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CAFONALINO - LA MORALE DEL bel debutto ARTISTICO DI Ferrone Viola? MAI GETTARE LE LATTINE DI COCA COLA: UNA \"RACCOLTA DIFFERENZIATA\", MAGARI SPARATA SU TELA, PUò INNESCARE ELETTRIZZANTI COMBINAZIONI POP (ALLA FACCIA DI un possibile e incombemte effetto di déjà vu)...

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Massimo Di Forti per "Il Messaggero
Foto di Mario Pizzi da Zagarolo

YUMA

E' una pirotecnica dichiarazione d'amore che coinvolge la Pop art, San Valentino e Walt Disney la personale I Love You (in via Riano 1, a pochi passi da Ponte Milvio) che Fabio Ferrone Viola dedica a New York. Ed è anche un "delitto perfetto" perché il talento dell'artista romano, alla sua prima mostra, è in ideale sintonia con lo spirito della Grande Mela, inesauribile laboratorio di immagini e per lui scintillante fonte di ispirazione in progress, soprattutto nel corso dell'ultimo decennio.

VIVIANA ANTONINI

Con un felice dialogo tra un assemblaggio di lattine di Coca-Cola e una serie di dipinti su tela, Ferrone Viola cita in primo luogo le celebre icona (che, purtroppo, è ormai vittima di imbarazzanti imitazioni) della metropoli americana, I love NY, con la parola love rappresentata da un cuore rosso ma l'ouverture prelude a un concerto Pop in piena regola.

La rivisitazione della mitica bandiera a stelle e strisce di Jasper Johns si collega al ritratto di John Fitzgerald Kennedy e a un sorridente Mickey Mouse stile Andy Warhol (che appare un autentico "santo patrono" della mostra) grazie all'efficacissimo trait d'union delle lattine. Ma il risultato più sorprendente delle opere presentate dall'artista romano è che la loro elettrizzante vitalità scongiura del tutto un possibile e incombemte effetto di déjà vu. Non era affto scontato.

ROBERTA BETA

Un bel debutto, non c'è che dire, per Ferrone Viola autore di diversi marchi di successo e affermato direttore creativo dell'azienda di famiglia che lo vede affiancato dal fratello Filippo e dalla sorella Francesca. La sua "prima volta" coincide, fra l'altro, con una singolare sinergia: l'inaugurazione dell'autosalone Concept Garage che il proprietario Jacopo Sanvoisin ha strutturato con uno speciale design per farne anche uno spazio espositivo e la collaborazione della prestigiosa storica galleria C' d'Oro, diretta da Toni Porcella.

PAOLA LUCIDI E VIVIANA ANTONINI

In attesa di San Valentino, le curatrici dell'evento Gloria Porcella e Marzia Caltagirone hanno pensato di accompagnare la mostra di Ferrone Viola riservando ai visitatori una festosa accoglienza a base di cuori di cioccolato. Un altro modo invitante per dire I love NY.

 


AGENZIA MASTIKAZZI - Dicono che Moretti sia furente, letteralmente incazzato, animato da sentimenti di vendetta, nei confronti dell’\"Espresso\", peraltro considerato un giornale \"amico\" - La copertina su \"Habemus Nanni\", con il resoconto dettagliato, sequenza per sequenza, del film segretissimo che andrà al Festival di Cannes, non l’ha proprio digerita. Anche perché non ne sapeva niente - Nanni non perdona, Si prevedono punizioni esemplari....

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Habemus Papam Nanni Moretti Set Da Sky Habemus Papam Nanni Moretti Set Da Sky

DAGOREPORT
Dicono che Nanni Moretti sia furente, letteralmente incazzato, animato da sentimenti di vendetta, nei confronti dell'"Espresso", peraltro considerato un giornale "amico" sin dai tempi di Giovanni Buttafava. La copertina su "Habemus Nanni", con il resoconto dettagliato, sequenza per sequenza, del film segretissimo che andrà al Festival di Cannes, non l'ha proprio digerita. Anche perché non ne sapeva niente.

E con lui Domenico Procacci di Fandango e Paolo Del Brocco di Raicinema, due dei produttori coinvolti per una cifra totale che supera gli 8 milioni e mezzo di euro. Lo scoop - perché tale è - firmato da Malcom Pagani li ha colti di sorpresa. A partire da quel fotomontaggio in copertina che raffigura Nanni, il viso un po' imbronciato, vestito addirittura da Papa.

MALCOM PAGANI La copertina de L'espresso

Uno smacco per Nanni, non fosse altro perché il regista-attore cura fino al millesimo il lancio dei suoi film, scegliendo con cura certosina i giornalisti e le testate ai quali affidare le preziose anticipazioni. Stavolta "L'espresso" ha fatto tutto da solo, senza consultare né il regista né il produttore, tanto meno l'ufficio stampa. Un bel colpo, indiscutibilmente, solo che Moretti, appunto, non ne sapeva niente. Adesso tutti a chiedersi, nell'entourage di Moretti, chi sarà mai "il traditore" che ha mostrato (dove? come? quando?) il film montato al cronista appena arrivato al settimanale. Si prevedono punizioni esemplari. Nanni non perdona.

La rabbia è accresciuta dal fatto che domani tutta la stampa straniera uscirà con le anticipazioni sul film, copiando pari pari il reportage dell'"Espresso". "Ormai non ha più senso vederlo", avrebbero malincomicamente commentato a Raicinema.

 

IL CAVALIER POMPETTA (CON LETTA) INCONTRA NAPOLITANO - CRESCE LA TENSIONE TRA LEGA E PDL SULLA FESTA DEL 17 MARZO (CALDEROLI: “O SI LAVORA O NON HA COPERTURA”) - GIAN-BECCHINO INAUGURA IL CONGRESSO DEI TIPINI FINI - ALFONSINA LA PAZZA SMENTISCE “IL FATTO”: “NON ERO A PALAZZO GRAZIOLI E BERLUSCONI NON MI DETTA LA LINEA”…

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napolitano berlusconi

1. BERLUSCONI AL QUIRINALE, INCONTRA NAPOLITANO...
(ANSA)
- Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha raggiunto il Quirinale, dove sta per incontrare il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Il premier è accompagnato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta.

2. 17/3 SI LAVORI O LEGGE SENZA COPERTURA....
(ANSA) -
"Alla luce del parere espresso dalla commissione Bilancio di Montecitorio e della relativa unica osservazione fornita, nonché della relazione tecnica predisposta dalla Ragioneria Generale dello Stato, è evidente che o il 17 di marzo andiamo tutti a lavorare oppure la legge in oggetto è priva di copertura ed è quindi incostituzionale ex articolo 81 della Costituzione". Lo afferma il ministro per la Semplificazione normativa, e coordinatore delle Segreterie nazionali della Lega Nord, Roberto Calderoli.

3. CICCHITTO, FESTA 17 MARZO E LAVORARE 2 GIUGNO...
(ANSA) -
"La proposta lanciata oggi dall'On. Mazzuca è da prendere in seria considerazione anche per il suo approccio pragmatico alla questione della festa nazionale da celebrare quest'anno. Infatti se tutto ciò che si è detto ha un senso allora il 17 marzo deve essere festa nazionale a tutti gli effetti e, se si vuole economizzare, essa può sostituire quest'anno il 2 giugno": lo afferma Fabrizio Cicchitto, capogruppo del Pdl alla Camera, commentando l'ipotesi avanzata dall'esponente del Pdl su 'Qn-Il Resto del Carlino'' (festa il 17 marzo e 2 giugno lavorativo).

bossi calderoli

4. SIGNORINI, BERLUSCONI NON MI DETTA CONTROFFENSIVA MEDIATICA...
(Adnkronos)
- Alfonso Signorini respinge le accuse e replica a chi lo accusa di essere al servizio del premier Silvio Berlusconi. "Apprendo da certa stampa di oggi -spiega- che nella giornata di ieri il sottoscritto sarebbe stato a palazzo Grazioli a Roma 'a farsi dettare la linea dal presidente del Consiglio' (Il Fatto quotidiano) e a prendere parte a 'un vero consiglio di guerra a Roma per pianificare con Berlusconi la controffensiva mediatica del Rubygate' (Repubblica)".

Ieri "ho trascorso la mia giornata -precisa- in quel di Milano: dapprima ho fatto il mio programma radiofonico su Radio Monte Carlo, poi ho fatto continue riunioni di redazione a Chi e a Tv Sorrisi e Canzoni. Poi ho registrato la puntata di Verissimo. Quindi ho fatto ritorno nelle mie redazioni. E da ultimo ho perfino trovato il tempo per fare una lezione di boxe con il mio personal trainer dalle 18 alle 19. Questo sotto gli occhi di tutti".

FABRIZIO CICCHITTO

I casi sono tre, ironizza il giornalista: "O Alfonso Signorini ha un Avatar, o si biloca misticamente come Padre Pio o certa stampa si inventa le notizie. Il che la dice lunga sull'attendibilita' di quanti si professano 'giornalisti di serie A'".

5. MANTOVANI, SE E' COSI' SIAMO TUTTI CONCUSSI E CONCUSSORI...
(Adnkronos)
- "Se e' questa la linea, siamo tutti concussi e concussori". Lo afferma Mario Mantovani, coordinatore regionale lombardo del Pdl, intervenuto questa mattina al presidio organizzato dal Pdl davanti a palazzo di giustizia a Milano per sostenere Silvio Berlusconi indagato nel caso Ruby. "Stiamo parlando -dice- di due reati che sono francamente inconsistenti. Per la concussione potrei dire che siamo tutti concussi e concussori. Io sono sottosegretario e sindaco e credo di aver concusso le autorita' e le istituzioni piu' volte se questa e' la modalita'".

"A chi di noi -aggiunge- non e' capitato di telefonare al prefetto, a un questore, a un sindaco per un ricongiungimento familiare di un minore, per un disabile o per una famiglia in difficolta'?".

"Quanto all'altro reato -conclude- quando ci sono delle persone che dicono che non e' avvenuto nulla, non e' accaduto nulla".

fini barbareschi

6. FINI, AL VIA STAGIONE RISCATTO PER ITALIA...
(ANSA) -
"Saranno tre giorni intensi di dibattito, analisi e confronto come è giusto e doveroso che sia. Saremo animati da un'unica grande ambizione, rendere possibile una nuova stagione di protagonismo e patriottismo per l'Italia. Solo il tempo dirà se saremo all'altezza di un compito tanto ambizioso". Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, aprendo, con il suo saluto, l'assemblea costituente di Fli.

7. BARBARESCHI, MAI USCITO DAL PARTITO...
(Adnkronos)
- "Non sono mai uscito da Fli, non c'e' mai stata una mia dichiarazione in questo senso. Avete fatto tutto da soli". Cosi' Luca Barbareschi smentisce la volonta' di uscire da Futuro e liberta' arrivando alla fiera milanese di Rho-Pero proprio per partecipare all'assemblea costituente del partito di Gianfranco Fini.

"Sono assolutamente fermo a quanto e' successo a Bastia Umbra dove mi sono commosso leggendo un decalogo che ho contribuito a scrivere. Mi hanno dato del pagliaccio, io adesso sono qui ad ascoltare quelli che sono piu' bravi di me. Sono un soldato semplice, -prosegue Barbareschi- e sono qui ad ascoltare questo bellissimo congresso anche se sono assolutamente inutile".

RONCHI IL DITOOO

Per Barbareschi comunque "bisogna rimanere nell'area di centrodestra, lo penso io e lo pensano almeno l'80% di coloro che hanno aderito a Fli".

8. RONCHI, FINI CANDIDATO PREMIER E MAI ACCORDI CON SINISTRA...
(Adnkronos)
- 'E' l'unica strada'. Cosi' l'ex ministro delle Politiche comunitarie Andrea Ronchi commenta la possibilita' che Gianfranco Fini si candidi a premier in caso di elezioni. 'Fini deve essere leader di una lista civica nazionale alternativa alla sinistra -prosegue Ronchi- per dare un punto di riferimento nuovo alla destra italiana. Non ci sono crisi di gelosie tra i leader del nuovo polo moderato, un polo che deve avere i valori del Ppe e deve essere alternativo alla sinistra. Mai accordi con la sinistra', conclude Ronchi.

9. PDL ANCORA IN ALTO MARE PER IL CANDIDATO A NAPOLI: SI PROSPETTA PARTITA A TRE...
(Adnkronos) -
Il Pdl ancora non ha scelto il proprio candidato-sindaco di Napoli. In questi giorni i contatti e gli incontri si sono intensificati. Allo stato, si prospetta una partita a tre tra il capogruppo del Pdl alla Regione, Fulvio Martusciello, il presidente della commissione Agricoltura della Camera e scajoliano doc, Paolo Russo, e il presidente dell'Unione industriali napoletani, Gianni Lettieri. Presto si riunira' lo stato maggiore del partito campano per fare il punto della situazione e preparare la strategia politica in vista delle amministrative.

signorini kalispera

Nei mesi scorsi erano indicati tra i papabili anche Marcello Taglialatela assessore all'Urbanistica ed ex An, e il senatore del Pdl, Raffaele Calabro'. A quanto si apprende da fonti parlamentari, secondo un sondaggio commissionato dal partito tutti i nomi dei possibili candidati che circolano sono alla pari, con le stesse percentuali di gradimento: l'unica a raccogliere piu' consensi e' Mara Carfagna, ma il ministro per le Pari opportunita' non avrebbe alcuna intenzione di correre per palazzo San Giacomo.

10. TREMONTI, ITALIA SOSTERRA' CANDIDATURA DRAGHI...
Radiocor -
La candidatura italiana alla guida della Bce 'sara' sostenuta dal Governo'. Lo ha assicurato, riferendosi al governatore della Banca d'Italia Mario Draghi , il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, parlando alla stampa estera secondo quanto riferito da alcuni partecipanti all'incontro. Piu' in generale, parlando della crisi, Tremonti ha spiegato che 'la criticita' della crisi finanziaria europea e' nelle banche piu' che nei debiti pubblici'.

draghi tremonti

Di crisi bancaria si tratta - ha detto ancora il ministro - e in questi termini deve essere gestita. Il ministro ha auspicato quindi un maggiore ruolo della vigilanza: 'Deve avere un ruolo importante - ha detto Tremonti - sia sui debiti pubblici che sulle finanze private'. Inoltre, Tremonti ha detto che il patto franco-tedesco sulla competitivita' 'per noi va abbastanza bene. L'Italia ci guadagna'.

 

Raiuno blocca i contratti di \"Ballando con le stelle\" a causa di una girl raccomandata (da un potentissimo) e non gradita dalla tosta Milly Carlucci - Tremonti INCIUCIA CON CALTARICCONE - LINUS REPLICA: \"a furia di vedere e giudicare tanta cattiva televisione grasso è diventato cattivo e volgare\" - Prignano si dimette dal direttivo dell’Associazione stampa parlamentare - la sorellina di tremendino abbaia - IL CHUPITO DI TRAVAGLIO - \"Nel monno fino a ieri ce stavano du’ ruby-vecchi.... uno se ne annato!\"...

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1- Giulietto Tremonti a piazza di Pietra, con la scusa di presentare il libro di Alessandro Barbano, inciucia con Caltariccone che lo stava aspettando...

MILLY CARLUCCI

2- Avviso ai naviganti ballerini: Raiuno blocca i contratti di "Ballando con le stelle". C'è maretta in queste ore a causa di una girl raccomandata (da un potentissimo) e non gradita dalla tosta Milly Carlucci. Il suo rifiuto ad assoldarla nel cast ha mandato su tutte le furie i vertici Rai. Nei corridoi della lottizzata Viale Mazzini si fanno i nomi sia Manila Nazzaro che di Elena Russo... Chi l'avrà vinta tra Milly e Mazza-bubù?

3- Linus replica sul suo blog - Poco gentile signor Grasso, sono un suo assiduo lettore, così come so essere lei assiduo frequentatore di questo blog. Mi permetto quindi, conoscendo la sua passione per i telefilm, di citarle quello che a mio modesto parere è il migliore dell'ultima generazione. Mi riferisco a Luther, miniserie poliziesca della BBC, finita proprio ieri sera.

ELENA RUSSO

Se non l'ha ancora vista se la procuri, pur infinitamente più giovane il protagonista le somiglia tantissimo. La sua storia è quella di un poliziotto la cui vita è talmente intrisa di violenza che non è più in grado di gestire la propria.
La mia sensazione è che questo è quello che è successo anche a lei: a furia di vedere e giudicare tanta cattiva televisione è diventato cattivo e volgare in maniera gratuita.
Ma continuerò a leggerla, comunque.
Con immutata stima.

4- Bye Bye Mario Prignano. Dopo aver confezionato insieme a Minzolini il servizio che perfino in Rai tutti si erano rifiutati di fare, l'irreprensibile Prignano alza bandiera bianca e si dimette dal direttivo dell'Associazione stampa parlamentare. Già, perché il servizio in cui si sputtanava l'intervista di qualche anno fa a Romano Prodi (mandata in onda per dimostrare che le slinguazzate al premier non sono iniziate con l'era Minzo) era firmata da Pierluca Terzulli, vicedirettore del Tg3 e soprattutto presidente dell'Asp. Scontato che l'interessato e il Direttivo dell'Associazione non abbiano affatto gradito la pugnalata alle spalle. E abbiano "informalmente" chiesto a Prignano di farsi da parte. L'interessato ha provato a sondare gli umori del Transatlantico e dopo aver appurato che a sostenerlo non c'era neanche un magazziniere dell'archivio ha deciso di battere in ritirata.

MANILA NAZZARO - Copyright Pizzi

5- Da Espresso - Gaffe estetica di Massimiliano Finazzer Flory. L'assessore alla Cultura di Milano, bell'uomo incline al look modaiolo, ha accolto il presidente della Repubblica in visita al Museo del Novecento in camicia nera (e cravatta argentata). Cattiva idea. Giorgio Napolitano predilige il classico sartoriale e deplora la camicia nera, che ritiene incompatibile con il guardaroba dell'uomo elegante.

ALDO GRASSO

6- vivianamusumeciblog.wordpress.com - Da tempo Signorini conduce su Radio Montecarlo una sua trasmissione mattutina. Ebbene: ora anche la consacrazione della pubblicità. Signorini, infatti, compare nei visual dell'adv che reclamizzano la sua trasmissione. La creatività è dell'agenzia Le Balene e il giornalista compare circondato da dolci, macaron e bon-bon. Infatti il claim recita "Per far la vita meno amara".

LINUS

7- Dal 15 febbraio Luigi Ippolito prenderà la responsabilità della redazione esteri del 'Corriere della Sera'. L'attuale caporedattore Paolo Lepri si trasferirà all' ufficio di corrispondenza di Berlino dopo il rientro nella sede milanese di Danilo Taino. Numero due degli esteri del 'Corriere' diventa Orsola Riva. (Primaonline.it - 11 febbraio 2011)

8 - Non sara' Edoardo Raspelli a condurre la trasmissione gastronomica Rai curata da Pippo Baudo in occasione del 150 esimo della storia d'Italia. La cremasca Roberta Schira, scrittrice e gourmet, sara' affiancata da un giornalista critico gastronomico della carta stampata. Si fanno i nomi di Allan Bay del mensile Style, Davide Paolini del Sole, e Alex Guzzi del Corriere. A Raspelli, conduttore da dieci anni di Melaverde su Rete 4 la domenica, Mediaset ha negato la partecipazione al programma Rai.

AUGUSTO MINZOLINI

9- (ANSA) - Tre poster sono stati appesi dagli attivisti di 100%animalisti sul cancello della casa di Cantu' (Como) di Angiola Tremonti, la sorella del ministro dell' Economia, al centro di polemiche per la sua presunta richiesta al Comune di Cantu' di cui e' consigliere di abbattere i cani randagi se non vengono adottati entro un certo limite di tempo. Proposta che Angiola Tremonti nega di aver mai fatto e spiega all'ANSA che 'non ucciderebbe neanche una formica' e che 'la bufera e' nata anche per colpire mio fratello'.

Quello avvenuto nella notte e' solo l'ultimo dei gesti dimostrativi compiuti dalle associazioni di animalisti negli ultimi giorni nei confronti della Tremonti che riceve '200-300 mail al giorno di insulti'. Per questo, ieri ha presentato una denuncia contro ignoti ai Carabinieri 'perche' questa cosa si sta facendo gravissima ed e' nata per una proposta che io non ho mai fatto. Non ho mai parlato di uccidere o sopprimere, ho solo chiesto i documenti contabili del canile di Mariano Comense' che dipende dal Comune di Cantu'.

Finazzer Flory e

Della questione se n'e' occupata anche il sottosegretario alla Sanita' Francesca Martini che potrebbe far visita al canile di Mariano Comense nei prossimi giorni: 'E' inutile che venga a Mariano - ribatte la Tremonti - vada in Calabria dove i bambini vengono sbranati dai cani. Alla Martini ho pestato i piedi ma parliamo facilmente di eutanasia di uomini pero' l'eutanasia degli animali non si puo' mettere in discussione. Ma io sono cattolica e mi schiero per la vita finche' e' possibile'.

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Eletta in una lista che portava il suo nome nel consiglio comunale di Cantu' appoggiando l'attuale sindaco leghista, Angiola Tremonti spiega che ora e' passata all'opposizione e che comunque questo sara' il suo ultimo impegno politico: 'Che non mi rompano piu' le scatole perche' finisco il mio mandato ma non mi ricandidero' piu' perche' la politica mi ha schifato. Mi hanno attaccato sicuramente anche per attaccare mio fratello. Anche perche' mio fratello e' quello che da' i soldi alla signora Martini'.

10- Da "Vanity Fair"
- Dicono che il figlio di un presidente piuttosto caldo sia innamorato della figlia di un presidente piuttosto gelido. Dicono che il loro amore sia sbocciato in Sardegna. Ma sia proseguito in Brianza. Dicono.

angiola tremonti

- Alla rassegna bolognese di «Arte Fiera», Elisabetta Gnudi ha fatto da modella indossando una giacca-scultura di chiodi, frutto della collaborazione tra lo stilista David Koma e lo scultore Dmitry Zhukov.

- Chi ha incontrato a Londra Lapo Elkann racconta che il ragazzo sia abbacchiato. Sperava di centrare la presidenza della Ferrari, ma per ora deve accontentarsi di curare
lo stile della «rossa di Maranello».

Lapo Elkann fronte alta

- Cinquecento invitati, scenografie da Narnia e palazzo del ghiaccio affittato a Cortina: Vanessa Zoppas e Alberto Moretti festeggiano, un anno dopo, le nozze con gli amici.

- Al Bobino Club di Milano avvistato il giornalista Marco Travaglio all'ora dell'aperitivo. Il giornalista ha bevuto un «chupito», che i maligni hanno ribattezzato Ruby.

MARCO TRAVAGLIO

11 - Dominique Strauss - Kahn , Direttore generale del Fondo Monetario Internazionale e prossimo Presidente della repubblica francese ( se i suoi compagni socialisti non lo fregano prima ) sfoggia un Ipad nuovo di zecca. Ma appena deve prendere un appunto tira fuori il block - notes e un vecchio lapis . Due secoli si sono incontrati.

12 - Per chi ha mezzora libera questo weekend, è illuminante la ricostruzione di Trarco Mavaglio (sic), un fan dell'anagrammato giornalista del "Fatto", sul caso Ruby-Berlusconi-Mubarak
http://www.youtube.com/watch?v=pKZ5E-wX1TI e http://www.youtube.com/watch?v=RgSaGilU9TQ

strauss-kahn


13- La mejo battuta del momento? "Nel monno fino a ieri ce stavano du' ruby-vecchi.... uno se ne annato!"

 

BORSE POSITIVE DOPO L’ADDIO DEL FARAONE - ELKANN, AD DELLA EXOR CINESIZZATA - MARPIONNE: CON GLI INDIANI SIAMO ANCORA AMICHETTI - WEBER MOLLA LA BUNDESBANK PER MOTIVI PERSONALI - LA CONSOB RESTA A ROMA - ABRAMO BAZOLI PERDE CON MITTEL - DAL PARADISO AL PARADISINO: TECHINT DALLE CAYMAN AL LUSSEMBURGO - BOOM DEI PIRELLI BOND - NTV E I TRENI REGIONALI (COI SUSSIDI) - RIPRISTINATI I FONDI ALL’EDITORIA - I DIPENDENTI PUBBLICI PARLERANNO TIM - TUTTE LE BANCHE IRLANDESI SONO SPAZZATURA - L’INTERNAZIONALE DEL MONOPOLIO: ACCORDO TRA DEUTSCHE E FRANCE TELECOM…

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1 - BORSA: MILANO CHIUDE IN POSITIVO DOPO DIMISSIONI MUBARAK E FIDUCIA USA - IN RETROMARCIA ST (-2,1%) E I FINANZIARI...
Radiocor
- Le Borse europee chiudono in positivo grazie alla fiducia dei consumatori Usa (ai massimi degli ultimi otto mesi) e alle dimissioni di Mubarak. A Milano l'Ftse Mib chiude a +0,44% e l'All Share a +0,38% con Buzzi Unicem (+3,2%) e Tenaris (+2,28%) ancora sugli scudi. In coda al listino i finanziari e St (-2,1%) dopo che Nokia, suo principale partner, non ha voluto fornire target sul bilancio 2011.

mubarak

2 - EXOR: ELKANN NOMINATO A.D., BROWN NUOVO CAPO DEGLI INVESTIMENTI...
Radiocor
- Il cda di Exor ha nominato amministratore delegato John Elkann, che mantiene anche la carica di presidente. Tobias Brown diventa chief investment officer e sara' responsabile delle attivita' di investimento in tutto il mondo. Alessandro Nasi sara' a capo delle attivita' americane e il cfo di Exor, Enrico Vellano, si occupera' di tutte le funzioni centrali. Carlo Sant'Albano, fino a oggi a.d. della holding di casa Agnelli, sara' nominato presidente della controllata Cushman & Wakefield. Aldo Mazzia, responsabile amministrativo, lascera' la societa' per assumere incarichi operativi in Juventus Fc

John Elkann

3 - BCE: WEBER LASCIA BUNDESBANK A FINE APRILE, A BREVE SUCCESSORE...
Radiocor
- Axel Weber lascera' la presidenza della Bundesbank il 30 aprile prossimo, in anticipo di un anno rispetto al suo mandato. Lo ha annunciato il portavoce del Governo tedesco, spiegando che la decisione e' da ricondursi a 'motivi personali'. L'annuncio e' stato dato al termine di un vertice tra il cancelliere tedesco, Angela Merkel, il ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble e lo stesso Weber che e' uscito, al termine, senza alcun commento. Il successore di Weber alla guida della Bundesbank 'sara' reso noto nel corso della settimana prossima'. Merkel e Schaeuble 'prendono atto con rispetto' dei motivi addotti da Weber.

4 - FIAT: TATA, PUNTIAMO A RAFFORZARE JV, NESSUN DISACCORDO...
Radiocor -
Tata Motors 'intende rafforzare la jv con Fiat e smentisce categoricamente' un possibile disaccordo con il costruttore italiano. Cosi' a 'Radiocor' il portavoce della societa' indiana, che ha spiegato che Tata Motors intende 'rendere piu' solida l'alleanza con Fiat vendendo piu' auto Fiat in India e aumentando la presenza della Fiat nei concessionari indiani'. Sono cinque anni che e' in corso la collaborazione tra Tata Motors e Fiat, le cui vendite nel Paese registrano comunque livelli modesti. L'a.d. di Fiat, Sergio Marchionne, parlando ai giornalisti a gennaio al Salone dell'Auto di Detroit ha affermato: 'in India abbiamo il partner giusto. Dobbiamo solo mettere piu' enfasi sull'aspetto commerciale. E' il piu' grande gestore di attivita' industriali in India e non e' un rivale nel nostro segmento'.

Axel Weber e Mario Draghi

5 - TELECOM: SI AGGIUDICA GARA CONSIP DEL VALORE DI 230 MLN...
Radiocor
- Milano, 11 feb - Telecom Italia si e' aggiudicata la gara indetta da Consip per l'attivazione di una convenzione relativa all'affidamento dei servizi di telefonia mobile per la Pubblica Amministrazione, ottenendo il miglior punteggio sia tecnico sia economico. La convenzione, che avra' una durata di 24 mesi, eventualmente prorogabile di ulteriori 12 mesi, si legge in una nota, ha un valore complessivo stimato di circa 230 milioni di euro e si rivolge a circa 19 mila Enti beneficiari, tra Centrali e Locali. La gara e' stata effettuata secondo una procedura aperta ed e' stata aggiudicata con la modalita' dell'offerta economicamente piu' vantaggiosa, secondo criteri tecnici ed economici.

6 - DL MILLEPROROGHE: OK A RIORGANIZZAZIONE CONSOB, NO SPOSTAMENTO MILANO...
Radiocor
- Via libera delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato alla riorganizzazione della Consob entro il 31 luglio ma senza il riferimento alla 'progressiva concentrazione delle attivita' della Consob presso la sede di Milano'. L'emendamento approvato del senatore Giuseppe Esposito (Pdl) e' stato riformulato dopo le polemiche e lo sciopero dei dipendenti della Commissione, contro lo spostamento delle attivita' da Roma a Milano.

berlusconi merkel

7 - ROCCA: LE CASSEFORTI TRASLOCANO DALLE ANTILLE AL LUSSEMBURGO...
Radiocor
- La famiglia Rocca riorganizza la galassia societaria, portando in Lussemburgo le casseforti che erano domiciliate nelle Antille, nell'ambito d i un riassetto anche ai fini fiscali. Come risulta dai documenti consultati da Radiocor, la San Faustin, holding della famiglia che controlla il 60,6% di Tenaris, ha lasciato la sede di Curacao a fine gennaio per approdare in Lussemburgo con lo status di 'societe' anonyme'. Lo stesso giorno e' arrivata nel Granducato dalle Isole Cayman la Techint Holdings (controllata dalla San Faustin), cui fa capo il 61% del big della siderurgia sudamericano (ma con cittadinanza lussemburghese) Ternium Sa, nel cui azionariato c'e' anche Tenaris con l'11%. Secondo fonti finanziarie, l'obiettivo delle due operazioni e' riallineare la domiciliazione delle holdings con quelle delle societa' quotate, lussemburghesi fin dalla loro costituzione

8 - PIRELLI BOND, RECORD DI RICHIESTE...
F. D. R. per il "Corriere della Sera"
- Tutto esaurito per il primo bond corporate dell'anno «unrated» firmato Pirelli. Il gruppo milanese ha collocato ieri 500 milioni di obbligazioni a 5 anni con un rendimento di 230 punti base oltre il tasso mid swap. In pratica pagherà il 5,21%di interessi e il titolo sarà quotato in Lussemburgo. I collocatori Barclays Capital, Banca Imi, Unicredit, Sg Cib e Mediobanca hanno ricevuto richieste per oltre 4,5 miliardi di euro, pari a oltre 9 volte l'offerta.

Marchionne e gli operai jpeg

Il collocamento, per il 93%coperto da investitori esteri, non è un rifinanziamento di bond in scadenza ma serve a ottimizzare la struttura dell'indebitamento. Pirelli ha infatti un'esposizione complessiva di 1,2 miliardi di euro quasi esclusivamente di tipo bancario. Il bond aiuta dunque a meglio equilibrare il bilancio attraverso una diversificazione delle fonti di finanziamento e un allungamento della durata media del debito. Il collocamento di ieri dovrebbe essere l'unico previsto per quest'anno.

9 - NTV PUNTA SUI TRENI REGIONALI...
M. Bac. per il "
Corriere della Sera" - Ntv, la compagnia ferroviaria privata dell'Alta velocità, presieduta da Luca di Montezemolo, lancia la sfida su tutto il trasporto passeggeri. «Non è vero che il nostro è un treno per l'elite, di lusso, perché è per tutti» ha detto ieri l'amministratore delegato di Ntv, Giuseppe Sciarrone, presentando il primo quaderno dell'Ufficio studi Ntv dedicato a «Lo sviluppo dell'Alta Velocità in Europa e nel Mondo» .

Tata Sons

«Non è vero - ha proseguito - che vogliamo fare il trasporto ferroviario solo sull'Alta velocità ma anche negli altri settori: regionale e servizi a lunga percorrenza sussidiati» . Per essere più chiaro Sciarrone ha detto: «Se qualche Regione dovesse decidere di fare le gare per il servizio di trasporto ferroviario locale, noi saremmo pronti a partecipare e saremmo pronti anche per servizi a lunga percorrenza sussidiati ma l'unico mercato liberalizzato è quello dell'Alta Velocità» . Ntv partirà con 10 treni veloci tra settembre e novembre di quest'anno, una volta ottenuta l'omologazione. «La compagine azionaria è stabile» ha concluso Sciarrone.

10 - PORTI: FRATTINI, PROGETTO UNICREDIT PER TRIESTE-MONFALCONE PROSEGUE...
(Adnkronos)
- Il progetto Unicredit per la piattaforma logistica Trieste-Monfalcone, il cosiddetto superporto, 'va certamente avanti'. Lo ha ribadito a Trieste il ministro degli Esteri Franco Frattini.

'Sarebbe davvero pazzia perdere il primo esempio nazionale di un investimento privato che semplifica sotto il profilo burocratico, che realizza sinergia nell'area dell'alto Adriatico, che coinvolge la Slovenia, come la stiamo coinvolgendo, che attrae investimenti internazionali e che crea lavoro", ha sottolineato Frattini.

Pirelli re - marchio

"Questo per Trieste e Monfalcone -ha proseguito il ministro- e' lavoro per i giovani, un indotto che porta milioni di container in questa parte dell'Adriatico e lo sviluppo di questa regione. Quindi, nessuno -ha sottolineato- pensa di fare la guerra con Venezia'.

11 - MITTEL: CHIUDE TRIMESTRE CON PERDITA DI 200MILA EURO, ZOBELE IN CDA...
(Adnkronos)
- Mittel chiude il primo trimestre 2010-2011 in sostanziale pareggio, con una perdita netta di pertinenza del gruppo di 202mila euro, contro un utile di 672mila euro nel primo trimestre dell'esercizio precedente. Lo comunica la Mittel, che oggi ha riunito il cda. "Il primo trimestre non e' molto signiticativo - ha spiegato Massimo Tononi, presidente del comitato esecutivo, ex Goldman Sachs e gia' sottosegretario all'Economia - perche' non ci sono dividendi".

Il margine di interesse ammonta a 1,23 mln di euro, contro 1,48 mln; il margine di intermediazione ammonta a 1,58 mln contro 5,1 mln. Il cda di Mittel ha accettato le dimissioni di Mario Marangoni da consigliere, cooptando il presidente della Fondazione Cr Trento e Rovereto Enrico Zobele.

CONSOB

12 - EDITORIA: FNSI, BENE RIPRISTINO FONDI, RICONOSCIUTO VALORE INFORMAZIONE...
(Adnkronos)
- 'Il ripristino, ancorche' parziale, dei fondi per l'editoria improvvisamente decurtati alla fine del dicembre scorso, e' una boccata di ossigeno essenziale per la sopravvivenza di decine di testate nella fase di transizione all'entrata in vigore del nuovo regolamento di erogazione dei fondi'. Lo afferma in una nota la Federazione della Stampa che esprime 'vivo apprezzamento per la sensibile attenzione istituzionale del presidente del Senato Renato Schifani che ancora ieri mattina aveva prestato ascolto e incoraggiato le soluzioni parlamentari per il ripristino dei fondi, nel corso di un colloquio con il segretario e il presidente della Fnsi, Franco Siddi e Roberto Natale'.

Il voto bipartisan della commissione Bilancio del Senato che ha dato via libera all'emendamento al cosiddetto Milleproroghe che ha reintrodotto 30 dei 50 milioni di euro, che erano stati sottratti alla stampa, e 15 milioni per le radio tv locali e' 'un riconoscimento del valore dell'informazione e del suo pluralismo come bene pubblico essenziale'.

giuseppe sciarrone ad NTV lap2

'L'iniziativa della Fnsi e delle associazioni di settore, del movimento cooperativo, dei movimenti culturali, che ha trovato riscontro nei livelli piu' alti delle istituzioni, ha incontrato la convergenza pressoche' di tutti i gruppi politici e la sintesi nella commissione Bilancio del Senato, presieduta dal senatore Azzolini. E' positivo che politici come, tra gli altri, i senatori Vita (Pd), Gasparri (Pdl), Mura (Lega), Pardi (Idv), Poli Bortone, Viespoli (Fli), e per essi i rispettivi gruppi, abbiano trovato una convergenza significativa per sanare una grave ingiustizia'.

13 - IRLANDA: MOODY'S, RATING BANCHE 'JUNK'...
(ANSA)
- Moody's ha declassato a junk i ratings di tutte le banche irlandesi. L'agenzia ha preso la decisione in seguito alla scelta del governo di Dublino di posticipare a dopo le elezioni l'aumento di capitale degli istituti di credito nazionali, secondo quanto riferisce il Financial Times online.

Il rating di Bank of Ireland e' stata tagliato da Baa2 a Ba1, quello di Aib da Baa3 a Ba2 come quello di EBS e Irish Life & Permanent. I rating di Anglo Irish Bank e Irish Nationwide scendono da Ba3 a Caa1.

FRANCO FRATTINI

14 - VOLKSWAGEN: +19,6% VENDITE GENNAIO...
(ANSA)
- Il gruppo Volkswagen inizia il 2011 con un altro aumento delle vendite a due cifre dopo il +13,5% del 2010: a gennaio il colosso di Wolfsburg ha venduto 644.200 autovetture, +19,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. L'andamento, spiega un comunicato, e' stato trainato da una performance particolarmente positiva nella regione Asia-Pacifico, che ha registrato un +32,5% a 239.500 auto. La parte del leone l'ha fatta la Cina, con un aumento del 30,6% a 217.900 unita'.

BAZOLI

15 - GAZPROM: CRESCERA' EXPORT VERSO EUROPA...
(ANSA) -
Il colosso russo Gazprom prevede di aumentare l'export verso l'Europa e di alzare i prezzi del 14% in media. Lo rendono noto le agenzie russe citando fonti della Gazprom. Il volume delle vendite verso l'Europa - il primo mercato per il gas russo - cresceranno del 9,3%, passando da 138,6 miliardi di metri cubi nel 2010 a 151,5 mld quest'anno. I prezzi medi passeranno invece da 306 a 352 dollari per mille metri cubi. In gennaio l'export verso l'Europa occidentale e' gia' cresciuto del 6%.

Franco Siddi

16 - CONSULTA: RITARDO POSTACELERE? RISARCIRE...
(ANSA)
- Va risarcito il danno subito da chi vede arrivare in ritardo un plico spedito con postacelere. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale secondo cui va considerata un 'ingiustificato privilegio' l'esclusione di qualsiasi responsabilita' di Poste italiane Spa per il ritardato recapito delle spedizioni di postacelere. La Consulta ha dichiarato illegittimo l'art.6 del testo unico delle disposizioni legislative in materia postale, di bancoposta e tlc nella parte in cui si esclude tale responsabilita'.

Banca Centrale Irlandese

17 - INDESIT: RICAVI 2010 +10,2%...
(ANSA)
- Indesit chiude il 2010 con ricavi a quota 2,9 miliardi, in aumento del 10,2 per cento e un utile netto in crescita da 35 a 90 milioni di euro. Lo annuncia una nota del gruppo che fa capo alla famiglia Merloni.

18 - ACCORDO DEUTSCHE TELEKOM-FRANCE TELECOM...
(ANSA) -
Deutsche Telekom e France Telecom hanno raggiunto un accordo per esplorare modalita' di cooperazione sul fronte delle tecnologie. Lo afferma l'agenzia Bloomberg citando un comunicato. I campi tecnologici su cui i due colossi europei delle tlc cercano una collaborazione sono la condivisione della rete d'accesso, il miglioramento del wi-fi e il roaming.

 

MA PERCHÈ TUTTI HANNO QUESTA GRANDE SMANIA DI FESTEGGIARE I 150 ANNI DELL’UNITÀ DELL’ITALIA, MANCO FOSSERO NAPOLITANO E CIAMPI MESSI INSIEME? CHE POI, OGGI COME IERI, IN QUESTA ITALIA DEI MIEI STIVALI, CHE CAZZO ABBIAMO DI BELLO DA FESTEGGIARE? LA MIGNOTTOCRAZIA IMPERANTE? LA POMPETTA DEL CAVALIERE? LA DISOCCUPAZIONE GALOPPANTE? I RICATTI, CHE OGGI HANNO PRESO IL POSTO DELLE RACCOMANDAZIONI DI IERI, PERSINO PER SBARCARE SUL’ISOLA DEI PENOSI? MA TANT’È, ABBIGLIATI COME LA BANDIERA, DOVE TI GIRAVI TI GIRAVI ERA UN CAROSELLO DI ABITI TRICOLORI, ECCO 350 FOLLI, UNO PIù HORROR DELL’ALTRO, DEGENERATI DAL BUFFET LIBERO E ABBONDANTE

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TORTA ITALICA

Gabriella Sassone per Dagospia
Foto di Umberto Pizzi da Zagarolo


Ma perchè tutti hanno questa grande smania di festeggiare i 150 anni dell'Unità dell'Italia, manco fossero Napolitano e Ciampi messi insieme? Che poi oggi come oggi, in questa Italia, che cazzo abbiamo di bello da festeggiare? La mignottocrazia imperante? La disoccupazione galoppante? Le raccomandazioni selvagge persino per sbarcare sul'Isola dei Penosi? Ma tant'è.

Così, anche la manager della comunicazione Sara Jannone non sfugge al luogo comune e trasforma il consueto mega party "PazZodiaco 2011" dedicato ai nati sotto il segno dell'Acquario, in una celebrazione per il 150° compleanno dell' Italia unita (ma oggi schiava dal Bunga Bunga, come ripeteva qualcuno tutta la sera).

TAGLIO DELLA TORTA

Nei saloni antichi di Palazzo Ferrajoli, dimora del marchese Giuseppe, proprio di fronte a Palazzo Chigi, si è mangiato, ballato e cantato fino a notte, tra coccarde tricolori e spillette consegnate all'ingresso a tutti gli ospiti e l'immancabile mega torta tricolore tutta crema e fragoline di bosco firmata dal pasticcere Vincenzo Mennella. Non solo: il dress code imponeva alle signore di arrivare abbigliate come la bandiera. Dove ti giravi ti giravi era un carosello di abiti bianchi, rossi e verdi.

SILVANA LA ROSSA

Ma la più in tema di tutte, quella che ha osato di più, è stata l'immarcescibile Maria Giovanna Elmi, che si è infilata in un tailleur pantalone che mixava tutti e tre i colori. Brava! Era una gioia per gli occhi vederla ballare sulle note di Carlo Giammatteo, con l'ex collega di annunci tv Rosanna Vaudetti. Erano più scatenate e divertite di tante diciottenni alla Ruby Rubicazzi, che sembrano vecchie decrepite (soprattutto nell'anima) per la vita spericolata che conducono.

SIGNORE VARIE E AVARIATE

Ad aprire la serata, il consueto assalto al sontuoso buffet, approntato con pazienza certosina dallo chef di Palazzo Ferrajoli Bruno Calvani, rinforzato con i salumi e formaggi di Giacomo Buonanno. Per la prima volta da quando giro per feste (e saranno 20 anni!) il cibo era talmente abbondante che è stato smaltito a fatica, anzi ne è avanzato un bel po', nonostante la panza insaziabile delle truppe blasonate sempre affamate, peggio dei bambini del Biafra, e un'invasione in massa di imbucati.

SIGNORE VARIE E AVARIATE

Erano state invitate 150 persone, lievitate a 350. "Ma come hanno fatto a entrare?", si chiede ancora la Jannone. Misteri dell'imbuco spericolato. Comunque, anche chi è arrivato molto tardi, come il giudice Antonio Marini e l'abbronzatissima moglie Elisabetta (annoiati dopo 3 ore di "Malato immaginario" messo in scena da Gabriele Lavia all'Argentina), ha potuto rifocillarsi in santa pace. In giro, un tourbillon di scollature avvizzite, abbronzature irreali da Lampados che ti evidenziano le rughe e le crepe facciali manco fossi un Emilio Fido, facce botulinate con occhi ormai strabici e orecchie al posto del naso, bocche trasformate in culi di gallina grazie alle punturine di acido jaluronico e silicone.

SIGNORE VARIE E AVARIATE

Insomma, nell'era del Berlusconismo senza limitismo nessuno vuole invecchiare... e tutti vorrebbero fare Bunga Bunga. Ma di belle fanciulle, poco e niente, tutte signore d'antan, si lamentava il simpaticissimo principe Guglielmo Giovanelli Marconi, che si è lasciato sfuggire un divertente: "Sono 5 giorni che non trom...; mi sta venendo mal di testa!". "E pigliati un Moment", gli ha risposto l'amico di sempre Giuseppe Ferrajoli. I due, in coppia, sono meglio di Totò e Peppino.

SARA JANNONE

A festeggiare la vulcanica Jannone, fasciata in lungo rosso firmato da Luigi Bruno, e gli amici Acquari Camilla Nata e Carlo del Grande, accomodati a mangiare tra i tavoli tondi, ecco il vice pres. dell'Autority Giuseppe Chiaravalloti, Domenico Naccari, Piero Cucunato, Idris di Libia con la moglie spagnola, gli editori Italo e Federico Tassinari, l'on. Catia Polidori, l'on. Silvano Moffa, il Presidente d ell'osservatorio Parlamentare europeo Giuseppe Catapano, il prof. Luca Filipponi, la principessa Daniela Pacelli, l'imprenditrice Paola Pisani, Andrea Meschini con la moglie Domitilla, il magistrato Angelo Gargani, lo scrittore Luciano De Crescenzo col nuovo badante Enzo D'Elia, il prof. Ercole Pellicanò, il Prefetto Fulvio Rocco, Silvana Augero, Carlo Giovanelli.

SARA JANNONE CON BANDIERA ITALICA

E ancora, il Prefetto Giovanni Ietto, l 'ambasciatore d'Austria Christian Berlokovits, Dany del Seco d'Aragona, l'etoile del teatro dell'opera di Roma Laura Comi e chi più ne ha più ne ometta. Tra le prezzemoline dello showbiz, sempre tutte prese a mettersi in mostra, cartellino timbrato per Nadia Bengala in lungo bianco, Maria Monsè che distribuiva inviti per la presentazione del suo prossimo libro (aiuto!) nonchè del suo genetliaco, Lorella Landi, Adriana Russo, Eleonora Vallone, l'ex Miss Italia Gloria Bellicchi.

RITA LISCI

La rivelazione della serata? Don Alessandro, un prete in abito talare (che qualcuno pensava fosse una maschera carnevalesca) che vive in Kenia, a Malindi, e con la sua Fondazione si occupa di salvare i bambini dal turismo sessuale e di curare quelli malati di Aids. "Anche a Malindi, tra gli italiani che vengono in vacanza lì, si parla molto di Dagospia e di queste serate Cafonal: ma che sono?", ci domanda.

OSPITI

Ora Don Alessandro lo sa: sbarcando alla festa ha potuto sperimentare di persona il brivido del Cafonal. Amen!

 

VELINE A GOMORRA! - NELL’INDAGINE DELLA PROCURA DI NAPOLI SPUNTANO ANCHE I CASALESI - BARTOLO, il manager DEGLI “INCONTRI” DI SARA Tommasi, organizzò nel 2003 a Casal di Principe l’inaugurazione di una autoconcessionaria, intestata a un prestanome del camorrista Nicola Schiavone. Attrazione della serata Natalie Caldonazzo - SPUNTANO ARCORINE ANCHE NEL CORECOM CAMPANO: EMANUELA ROMANO, OSPITE A VILLA CERTOSA - NOZZE PER LA MINETTI?…

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Sara Tommasi

1 - NATALIE CALDONAZZO ALL'INAUGURAZIONE DELLA CONCESSIONARIA DEGLI SCHIAVONE...
Da http://www.casertace.biz
- Ci sono anche i Casalesi nel fascicolo dello scandalo "veline" su cui sta indagando la Procura di Napoli. Il nome di Vincenzo Saiello, conosciuto come Bartolo, l'impresario napoletano che avrebbe organizzato gli 'incontri' con la show girl Sara Tommasi (mittente dei numerosi sms indirizzati al premier Silvio Berlusconi, di cui si stanno occupando tutti i giornali), è a verbale più volte in un processo a carico di Nicola Schiavone, figlio del boss ergastolano Francesco detto Sandokan, capo del clan dei Casalesi, e a sua volta reggente dell'organizzazione fino al suo arresto.

sara tommasi manifesto per lupi

L'indagine che aveva portato al processo era nata con l'inaugurazione nell'aprile del 2003 a Casal di Principe dell'autoconcessionaria "Trident", formalmente intestata a un prestanome ma nella disponibilità di Nicola Schiavone. Attrazione della serata Natalie Caldonazzo, contattata proprio da Bartolo. L'uomo non venne chiamato a testimoniare in aula, ma nel processo - concluso a gennaio scorso davanti alla prima sezione penale samaritana, presieduta da Raffaello Magi, con la condanna di Nicola Schiavone come socio occulto della "Trident" per intestazione fittizia di beni cosi' come il suo prestanome - viene piu' volte citato dall'accusa il suo intervento per fare in modo che la showgirl giungesse a Casale.

sara tommasi

2 - LA PAPI GIRL NAPOLETANA NEL CORECOM...
Da http://espresso.repubblica.it -
Papicom: il consiglio regionale della Campania elegge (a scrutinio segreto) il Corecom, il comitato regionale per le comunicazioni, e chi ti spunta tra i nuovi componenti? Emanuela Romano, dalla scorsa primavera anche assessore ai Servizi sociali e politiche del lavoro a Castellammare di Stabia, diventata famosa due anni fa quando i giornali scrissero di un gruppetto di ragazze napoletane, e tra queste l'attuale consigliere della Provincia di Napoli Francesca Pascale, ospiti in Costa Smeralda della villa del presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Ma un candidato escluso denuncia irregolarità....

sara tommasi

3- NOZZE PER LA MINETTI?
Da Vanity Fair-
La dura vita di Nicole Minetti può portarla dritta all'altare - Che il 2011 non sarebbe stato un anno fortunato Nicole Minetti lo avrebbe dovuto capire già dai primi giorni di gennaio. Quando l'aereo che doveva portarla alle Seychelles si è bloccato per un guasto sulla pista. La consigliera regionale del Pdl, indagata nel caso Ruby per induzione alla prostituzione, fu costretta a tornare a casa bruciando parte delle ferie. Ora, fonti vicine al suo fidanzato ufficiale Simone Giancola (ex di Sara Tommasi) dicono che, passata la buriana, siano in programma le nozze. Borghesi, come la famiglia di lui, della quale è amica l'avvocato di lei, Daria Pesce.

Natalie Caldonazzo

Per tirarsi su di morale, Nicole ha pensato di fare visita al medico sardo Giacomo Urtis, chirurgo specializzato in dermatologia e medicina estetica. Urtis, nell'estate del 2010, raccontava al periodico Sassari&Hinterland di avere clienti vip: «Sono i personaggi Tv del circuito di Lele Mora». E aggiungeva: «Ho organizzato il compleanno a sorpresa di Emilio Fede». Già, Mora e Fede, indagati con la Minetti.

 

DELLA VALLE TORNA A CRITICARE GERONZI - CORRIERE DELLE MIE BRAME - dopo la penosa retromarcia dello scarparo, abramo bazoli sibillino sulle partecipate in profondo rosso rcs e telecom (anche bernabé trema) - COME MAI, nonostante non sia più in Fiat, MONTEZUMA siede ancora nel cda della Rcs Quotidiani? - luchino si para il sederino e liscia de bortoli, cocco di bazoli - ESCLUSA la CESSIONE INTERA della PARTECIPAZIONE IN DADA...

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1 - RCS: NEL 2010 RICAVI CONSOLIDATI DI 2,2 MLD EURO (+2,2%)...
(Adnkronos)
- I ricavi consolidati si attestano a 2.255 milioni nel 2010 per Rcs, in miglioramento del 2,2% (49 milioni) rispetto al 31 dicembre 2009. La performance positiva e' attribuibile "principalmente alla crescita del 7% registrata dai ricavi pubblicitari, alla sostanziale tenuta dei ricavi editoriali e diversi e al buon andamento dell'area Libri, che compensa il rallentamento dei ricavi da prodotti collaterali in Italia e Spagna". E' questo uno dei risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2010 che il cda di Rcs MediaGroup, riunitosi oggi a Milano, ha esaminato e condiviso.

BAZOLI

L'Ebitda pre oneri e proventi non ricorrenti risulta positivo per 199,4 milioni, in miglioramento di 66,4 milioni rispetto al 2009. Considerando proventi e oneri non ricorrenti, pari a -1,6 milioni nel 2010 e -97,3 milioni nel 2009, l'Ebitda si attesta rispettivamente a 197,8 milioni e a 35,7 milioni. L'indebitamento finanziario netto si riduce "ulteriormente di 86 milioni rispetto al 31 dicembre 2009 e si attesta a 971 milioni grazie al forte miglioramento del cash flow della gestione tipica".

2 - RCS: RISOLUZIONE PATTO CON BARBERIS, ESCLUSA CESSIONE INTERA
PARTECIPAZIONE IN DADA...
(Adnkronos)
- Il consiglio di amministrazione ha approvato un accordo, finalizzato in data odierna, per la risoluzione del patto parasociale esistente tra Rcs MediaGroup e Paolo Barberis in relazione a Dada.

DIEGO DELLA VALLE

L'accordo, in particolare, prevede la risoluzione consensuale con effetto immediato del suddetto Patto parasociale; l'acquisto da parte di Rcs MediaGroup da Barberis di 630.000 azioni Dada al prezzo di 8,9 euro per azione. Pertanto, la partecipazione nel capitale di
Dada detenuta da Rcs MediaGroup passa dal 50,74% al 54,63%.

Quanto all'apertura di una trattativa per la cessione di Dada.net , Rcs "confida che l'attivita' intrapresa da Dada consenta di raggiungere gli obiettivi di valorizzazione perseguiti, escludendosi pertanto allo stato ipotesi di cessione dell'intera partecipazione detenuta in Dada".

3 - BAZOLI: «CLIMA TRANQUILLO TRA I SOCI DEL CORRIERE VERTICI TELECOM? È PRESTO»...
Massimo Restelli per "il Giornale"

Luca Cordero Di Montezemolo e Diego Della Valle - Copyright Pizzi

Giovanni Bazoli si fa garante dello status quo della Rcs, il gruppo che controlla il Corriere della Sera. Il banchiere bresciano si è infatti mostrato ieri più che persuaso che il clima tra i grandi soci di Via Solferino sia positivo, malgrado la profonda stoccata inferta dal padrone della Tod's, Diego Della Valle: «Credo di sì», ha detto Bazoli che insieme al numero uno delle Generali, Cesare Geronzi, è considerato il grande tessitore degli equilibri della finanza italiana.

Secondo Della Valle, il professore-banchiere e Geronzi gestirebbero il vero potere in Rcs, al di fuori del consiglio di amministrazione. Un'accusa pesante, davanti alla quale Bazoli ha ieri opposto un «no comment» di piombo. L'imprenditore marchigiano ha anche chiesto al consiglio di Generali di cedere la propria partecipazione (3,7%), sostenendo che «crea solo malumori e non è core business».

Bazoli sembra però mandare il messaggio di considerare più che gestibile la polemica sollevata da «Mr Tod's»: la prima verifica è oggi quando il cda di Rcs sarà chiamato ad approvare i conti del 2010 ed è possibile che l'ad Antonello Perricone aggiorni i consiglieri sul piano strategico approvato a dicembre.

Della Valle e Montezemolo

Il vero confronto tra i soci è però rimandato alla riunione del patto, in agenda mercoledì 16. Bazoli siede nel patto per la finanziaria Mittel, ma dell'accordo parasociale fa parte anche la «sua» Intesa Sanpaolo (di cui il banchiere è anima storica e presidente del consiglio di sorveglianza).

Il salotto buono del Corriere, che in tutto blinda il 65% del capitale, ha da sempre rappresentato una delle stanze di compensazione della finanza italiana e anche uno dei suoi maggiori centri di influenza. Apparso in buona forma al termine del consiglio di Mittel (nel primo trimestre dell'esercizio 2010-2011 la finanziaria ha peso 0,2 milioni), Bazoli ha poi preso la parola su Telecom Italia, di cui Intesa è grande azionista tramite la cassaforte Telco sempre in tandem con Assicurazioni Generali, oltre che con Mediobanca e con la spagnola Telefonica.

DE BORTOLI FERRUCCIO

Ad aprile scadrà il consiglio di amministrazione di Telecom e la posta in palio resta la permanenza dell'amministratore delegato Franco Bernabè. Del rinnovo dei vertici del gruppo telefonico «non ne abbiamo iniziato a parlare e io non ne parlo», ha detto Bazoli. Il nodo, però, nei prossimi mesi andrà comunque affrontato e le diplomazie sotterranee tra gli azionisti sono già in corso.

4 - LA FIAT SI TIENE MONTEZEMOLO...
Da "il Giornale"
- Rcs, editrice del Corriere della Sera, riunisce oggi il cda. Seduta molto attesa per le recenti polemiche di Diego della Valle contro Cesare Geronzi e Giovanni Bazoli. Anche se i soci si confronteranno mercoledì, nel patto di sindacato. Intanto sul tema del direttore del Corriere è intervenuto Luca di Montezemolo, amico di Della Valle, che ha difeso Ferruccio De Bortoli a spada tratta. Una posizione che Montezemolo può prendere perché, nonostante non sia più in Fiat, siede ancora nel cda della Rcs Quotidiani. Dove continuerà a rimanere perché il Lingotto non intende sostituirlo: Montezemolo resta l'uomo-Corriere di Torino.

cesare GERONZI

5. DELLA VALLE TORNA A CRITICARE CESARE GERONZI.
Radiocor
- L'imprenditore marchigiano, secondo quanto risulta a Radiocor, ha attaccato il presidente delle Generali nell'ambito della riunione di stamattina del cda di Rcs, di cui Geronzi non fa parte. Della Valle, che e' anche consigliere delle Generali, aveva chiesto nelle scorse settimane al cda della compagnia assicurativa di valutare la cessione della partecipazione sindacata in Rcs. Nel corso della riunione del consiglio del gruppo editoriale, che aveva all'ordine del giorno principalmente il preconsuntivo 2010, numerosi consiglieri hanno voluto esprimere la propria opinione sull'andamento del gruppo e nel confronto e' emersa fiducia e stima per il lavoro del direttore del Corriere della sera, Ferruccio De Bortoli.

 


LA REPLICA DI MUCCIANTE (RADIO2): CHIAMBRETTI A SANREMO È LOW COST - E LA BANCA UBS RICORDA CHE MARPIONNE NON È PIÙ NEL BOARD - A BOLZANO FANNO GLI AUTONOMISTI COL CULO DEGLI ALTRI - MARIASTELLA INGUAIA MARONI - L’IMMACOLATA CONCEZIONE DELLA CORTE COSTITUZIONALE - A STRASBURGO! MA PER CIRCONVENZIONE DI INCAPACE - INVECE CHE PER INTERCETTARE MIGNOTTE, SPENDIAMO PER TROVARE LE GEMELLE…

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Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dagospia,

Flavio Mucciante

alcune precisazioni sull'articolo "Chiambretti, radio sanremino", da voi pubblicato. Radio2 segue il festival da lunga tradizione. Musica, varietà e intrattenimento sono i cardini della missione editoriale che il Cda ha affidato alla rete. La politica di contenimento dei costi, da tempo in atto alla radio, ci ha suggerito, già nel 2010, di rimodulare l'offerta, rinunciando al consueto apporto della Gialappa's . Una strategia che trova riscontro anche nelle scelte di quest'anno con la proposta, originale e di qualità, della trasmissione "Comunque vada sarà Sanremo, 5 giorni di tv alla radio".

Una presenza di Radio2 al festival, che abbiamo definito "low budget" con la formula del "tre per uno". Autore,conduttore e inviato sarà infatti Piero Chiambretti, personaggio televisivo Mediaset come le "iene" Luca e Paolo ed Elisabetta Canalis. I costi dell'intero cast artistico e dello stesso Chiambretti, al quale mi lega profonda stima, sono di gran lunga inferiori - solo per rassicurare tutti i lettori- a quelli di tutte le edizioni degli ultimi anni, compresa quella del 2009 e, in ogni caso, non parliamo di compensi milionari alla radio,veri o presunti, come nei casi di altre star, che si leggono in questi giorni anche su Dagospia ma di poche migliaia di euro per l'evento top della stagione radiotelevisiva.

ho av74 chiambretti

Grazie per l'attenzione

Flavio Mucciante
Direttore Radio2

Lettera 2
Caro Dago, Sergio Marchionne non è più parte del board di UBS dall'assemblea degli azionisti dell'aprile 2010.
Ufficio stampa UBS

Lettera 3
A Bolzano fanno gli "autonomisti" con il culo degli altri. Come Provincia autonoma hanno beccato soldi e agevolazioni fiscali dallo Stato per decenni. Ed ora fanno i ganzi (non hanno né risorse, né soldi, né mezzi, né voglia per partecipare al'Unità d'Italia...).

Vedo che è cominciata l'opera di demolizione di Sara Tommasi. D'accordo, non sarà Keynes, ma chi si è trombato una marocchina ricattatrice o la Polanco poteva trombarsi anche una bocconiana sgrammaticata, non vi sembra?
Viper

Marchionne

Lettera 4
Caro Dago, Barack Obama si sta dimostrando un disastro per gl Usa e per il mondo, prima se ne va e meglio è. Ha rivolto tutta la sua attenzione verso la Cina sia perchè ne ha paura sia perchè le deve un sacco di dollari. Ha abbandonato l'Europa (ormai quasi tutta governata dalla destra) perchè la vede come un potenziale pericoloso concorrente, se non altro sul piano economico e finanziario. Si sta inimicando tutti i paesi che contano del nord Africa, a cominciare da Israele per passare all'Arabia Saudita, all'Egitto, alla Tunisia e presto anche al Marocco e all'Algeria. I paesi nordafricani costituivano il maggior polo degli interessi energetici americani, ora saranno un pericolo terribile anche dal punto di vista del terrorismo (li conosciamo gli Arabi...).

Quindi, a parte la politica interna, di cui ci può interessare fino ad un certo punto, sta sbagliando tutte - ma proprio tutte - le scelte di politica internazionale. Si spiega così il calo pauroso del suo gradimento ed il fatto che sarà uno dei pochi presidenti Usa a non essere rieletto per il secondo mandato. Anzi credo che presto la gente scenderà in piazza anche a Washington per cacciarlo come sta accadendo in Egitto per zio Mubarack.
Aridatece G.W. Bush...anche senza premio Nobel per la pace.
M. Savino

DURNWALDER

Lettera 5
Volevo fare GRANDISSIMI COMPLIMENTI a Minimo Riserbo, Falbalà e Pippo il Patriota.
Sono STREPITOSI!!!! Ma chi sono? Sono curiosissimo di sapere a chi corrispondono i 3 nomi. Ringrazio per l'attenzione.
Pierkid.

Lettera 6
Secondo Mariastella, il 90% degli omicidi rimane, in Italia, impunito. Lo ha svelato a tal Belpietro, verso le 9 dell'11 febbraio 2011, in tivvì. Però! Maroni che dice?
Giuseppe Tubi

Lettera 7
Ed io che credevo che i 15 giudici costituzionali fossero nominati per un terzo dal Presidente della Repubblica, per un altro dal Parlamento e per un altro tra le supreme magistrature! Invece c'è sempre da imparare, non è mai troppo tardi: è infatti lo Spirito Santo che deposita i sacri lombi degli ermellini parrucconati sui dorati e superprivilegiati scranni della Consulta. Dall'alto dell'Empireo di questi angeli asessuati, immuni ed immunizzati da patologie politiche, imperturbabili, ininfluenzabili, incondizionabili, ti aspetteresti sentenze generate per partenogenesi, quindi asettiche, concordanti ed univoche o quasi.

sara tommasi

Ed invece i responsi di questi alti e "scientifici" interpreti delle Sacre Tavole sono sempre frutto di bassi compromessi italici. Nel 99% dei casi riflettono infatti con chirurgica precisione le parrocchie politiche dei padrini che li hanno elevati agli onori della Suprema Corte che,nei fatti, scende a livello di una Terza Camera, per di più non eletta. Con la differenza che, mentre possiamo legittimamente criticare i nostri parlamenari, i satrapi di questa Terza Camera si sentono offesi se qualcuno osi sfiorare i loro piedistalli. Come ha fatto il loro Presidente, lo stesso che sconfina nel campo del Parlamento e deffinisce "bestemmia" il federalismo sulla cui costituzionalità sarà chiamato domani a pronunciarsi.
Antonio Pochesci

Lettera 8
Dago, dopo l'intervista di Violante (nemmeno la prima del genere), bisogna riconoscere che se questo affezionato alla politica (cosi' si e' guadagnato lo stipendio per qualche anno) fu costretto a mollare la presidenza della commissione antimafia, e' proprio perche' il Minzolini glielo mise in saccoccia a mezzo stampa (su commissione?), pubblicando un'intervista forse mai esistita, o forse una semplice frase buttata in aria in cui Violante affermava che il Silvio era indagato a Palermo. Vero? Falso? Vallo a sapere. Intanto mastica amaro. Un abbraccio
Paolo da lontano

Obama Superman

Lettera 9
Dago volevo dirti tre cose:
1) questa Sara Tommasi mi ricorda la protagonista del tuo capolavoro "Mutande pazze": la laureata di buona famiglia che alla prima occasione si vende
2) queste vicende (B. che presenta le sue donne come "nipote di Mubarak" o "nipoti di Djukanovich") mi ricordano Pretty Woman, dove Richard Gere porta Julia Roberts a fare shopping e la presenta come sua nipote, e poi quando lei confessa alla commessa di non essere veramente la nipote di quel ricco signore, la commessa con grande sufficienza le risponde "Signorina... non è mai la nipote".
3) Qual'è il contrario di "mignotta"? I giornali e le femministe dicono che è "ingegnera/soldatessa/donna in carriera" ma forse è "mamma". Ne' l'uno nè l'altro?

Lettera 10
Caro Dago, in Italia, a differenza dell'Egitto, il popolo preferisce il faraone Berlusconi alle mummie Bersani, D'Alema, Di Pietro, Casini e Fini.
Corda

corte costituzionale

Lettera 11
Le cronache riportano che Ugo De Siervo, presidente della Corte Costituzionale, nel suo incontro annuale con la Stampa ha voluto ribadire che "...le continue reiterazioni di valutazioni del tutto infondate a proposito del fatto che i giudici di questa Corte giudicherebbero sulla base di loro asserite appartenenze politiche mi obbliga(no) ancora una volta a ricordare ...ecc. ecc.".
Qualche ora prima, la sua "..particolarmente qualificata Corte.." aveva bocciato il Welfare della regione Friuli Venezia Giulia in quanto ritenuto discriminante verso extracomunitari rom e clandestini vari. Ovviamente per colpa della cosiddetta componente Leghista che ha ispirato il provvedimento e che aveva, per così dire, privilegiato i cittadini residenti. Caro Dago, solo coincidenze?
Max

Lettera 12
Egregio direttore, piu' che per violazione della privacy l'intervento della Corte di Strasburgo andrebbe chiesto per circonvenzione d'incapace.
Paolo Ferraresi

Luciano Violante

Lettera 13
Caro DAGO Tremonti si è fatto una tantum un viaggio in seconda classe e in autostrada nelle Calabrie, con piccola corte al seguito inclusi giornalisti che hanno doverosamente dato diffusione del suo disgusto per le condizioni delle autostrade e dei treni: non c'è l'acqua nei cessi, lento come una lumaca, ecc. Mentre mi sciroppavo lo spot, mi è venuta in mente una scena de LA GRANDE GUERRA di Monicelli, film-enciclopedia delle debolezze italiche: il generale in visita in trincea fa assaggiare a Sordi il rancio e gli chiede come lo trova. Sordi: ottimo e abbondante signor generale! e lui: non è vero, fa schifo! e , allontanatosi, all'aiutante maggiore, sottovoce: qualcosa devo pur dire alla truppa. Un assaggino del post-banana?
BLUE NOTE

Lettera 14
Se ho capito bene, secondo Aldo Busi i veri uomini sono froci. Confesso un senso di vertigine.
Aldo Petrocchi

Lettera 15
Giuliano Ferrara è tornato a difendere Berlusconi. Culo Flaccido ha ritrovato l'alleato naturale.
Dino Manetta

Lettera 16
Da pàpà mi viene da vomitare a pensare che Alessia e Livia siano state gettate dall'oblò di una nave dal padre. Sto ancora peggio, se possibile, per la mamma che ha avuto la conferma molto probabile che le sue amate figlie non ci siano più. La vera domanda da porci é non solo perché il padre l'abbia fatto, ma come si possa arrivare a tanto. Quale mostruoso impeto può sopraffare un padre apparentemente premuroso come si dice di Mathias?

berlusconi ruby mubarak f

Ma perché la mamma non ha denunciato la scomparsa il giorno stesso e sopratutto com'é possibile arrivare a dover aspettare una settimana, dieci giorni senza certezze con i mezzi tecnologici che abbiamo oggi? Forse invece di concentrare milioni e milioni di euro nella ricerca di una foto di Berlusconi con una minorenne, che poi di minorenne aveva una settimana meno dei 18 anni ma sopratutto un passto da mignotta di alto bordo, bisognerebbe spendere i nostri preziosi e pochi soldi nella sicurezza.

Alessia e Livia riposino veramente in pace, perché noi in pace non riposeremmo per un bel po.

Lettera 17
Caro Dago, Qualche giorno fa la consob ha comminato una sanzione a banca imi e a omnia network per aver dichiarato nel prospetto informativo redatto per la quotazione del 2007 che con i proventi della quotazione la società' non avrebbe saldato debiti esistenti.
Che senso ha una cosa una sanzione del genere dopo 4 anni dalla quotazione e dopo il fallimento della stessa omnia? nel frattempo la consob cosa ha fatto? Ha analizzato i prospetti dalla stessa approvati nel periodo 2003/2007? Certo che se si controlla così il mercato....
Zetres

berlusconi ruby fede minetti e b b e a b d

Lettera 18
avevo sky e mi hanno raddoppiato l'iva, ora mi aumentano di 1 euro i biglietti dei cinema, ma questo non era il governo che doveva diminuire le tasse?
pf

Lettera 19
Caro Dago, il 17 marzo le scuole non vanno chiuse, semmai andrebbero tenute aperte il doppio, anche di pomeriggio, per poter discutere con gli studenti sui 150 anni dell'Unità d'Italia. Ma i presidi italiani rappresentano bene i classici "fannulloni italiani", pronti a cogliere al volo la prima occasione buona per non lavorare...
E.F.

Berlusconi Gelmini - Nonleggerlo da L'Espresso

Lettera 20
Conosco bene gli Stati Uniti. Ci sono nato, cresciuto, ho studiato in due delle migliori università e questa storia delle dimissioni del deputato Chris Lee non mi convince affatto. Non per i motivi addotti, perlomeno. Gli USA sono molto meno puritani di quanto si voglia far credere. Passi per una minoranza bianca, anglo-sassone, protestante (i famosi WASP's), soprattutto dell'Est/Nord-Est. Ma anche qui, mi si permetta la digressione sui Kennedy (per quanto cattolici), famiglia bostoniana per eccellenza., che in fatto di liberti-
naggio non è stata seconda a nessuno. Per di più tra gli anni '50 e '60, già di per sé molto più conservatori di oggi.

tremonti

Per cui Chris Lee deve essere stato giubilato per ben altri motivi. C'è poi da dire che gli USA odierni sono una vera e propria Babele di razze, religioni e costumi sociali che si discostano enormente dall'etica WASP, che, comunque, è sempre stata solo di facciata e non di sostanza. Chi ha frequentato, anche solo brevemente, ma in maniera atttiva, un college americano avrà sicuramente visto che il "sex, drugs and rock 'n roll" non è un mero modo di dire. Questa "joie de vivre", poi, non si ferma affatto agli anni della scuola. C'è, è vero, un grande perbenismo di facciata che da noi è visto come il massimo dell'etica. Ma è sostanzialmente un'ipocrisia ben mascherata. Nella realtà, la vita di tutti i giorni non si discosta molto dalla nostra, sicuramente meno ipocrita.
Wizardofoz

 

LA VENDETTA? È UN PIATTO CHE SI GUSTA IN LIBRERIA! - POLEMICHE IN FRANCIA PER LA RESA DEI CONTI PRIVATA MESSA NERO SU BIANCO DALLA SCRITTRICE CHRISTINE ANGOT: NEL LIBRO “LES PETITS” L’EX MOGLIE DEL COMPAGNO DESCRITTA COME UNA MANIPOLATRICE, CAPACE DI FARE 4 FIGLI PER POI ABBANDONARE IL PADRE E NON FARGLIELI PIÙ VEDERE - DA CARLA BRUNI A SANDRO BONDI, LE “VITTIME” DELLA VENDETTA PRIVATA DI SCRITTORI PIÙ O MENO IMPROVVISATI…

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Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"

Quando ormai si è arrivati a due terzi del romanzo di Christine Angot, e per oltre 100 pagine si è seguita la discesa agli inferi di Billy e Hélène, ecco la notizia: «Dopo un concerto Billy prende il mio telefonino per inviarle un sms: "Tra un'ora sono da te, ti amo"».

Christine Angot

Il mio telefonino? Dunque chi racconta è coprotagonista degli avvenimenti: e a quel punto il lettore scopre che la Angot è la nuova compagna dell'uomo chiamato Billy, e che "Les Petits" (Flammarion) non è una storia inventata ma un missile lanciato contro Hélène, la rivale in amore, dipinta come una donna cattiva e manipolatrice, capace di fare quattro figli per poi abbandonare il padre e non farglieli più vedere.

Il romanzo ha l'ambizione di descrivere il «lato oscuro della potenza femminile» , e ci riesce. Ma la donna potente, qui, è la scrittrice. Christine Angot ha sempre usato la sua vita reale come oggetto dei romanzi, da "L'incesto" (Einaudi) del 1999 a "Il mercato degli amanti" (Guanda) dell'anno scorso, dove già riportava con dovizia di dettagli erotici la relazione con il rapper Doc Gyneco.

Elise Bidoit

Stavolta va un po' più in là, e fa un romanzo con le vite degli altri. Facilmente riconoscibili, perché a parte i nomi tutto coincide: la bella e alta ragazza francese che si innamora del musicista antillese; la nascita dei quattro figli; la crisi della relazione, e la nuova compagna di lui (la Angot appunto).

Hélène si chiama in realtà Elise Bidoit, e ha confidato al settimanale Le Nouvel Observateur la sua rabbia nel vedere otto anni di crisi coniugale, maltrattamenti, avvocati e sofferenze, raccontati con gli occhi dell'ultima arrivata, che, per sua sfortuna, in Francia è una famosa scrittrice. Amata e odiata, comunque molto letta. Nella vita reale, i bambini- di 5, 7, 9 e 11 anni - che danno il titolo al romanzo nei mesi scorsi hanno trascorso un weekend su due a casa del padre e di Christine Angot. Giocavano in una stanza, mentre nella camera accanto la nuova donna di papà scriveva un libro per distruggere la mamma.

christine angot con doc gyneco

Il confine tra vita privata e letteratura è da sempre labile, e l' «autofiction» ha nobili progenitori in Proust e Céline. I guai veri cominciano però quando lo scrittore, mettendo in gioco se stesso, travolge anche gli altri.

Come nel 1990 capitò a Serge Doubrovsky, l'inventore del neologismo «autofiction», che in Le livre brisé raccontò quattro anni di disastro coniugale, crisi di alcolismo e interruzioni di gravidanze, facendo leggere via via il manoscritto alla moglie, fino alla morte di lei. Marc Weitzmann, cugino di Doubrovsky e indignato per la fine tragica della povera Ilse, rispose con Chaos, una messa in scena della vita di Doubrovsky nella quale ne criticava l'esibizionismo e il fatto di avere «manipolato, usato, torturato fino alla fine una donna psicologicamente più fragile di lui, all'unico scopo di portare a termine la sua impresa letteraria» .

2007(2008)-Nicolas Sarkozy e Carla Bruni

I regolamenti di conti per via di romanzo non sono per fortuna sempre così tragici. In Niente di grave (Frassinelli), Justine Lévy si prese qualche soddisfazione raccontando come Carla Bruni- diventata nel romanzo Paula, «donna Terminator» - riuscì a portarle via il marito Raphaël Enthoven, mentre in Italia Andrea De Carlo e Cecilia Chailly sul loro tormentato amore hanno scritto un libro a testa, Arcodamore e Era dell'amore (Bompiani).

BONDI A GIANNUTRI

I grovigli di passione, editoria e vendetta hanno sfiorato pure il ministro Sandro Bondi, nel 2009, a giudizio di molti, inconfondibile protagonista di Il pesce rosso non abita più qui (La Fenice) della scrittrice pugliese Maria Gabriella Genisi, primo romanzo hard della Seconda Repubblica prima che la realtà, ancora una volta, superasse la fantasia.

 

LA MELA MALATA - LE FOTO DI JOBS SCHELETRITO E ORMAI VICINO ALLA FINE TERRORIZZANO I MERCATI, GLI AZIONISTI APPLE E I FAN DI IPHONE, IPAD E COMPAGNIA BELLA - LA PAURA CHE SCOMPAIA IL GENIO CHE HA RISOLLEVATO L’AZIENDA DI CUPERTINO DAL FALLIMENTO ALL’OLIMPO (357 $ AD AZIONE) RISCHIA DI CONTAGIARE GLI INVESTITORI CHE TEMONO LA MANCANZA DI EREDI - UNICA SPERANZA LA FONTE DELLA NOTIZIA: IL TABLOID SCANDALISTICO “NATIONAL ENQUIRER” NON È UNA BIBBIA - MA CHE LA MALATTIA STIA TENTANDO L’ATTACCO FINALE NON È IN DISCUSSIONE…

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Vittorio Zucconi per "la Repubblica"

jobs

Non è una notizia, questa, è una veglia attorno al lungo addio del patriarca della Mela, il semidio seguito da milioni di fedeli che in tutto il mondo leggono i bollettini con il cuore in gola. Steve Jobs, colui che fece risorgere la Apple dalle ceneri nelle quali miopi amministratori l´avevamo precipitata, sta male, e lo sapevamo, ma ora addirittura malissimo, con poche settimane di vita davanti, consumato dal tumore che lo colpì al pancreas otto anni or sono.

Le sue ultime foto che mostrano uno scheletro umano avvolto in abiti che gli pendono addosso sono state sparate dal National Enquirer un periodico di pettegolezzi, falsi scoop, panzane colossali, ma che di tanto in tanto, tirando nel mucchio, colpisce qualcosa.

Jobs

La "umma", la confraternita mondiale dei fedeli ronza di domande e di testimonianze. La foto, che riprende di spalle un vecchietto alto e consunto con le mani ischeletrite mentre entra in un diner, un ristorante di Stanford in California per la prima colazione e ha fatto emettere a specialisti di oncologia superficiali diagnosi infauste di stadio ormai terminale, non prova nulla.

Non è neppure certo che quell´uomo sia proprio Jobs. Le speranze dei fedeli si risollevano, quando si scopre che il moribondo partecipa a un incontro con il Presidente Obama in California, insieme con gli altri "cavalieri della tavola virtuale", come Zuckerberg di Facebook e Schmidt di Google per parlare di lavoro e di creazione di imprese, ma il mistero, che è tanta parte del culto di Jobs, privatissima persona, sposato con rito buddhista, pudicamente ricco (6 miliardi il suo portafoglio) rimane.

STEVE JOBS

Trepidano i cuori tremebondi degli investitori di Borsa che in questi anni, sotto la frusta di prodotti innovativi e incantevoli gadgets, iPhone, iPod, iPad, portatili Macintosh, e a formidabili invenzioni commerciali come l´Apple Store per scaricare applicazioni, giochi, musica e film attraverso i suoi oggetti, hanno spinto il corso della Apple ad altezze siderali dai 90 dollari dell´autunno 2008 ai 357 di ieri e sono tentati dall´abiura.

Abbandonano un poco, non moltissimo, dei loro santini azionari, limando il titolo dell´1,5% del suo valore, e la scarsa credibilità del National Enquirer puntella la speranza che anche questa volta Steve compia il miracolo, come fece nel 1996 quando fu richiamato dalla Apple considerata ormai in fase terminale e la reinventò.

Proprio questa identificazione tra l´azienda e l´uomo è sempre stata la forza, e oggi l´incubo, della comunità dei fedeli. Dalla marginalità nel mondo dei computer al 10% del mercato di oggi, dalla reinvenzione del cellulare "intelligente" con gli iPhone che, nonostante i difetti dell´ultima edizione, l´iPhone4, sono stati venduti complessivamente in 45 milioni di pezzi, all´iPad che sta cambiando anche il mondo del giornalismo tradizionale "di carta" e ha prodotto l´inevitabile processione di cloni, tutto viene sempre fatto risalire alla mente fertile di Jobs e di un´azienda che, non per caso, chiamava i suoi primi propagandisti «evangelizzatori».

STEVE JOBS

Sua fu l´idea, così apparentemente controcorrente, di investire nell´allestimento di negozi tradizionali, ormai più di 300 nel mondo da Pechino a Roma, per trasformare l´acquisto di prodotto in un´"esperienza" fisica, personale, sensoriale. Proprio mentre il mondo del commercio cominciava a migrare in massa nel cielo astratto e impalpabile degli acquisti on line.

ipad

Vere o false che siano le foto spiattellate dall´Enquirer, o le insensate prognosi a distanza di presunti oncologi, le condizioni di Jobs, che il 24 febbraio compirà appena 56 anni, sono molto precarie e neppure la riservatezza estrema dei suoi "archiatri", dei medici che si prendono cura del suo corpo consunto, quasi una reliquia di se stesso, può nasconderle.

Zuckerberg

Dozzine di testimoni hanno riportato di averlo visto entrare e uscire regolarmente dallo Stanford Cancer Center, uno dei più avanzati d´America dove si tentano terapie nuove per il cancro del pancreas che gli fu diagnosticato per caso, durante una tac di routine, nel 2003. Lo stesso ospedale dove tentò invano di sfuggire alla malattia l´attore Patrick Swayze, il protagonista di «Ghost».

Obama Superman

È noto che attorno alla sua salute si mente, si minimizza, si evade. L´annuncio del suo ritiro dalla guida attiva della Apple per occuparsi della sua salute, piovuto il 17 gennaio scorso sulla congregazione sbigottita, era venuto a contraddire le ripetute assicurazioni di avere sconfitto il male, di avere superato gli effetti del trapianto di fegato del 2009, di soffrire soltanto di disturbi del metabolismo.

swayze patrick

Ma a ogni apparizione pubblica, Jobs era apparso sempre più evanescente, nei suoi maglioncini neri sul fondo nero del palcoscenico, al punto che, per errore, l´agenzia economica Bloomberg pubblicò l´obituary, il "coccodrillo" in morte di Steve nell´agosto del 2008, provocando l´immancabile citazione di Mark Twain «le notizie delle mia morte sono grandemente esagerate». Se anche questa volta il geniale creatore di immagini, colui che regalò al mondo l´animazione rivoluzionaria della Pixar nella quale inizialmente neppure la Disney credeva, uscirà dalla grotta, sarà il suo miracolo più grande. Il Lazzaro della Mela, già morto e mai morto.

 

E A LELE MORA SALTARONO I NERVI - FORMIGLI DI \"ANNOZERO\" LO CHIAMA E IL \"FORNITORE UFFICIALE\" DELLA REAL CASA DI ARCORE SBOTTA DISPERATO: \"Spero che vengano i fascisti a spaccarvi le gambe\" - \"Siete voi che fate casino. Voi giornalisti dovete essere intercettati. Vi rendete conto che questa è la tv di stato, c´è gente che paga il canone. Comunisti di merdA...\"

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VIDEO - http://video.corriere.it/ad-annozero-telefonata-insulti-lele-mora-/a8a5e964-3b3c-11e0-ad4e-5442110d8882

Sara Tommasi e Lele Mora si scambiano un bacio milestone ed w j

Da "la Repubblica" - "Spero che vengano i fascisti a spaccarvi le gambe». Lela Mora non usa mezzi termini con quelli di Annozero. «Siete voi che fate casino. - dice - Voi giornalisti dovete essere intercettati. Vi rendete conto che questa è la tv di stato, c´è gente che paga il canone. Comunisti di merda». Intervistato da Corrado Formigli, Mora dice anche: Sara Tommasi? E´ bravissima ma è malata, dovrebbe curarsi. E´ affetta da bipolarismo». E aggiunge che Maria Makdoum, la danzatrice del ventre, «non è mai venuta ad Arcore».

2- IL TESTO DELLA TELEFONATA
Smettela di rompere i coglioni alla gente per bene!
Ma che cazzo me ne frega a me delle inchieste!
Ma che cazzo me ne frega a me di quello che dice la Tommasi, che è una povera pazza!
Io non porto le troie in giro!
Io non faccio il magnaccio!
Voi dovete essere intercettati, maiali, porci, giornalisti porci che non siete altro.
Lei, Santoro, e tutta quella gente di merda come siete voi.
Siete dei comunisti di merda! Ma smettetela! Vergognatevi!
Che siete su una tv di stato, la gente paga il canone per vedere non per essere insultata.
Arriveranno veramente. Spero che vengano i fascisti a spaccarvi le gambe, a chi parla!

CAFONALINO DE’ NOANTRI - ROMA PREZZEMOLONA SCOPRE CHE IL MUSEO DI ROMA IN TRASTEVERE CHIUDE I BATTENTI ALLE 19 E 15 E SI IMBUFALISCE: NOI, A QUELL’ORA, STIAMO ANCORA A PETTINARE LE BAMBOLE O ALLE PRESE CON LA MERENDA! - NON SOLO, C’è ANCHE L’ISOLA PEDONALE E TOCCA FARSELA A PIEDI! - E PER PROTESTA LE OPERE VENGONO PROIETTATE SULLA FACCIATA DEL MUSEO....

Next: 1- ALTRO CHE VIALE MAZZINI, SADO-MASI E MAURO MAZZA: LE SORTI DEL FESTIVAL SI DECIDONO NELLO YACHT DEL \"MAGNAGER\" LUCIO PRESTA, ORMEGGIATO AL PORTO DI SANREMO 2- DA BELEN ALLA RIVELAZIONE LUCA&PAOLO, DA MORANDI AL VIAGRA DEGLI ASCOLTI BENIGNI: TUTTI I PROTAGONISTI DI SANREMO 2011 SONO TARGATI LUCIO PRESTA. TUTTI TRANNE ’CAGNA’ CANALIS, NON A CASO LA PIÙ BERSAGLIATA DA GIORNALI E COMMENTATORI 3- RIUNIONI CON GLI AUTORI DEL FESTIVAL, CENE DI PIACERE, UNA STANZA PER LA NOTTE PER BELEN: LA BARCA È UN VERO CENTRO DIREZIONALE. E NEL PIENO DEL MONOLOGO DI ROBERTACCIO, DAVANTI A 19 MILIONI DI PERSONE, IL REGISTA RAI REGALA BEN DUE INQUADRATURE A PAOLA PEREGO, MOGLIE DI PRESTA. PER INTENDERCI: GLI ALTRI STACCHI SUL PUBBLICO VIP SONO STATI PER MASI, MAZZA E GARIMBERTI… 4- PRESTA-NOME: CHI CONDURRÀ ’SPECIALE SANREMO’ IN PRIMA SERATA? PAOLA PEREGO! 5- BELIN BELEN! \"SPERO CHE L’ITALIA RITROVI L’UNITÀ E TORNI AD AVERE UN SOLO RE, NON COME QUANDO NE AVEVA DUE\" (E QUANDO MAI ABBIAMO AVUTO DUE SOVRANI?)
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Lilli Garrone per il "Corriere della Sera - Roma"
Foto di Mario Pizzi da Zagarolo

PAOLA UGOLINI OLIMPIA BOLLA JACARANDA FALCK

Un parterre di tutto rispetto all'inaugurazione della mostra di Gabriele Giugni "Ulysses Syndrome", la sindome di Ulisse: 23 suggestive fotografie nelle quali l'artista immortala l'apparizione inquietante e misteriosa di alcune donne-sirena incontrate per caso. Erano attesi Rosy Greco e Beatrice Bulgari, Angelo Bucarelli e Mafalda d'Assia, ma il Museo di Roma in Trastevere chiude alle 20 - per permettere, però, l'uscita dei visitatori in tempo i portoni si sbarrano alle 19.15 - e così molti sono rimasti fuori.

MUSEO DI ROMA

Proteste, come quelle di Ludovico Pratesi o Jacaranda Falk. Per rimediare all'inconveniente l'artista ha poi deciso di proiettare le sue foto sulla facciata del museo. Ma Carmen di Penta, amica di Rosalba Giugni (mamma del fotografo) e con lei tra le fondatrici dell'associazione ambientalista "Mare Vivo" non ha resistito ed ha scritto una lettera aperta.

MARIA CONSIGLIO VISCO MIRIGLIANO E MAMMA

"Un paio di centinaia di ospiti - scrive Carmen di Penta - hanno sostato sulla piazza commentando lo spiacevolissimo accaduto: le difficoltà per raggiungere questa piazzetta in un'isola pedonale circondata dai lavori in corso!! ma gli amici con un'organizzazione eccezionale e con un dirimpettaio gentilissimo provvedono ad una proiezione delle opere sulla facciata del museo! Dopo Croppi il buio?".

CAMILLA MORABITO E ANTONIA DE MITA

Anche se l'ex assessore alla Cultura (che, però, non vuol più essere chiamato così) ha visto la mostra con grande attenzione, essendo arrivato puntualissimo.

 

1- ALTRO CHE VIALE MAZZINI, SADO-MASI E MAURO MAZZA: LE SORTI DEL FESTIVAL SI DECIDONO NELLO YACHT DEL \"MAGNAGER\" LUCIO PRESTA, ORMEGGIATO AL PORTO DI SANREMO 2- DA BELEN ALLA RIVELAZIONE LUCA&PAOLO, DA MORANDI AL VIAGRA DEGLI ASCOLTI BENIGNI: TUTTI I PROTAGONISTI DI SANREMO 2011 SONO TARGATI LUCIO PRESTA. TUTTI TRANNE ’CAGNA’ CANALIS, NON A CASO LA PIÙ BERSAGLIATA DA GIORNALI E COMMENTATORI 3- RIUNIONI CON GLI AUTORI DEL FESTIVAL, CENE DI PIACERE, UNA STANZA PER LA NOTTE PER BELEN: LA BARCA È UN VERO CENTRO DIREZIONALE. E NEL PIENO DEL MONOLOGO DI ROBERTACCIO, DAVANTI A 19 MILIONI DI PERSONE, IL REGISTA RAI REGALA BEN DUE INQUADRATURE A PAOLA PEREGO, MOGLIE DI PRESTA. PER INTENDERCI: GLI ALTRI STACCHI SUL PUBBLICO VIP SONO STATI PER MASI, MAZZA E GARIMBERTI… 4- PRESTA-NOME: CHI CONDURRÀ ’SPECIALE SANREMO’ IN PRIMA SERATA? PAOLA PEREGO! 5- BELIN BELEN! \"SPERO CHE L’ITALIA RITROVI L’UNITÀ E TORNI AD AVERE UN SOLO RE, NON COME QUANDO NE AVEVA DUE\" (E QUANDO MAI ABBIAMO AVUTO DUE SOVRANI?)

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Terza Serata Sanremo Benigni

1- NEL TOP DEL MONOLOGO DI BENIGNI, LA REGIA DI SANREMO INQUADRA DUE VOLTE PAOLA PEREGO, MOGLIE DI LUCIO PRESTA
Era il momento di massimo ascolto assoluto, con 19 milioni di persone incollate a guardare Benigni. Una vetrina senza prezzo, quella del Festival di Sanremo di ieri sera. E nel pieno del monologo dell'attore viagra per gli ascolti tv, il regista Rai Duccio Forzano ha regalato due stacchi che hanno inquadrato, indovinate chi?, proprio la presentatrice Paola Perego, moglie del dominus del Festival Lucio Presta, seduta tra il pubblico. Che casualità... Per intenderci: gli altri stacchi sul pubblico vip hanno beneficiato il dg Mauro Masi, il direttore di Raiuno Mauro Mazza, il presidente Paolo Garimberti...

2- PRESTA-NOME: CHI CONDURRÀ LO SPECIALE SANREMO IN PRIMA SERATA: PAOLA PEREGO
Marco Castoro per Italia Oggi
- Altro colpo vincente della scuderia Lucio Presta. Paola Perego e Francesco Facchinetti venerdì prossimo condurranno lo speciale Sanremo in prima serata, una settimana dopo la kermesse sanremese. Sono stati scelti in sostituzione dei Raccomandati, programma che ha chiuso in anticipo i battenti, finendo ko sotto i colpi di Zelig.

Terza Serata Sanremo Benigni

3- A SANREMO TUTTI IN BARCA DA LUCIO. ALTRO CHE VIALE MAZZINI, NELLO YACHT DELL'AGENTE SI DECIDONO LE SORTI DEL FESTIVAL
Alessandra Menzani per "Libero"


La riconosci subito. Davanti, parcheggiata, c'è la Ferrari blu che la sua compagna Paola Perego gli ha regalato per il suo compleanno lo scorso anno. Nelle acque del porto di Sanremo galleggia il vero centro di potere della kermesse, "Villa sul mare", la barca del manager Lucio Presta, l'anima ruggente delle ultime fortunate edizioni di Sanremo. Quelle di Bonolis (due) e di Antonella Clerici, suoi assistiti. Quest'anno è riuscito a convincere i vertici Rai, ormai orientati sulla scelta di Manuela Arcuri, a prendere Belen, la sua pupilla per la quale ha progetti pazzeschi.

vig12 lucio presta paola perego

Nello yacht di 43 metri, 15 stanze e 7 persone dell'equipaggio dormono lui, la Perego, i suoi figli e i fidati collaboratori, tra cui Massimiliano, suo cugino coi ricciolini rossi, al quale ha affidato il compito di diventare l'angelo custode di Belen. Qui fa riunioni di lavoro, cene di piacere, invita amici e artisti, tra cui Mara Venier che si è trasferita a Sanremo con la sua Vita in diretta. Belen spesso dorme sullo yacht, lo spazio c'è. Tante stanze, televisori ovunque. Il capitano frena la curiosità della cronista: «Non sono autorizzato a rilasciare dichiarazioni né a far entrare nessuno».

masi

Morandi, Luca e Paolo, Mazzi, sono tutti venuti da lui. Tutti tranne Elisabetta Canalis, non si sa se per scelta o mancanza di invito. Qui, in barca, è stato addirittura allestito il set di "A casa di Paola", il talk show della Perego, ma solo per pochi giorni: per motivi tecnici il programma è stato trasportato al Casinò. Presta ha occhi su tutto, dalle trattative con gli ospiti internazionali (come i Take That) a quelli italiani, dai neri pubblicitari alla promozione fino alle idee artistiche.

Mauro Mazza

I suoi personaggi si fidano ciecamente. È in grado di assicurare la presenza di un asso come Roberto Benigni: è il manager anche del premio Oscar. Simona Ercolani e Federico Moccia (che cura in particolare i testi di Belen) appartengono alla sua scuderia. È un ex, invece, Cesare Lanza, che ha firmato le kermesse di Bonolis e della Clerici, ma poi ha litigato con l'entourage "prestiano" tanto che i giornali l'hanno definito il "picconatore occulto" di Sanremo.

Masi e Garimberti

"Villa sul mare" è il luogo in cui, tempo permettendo, Presta si concentra meglio. Infatti l'ha trasformata nel quartier generale della sua nutrita scuderia. Un vero centro direzionale pronto a risolvere problemi e trovare soluzioni.

Belen a volte si ferma qui, come ha scritto "Tv Sorrisi e Canzoni", anche se il suo alloggio è al Grand Hotel del Mare della vicina Bordighera, lo stesso di Albano (suo figlio non smette un giorno di chiedere notizie sull'argentina), dove stasera dovrebbe arrivare anche l'amato Fabrizio Corona, ma lui smentisce.

La Canalis bacia Belen

Il prezzo di una suite varia dai 520 euro della Senior agli 850 della Presidenziale. Belen ha voluto con sé tutta la famiglia, mamma, papà, fratello e sorellina, che però hanno affittato una casa in città. Mancano solo le prozie e l'albero genealogico è completo. Oltre a Massimiliano, Belen è seguita dalla manager ed ex modella Paola Benegas, colei che sette anni fa la scoprì. Ora le fa da assistente.

Diversissima da Belen è Elisabetta Canalis. Schiva e solitaria, a Sanremo occupa un mini appartamento all'Hotel Europa (230 euro al giorno) e non la accompagna nessuno a parte l'amica Patrizia e l'assistente Monica, che lavora per Beppe Caschetto. I genitori, papà radiologo e professore e mamma insegnante, sono rimasti in Sardegna per stare vicino alla nonna malata, che purtroppo è mancata alla vigilia della kermesse. Non ci sono, stranamente, neppure gli adorati cagnolini di Ely, i pincher Piero e Mia, animaletti che si porta ovunque, in spiaggia, quando corre, a fare shopping nelle vie di Los Angeles. L'ex velina non si separa mai da loro, addirittura spiega nelle interviste che i due cagnolini appagano il suo istinto materno.

FEDERICO MOCCIA

La loro assenza ha stupito tutti. Più di quella del fidanzato George Clooney. Il patriottico Gianni Morandi si accontenta dell'Hotel tre stelle "Il Globo", lo stesso del direttore artistico Gianmarco Mazzi, ma ha voluto fare di più. Ha fatto costruire una stanza che lo colleghi direttamente con il teatro Ariston. Cosicché, per andare a condurre Sanremo, non deve nemmeno uscire dall'albergo.

4- MISERA SPORCA DOZZINA...
Silvia Fumarola per "la Repubblica"

- C´è la guerriera Emma, la gattamorta Eli, la gattaviva Belen, il puma Pravo, l´aspirante pantera Giusy Ferreri. Le due Anne, Oxa, chioma da istrice, e Tatangelo, punk di provincia, si lamentano: il pubblico ci ha bocciato per il look. Forse non le ha riconosciute. Un controllo veloce davanti allo specchio prima di uscire, no?

- La guerra delle rose è un bollettino senza fine: sei dozzine da George a Eli, 101 da D´Alessio alla Tatangelo; 401 (chi le conta?) a Belen da un ammiratore. 502, non una di più, sarebbero state recapitate alla Canalis. Chi si vanterà più di averne ricevute una sporca dozzina?

- Luca e Paolo: «Entrare in scena dopo Benigni è come girare un film porno dopo Rocco Siffredi».

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5- FUORI ONDA...
Andrea Scanzi per "La Stampa"

Garibaldi fu ferito. Fu ferito ad una gamba. Poi, 150 anni dopo, Garibaldi si è sporto da una nuvola con vista Sanremo. E ha visto cose che noi umani eccetera. Ha visto Giusy Ferreri devastare «Il cielo in una stanza». Ha sentito Tricarico stonare durante «L'Italiano» (rendendola per questo migliore). Ha ascoltato «Viva l'Italia» nella versione di un leghista che non dice di essere leghista. Ha scorto La Russa, travestito da ministro, assiso tra il pubblico. Ha persino spiato Battiato mentre rileggeva «La notte dell'addio», sempiterno brano in cui Iva Zanicchi, già allora pasionaria delle casalinghe, anticipava le intercettazioni telefoniche della Minetti. Ha visto tutto questo, Garibaldi. E ha pensato che, a ben riflettere, si era ferito per niente.

6- GIANNI è IL RE DELLE GAFFES...
Da "il Giornale"

MORANDI SCAMBIA SANREMO CON PAPERISSIMA
Rimarranno storiche le gaffe del cantante presentatore. L'altra sera in diretta: «Anche il Festival festeggia i 150 anni della Repubblica». Di che cosa? Redarguito immediatamente dietro le quinte, tornato sul palco si corregge così: «Mi sono sbagliato, la Repubblica è uscita dopo...». E poi ancora: «Ecco un omaggio a Rick e Gion». Rick e chi? Ovviamente Gian. Gianni è così, ne fa una dietro l'altra, ma qui gli si perdona tutto.

Gianmarco Mazzi

Confonde sempre Luca e Paolo e ogni tanto li chiama Ale e Franz. Sposini lo chiama Roberto e non Lamberto. E, comunque, è in buona compagnia. Belén, alla domanda su cosa spera per l'Italia, risponde: «Spero che ritrovi l'unità e torni ad avere un solo re, non come un tempo quando ne aveva due». E chi vorrebbe come re, Berlusconi? E quando mai abbiamo avuto due sovrani? Vabbè, anche la soubrette argentina è perdonata, deve ancora studiare la storia nostrana...

Terza Serata Sanremo Ferreri

LA SACRA FAMIGLIA
Manca solo lui: il fidanzato, troppo pericoloso per l'immagine del Festival. Ma in Riviera Belén si è portata tutti: mamma, sorellina (anche lei con piccole grane) e il papà, che era rimasto in Argentina: ha preso il volo lunedì per raggiungere la moglie a San Valentino. E c'è pure il fratello, praticamente la copia di Corona: in platea rumina il chewingum come il celebre «cognato».

Paolo Luca e Morandi

ALBA INQUIETA
La Parietti si aggira a Sanremo come un furetto: armata di labbra a canotto e pelliccetta maculata, pianta in faccia un microfono ricoperto di strass argentati a chiunque gli capiti a tiro: personaggi noti, giornalisti, politici. È l'inviata speciale di Radio Monte Carlo. Si manifesta ovunque: forse vuol far dimenticare le interviste all'oscuro fatte su La7d.

sal20 alba parietti

LA RUSSA SCALCIANTE
Piccolo fuori programma a margine della conferenza stampa per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Un operatore che lo stava riprendendo scivola. «Non sono stato io, potete scriverlo», dice il ministro La Russa riferendosi alla zuffa con Corrado Formigli di Annozero (La Russa lo avrebbe cacciato e scalciato).

LA RUSSA

LIGURI DAL BRACCINO CORTO
In sala stampa, la sera, degli angeli travestiti da cuochi offrono ottimi raviolini, salumi, formaggi e un goccio di vino a giornalisti, fotografi e addetti stampa che lavorano a tutto ritmo. Bene, questi angeli fanno parte di un consorzio di produttori astigiani. Di sanremesi o liguri che rifocillano gratuitamente, neanche l'ombra.

 

URBI ET GORBY - L’ULTIMO SEGRETARIO DEL PCUS È DISPERATO: “MI VERGOGNO PER IL MIO PAESE, PER GENTE COME ABRAMOVICH, CHE PER GODERSI LE SUE RICCHEZZE HA SEMPRE ACCETTATO DI FARE QUELLO CHE DICEVA PUTIN” - PER GORBACIOV, L’AMICO DEL CAVALIER POMPETTA HA SCELTO LA DIRIGENZA FRA AMICI, EX COMPAGNI DI SCUOLA, VICINI DI CASA E GENTE CHE FA SPORT ASSIEME A LUI (RICORDA QUALCUNO?) - “SE LE COSE NON CAMBIERANNO, CRESCERÀ LA POSSIBILITÀ DI UNO SBOCCO EGIZIANO. ANZI, IN RUSSIA POTREBBE FINIRE ANCHE PEGGIO”...

Previous: 1- ALTRO CHE VIALE MAZZINI, SADO-MASI E MAURO MAZZA: LE SORTI DEL FESTIVAL SI DECIDONO NELLO YACHT DEL \"MAGNAGER\" LUCIO PRESTA, ORMEGGIATO AL PORTO DI SANREMO 2- DA BELEN ALLA RIVELAZIONE LUCA&PAOLO, DA MORANDI AL VIAGRA DEGLI ASCOLTI BENIGNI: TUTTI I PROTAGONISTI DI SANREMO 2011 SONO TARGATI LUCIO PRESTA. TUTTI TRANNE ’CAGNA’ CANALIS, NON A CASO LA PIÙ BERSAGLIATA DA GIORNALI E COMMENTATORI 3- RIUNIONI CON GLI AUTORI DEL FESTIVAL, CENE DI PIACERE, UNA STANZA PER LA NOTTE PER BELEN: LA BARCA È UN VERO CENTRO DIREZIONALE. E NEL PIENO DEL MONOLOGO DI ROBERTACCIO, DAVANTI A 19 MILIONI DI PERSONE, IL REGISTA RAI REGALA BEN DUE INQUADRATURE A PAOLA PEREGO, MOGLIE DI PRESTA. PER INTENDERCI: GLI ALTRI STACCHI SUL PUBBLICO VIP SONO STATI PER MASI, MAZZA E GARIMBERTI… 4- PRESTA-NOME: CHI CONDURRÀ ’SPECIALE SANREMO’ IN PRIMA SERATA? PAOLA PEREGO! 5- BELIN BELEN! \"SPERO CHE L’ITALIA RITROVI L’UNITÀ E TORNI AD AVERE UN SOLO RE, NON COME QUANDO NE AVEVA DUE\" (E QUANDO MAI ABBIAMO AVUTO DUE SOVRANI?)
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Fabrizio Dragosei per il "Corriere della Sera"

Ora che sta per compiere ottant'anni, Mikhail Gorbaciov sembra deciso ad abbandonare la prudenza che ha caratterizzato la sua condotta da quando lasciò nel 1991 il posto di presidente dell'Unione Sovietica. E spara ad alzo zero sugli oligarchi che si sono impadroniti delle ricchezze della Russia e sul tandem che guida il Paese, Vladimir Putin e Dmitrij Medvedev. «La classe dirigente di questo Paese sta mostrando a tutti noi la sua anima depravata... Il loro ideale è qualcuno come Abramovich» .

Michail Gorbaciov fotografato da Marco Delogu

E, ovviamente, l'ultimo gensek (segretario generale) del Pcus non ha alcuna stima per il patron del Chelsea, uno degli uomini più ricchi del mondo che spende e spande in yacht, castelli, auto di lusso e goleador. Ma a Gorby non piacciono nemmeno i due che «quando sarà il momento» si siederanno attorno a un tavolo per decidere chi si presenterà alle elezioni presidenziali del 2012, se l'attuale primo ministro Putin o il presidente uscente Medvedev. «È disgustoso, provo vergogna per loro... Come se non ci fossero la società, la Costituzione, il sistema elettorale. Decideranno loro due, la diarchia!» .

Un vero «picconatore» che in varie interviste ha deciso di togliersi parecchi sassi dalle scarpe. Iniziamo dai potenti e dal loro «ideale» Abramovich. «Sono ricchi e dissoluti. Io disprezzo quel loro ideale. Mi vergogno di queste persone ignobilmente ricche; provo vergogna per il mio Paese». Roman Abramovich è uno degli oligarchi che ha sempre accettato di fare quello che Putin diceva. E per questo si può godere in pace le sue ricchezze.

lapresse mikail gorbaciov 01

Nei prossimi giorni si ripresenterà candidato alle elezioni locali in Chukotka, la desolata regione di fronte all'Alaska della quale si era preso cura negli anni scorsi in qualità di governatore per conto del Cremlino. In quest'occasione è stato costretto a rendere noto un elenco dei suoi beni, elenco che secondo i suoi critici è assolutamente reticente. Dunque, ufficialmente il magnate ha appena 113 milioni di dollari sui conti bancari, possiede sette auto, sette appartamenti, nove «case» (tre in Francia che sono sicuramente castelli), 12 appezzamenti di terra e sette società.

gorbaciov e wojtyla

Detto così non sembra molto. Ma un'analisi dettagliata, fatta dal giornale Novaya Gazeta (tra i cui proprietari c'è anche Gorbaciov), dice molto di più. Intanto un patrimonio complessivo stimato fra gli 11 e i 17 miliardi di dollari. Hotel, castelli e ville (anche in Sardegna). Un Boeing 737, un 767 e un DC-10. Vari elicotteri, sottomarini e yacht, tra i quali il Pelorus e il Luna da 115 metri e l'ammiraglia Eclipse da 170 metri. Ma la sostanza è il gruppo Millhouse che controlla miniere, aziende di tutti i tipi, giacimenti d'oro.

Abramovich e il Chelsea

Gorbaciov, come dicevamo, ha parole durissime per l'attuale sistema politico. Putin e Medvedev avevano all'origine un programma giusto per la Russia, ma le cose poi hanno preso un corso diverso. «Partiti tirati fuori dalle loro tasche»; «la dirigenza scelta fra amici, ex compagni di scuola, vicini di casa e gente che fa sport assieme a loro» .

Berlusconi Medvedev Putin

Lui aveva provato a fondare un partito socialdemocratico, di cui nel Paese ci sarebbe bisogno, ma al Cremlino gli dissero semplicemente che tanto non lo avrebbero mai registrato. E allora? Se le cose non cambieranno seriamente e con rapidità, «crescerà la possibilità di uno sbocco egiziano». Anzi, secondo Gorbaciov, «in Russia potrebbe finire anche peggio» .

 


“IL FATTO” sbertuccia “la REPUBBLICA”: TROPPO \"AFFETTUOSO\" CON CREMONESI (CHE ESAGERA SUI COSTI DEL CONCERTO DI BAGLIONI: 400 MLN!!!) - DIVIDE FUTURO E LIBERTÀ, MA ALMENO GIAN-BECCHINO HA TROVATO CASA A FLI (VICINO A CALDORO, CARO A BOCCHINO) - DITE A BONDI CHE L’ANNO DELLA CULTURA RUSSA È COSA DI URBANI - L’EX PIO-TUTTO FAZIO TORNA DA PROF ALLA LUISS - L’ULTIMO VISCO BOY CHE RESISTE. PELEGGI CONFERMATO ALL’AGENZIA ALLE DOGANE - GRAN FESTA PER I 90 ANNI DEL PAPÀ DI MICCICCHÉ: NONNO SUD…

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Da "Italia Oggi"

EZIO MAURO - Copyright Pizzi

1. CON 400 MILIONI COMPRI IL COLOSSEO. GAFFE DI REPUBBLICA SU CREMONESI...
Nell'edizione romana del 16 febbraio Repubblica ha dedicato una pagina a Giancarlo Cremonesi, presidente della Camera di commercio di Roma, nonché di Acea, di Unioncamere, di Confservizi e vicepresidente di Sviluppo Lazio. Il quotidiano romano l'ha definito «Giancarlo Millepoltrone». Ha raccontato la sua scalata con un sottotitolo che la dice lunga sul potere attribuito a Cremonesi: «Ecco chi ha le chiavi della cassaforte Roma».

Per contro, il giorno seguente, sul Fatto quotidiano è comparso un incorniciato dal titolo «Il fascino delle poltrone». Tra le righe si legge una critica pungente proprio verso l'articolo in questione, in verità neanche troppo velata: il quotidiano diretto da Antonio Padellaro accusa Repubblica di non aver scritto nulla sul recente azzeramento della giunta di Gianni Alemanno. «Tema rimandato alla prossima puntata», ironizza il Fatto, «si immagina per problemi di spazio».

ANTONIO PADELLARO

Ma nessuno si è invece accorto di una notizia uscita all'interno del pezzo di Repubblica, nel quale si fa riferimento a come il presidente Cremonesi metta mano al portafoglio ogni qualvolta che Alemanno bussi a soldi, come per il concerto di fine anno di Claudio Baglioni: «Quattrocento milioni dalla Camera di piazza di Pietra e il resto dall'Acea di piazzale Ostiense». Ma quant'è costato questo benedetto concerto? Con 400 milioni a Roma ti compri il Colosseo... (Marco Castoro)

GIANCARLO CREMONESI

2. GIANFRANCO FINI TROVA CASA...
Futuro e libertà ha finalmente trovato casa a Roma. Gianfranco Fini, dopo tante ricerche, ha dato il suo placet alla nuova sede: la location gli è piaciuta, è spaziosa, con finestre dalle quali entra tanta luce. È a via Poli, a due passi da Montecitorio, all'ultimo piano di un edificio che ospita anche gli uffici romani della regione Campania governata da Stefano Caldoro (e carissima a Italo Bocchino).

Il contratto è stato firmato ieri mattina (il proprietario è un privato), e il canone di locazione non è particolarmente elevato, per la zona. È da notare che sotto ai futuristi c'è anche il quartier generale dei Club per la libertà di Mario Valducci, berlusconiano doc. Cosa potrà succedere al piano terra, aspettando l'arrivo dell'ascensore... (Pierre de Nolac)

3. IL 17 MARZO FA SPOSTARE LA PARATA...
La proposta Mazzuca prende corpo. La questione riguarda la festa del 17 marzo 2011 sui 150 anni dell'unità d'Italia. Dopo che il governo ha deliberato che il giorno sarà festa civile, gli industriali si erano espressi con un parere contrario. In tempi di crisi, occorre lavorare e senza pagare più giorni di festività. La proposta portata avanti in commissione Affari Costituzionali da Giancarlo Mazzuca (Pdl) e che ora potrebbe approdare in aula, prevede uno scambio, soltanto per l'anno in corso, tra le festività del 17 marzo e quella del 2 giugno.

In pratica le aziende pagherebbero il festivo solo in occasione dei 150 anni e non lo farebbero il 2 giugno (che cade di giovedì come il 17 marzo), con conseguente spostamento della tradizionale parata alla domenica successiva. La proposta è stata sposata già da Fabrizio Cicchitto, Ignazio La Russa, Maurizio Gasparri e da Guidalberto Guidi, in rappresentanza degli industriali. (Sebastiano Luciani)

fini

4. LA RUSSIA E' DI URBANI...
La Russia scatena la voglia di protagonismo di Giuliano Urbani, uno che è stato ministro per i beni e le attività culturali (oltre che tra i fondatori di Forza Italia) e ci tiene a ricordarlo: ne sa qualcosa Sandro Bondi, attuale titolare del dicastero.

Sì, perché le presentazioni dedicate all'anno della cultura e della lingua russa in Italia e della lingua e della cultura italiana in Russia sono state due, dato che Urbani in qualità di coordinatore del comitato promotore non ha voluto lasciare il palcoscenico: così Bondi nel pomeriggio di mercoledì, al palazzo delle Esposizioni di Roma, ha comunicato il programma delle iniziative russe in Italia, e Urbani ha organizzato a palazzo Chigi, nella mattinata di ieri, la conferenza stampa per far conoscere i progetti italiani in Russia. (Pierre de Nolac)

CALDORO STEFANO

5. ANTONIO FAZIO, RITORNO DA PROF ALL'UNIVERSITA' LUISS...
Sergio Paronetto, chi era costui? Oggi Antonio Fazio, già governatore della Banca d'Italia, tornerà a farsi vedere per spiegare la vita e le opere di Paronetto, concittadino di Ezio Vanoni e personalità decisiva nella formazione del futuro ministro democristiano. E lo farà in un'università, nella Luiss di viale Pola intitolata a Guido Carli, uno dei suoi predecessori a palazzo Koch, a via Nazionale.

Per questa occasione, un convegno intitolato «Sergio Paronetto e il formarsi della costituzione economica italiana» ideato per celebrare il centenario della sua nascita, interverranno Sabino Cassese, Giorgio La Malfa, Paolo Savona, Piero Barucci, Felice Emilio Santonastaso, Vincenzo Cappelletti, Francesco Forte e Vincenzo Scotti. Tutte vecchie conoscenze di Fazio, che parlerà sul tema «Attualità del codice di Camaldoli: ascendenze scolastiche e keynesiane». Paronetto, cattolico, laureatosi a ventuno anni in scienze politiche fu uno dei leader del Movimento laureati cattolici, redattore della rivista «Studium» e capo redattore dell'«Illustrazione Vaticana», quindicinale della Santa Sede.

Giuliano Urbani - Copyright Pizzi

Assunto nel 1934 all'Iri, Paronetto fece di questo istituto un laboratorio di teorie di politiche economiche che ispirarono l'attività di tutta la prima generazione della classe dirigente democristiana, a cominciare proprio da Vanoni, che nell'esperienza innovativa di questo ente scoprì la strada che l'avrebbe portato poi a formulare le sue teoria sull'economia.

Grazie al rapporto amichevole con Paronetto, Vanoni venne introdotto negli ambienti cattolici romani dove conobbe Alcide De Gasperi, che curava allora la biblioteca vaticana, e Guido Gonella, che si occupava della già citata rivista «Illustrazione Vaticana»; ma il contributo più significativo che questa amicizia diede al pensiero di Vanoni fu quello di concorrere, in modo certamente decisivo, al suo ritorno alla fede. Argomento caro all'ex governatore Fazio, che negli ultimi mesi ha dedicato i suoi sforzi allo studio del rapporto tra economia e religione. (Sebastiano Luciani)

gero21 antonio fazio

6. L'ULTIMO VISCO BOY CHE RESISTE ALLE DOGANE. GIUSEPPE PELEGGI CONFERMATO ALL'AGENZIA...
Nell'amministrazione finanziaria è riuscito a resistere fino alla fine. E così può essere considerato, oggi, l'ultimo dei Visco boys ad avere ancora un posto al sole nel caleidoscopico mondo delle Agenzie che dipendono dal ministero dell'economia. Il suo nome è Giuseppe Peleggi, e qualche giorno fa è stato confermato direttore dell'Agenzia delle Dogane.

Stesso ruolo che ha avuto quando Vincenzo Visco, nell'ultimo governo di Romano Prodi, è stato viceministro dell'economia (dicastero all'epoca retto da Tommaso Padoa-Schioppa, recentemente scomparso). Ma che Peleggi sia un Visco boy è confermato anche dalle sue attività passate. Quando l'ex esponente dei Ds guidava il ministero delle finanze, a metà degli anni '90, Peleggi era nella squadra dei suoi più stretti consiglieri economici.

Un periodo, quello, in cui il confermato direttore dell'Agenzia delle Dogane era anche superispettore del Secit, ovvero il Servizio ispettivo e consultivo tributario chiuso definitivamente qualche anno fa da Giulio Tremonti. Quando, cioè, l'attuale ministro dell'economia si è reso conto che la struttura era diventata un inutile stipendificio per funzionari più o meno trombati dopo il cambio del colore politico del governo di turno. Da allora Peleggi ha fatto molta strada, sempre però inquadrato dagli osservatori più attenti nell'entourage dell'ex viceministro Pd dell'economia.

VINCENZO VISCO

Con Tremonti ritornato a via XX Settembre nel 2008, tutto gli uomini di Visco sono più o meno stati messi al bando. Tranne uno, appunto, quel Peleggi che da tecnico deve evidentemente essersi fatto appprezzare dal nuovo titolare del ministero dell'economia. E così pochi giorno fa, per il superstite, è arrivata la conferma. (Stefano Sansonetti)

7. A PALERMO FESTA GRANDE PER IL PAPA' DI GIANFRANCO MICCICHE', DIVENTATO NONNO SUD...
C'era tutta Palermo e molto di più, a festeggiare il suo compleanno. E a firmare gli inviti per il novantesimo genetliaco di papà Gerlando, con un cartoncino distribuito pare in circa 500 copie, erano stati i figli Gaetano, Guglielmo, Gianfranco e Gabriele Miccichè, rispettivamente direttore generale di Intesa Sanpaolo e ad di Banca Imi, vicepresidente del Palermo calcio, sottosegretario della presidenza del consiglio con delega per il Cipe e numero uno di una società di editoria e comunicazione.

Firme di richiamo non soltanto palermitano, viste le ramificazioni della famiglia nei palazzi del potere politico e finanziario. Tanto che a lungo si è vociferato dell'arrivo al Villa Igieia, il superhotel a cinque stelle con uno splendido affaccio sul mare delle due ministre dell'ambiente e delle pari opportunità Stefania Prestigiacomo e Mara Carfagna. Certo è che a festeggiare papà Micciché, oltre ai familiari, c'erano anche il sindaco di Palermo Diego Cammarata, l'ex presidente della Provincia di Palermo e dal 2008 parlamentare dell'Assemblea regionale siciliana Francesco Musotto, e l'intero mondo dell'imprenditoria e della finanza siciliana.

gianfranco micciche

Come Lucio Tasca D'Almerita, già presidente della Assovini Sicilia e produttore di vini rossi e bianchi di eccellenza nella tenuta di Regaleali, o Gigi e Diego Planeta, della Cantina dell'Ulmo, o come Mario Filippone di Ina Assitalia. Gerlando Miccichè, del resto, come vicedirettore generale del Banco di Sicilia, era stato al centro degli intrecci tra finanza e imprenditoria nell'isola. E anche adesso che ha raggiunto il traguardo dei 90 anni resta protagonista della vita isolana attraverso i figli.

A maggior ragione proprio adesso che con il suo partito Forza Sud, Gianfranco conta di risollevare le sorti di un berlusconismo un po' decadente. Il sottosegretario, pochi giorni fa, ha annunciato di «avere aggiornato il presidente Berlusconi sull'organizzazione territoriale di Forza del Sud, che dopo avere conquistato le regioni meridionali si appresta a sbarcare anche nel Lazio e in Abruzzo».

E ha aggiunto di essere pronto a lavorare alla costituzione alla camera dei deputati del gruppo Forza del Sud, come si può leggere nell'articolo di apertura di questa pagina, Nell'attesa, la mossa di Gianfranco ha fatto diventare di fatto papà Gerlando il nonno del nuovo partito. Come si può leggere tra i commenti del blog del sottosegretario: «Auguri al nonno di Fds di vero cuore da parte mia,dai club e dai rivoluzionari del click», scrive Costanza..Che aggiunge: «Un super grazie per aver cresciuto in questo modo il nostro Micci-Leader, sono sicura che il risultato di quello che è, dipende anche da lei»! «Affettuosi auguri nonno_ del SUD!», scrive Alfonso. E via di seguito, con gli auguri al «Caro nonno di forza del sud i anche dal Club Forza del Sud di Aretusa» e da tanti altri ancora. (Giampiero Di Santo)

 

bel sito, belpoliti! - c’è in rete un nuovo, formidabile sito di contenuti culturali. lo cura Marco Belpoliti che video-intervista umberto eco intorno alle polemiche accese da \"il cimitero di praga\" - \"MI INTERESSA L´OSSESSIONE PER LE TRAME OSCURE, TUTTO CIÒ CHE AVVIENE ALLE SPALLE, MOSSO DA UN CENTRO MISTERIOSO A NOSTRA INSAPUTA\" - \"NEL NOSTRO PAESE NON C´È L´UCCISIONE DEL PADRE, COME È SUCCESSO ALTROVE, MA IL FRATRICIDIO: TUTTI SONO ABITUATI A COMBATTERSI TRA LORO\"...

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Marco Belpoliti per "la Repubblica"

eco07 umberto eco

Pubblichiamo parte dell´intervista a Umberto Eco che comparirà in video sul nuovo sito di contenuti culturali www.doppiozero.com online da oggi

Circa un terzo del Cimitero di Praga, che copre un arco temporale che va dal 1830 al 1897, è dedicato al Risorgimento; ci sono Mazzini, Garibaldi, Cavour, l´impresa dei Mille, Ippolito Nievo. Che giudizio dai del Risorgimento?

«Tutto quello che c´è sul Risorgimento nel romanzo non riguarda i fatti, ma i discorsi. Il Risorgimento è presentato, da un lato, con le parole di Abba o di Bandi, cioè quelli che ci credevano e, dall´altro, con le parole di un personaggio fittizio, l´avvocato Musumeci, che ripete praticamente quelli che erano i discorsi borbonici, e adesso su Internet i discorsi neo-borbonici.

Quando qualcuno mi chiede: "Ma in questo libro qual è la tua opinione sul Risorgimento?" Rispondo: "Non ho opinioni". Non ho parlato del Risorgimento, ma dei discorsi sul Risorgimento. Così come non ho parlato né degli ebrei né degli antisemiti, ma dei discorsi dell´antisemitismo. Insomma, se il mio libro vuole dimostrare qualcosa è che la storia è creata da dei discorsi. I discorsi producono dei fatti, e a me interessavano i discorsi. Provocatoriamente, non m´interessa cosa ha fatto Garibaldi. Questo lo lascio agli storici.

il cimitero di Praga cover

M´interessano i discorsi che sono circolati, e che circolano ancora sul Risorgimento. Che questo romanzo sia un romanzo di discorsi, per la gente è difficilissimo coglierlo. I lettori attribuiscono all´autore le opinioni dei personaggi. Ho visto su Internet delle proteste: "Perché Eco ha definito Nievo un moscardino?". Io ho definito Nievo un moscardino? Ma io adoro Nievo, lo ritengo un grande personaggio. È Simone Simonini, il protagonista, che, essendo un mascalzone, lo definisce un moscardino».

Nel romanzo tuttavia il Risorgimento è presentato come un complotto. Lo è stato davvero?
«In un certo senso sì. Pensa il da fare che si è dato Cavour per parlare con Napoleone III, per mandargli addirittura una bella signora nel letto: la storia si ripete sempre; pensa ai doppi giochi tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi: è stato tutto un gioco di diplomazia. Certamente il Risorgimento non è un fenomeno di massa, ma questo lo sapevamo anche prima; la prova si ha con il fallimento della spedizione di Pisacane. Sappiamo tutto dei famosi picciotti: non sono dei contadini siciliani immediatamente colpiti dalla grazia, ma dei contadini di signori e signorotti, di gattopardi che vanno ad unirsi a Garibaldi, e si portano dietro i loro dipendenti. Ecco, quindi: non essendo stato un episodio di massa, ma qualcosa di tramato a livello d´intellighenzia (tranne forse in un episodio come le Cinque Giornate di Milano), certo che ha molto del complotto».

Garibaldi

Ma non esiste la paranoia del complotto? Tutto quello che accade è l´effetto dell´azione di pochi che operano in segreto...
«Quello che a me interessa, e ne ho fatto oggetto nel Pendolo di Foucault, è proprio la paranoia del complotto: tutto quello che avviene è agito da un centro misterioso che alle nostre spalle e a nostra insaputa muove la storia. Questa è la paranoia del complotto. Criticare la paranoia del complotto non vuol dire che non esistano i complotti: l´uccisione di Giulio Cesare è il risultato di un complotto, tanto per citarne uno.

Ma la cosa interessante è che i complotti o riescono e vengono subito alla luce (l´uccisione di Giulio Cesare), o non riescono e vengono subito alla luce (la denuncia di Catilina da parte di Cicerone). I veri complotti lo sappiamo subito che ci sono stati. Il mito dei paranoici del complotto di solito assume l´immagine dei Templari, gente che vive attraverso i secoli e continua ad agire nel presente, in tutta la ratatouille occultistica, quella che nutre metà delle trasmissioni televisive.

Oppure, che so, l´idea che non siamo soli nell´universo, il mistero di Stonehenge, Atlantide: tutto materiale che io definisco di fascismo intellettuale, e che poi, non a caso, va a nutrire quasi sempre i personaggi dell´estrema destra. Quindi il complotto dei paranoici del complotto prende un po´ la funzione di Dio che governa, una specie di piccolo Dio hegeliano malriuscito, che attraverso la storia determina il fato, il destino degli uomini che non possono reagire».

Cavour

Saba in una delle sue Scorciatoie sostiene che l´Italia è un paese di fratricidi: qui non si uccide il Padre, e quindi non si fa la rivoluzione; ci si scanna tra fratelli. Il Risorgimento potrebbe essere un esempio di questo?
«Mentre in certi paesi c´è stata la grande esperienza dell´uccisione del padre, penso alla decapitazione di Carlo I in Inghilterra o di Luigi XVI in Francia, in Italia l´uccisione del padre non c´è. Invece c´è la grande esperienza continua dell´uccisione del fratello. Questo caratterizza in parte il nostro Paese, e forse anche altri paesi, tipo i Balcani. Non caratterizza invece quelli che sono diventati stati nazionali molto presto, e che hanno imposto una forma di fratellanza. Pensa solo alle difficoltà dell´opposizione politica oggi in Italia, che è inefficace e inefficiente: i politici occupano la maggior parte del tempo a combattersi tra di loro. Siamo nel solco della più perfetta tradizione italiana: un fratricidio continuo».

Leggendo il romanzo si ha l´impressione che la Storia la facciano i servizi segreti. Era così allora nell´Ottocento e lo è anche oggi?
«Volevo raccontare la storia di un signore dell´800, e man mano che la raccontavo, ero colpito da una serie di analogie con il nostro tempo. Per esempio, ho raccontato nelle lotte tra servizi segreti quello che è poi venuto fuori con Assange e WikiLeaks, mica perché sono un profeta o un genio, ma perché oggi sta avvenendo quello che succedeva già allora: vendere ai servizi segreti quello che già tutti sanno.

Pendolo di Foucault

Ecco che quindi, mentre raccontavo quella storia là, mi accorgevo che era storia contemporanea. O forse, senza accorgermene, prendevo degli elementi di storia contemporanea, e ne attribuivo la psicologia ai miei personaggi ottocenteschi. In questo senso sì, avevo in mente certi personaggi che sono apparsi agli onori della cronaca: compromessi tra giornalismo e servizi, una storia abbastanza eterna».

Assange Wikileaks

Nel libro ci sono soprattutto personaggi negativi.
«Tutti, solo negativi».

A parte Nievo...
«C´è Nievo e poi Joly, che sono due idealisti e finiscono male perché sono due persone per bene».

Come mai?
«Perché volevo scrivere un libro cattivo e disperato».

alessandro Manzoni

E pensi di esserci riuscito?
«Be´, vedo che molti lettori hanno trovato questa specie di disperazione e di pessimismo. Forse perché l´ho scritto in un periodo storico in cui viviamo in mezzo a personaggi impresentabili, e quindi volevo raccontare la storia di personaggi impresentabili».

Tuttavia i personaggi impresentabili del tuo libro sono soprattutto piccoli personaggi, non sono i grandi personaggi.
«Questa è la funzione del romanzo storico. Anche Renzo e Lucia sono piccoli personaggi; il romanzo storico si fa attraverso piccoli personaggi, e cerca di rappresentare i grandi eventi».

Però i piccoli personaggi del Manzoni sono positivi; nel Cimitero di Praga sono decisamente negativi, mentre i grandi personaggi tipo Cavour, Garibaldi stanno sullo sfondo...
«E quindi Manzoni andrà in paradiso, e io no!».

 

MUSSARI SMENTISCE L’AUMENTO DI CAPITALE DI MPS - NIENTE SUV RUSSO PER LA FIAT - GIUGIARO BACCHETTA MARPIONNE: “UOMO DI FINANZA NON DI PRODOTTO” - BNP-PARIBAS: MAI SENZA BNL - TATA SI AFFIDA A BERTONE PER JAGUAR - DRAGHI, REGOLE DI BILANCIO PIU’ STRETTE PER RAFFORZARE L’EURO - LA NUOVA SCATOLA DI VINYLS C’È MA I SOLDI ANCORA NO - GENERALI: RIDUCE ANCORA QUOTA NEL BANCO SANTANDER, SCENDE SOTTO 0,6% - FALCK CONDANNATO PER DICHIARAZIONE INFEDELE DEI REDDITI - I COMMISSARI “SFILANO” PER BURANI…

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1. NEW YORK GIRA IN POSITIVO, DOW JONES +0,15%...
(ANSA)
- Gira in positivo Wall Street mezz'ora dopo l'avvio degli scambi. Il Dow Jones sale dello 0,15% a 12.336,42 punti, lo S&P 500 segna +0,02% a 1.340,73 punti e il Nasdaq Composite guadagna lo 0,08% a 2.833,96 punti.

Wall Street

2. FIAT: INTERROMPE LE TRATTATIVE CON SOLLERS PER RUSSIA...
Radiocor
- Dopo la firma della lettera d'intenti nel febbraio del 2010 per la creazione di una joint venture in Russia per la produzione di autovetture e SUV , Fiat e Sollers hanno deciso di seguire strategie indipendenti per sviluppare ulteriormente le rispettive presenze in Russia. Di conseguenza, si legge in una nota, le parti hanno concordato di terminare le trattative in corso che miravano ad ampliare la portata delle attivita'. Sia Fiat sia Sollers confermano il loro forte impegno verso la Russia dove intendono continuare ad espandere le rispettive attivita'.

3. GIUGIARO, MARCHIONNE E' UOMO DI FINANZA NON DI PRODOTTO...
(Adnkronos)
- ''Sergio Marchionne e' un grande uomo di finanza non di prodotto. L'auto e' un prodotto che si deve vendere e deve conquistare, non e' un gioco di finanza e' il gioco di fare prodotti competitivi''. Cosi' il presidente di Italdesign, Giorgetto Giugiaro, colloquiando con i giornalisti a margine della presentazione del 'Master of Science in design'.

marchionne

''Chi compra non e' interessato a sapere dove il prodotto e' fatto, in Cina, in India o in Polonia, guarda i contenuti e cosa questi offrono e allora vince il migliore -ha aggiunto Giugiaro- Io naturalmente faccio il tifo per l'industria italiana e spero possa avere soddisfazione, anche se faccio parte di un grande gruppo non italiano (Italdesign e' entrata di recente a far parte del gruppo Volkswagen). Non metto in dubbio che ci sia la volonta' di industrializzazione, il problema pero' e' arrivarci bene, in salute e con ottimi prodotti perche' la concorrenza e' tosta, bisogna dar credito a chi ha voglia di fare. Spero -ha concluso Giugiaro- che le idee si possano realizzare perche' noi italiani abbiamo una creativita' sorprendente''.

4. CINA: AUMENTA TASSO RISERVE MINIME OBBLIGATORIE DI 50 PUNTI BASE...
Radiocor
- La Banca centrale del Popolo di Cina (Pboc) ha deciso di aumentare il tasso sulle riserve minime obbligatorie delle banche di 50 punti bas e nel tentativo di tenere sotto freno l'inflazione. Il provvedimento avra' decorrenza dal 24 febbraio. E' la seconda volta quest'anno che la banca ricorre a questa misura, dopo i sei aumenti consecutivi dello scorso anno.

5. GENERALI: RIDUCE ANCORA QUOTA NEL BANCO SANTANDER, SCENDE SOTTO 0,6%...
Radiocor
- Le Generali hanno ulteriormente alleggerito la quota nel Banco Santander, che e' scesa allo 0,595%. Le operazioni di vendita sono stat e notificate nei giorni scorsi dal gruppo triestino agli organi delle Borse di Madrid e Londra, come risulta dai documenti consultati da Radiocor. Il ceo di Generali, Giovanni Perissinotto lo scorso autunno aveva spiegato che la quota nel Santander e' finanziaria e le vendite sono frutto delle decisioni dei gestori del gruppo.

Cesare Geronzi

6. MPS: MUSSARI, NESSUN MANDATO PER AUMENTO DI CAPITALE...
Radiocor
- Il Monte dei Paschi non ha affidato alcun mandato a banche d'affari per studiare un aumento di capitale. Lo afferma il presidente di Banca Mps, Giuseppe Mussari, interpellato a margine di un convegno. 'No, nella maniera piu' assoluta', risponde Mussari a chi gli chiede delle indiscrezioni di stampa circolate nel pomeriggio'. Mussari, che partecipa ad un convegno dell'Istituto Centrale delle banche Popolari, aggiunge: 'Io sono qui, non so come vada il mercato ma in italiano questo si chiama aggiotaggio e questa volta partono le denunce'.

7. MPS: SBANDA IN BORSA SU VOCI AUMENTO, SCENDE SOTTO 1 EURO...
(ANSA)
- Mps sbanda in Borsa sulle voci già smentite di un aumento di capitale necessario a rafforzare il capitale dell'istituto. Le azioni della banca perdono ora 2 punti percentuali, dopo aver segnato un -2,7%, scivolando sotto quota 1 euro a 0,99 euro.

8. DRAGHI, REGOLE DI BILANCIO PIU' STRETTE PER RAFFORZARE L'EURO...
Radiocor
- 'In Europa e' necessaria una governance economica piu' efficace per procedere verso una maggiore integrazione e rafforzare l'euro, inclusi regole piu' strette sulla politica di bilancio, una sorveglianza piu' ampia sugli squilibri macroeconomici e un meccanismo efficace per la gestione delle crisi'. Lo afferma il governatore Bankitalia Mario Draghi in un articolo pubblicato dalla Financial Stability Review della Banca di Francia.

GIUSEPPE MUSSARI

9. BCE: BINI SMAGHI, SE NECESSARIO CORREGGERE GENEROSITA' POLITICA MONETARIA...
Radiocor
- 'Mano a mano che l'economia si riprende gradualmente e che le pressioni inflazionistiche aumentano, il livello di generosita' della politica monetaria deve essere controllata e, se necessario, corretto'. Lo ha detto Lorenzo Bini Smaghi, membro del Comitato esecutivo della Bce, in un'intervista a Bloomberg. I prezzi delle materie prime hanno un impatto 'inevitabile', ha aggiunto, e il compito principale della politica monetaria e' di impedire che questi effetti si estendano e di garantire attese di inflazione stabili.

10. BREBEMI: STUDIA AUMENTO DA 340MLN, UNICREDIT PRONTO A ENTRARE...
Radiocor -
Si sblocca definitivamente il dossier BreBemi, grande arteria del Nord che colleghera' Brescia a Milano, su cui si profila una grande alleanza tra Intesa Sanpaolo (attraverso Biis) e Unicredit. Il consiglio di amministrazione della holding Autostrade Lombarde, secondo quanto risulta a Radiocor, si appresta a esaminare un aumento di capitale dagli attuali 178 milioni a massimo 500 milioni di cui, a cascata, beneficera' Brebemi, controllata al 90%.

Nell'ambito dell'operazione, che vedra' in prima fila la Biis guidata da Mario Ciaccia (azionista al 40% di Autostrade Lombarde), c'e' la concreta ipotesi di un ingresso nel capitale di Unicredit e di un rafforzamento del gruppo Gavio (entrato a dicembre con l'8%) attraverso la sottoscrizione dell'inoptato. Piazza Cordusio, al proposito, conferma 'l'interesse nel settore infrastrutturale del Nord', ma aggiunge che 'al momento non e' stata presa alcuna decisione ufficiale sugli investimenti'.

MARIO DRAGHI

11. BNP-PARIBAS «BNL RESTERÀ CON NOI PER SEMPRE»...
Da "il Giornale"
- Bnl «è al cuore di Bnp-Paribas e lo resterà per sempre». Così Jean-Laurent Bonnafè, direttore generale della banca parigina, smentisce le voci su un divorzio dall'istituto di via Veneto, a favore di nuove nozze con Mps: in un momento di congiuntura negativa Bnl si è difesa, spiega Bnp annunciando i risultati 2010. Il quarto trimestre della divisione italiana promette bene per il futuro, con un utile lordo salito del 16% a 91 milioni, anche se nel 2010 l'utile al lordo delle imposte di Bnl è diminuito del 17,2% rispetto al 2009, a quota 432 milioni.

In un contesto di lenta ripresa dell'economia italiana, Bnl, sostiene il gruppo, ha continuato ad attuare il proprio piano di azione, migliorando la sua offerta e sviluppando le attività di cross selling con Investment Solutions (risparmio finanziario) e Cib (cash management, finanziamento del commercio internazionale e finanziamenti strutturati). Intanto il gruppo Bnp - che nega anche l'interesse per Pioneer, messa in vendita da Unicredit - si gode il risultato netto 2010 salito di oltre il 34% a 7,8 miliardi.

12. LA NUOVA SCATOLA DI VINYLS C'È MA I SOLDI ANCORA NO...
S. Agn. per il "Corriere della Sera"
- Forse non servirà a rassicurare più di tanto i lavoratori della Vinyls in amministrazione straordinaria, ma il 26 gennaio scorso il fondo svizzero-tedesco (e un po' russo) Gita Holding un passo concreto l'ha fatto. Ha cioè costituito la «newco» che dovrà accogliere, nelle intenzioni, le attività Vinyls. Si chiama Vinyls Group srl e ha sede a Venezia, anche se la sua nascita formale è avvenuta a Milano.

Bini Smaghi

Per il momento ha un capitale sociale limitato, diecimila euro, ma la dotazione -secondo quanto concordato durante le trattative con i tre commissari straordinari di Vinyls (Mauro Pizzigati, Francesco Appeddu e Giorgio Simeone) e la Syndial Eni di Leonardo Bellodi -dovrà arrivare ad almeno 100 milioni di euro. Socio principale con il 99,9%è lo stesso fondo Gita, che tuttavia ha nominato formalmente un suo rappresentante. Chi? Giovanni Unali, 48enne italiano nato a Forlì ma residente in Germania, e da pochi giorni anche amministratore unico della «nuova» Vinyls.

Altri indizi? Intanto che Unali ha in tasca un'ampia delega firmata dal presidente di Gita Holding, lo svizzero 71enne Gerhard Hänggi. Delega affidata a lui e a Udo Herth, 44enne cittadino tedesco. Entrambi hanno per 240 giorni, cioè fino al 16 agosto prossimo, i poteri per negoziare e definire per conto di Gita l'acquisto di Vinyls e delle attività di Syndial e Polimeri Europa (entrambe dell'Eni). Ovvero il ciclo del cloro degli impianti di Assemini, Porto Marghera, Cirò Marina, Belvedere Spinello e Priolo.

Dalle carte si apprende anche che Gita, il pur sempre misterioso candidato a rilevare la società chimica, si è affidato per le sue esigenze bancarie immediate a Veneto Banca. Non che la semplice creazione di una «scatola» societaria segni una svolta: i fondi non sono stati versati e i contratti preliminari non saranno conclusi fino a metà marzo, o addirittura sino alla fine del mese.

LUIGI ABETE DESIRE PETRINI

13. TATA SI AFFIDA A BERTONE PER JAGUAR...
B. Car. per il "Corriere della Sera"
- La scintilla è nata, lo scorso autunno, al Salone di Parigi, quando Ratan Tata, accompagnato da Carl Peter Forster, amministratore delegato del gruppo indiano Tata, ha incontrato Lilli Bertone, presidente di Bertone Design (la signora é stata appena insignita del Grand Prix du Design 2011 a Parigi). Non si sa se sia stato il caso a decidere, ma sembra più logico pensare che la strada del rilancio di Jaguar, il marchio inglese più famoso nella storia dell'automobilismo, sia stata immaginata con un sigillo italiano altrettanto carismatico.

Al prossimo salone di Ginevra si vedrà un concept Jaguar chiamato B 99 (B sta come Bertone, 99 sono gli anni della società che celebrerà i 100 anni nel 2012, una delle più antiche aziende di design del mondo), prefigura lo stile della prossima «piccola» Jaguar (è lunga mt4,50), di conseguenza l'immagine nuova di questo brand che si vuole inserire in un segmento competitivo ed affollato, quello D. Affidandosi a Bertone ha dimostrato di voler rafforzare le caratteristiche "premium"del marchio inglese. Carrozzeria in alluminio, battuto a mano, secondo la più antica tradizione italiana.

Sotto il cofano un sistema di alimentazione ibrido, composto da un motore termico a gas e due elettrici, messi a punto dalla Bertone Energia, una divisione della Bertone (lo stabilimento è stato acquistato da Fiat nell'ottobre 2009), che oggi si occupa anche di altri progetti non solo automobilistici, come il super treno Zefiro 300.

lufthansa aerei

14. LUFTHANSA: KRAUS E LE PROMESS DI "SUPERMIGLIA"...
Da "il Giornale"
- Michael Kraus ha da pochi giorni la responsabilità di tutte le attività italiane di Lufthansa, un ruolo ben superiore a quello della sostituita Heike Birlenbach, che era ad della sola Lufthansa Italia. Dovrà rinnovare l'approccio commerciale e tariffario e sviluppare le potenzialità create dalla licenza italiana. Ma dovrà anche arginare, se si presenteranno, richieste di «miglia» che potrebbero sbancare la compagnia. La rivista di bordo, il Magazin Lufthansa, «promette» infatti ai frequent flyer 5.149 miglia per il collegamento Milano-Budapest, più del Duesseldorf-Chicago o del Monaco-Miami. Un superpremiopremio per chi vola da Malpensa in Ungheria, o un errore che da mesi non viene corretto?

Mariella Burani

15. BURANI, LA «SFILATA» DEI COMMISSARI...
Da "il Giornale"
- Per Mariella Burani commissari in passerella. E a passo di carica: l'approvazione da parte del ministero dello Sviluppo del piano industriale è solo di pochi giorni fa e già venerdì prossimo la collezione autunnale della griffe emiliana - in amministrazione straordinaria - sarà nel nuovo showroom di via Palestro.

Un indirizzo di tutto rispetto, in piena zona del design, che non fa rimpiangere la storica vetrina di via Montenapoleone, ceduta a Christian Dior del colosso francese Lvmh. L'importante è ricominciare: Rossella Strippoli, Francesco Ruscigno e Giampiero Martini faranno gli onori di casa a giornalisti, banchieri e fondi che, si spera, investiranno sul futuro della maison.

16. FEDERICO FALCK CONDANNATO PER DICHIARAZIONE INFEDELE DEI REDDITI...
(Adnkronos)
- Il Giudice della seconda sezione penale del tribunale di Milano ha condannato Federico Falck ad un anno e tre mesi di reclusione, con la pena sospesa e la non menzione, per dichiarazione infedele dei redditi. Il manager e' stato anche interdetto "dagli ufffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese e dalla funzione di rappresentanza ed assistenza in materia tributaria per il periodo di un anno". A Falck e' stato anche vietato di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno.

 

MAI DIRE RAI! - IL “TRASFORMISTA” BARBARESCHI PASSA ALL’INCASSO: IL CDA RAI HA DATO L’OK A DUE FICTION DELLA SUA CASA DI PRODUZIONE. RESTA INVECE A BOCCA ASCIUTTA LA MOGLIE DI BOCCHINO – PER il torinese MINOLI, GIULIANO SORIA (ARRESTATO E PROCESSATO) È ANCORA PRESIDENTE DEL PREMIO GRINZANE CAVOUR: UNA REPLICA DI TROPPO DELLA “STORIA SIAMO NOI” MANDATA IN ONDA SENZA VERIFICHE? NON DITELO ALLA DANDINI (CHE VERRÀ SLOGGIATA DA MINOLONE)…

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Minoli

1- IL "TRASFORMISTA" BARBARESCHI INIZIA A INCASSARE: IL CDA RAI PASSA DUE FICTION DELLA SUA CASA DI PRODUZIONE, FERME INVECE QUELLE DELLA MOGLIE DI BOCCHINO
Enrico Paoli per "Libero"


Il doppio giro di valzer in chiave futurista - «me ne vado», «no resto», anzi «mi sento responsabile» - del "trasformista" Luca Barbareschi paga eccome. L'attore, regista, deputato, produttore, ha ottenuto dalla Rai il via libera per due Fiction che vedremo nella prossima stagione televisiva. Resta a bocca asciutta, invece, la moglie di Italo Bocchino, rimasta fuori dal piano editoriale approvato da viale Mazzini nell'ultima seduta del consiglio di amministrazione.

Barbareschi Il Trasformista

Barbareschi, raccontano le solite voci di corridoio, teneva in modo particolare a queste due opere televisive, dovendo rivitalizzare le casse della sua casa di produzione Casanova, messe a dura prova dalla serie tv già girate, ma senza acquirente. Fra queste c'è la fiction dedicata a Nero Wolfe, che vede l'attore e doppiatore Francesco Pannofino nei panni del celebre detective che risolve i casi più intricati del mondo.

Gabriella Buontempo da Novella

La pellicola è già stata girata e i costi di produzione sarebbero stati particolarmente elevati. Barbareschi, stando a quanto affermano gli addetti ai lavori, aveva la necessità di piazzare il prima possibile questo prodotto, altrimenti avrebbe dovuto stoppare altre opere già in cantiere. E la Rai lo ha accontentato. Disco verde anche per "L'olimpiade nascosta", fiction dedicata alle gare disputate nel 1940 in un campo di concentramento.

Il resto del piano prevede opere storiche e d'attualità, ma anche biografie di santi e poeti e soprattutto la famiglia in tutte le sue declinazioni. I ritratti più attesi sono quelli dedicati a Don Giussani, il fondatore di Comunione e Liberazione scomparso sei anni fa, Trilussa ed Evita Peron.

Bocchino

Particolarmente attesa, infine, l'opera dedicata a Giovanni Borghi, da tutti conosciuto come "Mister Ignis", su cui si era spaccato, nelle scorse sedute, il consiglio di amministrazione. La serie, firmata e prodotta da Renzo Martinelli, è dedicata all'epopea di Giovanni Borghi, definito da Silvio Berlusconi, un «esempio di vita», tanto il premier ha prestato la sua penna per la prefazione del libro scritto da Gianni Sparta.


2- PER MINOLI GIULIANO SORIA E' ANCORA PRESIDENTE DEL PREMIO GRINZANE CAVOUR
Con un'intervista bella lunga, andata in onda niente meno che all'interno di una trasmissione di carattere storico, è tornato ieri sera sugli schermi Rai Giuliano Soria, l'ex presidente del premio Grinzane Cavour arrestato due anni fa per malversazione e molestie sessuali, in una storia di spese allegre dei fondi pubblici affidati alla sua associazione per la quale ha chiesto un patteggiamento di 3 anni e 11 mesi. A regalargli questa vetrina è stato niente meno che Gianni Minoli, in un'intervista per "La Storia siamo noi", il programma dedicato ai 150 anni dell'Unità d'Italia.

t eva peron 3

Puntata dedicata alla Contessa di Castiglione, femme fatale inviata da Camillo Cavour a Parigi per infilarsi nel letto dell'imperatore e convincerlo ad aiutare la nascente nazione italiana.

Per tutta la puntata, però, Soria è stato presentato nei sottopancia della sua intervista come "presidente Premio Grinzane Cavour", e non come "ex" presidente, visto che il suo Premio non c'è più. Vecchia replica rimandata in onda senza controllare? Non ditelo a Serena Dandini, che proprio da Minoli 150 verrà sloggiata dalle seconde serate di Raitre...

 

Più poteri marci per tutti! - Arriva l’ultimo pamphlet anonimo edito “Chiarelettere” sui poteri economici vari e avariati e il “Fatto” (di cui Chiarelettere è azionista) lo stronca subito: “Tutta l’informazione economica è mercenaria? Non è vero, noi no. E poi il libro non cita mai il caso Dagospia, particolarmente sensibile alla fazione di Geronzi” - Le marchette di “Repubblica” a Enel Green Power ripagate a suon di paginate pubblicitarie, il ruolo gregario del Corriere per il suo azionista Mediobanca e la scoperta dell’acqua calda: i cronisti economici slinguano continuamente i poteri di cui scrivono...

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1- ARRIVA IL PAMPHLET ANONIMO SUI RETROSCENA DEL POTERE ECONOMICO: REPUBBLICA E LE MARCHETTE A ENEL GREEN POWER, DAGOSPIA "SENSIBILE" A GERONZI, IL RAPPORTO CORRIERE-MEDIOBANCA...
Stefano Feltri per "Il Fatto Quotidiano"


Esce oggi in libreria un pamphlet pubblicato da Chiarelettere dal titolo "I professionisti del potere" (guardatevi l'intervista da superpentito di mafia che ha realizzato come spot) e firmato da un autore che si nasconde dietro lo pseudonimo di Elio Rossi. Il sottotitolo è molto ambizioso - "Ecco come gli italiani sono comandati e da chi" -, il contenuto solleva invece qualche perplessità, almeno in chi segue da vicino i temi trattati dal libro, cioè il rapporto tra poteri economici, politica e informazione.

Elio Rossi-I professionisti del potere

La tesi del libro è questa: l'Italia è governata da una manciata di anziani power broker, come direbbero in America, uomini che cercano il potere per il potere, e che condizionano la politica, le nomine, distorcono il mercato e sfruttano l'informazione per raggiungere i loro obiettivi, corrompendo - magari senza compiere reati penali ma anche senza scrupoli etici - i giornalisti, che il misterioso mister Rossi si rifiuta perfino di chiamare così e definisce semplicemente "operatori dell'informazione".

Premessa: non sappiamo chi sia questo Elio Rossi, si presenta soltanto come un ex giornalista che "ha trascorso gli ultimi vent'anni nelle redazioni dei giornali e negli uffici dei potenti che hanno in mano i destini dell'Italia".

CESARE GERONZI SI DA UN TONO

Certo, fa qualche nome (i soliti, da Cesare Geronzi alla famiglia Ligresti), racconta alcuni aneddoti (l'attenzione privilegiata che ricevono le notizie in cui è coivolta Mediobanca nel giornale di cui è primo azionista, il Corriere), eppure non ci sono rivelazioni così dirompenti da giustificare l'anonimato, tranne per certi giudizi pesanti su una manciata di cronisti economici a cui Rossi rinfaccia esplicitamente di lavorare per due padroni, il giornale che paga loro lo stipendio e l'azienda che devono raccontare, della quale si trasformano in una propaggine dell'ufficio stampa.

Ma se mister Rossi può abbandonarsi a giudizi così pesanti è anche perché cede alla tentazione di generalizzare. Verso la fine del libro, per esempio, scrive: "L'informazione è tutta militante perché nessuna testata giornalistica o televisione morderà mai la mano che l'alimenta". Tutti mercenari, insomma.

"Gli operatori dell'informazione - continua Rossi - riescono al massimo a raccontare un pezzo di verità, quello che è concesso loro di raccontare, omettendo le parti che non piacciono al padrone". Accuse che sono in gran parte fondate, però stupisce un po' l'assenza in tutto il volume - anche nelle note - di qualsiasi riferimento a giornali come il Fatto Quotidiano o il Manifesto che, magari con altri limiti, non hanno azionisti ingombranti che li limitano nel racconto del potere economico.

Salvatore e Jonella Ligresti

Stupisce un po' di più che in un lungo paragrafo dedicato alla quotazione di Enel Green Power insinui che Repubblica scrivesse pezzi entusiastici perché la società di energie rinnovabili comprava paginate di pubblicità sul giornale e poi non dedichi neppure una riga a una polemica che ha fatto un qualche rumore: in quegli stessi giorni il Fatto, che pure riceveva pubblicità Enel, pubblicò un articolo non elogiativo sulla quotazione e l'azienda reagì dicendo che per il futuro non avrebbe più voluto avere rapporti pubblicitari con una testata che la criticava. Il tutto venne reso pubblico sul giornale. Ma mister Rossi ignora la vicenda.

Ma queste storie come altri (certo limitati e spesso con lunghe spiegazioni dietrologiche) esempi di autonomia in campo di giornalismo economico avrebbero indebolito la tesi di mister Rossi, secondo cui gli operatori dell'informazione "scrivono per dimostrare ciò che già sanno e non si cimentano mai nella cronaca. Sanno sempre tutto perché sono infallibili, sono infallibili perché sono dogmatici e sono dogmatici perché non sono liberi".

In un libro che non vorrebbe far sconti a nessuno, poi, quello che manca colpisce più di ciò che viene rivelato. Nel racconto degli intrecci tra potere economico e informazione, per esempio, mister Rossi non cita mai il caso Dagospia, testata indipendente diretta da Roberto D'Agostino ma che, come ha sottolineato anche Diego Della Valle nelle sue recenti polemiche, è particolarmente sensibile alle esigenze di una delle fazioni in campo nelle lotte gerontocratiche della finanza italiana, cioè quella che fa capo a Cesare Geronzi. Dal sito di D'Agostino, almeno quanto dal Corriere della Sera, passano oggi le schermaglie del potere finanziario.

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Dopo aver letto il libro di Rossi, il lettore che non sia anche un addetto ai lavori resta con l'impressione che le cose siano più complesse di come sembrano in superficie, ma che questa anonima denuncia non lo ha aiutato più di tanto a capirle. Colpa anche dell'anonimato dell'autore: non sarà che si nasconde perché anche lui, come quegli "operatori dell'informazione" che tanto vitupera, ha i suoi interessi legittimi da tutelare e gli amici degli amici potenti da non irritare?

2- LA REPLICA DI ELIO ROSSI
Caro Feltri,
riassumo così il suo interessante articolo dedicato al mio libro, "I professionisti del potere", che è stato appena pubblicato dalla casa editrice Chiarelettere: mancano rivelazioni scottanti sul funzionamento perverso del sistema presidiato dagli uomini che comandano l'Italia, e per di più sono dimenticati coloro che invece sono riusciti, con fatica, a mantenere la loro schiena ben diritta, e tra questi, dice lei, ci sono Il Fatto o il Manifesto.

Sul primo punto dico che il libro descrive il funzionamento del sistema che permette ad un piccolo gruppo di persone di esercitare un potere smisurato su persone come lei e come me (posso non chiamarla "mister" come lei, immagino affettuosamente, ha fatto con me?). "I professionisti del potere" non contiene rivelazioni scandalistiche ma contiene esempi e testimonianze personali perché vuole essere una descrizione analitica ed impietosa di un esercizio egemonico quotidiano e dei meccanismi di sopraffazione che innesca negli uffici e nelle fabbriche, in Parlamento e nelle redazioni dei grandi giornali. E' la cronaca di una repressione sistematica fatta di migliaia di piccoli episodi penosi e perfettamente legali.

enel green power

Ho deciso di scrivere anche se lei e gli altri cronisti bravi come lei conoscono già la legge della giungla, perché voi non siete rappresentativi e non avete le stesse informazioni su cui può contare l'opinione pubblica italiana. Ho deciso di descrivere i professionisti del potere in azione per rendere evidenti e chiare, a tutti, le loro responsabilità, e non per rivelare qualche singolo misfatto: sono infatti convinto che essi sarebbero cacciati via a furor di popolo se il loro comportamento fosse svelato, e dunque voglio che il numero più alto possibile di persone venga a sapere come trascorrono le loro giornate, come si muovono, come ragionano e cosa sono disposti a fare pur di accrescere il loro potere.

DIEGO DELLA VALLE

Ne "I professionisti del potere", e qui vengo al secondo punto, mancano riferimenti a Il Fatto. Mi rendo conto che questa lei l'abbia percepita come un'omissione discutibile. Ho due ragioni per questa scelta: la prima è che ho voluto risparmiare al lettore l'elogio di un giornale del quale Chiarelettere è azionista rappresentato in consiglio di amministrazione. La seconda è che "I professionisti del potere", ripeto, descrive in modo analitico e impietoso il sistema della finanza e dei mezzi di informazione che è in mano ai potenti e Il Fatto non conta e non fa parte del sistema. La sua rivendicazione vale per quello che è: mi ricorda "Non Mollare", il giornale di Ernesto Rossi, che nel 1925 si opponeva al fascismo. Cosa vuole che le dica: vuole un bacio in fronte?

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Approfitto della sua ospitalità per rispondere alle sue perplessità sulla mia scelta di chiamarmi Elio Rossi. Sul cognome le ho appena dato un indizio. In ogni caso, mi creda, non copro alcun interesse né coltivo alcun disegno. L'ho scritto e qui lo ripeto: appartengo al sistema perché conosco alcuni dei professionisti del potere e alcuni di loro conoscono me, ma voglio denunciarne il funzionamento perverso e voglio farlo senza perdere il coraggio intellettuale della verità. E la prego: concentri i suoi sospetti solo sul mio pseudonimo. Altrimenti, per coerenza, dovrebbe domandarsi quali fossero i disegni oscuri, e ne cito solo alcuni, di Voltaire, di Trilussa, o di George Orwell, di Ignazio Silone, e non vorrei davvero essere nei suoi panni. Naturalmente è solo un consiglio. Con simpatia.

Francesco Aliberti con Travagli e Padellaro


CONTROREPLICA DI STEFANO FELTRI
Prendo atto che secondo lei "Il Fatto non conta". Alcuni professionisti del potere, come li chiama lei, sembrano pensarla diversamente a giudicare dalle reazioni che hanno quando lo leggono. E che c'entra che Chiarelettere è nostro azionista? Non è proprio lei a sostenere che l'informazione e le notizie dovrebbero essere questione diversa dagli azionisti dei gruppi editoriali?

 

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