi ha incassato diversi miglioramenti dei target price da parte dei broker. Restando alle società legate all'energia, bene TENARIS (+7,21%), PRYSMIAN (+4,83%) e, tra le mid cap, GAS PLUS (+3,87%) e DANIELI (+6,4%).

Brillante MEDIASET (+8,52%), società molto sensibile alle vicende politiche italiane. Secondo l'interpretazione degli operatori, peraltro, il Biscione si è giovato soprattutto dei risultati dei primi nove mesi della controllata Mediaset Espana. In una nota, un broker estero parla di "ricavi e utili superiori alle attese" per la società spagnola.

Barack Obama

Tonico l'automotive, così come tutti i comparti ciclici. FIAT ha guadagnato il 4,51% nella giornata in cui pubblicherà i risultati del terzo trimestre; il Lingotto ha frenato un po' dopo la comunicazione dei conti di Chrysler. Meglio FIAT INDUSTRIAL: +7,42%. EXOR +4,81%. Sulla stessa lunghezza d'onda PIRELLI (+5,7%). Fuori dal paniere principale, PIAGGIO (+1,84%) non ha ricevuto una particolare spinta dai conti trimestrali.

Viaggio contromano di LOTTOMATICA: -1,5%. In questi giorni, diversi broker hanno pubblicato report in vista dei risultati del terzo trimestre (3 novembre). Tra gli altri, un broker italiano scrive di attendersi un incremento delle vendite del 23,9%, aggiungendo che, se le previsioni sul quarter troveranno conferma, la guidance sull'Ebitda a fine anno (940-960 milioni) potrebbe essere rivista in meglio. Cauti i titoli tradizionalmente difensivi, come ANSALDO STS (+0,94%), TERNA (+1,77%), SNAM (+1,18%), PARMALAT (+1,01%) e CAMPARI (+0,88%).

giuseppe profiti

Tra le small e mid cap, volo di PRAMAC (+16,36%) sull'annuncio di una commessa da 280 milioni di euro. INDESIT (+13,13%) indifferente alla revisione al ribasso delle previsioni sui ricavi del 2011. Dopo aver pareggiato 1 a 1 in casa contro il Catania nel turno infrasettimanale del campionato di Serie A, sciupando l'occasione di salire solitaria in vetta alla classifica, la LAZIO ha ceduto il 6,21%. Mid Industry Capital è scesa dell'1,3%: Banca Imi ne ha avviato la copertura con 'buy' e target price di 19 euro, quasi il doppio dei livelli attuali.

2 - BORSA, SPREAD BTP-BUND A QUOTA 367 PUNTI BASE...
(LaPresse) - Si restringono rispetto gli spread sul Bund tedesco, dopo il Consiglio europeo di ieri, e rimangono stabili nell'arco della giornata. Il differenziale di rendimento tra Btp decennali e Bund si attesta a 367 punti base, a pochi minuti dalla chiusura sui mercati europei, con i titoli del Tesoro italiani scambiati sul mercato secondario con un tasso del 5,83%. Lo spread tra Bonos spagnoli e i titoli tedeschi è a 313 punti, mentre quello tra Oat francesi e Bund è a 94 punti, lontano dai massimi intorno ai 120 punti registrati nei giorni scorsi.

DON VERZE

3 - BORSE EUROPEE: LONDRA +2,89%, FRANCOFORTE +5,35%, PARIGI +6,28%
(LaPresse) - Chiusura in forte rialzo per le principali Borse europee, con l'indice Ftse 100 di Londra che balza del 2,89% a 5.713,82 punti, il Dax di Francoforte che guadagna il 5,35% a 6.337,84 punti e il Cac 40 di Parigi che cresce del 6,28% a 3.368,62 punti. Nel listino francese decollano le banche, con Societe Generale (+22,54%), Bnp Paribas (+16,92%) e Credit Agricole (+21,96%). A Madrid, l'indice Ibex mostra un rialzo del 4,96% a 9.270,5 punti.

4 - E17: INDICE FIDUCIA ECONOMIA OTTOBRE -0,2 PUNTI A 94,8 PUNTI, ITALIA +0,3...
Radiocor - In ottobre l'indice che misura la fiducia di business e consumatori sull'economia (Esi) e' calato di 0,2 punti a 94,8 punti. Nella Ue il calo e' stato di 0,1 punti a 93,8. I dati sono quindi sostanzialmente stabili, ma riflettono segnali che vanno in direzioni diverse nei vari settori. Ulteriori cali nel sentiment dell'industria e tra i consumatori sono stati controbilanciati da aumenti nei servizi, commercio al dettaglio e costruzioni nell'Ue, cosi' come da un aumento nelle costruzioni e da un piccolo miglioramento nei servizi nell'area euro. In Italia l'indice e' aumentato di 0,3 punti, in Germania e' sceso di 0,8 punti e in Francia e' aumentato di 1,2 punti. Lo rileva la Dg Affari economici della Commissione Ue.

PAOLO SCARONI

5 - USA: +2,5% STIMA PIL TERZO TRIMESTRE...
Radiocor - La crescita negli Stati Uniti ha accelerato nel corso dell'estate, con un aumento della spesa dei consumatori e delle imprese, dissipando almeno per il momento le preoccupazioni di una nuova recessione in arrivo. Il prodotto interno lordo nel terzo trimestre e' salito a un tasso tendenziale destagionalizzato del 2,5%, la performance migliore dall'inizio dell'anno. Le stime erano comprese in una forchetta di +2,5% e +2,7%. L'economia e' cresciuta solo dello 0,4% nel primo trimestre e dell'1,3% nel secondo trimestre dell'anno. Nel terzo trimestre e' aumentata la spesa in beni durevoli - beni come auto e frigoriferi - e servizi, sono aumentanti anche gli investimenti delle imprese.

passera

6 - SAN RAFFAELE, FONTI: GIUDICI VERSO CONCORDATO CON CLAUSOLE...
reuters - I giudici della sezione fallimentare del Tribunale di Milano, chiamati a decidere sull'ammissibilità o meno del concordato preventivo depositato dai vertici del San Raffaele, sono orientati a scegliere una terza soluzione, quella del concordato preventivo con clausole.

E' quanto hanno detto oggi fonti vicine al dossier spiegando che questa soluzione apre la possibilità di nuove offerte competitive sul mercato per entrare nel gruppo. Si tratta di un caso pilota dato che si deciderebbe di imboccare una terza strada in un inedito giurisprudenziale, ha detto una delle fonti. I giudici sono in entrati in camera di consiglio stamani e la decisione - che sarà motivata con una cinquantina di pagine - verrà comunque depositata ufficialmente domani alle 8,30.

7 - ENI: NEL 3 TRIM UTILE NETTO +7% A 1,79 MLD...
(ASCA) - Risultati in crescita per Eni nel terzo trimestre dell'anno. L'utile netto e' ammontato a 1,79 miliardi di euro con una progressione del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno mentre nei 9 mesi il risultato netto si attesta a 5,43 miliardi con un +5%. L'utile operativo del trimestre migliora del 12% a 4,61 miliardi e del 9% nei 9 mesi a 13,71 miliardi.

ALESSANDRO PROFUMO

Nel terzo trimestre Eni ha realizzato un cash flow di 2,61 miliardi che sale a 11,2 miliardi nei primi 9 mesi dell'anno. per quanto riguarda l'attivita', Eni rileva che la produzione sconta ancora l'effetto Libia e nel trimestre mostra una contrazione del 13,6% a 1,47 milioni di barili/giorno e -12,4% nei 9 mesi. Al netto dell'effetto prezzo e della minore produzione libica il saldo e' in linea nei primi 9 mesi rispetto allo stesso periodo del 2010. Le vendite di gas nel terzo trimestre accusano una flessione del 3,4% a 17,96 miliardi mc mentre nei 9 mesi il trend e' positivo con una crescita del 4,4%.

8 - ENI: SCARONI, RISULTATI TRIMESTRALI ECCELLENTI...
finanzacom - "Nel trimestre Eni ha conseguito risultati eccellenti". Lo ha detto l'a.d. di Eni, Paolo Scaroni, commentando i numeri del gruppo nel terzo trimestre del 2011. "Sono molto soddisfatto del rapido riavvio della produzione in Libia e della riapertura del GreenStream - ha detto Scaroni, che ha anche sottolineato come il portafoglio di Eni sia stato rafforzato dalla firma degli accordi con Gazprom "che danno il via al nostro upstream in Siberia" e dai ripetuti successi esplorativi. "In Mozambico - ha ricordato infine Scaroni - abbiamo effettuato la più grande scoperta di idrocarburi della nostra storia".

9 - INTESA SANPAOLO: NON SERVE ULTERIORE CAPITALE DA RISULTATO EBA TEST...
(LaPresse) - A seguito della pubblicazione delle stime dell' Autorità Bancaria Europea (EBA) in merito alle necessità di ricapitalizzazione del sistema bancario europeo, Intesa Sanpaolo comunica - su richiesta di Consob - che il Gruppo non presenta un fabbisogno di ulteriore capitale.

BANCA ITALIA

Al 30 giugno 2011 il Core Tier 1 ratio del Gruppo era pari al 10,2%, valore che scenderebbe a circa il 10% applicando agli attivi ponderati per il rischio (RWA) alla stessa data l'incremento previsto dalla normativa CRD3, come richiesto dall'analisi dell'EBA. Considerando poi il buffer calcolato dall'EBA a fronte dell'esposizione ai rischi sovrani registrata dal Gruppo alla stessa data ma valutata ai prezzi del 30 settembre 2011, il Core Tier 1 ratio risulterebbe pari a circa il 9,2%, valore superiore al 9% minimo richiesto. Tale risultato va considerato preliminare e indicativo, in quanto sarà rivisto per tener conto dei dati di fine settembre 2011 e dovrà essere analizzato dalle banche e dalle Autorità di vigilanza.

10 - UNICREDIT: RISULTATO EBA TEST PARI A 7,4 MILIARDI DI EURO...
(LaPresse) - Sulla base delle informazioni fornite dall'Eba il buffer di capitale individuato per Unicredit è preliminarmente stimato in 7.379 milioni. Tale dato sarà rivisto dalla banca in ragione dei risultati consolidati della trimestrale, e sul quel dato Unicredit varerà entro giugno 2012 il piano di rafforzamento della patrimonializzazione. Tenendo conto dei Cashes, il computo Core Tier 1 è pari a 4.396 milioni.

GIULIO TREMONTI CON BODYGUARD

11 - BRONTOS, PM : DA ALESSANDRO PROFUMO OK A OPERAZIONE CON 3 FIRME...
(LaPresse) - Alessandro Profumo come a.d. di Unicredit ha approvato "la realizzazione delle operazioni" per frodare il fisco "apponendo la propria sigla" alle richieste di approvazione dell'investimento, il 1 marzo 2007, il 9 aprile 2008 e il 7 novembre 2008. Lo scrive nell'atto di chiusura delle indagini il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo che nell'avviso di chiusura delle indagini parla dell'operazione Brontos come di una "struttura complessa ed artificiosa" creata per non avere "alcun rischio".

Nell'inchiesta oltre. Profumo sono indagate altri 16 dipendenti di Unicredit e 3 manager di Barclays. Il reato contestato è dichiarazione fraudolenta dei redditi con ostacolo alle indagini fino "al 28 settembre 2009". Unicredit non è indagata. Barclays, secondo l'accusa, ha proposto ad Unicredit, l'operazione con cui sono stati messi a bilancio dividendi invece che interessi, ed è stato pagato solo il 5% al fisco sui proventi dell'operazione invece che il 100%. Un scelta che ha portato ad "un danno erariale" di oltre 245 milioni di euro. La difesa di Unicredit avrebbe anche presentato ieri il ricorso al Riesame per chiedere il dissequestro dei 245 milioni di euro sequestrati nei giorni scorsi.

VITTORIO GRILLI

12 - BANKITALIA INSISTE SUL RITORNO DELL'ICI PER ABBASSARE LE TASSE...
mf - dowjones - Bankitalia sta insistendo in queste ore perché il carico fiscale venga spostato dal lavoro alla proprietà. Secondo l'istituto centrale questa sarebbe una mossa essenziale che potrebbe aumentare la capacità di crescita dell'economia italiana. Daniele Franco, funzionario generale dell'area ricerca economica e relazioni internazionali della Banca d'Italia, ha spiegato oggi in commissione bilancio al Senato la posizione di via Nazionale. "Una rimodulazione del prelievo che preveda una riduzione del peso delle imposte e dei contributi che gravano sul lavoro e sull'attività produttiva, finanziata da un aumento del prelievo sui consumi e sulla proprietà, potrebbe sostenere la crescita dei prossimi anni senza incidere sul bilancio pubblico", ha detto.

L'esponente di via Nazionale ha però precisato come più che introdurre una patrimoniale, potrebbe essere utile ripensare all'Ici, "rivedendo i valori catastali degli immobili e dando all'imposta una progressività". D'altra parte si sta preparando un'ulteriore impennata della pressione fiscale, che potrebbe sfondare il tetto del 46% nel 2014, per l'effetto combinato dell'attuazione della delega fiscale e assistenziale e un eventuale aumento delle tasse locali.

Livingston

La pressione fiscale, secondo le stime di Bankitalia, salirebbe dal 42,3% del 2010 al 42,7% nel 2011 e dal 2012 si attesterebbe su valori intorno al 43,8%, un massimo storico (nel 1997 aveva raggiunto il 43,6% del Pil). Le stime non includono gli effetti dell'attuazione della delega fiscale e assistenziale (ovvero dell'applicazione della relativa clausola di salvaguardia), che potrebbero determinare maggiori entrate fino a 0,2 punti di Pil nel 2012, 1 nel 2013 e 1,2 nel 2014.

13 - BANCHE, COMMISSARIO UE BILANCIO: ITALIA VEDE BASILEA 3 COME PUNIZIONE...
(LaPresse) - "Basilea 3 nel vostro caso è vista come una punizione perchè le vostre banche se la sono cavata''. Così il commissario europeo per la programmazione finanziaria e il bilancio, Janusz Lewandowski, durante un'audizione a Montecitorio sul quadro finanziario dell'Ue nel periodo 2014-2020, davanti le commissioni riunite Bilancio e Politiche dell'Unione europea di Camera e Senato. Lewandowski ha sottolineato che "Unicredit è stata estremamente prudente, non ha abusato degli strumenti derivati".

14 - EGITTO, MOODY'S DECLASSA RATING TITOLI DI STATO DA BA3 A B1...
(LaPresse/AP) - Moody's ha abbassato il rating dei titoli di Stato egiziani di un gradino, a causa dell'economia debole, dell'instabilità politica e delle riserve di moneta estera in diminuzione. L'agenzia di rating ha abbassato da BA3 a B1 il rating dell'Egitto, avvicinando sempre più i bond allo stato di spazzatura. L'economia egiziana è in grande difficoltà dalla rivolta che a febbraio portò alla deposizione del presidente Hosni Mubarak.

CARLO FRATTA PASINI

Ai disordini delle rivolte, durate 18 giorni, si sono aggiunti diversi scioperi, mentre l'incertezza politica ha portato a una riduzione negli investimenti stranieri e nel turismo, due delle principali fonti di ricchezza dell'Egitto. In più, il governo ha utilizzato oltre il 30% delle riserve di valuta straniera, in parte per sostenere la sterlina egiziana.

15 - ITALIA: COLLOCA BOND 2021, FORTE RIALZO RENDIMENTI
wall street italia - Il Tesoro ha collocato 750 milioni di euro di BTPei, ovvero di bond indicizzati all'inflazione, con scadenza a settembre del 2021. In rialzo i rendimenti, che sono saliti al 4,61% rispetto al 4,07% del collocamento precedente e che hanno confermato la tensione che continua a rimanere sul mercato dei titoli di stato.

Tuttavia, forte e' stato l'interesse degli investitori, visto che il bid to cover si e' attestato a 2,14, in deciso incremento rispetto all'1,69 di luglio. L'asta e' arrivata all'indomani dell'accordo che e' stato raggiunto in Europa per salvare l'Europa e dopo la presentazione di una lettera con cui l'Italia si e' impegnata ad andare incontro alle richieste dell'Unione europa. Sempre nella giornata di ieri l'Italia ha collocato 8,5 miliardi di euro di titoli di stato a 182 giorni a un rendimento in rialzo al 3,535% contro il 3,071% dello scorso 27 settembre. Emessi anche 2 miliardi di euro di CTZ a settembre nel 2013 a un tasso al 4,628%, in crescita rispetto al 4,511% della precedente asta.

La settimana di collocamenti non si conclude qui: atteso un collocamento anche per la giornata di domani, quando il Tesoro emettera' Btp luglio 2014, Btp marzo 2022, CCTeu ottobre 2017 e un titolo off-the-run, il settembre 2019. L'offerta complessiva sara' di un ammontare compreso tra 5,25 miliardi e 8,5 miliardi di euro.

CARLO DE BENEDETTI

16 - LIVINGSTON È COMMISSARIATA MA APRE LA SEDE ALL'AVANA...
La compagnia aerea Livingston (ex Ventaglio) è commissariata da un anno e ancora attende un nuovo proprietario. Il testa a testa finale, con polemiche, è tra Riccardo Toto, figlio di Carlo, intenzionato a rinverdire i fasti di famiglia di Air One; e Giuseppe Gentile, oggi ad di Meridiana Fly, nella quale ha conferito la sua creatura Air Italy.

A Gentile interessano soprattutto i diritti di traffico verso i Caraibi, Cuba in particolare, che restano l'asset più importante della società: anzi, l'unico,visto che Livingston non ha aerei, non vola, ha in carico 450 dipendenti e solo in extremis si è vista prorogare dall'Enac il certificato di operatore aereo. Per valorizzare questi diritti, il commissario ha deciso di aprire una sede a L'Avana, dalla quale sarà presidiata l'area caraibica.

17 - B.POPOLARE: CDA TRADIZIONALE PIU' VICINO A RADICI COOPERATIVE
Radiocor - La nascita della 'banca unica' del Banco Popolare, con l'addio al duale e il ritorno alla governance tradizionale, e' stata pensata 'con l'obiettivo di consentire una diretta e maggiore partecipazione dei soci alla banca operativa e non alla holding e di consentire un governo della banca, reso piu' semplice e armonico attraverso il superamento della segregazione tra indirizzo strategico e gestione, nonche' piu' vicino alla tradizione del credito popolare'.

CIRIO

Cosi' i presidenti del consiglio di sorveglianza e del consiglio di gestione dell'istituto veronese, Carlo Fratta Pasini e Vittorio Coda, nella lettera invita ai soci in vista dell'assemblea in calendario il 26 novembre, consultata da Radiocor. Fratta Pasini e Coda notano che la struttura pensata per il gruppo al momento della fusione, nel 2007, tra Popolare di Verona e Novara e Popolare Italiana, 'ha consentito di conseguire alcuni risultati positivi, ma ha affrontato, nel tempo, una serie di inconvenienti, anche riconducibili agli interventi normativi adottati nel frattempo sia a livello internazionale che nazionale'.

18 - CIR, UTILE CALA A 15 MLN NEI PRIMI 9 MESI 2011, RICAVI +1,1% A 3,3 MLD...
(LaPresse) - L'utile netto di Cir nei primi nove mesi del 2011 si attesta a 15 milioni di euro, in netto calo rispetto ai 53,7 milioni dello stesso periodo dell'anno scorso. Lo comunica in una nota la società, che sottolinea che il risultato del periodo gennaio-settembre 2010 ha beneficiato in modo significativo di una componente non ricorrente relativa a Sorgenia. In aumento l'utile di Espresso, Sogefi e KOS. I ricavi della holding Cir nei nove mesi crescono dell'1,1% a 3,3 miliardi, mentre l'ebitda si attesta a 340,3 milioni di euro (+17,5% dai 289,7 milioni di euro dei primi nove mesi del 2010).

19 - CIRIO: FARENGA, 'ENTRO NOVEMBRE RIPARTO DA 25MLN PER OBBLIGAZIONISTI'
Radiocor - Arrivano nuovi rimborsi per gli obbligazionisti dell'ex gruppo Cirio, in amministrazione straordinaria dal 2003. 'Entro novembre - ha dichiarato a Radiocor il commissario Luigi Farenga - effettueremo un secondo riparto da 25 milioni di euro riferito alla Del Monte Finance Luxembourg, una delle tre scatole lussemburghesi che emettevano bond; 15,5 milioni andranno al Trustee che poi provvedera' a distribuirli agli obbligazionisti e 9,5 milioni saranno girati alla Cirio Del Monte NV che, a sua volta, li distribuira' agli obbligazionisti'.

PIAGGIO

Per la Del Monte Finance Luxembourg c'era gia' stato un riparto che ha coperto il 37,5% delle obbligazioni; sommando i rimborsi in arrivo sara' soddisfatto il 45% del totale. Anche per le obbligazioni emesse dalla Cirio del Monte NV era gia' stato effettuato un primo riparto, per circa il 10,5%; con questa nuova tranche si arrivera' a circa il 13 per cento. A livello di tutto il gruppo, facendo una media e considerando che molti crediti erano garanti ti da piu' societa', finora e' stato rimborsato, ha aggiunto Farenga, 'il 12-13% delle obbligazioni'.

Dopo quello atteso per novembre sara' effettuato un altro riparto importante, derivante dalla vendita di una societa' nelle Filippine, ultima di una catena di societa', che i commissari (oltre a Farenga ci sono Attilio Zimatore e Lucio Francario) stanno per definire, liquidando tutte le realta' intermedie. A giorni inoltre, aggiunge Farenga, e' atteso 'il rogito per la cessione di Palazzo Giovanelli a Venezia', un immobile storico, situato a via Cannaregio, che andra' alla Giovanelli srl per circa 13 milioni.

Dell'ingente patrimonio immobiliare del gruppo, restera', a quel punto, da dismettere solo la sede della Cirio in via Valenziani a Roma. L'ex gruppo di Cragnotti, al momento del default, aveva un debito di circa due miliardi di euro, di cui 1,125 miliardi era costituito da obbligazioni.

20 - PIAGGIO, UTILE NETTO STABILE A 46 MLN NEI PRIMI 9 MESI 2011
(LaPresse) - Utile netto per Piaggio nei primi nove mesi del 2011 a 46,3 milioni di euro, in linea con i 46,7 milioni dello stesso periodo del 2010. La comunica in una nota il gruppo presieduto da Roberto Colaninno. I ricavi si attestano a 1,2 miliardi, in leggero aumento rispetto agli 1,176 miliardi di euro dello stesso periodo dello scorso anno. L'ebitda di Piaggio si attesta a 170,4 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 172,3 milioni del periodo gennaio-settembre del 2010.

exxon mobil

21 - EXXON MOBIL, UTILE NETTO +41% NEL TERZO TRIMESTRE A 10,33 MLD DOLLARI...
(LaPresse/AP) - L'utile netto di Exxon Mobil è aumentato del 41% nel terzo trimestre del 2011 rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso, assestandosi a 10,33 miliardi di dollari, o 2,13 dollari per azione. I ricavi hanno registrato un aumento del 32% fino a 125,3 miliardi di dollari. La produzione di petrolio è calata del 7% a 2,25 milioni di barili al giorno, mentre quella di gas naturale è diminuita del 3%.

 

 

MILLY CARLUCCI NON “BAILA!” E VUOLE 2 MILIONI DI EURO DA MEDIASET PER DANNI ALL’IMMAGINE

$
0
0
l'annuncio per militanti e dirigenti di partito

1- Lo scorso 5 ottobre Natalia Lombardo sull'"Unità" scopriva che da circa un mese, sul sito di annunci gratuiti e offerte di lavoro, KIJIJI, si poteva leggere una singolare inserzione per diventare: "Militanti - candidati- dirigenti di partito". Proprio così, il comitato politico del Pdl offriva contratti a progetto per far nascere (a pagamento) nuove sezioni in tutta Roma.
Dall'uscita dell'articolo l'annuncio è sparito, ma pare proprio che non fosse una bufala. Sembra infatti che chi ha risposto (ovviamente donne) e ha superato i primi informali colloqui telefonici sia stato contattato per un appuntamento con un pezzo grosso del partito berluscone. Dove? Ma in un ufficio a via delle Vergini, ça va sans dire...

Floriana Messina

2- Le condicio sine qua di Raidue, per dare la conduzione de "l'Isola dei Famosi" a Paola Perego, sposa del Lucio Presta, e' di avere al fianco il protettissimo di Antonio Marano, Nicola Savino. Lei non accetta e si imbarca sul carrozzone di Raiuno dove sostituira' Fabrizio Frizzi e Max Giusti alla conduzione di "Attenti a quei due".

3- Milly Carlucci non paga di aver vinto la causa contro ‘'Baila'', clone di ‘'Ballando con la stelle'', ha chiesto all'avvocato Giorgio Assumma di essere risarcita anche personalmente da Mediaset per danni all'immagine con 2 milioni di Euro.

MILLY CARLUCCI

4- Maria la Sanguinaria e' sotto pressione: i vertici del Biscione chiedono che la conduttrice faccia due puntate in piu' al sabato (fuori contratto) del suo "C'e' Posta per te". De Filippi per ora dice no e difficilmente il no diventera' un si.

5- Dopo l'economia, nuovo spinoff di Lettera43.it guidato da Paolo Madron: modainforma.it curata da Chiara Risolo già responsabile di Periscopio a ‘'Panorama''.

6- Dal "Fatto quotidiano" - "Sono colta, che male c'è?". L'altra sera, al Grande Fratello, Floriana Messina si è presentata così. Ma quando Alfonso Signorini l'ha sfottuta come una che passa le sere a leggere i Sepolcri, è andata su tutte le furie: "Sa benissimo che faccio anche altro, eravamo allo stesso tavolo qualche sera fa".

Barbara D'Urso

Lei a cena con Signorini? Perchè stupirsi: Floriana, a cena, è andata anche con il direttore Augusto Minzolini (sono su Novella2000). Ora tuba con Filippo Pongiluppi, già fidanzato di Nicole Minetti. Raccontano le cronache della Casa che lui la stuzzica sugli "ambienti che frequentava in passato", per i quali lui "esprime disapprovazione". Lei ammette: ho amici "in quel giro", "a tutti piace fare i week-end belli, andare di qua e andare dillà".

gdmtt12 perego lucio presta

7- Da "il Giornale" - Qual è stata la seconda auto posseduta da Steve Jobs e la prima comperata, a 16 anni, grazie ai suoi lavoretti estivi? Ebbene non si tratta di una Ford e neppure di una Chevrolet, ma di una Fiat Abarth 850.

Una decapottabile, ovviamente usata, che all'epoca negli Usa andava per la maggiore ed era altresì chiamata «Little Ferrari». Il particolare è citato nella biografia di Steve Jobs scritta dal giornalista Walter Isaacson e uscita in Italia per le edizioni Mondadori. «Papà mi aiutò a comperarla e a controllarne le condizioni. La soddisfazione di essere pagato e di risparmiare per acquistare qualcosa era davvero esaltante». In seguito Jobs, diventato ricco e famoso con la Apple, passò a guidare delle Mercedes, ovviamente cabrio nella miglior tradizione californiana.

Lorenza Lei - foto Ansa

8- Romana Liuzzo per "il Giornale" - Lorenza Lei, l'altra mattina, tentava di far prendere la linea al suo telefonino. La direttrice generale della Rai è stata vista sotto il colonnato della Galleria Alberto Sordi, a due passi da palazzo Chigi, impeccabile in impermeabile e borsa-bauletto nera Gucci, alle prese con il portatile che faceva i capricci. Contrappasso: anche chi è al comando di aziende di comunicazione incontra ostacoli nel comunicare.

SILVIO SIRCANA

9- Romana Liuzzo per "il Giornale" - Due prodiani di ferro, Silvio Sircana, deputato Pd (ex portavoce di Romano Prodi) e il garante della privacy, Francesco Pizzetti, erano entrambi a pranzo nel ristorante trendy di Massimo Riccioli a due passi dal Pantheon. I due, seduti a tavoli diversi, non si sono rivolti né uno sguardo, né una parola. Frettolosa distrazione? O una ruggine che risale alla pubblicazione di vecchie esterno notte?

FRANCESCO PIZZETTI

10- Dal "Corriere della Sera" - «Quando sono arrivata in America per un film, lui ha bussato alla mia porta, sapeva di essere il mio idolo e ci ha provato. Poi ha detto: "Ho capito, sei del segno dell'Ariete come me, non cadi". Ma appena ha richiuso la porta, mi sono detta: Sei proprio una scema». Lui è Marlon Brando e lei è Claudia Cardinale. L'attrice ammette di essersi pentita di non aver ceduto alla corte di Marlon Brando nel nuovo libro di Bruno Vespa Questo amore. Il sentimento misterioso che muove il mondo in uscita oggi.

 

CHE CI FA UNA MOSTRA IN GLORIA DI AUDREY HEPBURN, NELLA “BARA PACIS” DEL GENERONE DE’ NOANTRI?

$
0
0

Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo

VLADIMIR LUXURIA

1- QUANTO E' BELLO MARIO
Carlo Rossella per "Il Foglio" - Mostra all'Ara Pacis sui vent'anni trascorsi da Audrey Hepburn a Roma. C'è una vecchia foto della bellissima attrice col giovane e affascinante Mario D'Urso in black tie. Affollamento di nobili signore davanti alla cara immagine. Domanda: "Mario era più bello allora o adesso?". "Adesso", risponde l'interessato con un po' di civetteria.

2- VLADIMIR, LA NUOVA AUDREY
Claudia Alì per Il Messaggero

VLADIMIR LUXURIA E MARIA ROSARIA OMAGGIO

Ricordando Audrey Hepburn, si sogna sempre un po'. Perdendosi tra i suoi oggetti, i suoi abiti, da sempre simbolo di eleganza, la Vespa originale di ‘'Vacanze romane'', donata per l'occasione dal collezionista Walter Bener e gli scatti segreti con i suoi familiari, si celebra Audrey, diva del cinema, mamma e Ambasciatrice Unicef. Le ha reso omaggio per la prima volta nella Città Eterna, ieri, con una bellissima mostra all'Ara Pacis, intitolata Audrey a Roma, il Club Amici di Audrey, di cui è testimonial la giornalista Desirée Colapietro Petrini, nato per raccogliere fondi a favore di Unicef.

SIMONA MARCHINI

La mostra, curata dal secondo figlio di Audrey Hepburn, Luca Dotti con Sciascia Gambaccini, Ludovica Damiani, Saba Bisazza e Guido Torlonia, con l'organizzazione di Zetema, sarà aperta al pubblico da oggi sino al 4 dicembre. L'obiettivo è raccogliere 500 mila euro per i bambini del Ciad, con la maggiorazione di 2,50 sul ticket d'ingresso. Ma una visita in anteprima s'è svolta ieri con Vincenzo Spadafora, Presidente Unicef, il primo figlio di Audrey, Sean Ferrer, Valeria Marini, Laura Delli Colli, Paola Saluzzi, Simona Marchini, Clementina Montezemolo, il regista Gianfranco Giagni.

PADRE SIMEONE

Ed ecco anche Luca Dotti, Desirée Colapietro Petrini, in tubino blu, scollato sulla schiena, rivisitato per lei da Alberto Terranova sul modello di un originale Sarli appartenuto ad Audrey, stretta alla figlioletta Ginevra ed al compagno, il Presidente di BNL, Luigi Abete. Con loro, arrivano anche tutti i benefattori facenti parte del club Amici di Audrey: i premi Oscar Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, Noemia e Paolo D'Amico, Jacqueline e Aurelio De Laurentiis, Francesca e Eduardo Montefusco, Carla Fendi e Candido Speroni, Mirella Petteni Haggiag, Carla e Aurelio Regina, Enrico Papi, Erminia Manfredi, Carla e Andrea Colaneri, Emanuela Cesaretti e Michel-Angelo van Druenen, Lorenza Jona Caputi, Paolo Marzotto.

OSPITI

Arrivano anche Rosella Sensi con il marito Marco Staffoli, Lavinia Biagiotti, Sandra Carraro, Daniela ed Alessio Gorla, Paolo Del Brocco, Vladimir Luxuria, il ballerino Kledi, anche lui ambasciatore Unicef, il press agent Saverio Ferragina con l'attrice Dorotea Mercuri, la produttrice Flavia Parnasi con il regista Massimo Andrei, Giuliano Gemma. Ed ancora l'amministratore delegato di Cinecitta' Studios Lamberto Mancini, con il direttore generale Giuseppe Basso.

MOSTRA

 

ASSISI-PESSION È FINITA LA PASSION - UCCI UCCI CON CHI TRESCA RICUCCI? - SCOOP! ROSSANO RUBICONDI SI METTE A LAVORARE

$
0
0

Gabriella Sassone per Eva 3000

qsie78 stefano ricucci

1- Toccherà farsene una ragione prima o poi: Gabriella Pession e Sergio Assisi non stanno più insieme. Ognuno per la sua strada. "In questo momento non sono felice. Mi faccio tristezza da solo quando mi guardo. Sono ancora e sempre innamorato. Ma non so se troverò qualcuna in grado di starmi accanto: ho un carattere orribile. In questo momento, poi, neanche prenderei l'iniziativa in amore, dovrebbe essere l'altra persona a prenderla".

Con queste parole Sergio Assisi ha ammesso, seppur a scoppio ritardato, la fine della sua lunga storia con la Pession, nata nel 2006 sul set del serial tv "Capri". La sottoscritta, già lo scorso maggio, aveva scritto che tra Sergio e Gabriella era crisi nera, anzi che la relazione era al capolinea, dopo vari tira e molla e persino un'estate di vacanze in solitaria, ognuno per sè. Assisi, infatti, si era presentato solo soletto e col muso lungo fino ai piedi al party per i 45 anni di Daniele Taddei agli Studios di via Tiburtina. E agli amici aveva confidato proprio quella sera che la Pession non era più al suo fianco.

RUBICONDI

Ma, poco dopo, un paparazzo li sorprese insieme a fare shopping in centro. Sorrisero al flash e la crisi sembrò rientrata. Ma era solo un fuoco di paglia. In quel periodo, Gabriella stava già traslocando: stava lasciando la casa al Trionfale, di proprietà della regista Lina Wertmuller, dove conviveva con Sergio. Segno che la rottura, comunque, era insanabile. I due attori, lanciati proprio da giovanissimi dalla Wermuller nel film "Ferdinando e Carolina", ora vivono addirittura in città diverse.

Lei, nata negli Stati Uniti, è tornata a Milano dalla madre, la scrittrice Laura Pellegrini, che adora ("E' il grande amore della mia vita", ha detto). Solo lì, la bella attrice dice di sentirsi a casa. Lui, per cercare di dimenticare e di voltare pagina, è volato a New York. Dove ha trovato pure lavoro: ha aperto "PizzArte", un locale dove si mangia pizza napoletana ma che è anche una galleria d'arte. Insomma, il sipario è definitivamente calato su questa coppia da cinema, anche se per entrambi ricominciare sembra molto difficile. Se non impossibile. Almeno per ora. Ma i set li attendono: il lavoro li aiuterà.

Gabriella Pession

2- Stefano Ricucci non trova pace. Dopo la separazione da Anna Falchi non c'è una donna che riesca a fare seriamente breccia nel suo cuoricino. L'ex furbetto viene paparazzato ad ogni piè sospinto con fanciulle diverse. Magari si vuole solo divertire e distrarre un po', nonchè mantenere alta la sua fama di playboy... Magari cerca davvero un grande amore e non riesce a trovarlo. Che sia incontentabile? Da qualche tempo Stefano si fa vedere in giro con Federica Gagliardi, ribattezzata dai media la "Dama bianca" di Berlusconi da quando, al G8 della scorsa estate a Toronto, scese dall'Airbus presidenziale dietro ilPremier, biondissima e di bianco vestita.

Federica, capo della Segreteria del Segretario Generale della Regione Lazio, in realtà conosce Ricucci da tempo. Lei era una delle amiche del cuore di Sara Varone, che ebbe un breve flirt con Stefano appena si lasciò con Andrea Perone, a sua volta amico ventennale dell'ex Mister Falchi. Ad agosto, Federica era in vacanza a Ibiza e Formentera con Ricucci, Perone, Cecilia Capriotti e compagnia bella. A giugno, invece, era stata paparazzata durante una fuga d'amore a Miami con il calciatore Fabio Quagliarella, dissoltosi poi nel nulla. Con qualche giorno di ritardo, il simpatico immobiliarista ha festeggiato il suo compleanno da "Shinto".

Al suo tavolo, solo donne, capitanate dalla Gagliardi. Insomma, Ricucci beato tra le donne, coccolato e vezzeggiato come un pascià. Dopo cena, tutti a fare le ore piccole tra balli e champagne alla "Cabala". Dicono che Ricucci avesse addirittura contattato una nota agenzia di security per farsi mandare tre bodyguard a guardargli le spalle dietro il tavolo manco fosse Berlusconi (richiesta annullata all'ultimo minuto, forse per un rigurgito di buona coscienza in tempo di crisi).

Federica Gagliardi

Segno che voleva fare a tutti i costi bella figura con Federica. Che cominci ad essere davvero interessato a lei? E pensare che nel luglio 2010 aveva provato a corteggiare "l'Ape Regina" Sabina Began, conosciuta sempre da "Shinto". Ma Sabina, seppur cortese, si era subito tirata indietro, giudicando il furbetto troppo "folkloristico" per i suoi sofisticati gusti. Insomma, dall'Ape Regina alla Dama Bianca: ma perchè le amiche di Papi Silvio interessano così tanto gli uomini ricchi e potenti? Che sia tutta una questione di competizione? Ah, saperlo!

3- Fermi tutti: Rossano Rubicondi ha deciso finalmente di mettersi a lavorare! E seriamente! Con la compagna e promessa sposa Milu Vimo, in quel di Miami, ha avuto un'ideona: ha creato 'No Spago & 'Na Canzone. Non è un disco, ma un servizio privato di catering con live music. Sì, Rossano ha deciso di unire il suo lavoro, cantare, e la sua passione, cucinare, per offrire serate speciali ai suoi amici e a chiunque lo contatti. Il servizio calza a pennello per i party dei ricconi che affollano Miami, Palm Beach, New York.

dnn21 sergio assisi

In America, questa, è un'usanza molto in voga, ma è la prima volta che una sola società offre musica e buon cibo insieme. "Tutto è nato per caso, dopo una cena che io e Milu avevamo fatto a casa per gli amici. La mattina dopo mi hanno chiamato in 45 per dirmi che avevano mangiato benissimo e avevano passato una serata bellissima. Uno di loro mi ha chiesto di organizzare una serata simile a casa sua per il suo compleanno. Tempo una settimana ed è nato 'No Spago & 'Na Canzone", ci dice il bel Rubicondi.

Che cucina con estro e passione, e chi lo conosce lo sa, ha anche avuto un ristorante a Saint Tropez: sarà proprio lui a mettersi ai fornelli. Anzi, cucinerà direttamente nella cucina di chi lo contatta, per far godere a tutti del suo "cooking show" e, perchè no, della sua bella presenza. E, a cena iniziata, si metterà al microfono per sfoderare il suo repertorio di canzoni romantiche e da ballare. "'No Spago & 'Na Canzone", coordinato dal General Manager Claudio Console, è rintracciabile anche su Facebook. Auguri!

FABRIZIO CORONA

4- Indovina Indovinello: chi è quell'imprenditore, tanto ricco quanto solo, che per mantenere alta la sua fama di playboy e finire sui settimanali in posa, ora sulla barca ora in casa, colleziona "finte" fidanzate famose o famosette che stipendia regolarmente e profumatamente affinchè fingano (e dichiarino) di essere cotte di lui ? Ora, pare rimasto a secco di girl in grado di farlo paparazzare. Per questo si sta rivolgendo a diversi agenti dello spettacolo, Fabrizio Corona compreso, affinchè gli affianchino una bellezza strafamosa da spacciare per il nuovo grande amore. Ma come mai in tante rifiutano un'offerta economica così vantaggiosa che non prevede neanche notti di sesso sfrenato?

 

A METÀ NOVEMBRE È ATTESA UNA SENTENZA CHE FA TREMARE I PALAZZI ROMANI - GDF: DOPO DI PAOLO, CAPRINO O DELLE FEMMINE?

$
0
0

Bigador per Dagospia


1- A metà novembre è attesa una sentenza che fa tremare i Palazzi romani...

BISI

2- La P4 di Bisignani ha fatto fuori i due candidati al vertice della Guardia di Finanza, Adinolfi e Spaziante. Altra vittima, Paolo "James" Poletti, ma non era in gara. Chi sono i candidati a prendere il posto all'inizio del 2012 di generale Nino Di Paolo? Si sussurra il nome di Daniele Caprino, comandante Interregionale del nord Italia. Altri puntano sul generale Vincenzo Delle Femmine, ex vice capo di gabinetto di Tremonti.

SILVIO BERLUSCONI CLAUDIO SCAJOLA

3- Scajolani alla riscossa per rimuovere il pazzo di Palazzo Grazioli! Pronta una lettera per chiedere: "Banana fai un passo indietro, non c'è più la maggioranza". Stando alle indiscrezioni Beppe Pisanu e altri dieci senatori sarebbero pronti a muoversi prendendo spunti dal decreto sviluppo

4 - Dacci oggi il nostro schiaffo quotidiano. Ora tocca al Ponte di Messina. La Camera ha approvato una mozione dell'Idv che prevede la "soppressione dei finanziamenti per la realizzazione del Ponte sullo Stretto". E ora? Vespa dovrà aggiornare il plastico...

5 - Il Banana era stato chiaro: "Fuori la grinta. E le palle! Anche se non le avete..." L'invito, garbato, nelle settimane scorse l'aveva rivolto prima a Nunzia De Girolamo e, poi, a Laura Ravetto. Lui le aveva viste spente, poco aggressive, per niente spigolose. Bene, lo sono diventate: ma con Alfano!!! Al loro segretario hanno mandato un avviso: "Niente correnti di pseudo giovani...." Appunto.

Ponte sullo stretto di Messina

7- Donne allo sbando. Lezioni di tecnica e di tattica per alcune delle veline di Montecitorio. A deputate come  Mariarosaria Rossi è stato chiesto di frequentare poco la bouvette della Camera. Ti tenersi lontane dai giornalisti. Tradotto: evitate di dire stronzate, non è il gioco per voi.

8- Incredibile Cicchitto. Lo abbiamo dato in affanno, in difficoltà. Lui resiste, ma va sempre peggio. Fino al punto da essere arrivato a lamentarsi con molti esponenti del Terzo Polo. Per carità, non è in cerca di un futuro seggio, ma solo di un po' di comprensione. Gliela diamo anche noi.

RENATO BRUNETTA NICOLA ZINGARETTI

9- Solidarietà anche per Marco Capezzone. Non se lo fila nessuno. In teoria è il portavoce del Pdl, in pratica parla da solo davanti allo specchio. E a volte si trova anche antipatico. Lo citiamo per dirgli: sappiamo che esisti.

10- Superduro-Bossi non ne può più. Sì, è divertito da tutta questa situazione, si sente al centro della politica. E' felice per aver schiacciato Maroni ("é un pivellino, ancora, e senza palle..."). Ma di Tremonti è saturo: "Fa solo gli affari suoi, non è più affidabile. Con lui abbiamo chiuso".

11- Attenti al fratello di Montalbano. Inizia a crederci! Pagina intera sul Foglio per lanciare il suo programma. Poi Claudio Cerasa lo traduce con "ma anche" di veltroniana memoria. Sta con Renzi, ma anche con Bersani. Ricorda D'Alema, ma anche...boh... Di certo, non vuole può soccombere sotto il peso di Bettini.

ie26 bersani giampaolo letta DANIELE CAPEZZONE - copyright Pizzi

12 - Apertura di Di Pietro. Bersani sortisce qualche cosa? Il leader contadino dell'Idv ha aperto a un possibile governo tecnico. Soddisfatto Casini, anche lui (sempre) impegnato in estenuanti chiacchierate con il socio del Pd.

13 - Sondaggi/1. Il Terzo polo cresce. Alleato con il centro sinistra sfiora il 57%, con Berlusconi non arriva al 50.

14 - Sondaggi/2. Romano Prodi resta sempre il più credibile tra il centrosinistra. Il Banana ha dato indicazioni ai suoi: ora che entriamo in campagna elettorale, aumentiamo gli attacchi verso di lui. Ma senza esagerare, altrimenti gli diamo credibilità.

 

SALTANO I FONDI PER IL PONTE SULLO STRETTO. C’È LA CRISI, ANCHE LA MAFIA DEVE FARE SACRIFICI

$
0
0

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Ciao Dago, saltano i fondi per il ponte sullo stretto. Siamo tutti sulla stessa barca, anche la Mafia deve fare dei sacrifici.

Il progetto del Ponte sullo Stretto

Lettera 2
I politici come Maurizio Sacconi che scrivono libri per spiegare la loro weltanschauung sono come quelli che si fanno seghe con il preservativo: una fatica che potrebbe essere impiegata meglio.
Viper

Lettera 3
Caro Dago, non ci sono paragoni. Oggi bollino nero sul GRA : Protezione in-civile, Forze del dis-ordine, Aci, Aiscat, Cig per viaggiare d-isinformati : sul quadrante nord di Roma, venti debboli, veicoli lenti o fermi in aumento a regime di sconti. Uscita s - consigliata Trony nord. Saluti
Labond

FOLLA IMPAZZITA AL TRONY DI PONTE MILVIO ROMA

Lettera 4
A cosa serve alla produttivita' di questo paese ( Italia ) produrre ogni giorno commenti da salone estetico , diciamo come luogo comune vuole , di Voghera , del tutto inesatti , sempre e dico sempre contro voi stessi ( essendo voi italici e , purtroppo per voi , anche romani) ?io viaggio in tutto il mondo vendendo con successo pezzi di ricambio x camion , vorrei distrarmi , talvolta, invece leggere voi , ascoltare SKY , and so on , e' estremamente frustrante per me e molti miei colleghi , che passano ore negli aeroporti .....non vi siete ancora accorti che Mr. Sarkozy e' psicotico , odiato in Francia e outre mer , ma di cosa stiamo parlando? Saluti padani Sandra

merkel sarkozy

Lettera 5
A Napoli x i biglietti del calcio a Roma x trony .....ma non hanno un cazzo da fare ? Ma come campano ?

Lettera 6
A me Marco Simoncelli era particolarmente simpatico, quindi mi posso permettere di dire, uscendo dal coro dei conformisti piagnucolosi, che la morte, la bella morte, se l'è cercata proprio col suo modo guascone di lanciare la moto oltre l'ostacolo.
Giancarlo Lehner

SIMONCELLI IL TRIBUTO DI CORIANO

Lettera 7
caro dagospia - nessuno tocchi o critichi la pensione della signora bossi, consideriamola un indennita' visto che vive con tale marito e tale figlio.
elledi61

Lettera 8
Bisignani, di fatto, ha riconosciuto che la loro è un'associazione per delinquere
Pietro

Lettera 9
Diciamo basta a questa farsa dove solo noi paghiamo!!! Le banche Italiane saranno costrette a enormi incremnti di capitali per far fronte al mark to market del debito pubblico Italiano e rovinerrano l'economia reale per molti anni. Unica soluzione abbattere il debito con mezzi interni e riforme strutturali.
TOPOGIGIO

MARCO SIMONCELLI E VALENTINO ROSSI

Lettera 10
Egregio Direttore, Scrive Belpietro: "il presidente della Camera ha avuto tra le mani il biglietto della lotteria, che nel suo caso era rappresentato dalla opportunità di diventare presidente del Consiglio, ma lo ha stracciato, riducendolo in coriandoli". Verità sacrosanta! Il dramma è un altro: sono anche sicuro che l'interessato potrebbe dire che la colpa è di Berlusconi, perchè restava troppo tempo a fare il Premier e lui si era stancato. Quanti di centrodestra hanno maledetto quel periodo di "pazzia politica" che ha travolto Fini, quelli del Fli, i Bocchino, Briguglio, Urso, Ronchi, Scalia e c. ?

Non c'era uno che non vedesse il successore "naturale" di Silvio in Gianfranco. Cosa gli sarà preso non so, certo l'ambaradan che ha ruotato intorno alla famosa casa di Montecarlo, alla compagna prima (video su Mediaset con Gaucci), al fratello ed annessi potrebbe esserne una spiegazione, ma parziale. Ed allora ritorno a quanto scrive Belpietro: "che Gianfranco Fini non fosse un'aquila lo avevamo intuito da un pezzo..." È questa la spiegazione di tutto?Grazie per l'attenzione e buon lavoro
Leopoldo Chiappini Guerrieri - Roseto Degli Abruzzi (Te)

fini bossi

Lettera 11
E finalmente si rivedono in Fini le doti dell'antico militante che fu! Anzi, più ancora, ché a parlare delle mogli altrui non occorre coraggio appena... occorre temerarietà!!!
Piero

Lettera 12
La crisi morde e il popolo non sa che farsene dei croissants di Maria Antonietta! Roma Nord bloccata da ore per i disordini al forno Trony dove la gente, dopo una notte all'addiaccio, ha dato l'assalto per conquistare i purtroppo pochi iPhone venduti in offerta speciale!Andate a ruba anche le applicazioni per scaricare il companatico!Trony...ma tu guarda quanti coj... senza paragoni!
Traiano

Lettera 13
Roberto : ricordiamo il fratello di Umberto Bossi in possesso licenza scuola media inferiore assistente al Parlamento con una retribuzione di 12 mila euro e non so al mese ?

Lettera 14
Caro Dago, la situazione dell'Italia è sempre difficile e la cosiddetta "lettera d'intenti", anche se va bene ai vertici Ue, almeno, come ci dicono, non risolve i problemi e li rinvia sine die. In questa atmosfera arriva puntuale il solito libro natalizio di"Bru-neo"che i giornaloni sponsorizzano a dismisura. Naturalmente apprendiamo della "prima volta" dei politici, niente d'inedito, ma il tutto ci viene presentato come una specie di"scoop" in esclusiva. Cordiali saluti.
Giovanni Attinà

Umberto Bossi e sua moglie Manuela Marrone

Lettera 15
Per la serie "Right or wrong, my country": ieri su Radio 2 i conduttori di Caterpillar con Di Bella di Rai 3 avevano in linea da Bruxelles il corrispondente di un giornale tedesco; hanno cercato in tutti i modi di fargli dire cose contro il nostro Presidente del Consiglio, ma il giornalista non collaborava. Ci sono rimasti male.
Vittorio Tuttitafazzi InFeltrito

Lettera 16
Caro Dago, nella letterina scritta ieri dall'indipendente (ah! ah) direttore del pompiere della Sera si esortava a prendere in considerazione delle scelte impopolari specialmente sulle pensioni. Mi chiedo, ma questo significa che questo signore al pari di tanti direttori di testate, che fanno i liberisti coi soldi di chi lavora (es gli stipendiati), forse rinunceranno a qualche beneficio, tipo i contributi per l'editoria? Un saluto
Roberto

BERLUSCONI SARKOZY

Lettera 17
Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po e siccome sei a Brusselle più forte ti scriverò . Dentro nel mio partito c'è una grossa novità anche Bossi è bollito ormai e Tremonti non ci sta...Vedi caro amico cosa si deve inventare per poter riderci sopra e tirare a campare ... to be continued. Ciao
dimpo

Lettera 18
Il Bel Paese flagellato dal maltempo: frane, allagamenti, morti, dispersi e sfollati. Ma, stavolta, oltre a confidare nell'italico stellone, non possiamo far scendere in campo, anzi nel fango, uno dei più stimati professionisti della Protezione civile, Guidone Bertolaso.
L'ex Sottosegretario- che lavorò, con efficienza e trasparenza, con tutti i governi, di centro-destra e di centro-sinistra- è stato "mascariato"dalla "macchina del fango", a causa di un presunto, infame e "lewinskyano", massaggio, praticatogli in un centro sportivo di Roma.
Italia 2011 : Paese normale e Giustizia giusta, esimio e sussiegoso, ma fruitore di voli aerei gratis, on.D'Alema, caro Dago e cari lettori ?

p.s. Ovviamente, Bianca, di nome, ma Rossa, quando dirige un TG della RAI,l'ex "Tele-Kabul", finanziato da tutti noi, nulla ha comunicato sui voli gratis di Max. Era troppo impegnata a far definire Angelino Alfano, dalla compagna Mariella Venditti, "ventriloquo" dell'odiato Sultano di Arcore... E' il servizio pubblico, bellezza !
Pietro Mancini

FINI ELISABETTA TULLIANI

Lettera 19
Caro Dago, anche chi la dovesse odiare e disprezzare non può non dare ragione alla Santadeché, quando afferma che Gianelisabetto da Montecarlo, al "Secolo" Gianfranco Fini, con la moglie ( Superenalott...ulliani ) e il cognato che si ritrova ( e ci aggiungerei pure la suocera), dovrebbe avere il buon gusto e l'intelligenza di non sparlare delle mogli, e/o dei familiari, altrui. Se poi l'ha fatto per compiacere la Gauche, gli ricordo che quel nome somiglia troppo a Gaucci.

Postilla : Msi e AN hanno sempre avuto il loro nocciolo duro nella categoria dei dipendenti pubblici ( specialmente tra le Forze dell'Ordine) e, tra questi ultimi, quelli che sono andati in pensione con 15, o 20, anni 6 mesi e un giorno di anzianità, sono tantissimi. Ma, Fini-Fini, come Pippo-Pippo ( viene da Pippa Bocchino) questo non lo sa, e la Perina, troppo indaffarata a FLI...rtare con la Conchita, mica glielo ricorda. Salve
Natalino Russo Seminara

tremonti grilli big

Lettera 20
Caro Dago, Tremonti adesso esagera.. " quella lettera non è mia.. " neanche fosse un novello Aldo Moro dal carcere..! E magari Steve Pieczenik è ancora in vacanza..
Gianni Morgan Usai

Lettera 21
Caro Dago. A chiunque fa impressione sentir dire che la moglie di Bossi sia andata in pensione a soli 39 anni. Ma dove è la contraddizione se Bossi si oppone a che la pensione da lavoro possa essere data solo dopo i 67 anni? Saremmo tutti curiosi di sapere se nel periodo in cui l'ha chiesta esisteva una legge che lo consentisse. Se si perchè meravigliarsi tanto?

Bossi non ha mica desiderato il contrario? Vorremmo solo conoscere quale partito o quali partiti, allora, abbiano partorito una legge del genere. Mi fa specie, però, che si strumentalizzi una notizia che è stata ricordata da Mario Giordano, in un recente suo libro, per farne campagna elettorale da parte di alte cariche dello Stato come ha fatto il presidente della Camera a Ballarò, dimenticando che i babypensionati in Italia sono centinaia di migliaia. Tanti saluti
Giovanni Gennaro

Roberto Giacobbo foto di MarinoPaoloni

Lettera 22
E' davvero la fine? Roberto Giacobbo dalla locandina fuori dalle edicole ci invita a acquistare il suo dvd allegato a "Tv Sorrisi e Canzoni". E cerca di tranquilizzarci: "2012 Perchè il mondo non finirà". Finora non avevo dato nessun peso alle panzane sul 2012, ma se è l'autorevolissimo Giacobbo a dirmi che il mondo non finirà io inizio a proccuparmi seriamente!
M. Armarillo

Lettera 23
Come ha detto l'orrido Calderoli in Italia c'è una metà del Paese che va avanti a ritmi tedeschi e metà che va indietro a ritmi greci. Senza l'impresa dei Mille, che si festeggia (?) quest'anno, il Regno delle due Sicilie sarebbe fallito da un pezzo, prima ancora della Grecia, del resto anch'essa tenuta in vita solo dalla paura dei debitori di non rivedere mai più un soldo. Sono verità semplici, perfino elementari e che tutti conoscono ma nascondono per paura dello spettro secessione. Ma si può andare avanti così? Raccontandoci cazzate?

Gli appelli di Napolitano sono generosi, ma non cambiano la realtà di un Paese che non esiste e destinato a dibattersi in una eterna agonia. Se davvero si vuole salvare la barca Italia, l'unica strada da tentare è quella di un federalismo duro, senza soccorsi, ogni parte del Paese si mantiene coi suoi mezzi ed a quelli si adegua. Non puoi avere una bassa produttività, una amministrazione pubblica dedita allo spreco ed alle clientele, una criminalità organizzata che controlla il territorio e pretendere un livello di vita da paese nordico. Dago, ti sfido per l'ennesima volta a farmi dire qualcosa di leghista. Sono anni che ci provo, sarà la volta buona?
Aldo Petrocchi

Rosy Bindi

Lettera 24
Caro Dago, sono uno stronzo Radicale e vorrei chiedere alla Onorevole e Immacolata Rosy Bindinetti, perchè non ha trattato la sua collega Binetti come una stronza, allorquando si trasferì all'UDC, che non è una delegazione autonoma del PD... Capisco che sono unite da una comune "pretofilia" (filo-clericale), ma una disparità così evidente mi fa venire la voglia di santificare il porno-Berlusconi a prescindere dai suoi meriti.
Cordiali saluti
Fabio Giuseppe Moretto (VI)

 

 

BINI SMAGHI INFINOCCHIATO AL TELEFONO DA UN FINTO BOSSI A RADIO 24 CRITICA IL BANANA

$
0
0

Nel corso di uno scherzo radiofonico sulla Zanzara di Radio 24 un finto Bossi ha chiamato il membro della Bce Lorenzo Bini Smaghi dopo l'intervento di Berlusconi ieri a Porta a Porta. Bini Smaghi ha detto al "finto" Bossi, interpretato da David Parenzo: "Andare pubblicamente in televisione a chiedere una cosa che poi rende difficile la soluzione...

LORENZO BINI SMAGHI

LICENZIAMENTI FACILI, È RIVOLTA - IL PIANO UE FA VOLARE LE BORSE - COSÌ L’ITALIA, GUARDATA A VISTA DEVE FARE I COMPITI

$
0
0

Il Velino.it

CORRIERE DELLA SERA - In alto: "L'Europa spinge le Borse". Al centro fotonotizia: "Una generazione in lutto dice addio a Simoncelli". Editoriale di Michele Ainis: "Quelle Camere ormai bloccate". In alto: "Nelle cinque terre. Pale, picconi e catene umane per salvare Vernazza". Di spalla: "Sindacati pronti allo sciopero. Berlusconi: ora responsabilità". A destra: "Le due risposte che la Merkel non dà". A destra in alto: "Le spese allargate del ponte sullo Stretto". In basso: "C'è l'iPhone in saldo e Roma si ferma". Boxino in basso la lettera di Obama al Papa: "Il dialogo tra le religioni può renderci migliori".

SUSANNA CAMUSSO

LA REPUBBLICA - In apertura: "Licenziamenti facili, è rivolta". Editoriale di Tito Boeri: "Un cerotto per Bruxelles". Più in basso commento di Timothy Garton Ash: Il coltello dei trader". Sotto l'apertura il retroscena: "Si apre la faglia nel partito-azienda". A destra: "Il Cavaliere in tv senza miracoli". Di spalla: "Una grande alleanza per salvare il paesaggio". Più in basso a destra: "Il presepe violato di Monterosso". Al centro fotonotizia: "Via D'Amelio, così abbiamo ucciso Borsellino". In basso: "Traditi dalla dieta? È colpa di un ormone". Sempre in basso: "Addio a SuperSic. Lacrime, sorrisi e Vasco.

la stretta di mano Berlusconi Merkel al Consiglio Europeo

LA STAMPA - In apertura: "Il piano Ue fa volare le Borse". Editoriale di Marcello Sorgi: "Il rischio di perdere la faccia". Sotto l'apertura: "Van Rompuy gela il premier: Riforme? Adesso puoi farle". Sempre sotto l'apertura: "L'Europa in aiuto del governo. Giallo sulla lettera anti-Silvio". Di spalla: Fiat-Chrysler, su gli utili. E Industrial li raddoppia". Al centro fotonotizia: "Per l'addio a Sic una moto romba in chiesa". In basso: "Shopping in tempo di crisi, mezza Roma va in tilt".

IL GIORNALE - In apertura: "La rabbia dei menagramo". Sotto l'apertura: "Congedarsi, l'arte che Bini Smaghi non vuole imparare". Al centro riproposta in grande una vignetta di Vauro del 2006: "Il grande incubo". A centropagina: "Ora c'è il timbro Ue: il ministro Brunetta non è un ‘cretino'". Più in basso: "Macché politica, la natura non ha colore". A sinistra a fondo pagina: "Da Renzi a Zingaretti, il Pd cancella i fuori linea". In basso la rubrica di Marcello Veneziani: "Necrologio onesto del fascismo".

UMBERTO BOSSI GIULIO TREMONTI

LIBERO - In apertura: "La sinistra è una comica". Di spalla: Il Cavaliere cala tre assi: fondi dalla Svizzera, spiagge e privatizzazioni". Più in basso a destra: "‘Silvio adesso ritirati', la lettera dei traditori mette zizzania nel Pdl". Al centro fotonotizia: "Di Pietro si crede meglio di Bogart". In basso: "Sputtana e poi archivia".

IL SOLE 24 ORE - In apertura: "L'Europa infiamma i mercati". Editoriale di Alberto Orioli: "Le due facce del lavoro". Editoriale di Roberto Perotti: "Salvataggi, illusioni e realtà". In alto: "Fiat, una sola categoria di azioni. Chrysler spinge l'utile di gruppo". Sotto l'apertura: "Così l'Italia, guardata a vista, deve fare i compiti". Più in basso al centro intervista a Giorgio Squinzi: "'Bene il patto salva-euro: ora più certezze'". Di spalla: "Sulle nuove regole per licenziare è scontro. I sindacati: sciopero". Al centro in basso: "UniCredit verso un maxi-aumento". A destra in basso: "Bossi: Tremonti si è defilato. Nel Pdl una lettera dei dissidenti: ‘Silvio faccia un passo indietro'".

La Padania 28 Ottobre Federico Ghizzoni UNICREDIT

IL MESSAGGERO - In apertura: "Accordo europeo, volano le Borse". L'editoriale di Paolo Pombeni: "Dalla Ue al fronte interno". Di spalla un boxino: "Bersani: primarie poi l'intesa con Casini". Al centro la fotonotizia: "Addio a Simoncelli, Vale accende la moto". A destra: "Licenziamenti più facili. I sindacati: sarà sciopero". In basso a sinistra: "Nelle valli liguri sepolte dal fango: ‘Abbiamo perso tutto, salvateci'". In basso al centro: "Borsellino, condannati in libertà". A destra in basso: "Festival del cinema con tafferugli per il blitz dei giovani di destra". Box a destra: "Il megastore apre con gli sconti, fila, risse e traffico di Roma in tilt".

IL TEMPO - In apertura: "Lo shopping della crisi, 2,5 milioni in un giorno". L'editoriale di Mario Sechi: "Napolitano e Draghi fanno, il Pd disfa". Di spalla: "Gli eurocrati preparino il piano B". Più in basso al centro: "La Roma americana cerca un socio in Cina". Fotonotizia in basso: "Le avventure di Tintin e la lezione di Spielberg".

L'UNITA' - In apertura la fotonotizia: "Licenziare Berlusconi". In alto: "Sindacati pronti allo sciopero". L'analisi di Paolo Guerrieri: "L'occasione sprecata". A sinistra in basso commento di Francesco Cundari: "Altro che moderati". Tre boxini in basso: "Roma, assalto con rissa per l'iPhone super scontato"; "Borsellino, liberi gli otto condannati" e "Addio a Simoncelli sulle note di Vasco".

SIMONCELLI LA BARA ARRIVA A CORIANO

IL FATTO QUOTIDIANO - In apertura: "Caspita, 20 milioni per le ‘cene eleganti'". Editoriale di Marco Travaglio: "Pm ricusato: è nervoso". Editoriale di Marco Lillo: "Angela e Barbara". A centropagina: "Merkel: niente scuse a B. Londra lo insulta: clown". In basso: "Via D'Amelio, un passo per la verità". In basso a destra: "A Ferrara il giovedì di Rai2 che fu di Annozero".

GIULIANO FERRARA UOMO SENDWICH

 

ACCORDO EURO, MERCATI EUFORICI - CINA OFFRE AIUTO - ECONOMIA USA MIGLIORA - TURCHIA VS SIRIA

$
0
0

Dagoreport

WSJ

1 - THE NEW YORK TIMES - In apertura, "Schiaffo alla Siria, la Turchia dà rifugio ai combattenti anti-Assad" - "I sostenitori di Obama legati alle lobby raccolgono milioni di dollari" - Al centro, "L'economia Usa segna un +2,5% nel terzo trimestre, evitando lo stallo"

WELT

2 - THE WALL STREET JOURNAL - In apertura, "Mercati euforici per l'accordo sull'euro" - In basso, "L'economia Usa migliora, fugando i timori di un ritorno alla recessione"

3 - LE FIGARO - In apertura, "Sarkozy, l'esercizio della verità" - Al centro, "Benedetto XVI denuncia il terrorismo religioso" - "Saif al islam in rotta verso il Mali"

4 - LIBÉRATION - In apertura, "Senza di me, la crisi. Sarkozy in tv difende la sua politica del rigore"

5 - LE MONDE - In apertura, "A notte fonda, un accordo di minima" - In basso, "Sirte sarà rasa al suolo per la rabbia del post-Gheddafi"

6 - LES ECHOS - In apertura, "Euro, i punti dell'accordo" - Al centro, "Musei, Abu Dhabi rivede le sue ambizioni"

TELEGRAPH

7 - LA TRIBUNE - In apertura, "Piano di salvataggio. L'Europa si concede una tregua"

8 - THE GUARDIAN - In apertura, "Canonico di St Paul si dimette in segno di protesta contro la decisione di sgomberare con la forza gli indignati dalla cattedrale" - In basso, "Sarkozy dà la colpa della crisi a chi ha commesso l'errore di far entrare la Grecia nell'euro"

TIMES

9 - THE INDEPENDENT - In apertura, "Il solito mondo del business: i top manager prendono il 49% in più" - "Nuvole tempestose su St Paul"

10 - THE TIMES - In apertura, "Crescono i timori degli abusi sessuali. La Chiesa cattolica ordina una nuova indagine in Inghilterra" - Di spalla, "Sarkozy e l'Europa cercano aiuto in Oriente

11 - THE DAILY TELEGRAPH - In apertura, "Milioni di persone colpite dai tagli all'assistenza agli anziani" - "Osborne vuole bloccare il denaro del Fmi per il salvataggio dell'euro"

12 - FINANCIAL TIMES - In apertura, "La Cina pronta a intervenire per salvare l'Europa" - "Il ‘canon chancellor' di St Paul si dimette tra i timori di violenze" - In alto, il commento di Barack Obama: "La mia ricetta per rilanciare la crescita globale"

TRIBUNE

13 - DAILY EXPRESS - In apertura, "L'aspirina riduce il rischio di cancro"

14 - EL PAIS - In apertura, "La necessità di reperire capitale ridurrà ulteriormente i crediti bancari" - In piccolo, "Gli Stati Uniti perdono l'ottimismo. Nel paese prende il sopravvento la sfiducia nelle istituzioni" - In basso, "La gestione della fine dell'Eta divide le forze democratiche nei Paesi Baschi"

EXPRESS

15 - PUBLICO - In apertura, "Le banche spagnole non sono d'accordo ma obbediscono"

16 - BILD - In apertura, "Più soldi per i pensionati! 2,3% nell'ovest, 3,2% nell'est" - "Notte drammatica, l'euro-salvataggio della Merkel"

17 - DIE WELT - In apertura, "Sospiro di sollievo in Europa. I mercati festeggiano il salvataggio dell'euro"

 

IL CAINANO SI PREPARA AL VOTO ANTICIPATO: GIULIANO FERRARA IL GIOVEDÌ AL POSTO DI “ANNOZERO”

$
0
0

Carlo Tecce per "Il Fatto Quotidiano"

GIULIANO FERRARA

Giuliano Ferrara è sportivo: "Che c'è? Sono impegnato. Ci sentiamo più tardi". Richiama: "Volete sapere del mio nuovo programma? Bene, potete pure scrivere che sono cornuto, ma vi voglio dare una notizia". Calma, prego: "Una mattina sfogliavo un giornale, leggevo gli ascolti di Rai2 e di Gianluigi Paragone, stanco di manifestazioni, petizioni, appelli e un'ispirazione mi ha travolto".

Che fare in quei momenti di vorace estrosità? Ferrara accende una sigaretta, prende la tastiera e scrive al direttore generale Rai: "Cara Lorenza...". Non c'è bisogno nemmeno di arrivare al punto perché Lorenza Lei, entusiasta per l'offerta, ordina uomini, scalette, studi. E annuncia in Vigilanza: "A gennaio avremo un sostituto di Annozero su Rai2", tanto per far dimenticare il disastro di Star Academy e la scomparsa di milioni di euro in pubblicità.

MICHELE SANTORO

Il direttore del Foglio ha spedito la lettera senza ricevuta di ritorno, ma avrà quel che chiede: "Non conosco l'esito. Non posso sapere i progetti di viale Mazzini". Però, quel pezzo di palinsesto che fu di Santoro è un trofeo incustodito: "Ascolta con attenzione, mi spiace che il tono di voce sul giornale valga zero, ma senti il mio gusto: prima eredito la cattedra di Enzo Biagi, adesso il trono di Michele Santoro...". Puntini sospensivi. Manca soltanto Daniele Luttazzi e poi, ironia berlusconiana, l'editto di Sofia è completo. E Qui Radio Londra? "Ah, non ci rinuncio".

LORENZA LEI

Anche se l'espatrio di Ferrara è un cerotto per fermare l'emorragia di ascolti su Rai1: il monologo quotidiano è fiacco, il contratto triennale è intoccabile, meglio provare altrove. L'ex ministro di B. è pronto a infiltrarsi nel ciclone campagna elettorale, c'è persino il titolo: "Eccolo: L'esame. Perché vorrei che ci sia un confronto di opinioni, io non sono per la verità estrapolata come il molare dal dentista, io non sono la voce del popolo. Vorrei qualcosa di veloce e dinamico: pochi filmati, due mie interviste a due personaggi diversi, un gruppo di persone che giudica e consente al sondaggista Nando Pagnoncelli di fare le sue statistiche".

Reduce dal balletto di piazza Farnese contro Nicolas Sarkozy, splendido il giro di valzer con Daniela Santanchè, l'ex comunista Ferrara è sempre fedele al Cavaliere. Rientra in quel gruppetto di giornalisti di destra che, senza chiedere permessi, può decidere quando e come lavorare per il servizio pubblico. Poi, il resto è protocollo. Stupida burocrazia. Lorenza Lei, arguta, detta tempi e modi: sede di via Teulada (la più centrale), periodo gennaio-giugno (si vota, magari), massima discrezione (l'operazione vale la riconferma).

MAURO MAZZA

Per motivi intellettuali o politici, Ferrara è un fenomeno del genere: sarà l'unico giornalista che, fallito un esperimento di cinque minuti, viene promosso in prima serata per due ore. Il direttore è sincero: "Non mi aspetto cifre esplosive di share, vorrei concedere ai telespettatori due ore di sana e pacata riflessione". Sana, vedremo. Pacata, chissà. Per l'azienda i numeri Auditel sono una categoria dello spirito, poco importa se un giorno Mediaset vince: non si litiga fra parenti.

 

LE BORSE EUROPEE RESTANO POSITIVE, MILANO PERDE CON FIAT E BANCHE (BPM -5%) - SPREAD A 364

$
0
0

1. SPREAD BTP-BUND A 364 PUNTI...
(ANSA)
- Il differenziale tra i Btp e il Bund tedesco è a 364,3 punti, quello con i Bonos spagnoli si ferma a 309.

BORSA DI FRANCOFORTE

2. BORSA: MILANO INVERTE ROTTA E PERDE LO 0,6%...
Radiocor
- Piazza Affari ha invertito rotta dopo una manciata di minuti dall'avvio delle contrattazioni. Il Ftse Mib cede lo 0,64%. Per contro rimangono positive le altre Borse europee, con Francoforte che segna la performance migliore (+0,42%). Vanno giu' le banche, Unicredit lascia sul parterre oltre il 3% in vista dell'aumento di capitale. Bpm in asta di volatilita', dopo aver segnato un -5%. Precipita Fiat spa (-5,7%).

3. BORSA: ASIA CRESCE IN SCIA EUROPA E WALL STREET, BENE MUMBAI...
(ANSA)
- Borse asiatiche tutte ampiamente positive dopo la corsa dei mercati europei ed americani. Bene, con rialzi sopra i due punti percentuali, soprattutto Taiwan, Bangkok e Mumbai, con la piazza finanziaria indiana che sta salendo del 2,6%. A Sidney, dove sono quotati diversi titoli che possono anticipare l'avvio dei loro settori in Europa, acquisti soprattutto sui marchi dell'energia, ma anche qualche qualche gruppo dei media (Fairfax +6%) si è mosso in chiaro rialzo.

borsa Tokyo

Sul listino giapponese, che ha chiuso con uno slancio un po' frenato (+1,3%) dalla forza dello yen vicino ai record storici contro il dollaro, ha corso qualche titolo del credito (Softbank +8,3%) mentre scivola ancora Olympus (-10,1%) sullo scandalo finanziario che sta portando diversi cambi al vertice.

Di seguito, gli indici dei titoli guida delle principali Borse di Asia e Pacifico: - Tokyo +1,39% - Hong Kong +1,98% (seduta in corso) - Shanghai +1,43% (seduta in corso) - Taiwan +2,12% - Seul +0,39% - Sidney +0,12% - Singapore +1,22% (seduta in corso) - Mumbai +2,68% (seduta in corso) - Kuala Lumpur +0,81% - Bangkok +2,12% - Giakarta +0,57% (seduta in corso)

4. MORNING NOTE: L'AGENDA DI VENERDI' 28 OTTOBRE...
Radiocor
- Milano: si conclude 'Trading Online Expo' di Borsa Italiana, incontro dedicato al mondo del trading e dell'investimento online.

piazza affari

Milano: incontro Directa Sim in occasione della premiazione delle Universiadi Internazionali del Trading 2011.

CDA Edison, Mediobanca, Telecom Italia Media.

Milano: assemblea ordinaria e straordinaria Mediobanca. Parte ordinaria: bilancio al 30/06/11, nomina Cda e Collegio sindacale. Parte straordinaria: modifiche statutarie, aumento capitale sociale.

Milano: convegno 'Sopra la Banca il Bancario campa, ...sotto la Banca si apre una crepa?' organizzato da Faculty Club. Partecipa, tra gli altri, Alessandro Profumo, banchiere.

- Milano: seminario Donna, Economia & Potere - XII edizione 'Risorse per l'innovazione sociale'. Partecipano, tra gli altri, Giuliano Pisapia, sindaco di Milano; Roberto Formigoni, presidente Regione Lombardia; Giuseppe Mussari, presidente Abi; Anna Maria Tarantola, vicedirettore Generale Banca d'Italia; Donatella Treu, a.d. Gruppo 24 Ore; Mara Carfagna, ministro per le Pari Opportunita'.

borsa di madrid

- Varese: convegno internazionale 'Sul bios theoretikos di Giulio Preti. Problemi aperti e nuove prospettive del razionalismo critico europeo e lombardo alla luce dell'Archivio inedito del filosofo pavese'. Partecipano, tra gli altri, Umberto Bossi, ministro per le Riforme; Roberto Maroni, ministro dell'Interno.

- Roma: iniziano i lavori degli Stati generali del Commercio con l'estero organizzati dal ministero dello Sviluppo. Partecipano, tra gli altri, Catia Polidori, sottosegretario allo Sviluppo economico, Karel De Gucht, commissario europeo al Commercio, Lamberto Zannier, segretario generale Osce, Saverio Romano, ministro dell'Agricoltura, Franco Frattini, ministro degli Esteri e conclude il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi

SERGIO MARCHIONNE EMMA MARCEGAGLIA

- Roma: asta di titoli di Stato a medio e lungo termine: tra questi BTp a 3 e 10 anni fino a 7,5 miliardi di euro

- Roma: seconda edizione del Premio Universo Non Profit promosso da Unicredit con Federico Ghizzoni e Vasco Errani

5. MORNING NOTE: ECONOMIA E FINANZA DAI GIORNALI...
Radiocor
- CRISI: L'accordo Ue fa volare le Borse (dai giornali); sindacati pronti allo sciopero sui 'licenziamenti facili' (dai giornali); Bonanni, sui licenziamenti solo una provocazione (La Stampa, pag. 5); Galli, serve maggiore flessibilita' (Il Messaggero, pag. 11); Squinzi, la ricetta salva euro puo' funzionare se tutti rispettano gli impegni (Il Sole 24 Ore, pag. 25); Bankitalia invita a tagliare le cedole e i bonus dei manager (dai giornali).

MASSIMO PONZELLINI

FIAT: azioni privilegiate e risparmio saranno convertite in azioni ordinarie (dai giornali); E' scontro con la Consob su Fabbrica Italia (dai giornali).

EDISON: trovato l'accordo tra i soci francesi e italiani (dai giornali).

UNICREDIT: verso un maxi-aumento da 7,38 miliardi per rispettare i parametri dell'Eba (dai giornali); Caso Brontos, c'era l'ok di Profumo con il placet dello studio Tremonti (La Repubblica, pag. 29).

RETELIT: i soci di minoranza hanno la meglio, decade il cda (Il Sole 24 Ore, pag. 41).

PONTE MESSINA: in Parlamento passa lo stop ai finanziamenti (dai giornali). SAN RAFFAELE: arriva il concordato ma aperto a nuovi investitori (dai giornali).

BLACKBERRY: arriva la Class action per le interruzioni di servizio di meta' ottobre (Il Sole 24 Ore, pag. 43).

6. MARCEGAGLIA, A FINE MANDATO NON MI DARO' ALLA POLITICA...
Radiocor
- Il mandato della presidente di Confindustria Emma Marcegaglia scade a maggio, si dedichera' alla politica? 'No, assolutamente, ne sono sicura, lo avevo gia' detto', ha risposto parlando da New York dove ha ricevuto il GEI Award. 'Ho un'azienda, voglio fare l'imprenditore, quella attuale e' stata una bella esperienza ma e' temporanea'.

7. IMPREGILO: OK SOCI IGLI RIFINANZIAMENTO BANCHE DA 177 MLN E 45 MLN...
Radiocor
- Via libera del Cda di Igli, holding che controlla il 29,9% del capitale di Impregilo, alla struttura di rifinanziamento. La proposta della holding controllata dalla triade Benetton-Gavio-Ligresti, frutto di una lunga trattativa, secondo quanto appreso da Radiocor, dovra' ora passare al vaglio degli organi competenti delle due banche finanziatrici, Unicredit e Mediobanca.

blackberry

L'impianto prevede un primo versamento di 45 milioni quale finanziamento in conto futuro aumento di capitale e 177 milioni di nuovo finanziamento strutturato su nove, piu' tre e piu' sei mesi.

Alle banche - spiegano fonti finanziarie - viene concessa la possibilita' di partecipare a eventuali nuove operazioni straordinarie. In sostanza viene aggiunta una clausola che consiste nel concedere agli istituti creditori il diritto ad allinearsi alle condizioni eventualmente offerte da altri nuovi potenziali offerenti in un misura non superiore al 50% del 'deal'. La struttura temporale del finanziamento prevede la prima scadenza a nove mesi, che coincide con l'eventuale scioglimento naturale dei vincoli parasociali che legano i tre azionisti.

8. EDISON: ACCORDO TRA I SOCI, IL CONTROLLO PASSA A EDF...
(ANSA)
- Accordo tra Edf e i soci italiani di Edison sul riassetto di Foro Buonaparte. Al termine di una maratona negoziale durata fino a tarda sera, gli azionisti del secondo gruppo elettrico nazionale hanno raggiunto un'intesa sul divorzio che consegnerà il controllo della società al colosso transalpino. "I rappresentanti di Delmi, A2A, Iren, Mediobanca ed EDF si sono riuniti oggi a Parigi per proseguire le trattative al fine di individuare una soluzione di comune soddisfazione per il futuro di Edison", si legge in uno stringato comunicato. "Proposte costruttive - prosegue la nota - sono state formulate dalle parti per definire un accordo che sarà presentato ai rispettivi organi societari".

9. LA QUARTA VIA PER IL SAN RAFFAELE...
St. E. per "Il Sole 24 Ore"
- Alla fine, la decisione del tribunale fallimentare di Milano sul futuro del San Raffaele potrebbe avere l'effetto di riaprire i giochi per il controllo dell'istituto in dissesto fondato da don Luigi Verzè. Tra le due posizioni contrapposte - la procura che chiede il fallimento e il nuovo consiglio di amministrazione che spinge per il concordato preventivo - e la possibilità di una dichiarazione di insolvenza, i giudici fallimentari sarebbero orientati a sperimentare una quarta via: un concordato preventivo "vincolato".

Un inedito giurisprudenziale, un caso pilota, che potrebbe spianare la strada a nuovi ingressi nell'azionariato della Fondazione Monte Tabor del San Raffaele. Le indiscrezioni che trapelano dal palazzo di giustizia (la decisione verrà depositata questa mattina) parlano di alcune clausole che sarebbero contenute nel decreto e che aprirebbero a una "gara" per il controllo della fondazione. Che, dunque, potrebbe vedere nella sua compagine nuovi soci oltre allo Ior e a Vittorio Malacalza. Tanto più che, secondo la procura, l'investimento previsto dalla banca del Vaticano e dall'imprenditore genovese vicino al segretario di Stato Tarcisio Bertone, sarebbe in realtà inferiore ai 250 milioni di euro annunciati.

Don Verzé

10. È CORSA A DUE PER L'ENTE CARIFIRENZE...
C. Per. per "Il Sole 24 Ore"
- È una corsa a due per il vertice dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze. L'organo d'indirizzo ha rinnovato ieri i sei consiglieri d'amministrazione scaduti: si tratta di Donatella Carmi, Marco Carrai, Raffaello Napoleone, Pierluigi Rossi Ferrini, Carlo Sisi (confermato) e Duccio Traina, che si aggiungono ai sei membri rimasti in carica (il vice presidente Giampiero Maracchi, Luca Giannozzi, Franco Lucchesi, Jacopo Mazzei, Giuseppe Rogantini Picco e Franco Scaramuzzi). Michele Gremigni, presidente uscente, si era tirato fuori nei giorni scorsi, per «non creare divisioni e spaccature».

Il consiglio nella prima riunione, probabilmente l'8 di novembre, sceglierà il nuovo leader al proprio interno. Alla candidatura del meteorologo Maracchi, negli ultimi giorni si è aggiunta con forza quella di Mazzei, imprenditore e manager del gruppo Fratini (è ad in alcune società che si occupano di sviluppo immobiliare), che però scadrà come consigliere a marzo 2013. L'esito della volata è incerto, anche se la prospettiva di una presidenza Mazzei ha il sapore di un ritorno storico: il padre Lapo, infatti, è stato per tanti anni al vertice della Cassa di Risparmio di Firenze, prima che nascesse l'Ente.

11. MEDIOBANCA CERCA SOCI PER WASTE ITALIA...
G. Ve. per "Il Sole 24 Ore"
- Per soddisfare Synergo ci vuole una Spac. Waste Italia, società attiva nel settore dei rifiuti controllata da Pietro Colucci (socio di maggioranza anche della quotata Kinexia) è alle prese con l'uscita dal capitale del private equity guidato da Paolo Zapparoli.

UBS logo

Arenate le trattative con Hutton Collins e 21 Investimenti per un mancato accordo sul prezzo, Colucci però non vede all'orizzonte altre proposte all'altezza. E così ha dato mandato a Mediobanca di sondare il terreno per vedere chi potrebbe subentrare a Synergo come socio di minoranza con una quota poco sopra il 30%. Fra le possibilità ci sarebbe quella di una società veicolo quotata, una Spac appunto. Una pratica diffusa in America, ma poco in Italia dove l'unica sul mercato è Made in Italy 1 che ha raccolto 50 milioni di euro. La cifra potrebbe non essere lontana dal valore della quota detenuta da Synergo: Waste, infatti, in linea con le valutazioni del settore, dovrebbe valere intorno ai 200 milioni di euro.

12. UBS, BONUS A PROVA DI CRISI...
Ettore Livini per "la Repubblica"
- La giostra milionaria dei bonus bancari non smette di girare nemmeno nel mezzo della crisi del credito continentale. Ultimo episodio, il colpaccio autunnale degli investment banker di Ubs. Loro, dati alla mano, si erano rassegnati al peggio: i profitti della banca sono scesi del 33% nel primo semestre. I vertici hanno annunciato 3.500 tagli per far fronte alla crisi.

E a settembre, dulcis in fundo, le spericolate operazioni di un trader hanno aperto un´altra voragine da 2,3 miliardi di dollari nei conti. A reggere nella tempesta sono stati solo i bonus. «Non possiamo permetterci di perdere i nostri top-banker» dice l´istituto elvetico. Che ha tagliato "solo" del 10% gli stipendi nel terzo trimestre e ha accantonato 780 milioni di franchi come premi. L´utile nello stesso periodo è sceso del 38%. Ma questa è un´altra storia.

Logo VOLKSWAGEN

13. CON VOLKSWAGEN L´AUTO TEDESCA NON CONOSCE CRISI...
Andrea Tarquini per "la Repubblica"
- Non sempre produrre auto e tentare di venderle vuol dire lavorare in perdita, o in conflitto costante con politici e sindacati. Non ci credete? Guardate l´esempio di Volkswagen, il colosso tedesco del capitalismo sociale e consensuale, e della sua controllata Porsche, il marchio che è quasi la Ferrari tedesca, simbolo d´eccellenza e qualità immortale a 300 all´ora. Nel pieno della crisi europea e tra incubi di recessione, Volkswagen vanta nei primi 9 mesi 2011 un profitto operativo di 9 miliardi, 86 per cento in più dei primi 9 mesi dell´anno scorso. più un volume d´affari cresciuto già ora del 26 per cento rispetto all´intero 2010, e 6,2 milioni di auto vendute.

Porsche annuncia un aumento delle vendite del 38 per cento. Arriverà a fine anno a 140mila bolidi venduti. Di qui al 2018, punta a volare fino a quota 200mila auto vendute l´anno. Strategie di azienda e di sistema-Paese coerenti, scelte contestate ma poi vincenti, consentono alla lunga di restare soli o quasi tra gli europei nell´arena della competizione globale. Mentre Vw e Porsche volano, va bene anche agli altri grandi dell´auto made in Germany.

Aumentano vendite e utili per Bmw, numero uno mondiale del premium, per il rivale Mercedes (la più antica e illustre casa mondiale, marchio-inventore dell´auto e della mobilità). Il dato più interessante è che a differenza di altri generalisti Vw va bene, non solo per i marchi premium come Audi ma perché offre qualità premium nei prodotti di massa. Sa sfornare di continuo nuovi modelli futuristici come la Up! goffamente diffamata invano da certi concorrenti, e Vw è fortissima anche grazie alla scelta strategica della concertazione costante e a tutti i costi col sindacato.

 

TRONYSTI E INTRONATY - MEZZA ROMA IN TILT: IN 8 MILA PER L’IPHONE SCONTATO (MA SEMPRE 399 € COSTAVA!)

$
0
0

Gianluca Nicoletti per "La Stampa"

Missione compiuta da Trony

S'inaugura un punto vendita Trony e si blocca il traffico all'accesso di Roma. Quasi ottomila persone alle 8,30 di ieri mattina si sono riversate come uno sciame di formiche affamate oltre i cancelli della nuova succursale della lussuria elettronica in via Riano, in zona Ponte Milvio. Uno dei luoghi caldi della movida romana, ma anche un punto nevralgico del flusso di auto che ogni mattina arrivano alla capitale.

Il Gruppo Edom, titolare dell'esercizio, da giorni aveva iniziato una campagna promozionale annunciando «un'apertura senza paragony». Il passa parola si era già attivato dopo che le metropolitane della Capitale pullulavano di pieghevoli a colori che, a caratteri giganteschi strillavano le offerte più luculliane, come un iPhone 4 a 399 euro o un notebook a 99 euro.

La ressa davanti al negozio Trony

La marcia su Roma degli intronaty è iniziata sin dalla sera precedente. Un direttore dell'esercizio dice di essere uscito dall'ufficio alle 21 e già c'era una folla impressionante di persone in fila che ha bivaccato all'addiaccio per tutta una notte di fine ottobre, a un passo dal Tevere, solo per essere i primi ad aggiudicarsi uno di quei cento iPhone scontatissimi.

«Dormivano in piedi come i cavalli» dice un vigilante della sicurezza nel primo pomeriggio, quando arrivano alle casse quelli in fila dalle 6 di mattina. Le offerte più allettanti si sono esaurite in pochi minuti e la folla ondeggia tra i banconi in stato di apparente confusione, quasi come gli zomby di Romero al supermarket.

Clienti fecili da Trony

All'apertura la massa d'urto umana è stata così violenta che esplode il cristallo di sicurezza del parapetto di una scala mobile, qualcuno si accapiglia, altri tentano lo scavalco. All'interno le file alle casse sono colonne umane che si snodano per tutto il perimetro del magazzino. L'impressione è che stia serpeggiando una sorta di sindrome da accaparramento, l'imperativo assoluto è che, una volta dentro, bisogna prendere più roba possibile.

Tantissimi gli stranieri, soprattutto extracomunitari. Gruppi di ragazzi africani, manipoli di colf filippine e cingalesi, indiane donne velate, uomini di ogni colore trasportano grappoli di buste piene di mercanzia allontanandosi veloci come se avessero appena partecipato a un saccheggio.

Acquisti da Trony

L'impatto sulla città è stato disastroso: spaventose code e rallentamenti al traffico da Ponte Milvio alla Cassia, passando per via Flaminia, Corso Francia, l'Olimpica. E ingorghi in zona Monti Tiburtini, viale XXI Aprile, San Giovanni, via Prenestina. La tangenziale Est è restata paralizzata per ore. Le folle sono arrivate a piedi, da chilometri di distanza, come profughi verso la terra promessa del telefonino a metà prezzo.

Il sindaco Alemanno è stato costretto a mobilitare una task force di 250 vigili per normalizzare la situazione, un costo pubblico enorme, al punto che in serata Alemanno dichiara di valutare «la possibilità di una richiesta di risarcimento danni nei confronti della città di Roma». Da parte sua l'azienda ha subito risposto con le scuse alla città, non si aspettavano una tale risposta, in fondo hanno creato 50 nuovi posti di lavoro e rilanciato un punto commerciale che era agonizzante.

FOLLA IMPAZZITA AL TRONY DI PONTE MILVIO ROMA

Anche l'incasso è stato notevole, 2 milioni di euro in poche ore, tanto che Trony si è dichiarata disponibile ad accollarsi il costo degli straordinari dei vigili che hanno dovuto tenere a bada per una giornata l'assalto degli affamati di gadget elettronici, quelli che in barba a ogni crisi si sono voluti concedere una botta di vita nel paradiso della felicità tecnologica.

LA FOLLA DA TRONY
http://video.repubblica.it/edizione/roma/apre-il-nuovo-maxistore-bloccata-per-ore-roma-nord/79322?video=&ref=HREC1-11

 

IL CINEMA DEI GIUSTI - “THE LADY” È UN SANTINO MOLTO EDIFICANTE DELL’EROINA BIRMANA SAN SUU KYI

$
0
0

Marco Giusti per Dagospia

Il grande Marco Giusti - Copyright Pizzi

The Lady di Luc Besson. Non apre nel migliore dei modi il Festival di Roma, nella sua edizione apparentemente più opaca, anche se nessuno ricorda in verità il film di apertura dell'anno scorso. The Lady di Luc Besson è un santino molto edificante dell'eroina birmana Daw San Suu Kyi e della sua lotta pacifica contro il governo di militari che trent'anni governa malamente e dittatorialmente il paese.

the lady poster uk mid

Film di alti sentimenti che offre alla protagonista, la star malese Michelle Yeoh, un passato nei film di kung fu, già eroina di ‘La tigre e il dragone', un ruolo di grande livello già pronto per la corsa all'Oscar. Non a caso tra i produttori troviamo il suo uomo, il mitico Jean Todt della Ferrari, quello identico a Alvaro Vitali, qui al suo primo impegno cinematografico.

La storia, ricostruita dalla sceneggiatrice inglese Rebecca Frayn, segue sia Daw San Suu Kyi nel suo percorso di attivista politica sia il povero marito, il dotto professore di Oxford Michael Aris, cioè David Thewlis che vediamo di solito in ruoli di cattivo. E' Mickey a reggere la baracca della martire, che vive per anni (dal 1989 al 2010) chiusa in casa a Rangoon segregata dai militari, a seguire i figli, a tramare per farle vincere il Nobel per la pace nel 1991.

The Lady poster del biopic di Luc Besson

E quando lui si ammala di cancro, lei non può neanche andarlo a trovare perché sa che non potrebbe più ritornare. Come nei ritratti hollywoodiani anni '30 dei grandi personaggi storici erano le donne a stare nell'ombra e a sorreggere i mariti, qui è esattamente il contrario. E' il lato più singolare di questa bella, altissima e commovente storia, che Luc Besson tratta con troppo zucchero e troppi effetti strappalacrime. Funziona, certo, ma come una fiction con Manuela Arcuri. Qualcuno avrebbe preferito un po' più di cinema. Così, per cominciare.

The Lady Besson

 

PROFUMO DI FRODE - ECCO LA PISTOLA FUMANTE DELL’EVASIONE DI 245 MILIONI DI UNICREDIT

$
0
0

1 - PROFUMO DI EVASIONE
Francesco Bonazzi per "Il Secolo XIX"

ALESSANDRO PROFUMO

Due paginette manoscritte su entrambi i lati in cui i finti derivati sottoscritti da Unicredit con Barclays Bank sono descritti per quello che sono veramente: strumenti di "ottimizzazione fiscale", dove il pagare meno tasse "non è un effetto ma l'obiettivo" dell'operazione. Che a differenza dei derivati veri, non presenta alcun rischio perché è solo una gigantesca ammuina internazionale.

Un documento che avrebbe dovuto rimanere nascosto nella borsa di pelle nera di un pezzo grosso di Unicredit e che oggi, insieme ai contratti siglati dall'ex capo azienda Alessandro Profumo, rischia di costare caro a una ventina di banchieri ai quali ieri il procuratore aggiunto di Milano Alfredo Robledo ha notificato l'avviso di chiusura indagini.

ALESSANDRO PROFUMO

Un atto che preannuncia la più che probabile richiesta di rinvio a giudizio a carico di Profumo e di altre 19 persone, tra cui tre manager Barclays. Secondo Robledo, che per l'inchiesta pilota su Unicredit si è avvalso di una ristretta e fidata squadra di investigatori della Guardia di Finanza di Milano, quando Profumo guidava l'istituto sarebbe stata messa in piedi una maxifrode fiscale attraverso l'operazione "Brontos".

La carta "segreta" sbucata ieri è un memorandum scritto a penna dal comasco Stefano Porro, responsabile "Area Active Balance SheetManagement" di Unicredit, difeso come quasi tutti i colleghi da Alberto Alessandri e Francesca Pedrazzi. Era nascosto nella borsa di pelle nera che il manager portava avanti e indietro da casa ed è stato trovato nella perquisizione della sede di Unicredit scattata il 12 giugno 2009. In esso, c'è la "traduzione" piuttosto spiccia delle vere finalità fiscali di quei finti derivati.

La scorsa settimana, l'impianto accusatorio di Robledo ha passato un primo vaglio del tribunale del Riesame, con il gip Luigi Varanelli che ha disposto a carico di Unicredit il sequestro monstre di 245 milioni di euro, contro il quale l'istituto ha depositato ieri ricorso. Ma non è un mistero che operazioni pressoché identiche, per oltre 3miliardi e mezzo di minori tasse, sono state fatte tra il 2005 e il 2009 anche dalle altre banche italiane, come rivelato da L'Espresso il 23 ottobre 2008.

UNICREDIT

Ecco perché il rapido corso del primo troncone su Unicredit è una sorta di test su quello che i banchieri d'affari londinesi chiamano "tax trading". Nell'atto di chiusura indagini, il pm scrive che Profumo ha approvato ‘«la realizzazione delle operazioni»' per frodare il fisco «apponendo la propria sigla» il 132007, il 942008 e il 7 112008.

L'operazione "Brontos" viene definita come una «struttura complessa e artificiosa» creata per non avere «alcun rischio». Si sarebbe trattato solo di un'abile vestizione con la sola ragione di abbattere pesantemente l'utile tassabile del cliente italiano.

Il reato contestato è la dichiarazione fraudolenta dei redditi con ostacolo alle indagini e arriva sino al 28 settembre 2009. L'istituto di credito non è indagato, perché la legge sulla responsabilità penale delle persone giuridiche non lo prevede per il tipo di reato contestato. In sostanza, stando alle indagini, la banca avrebbe messo a bilancio dividendi invece che interessi, provocando «un danno erariale» di oltre 245milioni di euro.

2- I TRE VIA LIBERA DELL'EX STUDIO TREMONTI
Francesco Bonazzi per "Il Secolo XIX"

BARCLAYS

Allo studio "Vitali, Romagnoli, Piccardi e associati, fondato dal Prof. Avv. Giulio Tremonti" erano sempre "chini sul fatturato", come si dice nell'operosa Milano. Specie quando il professore di Pavia era momentaneamente all'opposizione.Ma i governi cambiano e i pareri legali emessi tra il 2007 e il 2010 per Unicredit restano. Restano agli atti e vengono fuori, perché nel frattempo la faccenda dei "derivati fiscali", per i quali Alessandro Profumo e altri banchieri rischiano ora un processo, s'incancrenisce con il maxisequestro da 245 milioni disposto a carico di Unicredit. Che invece, forte delle "legal opinion" dell'ex studio Tremonti e dopo aver firmato una transazione da 100 milioni di euro nel 2010 con l'Agenzia delle Entrate, era convinta di poter dormire sonni tranquilli.

Il sequestro da 245 milioni subito dal gip di Milano, evidentemente, non faceva parte del "pacchetto completo". Per capire la rabbia e la frustrazione che oggi si respira ai piani alti di piazza Cordusio, bisogna leggere con attenzione i primi tre ponderosi pareri che lo studio di via Crocefisso ha sfornato in epoche diverse, in modo da consentire al cda della banca di approvare l'operazione "Brontos".

Alfredo Robledo

Il primo porta la data del 30 marzo 2007 e l'attuale ministro "delle tasse" vi figura in epigrafe come "fondatore" e primo advisor dello studio. Dopo aver esaminato lo schema di contratto proposto da Barclays, gli allievi di Tremonti scrivono: "Per quanto una contestazione da parte dell'Amministrazione finanziaria sotto il profilo della disciplina antielusiva non possa mai essere esclusa a priori, risultano sussistere validi argomenti utilizzabili per fronteggiare un eventuale sindacato fiscale fondato sulla predetta disciplina". Insomma, via libera con buone probabilità di difendersi bene nel caso l'Agenzia delle Entrate faccia storie.

L'anno dopo, Unicredit ha bisogno di fare la stessa operazione e quindi chiede nuovamente il conforto legale del solito studio. Nel parere emesso il 9 aprile 2008 dallo studio "Tremonti, Vitali, Romagnoli e associati", appena tre giorni prima delle elezioni che riporteranno Silvio Berlusconi e il suo "castigabanche" al governo, si ripetono in sostanza le dotte osservazioni dell'anno prima. Ma con una piccola quanto decisiva novità. Il governo Prodi, con la temibile coppia Padoa Schioppa-Visco all'Economia, il 24 dicembre 2007 ha cambiato il regime di tassazione delle imprese che redigono il bilancio internazionale.

GIULIO TREMONTI

E allora a pagina 12 del nuovo parere pro Unicredit, si legge: "Ad oggi, nelle more dell'emanazione del Decreto Attuativo, e nell'assenza di specifiche indicazioni da parte dell'Amministrazione Finanziaria, non è possibile stabilire con assoluta certezza qual è il regime fiscale applicabile al Contratto". Ma poi, cinque pagine dopo, si ripete che "risultano sussistere validi argomenti" per difendersi dal Fisco.

Unicredit, rassicurata, procede. E si arriva al terzo anno del "programma Barclays" che la procura di Milano ritiene una truffa all'Erario. Il 23 gennaio 2009, lo studio Vitali, Romagnoli e Piccardi, ormai orbo del suo fondatore tornato ministro, scrive ancora a Unicredit. Nel solito parere conferma che tutta la complessa architettura finanziaria che rimbalza tra Milano, Londra e il Lussemburgo, sul piano della legittimità fiscale si regge sul fatto che la legge 2007 sia ancora "priva del regolamento attuativo". Chi avrebbe dovuto emanarlo, non è un mistero.

 


RENZI GETTA IL SASSO E NASCONDE LA MANO: “UNO DI NOI” DOVRà CANDIDARSI ALLE PRIMARIE

$
0
0

Fabio Martini per "la Stampa"

MATTEO RENZI

Proprio ora che si è arrivati al dunque, il «ragazzaccio» si è fatto prudente. A 24 ore dall'inizio della sua convention "Big Bang", Matteo Renzi annuncia: «Uno di noi, cioè di ragazzi o ragazze più giovani, dovrà candidarsi alle Primarie» e dalla Stazione Leopolda usciranno tante idee e non un nome. Ma che vuol dire «uno di noi»? Da un anno il sindaco di Firenze ripete che bisogna rottamare i "brontosauri" della sinistra italiana e ora, proprio lui che ha fatto della spontaneità la sua cifra, si mette a giocare a nascondino?

MATTEO RENZI

Questa sera alla «Leopolda» - la suggestiva stazione fiorentina di inizio Ottocento, con i mattoni rossi alle pareti e i binari sui pavimenti - avrà inizio la tre giorni che potrebbe terremotare il Pd. Potrebbe, perché l'evento si preannuncia una sfilata di sorprese, ospiti e idee controcorrente, ma quanto a Renzi non ha ancora deciso se lanciarsi definitivamente nella mischia, battendosi per Primarie da tenersi subito, costi quel che costi; oppure aspettare ancora un po', «chiamando» a farsi avanti due ex trentenni come Enrico Letta e Nicola Zingaretti. Renzi ha confidato ai suoi: «Domenica, alla chiusura, potrei parlare dieci, quindici minuti...».

Sergio Chiamparino

Come dire: anziché raccontare «l'Italia di Renzi», il sindaco potrebbe limitarsi ad uno spot di chiusura, facendo suoi i contenuti più innovativi che saranno portati alla Convention da economisti liberal come Pietro Ichino, Tito Boeri, Luigi Zingales o da politici anticonformisti come Arturo Parisi e Sergio Chiamparino.

E dire che a Roma sono terrorizzati da Renzi. Da mesi, ogni volta spiazzati dalla imprevedibilità e dal coraggio del sindaco, che a differenza dei tanti trenta-quarantenni Pd non ha l'imprinting «unanimista» Pci-Ds: il babbo di Matteo, Tiziano Renzi, ha fatto politica nella Dc e il figlio l'ha fatta nel Ppi, due partiti nei quali lo scontro tra persone e mozioni non era mai mediato.

Pietro Ichino

L'anno scorso per «oscurare» la Leopolda-1, l'entourage di Bersani organizzò l'assemblea dei segretari di circolo, mentre quest'anno a Napoli si riunisce il Forum con i giovani del Sud. E d'altra parte a Roma leggono i sondaggi, in particolare quello settimanale sulla fiducia nei leader «conosciuti» e nel quale Renzi occupa da tempo una delle prime tre posizioni.

TITO BOERI

Sono due anni che Renzi si prepara al "grande balzo". Trentasei anni, fiorentino della provincia (Rignano sull'Arno), cattolico, una giovinezza sempre da leaderino (caposcout, capitano della Rignanese, rappresentante al Consiglio di Istituto, segretario di partito), dal 2004 presidente della Provincia di Firenze, sfidante (vittorioso) della nomenclatura ex comunista alle Primarie 2009, da due e mezzo Matteo Renzi fa il sindaco e al tempo stesso è presente nel dibattito nazionale con la medesima connotazione «iconoclasta» lanciata nell'agosto 2010: «Non faccio distinzioni tra Veltroni, D'Alema, Bersani. Basta. E' il momento della rottamazione, senza incentivi».

Veloce di testa, piglio da guascone, ironico ma non autoironico, efficace in tv anche se non precisamente telegenico, sempre attaccato al suo iPad e ai social network, da sindaco, Renzi ha anche tirato fuori connotati caratteriali (è permaloso, centralizzatore) e di spessore che hanno incoraggiato perplessità alle quali dà corpo Peppino Caldarola, già direttore dell'Unità, che ha scritto sull'"Inkiesta": «Dà l'impressione di non aver mai letto un libro», «mi appare tremendamente privo di contenuti».

Luigi Zingales PIERLUIGI BERSANI

Renzi, che conosce e talora riconosce, alcuni suoi limiti, vuole trasformare la «Leopolda» in una fucina di idee innovative, perché - dice lui, rivolto a Bersani - «io non avrei paura di chi ha idee, ma di chi non ne ha».

In giro per l'Italia, a parte Carlo De Benedetti (che è molto diffidente verso Renzi), tutti i banchieri e gli imprenditori progressisti che nel passato hanno sponsorizzato i leader non-comunisti del centrosinistra stanno studiando le mosse del sindaco, sono stati avviati contatti informalissimi, non risultano ancora incoraggiamenti economici.

Renzi, da fiorentino, è amico di Lorenzo Bini Smaghi, Pierluigi Vigna, ha buoni rapporti con Diego Della Valle, anche se per il momento le maggiori gratificazioni gli sono venute da uomini dello star system. Il ct della Nazionale di calcio Cesare Prandelli (potrebbe passare dalla Leopolda) ha definito Renzi «un fuoriclasse», mentre Lorenzo Jovanotti durante un concerto, si è lanciato: «Se fai cose che ci piacciono, ti veniamo tutti dietro».

CARLO DE BENEDETTI

 

SAMSUNG BATTE APPLE - IPHONE 4S, BATTERIA DURA POCHINO - GOOGLE VS GROUPON - RETROMARCIA HP

$
0
0

Dagoreport

Logo "Nokia"

1 - FINANCIAL TIMES
È IN ARRIVO ANCHE UN TABLET NOKIA?
http://on.ft.com/tdmTzr

Lo smartphone Lumia è stato presentato, ne ha parlato tutto il mondo ed ora è tempo di guardare oltre: ci sarà anche un tablet Nokia? La speculazione sul tema è iniziata. Il "Financial Times" lo ha chiesto direttamente al Ceo della casa svedese Stephen Elop che non ha risposto esattamente "sì" ma quasi: "Non commentiamo piani specifici relativi ai tablet, ma..."

BLACKOUT BLACKBERRY, CLASS ACTION CONTRO RIM
http://on.ft.com/uPWccz

blackberry logo

Research in Motion, la compagnia che produce gli smartphone BlackBerry, paga le conseguenze del blackout che lo scorso mese ha coinvolto milioni dei suoi dispositivi mobili in tutto il mondo, lasciando gli utenti senza i servizi internet. In Canada sarebbe già in preparazione una class action. La società si trincera in un no-comment.

GOOGLE ALZA LA POSTA CONTRO GROUPON
http://on.ft.com/vHWeFg

Groupon

Google alza la posta contro Groupon. Mountain View è decisa a impegnare grandi forze nel promettente mercato delle offerte online e di recente ha lanciato dei questionari per individuare al meglio i bisogni degli acquirenti ("personalisation quiz"). Una strada, quella della personalizzazione delle offerte, già intrapresa da Groupon, senza grandi successi. Il motore di ricerca si sta muovendo per affinare "Google Offers" traendo informazioni sugli utenti dal social network Google+, che ha lanciato qualche mese fa.

GOOGLE PLUS

HP CI RIPENSA: LA DIVISIONE PC NON VERRÀ VENDUTA
http://on.ft.com/vd0nFU

Indietro tutta. Hp ci ripensa e decide di non vendere né smantellare la divisione Pc, come annunciato circa due mesi fa. Il Ceo della compagnia Meg Whitman ha spiegato che "Hp ha valutato obiettivamente l'impatto strategico, finanziario e operativo dello spin off. Dopo la nostra analisi ci è risultato chiaro che mantenere la divisione è la decisione giusta per i clienti, i partner, gli azionisti e i dipendenti".

2 - TECH CRUNCH
IPHONE 4S, PROBLEMI CON LA BATTERIA
http://tcrn.ch/tLi2nD

In Italia è appena arrivato, ma all'estero chi ha già avuto modo di maneggiare per qualche giorno il nuovo iPhone 4S (l'ultimo firmato Steve Jobs) ha già trovato una pecca: la batteria. Che l'autonomia degli smartphone Apple sia limitata non è una novità, ma pare che l'ultimo Melafonino resista davvero troppo poco... Sarà per i nuovi comandi vocali che consumano più batteria, sarà per l'utilizzo euforico dei primi giorni...

IL NUOVO IPHONE 4S

Erik Schonfeld, su "TechCrunch", entusiasta dell'iPhone 4S, ammette tuttavia di averlo visto spengersi dopo appena 8 ore di uso "normale". Stando ai numei ufficiali, il telefono dovrebbe resistere 200 ore in standby, 8 ore di conversazione e fino a 6 ore di internet 3G. Schonfeld dice di averlo fatto 6 chiamate di circa 5 minuti l'una, di aver navigato più o meno un'ora in treno e altri 90 minuti fino alle 4 del pomeriggio, quando il cellulare è "morto".

3 - BLOOMBERG
BUFFET LOVES OBAMA: IL MILIARDARIO A UNA CENA DI RACCOLTA FONDI (35MILA 800 $ A TESTA) PER IL PRESIDENTE
http://bloom.bg/sK5q7X

Warren Buffet in campo per Obama. L'imprenditore Usa, uno degli uomini più ricchi al mondo, lavora alacremente per la rielezione del presidente degli Stati Uniti. Dopo la cena organizzata a New York lo scorso 30 settembre (dove a dire il vero diverse sedie rimasero vuote), ieri è andato ospite di un altro evento di raccolta fondi che si è svolto a Chicago, nella villa di un ex manager di Goldman Sachs. Per parteciparvi si pagavano 35mila 800 dollari a testa, il massimo previsto dalle leggi federali in materia.

WARREN BUFFETT

SAMSUNG SUPERA APPLE PER SMARTPHONE VENDUTI
http://bloom.bg/uD2RsG

Se le battaglie legali tra i due colossi della tecnologia finora hanno visto vincere quasi sempre la Casa di Cupertino, Samsung può almeno prendersi una rivincita: i suoi telefoni Android hanno battuto l'iPhone per numero di pezzi venduti. I dati si riferiscono all'ultimo trimestre: la casa sudcoreana ha venduto 27,8 milioni di cellulari, pari a una fetta di mercato del 23,8%. Apple arriva al secondo posto, con 17,1 milioni di unità. Al terzo, Nokia.

Samsung

 

L’ITALIA SI È FERMATA PER I FUNERALI DI SIMONCELLI, IN POCHI GIORNI DIVENTATO UN SANTO LAICO

$
0
0

Andrea Scanzi per "il Fatto Quotidiano"

FUNERALI SIMONCELLI

Diretta su tre reti nazionali e in streaming, maxischermi, 50mila persone e più per un paese che ne ospita a fatica un quinto. Coriano, a due passi da Rimini, ieri si è consegnata all'esplicitazione del lutto trasversale per i funerali di Marco Simoncelli. Ex pilota e novello santo laico.

Qualcuno non capirà, ricordando che i piloti sono milionari e nessuno li obbliga a correre ("volontari del rischio", li chiamava Enzo Ferrari). Vero. Come lo è il ribadire che i morti di Borghetto Varo non valgono di meno. Eppure occorre andare oltre questa mescola di retorica e cinismo. Perché l'Italia si è fermata per un motociclista, peraltro neanche troppo vincente?

FUNERALI SIMONCELLI

Chi ha conosciuto personalmente Simoncelli può dare una risposta facile alle 20mila persone che mercoledì hanno salutato, al Teatro Corte di Coriano, "il Sic". La bara in vetro nella parte superiore, t-shirt verde scuro, jeans e segni di Sepang su volto e mani. Quei riccioli infiniti, che gli conferivano l'aria impalpabile di un fumetto vivissimo. Invincibile, a dispetto di stile e professione. Sic era come sembrava. La sua semplicità suonava disarmante. Mai una posa da divo. Guascone, fragile, pulito. Un patacca che ripeteva "Dio bo'" come fosse un mantra dialettale: uno scudo ruspante con cui proteggersi.

FUNERALI SIMONCELLI

Ecco il primo motivo di questo cordoglio a favor di telecamera: il candore del martire di se stesso. Ecco il perché della gente fuori dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, i palloncini rossi "58" che volano, le foto con Marco che sgomma sulle nuvole. Poi c'è il resto, che è già più di tanto. Ad esempio quel grado di appartenenza ingenuo e virile - di cui è satura la Romagna - che unisce i motociclisti. Quelli che corrono in MotoGp e quelli che nessuno applaudirà mai.

Il parroco non voleva, poi si è fatto convincere: le due moto a fianco dell'altare non potevano mancare. La Gilera con cui vinse il titolo 250 nel 2008 e la Honda con cui se n'è andato, spinte da Mattia Pasini e Valentino Rossi. Il popolo delle due ruote ha salutato il milite noto e il compagno d'armi, tragicamente - ma eroicamente - perito in battaglia.

FUNERALI SIMONCELLI

Esistono poi degli intrecci spietati che hanno conferito alla vicenda la portata dello psicodramma. La morte di un altro pilota del Team Gresini, otto anni dopo Daijiro Kato. E poi il ruolo di Valentino. Il fratello maggiore. Il divo che Sic avrebbe dovuto sostituire. Il compagno di viaggio che, senza colpa alcuna, ne "provoca" la morte. E poi viaggia con lui in aereo, Vale in business e Marco nella stiva. Rossi che deve andare avanti, ma forse non vorrebbe; e Sic che non prosegue, anche se lo desiderava eccome.

Il feretro è stato accompagnato dalle note di Siamo solo noi di Vasco. Lacrime su lacrime, come quando Preghiera in gennaio salutò De André. Capita, a volte, che le canzoni devastino il cuore.

FUNERALI SIMONCELLI

Sic è stato cremato. Il patto con papà era che le ceneri di Paolo sarebbero state portate a spasso - "ogni tanto" - dal figlio. Accadrà il contrario. La famiglia Simoncelli è parte integrante della portata nazionale del lutto. Hanno conquistato un paese. Loro rincuoravano gli altri, non viceversa. Padre, madre e fidanzata Kate. Paolo c'è sempre stato, accanto al figlio.

Si è riempito di debiti per permettergli di inseguire ciò che voleva. All'apparenza spigoloso, in realtà bonario. Ha stoppato le polemiche sui soccorsi, ha ringraziato tutti per un affetto che non immaginava così totale. La madre, Rossella, ha ripetuto che è stato giusto incentivare il figlio a cavalcare una passione che l'ha ucciso. Per qualcuno Marco era troppo bamboccione. Per altri, senza famiglia, Marco sarebbe stato come Linus senza coperta.

FUNERALI SIMONCELLI

L'Italia ha pianto perché incline alla catarsi sportiva, perché "ama" gli eroi svaniti giovani e perché Simoncelli è morto in diretta (e troppe volte al rallentatore). Nelle tivù e su Youtube. Un'ondata sinceramente partecipe che fa passare in secondo piano gli instant book già pronti, gli special televisivi e i paginoni pubblicitari (come quello del casco Agv , faccia sorridente di Marco e plauso per avere inseguito "la sicurezza di chi ama le moto": il casco, nel botto mortale, è saltato subito). La diretta ha amplificato spettacolarità e dolore. Il paddock è una famiglia allargata che si finge invincibile. Il paddock, domenica in Malesia, è morto col Sic. Andrà avanti, ma non smetterà di essere postumo.

FUNERALI SIMONCELLI

Resta un motivo ancora. La spiegazione ultima di questo lutto nazionale. E' l'adesione filologica, generosa e testamentaria di Marco Simoncelli a un'idea di arte nichilista che sconfigge la morte guardandola - ogni volta - dritta in faccia. Proprio come Gilles Villeneuve. Un altro amato in maniera inversamente proporzionale ai suoi successi, accusato pure lui di spericolatezza e irruenza, un incosciente deliberato che barattò tutto non per una vittoria - guai a sporcare i sogni col prosaico - ma per una traiettoria indimenticabile.

FUNERALI SIMONCELLI

Per un'eresia infinita, che lo rendesse veramente libero prima di evaporare. Gilles morì a Zolder per un errore e anche quello fece parte della sua parabola aviatoria. Marco è morto per le gomme fredde, il traction control, il caso. E perché non si è voluto staccare dalla moto impazzita, come avrebbe imposto il raziocinio. Drammaticamente fedele a se stesso, è rimasto incollato alla sua ideologia estrema. Proprio come adesso questa fiumana di gente si sforza di restare incollata a lui. Il ragazzo che ha sognato così forte da ospitare tutti nella sua utopia forse fraintesa, ma certo irrinunciabile.

FUNERALI SIMONCELLI

 

COME PERDERE ANCHE LE PROSSIME ELEZIONI: “PD-UDC-IDV PER UN GOVERNO DI TRANSIZIONE”

$
0
0

A cura di Minimo Riserbo e Pippo il Patriota

MAURIZIO SACCONI

1 - NON FA SOSTA LA SUPPOSTA...
"Licenziamenti facili, è rivolta" urla a tutta prima la Repubblica dell'Ingegner Cidibbì. "Tasse, mai così alte in Italia. Bankitalia, pressione fiscale al 44%. Nel 2012 il record storico" (Cetriolo Quotidiano, p. 6). Comicità volontaria sul Messaggero di Caltariccone: "Licenziamenti più facili. Sacconi: l'obiettivo è assumere" (p. 9). Dopo la Primavera araba, il caldo e triste autunno italiano.

2 - CAVALIER POMPETTA, POMPAMI L'EUROPA (E CIUCCIAMI LE BANCHE)...
"L'Europa spinge le Borse. Sarkozy: "Salvata la Grecia per non far cadere l'Italia" (Corriere, p.1). Un "paese di merda', come direbbe il CaiNano. Un paese governato da nani inchiavabili. Un paese sempre più in mano ai fondi cinesi, un tempo nemico pubblico numero uno della Sega Nord e del conferenziere da asporto Giulietto Tremendino. Ma oggi l'Europa tutta lecca gli speroni a Pechino: "L"alleato". La Cina vuole essere riconosciuta come economia di mercato. Pechino prepara 100 miliardi ma fissa nuove condizioni" (Corriere, p. 2).

merkel sarkozy

Intanto monta la protesta dei nostri amati istituti di credito, gestiti dal ceto politico-bancario più anziano e autoreferenziale d'Europa. "La rabbia delle banche italiane. "Penalizzati dai criteri europei". Via Nazionale: agli istituti potrebbero servire meno di 14 miliardi" (Repubblica, p. 11). "La Fondazione Mps: "Qui si rischiano ripresa e tenuta dell'Europa, ha ragione Guzzetti". E come scrive Andrea Greco, "a parte Unicredit, difficile vedere altri aumenti di capitale, mentre Mps non restituirà i Tremonti bond".

Hu Jintao

3 - PROFUMO, BANCHIERE PERFETTO...
"Frode fiscale Unicredit, l'ok di Profumo con il placet dello studio Tremonti. Brontos, il pm Robledo chiude l'inchiesta: in arrivo la richiesta di rinvio a giudizio" (Repubblica, paginona in economia, la 29). Che bello avere un ministro delle tasse che la sa così lunga. Il Corriere delle banche dedica alla faccenda 18 righe nascoste a pagina 27 sotto un titolo così concepito: "L'inchiesta su Unicredit. I pm vogliono il processo". Vogliono il processo, ‘sti infamoni di pm.

ocon55 profumo tremonti

4 - "MAI PAGATO PER UNA DONNA" (E NEPPURE PER UNA SMENTITA)...
Mentre tutt'Europa ride della smentita di Angelona Merkel al nostro Nano da esportazione (Repubblica, p. 12, per esempio), Repubblica va avanti con le splendide intercettazioni di Valter Lavitola, il Bisignani dei poveri: "Lavitola e i mercoledì di Silvio. "Una volta erano cene e basta, ora sono diventate notti di sesso. Una volta dire "vado dal presidente" gratificava. Ora non ci puoi andare sennò poi le donne a casa ti menano" (p. 21).

Sul Cetriolo Quotidiano, tirano le somme. "Caspita, 20 milioni per le cene eleganti. La paga del sabato sera. L'aiutino ai figli (non di Veronica, guarda caso), quelli alle ragazze dell'Olgettina e perfino migliaia di euro alla figlia di Franco Carraro e a una principessa belga" (pp. 2-3)

Valter Lavitola

5 - LAUDATE SIANO LE TOGHE AZZURRE...
La disfida tra magistrati in scena a Bari non smette di regalarci meravigliosi squarci di azzurro nel plumbeo cielo delle toghe nostrane. "Caso escort, la verità di Scelsi. "Laudati puntò il dito su D'Alema e frenò le indagini sul Cavaliere. Ecco i verbali delle deposizioni davanti al Csm. "Laudati dice: D'Alema finanziò Tarantini per reclutare e inserire la D'Addario nelle case dei suoi nemici politici" (Repubblica, p. 18). Laudati forse alla Procura nazionale Antimafia non ci va più. Gli terranno un posto al Dap. Sulle carceri si guadagna benone.

Giuseppe Scelsi

6 - COME PERDERE ANCHE LE PROSSIME ELEZIONI...
"Pd-Udc-Idv, asse per un governo di transizione. Bersani convince anche Di Pietro. Casini: la lettera alla Ue mette poveri contro ricchi"(Repubblica, p. 4). E Pierfurby, con la famiglia allargata che ha, onestamente non se lo può permettere. Poi, per la serie "Su il cappuccio!", a sostegno del governo dei transeunti viene intervistato il friulano Roberto Antonione, ex coordinatore di Forza Italia: "Così si va dritti al suicidio di massa. Silvio lasci da statista, come Prodi" (Repubblica, p. 4).

antonio laudati

7 - LINGOTTI IN FUGA (MA CON CHE ARROGANZA)...
"Fabbrica Italia, Fiat non dà i dettagli alla Consob" (Messaggero, p. 33) I Furbetti di "Fabbrica Italia" possono anche evitare la Consob, ma poi il mercato decide da sé: "Borsa: Milano inverte la rotta e perde lo 0,6%. Pesano Fiat e banche. Unicredit perde il 3% e Fiat Spa il 5,7%" (Radiocor).

8 - LA LINGUA BATTE DOVE IL PADRONE VUOLE...
Sui licenziamenti facili, la Stampa di Mariopio Calabresi sguazza allegramente. Chissà perché. Parole scolpite nella roccia quelle di Saccon Sacconi: "Così incentiviamo i contratti a tempo indeterminato" (p. 4). Altrettanto alte, se non suonassero ridicole e offensive (ripensando ai danni su Fiat), le parole di Bonanno Bonanni: "Una provocazione che è mossa soltanto da ragioni ideologiche". E lo dice anche Semprini a pagina 5: "Solo in Italia vincoli così". Sì, hanno ragione Marpionne e Yacht Elkann: meglio l'America. Ne riparliamo alla prossima ristrutturazione della Stampa.

Massimo DAlema

9 - SOSTIENE L'ENI
"La Libia non frena i conti dell'Eni. Mozambico, più gas del previsto". Esulta il Corriere della Sera, con un pezzo la cui cifra stilistica è ben rappresentata dall'inciso "come all'Eni tengono a sottolineare" (p. 39). Loro ci tengono e noi, umilmente, sottolineiamo.

10 - CARO "GGIOVANE", PERCHE' NON LEGGI IL GIORNALE?
"Una generazione in lutto dice addio a Simoncelli" (Corriere, p. 1).

tarantini

 

AL TELEFONO CON LO STAMPATORE FARINA, LAVITOLA PARLA DELLE NOTTI BRAVE DEL CAVALIER PATONZA

$
0
0

Giuseppe Caporale per "la Repubblica"

lavitola-berlusconi

"Sesso e droga", altro che "cene eleganti ". Così descrive le notti del premier Valter Lavitola, uno degli uomini più vicini al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. L´imprenditore-faccendiere - che frequenta Palazzo Grazioli con generali della Finanza e i vertici dei servizi segreti, e che partecipa ai vertici del ministero degli Esteri - lo racconta al telefono in almeno due occasioni, nell´ottobre del 2009.

LAVITOLA E BERLUSCONI INSIEME A PANAMA

Ignaro di essere ascoltato dagli uomini della polizia giudiziaria di Pescara, che lo intercettano per indagare sull´imprenditore Giuseppe Spadaccini, autore di uno strano investimento da tre milioni di euro nelle casse dell´Avanti! (e accusato di evasione internazionale per 90 milioni di euro).

E così, Lavitola commenta - e involontariamente mette a verbale - le notti del premier sia con l´imprenditore e stampatore Maurizio Farina, sia con il senatore del Pdl Romano Comincioli, compagno di scuola di Berlusconi, deceduto lo scorso mese di giugno.

E tanto per i due interlocutori quanto per il faccendiere, ciò che il premier smentisce pubblicamente (e oggetto d´indagine in almeno tre inchieste giudiziarie tra Napoli, Bari e Milano) appare, invece, nel privato una certezza.

Valter Lavitola

IL MERCOLEDÌ " A SCOPARE CON SILVIO"
23 ottobre del 2009, ore 17: 23. Maurizio Farina telefona a Valter Lavitola e i due, che lavorano assieme (per anni l´Avanti! è stato stampato proprio dal gruppo Farina) e che condividono la passione per la caccia, finiscono per parlare dei "mercoledì sera" con il presidente del Consiglio.

V - Pronto?
M - Pronto Valter, sono Maurizio.
V - Agli ordini....
M - Agli ordini? Tu sei l´uomo più potente d´Italia! Sei amico di Silvio, scusami!
V - No, no, amico di Mario e Maurizio (fratelli Farina, ndr), eeeh...(ride)
M - Senti, quando andate a scopà il mercoledì sera con Silvio perché non me chiamate qualche volta pure a me?
V - Ma zitto, ma tu scherzi... Invece, una volta quando dicevi che andavi dal presidente era una cosa che ti gratificava... Mo´ non puoi andare se no (le donne a casa, ndr) ti menano...
M - (ride)
V - Davvero! Ci puoi andare fino all´ora di cena, dopo cena no... (ride)
M - Mettono tutti fuori mettono... (ride). Senti mi dispiace ma per domani non ce la facciamo (ad andare a caccia, ndr) domenica mattina.
V - Va bene, ok mò lo chiamo e glielo dico.

Silvio Berlusconi

LA RACCOMANDAZIONE RAI
22 ottobre del 2009, ore 15: 49. L´attrice Linda Batista (protagonista della fiction Rai "Incantesimo") chiama Lavitola. Ma non è sola, accanto a lei c´è il senatore Romano Comincioli. Discutono di una raccomandazione in Rai proprio per la Batista, che vuole diventare "produttrice", e parlano anche delle notti del premier.

L - Valter ciao, sono Linda Batista, come stai.
V - Ehi, Linda carissima, bene. Tu come stai?
L - Aspetta, che c´è una persona che ti devo passare.
R - Pronto.
V - Ma tu la notte te ne vai in giro, eh... (ride)
R - Ma tu ieri sera dove andavi?
V - Ieri sera tornavo a casa io... Tu dove andavi? (ride)
R - Io a casa....

PALAZZO GRAZIOLI

V - Eh... Tu donne... come si dice... quelle cose che fa Berlusconi... Sesso droga e rock and roll... No, aspetta, lui il rock and roll non lo può fare, perché ha la gamba matta. Eh... (Ridono entrambi)
V - Roma´ senti, io rispetto alla cosa di Linda, come le ho detto l´altra volta, io sono riuscito a farle l´appuntamento, ma io non so se riesco a farle fare la cosa. Mo´ però in questo clima dove tra l´altro, non so se tu segui i giornali, Mauro (Masi, ndr) è il caso che se ne va da là, come faccio io mo´ in questo momento a pressarlo ulteriormente?
R - Perché?
V - Ma tu non le segui le cose dai giornali, quello lì gli stanno facendo il...
R - . . . la Rai non me ne frega un cazzo...
V - Gli stanno facendo il culo come una capanna...

Romano Comincioli

R - Ce ne sono di cose... il clima della Rai.
V - Comunque già quello che gli abbiamo fatto...
R - Ora te la passo.
L - Eccoci.
V - Ti dicevo, io sto cercando di fare il possibile, gliel´ho accennato (a Masi, ndr) l´altro giorno che m´ha chiamato, siccome, non so se tu segui le vicende, lui sta in un casino micidiale in questi giorni.
L - Eh lo so, lo so.

LINDA BATISTA

V - Io non escludo che lui se ne vada pure da lì, capito... Quindi io non so se riesco in questo momento a fargli fare altro. Tu al limite, pressalo magari anche tramite la segretaria dicendogli che te l´ho suggerito io di parlare con lei.
L - Romanino sta diventando proprio amico intimo della sua segretaria... (ride)
V - Come?
L - Romanino sta diventando un suo amico intimo.
V - Chi Romano?
L - Della segretaria, come si chiama, Carmela Cozzolino. (ride)

MAURO MASI

 

 

Viewing all 319101 articles
Browse latest View live